Sommario
●  Regole applicative e principali evoluzioni normative
dell’addizionale comunale IRPEF.
●  Dati delle dichiarazioni e aliquote comunali.
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Addizionale comunale: principali riferimenti
normativi
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D. Lgs. n. 360/1998 come modificato dall’articolo unico, commi 142 e 143, legge
n. 296/2006: norma istitutiva dell’addizionale comunale.
Art. 3, legge n. 289/2002: sospensione aumenti.
Art. 1, c. 144, legge n. 296/2006: sblocco degli aumenti delle addizionali a partire
dal 2007.
Art. 77 bis, D.L. n. 112/2008: nuovo blocco degli aumenti sino alla completa
attuazione del federalismo fiscale e comunque sino al 2011.
Art. 5, D. Lgs. n. 23/2011: con effetto dal periodo d’imposta 2011, è possibile
variare in aumento l’aliquota con il tetto massimo dello 0,4% e uno scalino
annuale non superiore allo 0,2%.
Art. 1, c. 11, D.L. n. 138/2011, modificato dall’articolo 13, D.L. n. 201/2011: si
sblocca del tutto il potere comunale di variazione delle aliquote, a partire dal
2012.
Art. 14, c. 8, D. Lgs. n. 23/2011 e Art. 4, D.L. n. 16/2012: si dispone che le
delibere sulle addizionali comunali devono essere pubblicate sul sito delle
Finanze, perentoriamente, entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento e trenta
giorni dalla adozione della delibera.
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Addizionale comunale: Le principali regole applicative
●  Il domicilio fiscale: per individuare il comune competente e con esso l’aliquota
applicabile, si deve guardare al domicilio fiscale dei soggetti passivi al primo
gennaio di ciascun anno.
●  L’acconto: a partire dal 2007, nelle modalità di pagamento dell’addizionale
comunale è stato introdotto l’acconto. Questo si calcola applicando, al reddito
dell’anno precedente, l’aliquota e la soglia di esenzione deliberate per l’anno di
competenza. Il risultato così ottenuto si assume al 30%. L’acconto si versa, per la
generalità dei contribuenti, entro il termine di pagamento del saldo Irpef risultante
dalla dichiarazione dei redditi. Per i dipendenti e per i titolari di reddito assimilato a
lavoro dipendente, provvede il sostituto d’imposta attraverso il prelievo sul
compenso dovuto in un massimo di nove rate mensili, a partire dalle retribuzioni
erogate nel mese di marzo.
●  Il saldo dell’addizionale si versa, per la generalità dei contribuenti, entro il termine
di pagamento del saldo Irpef risultante dalla dichiarazione dei redditi. In caso di
dipendenti e di titolari di reddito assimilato a quello di lavoro dipendente, provvede
il sostituto d’imposta attraverso il prelievo a rate sul compenso, in un massimo di
undici rate mensili, a partire dal mese successivo a quello di effettuazione del
conguaglio di fine anno. Ovviamente, il saldo sarà calcolato al netto di quanto
trattenuto o pagato a titolo di acconto.
4
L’imposta dichiarata
Numero contribuenti
Ammontare
(in milioni di euro)
Media
(in euro)
2008
2009
2010
Variazione %
2011-2008
2011
Addizionale regionale
dovuta
Addizionale comunale
dovuta
IRPEF al netto delle
addizionali
Addizionale regionale
dovuta
Addizionale comunale
dovuta
IRPEF al netto delle
addizionali
30.932.338
30.848.351
30.652.846
30.634.609
-1%
25.495.163
25.586.277
25.264.796
26.247.116
3%
31.087.681
31.008.328
30.897.194
31.590.066
2%
8.313
8.326
8.633
10.958
32%
2.976
3.010
3.021
3.359
13%
146.157
146.493
149.443
152.219
4%
Addizionale regionale
dovuta
268,74
269,92
281,64
357,73
33%
Addizionale comunale
dovuta
IRPEF al netto delle
addizionali
116,75
117,63
119,58
127,98
10%
4.701,45
4.724,32
4.836,78
4.818,58
2%
Fonte: Dipartimento delle Finanze
● 
● 
L’addizionale comunale dovuta è aumentata del 13% tra il 2008 e il 2011 più dell’IRPEF
nazionale (+4%) e meno dell’addizionale regionale (+ 32%).
Il numero di contribuenti dell’addizionale comunale è aumentata del 3%, in parte a seguito
del fatto che nuovi comuni l’hanno introdotta.
