8 giugno verde rosso u Alternativa di sinistra ». Venezia Venezia, 9 — Uh sole ridente cemtomato dalla scritta «Alternativa di sinistra »: questo il simbolo ed il nome di una lista che concorre nel comune di Venezia e nei quartieri della città e che rappresenta il piujto di approdo di una discussione di mesi fra molti compagni. Non è una lista di tutta la « nuova sinistra » come era sembrato possibile, e perfino, ad un certo punto, probabile. L'intransigenza e l'ottusità politica e culturale del gruppo dirigente di DP hanno imi^dito una soluzione unitaria. « Alternativa di sinistra » nasce, oltreché sulla riflessione sui problemi della città, anche sulla volontà di costituire un diverso polo di aggregazione e d'iniziativa che si lasci alle spalle pratiche logore e consumate e guardi in avanti, verso una prospettiva nuova. ADS si ricollega in questo senso alla lista regionale «Per l'ambiente» per l'importanza che vi assume la presenza del « nuovo modo di far politica » e la questione ecologica. A questi temi, qui a Venezia s'intrecciano strettamente quelli propri della realtà sociale e politica locale. Innanzitutto la questione del governo della città: ADS vuole impedire la ricostituzione del centro sinistra a Venezia e cioè il ritomo della DC alla guida della città che è possibile. sulla base della volontà di vari settori politici. ADS, al contrario, vuole contribuire ad una maggioranza di sinistra, capace di affrontare con altri metodi e di far fronte ai problemi della città. Per rompere l'esodo dalla città storica, creando le condizioni abitative e di lavoro che consentano alla gente di Venezia di rimanere; invertire la tendenza alls mumttiiflcazione di Venezia ed alla saturazione caotica della terra ferma; potenziamento dei servizi sociali, dei trasporti e di infrastrutture; risanamento ambientale. sviluppo degli spazi per la vita associata (verde pubblico, servizi sociali, ecc.). Dal '75 ad oggi l'attuale giunta di sinistra è stata incapace d'intervenire seriamente su tali questioni. E' necessaria oggi una svolta. ADS chiede il contributo delle compagne e dei LOTTA CONTINUA 4 rock Numerose, diverse, nate da esperienze eterogenee, senza marchi di partito. Sono liste per te amministrative; ecologiche, nuova sinistra, j o c k Riscoperta delle istituzioni? Volontà di cominciare su basi nuove un discorso di intervento nella società? E' presto per dirlo, per ora queste liste — alcune — si presentano da sé compagni in questo impegna- Hanno acquistato a eamlriali u Rovigo tivo comjMto. OD vecchio autobus teasfonnaacAIiernstiva £ sfaiisfra», c/« dolo in mi coloratissima officio democratica? c CHitro Alter >, tel. 04I/93S9I6. elettorale geaeraliBeiite par^eg S^ grazie » ^afo in Piazza MfaighettL Rovigo iKia città del Veneto, piccola città di provincia, con tutte le caratteristiche di mediocrità e appiattimento. Una città che basa la propria economia sul terziario e su un deceitramento produttivo fondato sul lavoro nero cHe ha fatto del Polesine il paradiso dell'economia sommersa; una città che emariSna, con la carenza di trasporti e di spazi civici di aggregazione per fasce periferiche di popolazione. Su questi presupp<Kti prolifera e si ccHisolida la gestione politica « Lista del Sole per € Lista della di una DC che non ha nemmel'altra Bologna » no bisogno di essere arrogante, cuccagna » affiancata da un PSI ancor più Nata nel frattempo ama di- Pesaro che in sede nazionale re che viene da lontano; e in n nostro programma se pro- ambiguo oltre che, povero di effetti il dissenso, l'opposizione prio vogliamo definirlo co^ è iniziative etristemente da un PCI squallidi sinistra, la critica libertaria semplice ed è tutto nella nostra damente appollaiato sul nido del all'amministrazione dei P d sigla: vogliamo la cuccagna tut- compromesso storico di provìndella vita sociale data molto adcia. E poi? Al di là di questo ciò che ognuno di noi sogna sistema dietro. dagli anni delle prime to collaudato che cosa esida sempre e non ha mai ragpolemiciie inteme sulla fine del- giunto. Un albero della cucca- ste a Rovigo? Tante piccole inila resistenza e la ricostruzione gna coi premi appesi è il sim- ziative che non sono mai riusciall'invasione dell'Ungheria, a Ixrfo sui nostri manifesti. E' una te a trovate uno sbocco nella Praga, passando per il '69 ope- lista e una pr(H)osta «da ride- realtà locale. A questo punto si raio e il '68 studentesco, fino re» inventata da chi voleva fa- inserisce un tentativo che sfrutalle forme più recenti che si re qualcosa di differente e di ta il momento elettorale: una lisono espresse nel "77 e col volibertaria: «Rovigo demodivertente dell'annullamento sta to alle politiche dato alla lista più cratica? Si, gra2àe ». con un della scheda, e insieme romperadicale. che vede al primo re le palle a chi dirige e con- programma posto la necessità di aggregare L'area dalla quale nasce e a trolla questa città (sia alla am- ed le iniziative sociacui in parte si rivolge è quella ministrazione PCI-I^I che ai de- li eesprimere l'opposizione poliampia, spesso nascosta e po- mocristiani). P»* i temi