Europa
50 anni insieme
Roma
25 marzo 1957
Testate analizzate
• Il Piccolo - giornale di Trieste 01.01.57 23.02.57
• Il Piccolo 02.03.57 – 26.03.57
• Il Piccolo Sera 01.01.57 - 31.03.57
• Il Messaggero Veneto 02.01.57 – 31.03.57
• Il Corriere di Trieste 01.01.57 – 30.03.57
8
7
6
5
4
3
2
1
0
Gennaio
Febbraio
Marzo
SCHEDA DI RILEVAZIONE DATI
Classe: 2^A
Nome alunni: Bidut Luca, Giunta Federico, Mozetich Patrik, Rivolt Matteo, Todoroff Sava
Periodo:01.01.1957- 26.03.1957
Testata: Il Piccolo Sera
Data
04.02.57
Titolo
Ai primi di marzo a Roma la firma dei due trattati
04.02.57
19.02.57
Oggi una riunione decisiva per il Mercato comune e
l’Euratom
Segni a Parigi per l’incontro dei sei capi di governo Bonaventura
d’Europa
Caloro
Riuniti i sei “grandi” della piccola Europa
20.02.57
Accordo tra i sei
25.03.57
Nasce oggi in Campidoglio la prima comunità dei popoli
d’Europa
L’Italia ratificherà i patti entro l’anno
18.02.57
26.03.57
Giornalista pagina
taglio
lunghezza
1
Medio
3 colonne
1
Alto
4 colonne
1
Alto
3 colonne
1
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1 colonna
1
Alto
3 colonne
1
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4 colonne
1
Alto
3 colonne
note
15
14
13
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
Gennaio
Febbraio
SCHEDA DI RILEVAZIONE DATI
Classe: 2^A
Nome alunni: Sarnataro Chiara, Grassegger Jasmin
Periodo: 01.01.1957-23.02.1957
Testata: Il Piccolo- Giornale di Trieste
Data
01.01.57
05.01.57
13.01.57
16.01.57
18.01.57
Titolo
L’Europa possiede i titoli per essere una forza di pace
Adenauer non crede nella terza forza europea
Forse tra 15 anni in Europa cadranno le barriere doganali
Iniziati a Londra i colloqui per la creazione del mercato comune
Ferruccio Troiani
Rilancio europeo
Gaetano Mattioli
18.01.57
18.01.57
Londra vuole associarsi con legami più stretti all’Europa
19.01.57
20.01.57
29.01.57
30.01.57
31.01.57
05.02.57
22.02.57
L’Europa non dovrà mai rinunciare al patto atlantico
Selwyn Lloyd ribadisce la necessità di un ‘Europa unita
Accordo a Bruxelles per una banca europea
Gli interessi dell’Italia saranno adeguatamente tutelati
Convocata da Londra una riunione dell’UEO
Conclusi a Bruxelles i negoziati sull’istituzione del mercato
comune
Voto unanime del Consiglio sulla politica per l’unità europea
Londra renderà noto il proprio atteggiamento
Ci si avvicina a gran passi verso la meta dell’unità europea
Appoggiato da Londra un mercato comune libero
Anche per i prodotti agricoli la progettata zona di libero scambio
L’ultima battaglia per il mercato comune
Segni ottimista a Parigi per le sorti del mercato comune
Nata a Parigi la “Piccola Europa” con l’associazione dei territori
d’oltremare
Risultati concreti
23.02.57
Un’Europa prospera forza d’attrazione
06.02.57
06.02.57
07.02.57
08.02.57
13.02.57
15.02.57
19.02.57
21.02.57
Giornalista
pagina
1
2
9
1
1
taglio
Alto
Alto
Alto
Medio
Articolo
di fondo
Alto
lunghezza
3 colonne
2 colonne
3 colonne
2 colonne
2 colonne
1
8 servizi dall’interno e
Alto
dall’estero
1
Basso
1
Medio
1
Alto
1
Medio
2
Alto
2
Alto
3 colonne
Alfredo Pieroni
Bonaventura Caloro
Bonaventura Caloro
Bonaventura Caloro
Bonaventura Caloro
2
2
2
2
2
2
1
1
Alto
Basso
Alto
Alto
Alto
Alto
Alto
Alto
3 colonne
2 colonne
4 colonne
1 colonna
2 colonne
2 colonne
2 colonne
3 colonne
Bruno Vildi
1
2 colonne
Ferruccio Troiani
8
Articolo
di fondo
Basso
Chiara tendenza europeistica della nuova politica inglese
2 colonne
3 colonne
4 colonne
3 colonne
2 colonne
2 colonne
3 colonne
2 colonne
note
Foto n.2A
12
10
8
6
4
2
0
Marzo
Aprile
SCHEDA DI RILEVAZIONE DATI
Classe: 2A
Nome alunni: Carla Scandura, Francesca delli Carri, Caterina Macrini, Costanza Lia, Tamara Spessot, Erica Marcioni
Periodo: 02.03.1957-26.03.1957
Testata: Il Piccolo
Data
02.03.57
03.03.57
07.03.57
19.03.57
21.03.57
Titolo
Giornalista
pagina
taglio
lunghezza
Sintomi negativi per il partito conservatore- Conclusa la
visita dei saggi dell’Euratom
Ancora incerta la data per la firma in Campidoglio-i trattati
del mercato comune dell’Euratom
Alfredo
Pieroni
2
Alto
2 colonne
1
Basso
3 colonne
La questione germanica vitale per l’Unione Europea
“vice”
Riunione a Parino del consiglio europeo
