OTTOBRE 2006 - n.10- Mensile - ANNO 19www.armietiro.it - € 5,00 in Italia www.armietiro.it novembre 2005 anno 18 € 5,00 in Italia D I M E N S I O N E Tanfoglio 9x21 a confronto Gold custom vs Gold custom Eric Il nuovo “piccolino” di Benelli I cacciatori conquistano Roma LE NOSTRE PROVE Il ministero e le munizioni Niente denuncia per consumo e reintegro ,!7HB1C2-gfgaaa!:q;K;k;L;k ARMI e TIRO 10 2006 Benelli Montefeltro calibro 20 Fair Carrera Sporting calibro 12 Henry Pump action H003 calibro .22 long rifle Pedersoli Lightning calibro .45 long Colt Smith & Wesson Doug Koenig calibro .45 acp Sti Legacy calibro .45 acp Winchester 70 Featherweight calibro .22-250 EX ORDINANZA Rsaf Em2 calibro .280/30 In Libano con i marò Prova fucili a canna liscia | Benelli Montefeltro 20 calibro 20 magnum Montefeltro si fa in 20 Dopo il Crio, un altro piccolo calibro per l’azienda di Urbino, che ricalca “in scala” le qualità del nuovo Montefeltro calibro 12. Prodotto con macchinari a elevata automazione, è stabile e maneggevole, affidabile e piacevole da vedere, soprattutto nella versione Deluxe. Anche con strozzatore fisso e camera 20/70 di Alex Guzzi P er la seconda volta in pochi mesi (Armi e Tiro, gennaio 2006) Benelli, una delle aziende leader mondiali nel segmento dei semiautomatici, dedica la propria attenzione al calibro 20, “convertendo” nel calibro minore un modello di grandissimo successo: prima il Crio, oggi il Montefeltro. Dati i numeri delle esportazioni dell’azienda di Urbino, è facile immaginare che questo orienta- mento produttivo corrisponda a una precisa strategia commerciale: gli Stati Uniti, da sempre mercato di riferimento in termini quantitativi, hanno dichiarata simpatia per i piccoli calibri, considerati i più adatti per la piccola caccia e lo Sporting. In Italia, invece, il calibro 12 è popolare, mentre il 20 è meno diffuso e considerato un po’ snob, in senso buono: il primo è lo strumento di chi deve fare carniere a tutti i costi, il secondo è l’attrezzo raffinato di chi ama la sfida, prima di tutto con sé stesso, nel raggiungere il bersaglio solo grazie alla propria abilità. Mentre da anni doppiette e sovrapposti vengono proposti nel calibro minore (spesso con intercambiabilità di canne con calibri 28, 36 e .410), nei semiauto il 20 è relativamente poco diffuso. Mettere in cantiere un semiauto in un nuovo calibro equivale a realizzare una nuova serie di parti proporzionate e accuratamente dimensionate per interagire nel movimento sparo-riarmo: carcassa, otturatore, tubo-serbatoio, elevatore, eccetera. In sostanza, per costruire un semiauto in piccolo calibro occorre modificare un’intera linea produttiva e questo comporta progettualità e investimenti di La prova a fuoco. L’otturatore sta camerando una cartuccia, il bossolo di quella precedente è in volo. Benelli Montefeltro.indd 2 13-09-2006 12:22:16 125 etri m m a r g chilo ima ia min L’energ ccia per rtu della ca il riarmo. are assicur Il semiautomatico Benelli Montefeltro 20 nelle due versioni standard (sopra) e Duca di Montefeltro, con cassa attraversata da fascia finita bianca finemente incisa a soggetto venatorio. Benelli Montefeltro.indd 3 13-09-2006 12:22:36 Prova fucili a canna liscia | Benelli Montefeltro 20 calibro 20 magnum Vista intera, lato destro. Il piccolo calibro 20 è elegante e snello. notevole spessore. Ad avvantaggiare Benelli in questa direzione sono la progettazione computerizzata, l’elevato livello di automazione e la raffinatezza di lavorazioni raggiunti negli ultimi due anni, che consentono di impostare nuove produzioni specifiche partendo dalle procedure in atto. Il nuovo Benelli 20 parte, comunque, da un modello di grande successo, Montefeltro, vera colonna portante dell’immagine dell’azienda di Urbino nel mondo, che negli anni Ottanta ha dato il via all’attuale generazione di semiautomatici della Casa di Urbino ed è