di rife- tica, culturali, a punti minimo, ma liticamente emarginata, che non rimento andiamo dsdle proposte chiari,attorno quali: crea* (più verde pubbli- zione die qualificanti ama un sistema di potere sem- «co,riformiste spazi culturali e poliabbasso la speculazione edi- tici; salvaguardia del territorio {B-e più chiuso in se stesso e basta con l'inquinamento e dell*ambi«ite; controllo sulle incapace di cogliere le spinte lizia; la caccia, vogliamo tutti una scelte della giunta comunale gapiù signiTicative tese a mutare ecasa e la liberalizzazione dell' rantendo un rapporto diretto e radicalmente la qualità della erba) alle bordate demenziali ed costante con l'elettorato; ferma vita nell'ambiente cittadino. eclatanti. diversi nella li- opposizione alla tendenza del taIl programma non esiste nel- sta che nonNomi rappresentano nulla éio della spesa pubblica. le sue forme usuali di sistema- al di fuori di se stessi: nessuna tizzazione spesso cervellotica e realtà sociale o cose del gene- c Rovigo democratica? Sì, grainventata ad hoc per le sca- re. ma solo chi ha voluto pre: denze elettorali che ha carat- starsi a questo gioco; dentro ci zie B c/o Stefano 0425/23015. terizzato altre esperienze anche, stanno tutti, dimostrando ognuspesso, della nuova sinistra. Il no quél che pensa e vuole, e progetto politico che sta all'in- ognuno con una voglia pazzesca terno di questa lista è quello di di baldoria, tutti per arrivare costruire punti di aggregazione, alla cuccagna, o almeno per sodiscussione, circolazione di idee gnarla. E per sbattere la nostra e attività concrete, portare a risata sul palazzo e su chi dal maggior forza la voce del dis- palazzo si sporge per guardarci, senso e delle tante istanze crea- per deriderci o per controllarci. tive che, nonostante tutto, si Chi desidera iirmare per la sono enormemente accresciute « lista della cuccagna > deve rein questi anni. carsi dal compagno Zaccarelli o Hanno grosso peso le compo- dal segretario comunale con un nenti più interessate ad un di- documento. Per mettersi in conscorso ecologico, di critica cul- fatto Paolo De Sabbata, T. 0721/ turale, di imposizione dì una 30382, Lnciano Murgia 0721/51906 « Lista veneta politica della casa rispondente per l'ambiente » ai bisogni dei giovani, degli anziani, degli emigrati. regionali Al suo interno si ritrovano operai, donne, intellettuali, fro« Lista veneta per l'ambiente a ci, militanti di movimento, anè una proposta recentissima, ziani immigrati. troppo recente: infatti rischia di non arrivare in porto per Politicamente troviamo molti mancanza delle 400 firme di precani sciolti, radicali, ex sociasaitazicsie necessarie in ogni listi, lettori di Lotta Continua, provincia. molti degli arrestati nel TT, componenti di movimento. Lo I temi deUa nostra presentaslogan « leit motiv » della camzione. Innanzitutto la difesa delpagna elettorale è * Zangheri? la salute dall'inquinamento delno grazie ». l'aria (Marghera: proposta di / Sabato 10 Maggio 1980 I ^ e di far funziwiare a metano le centrali tarmoelettriche) e dell'acqua: i fiumi del vicentino e del padovano sono impestati dagli scarichi di cromo delle «Kicerie e quando si riversano sull'Adriatico rendono le sue coste impraticabili alla pesca e al nuoto; poi lo sviluppo delle energie dolci: la geotermia dei Colli Eàjganei che forse potrebbe riscaldare la città di Padova. 1* idroelettricità (ma non alla maniera del Vajont), il riciclo da rifiuti per eliminare gli inceneritori alla diossina e una legge che favorisca l'uso dei pannelli solari; tutto questo contro la proposta di centrali nucleari in z«te p(^>oIatissinM; come Jesolo, Chic^gia o Lignago (Verona). C'è inoltre la lotta contro la «banda del buco», i {Mscecani delle case che, protetti in maniera sfacciata dalla giunta regionale DC, hanno ridotto la zona pedemontana di Treviso, Padova. Vicenza e Verona ad un vero colabrodo con l'incredibile numero di 3500 cave. P<H c'è la chiusura al traffico di tutti i cwitri storici delle città COTI lo sviluppo di biciclette e trasporti collettivi, il sostegno all'agricoltura biologica e biodinamica, la realizzazicaie di mense cittadine con cibi di buona qualità, corsi di educazione alimentare e sanitaria in tutte le scuole e quartieri, apertura di laboratori pubblici e gratuiti per l'analisi degli alimenti. E gli animali? Naturalmente abolizione della caccia e della vivisezione e allargamento dei parchi naturali di montagna, ^ laguna e di pianura. Se non ce la faremo con le firme, pazienza, queste cose le portiamo avanti lo stesso. «Lista veneta per PamlMeate »: ci troviamo al • Craitro Alter > tutti i giorni dalle 18 aDe 20 telefono 935619. « Padova democratica? Sì grazie» Da alcuni anni sulla a^na politica locale sono comparse a^ che organizzazioni democratici non violente ed e c o l o g i c h e ciie hanno dato vita ad una di opposizione a questo svilup^ democristiano - speculativo deu* città. Dopo campagne che na^ no avuto per conseguenza l intervento della stessa maestra tura padovana con la condanncf di tutti i sindaci DC che la cii tà ha avuto, a pene anche aure