La decisione dell’UEO
22.03.57
Per l’Europa l’UEO è l’ultima speranza
26.03.57
In Campidoglio i ministri di sei paesi hanno dato vita alla
piccola Europa
26.03.57
Pietra angolare
26.03.57
Fra 12 anni dovranno cadere le barriere doganali
26.03.57
Saranno gli anni a creare una coscienza europea
Bruno Vildi
Ferruccio
Troiani
Gastone
Cocchi
Regdo
Scodro
Ferdinando
Riccardi
note
V.riass.1
1
Basso
4 colonne
La Germania occidentale
vuole partecipare al
Consiglio d’Europa e
all’Euratom
1
Basso
1 colonna
v.riass.4
1
Alto
2 colonne
v.riass.5
2
Alto
2 colonne
1
Alto
7 colonne
1
Alto
2 colonne
v.foto e articolo integrale
1
Medio
5 colonne
v. foto e articolo integrale
2
Alto
3 colonne
Cerimonia per la firma.
Adenauer rende omaggio
alla tomba di De Gasperi
Vantaggi dei trattati di
Brucelles per gli aderenti
Foto n.6/7 e articolo
integrale
6
5
4
3
2
1
0
Gennaio
Febbraio
Marzo
SCHEDA DI RILEVAZIONE DATI
Classe: 2^A
Nome alunni:Bernardis Cristina, Gregorig Giulia, Piemonte Federica,Gallas Alessandra, Violin Mara
Periodo:1 gennaio-30 aprile 1957
Testata: Il Messaggero Veneto
Data
2.01.57
Titolo
Comincia l’anno della “Operazione Europa. 1957 si apre un’intensa fase politicodiplomatica
Giornalista
Gaetano
Martino
Gaetano
Martino
pagina
taglio
lunghezza
1-2
Alto
3 colonne
19.01.57
Riaffermata da Martino alla camera la necessità del “Rilancio Europeo”
1
Alto
2 colonne
4.02.57
Bruxelles: i 6 ministri degli esteri si riuniscono per definire i trattati della MEC e
EURATOM
L.V.
1
Alto
2 colonne
5.02.57
Conclusi i negoziati di Bruxelles “Tra 15 anni abolite le barriere doganali in Europa”
1
Alto
2 colonne
7.02.57
Mercato comune ed Euratom: ci avviciniamo a grandi passi all’unificazione
dell’Europa
1
Medio
3 colonne
14.02.57
Il Mec e l’Euratom nella risposta di Martino in senato
1
Medio
4 colonne
21.02.57
I 6 premiers hanno deciso a Parigi l’unione doganale a atomica dell’Europa
1
Alto
3 colonne
27.02.57
1
Basso
4 colonne
8.03.57
Relazione De Micheli alle assisse industriali. L’unificazione europea impone nuovi
compiti all’industria italiana.
Europa unita per riunire la Germania
1
Alto
1 colonna
20.03.57
L’Europa unificata
1
Alto
25.03.57
Trattati per Mercato comune e Euratom firmati in Campidoglio
G.B.
1
Alto
2 colonne
26.03.57
L’unione economica europea è nata ieri in Campidoglio
Enzo Segala
1
Alto
2 Colonne
R.S.
Konrad
Adenauer
note
v.foto
v.foto
v.foto
v.foto
v.foto
8
7
6
5
4
3
2
1
0
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
“IL CORRIERE DI TRIESTE”
Primo Quadrimestre 1957
Data
Giornalista
Pagina
Taglio
lunghezza
Piero Beraldi
1
basso
2 colonne
16 gennaio La legge dei “ patti agrari” sarà discussa
solo dopo il Congresso Socialista
/
1
alto
4 colonne
18 gennaio Mac Millan sta pensando ora ad un
“Commonwealth europeo”
/
1
alto
3 colonne
9 gennaio
Titolo
Selwyn Lloyd a Roma
dal 16 al 19 gennaio
2 febbraio
Oggi si apre all’EUR il congresso dell’USI Piero Beraldi
1
medio
2 colonne
24 marzo
Mercato Comune ed Euratom, alla ribalta Piero Beraldi
politica romana
1
medio
2 colonne
26 marzo
I principi, la politica, le istituzioni ed i
mezzi M.E.C.
1
tutta
/
/
DISCORSO DI CAPODANNO DEL PRESIDENTE
REPUBBLICA GIOVANNI GRONCHI DEL 31/12/1956
DELLA
Il Presidente della Repubblica ha rivolto questa sera il seguente messaggio alla nazione:
[…]Quanti hanno il peso e la coscienza delle proprie responsabilità debbono perciò,
nelle presenti condizioni, tendere a rafforzare la solidarietà dei popoli liberi per la loro
difesa, e insieme contribuire, con opportune iniziative, a che l’Europa in unità di intenti
possa costituire una forza di equilibrio e di pace.
L’Europa possiede i titoli per questa missione, in virtù dalla sua millenaria civiltà
cristiana, poiché da questa discendono come principio e come norma d’azione, anche
nella vita internazionale, lo spirito di giustizia, rispetto alla dignità della persona
umana, la generosa e saggia comprensione per le aspirazioni dei popoli verso
l’indipendenza e la libertà. […]
“Il Piccolo” ,1 gennaio 1957
Oggi
Così sulla stampa locale
abbiamo scelto…
Il Piccolo- Giornale di Trieste, 26 marzo 1957
Articolo
Roma, 25 marzo 1957
Curiosità
 Condizioni meteo: pioggia

