FILIPPO
FILIPPOROBBONI
ROBBONI
DISTOPIE
a cura di FEDERICA SOLDATI
grazie a Pierluigi Buglioni
FILIPPO ROBBONI| DISTOPIE
Ex studio Piero Manzoni/Studio Zecchillo - Milano
6 -13 marzo 2015
Distopie
Suoni sfumati, rarefatti. Voci lontane, grevi, bianche. Grida laconiche interrotte: il silenzio
è assordante.
Nell’ex studio di Piero Manzoni, Filippo Robboni, con rispetto, espone i suoi lavori:
creazioni a fondo bianco, accolte da una parete preesistente, singolare “superficie
acroma”.
Totalità spaziale di possibilità inespresse, il bianco delle tele e delle carte di Robboni
è assenza. Il nulla, un vuoto denso, in cui incontenibili tensioni costringono il visibile.
Sforzi di taglio comprimono l’umano, lo opprimono; dilaniano i corpi, fendono i visi,
sconfessano umanità. Sono corpi sradicati da vacue esistenze e restituiti spezzati,
interrotti in geometrie recise. Frammenti la cui umanità è incarnata nella sua stessa
carnalità.
Il gesto pittorico marca la carne, svela la pigmentazione cutanea, le sue varietà e
alterazioni, ne tratteggia la veridicità cromatica. Intime anatomie di identità violate.
Gli acquerelli rivelano trasparenza, la densità degli olii si assottiglia: il colore è sottratto, il
nitore del bianco riemerge. La luce filtra la materia, l’incarnato dissolve nella leggerezza.
Trattenuta nel lineare rigore degli olii, nei labili contorni degli acquerelli e nelle nette
limitazioni dei collage, la carne coesa e fluida irrora i corpi, pulsa, brulica incessante. Un
“fiume di carne”, la cui carnalità negata è costretta nelle coercizioni. Palpitante, sembra
trasudare un evanescente respiro, effimero tentativo di esistenza.
Bocche dischiuse soffocano stridenti sussurri, occhi vividi vengono sottratti a esistenze
infrante: tratti di umano seguitano nei volti di identità rinnegate.
L’umano è lacerato dalle forze disgreganti di una realtà che ne impedisce la piena
manifestazione. Oppressi in astrazioni geometriche, i corpi non riescono a dispiegarsi;
crepuscolari esplosioni di tensioni represse implodono su se stesse. L’umano è privato
di integrità. Brandelli dialogano muti in distopie alienanti. Tocchi di pennello delineano
sottili tratti di colore: esili puntelli di afasiche presenze, accenni di legami interrotti.
Nella Serie dei ritagli, collage di acquerelli su carta sovrappongono, intrecciano,
ricollocano parti di (dis)umano: illusorie interazioni di distopie organiche, caduche
alleanze di autonomie.
Sospese nella dilatata contemporaneità dell’inaudibile, solitudini senza tempo sono
dis-integrate. Diniego di umanità.
Federica Soldati
Dawn #1, 2012, olio su tela, 70 x 70 cm
Morchio, 2011, acquerello su carta, 120 x 120 cm
Palatino, 2011, acquerello su carta, 120 x 110 cm
Cut #1, 2015, acquerello su carta e colla, 70 x 50 cm
Cut #2, 2015, acquerello su carta e colla, 70 x 50 cm
Cut #3, 2015, acquerello su carta e colla, 70 x 50 cm
Cut #4, 2015, acquerello su carta e colla, 70 x 50 cm
Filippo Robboni nasce nel 1980 a Novara. Si laurea in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.
Partecipa a importanti collettive e a prestigiosi premi d’arte (nel 2004 è finalista del Premio Cairo) ottenendo
successo di critica e di pubblico. Vanta mostre personali di pregio. Filippo Robboni vive e lavora a Milano.
Mostre personali
2015
2013
2011
2009
Distopie, Ex studio Piero Manzoni, Milano
a cura di Federica Soldati
da un progetto di Pierluigi Buglioni
Missing, Piccola Galleria Arte Contemporanea, Bassano del Grappa (Vi)
testo critico di Emanuele Beluffi
Cose nascoste, Piccola Galleria Arte Contemporanea, Bassano del Grappa (Vi)
in collaborazione con Osart Gallery
Non Io, Osart Gallery, Milano
a cura di Stefano Castelli
e con un testo di Giuseppe Genna
Filippo Robboni, Piccola Galleria Arte Contemporanea, Asolo (Tv)
in collaborazione con Osart Gallery
Principali mostre collettive
2011
2010
2009
2008
2005
2004
2003
2002
2000
Collettiva d’Autunno, Chiostro Sant’Agostino, Ventimiglia (Im)
cARTacea, Galleria delle Battaglie, Brescia
a cura di Albano Morandi
Exhibition Project n° 5, Barriera Albertina, Novara
The Glocal Rookie of the Year, KunStart, Bolzano
Karta Bianca, Kgallery, Legnano (Mi)
Next Big Thing, Spazio Contemporaneamente, Milano
a cura di Stefano Castelli
Milano da vivere, Galleria Previtali, Milano
a cura di Alessandra Radaelli
Premio Cairo, Finalista, Palazzo della Permanente, Milano
Premio Arte, Vincitore Premio Accademia, Palazzo della Permanente, Milano
20X20, Galleria Ibiscus, Ragusa
Il corpo dell’anima, Galleria Ibiscus, Ragusa
a cura di Maurizio Sciaccaluga
Salon 1°, Vincitore Premio per la pittura, Palazzo della Permanente, Milano
Loops of Art, Castello Episcopio, Grottaglie (Ta)
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