Base imponibile addizionale – coefficiente di variazione 1999-2009
Comuni
ACI BONACCORSI
ACERRA
ACI CASTELLO
ABBASANTA
ABBIATEGRASSO
ACATE
ACCETTURA
ACERNO
ABANO TERME
ABBADIA CERRETO
ROMA
ACCEGLIO
ABRIOLA
MILANO
REGGIO CALABRIA
ACCIANO
ABETONE
GENOVA
PALERMO
BARI
Coefficiente di
variazione
22,5
19,8
14,7
13,4
12,2
12,2
12,2
11,7
11,5
11,5
11,2
10,3
10,1
9,9
9,9
9,4
9,2
9
8,8
8,6
Comuni
ABBATEGGIO
ABBADIA LARIANA
TARANTO
ABBADIA SAN SALVATORE
VERONA
ACCUMOLI
MESSINA
MODENA
TRIESTE
PADOVA
ACERENZA
ACCADIA
FIRENZE
CATANIA
BRESCIA
NAPOLI
PRATO
TORINO
BOLOGNA
VENEZIA
Coefficiente di
variazione
8,6
8,6
8,5
8,5
8,1
8
8
7,9
7,7
7,6
7,6
7,2
7,1
7
6,9
6,6
6,6
6,6
6,1
6
Fonte: Dipartimento delle Finanze
● 
La variabilità della base imponibile dell’addizionale comunale è maggiore per i
Comuni di piccole dimensioni.
6
Aliquote dell’addizionale comunale per fasce di
popolazione del comune, 2010
Numero abitanti
media
mediana
comuni %
abitanti %
0 - 10.000
0,33
0,4
85,1%
31,3%
10.000 - 30.000
0,45
0,5
11,1%
24,0%
30.000 - 100.000
0,48
0,5
3,2%
21,6%
> 100.000
0,49
0,5
0,6%
23,2%
Fonte: Dipartimento delle Finanze per le aliquote (a2010), Istat per la popolazione (2010)
●  L’aliquota media aumenta al crescere della dimensione del
comune.
●  La maggior parte dei comuni (l’85,1%) ha meno di 10.000
abitanti con un’aliquota media dello 0,33%.
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Addizionale comunale - aliquote 2010-2012
Comuni che applicano l'addizionale
Totale dei Comuni
Aliquota
2010
2011
2012
media
0,46
0,46
0,52
mediana
0,5
0,5
0,5
media
mediana
0,35
0,4
0,36
0,4
0,42
0,5
media ponderata per pop. residente
0,44
0,47
0,56
6115
6295
6526
8094
8095
8092
Numero Comuni che applicano
l'addizionale
Totale Comuni
Fonte: Dipartimento delle Finanze per le aliquote - Istat per la popolazione (anno 2010)
●  L’aliquota media ed il numero di comuni che applicano
l’addizionale comunale cresce nel trienno considerato.
●  La crescita è più evidente tra il 2011 e il 2012.
8
Addizionale comunale – soglia di esenzione 2010-2012
Soglia di esenzione
2010
2011
2012
media
10.013
10.332
10.855
mediana
10.000
10.000
10.000
media
1.256
1.469
2.346
mediana
0
0
0
1.016
1.151
1.185
8.094
8.095
8.092
Comuni dove è applicata
Totale dei comuni
Numero Comuni che applicano
l'esenzione
Totale Comuni
Fonte: Dipartimento delle Finanze per le soglie di esenzione - Istat per la popolazione (anno 2010)
●  La soglia di esenzione media cresce nel triennio
considerato.
●  Tale crescita risulta più evidente nel 2012.
9
Sistemi di tassazione addizionale comunale multialiquota (2012)
II
III
IV
V
Numero comuni che applicano più
aliquote
712
704
697
408
Aliquota Media
0,56
0,65
0,73
0,77
Aliquota Mediana
0,6
0,70
0,78
0,80
Fonte: Dipartimento delle Finanze
●  La tabella mostra il numero di comuni che adottano più di un
aliquota nel 2012 e l’aliquota media e mediana applicata a
diversi scaglioni di reddito.
●  I Comuni che applicano aliquote diversificate rappresentano il
10,9% dei Comuni che hanno introdotto l’addizionale.
10
Distribuzione dei comuni per classi di aliquote
dell’addizionale comunale Irpef
Fonte: Dipartimento delle Finanze
● 
Il numero dei Comuni che non applicano l’addizionale descresce costantemente nel
triennio considerato, mentre il di Comuni che applicano aliquote comprese tra 0,7 e
0,91 raddoppiano tra il 2011 ed il 2012.
11
Distribuzione dei comuni senza addizionale per regione
2012
Italia
Regioni Statuto ordinario
Regioni Statuto Speciale
Comuni senza
addizionale
Totale Comuni
Percentuale sul totale
1566
817
749
8.092
6.700
1.392
19,4%
12,2%
53,8%
100,0%
80,0%
60,0%
40,0%
20,0%
0,0%
Fonte: Dipartimento delle Finanze
● 
Nelle regioni a statuto speciale, ad eccezione della Sicilia, si concentra la percentuale
più elevata di Comuni che non applicano l’addizionale comunale.
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