Bandiere sventolate dai giovani: quelle dei 6 Paesi aderenti e quella dell’Europa Unita( E bianca in campo
azzurro)

Invitata d’onore: Donna Francesca De Gasperi

Luogo della cerimonia: salone degli Orazi e Curiazi, in Campidoglio

Ora d’inizio: 18.00

Saluto della città: tenuto dal Sindaco, Tupini

Lingue utilizzate:tedesco, italiano e francese

Hanno firmato nell’ordine: Spaak e Snoy(Belgio)
Pireneau e Faure(Francia)
Adenauer e Hallstein(Rep. F. Tedesca)
Segni e Martino(Italia)
Beck e Schaus(Lussemburgo)
Luns e Homan(Olanda)


Ore 18.46: rintocco della “Patarina”, la campana del Campidoglio
Durata della cerimonia: 53’

Medaglia d’oro in ricordo dell’avvenimento donata alle delegazioni:
sono raffigurate le sigle del Mercato comune e la lupa capitolina
E ancora…
 25 gli arazzi esposti alle finestre del palazzo senatorio e del palazzo dei Musei capitolini(emblemi della città e
stemmi dei 12 antichi rioni)

7 le bandiere esposte alle finestre del Palazzo dei Conservatori
(quelle dei 6 Paesi e al centro quella della città di Roma)

4 le persone ad attendere i membri delle delegazioni: -il capo del cerimoniale del comune
- il vice capo del cerimoniale
- il cerimoniere capitolino in uniforme di gala
-il guarda porta in divisa cinquecentesca
 12 “fedeli di Vitorchiano”in uniforme cinquecentesca schierati lungo la scalinata reggono i gonfaloni con lo stemma
dei 12 antichi rioni

