L’ACQUA CHE BEVIAMO E’ UNA SOLUZIONE
Poniamo acqua del rubinetto sul fuoco e portiamola a ebollizione.
Misuriamo la T di ebollizione.
Cosa rimane sul fondo della pentola una volta che tutta l’acqua è scomparsa?
Un residuo biancastro.
Cosa ti suggerisce quest’osservazione?
L’acqua del rubinetto non è pura, ma contiene dei soluti .
Prova ora con dell’acqua minerale.
Cosa osservi?
Prova ora con dell’acqua
demineralizzata (quella che si usa per il
ferro da stiro).
Cosa osservi?
L’acqua è stata privata di molti dei sali
disciolti (attraverso un procedimento che si
chiama osmosi inversa che fa sì che il solvente,
sottoposto ad un’adeguata pressione, passi da una
soluzione più concentrata ad una meno
concentrata).
Un modo per ottenere “acqua pura” è la distillazione: si sfrutta la
diversa temperatura di ebollizione di soluto e solvente.
L'acqua viene fatta bollire, facendo successivamente condensare per
raffreddamento il vapore acqueo ottenuto.
Lo strumento utilizzato scientificamente è detto "tubo di Liebig" ed è
composto da un contenitore, dove l'acqua viene fatta bollire ("caldaia"),
da un tubo di raffreddamento e da un contenitore finale dove viene
raccolta l'acqua pura.
Nell’acqua sono disciolti oltre che sali anche gas.
Il più importante è l’anidride carbonica
CO2
Come faccio a vederli?
Quando fai bollire l’acqua…sono quelle bollicine che vedi prima
dell’ebollizione vera e propria.
I gas escono dalla soluzione perché la loro solubilità diminuisce con
aumento temperatura.
Prendi una bottiglia di acqua addizionata di anidride carbonica e aprila.
Cosa osservi?
Compaiono delle bollicine prima non visibili.
Questo perché la solubilità dei gas nei liquidi si riduce con la riduzione della pressione.
L’acqua frizzante ha un sapore acidulo.
Come mai?
E’ dovuto alla formazione dell’acido carbonico.
H 2O  CO2  H 2CO3

H 2CO3  H 2O  HCO 3  H 3O
H 2CO3 (aq)  HCO3 (aq)  H  (aq)

ACQUA POTABILE E ACQUA MINERALE
Suddivisione acque a seconda utilizzo:
Acque minerali ( imbottigliata così come sgorga dalla sorgente)
Acque potabili ( destinate al consumo umano )
Acque industriali ( utilizzate nel funzionamento delle industrie e, in
particolare, nei sistemi di raffreddamento)
Acque agricole (destinate principalmente all'irrigazione )
Acque reflue (provenienti dagli scarichi civili ed industriali)
Ma allora l’acqua minerale non è potabile?
L’acqua minerale e l’acqua potabile (quella del rubinetto) sono regolate da leggi
diverse.
Vengono definite acque minerali quelle che hanno delle virtù terapeutiche, ossia
vengono considerate come medicinali.
Alcuni parametri chimici dell’acqua potabile e dell’acqua minerale:
Consideriamo per esempio i fluoruri
Fluoruri ( F  )
Concentrazioni ammissibili maggiori in acque minerali
COME MAI ?
Il Fluoro è un costituente di ossa e denti
Le acque minerali possono avere scopi terapeutici: possono contenere
ioni necessari in caso di patologie, ma non adatti in concentrazioni
elevate alle persone sane!
Leggiamo qualche etichetta di acque minerali in commercio:
ACQUE “LISCE”
ACQUE “LISCE”
ACQUA “LISCIA” ACQUISTATA
ALL’ESTERO
ACQUA “FRIZZANTE”
Cos’è obbligatorio per legge indicare in etichetta?
1. Elementi caratterizzanti l’acqua minerale
2. Conduttività
3. Residuo fisso
4. pH
5.CO2 libera alla sorgente (fatta eccezione per le acque minerali sottoposte a
trattamenti consentiti, che comportino variazione di tali parametri)
6. le acque minerali naturali la cui concentrazione di fluoro è superiore a 1,5 mg/l,
devono riportare la seguente indicazione in etichetta: “Contiene più di 1,5 mg/l
di fluoro: non ne è opportuno il consumo regolare da parte dei lattanti e dei
bambini di età inferiore a sette anni”.
