Manovre efficaci per il contenimento della
trasmissione in caso di epidemia di scabbia nel
paziente ospedalizzato.
Inf. Dioguardi Gaetano, Inf. Ferrari Mirca, Inf. Gollini Barbara, Inf.
Masina Rita
INTRODUZIONE
Le ectoparassitosi, malattie infettive contagiose determinate da parassiti esterni al corpo umano, si
presentano sempre con maggior frequenza in Pazienti che,
ricoverati per altre patologie, presentano poi durante il ricovero una
sintomatologia per la quale viene posta diagnosi di scabbia.
La normativa vigente contiene indicazioni obbligatorie per le
prescrizioni da attuare in caso di epidemia.
Downs et al (1999) hanno dimostrato che la scabbia ha una
maggiore prevalenza nelle aree urbane, nei bambini, nelle donne ed
è più comune in inverno che nella stagione estiva. Epidemie di
scabbia sembra che accadano con cicli di 20, 25 anni ed uno dei
problemi maggiori è trovare il modo migliore di gestire la malattia.
La scabbia (dal latino scabere = grattare) è una dermatosi
parassitaria contagiosa, provocata dall’acaro SARCOPTES
SCABIEI1,2, varietas hominis, antropode di forma ovoidale, che misura circa 0,40 x 0,25 millimetri,
dotato di quattro paia di arti, di cui gli anteriori muniti di ventose. L’acaro femmina rimane sotto la
superficie della cute per la durata del ciclo vitale, che di solito è di 30 giorni, deponendo almeno 50
uova nei cunicoli. Le larve attive emergono dopo 3-4 giorni ed invadono il resto della pelle
circostante.1 La trasmissione avviene mediante il contatto diretto della pelle.1 Gli acari, lontano
dall’ospite umano possono vivere oltre le 72 ore.1,3
L’infestazione dall’acaro della scabbia si manifesta con eruzioni cutanee pruriginose,2 dovute alla
reazione allergica determinata dall’assorbimento degli escrementi degli acari nei capillari della
pelle. Il prurito è generalizzato ed avvertito specialmente di notte. Può durare da quattro a sei
settimane. Qualunque parte del corpo può esserne affetta, anche se l’acaro predilige le aree sebacee,
l’area periombelicale, le ascelle, i polsi, gli spazi interdigitali, che possono essere sede di pustole o
noduli. I piedi sono un area particolarmente affetta nei bambini.
La persona colpita da scabbia presenta segni argentei sulla pelle, che possono essere rilevati dove
gli acari si sono collocati.
Nell’infestazione dei pazienti affetti da HIV,2,3 le lesioni crostose piene di acari (scabbia
norvegese), rappresentano un rischio significativo di trasmissione della malattia ad altri. Poiché i
sintomi sono il risultato di una reazione immunitaria, i pazienti immunocompromessi, gli anziani, i
portatori di sindrome di Down o in trattamento con farmaci steroidei hanno sintomi minori.
La diagnosi viene effettuata mediante l’esame obiettivo, in quanto l’apparizione clinica è di solito
evidente. Tuttavia, può esserci confusione diagnostica con altre malattie caratterizzate da prurito,
come ad esempio l’eczema.3
OBIETTIVI
Alla luce dell’incremento negli ultimi anni di tale patologia, non sempre evidenziata al momento
dell’ingresso del Paziente nelle U.O., ma spesso diagnosticata in un secondo tempo, l’obiettivo di
questo lavoro è quello di ricercare evidenze in merito alla prevenzione della trasmissione crociata
delle infezioni in ospedale, ricercando, oltre a quelle già esistenti relative alle misure di isolamento,
eventuali evidenze in merito alle manovre corrette da utilizzare per contenere le trasmissioni
crociate in caso di epidemia di scabbia.
MATERIALI E METODI
La ricerca è stata eseguita attraverso la consultazione banche dati internazionali, con particolare
attenzione alle linee guida e alle revisioni sistematiche, limitando la ricerca alle informazioni
attinenti al quesito.
CRITERI DI SELEZIONE
Si pone come limite l’assunzione di materiale a partire dall’anno 1994 in avanti.
Si prende in considerazione solo il materiale disponibile in full-text o del quale sia disponibile
l’abstract.
Sono stati selezionati solo documenti in lingua inglese.