12 m. di lunghezza x 2,80 di larghezza in noce massiccio: il tavolo della firma

broccato rosso copre il tavolo della firma

100 all’incirca gli operatori cinematografici presenti alla cerimonia

3 le telecamere

decine i fotografi

cerimonia trasmessa in Eurovisione

scuole chiuse
Il Piccolo
Giornale di Trieste,
26 marzo 1957
ARTICOLO
I giovani: futuro dell’Europa
Bene ha fatto il ministro Rossi a disporre che,
in occasione della firma a Roma dei trattati
per il mercato comune europeo e per l’Euratom,
le scuole di tutte Italia facessero vacanza
Scuole chiuse per
una grande giornata
[…] sono proprio loro, gli scolari dei vari
ordini e gradi,che godranno domani dei
benefici di questa unità europea che si sta
costruendo…
Giovani, futuri cittadini
europei
[…]è nella scuola,specialmente quella
elementare e inferiore, che si preparano
prima di tutto i futuri produttori e
consumatori del mercato comune.
Il futuro è nella scuola
[…] i nostri giovani operai – per poter
seriamente aspirare ai posti di lavoro
negli altri paesi della Comunità –
debbono avere un’istruzione sufficiente
e curata e una specializzazione
professionale ben precisa.
[…] serviranno tecnici, disegnatori
meccanici, esperti radio-telegrafici,
ecc... tra gli operai; ingegneri, chimici,
architetti, agronomi, ecc... tra i laureati
e i diplomati.
Le dicano queste cose, questa mattina, i
nostri insegnanti, riprendendo le lezioni
e spiegando il perché della vacanza di
ieri; alimentino nei giovani loro affidati
la coscienza europea…
Necessità di specializzazione
per una grande comunità
Agli insegnanti il compito
di formare i cittadini europei
Regdo Scodro, Pietra Angolare,
Il Piccolo-Giornale di Trieste, 26 marzo ‘57
La stampa locale in lingua slovena
Testate analizzate: Democratija e Katoliški glas
Anno 1957
8
7
6
5
4
Istogram. 3D 1
3
2
1
0
gennaio
giugno
novembre
Classe 2 A
Nome alunni: Gregor Cernic
Testate: Democratija e Katoliški glas
data
08.02
01.03
22.03
29.03
05.04
10.05
24.01
30.01
28.02
21.03
28.03
titolo
Skupno europsko trzišče
Graditev združene europe
Sovjeti zavirajo evropsko združevanje
Temelji za stavbo združene evrope
Na križišču svetovne politike
Skupno tržišče in euratom
Europski tri in evratom
Porajanje združene evrope
Evropske države na poti k združitvi
Moskva proti evratomu
Velik zgodovinski korak k zdruzenim
državam europe
28.03 Evratom in skupno europsko trzišče
20.06 Evropski kongres v rimu
27.06 O evropskem kongresu
9.12
Evropsko trzišce in evratom
Periodo: 01.01.’57 - 31.12.’57
testata
Demokracija
Demokracija
Demokracija
Demokracija
Demokracija
Demokracija
Katoliški glas
Katoliški glas
Katoliški glas
Katoliški glas
Katoliški glas
pagina
1
1
1
1
1
1
1
4
1
1
1
taglio
medio
alto
basso
alto
medio
alto
alto
medio
medio
medio
basso
lunghezza
3 colonne
3 colonne
1 colonna
3 colonne
3 colonne
1 colonna
2 colonne
2 colonne
4 colonne
1 colonna
2 colonne
Katoliški glas
Katoliški glas
Katoliški glas
Katoliški glas
3
1
1
1
alto
medio
alto
medio
3 colonne
1 colonna
3 colonne
1 colonna
…e sulla stampa nazionale
e internazionale
Storica cerimonia in Campidoglio. I trattati per il Mercato comune e l'Euratom.
Omaggio di Martino a coloro che hanno contribuito ad abbattere 'il muro delle delusioni
e dello scetticismo' - Il discorso di Adenauer: 'I trattati devono essere tradotti
nella realtà concreta. A questa meta tendiamo con forza e fiducia' - Pineau dichiara
che la Francia desidera estendere l'associazione alla Gran Bretagna senza la quale
l'Europa sarebbe incompleta.
Firmati i trattati per il MEC e l'Euratom - I discorsi di circostanza
pronunciati da Martino, Adenauer, Spaak, Pineau, Bech e Luns
Un passo decisivo verso l'unione dell'Europa. Adenauer, Segni, i Ministri degli esteri francese,
belga, olandese, lussemburghese, italiano, il Sottosegretario tedesco hanno sottoscritto i documenti
- Le dichiarazioni dei rappresentanti dei sei Paesi L'omaggio alla memoria di De Gasperi - Tutte le delegazioni hanno assistito all'inaugurazione del
monumento nella Basilica di San Lorenzo
La relance européenne - Signature solennelle à Rome des traités de l'Euratom et du
marche commun - L'Italie célèbre l'évenément comme une fete nationale