stato recentemente ridisegnato e migliorato (Armi e Tiro, agosto 2004). Montefeltro, nell’immaginario del cacciatore, si afferma come un fucile efficace, con un ottimo sistema meccanico ed evoca un’immagine di classe. Avendo ben chiari questi punti vincenti i tecnici di Urbino hanno sviluppato la versione calibro 20, che in realtà, arrivando due anni dopo la prima presentazione del Montefeltro, ne rappresenta la continuazione in senso ideale, ma in chiave tecnicamente più avanzata. Montefeltro è stato il primo modello a presentare carcassa monolitica (cioè senza coperchio): anche il nuovo calibro 20 parte da un trafilato in lega leggera ad alta resistenza, interamente macchinato da strumenti di elevata precisione azionati da robot e controllati a computer, ma nel disegno tiene conto anche della storia più recente Benelli, rifacendosi all’aggressivo profilo curvo del Per chi vuole comprarlo A chi è indirizzato: Montefeltro 20 è un fucile creato per sportivi veri, ovvero cacciatori che amano mettere alla prova la propria abilità. In questo senso è destinato a essere un fucile protagonista e non un secondo fucile. Ma Montefeltro 20 può essere anche il fucile per un esordio di qualità del neofita, sicuramente attratto dalla leggerezza e dall’immediata maneggevolezza dell’arma. Cosa richiede: quando un fucile ha tutto, al tiratore resta soltanto l’onere di provarlo intensamente fino a sentirlo parte di sé. Perché comprarlo: perché rappresenta uno dei fucili più affidabili del mercato; perché è bello, versatile, leggero alla spalla e veloce all’imbracciata; perché esprime ottimi contenuti tecnici a prezzo contenuto Con chi si confronta: i concorrenti più temibili sono “ in casa” con il Crio calibro 20 e dai “ cugini” di Beretta con l’Urika calibro 20. Un altro concorrente, seppur appartenente a diversa fascia di prezzo, è il Marocchi Tecno 20. Sobrietà, eleganza e funzionalità: è quello che si legge in questa immagine laterale della carcassa in lega d’alluminio anodizzata nera del Benelli Montefeltro 20, dove sono messi in evidenza il pulsante dell’hold open e il nome del modello in similoro. Disegno quotato che evidenzia le differenze dimensionali della carcassa del Montefeltro in calibro 12 e in calibro 20. La lunghezza è la medesima (come, d’altronde, la lunghezza delle due cartucce), cambiano però l’altezza e lo spessore, in entrambi i casi di 3 millimetri esatti. Benelli Montefeltro.indd 4 Super 90, ai raccordi morbidi, quasi invisibili, con le parti in legno dei semiauto di ultima generazione. NATO PER PIACERE Montefeltro 20 è un fucile nato per piacere. Il disegno dell’arma è sottile, lineare, priva di sbavature: tutto al primo sguardo parla di velocità, di scatto, di movimento. Grazie al piccolo calibro le pesantezze spariscono, gli spessori si riducono e l’impressione generale è di qualcosa di elegante e filante. L’estetica e la lavorazione meccanica vanno insieme, ormai in Benelli: da una sola isola produttiva esce la carcassa completa di fresature interne (su cui si innestano le parti meccaniche) e persino dei 13-09-2006 12:22:51 Il gruppo di scatto del Benelli Montefeltro 20, smontato mediante semplice estrazione della spina anteriore di tenuta. Posteriormente, il pacchetto è trattenuto da un incastro. Piccolo, ma ben visibile, il punto rosso sul comando cut-off indica che il cane è armato e l’arma è pronta allo sparo. Con il cane a riposo, il pulsante non è visibile. loghi aziendali, con il tipo di finitura richiesta. La precisione con cui tutte le parti sono assemblate è da arma accuratizzata: anche scuotendo la carcassa non si sente alcun gioco delle parti interne. La carcassa anodizzata nera è stata adattata rispetto al disegno originale del Super 90 per armonizzarsi con la guardia in polimero di disegno ergonomico, già adottata sul modello Crio: il ponticello non ha svolgimento arrotondato posteriore (per evitare lo spostamento accidentale del dito verso il grilletto), ha forma che si allarga in avanti (per un impiego anche con guanti) e pulsante sicura trapezoidale maggiorato, per essere avvertibile anche al buio. Il cuore cinetico dell’arma è il collaudato Benelli system, con chiusura geometrica a svincolo inerziale dotata di otturatore a testina rotante: l’essenzialità di questo sistema e la sua velocità nel ciclo di riarmo sono anche il segreto della sua efficienza e della minima manutenzione richiesta. A rafforzare la modernità della cinetica Benelli entrano le moderne tecnologie, grazie alle quali da quest’anno l’otturatore viene macchinato e assemblato interamente da unità robotizzate, prima di essere sottoposto a rigorosi controlli sulle tolleranze dimensionali. Montefeltro 20 è dotato di sistema cut-off Benelli, con segnale rosso di cane armato visibile sul lato destro del ponticello. Osserviamo i dettagli del pezzo monolitico, una raffinatezza che pochi produttori possono vantare. l’accuratezza costruttiva della canna, la precisione con cui questa va a innestarsi nella carcassa, la totale assenza di gioco nelle parti sottoposte a scorrimento. Un’ultima innovazione (non Benelli Montefeltro.indd 5 Sopra: l’otturatore a testina rotante, cuore cinetico del Benelli system adottato dal Benelli Montefeltro. La costruzione di questo componente e della carcassa avviene in completa automazione sotto controllo computerizzato, consentendo un accoppiamento perfetto delle parti in movimento, con tolleranze esigue. Particolare della tacca di collimazione sulla carcassa, che segna l’inizio della rigatura della parte superiore che si raccorda a sua volta con la bindella. visibile poiché all’interno del calcio) è l’adozione di una molla cinetica in acciaio inox in luogo di quella tradizionale in acciaio normale: questa è facilmente raggiungibile per consentire una pulizia accurata anche della zona più in ombra (e sporchevole) del fucile. Quella di Montefeltro è stata la prima azione inerziale ideata per l’impiego senza regolazioni o adozione di freni per munizioni di ogni tipo, dai 28 grammi alle Magnum: l’azienda costruttrice dichiara il calibro 20 adatto a qualsiasi caricamento standard o magnum che a 10 metri dalla volata eroghi almeno 125 kgm di energia cinetica. La canna, diponibile in lunghezza 610 e 750 mm, ha bindella ventilata di 8 millimetri con scanalatura centrale e mirino intermedio metallico per facilitare l’allinea- 13-09-2006 12:23:07 Prova fucili a canna liscia | Benelli Montefeltro 20 calibro 20 magnum mento con il mirino cilindrico incastonato. La dotazione di serie prevede un set di 5 strozzatori Varichoke a scomparsa, ma come optional si può richiedere canna di 650 mm camerata 20/70 con strozzatura fissa ***. Abbiamo accennato all’innesto molto armonico tra parti metalliche e legni: questi ultimi sono molto ben scelti e con piacevole finitura opaca a olio. Il calcio di 360 mm è a pistola allungata, con zigrinatura sulla pistola, dotato di calciolo in gomma e regolabile in piega e deviazione con il consueto kit Benelli. L’asta è quasi perfettamente in linea con la carcassa, dotata di zigrinatura fine avvolgente e scanalature laterali che ne accentuano la leggerezza. Dettaglio della cucchiaia di alimentazione del Benelli Montefeltro 20. Anche questa parte, come tutta la meccanica del nuovo semiautomico, è proporzionata in funzione del calibro minore. LA PROVA DEL FUOCO Non resta che passare al test sul campo dell’arma, e nessun luogo cade più a proposito per il Montefeltro 20 del campo di Tiro a volo di Urbino, con spettacolare vista sui colli del ducato di Montefeltro. Proviamo la salita veloce alla spalla, un Il ponticello in polimero. Il disegno ergonomico amplia lo spazio anteriore, per migliore gestione anche con mano guantata. Il pulsante della sicura mostra l’anello rosso che indica