2
Sono stati esclusi dalla ricerca i trattamenti farmacologici.
Sono state individuate le seguenti parole chiave:
Scabies
Infection contol and isolation in hospital
Mite infestation AND cross infection OR prevention AND control NOT
nursing home NOT “HIV”
Database internazionali consultati :
NCG (National Guidelines Clearinghouse),
LINEEGUIDA: CDC ( Center of Disease Control,
Atlanta),
COCHRANE LIBRARY
MEDLINE
CINHAL
Banca
dati
Parole
chiave
Documenti Documenti selezionati
individuati e criteri di selezione
Titolo del documento e Link
NGC
Scabies
7
Association for Genitourinary
Medicine – Medical Specialty
Society
Medical Society for the Study of
Venereal Diseases - Disease
Specific Society. 1999 Aug
(revised 2002). Various pagings.
NGC:002273
1
pertinenza
2002 national guideline
on the management of
scabies.
http://www.agum.org.uk/ceg2002/
scabies0901b.htm
CDC
Healthcar 11
Infection
s
2 pertinenza
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Infection Control in Health Care
Personnel, 1998
http://www.cdc.gov/ncidod/hip/gu
ide/InfectControl98.pdf
Guideline for Isolation
Precautions in Hospitals 1994.
Updated: February 18, 1997
http://www.cdc.gov/ncidod/hip/IS
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Cochrane Scabies
3
1
Walker GJA, Johnstone PW.
Interventions for treating scabies
(Cochrane Review). In: The
Cochrane Library, Issue 1, 2004.
3
Chichester, UK: John Wiley &
Sons, Ltd.
CD000320
Medline
"Scabies" 0
[MeSH]
AND
"Patient
Isolation"
[MeSH]
Limiti:
19942004;
human;
English;
solo
articoli
con
abstract
0
7
"Mite
Infestatio
ns"[MeS
H] AND
"cross
infection
"[MeSH]
OR
"preventi
on and
control"[
MeSH]
NOT
"nursing
home"
[TW]
NOT
"Hiv"[T
W]
Publicati
on Date
from
1994 to
2004,
English,
Human
Con
abstract
4 pertinenza
Larrosa A, Cortes-Blanco M,
Martinez S, Clerencia C, Urdaniz
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outbreak of scabies in a hospital in
Spain. Euro Surveill. 2003
Oct;8(10):199-203.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entre
z/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=p
ubmed&dopt=Abstract&list_uids
=14605375
Obasanjo OO, Wu P, Conlon M,
Karanfil LV, Pryor P, Moler G,
Anhalt G, Chaisson RE, Perl TM.
An outbreak of scabies in a
teaching hospital: lessons learned.
Infect Control Hosp Epidemiol.
2001 Jan;22(1):13-8.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entre
z/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=p
ubmed&dopt=Abstract&list_uids
=11198016
Danchaivijitr S, Suthipinittharm P,
Srihapol N. An outbreak of
Norwegian scabies in a surgical
ward. J Med Assoc Thai. 1995
Jul;78 Suppl 2:S99-101.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entre
4
z/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=p
ubmed&dopt=Abstract&list_uids
=7561605
Hench C, Paulson SS, Stevens
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outbreak on a spinal cord injury
unit. Rehabil Nurs. 1994 JanFeb;19(1):21-3.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entre
z/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=p
ubmed&dopt=Abstract&list_uids
=8159860
CINHAL
Tesaurus 16
("Scabies
-" /
preventio
n-andcontrol /
all AGE
SUBHE
ADINGS
in DE)
and
(LA:NU
=
ENGLIS
H) and
(PY:NU
= 19942004)
2 pertinenza
12
Index
general
((SCABI
ESEDUC
ATION)
or
(SCABIE
SNURSIN
G)) and
(LA:NU
=
ENGLIS
H) and
(PY:NU
= 1994-
2 pertinenza
AU: Jenkins-M.- NTplus. Scabies
NURS-TIMES 2001 May 31-Jun
6; 97(22): 57-9 (8 ref)
NHS-Centre-for-Reviews-andDissemination
Head lice and scabies: effective
interventions
(COMMUNITY-PRACT) 1999
Aug; 72(8): 264-5 (25 ref)
Hadfield-Law-L Scratching the
itch: management of scabies in
A&EACCID-EMERG-NURS)
2000 Oct; 8(4): 230-2 (11 ref)
Venna-S; Fleischer-AB Jr;
Feldman-SR
Scabies and lice: review of the
clinical features and management
principles DERMATOL-NURS)
2001 Aug; 13(4): 257-62, 265-6
(37 ref)
5
2004)
DISCUSSIONE
Benché la ricerca abbia prodotto diverse tipologie di documenti, gli stessi presentano una notevole
uniformità di contenuti, sia per quanto riguarda le precauzioni da contatto, la terapia e le metodiche
di isolamento in ospedale.
