San Matteo
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del san Matteo
lo stile del
consottotitolo
il commento
dello
di alcune
schemaopere
rilevanti
04/01/09
Indice
•
La sala delle croci dipinte
•
Polittici in legno
•
San paolo di Masaccio
•
Pala d’altare
•
Sculture in legno
•
Busto reliquiario
Terra cotta invetriata
•
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Quella nella figura è la “madonna col bambino”
Di Benedetto Buglioni, realizzata con terracotta
invetriata. Attorno all’immagine principale
troviamo una raffinata cornice. La scelta della
terra cotta invetriata è dovuta sia all’effetto
gradevole che essa procura sia al prezzo basso
che implica sia al fatto che la terracotta
invetriata si mantiene più a lungo. Riguardo indice
a
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questa tecnica si era innescata un produzione
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Busto reliquiario (realizzato da
Donatello). Bronzo Dorato
destinato alla chiesa
d’Ognissanti.
Il materiale scelto è singolare
perché generalmente si
sceglieva l’argento.
Singolare è anche la
riproduzione realistica del
santo, ci troviamo davanti a un
ritratto realistico e non
idealizzato.
Essendo un reliquiario questo
busto si configura come un
grande contenitore , la cui testa
conteneva le reliquie del santo
ed era apribile.
Per creare i particolari della
barba Donatello ricorre a una
finissima rinettatura e
indice
cesellatura
Nel museo possiamo notare molte sculture in
legno policromo. Non bisogna meravigliarsi né
dello stile né della scelta del materiale. Il legno
non era un materiale così svalutato, anzi era
piuttosto pregiato. Il legno veniva colorato e
elaborato. Non sempre le statue venivano
costruite su uno stesso tronco ma erano
costituite da più parti staccate. La tradizione
del
indice
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Nel XV secolo il polittico non era più congeniale(previa
committenza) ai gusti dell’epoca. Si verifica così la sostituzione
del polittico con la pala di altare . Questa consiste in una sola
ambientazione e in un unico spazio (quasi riferimento alla
filosofia di ricondurre il molteplice all’unico). La figura principale
è sempre al centro e a lato abbiamo i diversi e meno importanti
personaggi. Possiamo perfino notare la figura del committente
che si intrufola nell’opera. In quel caso o il committente è
raffigurato in dimensioni più piccole o comunque occupa uno
spazio ambiguo fra il quadro e lo spettatore. Fra i veri e famosi
autori ricordiamo Benozzo Gozzoli , allievo di Beato Angelico,con
Sacra conversazione (molto diversa da quella del Masaccio)e
una crocefissione che a lato presentano san Francesco e
Sant’Antonio da Padova. I santi presenti suggeriscono
generalmente la reale collocazione del quadro e la committenza.
Ricordiamo Gentile da Fabriano con al sua Madonna dell’umiltà
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La denominazione madonna
dell’umiltà deriva dal fatto che
invece di essere posta su un
trono è seduta su un cuscino.
indice
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Sacra conversazione molto
realistica . San’Anna è in
piedi posta alle spalle della
madonna (ha l’aspetto
imponente), Maria è
seduta e tiene in braccio
Gesù. Tramite un gioco di
mano i personaggi
rimandano l’uno all’altro
indice
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Il san Paolo di Masaccio fa parte di un più grande polittico di
cui le parti sono ora lontane dal Museo San Matteo e sparse a
Napoli,Berlino,Londra. Sebbene l’opera appaia
tradizionale(causa sfoglia d’oro,voluta dalla committenza) si può
riconoscere una certa modernità notandone i colori e la volumetria. Le
pieghe avvolgono un corpo reale e giocano con l’effetto chiaroscurale.
L’uomo e la lancia non sono visti di fronte ma in un profilo di tre quarti
per creare spazio e volumetria . Anche il fratello di Masaccio(Lo Scheggia) si
Dedica alla pittura , con discreti risultati, egli si cimenta in un cassone(opera
indice
che doveva essere una sorta di anta per cassapanca-mobile nunziale).
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Nel medioevo”vanno di moda” i polittici dipinti
sul
legno, generalmente con la sfoglia in oro.
I polittici, che possono prendere nomi specifici
in
base al numero delle caselle(trittici per
esempio),rappresentano la figura principale al
centro, nella casella centrale generalmente più
imponente.
Abbiamo quella che si dice
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indice
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Sala delle croci dipinte
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I crocifissi che vediamo nell’entrata non
appartengono al ‘400 ma hanno origini
medievali. Osservando i loro corpi e la loro
fisionomia si possono percepire i forti legami
che avrà la pittura dell’umanesimo con la
tradizione. Contrariamente a quanto si pensa non
vi è infatti una totale ripresa del classico, ma la
ripresa di temi medievali. Si nota subito la
staticità e l’inautenticità dei corpi che si tenterà
di eliminare nel ‘400 con rappresentazioni
tendenzialmente più realistiche(bisogna tenere
purindice
sempre conto della committenza e delle sue
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richieste).
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