la posizione di pronto allo sparo. Dettaglio dei legni del Benelli Montefeltro 20: il calcio ha impugnatura a pistola allungata con zigrinatura di 1,5 mm, con il marchio aziendale impresso sulla coccia, mentre l’asta presenta la stessa zigrinatura avvolgente e reca il logo Benelli sul lato destro. gesto istintivo che per il cacciatore ha un valore determinante: se il fucile viene su bene, diritto, quasi perfettamante allineato senza richiedere aggiustamenti, è il tuo, altrimenti c’è qualcosa da correggere. Montefeltro 20 è subito nostro: alziamo l’arma d’istinto e vediamo la bindella perfettamente centrata in porzione appena visibile (traguardarne un tratto lungo significherebbe avere qualcosa da rivedere Benelli Montefeltro.indd 6 nella piega): è tutto talmente facile che ripetiamo più volte il movimento prima di accorgerci del mirino intermedio, al centro della scanalatura della bindella, un artificio molto gradito al pubblico d’Oltreoceano. Verifichiamo subito, a vuoto, la maneggevolezza del fucile nello spostamento laterale: ottimo bilanciamento, dimostrato dalla facilità con cui l’arma si brandeggia senza sbandare, difetto invece abbastanza frequente nei semiauto leggeri. Bello, istintivo e maneggevole: troppa grazia, ci diciamo, pensando che di tanta leggerezza risentirà il comportamento allo sparo. Carichiamo iniziando con cartucce a carica media (28 grammi), solo per verificare il tempo di fuoco. Tre colpi in un soffio, sensazione alla spalla inesistente, azione meccanica quasi inavvertibile. Ci chiediamo se abbiamo ben analizzato il comportamento allo sparo e decidiamo di riprovare, cercando di ascoltare più attentamente il fucile: i tre colpi si sgranano velocissimi, senza vibrazioni nè strappi, confermando la prima impressione. La sequenza sparo-espulsione-riarmo è così veloce che saranno necessarie diverse serie di colpi per giungere a fissare nell’obiet- tivo della macchina fotografica i bossoli in movimento. Per avere un riferimento più concreto e tenere un portamento più realistico dell’arma decidiamo di chiamare i piattelli: non abbiamo grandi speranze di rompere i velocissimi dischetti arancioni, ma almeno guideremo il fucile su traiettorie reali, verificando la sequenza in movimento rapido. L’effetto è notevole, poiché il raggio del brandeggio si amplia, con i piattelli laterali molto angolati e ci ricompensa con qualche fortunato centro (anche al terzo colpo). Passiamo all’alternanza di cariche diverse: una magnum, una 28 grammi e poi una baby magnum di 32 grammi vengono digerite ed espulse senza permetterci di notare apprezzabili differenze. Sparando alcune serie di sole cariche magnum avvertiamo un leggero aumento di pressione sulla spalla, ma non rileviamo alcuna differenza visibile nel comportamento del fucile che ci consente di restare sempre allineati nell’inseguire i piattelli. Un cenno merita anche la bilanciatura, che è ben risolta, con punto di equilibrio prossimo al centro dell’arma. Non abbiamo osservato difetti di espul- 13-09-2006 12:23:36 Benelli Montefeltro 20 calibro 20 magnum scheda_tecnica Produttore: Benelli armi spa, via della Stazione 50, 61029 Urbino (Pu), tel. 07.22.30.71, fax 07.22.32.74.27, www.benelli.it Modello: Montefeltro calibro 20 Tipo: fucile semiautomatico Calibro: 20/76, in grado di sparare tutte le cartucce 20 a norma Cip Funzionamento: inerziale con chiusura geometrica, otturatore a testina rotante Benelli system Canne: martellate con anima cromata, con lunghezza 610 e 650 mm, dotate di bindella ventilata da 8 mm solcata antiriflesso, con mirino intermedio metallico e mirino fluorescente incastonato; strozzatori Varichoke interni, da cyl a full, abilitati per l’uso di pallini in acciaio, opzionale canna di 650 mm con strozzatura fissa *** e camera 20/70 Alimentazione: serbatoio tubolare da 4 colpi (20/70) o 3 colpi (20/76), 2 colpi con riduttore