Si presentano ora le raccomandazioni provenienti dalle linea guida reperite e si rinvia agli allegati
per i contenuti dei diversi articoli esaminati, che sono ad esse conformi.
Association for Genitourinary Medicine – Medical Specialty Society
Medical Society for the Study of Venereal Diseases - Disease Specific Society.
NGC: 2002 national guideline on the management of scabies. 1999 Aug.
I pazienti devono evitare i contatti fisici fino al termine della cura. Ai pazienti deve essere data una
spiegazione dettagliata delle loro condizioni ed una chiara informazione relativa alla cura da
seguire.
Regimi raccomandati sono: Permetrina al 5% in crema (Livello di evidenza 1B, grado di
raccomandazione A), Melathion lozione allo 0.5%.
Gradi di raccomandazione:
Devono essere applicate in tutto il corpo dal collo in giù, e
A(livelli di evidenza Ia, Ib)
lasciate in sede per 12 ore. Per questo l’applicazione avviene
Richiede
almeno uno studio
solitamente prima che la persona si corichi.
randomizzato controllato
Il prurito può persistere per diverse settimane, l’applicazione
come parte del corpo della
di Crotamiton può dare un sollievo sintomatico; gli
letteratura di buona qualità e
antistaminici possono essere utili per alleviare il prurito.
consistenza generale
Gli indumenti e la biancheria da letto dovrebbero essere
indirizzate a specifica
lavati ad alte temperature (superiori a 50°C). Gli acari,
raccomandazione.
lontano dall’ospite umano possono vivere oltre le 72 ore.
B(livelli di evidenza IIa, IIb,
III)
Richiede la disponibilità di
studi clinici ben condotti ma
Di seguito vengono comparati i trattamenti farmacologici
non studi randomizzati
quali la somministrazione di Invermectin per via orale nel
controllati sul soggetto della
trattamento della scabbia norvegese.
raccomandazione.
Due trial randomizzati controllati hanno comparato la
C (livelli di evidenza IV)
somministrazione di Invermectin con Lindano e Permetrina;
l’efficacia risulta comparabile nella scabbia ma non di tipo norvegese. Tuttavia il farmaco
Invermectin non risulta essere autorizzato e ci sono perplessità circa la tossicità. La Permetrina
risulta essere il farmaco da utilizzare in gravidanza e allattamento.
I partners sessuali e i contatti famigliari dovrebbero essere tutti trattati tenendo conto dei contatti
avvenuti nei due mesi precedenti, per i quali il trattamento deve essere eseguito.
Gli autori dichiarano infine che non esistono evidenze in merito all’efficacia di un follow up.
CDC: Guidelines for
Infection Control in Health Care Personnel, 1998
La scabbia è causata dall'infestazione dell'acaro sarcoptei scabiei. La tipica forma della scabbia
6
presenta prurito e segni cutanei.
Le epidemia di scabbia si possono sviluppare in particolari situazioni, come nei centri di
riabilitazione, nelle corsie degli ospedali, nelle unità di dialisi e nelle lavanderie degli ospedali.
Il contagio della scabbia avviene mediante il contatto diretto della pelle di una persona infetta.
Spesso il personale ospedaliero ha contratto la scabbia applicando lozioni per il corpo o usando
spugne sui corpi dei pazienti. È al contrario meno frequente il contagio mediante un contatto
casuale come ad esempio stringendo la mano.
L'uso di precauzioni da parte del personale ospedaliero può dimezzare il rischio di contagio. La
pulizia quotidiana degli ambienti di degenza, della biancheria e degli indumenti dei pazienti
contribuisce all'eliminazione degli acari.
Fra gli scabicidi topici possiamo ricordare la pomata di Permetrina, Crotamiton e Lindano.
