G. Bressi – E. Pavesi – G. Volpe Workshop nazionale Parma ‐ 27 maggio 2011 Palazzo Soragna – Strada al Ponte Caprazucca, 6/a Parma sede dell’Unione Parmense degli Industriali Attività estrattive, sostenibilità e riciclaggio degli inerti: il contributo italiano al progetto europeo SARMa Il manuale SARMa La produzione di aggregati riciclati da rifiuti inerti ANPAR Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati CARATTERISTICHE DEL MANUALE • Obiettivo: Delineare lo stato dell’arte del settore del riciclo dei rifiuti inerti finalizzato alla produzione di aggregati riciclati. • Target: Stakeholders e PA locali, nazionali ed internazionali • Stile: Divulgativo • Dimensioni: 40 pagg. • Lingua: Inglese e Italiano • Contenuti: illustra l’intero ciclo del riciclaggio: – la produzione dei rifiuti inerti (le diverse tipologie, gli aspetti qualitativi e quantitativi); – le tecnologie per il trattamento; – gli aggregati riciclati ottenuti (le diverse tipologie, i possibili impieghi, la qualità, i requisiti tecnici e ambientali), il mercato; – casi di successo nell’utilizzo degli aggregati riciclati. ANPAR Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati Il riciclaggio dei rifiuti inerti offre due importanti opportunità 1) il risparmio di risorse naturali, offrendo al mercato materiali alternativi 2) una scelta più sostenibile della discarica (abusiva?) ANPAR Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati RIFIUTI INERTI (1) • I rifiuti inerti costituiscono quasi il 70% della totalità dei rifiuti prodotti in Europa • I rifiuti inerti sono costituiti principalmente da rifiuti provenienti dal settore delle costruzioni (C&D) e da rifiuti industriali (ad. es. sfridi di materiali ceramici, scarti della lavorazione della pietra, scorie da produzione di ferro e acciaio, etc.) • I rifiuti inerti sono costituiti da un’ampia gamma di materiali che, dopo opportuno trattamento, sono potenzialmente idonei al reimpiego nel campo delle costruzioni civili come aggregati sciolti o legati. ANPAR Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati RIFIUTI INERTI (2) ANPAR Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati DIRETTIVA (2008/98/CE) E RICICLAGGIO • L’articolo 4 stabilisce la “gerarchia dei rifiuti...quale ordine di priorità della normativa e della politica in materia di prevenzione e gestione dei rifiuti”, e sancisce la priorità delle operazioni di riciclaggio rispetto a quelle di smaltimento • L’articolo 6 detta le condizioni in base alle quali si devono elaborare criteri affinché i rifiuti, se sottoposti ad operazioni di recupero, incluso il riciclaggio, cessino di essere tali (end of waste) • L’art. 11 fissa un obiettivo di riciclaggio dei rifiuti inerti a livello comunitario pari al 70%, da raggiungere entro il 2020 ANPAR Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati TRATTAMENTO DEI RIFIUTI INERTI (1) • Esistono diverse tecnologie di trattamento dei rifiuti inerti in grado di ottenere aggregati riciclati di elevata qualità, utilizzabili nel settore delle costruzioni come Materie Prime Secondarie (MPS), con caratteristiche prestazionali equiparabili a quelle degli aggregati naturali. Tali tecnologie sono attualmente applicate sia in impianti fissi sia in impianti mobili, al fine di soddisfare esigenze diverse • un impianto efficiente deve essere in grado di suddividere il materiale in ingresso fondamentalmente in tre flussi: il materiale lapideo nuovamente utilizzabile, la frazione leggera (carta, plastica, legno, impurezze, etc.) e la frazione metallica • in un’ottica di valorizzazione dei rifiuti, assume un ruolo centrale, oltre alla tecnologia adottata, anche il processo di demolizione effettuato. Più i rifiuti sono suddivisi in frazioni omogenee, nel momento stesso della produzione, più il loro riciclo è semplificato e conveniente ANPAR Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati DEMOLIZIONE & RICICLAGGIO ANPAR Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati TRATTAMENTO DEI RIFIUTI INERTI (2) Le principali fasi che caratterizzano un processo di trattamento di rifiuti da costruzione e demolizione si possono suddividere in: • Frantumazione, finalizzata ad ottenere una riduzione delle dimensioni dei rifiuti per renderli adatti all’impiego