Scatto: pacchetto estraibile, cane interno Sicura: manuale a traversino sul ponticello Cut-off: presente, sistema Benelli a geometria variabile Carcassa: macchinata da trafilato in lega leggera Legni: in noce Super, finitura con vernice opaca Calcio: a pistola con zigrinatura manuale e calciolo in gomma Asta: lineare tipo caccia con zigrinatura manuale Lunghezza totale: 1.190 mm con canna di 650 mm Lunghezza calcio: 360 mm, piega nasello (di fabbrica) 35 mm, al tallone 55 mm con possibile variazione (opzionale) 40/50/60 mm (a richiesta 64 mm) e deviazione dx/sin 3/4 mm Peso: 2.750 g (con canna di 650 mm) Accessori di serie: valigetta Abs, kit di strozzatori con chiave (versione Varichoke 20/76), piastrina di variazione piega 64 mm, magliette portacinghia a sgancio rapido, manuale d’uso, flacone olio Benelli Versioni speciali: versione De luxe Duca di Montefeltro 20 (finiture lusso con finitura bianca laterale sulla carcassa e incisione a soggetto venatorio) Prezzo: 1.191 euro, Iva inclusa, con canna 20/70 di 650 mm con strozzatura fissa ***; 1.321 euro con canna 610/650 mm e 5 strozzatori intercambiabili Varichoke; versione De luxe 1.355 (20/70 strozzatura fissa) o 1.485 euro La prova in placca del Montefeltro 20 canna* 37 22 45 40 36 43 40 38 Cartucce usate: Fiocchi Gfl 20 con 28 grammi di piombo 8 Totale pallini per cartuccia: 398 Distanza di tiro: 30 metri Strozzatura: * Cerchio totale di rosata: 750 mm Cerchio interno di rosata: 350 mm Percentuale totale di pallini nel cerchio di 750 mm: 75,6% (301 pallini) Percentuale di pallini nel cerchio esterno: 47,2% (142 pallini) Percentuale di pallini nel cerchio interno: 52,8% (159 pallini) Distribuzione: molto buona in tutti i settori Le volate dei Benelli Montefeltro 20. Sopra, in versione predisposta per strozzatori Varichoke (5 forniti di serie col fucile), sotto la versione di 650 mm con strozzatura fissa ***. Il mirino è in colore rosso di tipo cilindrico incastonato. sione nè su cariche leggere nè pesanti, ma neppure rallentamenti nell’estrazione con la canna rovente, sintomo che l’operatività del fucile non risente granché delle temperature elevate. La percussione si è mantenuta accentuata e costante. Alla fine del nostro test abbiamo apprezzato la stessa precisione nelle parti in movimento che avevamo rilevato prendendo l’arma in mano per la prima volta. CONCLUSIONI Se dovessimo sintetizzare in una parola il giudizio sul Montefeltro 20 dopo la lunga serie di colpi sparati inseguendo i piattelli del Tav di Urbino parleremmo di stabilità. Una dote notevole che riconduce alla progettazione degli ultimi semiauto Benelli, nei quali si è continuato a puntare sulla precisione delle parti in movimento al fine di sviluppare ogni energia cinetica (strettamente meccanica o prodotta dallo sparo) in senso lineare, senza sbandamenti laterali e soprattutto eliminando i classici strappi verso l’alto, con evidenti vantaggi sulla precisione, sullo sviluppo delle rosate e sull’usura generale dell’arma. Anche imbracciando in modo morbido, il fucile Benelli Montefeltro.indd 7 avanza e arretra, ma non sbatte mai, mostrando un eccellente comportamento che non impegna se non in minima parte l’abilità del tiratore. Non a caso, nelle nostre note, dirette a chi intende acquistare il Montefeltro 20, abbiamo sottolineato che il fucile richiede al tiratore una cosa sola: essere usato, cioè grande confidenza per imparare a valorizzarlo al meglio. Montefeltro 20 è un fucile da caccia ideale, facile, non impegnativo, piacevole da portare con sè perché leggero tra le mani e veloce a salire alla spalla: siamo certi che si tratta di un’arma in grado di offrire soddisfazioni anche nel tiro da appostamento (acquatici e colombi), ma certamente si tratta di un fucile vocato per la caccia vagante, destinato a soddisfare chi lo usa e a essere invidiato da chi non lo possiede. 13-09-2006 12:24:14