Recentemente è stata dimostrata l'efficacia di una singola dose orale di Invermectin nella cura della
scabbia ma senza approvazione della Food and Drugs Administration.
E' opportuno ricordare, che per circa due settimane dalla fine del contagio possono persistere i
sintomi della scabbia, in primo luogo il prurito. In situazioni di epidemia la profilassi deve essere
effettuata sia ai pazienti che al personale infermieristico.
Conclusioni
a) valutare sintomi e segni del contagio di acari sul personale e provvedere ad una terapia
appropriata per la scabbia;
b) provvedere ad un trattamento specifico per il personale che ha avuto contatto diretto con il
paziente;
c) escludere il personale affetto da scabbia conclamata dalla cura dei pazienti, fino alla totale
scomparsa della malattia.
Raccomandazioni
Le raccomandazioni sotto elencate vengono
classificate come segue:
Categoria IA. Suggerito vivamente per tutti gli
ospedali e sostenuto fortemente dagli studi
sperimentali o epidemiologici ben progettati.
Precauzioni universali per evitare la
Categoria IB. Suggerito vivamente per tutti gli
trasmissione di malattie da contatto
ospedali e considerato come efficace dagli esperti
nel campo e basato su un razionale teorico forte e su
Adottato per pazienti specifici
prova indicativa, anche se non sono stati fatti studi
conosciuti o sospettati di essere
scientifici definitivi.
infettati o colonizzati con
Categoria II. Suggerito per l'esecuzione in molti
microrganismi epidemiologicamente
ospedali. Le raccomandazioni possono essere
importanti, che possono essere
trasmessi tramite il contatto diretto con sostenute dagli studi clinici o epidemiologici
i di ti i d
i l t i f t
il paziente (contatto della pelle o della
mano ) o il contatto indiretto (toccare) le superfici o gli oggetti del paziente contagioso.
CDC: Guideline for Isolation
Precautions in Hospitals 1994.
Updated: February 18, 1997
A. Stanza del paziente
Disporre il paziente in una stanza singola. Quando non disponibile, si collochi il paziente in una
stanza con pazienti che abbiano un infezione attiva con lo stesso microrganismo, ma senza nessun
altro tipo d’infezione in atto. L’isolamento o l’accorpamento equo è importante per impedire il
contatto diretto o indiretto. Categoria IB
B Guanti e Lavaggio delle mani
7
Quando si entra nella stanza oltre ai guanti da indossare secondo le precauzioni standard (sono
sufficienti puliti, non sterili) é necessario il lavaggio delle mani. Durante l’assistenza al paziente i
guanti devono essere cambiati dopo che hanno avuto il contatto con materiale infettivo, che può
contenere alte concentrazioni dei microrganismi. Rimuovere il guanto prima di lasciare la stanza del
paziente prima del contatto con le superfici ambientali e prima di andare da un altro paziente.
Lavarsi le mani immediatamente con un agente antimicrobico o un antisettico; le mani possono
venire contaminate anche durante la rimozione del guanto stesso. Il lavaggio immediato delle mani
evita il trasferimento dei microrganismi in altri pazienti o ambienti. Dopo il lavaggio delle mani ci
si accerti di non toccare superfici o articoli ambientali potenzialmente contaminanti, per evitare il
trasferimento dei microrganismi in altri pazienti o ambienti. Categoria IB
C. Camice
Oltre ad indossare la divisa è necessario indossare camice (pulito, non sterile è sufficiente) quando
si entra nella stanza poiché la divisa può entrare in contatto con il paziente, le superfici ambientali o
gli oggetti della stanza. Si rimuova il camice prima di lasciare la stanza del paziente. Dopo
rimozione del camice, accertarsi del suo corretto smaltimento, per evitare contaminazioni di
superfici ed il trasferimento dei microrganismi ad altri pazienti o ambienti. Categoria IB
D. Trasporto dei pazienti
Limitare gli spostamenti del paziente dalla stanza soltanto per scopi essenziali. Se il paziente deve
essere condotto fuori dalla stanza, accertarsi di usare tutte le precauzioni necessarie per minimizzare
il rischio di trasmissione dei microrganismi ad altri pazienti ed evitare la contaminazione di
superfici o di attrezzature ambientali con:
1) le barriere adatte
2) il personale, nella zona in cui il paziente deve essere portato, deve essere avvisato dell'arrivo
imminente del paziente e delle precauzioni da usare per ridurre il rischio di trasmissione dei
microrganismi contagiosi.
3) i pazienti devono essere informati del modo in cui possono interagire ed aiutare gli operatori
nell'impedire la trasmissione dei loro microrganismi contagiosi ad altri. Categoria IB
E. Equipaggiamento per l’assistenza del paziente
Quando è possibile, dedicare l'uso dell'apparecchiatura che va a diretto contatto con la cute integra
ad un singolo paziente o al gruppo dei pazienti infettati o colonizzati con lo stesso agente patogeno,
per evitare il contagio tra diversi pazienti. Se l'utilizzo di attrezzature o degli articoli comuni è
inevitabile, allora si devono adeguatamente pulire e disinfettare prima del loro riutilizzo. Accertarsi
che i dispositivi da usare una volta sola siano smaltiti correttamente. Categoria IB
F. Controllo dell’ambiente.
Accertarsi che l'ospedale abbia procedure sufficienti per la cura, la pulizia e la disinfezione
sistematiche delle superfici ambientali, delle basi, delle lampade, delle attrezzature del lato del letto
e di altre superfici frequentemente toccate e controllare che queste procedure siano seguite.
Categoria IB
G. Smaltimento della biancheria
Corretto trasporto e processo di smaltimento usato per la biancheria sporca in modo da impedire
eventuali contaminazioni di vestiti, evitando il trasferimento dei microrganismi. Categoria IB
CONCLUSIONI
8
I contenuti delle tre linee guida esaminate non si discostano tra di loro, pertanto le metodiche in uso
nelle nostre unità operative possono essere considerate valide ai fini delle evidenze scientifiche
trovate.
1 Hadfield-Law-L Scratching the itch: management of scabies in A&EACCID-EMERG-NURS)
2000 Oct; 8(4): 230-2.
2 CDC: Guidelines for Infection Control in Health Care Personnel, 1998
3.Association for Genitourinary Medicine - Medical Specialty Society
Medical Society for the Study of Venereal Diseases - Disease Specific Society. 2002 national
guideline on the management of scabies. 1999 Aug (revised 2002).
BIBLIOGRAFIA
1) Association
for
Genitourinary
Medicine
Medical
Specialty
Society
Medical Society for the Study of Venereal Diseases - Disease Specific Society. 2002
national guideline on the management of scabies. 1999 Aug (revised 2002).
2) Danchaivijitr S, Suthipinittharm P, Srihapol N. An outbreak of Norwegian scabies in a
surgical ward. J Med Assoc Thai. 1995 Jul;78 Suppl 2:S99-101.
3) CDC: Guideline for Isolation Precautions in Hospitals 1994. Updated: February 18, 1997.
4) CDC: Guidelines for Infection Control in Health Care Personnel, 1998.
5) Jenkins-M.- NTplus. Scabies NURS-TIMES 2001 May 31-Jun 6; 97(22): 57-9 (8 ref)
6) Julia S. Garner, RN, MN, and the Hospital Infection Control Practices Advisory Committee
Guideline for Isolation Precautions in Hospitals 1994. Updated: February 18, 1997
7) Hadfield-Law-L Scratching the itch: management of scabies in A&EACCID-EMERGNURS) 2000 Oct; 8(4): 230-2 (11 ref)
8) Hench C, Paulson SS, Stevens DA, Thompson JD.
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9) Larrosa A, Cortes-Blanco M, Martinez S, Clerencia C, Urdaniz LJ, Urban J, Garcia J.
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10) NHS-Centre-for-Reviews-and-Dissemination
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11) Obasanjo OO, Wu P, Conlon M, Karanfil LV, Pryor P, Moler G, Anhalt G, Chaisson RE,
Perl TM. An outbreak of scabies in a teaching hospital: lessons learned. Infect Control Hosp
Epidemiol. 2001 Jan;22(1):13-8.
9
12) Venna-S; Fleischer-AB Jr; Feldman-SR Scabies and lice: review of the clinical features and
management principles DERMATOL-NURS) 2001 Aug; 13(4): 257-62, 265-6 (37 ref
13) Walker GJA, Johnstone PW. Interventions for treating scabies (Cochrane Review). In: The
Cochrane Library, Issue 1, 2004. Chichester, UK: John Wiley & Sons, Ltd
ALLEGATI
NGC: 2002 national guideline on the management of scabies. Association for Genitourinary
Medicine – Medical Specialty Society
Medical Society for the Study of Venereal Diseases - Disease Specific Society. 1999 Aug
Eziologia: l’infestazione è causata dall’acaro “sarcoptes scabiei”. Qualunque parte del corpo può
esserne affetta e la trasmissione avviene mediante il contatto diretto della pelle.