finale • Classificazione per vagliatura, finalizzata a separare i grani in base alla loro dimensione per ottenere frazioni granulometriche omogenee • Separazione, finalizzata ad eliminare materiali indesiderati nel prodotto finale. In particolare viene attuata: – la separazione in base alle proprietà magnetiche – la separazione in base alle differenze di massa volumica apparente, detta separazione gravimetrica ANPAR Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati AGGREGATI RICICLATI (1) Campi di applicazione: • applicazioni non legate, dove l'aggregato è utilizzato sciolto (costruzioni stradale, massicciate ferroviarie, etc.); • applicazioni legate, dove la miscela contiene un agente legante, come il cemento, il bitume o una sostanza che ha proprietà leganti a contatto con l'acqua, come il cemento (calcestruzzi, malte, etc.). Settori di utilizzo: • opere in terra dell’ingegneria civile (corpo di rilevati, recuperi ambientali, riempimenti e colmate, confezionamento di calcestruzzi a bassa resistenza) • lavori stradali e ferroviari (sottofondi stradali, ferroviari, aeroportuali e di piazzali, civili e industriali; strati di fondazione delle infrastrutture di trasporto strati accessori aventi funzione anticapillare antigelo, drenante, etc.) ANPAR Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati AGGREGATI RICICLATI (2) • Gli aggregati riciclati, così come gli aggregati naturali, non possiedono tutti le medesime caratteristiche pertanto, in funzione delle loro specifiche prestazioni, sono più o meno adatti ad un determinato impiego • È di fondamentale importanza conoscerne le proprietà ed il comportamento degli aggregati nei confronti di diversi fattori (quali, ad esempio, le sollecitazioni meccaniche, l’esposizione ai cicli di gelo e disgelo o all’acqua, etc.) • Conoscere l’origine degli aggregati non assume nessuna importanza ANPAR Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati AGGREGATI RICICLATI (3) • L’introduzione della marcatura CE per i materiali da costruzione e la pubblicazione delle norme armonizzate sugli aggregati hanno ufficialmente sancito il superamento della tradizionale distinzione degli aggregati in funzione della loro natura, imponendo di valutare il materiale solo per le caratteristiche prestazionali dello stesso • La marcatura CE permette di equiparare gli aggregati riciclati a quelli naturali e di poter sostituire gli uni con gli altri indifferentemente (per gli impieghi prefissi dal progettista) ANPAR Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati QUALITÀ DEGLI AGGREGATI RICICLATI (1) • La valutazione della qualità del prodotto finale diventa un passaggio fondamentale per stabilire il rispetto della condizione dell’end of waste • La nascita del nuovo prodotto può essere ragionevolmente individuata nel momento in cui il materiale è conforme a determinati standards qualitativi (definiti dal progettista o da norme specifiche) dipendenti dall’utilizzo previsto • La conformità agli standards deve essere garantita da un controllo di tutto il processo di recupero, dalla gestione dei rifiuti in ingresso, attraverso il processo produttivo e la tecnologia applicata, ai requisiti di prodotto • Il percorso di valutazione della qualità deve analizzare il prodotto finale sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista ambientale ANPAR Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati QUALITÀ DEGLI AGGREGATI RICICLATI (2) QUALITÀ DEL PRODOTTO Requisiti tecnici SI Standard tecnici di prodotto in funzione dell'utilizzo (Norma EN 13242 Norma EN 12620) Requisiti ambientali NO SI Test di cessione secondo i limiti imposti dalle normative nazionali Avviare la procedura di non conformità prevista dal sistema di gestione ANPAR Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati CONFORMITÀ DEL PRODOTTO - MARCATURA CE (END OF WASTE) MERCATO DEGLI AGGREGATI RICICLATI (1) • Non esiste l’industria delle costruzioni senza quella degli aggregati • Nel 2008 sono state prodotte circa 3,5 miliardi di tonnellate di aggregati, con una media annuale per cittadino europeo di oltre 6 tonnellate pro capite (UEPG, 2009-2010) • Circa il 90% degli aggregati prodotti proviene da risorse naturali, mentre solo il 6% dagli aggregati riciclati • La potenziale