West Europe unity pacts signed in Rome
Further step in uniting Europe
Après deux ans de difficiles négociations - Euratom et marché commun signés à Rome par
les Six - Ces traités marquent une étape décisive sur la voie de l'intégration
européenne
En el Capitolio de Roma han sido firmados los tratados del Mercado Comun y del Euratom
- Con ello se forma una unidad comercial de mas de 160 millones de europeos - Ha nacido
un ilusion
Europa te Rome bezegeld - Misschien een historische dag...
Feierliche Unterzeichnung der Verträge in Rom
In quei primi mesi del 1957 i
giornali si occuparono anche di…
•
•
•
•
•
Guerra in Medio Oriente
Nato
Delitto Montesi
Rivoluzione ungherese
Riforma agraria
25 marzo 1957:
•Belgio
•Francia
•Italia
•Lussemburgo
•Olanda
•Rep. Fed. Tedesca
E oggi…
25 marzo 2007
Testate analizzate
Stampa locale: Il Piccolo
Il Messaggero Veneto
Il Gazzettino
Stampa nazionale: La Repubblica
Il Corriere della Sera
Il Sole 24 ore
…e abbiamo letto:
•La Dichiarazione di Berlino
•Il Discorso del Presidente Giorgio Napolitano
(Palazzo del Quirinale, 23 marzo ’07)
•Il Discorso della Signora Angela Merkel,
Presidente del Consiglio europeo
(Bruxelles, 29 marzo ’07)
Così 50 anni dopo
sulla stampa locale
abbiamo scelto…
Il Piccolo – 24 marzo 2007
Articolo
Dall’articolo sono emersi…
Aspetti positivi
Aspetti negativi
• Garanzia di 50 anni di pace
• Affermazione di principi (democrazia,
rispetto dei diritti umani, concorrenza
ed economia sociale di mercato) e di
un modello di cooperazione basato sul
consenso
• Crescita economica
• Libera circolazione dei cittadini, delle
merci e dei capitali
• Moneta unica per 13 paesi
• Grande capacità di attrazione verso altri
paesi
• Possibile regresso del processo di
integrazione
• Incertezza sui confini dell’Unione
• Inadeguatezza delle risorse messe a
disposizione dai governi nazionali
• Consenso pro- europeo ridotto
• Troppi interrogativi sulla sorte del
trattato costituzionale
• Difficoltà di prendere decisioni data
la necessità di unanimità
E nel 1957 …
…che cosa ne pensavano
i nostri coetanei?
Intervista a nonna Maria
Prof.ssa
Laura Cadenar
Sloveno: Martina, Gregor
Il Piccolo di Trieste:
Martina, Patrick
Il Messaggero Veneto: Cristina,
Federica, Miriam, Mara, Giulia,
Alessandra
Il Piccolo: Erica, Francesca, Caterina,
Costanza, Carla, Tamara
Il Corriere di Trieste: Jasmin, Chiara
Il Piccolo Sera: Sava, Luca, Matteo,
Patrick, Federico
Al computer:
Costanza,
Francesca,
Erica
La nostra esperienza
Raccogliendo informazioni dai giornali risalenti al 1957, ovvero l’anno in cui furono firmati i “Trattati di
Roma”, abbiamo imparato in primo luogo a collaborare tra di noi, a dividerci i compiti e a lavorare per
un fine comune, ma soprattutto abbiamo capito che l’Europa in cui viviamo è il risultato di un lungo
processo di formazione cominciato ancora prima di quella firma.
Noi, in quanto ragazzi del ’90, e quindi nati quando l’Europa era già attiva, e in una città di confine e di
conseguenza multiculturale, non percepivamo la grande importanza di questa unione.
Scetticamente chinati sui giornali locali di mezzo secolo fa, a copiare come degli amanuensi gli articoli
di maggior rilievo, ci sembrava di svolgere un lavoro pesante, inutile e senza un fine preciso. Ma,
quando il progetto ha cominciato a prendere forma, ci siamo trovati più coinvolti e più invogliati a
continuare.
Al giorno d’oggi per noi viaggiare in Europa è ovvio, fin troppo ovvio…Bastano un paio di ore per
raggiungere Parigi, Londra, Dublino…e poi tornare rapidamente nella nostra piccola Gorizia, anche
questa, per le sue caratteristiche geopolitiche, quasi una piccola Europa.
E se restringiamo ancor di più il campo, a quello della nostra classe, ci accorgiamo che tra di noi ci sono
ragazzi provenienti da svariati paesi europei e non: Ungheria, Argentina, Slovenia e Austria; ed ognuno
di essi, con le sue usanze ed abitudini, arricchisce il bagaglio culturale collettivo.
Per noi basta un click per collegarci dalla nostra casetta con chi ci pare e piace, anche se molto distante.
Ci risulta difficile metterci nei panni dei nostri coetanei del 1957, ma possiamo immaginare la loro
emozione, le loro speranze, ma anche i loro dubbi ed il loro scetticismo. Molto probabilmente quei
ragazzi, oggi anziani, sono fieri del percorso compiuto da un’Europa che inizialmente appariva così
fragile, come un bambino che muove incerto i primi passi, man mano cresce e che ora è partita in quarta
per il raggiungimento dell’obiettivo di un’Europa aperta a tutti.
di G. Cernic, F. Delli Carri, C. Lia, C. Macrini, C. Scandura, S. Todoroff
La nestre sperience
Rincurant informazions dai gjornai che a van sù sin al 1957, venastaj l’an che a fòrin firmats i “Tratats di Rome”,
o vin imparât prin di dut a colaborâ tra di nô, a dividîsi lis incarghis e a lavorâ par un fin comun, ma soredut o vin
capît che l’europe dulà ch’o vivin al è il risultât di un lunc proces di formazion scomençât ancjemò prime di chê
firme.
Nô, essint frutats dal ’90, e duncje nassûts cuant che l’Europe e jere zà inviade, e intune citât di confin e partant di
plui culturis, nô s’inacuarzevin de grande impuartance di cheste union.
Pleâts incrèdui sui gjornai di chenti di mieç sécul indaûr a copiâ come ciarts copiscj i articui di majôr rilêf, nus
pareve di davuelzi un lavôr faturôs, inùtil e sence une reson precise. Ma cuan’che il progjet al à scomençât a cjapâ
pît, si vin cjatât plui cjapâts dentri e plui invoiâts a tirâ indenant.
In dì di vuê par nô viazâ in Europe al è naturâl, ancje masse clâr… bàstin un pâr di òris par rivâ a Paris, Londre,
Dublin, … e po’ tornâ ae svelte inte nestre piçule Gurize, ancje cheste pes sôs qualitâts e aspirazions politichis
locâls, cuasi une piçule Europe.
E se o ridusìn ancjemò di plui il spazi a chel de nestre classe, si acuarzìn che tra di nô a son frutâts di riunde dai
svareâts Paîs europeans e ancje no ducj: Ongjarìe, Argentine, Slovenie e Austrie; e ognidun di lôr cu lis sôs usancis
e custums, al insiore il bagai culturâl di ducj.
Par nô baste un click par unîsi da nestre cjasute cun cui che nus pâr e plâs, ancje se une vore lontan.
Nus risulte dificil metîsi inte cundizion di chei de nestre etât dal 1957, ma o podìn inmagjinâ la lôr emozion, lis lôr
sperancis, ma ancje i lôr dùbits e la lôr malfidence. Siguramentri frutâts, vuê in etât, a son braurôs de strade
puartade indenant di une Europe che sul in prin e pareve cuss’ clopadiçe, sicu un frutin ch’al scomençe malsigûr a
cjaminâ, biel planc e crês e cumò e jé partide a breneviarte par rivâ al obietîf di une Europe vierte a ducj.
A cura di Alessandra Gallas
Nuestra experiencia
Recogiendo informaciones de diarios del año 1957 (el año en el cual fueron firmados los “Tratados de Roma”),
hemos ido aprendiendo en primer lugar a colaborar entre nosotros, luego a dividirnos las tareas y, finalmente, a
trabajar para un fin común. Pero sobre todo hemos entendido que la Europa en la cual vivimos es el resultado de un
largo proceso de formación que se origina antes de la firma del Tratado mencionado.
Nosotros, en calidad de jovenes de los ’90, y por lo tanto nacidos cuando Europa estaba ya activa, y en una ciudad
limitrofe y además multicultural, no advertíamos la gran importancia de esta unión.
Sentados a hojear los diarios locales de hace medio siglo y transcribiendo como monjes medievales los articulos de
mayor relieve, teníamos la impresión de estar haciendo un trabajo pesado, inútil y sin un objetivo preciso. Pero,
cuando el proyecto empezó a tomar forma, comenzamos a participar con más entusiasmo y con ganas de continuar el
estudio.
En nuestros dias viajar por Europa es normal, demasiado normal… Bastan un par de horas para alcanzar Paris,
Londres, Dublin… y después volver rápidamente en nuestra pequeña Gorizia, tambien esta, por sus caracteristicas
geopoliticas, casi una mini Europa.
Y si reducimos todavia más el campo, refiriéndonos a nuestra clase, nos damos cuenta que entre nosotros hay chicos
provenientes de muchos paises europeos y no europeo como: Hungria, Argentina, Eslovenia y Austria; y cada uno de
ellos, con sus tradiciones y costumbres, enriquece el bagaje cultural colectivo.
A nosotros nos basta un click para conectarnos desde nuestra casa con quien queramos, aunque esté muy lejos.
Nos resulta difícil meternos en el lugar de los adolescentes del 1957, pero podemos imaginar sus emociones, sus
esperanzas, tambien sus dudas y su escepticismo. Muy probablemente esos chicos, ahora ancianos, están orgullosos
de los progresos de una Europa que inicialmente aparecía tan frágil, como un niño que dá incierto sus primeros
pasos, que crece y que se ahora se lanza para alcancar el objetivo de una Europa abierta a todos.
a cura di Federico Giunta
A MI TAPASZTALATUNK
Az 1957-es ujsàgokat bongèszve, vagyis amikor a Ròmai Egyezmènyt alàirtàk, elsosorban azt tanultuk
meg,hogy egyutt kell dolgoznunk, elosztani a feladatokat ès egy cèl èrdekèben dolgozni, de azt èrtettuk meg
foleg,hogy Euròpa, amelyben èlunk egy hosszù fejlodèsi folyamat eredmènye, mely fejlodès màr a nevezett
Egyezmèny alàiràsa elott megkezdodott.
Mi a 90-es èvek fiai, tahàt a màr aktiv Euròpa ès egy sokkultùràjù hatàrvàros szulottei nem is tulajdonitottunk
ennek az egysègnek nagy jelentosèget.
Szkeptikusan a fèl èvszàzados ujsàgok folè hajolva,mint jo iròdeàkok màsoltuk azok fontosabb cikkeit, mely
munkàt nehèznek,cèl nèlkulinek,haszontalannak tartottunk . Mikorra a feladat befejezèshez kozeledtunk,az
egyre èrdekesebbè, èlvezetessè vàlt.
Ma màr Euròpàban utazgatni termèszetes, sot tùl termèszetes is….. Nèhàny òra alatt elèrhetunk
Pàrizsba,Londonba,Dublinba….ès gyorsan ugyanugy visszaèrhetunk a mi kis Goriziànkba, mely a geopolitikai
helyzete miatt ,csaknem magàban is màr egy kis Euròpa.
Ha mèg jobban leszukitjuk a kort a mi kis osztàlyunkra pèldàul, akkor azt làtjuk,hogy koztunk is kulonbozo
euròpai ès màs orszàgbòl; Magyarorszàgbòl,Argentinàbòl,Szlovèniàbòl ès Ausztriàbòl szàrmazò diàkok vannak;
ès mindegyikuk a sajàt szokàsaival ès hagyomànyaival a kozossègunk kulturàjàt gazdagitja.
Elèg a computer egy kattintàsàval kapcsolatba lèpni lakàsunkbòl bàrkivel,akivel tetszik,akkor is,ha az messze
van.
Nehezen tudjuk az 1957-ben èlo, velunk egykorùak helyzetèbe belekèpzelni magunkat, de èrzèseiket,
remènyeiket, kètsègeiket ès szkepticizmusukat meg tudjuk èrteni.Az akkori a fiatalok, ma màr idosek, egèsz
biztosan buszkèk arra,ami Euròpàban tortènt, mely eloszor olyan bizonytalannak tunt,mint az a gyerek,amelyik
megtanult jàrni ès ahogy felnovekedett ma màr egyre gyorsabban halad egy mindenki szàmàra nyitott Euròpa
felè.
a cura di Sava Todoroff
Naša izkušnja
S tem, da smo zbirali informacije iz časopisov iz leta 1957, oziroma leto v katerem je bila podpisana
"Rimska pogodba" , smo se naučili najprej sodelovati med nami, si deliti naloge in delati za skupni
cilj. Predvsem pa, smo razumeli, da Evropa v kateri živimo je rezultat dolgega procesa, ki je bil
začet pred podpisom omenjene pogodbe.
Mi fantje devedesetih let, rojeni, ko je bila Evropa že aktivna, v enem obmejnem mestu, prav zato
kulturno raznoličenim, nismo občutili velike važnosti te unije.
Skeptično upognjeni pri iskanju in izpisovanju člankov iz krajevnih časopisov pedesetih let,se nam je
zdelo, da opravljamo težko,nepotrebno delo in brez nekega točno določenega cilja.
Postopoma, ko je načrt, začel zadobivati konkretnejšo obliko, smo se čutili bolj vpleteni in to nas je
spodbujalo k nadaljevanju.
Dandanes je za nas potovanje po Evropi preprosto, še preveč preprosto...v par urah smo lahko v
Parizu, Londonu, Dublinu...od koder se lahko nemudoma vrnemo v našo malo Gorico, ki je tudi ta,
po svoji geopolitični značilnosti,skoraj mala Evropa.
Ce zožimo pogled, v naš razred, opazimo, da so med nami tudi mladi, ki prihajajo iz raznih
Evropskih in Neevropskih držav: iz Madžarske, Argentine, Slovenije in Avstrije; vsak od teh s svojimi
navadami in običaji bogati skupno kulturno dediščino.
Dovolj nam je klik, da se iz naše hišice povežemo s katerokoli osebo tudi, če nam je ta zelo daleč.
Težko se nam je utelesiti v naše vrstnike iz leta 1957, si pa lahko predstavljamo njihovo vznemirljivost, njihova upanja in tudi njihove dvome in njihov skepticizem. Zagotovo tisti mladi, danes že
starejši, so ponosni nad prehojeno potjo Evrope, ki v začetku se je zdela krhka kot otrok, ki negotov
stopa, a je potem zrasla in sedaj odločno koraka proti cilju Evrope odprte vsem.
a cura di Gregor Cernic
Unsere Erfahrung
Durch Sammlungen von Artikeln aus den im Jahr 1957 veröffentlichten Zeitschriften, Jahr in dem das Abkommen des
Staatsvertrages (Trattati di Roma) unterschrieben wurde, haben wir Schüler durch Zusammenarbeit hauptsächlich
daraus gelernt, uns die Aufgaben aufzuteilen und für einen Zweck gemeinsam zu arbeiten. Aber vor allem haben wir
verstanden, dass das Europa, in dem wir leben, das Ergebnis von einem langen Entwicklungsprozess ist, der schon vor
dem Unterzeichnen des Vertrages angefangen hatte.
Wir Jugendlichen von den ´90iger Jahren, geboren daher als das Vereinigte Europa schon aktiv war, konnten anfangs
die Wichtigkeit dieser Vereinigung nicht wahrnahmen, obwohl wir schon in einer multikulturellen Stadt an der
sloweinischen Grenze leben.
Unserer Meinung nach war das am Anfang eine Arbeit, die uns mühsam, sinnlos, und ohne einen richtigen Zweck
erschien. Beim Abschreiben der wichtigsten Artikel haben wir skeptisch in Zeitschriften gelesen, die vor einem halben
Jahrhundert geschrieben wurden. Als das Projekt aber im Gang war, fühlten wir uns nach und nach mehr beteiligt und
bekamen Lust zum Weitermachen.
Heutzutage ist es für uns sogar zu selbstverständlich geworden, durch Europa zu reisen. In wenigen Stunden kann man
Paris, London oder Dublin erreichen und anschließend auch wieder schnell in unser kleines Görz zurückkehren, das
auch eine Stadt ist, die durch geopolitische Kennzeichnungen wie ein kleines Europa ist.
Wenn wir das auf unsere Klasse einschränken, bemerken wir, dass einige unter uns Jugendlichen aus verschiedenen
Ländern sind: Ungarn, Argentinien, Slowenien und Österreich; und jeder von ihnen mit seinen Bräuchen und
Gewohnheiten bereichert unsere Kultur.
Es reicht uns oft nur ein „Klick“, um aus unserem gemütlichen Zimmer zu entscheiden, mit wem wir uns in
Verbindung setzen wollen.
Es fällt uns daher schwer, uns in unsere Altersgenossen von 1957 hineinzuversetzen aber wir können uns wohl ihre
Gefühle, ihre Hoffnungen und auch ihre Zweifel und Skepsis vorstellen. Wahrscheinlich sind die Jugendlichen von
damals sehr stolz auf den Weg von ihrem Europa, das am Anfang zerbrechlich aussah, wie ein Kind, das die ersten
Schritte macht, und das jetzt aber ein für viele Nationen offenes Europa ist.
a cura di Jasmin Grassegger
Our experience
Taking information from local papers dating back to 1957, the year when the Treaties of Rome were signed, we have
learnt how to cooperate, to share tasks and work pursuing a common aim, but above all we have understood that “our
Europe” is the result of a long process started long before that signature.
As we were born in the 90s, when the idea of Europe had already been established, on a border and a multicultural
town, we couldn’t realize the importance of this great reality.
When we started analyzing and copying old newspapers, we thought of developing a difficult, unuseful and confused
work. But after the project began to take shape, we found ourselves completely involved and interested in going on.
Nowadays travelling around Europe is natural, too natural...It takes only few hours to get to Paris, London,Dublin and
then...to go back to our small Gorizia,that is for its characteristics almost a small Europe.
And even if we look at our class, we realize that we come from different European and non European countries:
Hungary, Argentina, Slovenia and Austria; and each of us enrich the common culture with his habits and customs.
It is easy for us to link to whoever we like, even if very distant.
It is difficult for us to understand the young of the 1957, but we can imagine not only their emotions and hopes, but
also their doubts and scepticism. Nowadays those young people, now already old, may be proud of the growth of
Europe, frail in the beginning but now ready to reach the aim of a large community open to everyone.
E per finire…
vogliamo ringraziare tutti coloro che
a vario titolo hanno contribuito alla
realizzazione del progetto
•Prof. Fausta Birri
•Prof. Annamaria Letizia
•Prof. Marina Rossetti
•Davide Edalucci
•Francesco Burelli
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Europa 50 anni insieme - ISIS Dante Alighieri Gorizia