7. le acque minerali naturali e quelle di sorgente che sono state sottoposte a
trattamento con aria arricchita di ozono devono riportare in etichetta, in
prossimità dell’indicazione della composizione analitica, la seguente dicitura:
“Acqua sottoposta ad una tecnica di ossidazione all’aria arricchita di ozono”
ELEMENTI CARATTERIZZANTI:
Indicazione vaga; lascia molta libertà a produttore.
Es:
Na 
NO3
CONDUTTIVITA’
L’acqua è un composto covalente: pura dunque non conduce elettricità perché
non ci sono cariche libere (ioni).
Sono i sali in essa disciolti a rendere la soluzione un conduttore di elettricità.
Quindi la conduttività dell’acqua ci dà una buona indicazione dei sali in essa
disciolti.
L’acqua pura ha una conducibilità di 1 μS/cm (leggi microsiemens per
centimetro). La maggior parte delle acque minerali commercializzate ha una
conducibilità tra 100 e 1000 μS/cm.
RESIDUO FISSO
Anche il residuo fisso come la conduttività è legato ai sali disciolti in acqua.
Viene ottenuto portando un litro d’acqua a 180° e pesando la parte solida
rimasta.
E’ il residuo fisso a permetterci di catalogare le acque in:
MINIMAMENTE MINERALIZZATE < 50 mg/l
OLIGOMINERALI
tra 51 e 500 mg/l
ACQUE MINERALIZZATE
tra 501 e 1500 mg/l
RICCHE DI SALI MINERALI
oltre 1500 mg/l
pH
E’ la misura della concentrazione degli ioni idrogeno in una soluzione.
Quando più è basso, tanto più l’acqua è acida, cioè tanto maggiore è la
concentrazione di ioni
.
In genere nelle acque minerali esso ha un valore compreso tra 6,5 e 8
(ossia da leggermente acido a leggermente basico).
CO2 libera alla sorgente
Il suo contenuto è legato come visto all’acidità dell’acqua.
Frequenza analisi chimiche:
Controlli alla sorgente almeno bimestrali da parte delle aziende e almeno
una volta per ognuna delle stagioni da parte organi sanitari competenti;
Controlli sul prodotto finito: almeno giornaliero da parte delle aziende
imbottigliatrici e almeno una volta al mese da organi sanitari competenti
Una delle possibili classificazione delle acque a seconda della durezza:
• fino a 7 °f: molto dolci
• da 7 °f a 14 °f: dolci
• da 14 °f a 22 °f: mediamente dure
• da 22 °f a 32 °f: discretamente dure
• da 32 °f a 54 °f: dure
• oltre 54 °f: molto dure
Perché è importante conoscere la durezza dell’ acqua?
Perché ci permette di usare giusta quantità di detersivo.
Le molecole che costituiscono il detergente si combinano con gli ioni calcio formando
composti insolubili che, oltre a far aumentare il quantitativo di detergente necessario,
si depositano nelle fibre dei tessuti facendole infeltrire.
Ad oggi nessuna influenza negativa può essere attribuita all’elevata durezza di
un’acqua per quanto riguarda la salute dell’uomo in generale e, in particolare,
all’insorgenza di calcoli renali o biliari.
Ma da dove viene l’acqua potabile del ravennate?
Principalmente dal fiume Po’….che è un fiume inquinato.
L’acqua subisce dei trattamenti e viene resa potabile.
A Ravenna le acque vengono gestite e trattate da
HERA.
In un opusculo scaricabile da internet
(www.gruppohera.it) è possibile vedere descritti i
trattamenti subiti dalle acque.
Quale acqua è meglio bere?
Ognuno può decidere cosa fare.
E’ importante però sapere cosa si beve.
Pensiamo anche ad una cosa. Bevendo l’acqua del rubinetto:
• non si producono rifiuti (bottiglie) in plastica difficili da smaltire;
• non si incrementa il traffico su gomma dovuto al trasporto di una merce
tanto pesante;
• non si fa la fatica di trasportare dal supermercato chili di un bene che
abbiamo direttamente a casa nostra.
Noi siamo fortunati!
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