incidenza degli aggregati riciclati sulla domanda totale di aggregati è di circa il 40% ANPAR Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati MERCATO DEGLI AGGREGATI RICICLATI (2) I fattori che dovrebbero/potrebbero favorire gli aggregati riciclati rispetto a quelli naturali sono: 1) prezzo minore dei materiali naturali sostituiti; 2) elevata domanda di materiali con basse prestazioni (sottofondi, riempimenti, allettamenti, rilevati, etc.); 3) limitazione dei costi di trasporto (che possono essere annullati nel caso della produzione in cantiere). ANPAR Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati RACCOMANDAZIONI CONCLUSIVE (1) 1) Il riciclaggio dei rifiuti inerti offre indiscutibilmente due importanti opportunità: il risparmio di risorse naturali, offrendo sul mercato materiali alternativi, e una scelta più sostenibile della discarica 2) La Direttiva 2008/98/CE fissa un obiettivo di riciclaggio dei rifiuti inerti, a livello comunitario, pari al 70% da raggiungere entro il 2020. Alla luce dei dati del settore tale obiettivo è ancora molto lontano da raggiungere 3) Il problema dei rifiuti inerti non è la qualità, si stima una percentuale di rifiuti pericolosi pari al massimo al 1-2%, ma la quantità. La produzione totale in Europa di rifiuti da C&D (anno 2008) è pari a 850 Milioni di tonnellate di cui, in molti paesi, una elevata percentuale va ancora in discarica ANPAR Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati RACCOMANDAZIONI CONCLUSIVE (2) 4) Esiste una importante relazione tra la metodologia di demolizione e la qualità dell’aggregato riciclabile ottenibile. Tanto più si opera una separazione in frazioni omogenee in cantiere, tanto più migliorano le caratteristiche degli aggregati riciclati 5) Esistono le tecnologie per produrre aggregati riciclati di buona qualità sia in centri dedicati sia in cantiere. In quest’ultimo caso è necessario separare la frazione lapidea per procedere con semplice riduzione volumetrica e classificazione 6) Gli aggregati riciclati possono essere utilizzati sia in forma sciolta per le opere infrastrutturali (sottofondi stradali e ferroviari) o per ripristini ambientali sia in forma legata per calcestruzzi, meglio se a bassa resistenza 7) La scelta degli aggregati è un elemento della progettazione e deve dipendere solo dalle caratteristiche del materiale e non dalla sua origine ANPAR Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati RACCOMANDAZIONI CONCLUSIVE (3) 8) Le norme tecniche europee di utilizzo non distinguono gli aggregati in base alla loro origine ma in base alle loro caratteristiche, pertanto gli aggregati riciclati sono equiparati a tutti gli effetti agli aggregati naturali 9) Ai sensi della normativa vigente, possono essere utilizzati solamente gli aggregati riciclati che riescono a raggiungere, dopo opportuno trattamenti, adeguate caratteristiche prestazionali (garantite attraverso la marcatura CE) e che non provocano impatti negativi all’ambiente circostante (possibili rilasci di sostanze inquinanti) 10) La sostituzione degli aggregati naturali con aggregati riciclati (con medesime caratteristiche prestazionali) porterebbe un non sostanziale (40% circa), ma comunque apprezzabile, risparmio di preziose risorse naturali ANPAR Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati RACCOMANDAZIONI CONCLUSIVE (4) 11) Il recupero dei rifiuti effettuato in cantiere ha un eco-bilancio molto positivo dipendente in gran parte dall’azzeramento delle voci di trasporto, relative sia al rifiuto sia agli aggregati. E’ necessario garantire comunque la qualità e la marcatura CE del prodotto con un aggravio dei costi di demolizione e gestione del rifiuto in sito 12) Il prezzo degli aggregati riciclati, sebbene tali materiali garantiscano (marcatura CE) le medesime caratteristiche prestazionali degli aggregati naturali, e pertanto potrebbero essere venduti al pari di questi ultimi, deve essere sempre inferiore almeno del 20% del prezzo degli aggregati naturali. Il minor costo è la leva per vincere le resistenze culturali derivanti dall’origine da “rifiuto” degli aggregati riciclati che, a parità di prezzo difficilmente troverebbero allocazione nel mercato ANPAR Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati