«Semplificazione vs. Burocrazia»
XII Convegno CODAU, Sorrento 26 settembre 2014
Schede curate da Carlo Musto D’Amore
Con la collaborazione di Andrea Putignani
Che cos’è la burocrazia? 1
La burocrazia è l’apparato amministrativo tipico del potere
legale, che si basa sulla credenza nell’equità della legge.
(Max Weber)
Che cos’è la burocrazia? 2
Chi esercita il potere legale è
tenuto all’osservanza dello
stesso
ordinamento
che
vincola i suoi sottoposti
(Max Weber)
Come nasce
la burocrazia moderna? 1
Potere carismatico
(irrazionale, «rivoluzionario», si
serve
di
un
apparato
amministrativo rudimentale o
inesistente)
Come nasce
la burocrazia moderna? 2
Potere tradizionale
(ha
come
apparato
amministrativo la nobiltà. I
sottoposti sono sudditi, sui quali
il sovrano ha potere illimitato.
Trasmissione del potere per via
ereditaria)
Come nasce
la burocrazia moderna? 3
Potere legale-razionale
=
potere limitato e regolato dalle leggi
Introduzione del principio della
competenza e della divisione dei
poteri e doveri di ufficio
Come nasce
la burocrazia moderna? 4
La necessità di contabilizzare la
gestione causa il nascere di un
apparato amministrativo
Caratteristiche
dell’organizzazione burocratica 1
 Divisione del lavoro
determinata da norme
rigidamente
 Gerarchia degli uffici
 Competenza dei funzionari di tipo
specialistico
 Impersonalità delle relazioni lavorative
 Lavoro come professione e carriera
Cosa c’è da
Caratteristiche
fare: whistleblowing
dell’organizzazione burocratica 2
 Carriera basata su prestazioni e grado
di anzianità
 Dovere di fedeltà all’ufficio (scopo
oggettivo impersonale)
 Obbedienza
ai
ruoli
superiori
indipendentemente dalle persone che li
ricoprono
 Rigida definizione di diritti e doveri
Cosa c’è da
Caratteristiche
fare: PTPC 2014-16
dell’organizzazione burocratica 3
Il ricorso a regole scritte e rigide
assicura precisione, uniformità,
prevedibilità
Il coordinamento è agevolato dalle
regole
La divisione del lavoro consente
economie di specializzazione
Burocrazia e Democrazia 1
L’avvento della democrazia di
massa trasforma i sudditi in
cittadini e sancisce la loro
eguaglianza di fronte alla legge
Nasce il bisogno di un apparato
impersonale che garantisca
trattamenti uguali, imparziali e
prevedibili e che offra una
conoscenza specialistica
Burocrazia e Democrazia 2
L’art. 97 Cost. individua i principi fondanti
dell’amministrazione pubblica nelle caratteristiche
della burocrazia weberiana
Art. 97 Cost. (II, III e IV par.)
I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni
di legge, in modo che siano assicurati il buon
andamento e l'imparzialità dell'amministrazione.
Nell'ordinamento degli uffici sono determinate le
sfere di competenza, le attribuzioni e le
responsabilità proprie dei funzionari.
Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si
accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla
legge.
Burocrazia e Democrazia 3
Nella Costituzione, l’amministrazione è apparato
sottoposto alla legge che, nel rispetto dei principi
di buon andamento e imparzialità,
opera assicurando la piena realizzazione dei
diritti civili, sociali ed economici dei cittadini
(artt. 97-98, Cost.).
Si attenua il rapporto dell’amministrazione con il
governo, in favore di quello con la collettività,
avvicinando il cittadino all’amministrazione.
La burocrazia:
arma di oppressione?
La sua applicazione rigida ha condotto
a bassi livelli di produttività ed
economicità
La razionalità formale della burocrazia
può condurre ad una serie di gravi
disfunzioni
La macchina burocratica è inoltre
considerata una costante, con piccole
variazioni,
del
totalitarismo,
compreso quello stalinista
La Nuova Burocrazia 1
 Tendenza al ricorso ai principi del mercato per
la gestione amministrativa
 Ridimensionamento della tradizione legalisticoformale
 Allontanamento dal modello weberiano anche
nei paesi che, come l’Italia, ad esso erano più
legati
 Il New Public Management non si limita più ad
assicurare il solo valore legale degli atti, ma si
preoccupa anche di responsabilizzare e
motivare
La Nuova Burocrazia 2
 Attenzione agli aspetti comportamentali del
personale
 Meritocrazia, sistema di incentivi e sanzioni
sulle retribuzioni
 Risultati in termini di efficienza, efficacia ed
economicità
 Introduzione del concetto di qualità dei
servizi
Hanno detto della burocrazia…
“L'unica cosa che ci salva dalla burocrazia è
l'inefficienza. Una burocrazia efficiente è la
più grande minaccia alla libertà.”
(Eugene McCarthy)
“Burocrazia. L'incapacità addestrata.”
(Thorstein Veblen)
“Gli impiegati meno capaci sono
sistematicamente trasferiti in posti in cui
possono fare meno danno: tra i dirigenti.”
(Scott Adams)
Tutta colpa dei burocrati?
… La selezione
Per concorso o per clientela?
In Italia la selezione dei
burocrati
è
avvenuta
generalmente per concorso.
Tale sistema di reclutamento
non ha impedito che per via
politica, o meglio partitocratica,
si controllasse un certo numero
di posizioni amministrative
La burocrazia è anche «ombrello»
del malaffare politico?
Una parte consistente di alte
cariche amministrative dipende
da nomine politiche.
Le nomine politiche dei
funzionari rappresentano un
efficace strumento di controllo
(e
strumentalizzazione)
a
favore degli organi di direzione
politica
Tutta colpa dei burocrati?
… L’iperproduzione di norme
Sotto accusa:
la stratificazione nel tempo di norme
mai riordinate né coordinate, la
complessità delle procedure, la
proliferazione degli oneri, dovuti
anche alle più recenti regolazioni
il miglioramento della qualità della
normazione costituisce l’obiettivo
finale rispetto al quale è strumentale
la semplificazione amministrativa e
normativa
Semplificate, qualcosa resterà…
Tagliare i costi della burocrazia per le imprese e disboscare la «giungla»delle
procedure è divenuto un impegno prioritario dell'azione di Governo…
Ma attenzione…
Per semplificare
ci vogliono idee chiare e metodo 1
Ieri…
«Gli presentano il progetto per lo
snellimento della burocrazia.
Ringrazia vivamente.
Deplora l'assenza del modulo H.
Conclude che passerà il progetto, per
un
sollecito
esame,
all'ufficio
competente, che sta creando.»
(Ennio Flaiano, Diario notturno, 1956)
Per semplificare
ci vogliono idee chiare e metodo 2
…e oggi
"Per ogni dieci norme abrogate ne entrano in
vigore dodici nuove di zecca senza che molte
di esse, però, riescano a diventare operative:
causa il gioco perverso dei decreti attuativi
regolarmente dimenticati",
"dal 1994 al 2008 a 5.868 misure di
semplificazione hanno replicato 6.655 misure
di complicazione, vale a dire 787 in più "
(Sergio Rizzo)
Semplificazione nelle Università 1
A chiedere un intervento contro gli “adempimenti inutili che soffocano
l’università” è ormai un coro unanime.
Semplificazione nelle Università 2
Il dibattito sull’AVA
e sulla legislazione universitaria
Secondo il CUN, l’AVA è un modello di valutazione
«rispondente a una logica prevalentemente autorizzativa e di
controllo, fondato sul rispetto di condizioni declinate in termini
numerici e applicate in maniera generalizzata», con l’obbligo
dell’adempimento, «da parte di tutti gli attori coinvolti, di oneri
informativi estremamente estesi e gravosi».
Sempre secondo il CUN, i vincoli amministrativi, la pluralità di
norme e i regolamenti mai coordinati cui il sistema
universitario soggiace lo porrebbero “in una posizione di forte
svantaggio che ne compromette gravemente la competitività e
l’attrattività anche internazionale”.
Semplificazione nelle Università 3
I rischi di «ipertrofia parametrica»
«Non c’è nulla di male nel raccogliere in maniera
organizzata e comparabile i dati dell’attività di
ricerca e didattica degli Atenei. Anzi, alla buon
ora! […] I problemi veri nascono quando la
numerologia si sostituisce alla responsabilità,
quando diventa essa stessa governo. Da
strumento diventa fine.» (Dario Braga, Il Sole 24
Ore, 3.07.2014)
Aspettando la semplificazione…
Domande ai relatori
Dott.ssa Emma Varasio
Cresce il divario tra le università settentrionali e quelle del Mezzogiorno.
Perché, secondo Te?
Al Nord le Università sono meno “burocratizzate” (a parità di normativa)
rispetto al Sud e al Centro?
Il contesto territoriale e culturale le orienta di più alla ricerca del risultato
manageriale e meno al «culto» della procedura?
Domande ai relatori
Dott. Adriano Benazzi
Secondo il CUN, i vincoli amministrativi e la pluralità di norme e
regolamenti mai coordinati cui il sistema universitario soggiace lo
pongono “in una posizione di forte svantaggio che ne compromette
gravemente la competitività e l’attrattività anche internazionale”.
Che ne penseresTi di un Testo Unico – o di un Codice - delle università,
per “sfrondare” la burocrazia?
Domande ai relatori
Dott. Fiorenzo Masetti
L’orientamento manageriale è una caratteristica del settore privato
anche nel contesto universitario?
Un’Università privata è meno burocratizzata di una pubblica?
E sotto quali aspetti?
Dissipa meno risorse?
Perché, e come?
Domande ai relatori
Dott. Giuseppe Cananzi
Deburocratizzazione, new management , innovazione e risparmio di
risorse si caratterizzano nel reciproco rapporto di valorizzazione.
Tu sei un dirigente impegnato nel MEF,
vuoi raccontarci la tua visione di «cultore della materia»?
Domande ai relatori
Dott. Massimiliano Atelli
Nell’eterno dilemma del dirigente (in questo caso universitario)
tra l’applicazione formale delle norme e l’applicazione manageriale,
quale è il «giusto orientamento»?
Cosa possono fare i Collegi dei revisori dei conti per rendere “più certo” e
al contempo “più virtuoso” l’operato dei loro controllati?
Tu hai in corso un’esperienza importante alla Sapienza, e so che hai in
progetto di dar vita ad un network dei revisori contabili delle Università.
Che ci puoi dire al proposito?
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Semplificazione vs. Burocrazia – Ranalli