Sintomi: gli acari depongono nella pelle delle uova, i nuovi acari a loro volta danno origine a nuovi
organismi. L’assorbimento degli escrementi degli acari nei capillari della pelle genera una reazione
di ipersensibilità.
Il sintomo principale, che può durare da quattro a sei settimane è un prurito generalizzato avvertito
specialmente di notte.
Segni: segni argentei possono essere rilevati sulla pelle dove gli acari si sono collocati. Le zone
tipiche in cui gli acari tendono a collocarsi sono i polsi, gomiti, pieghe interdigitali. Le zone digitali
possono essere oggetto di pustole o noduli che causano prurito. Nell’infestazione di pazienti affetti
da HIV, le lesioni crostose piene di acari (scabbia norvegese), rappresentano un rischio significativo
di trasmissione della malattia ad altri.
Diagnosi: l’apparizione clinica della scabbia è di solito evidente ma può esserci confusione
diagnostica con altre malattie caratterizzate da prurito, come ad esempio l’eczema.
Trattamento: i Pazienti devono evitare i contatti fisici fino al termine della cura. Ai Pazienti deve
essere data una spiegazione dettagliata delle loro condizioni ed una chiara informazione relativa alla
cura da seguire.
Regimi raccomandati: permetrina al 5% in crema (Livello di evidenza 1B, grado di
raccomandazione A), Melathion lozione allo 0.5%.
Devono essere applicate in tutto il corpo dal collo in giù e lavata dopo 12 ore, solitamente durante la
notte.
Il prurito può persistere per diverse settimane, l’applicazione di “crotamiton” può dare un rilievo
sintomatico; gli antistaminici possono essere utili per alleviare il prurito. Gli indumenti e la
biancheria da letto dovrebbero essere lavati ad alte temperature (superiori a 50°C). Gli acari,
lontano dall’ospite umano possono vivere oltre le 72 ore.
Di seguito vengono comparati i trattamenti farmacologici quali la somministrazione di invermectin
per via orale nel trattamento della scabbia norvegese, due trial randomizzati controllati hanno
comparato la somministrazione di invermectin con lindano e permetrina; l’efficacia risulta
comparabile nella scabbia non di tipo norvegese. Tuttavia il farmaco invermectin non risulta essere
autorizzato, e ci sono state preoccupazioni circa la tossicità
La permetrina risulta essere il farmaco da utilizzare in gravidanza e allattamento.
I partners sessuali e i contatti famigliari dovrebbero essere tutti trattati tenendo conto dei contatti
relativi ai due mesi precedenti per i quali il trattamento deve essere eseguito.
Gli autori dichiarano infine che non esistono evidenze in merito all’efficacia di un follow up
CDC: Guidelines for
Infection Control in Health Care Personnel, 1998
La scabbia è causata dall'infestazione dell'acaro sarcoptei scabiei. La tipica forma della scabbia
presenta prurito e segni cutanei. La scabbia norvegese o crostosa può diffondersi fra individui
10
anziani, a volte il prurito non è presente e in questo caso la diagnosi risulta difficile.
Nelle scabbie comuni sono presenti da 10 a 15 acari, mentre nella scabbia norvegese migliaia di
acari sono presenti nella pelle aumentando così il rischio di contagio.
Le epidemia di scabbia si possono sviluppare in particolari situazioni, come nei centri di
riabilitazione, nelle corsie degli ospedali, nelle unità di dialisi e nelle lavanderie degli ospedali.
Recentemente si è registrato un incremento di scabbia tra pazienti già malati come ad esempio
persone affette da hiv.
Il contagio della scabbia avviene mediante il contatto diretto della pelle di una persona infetta,
spesso il personale ospedaliero ha contratto la scabbia applicando lozioni per il corpo o usando
spugne sui corpi dei pazienti. È al contrario meno frequente il contagio mediante un contatto
casuale come ad esempio stringendo la mano.
l'uso di precauzione da parte del personale ospedaliero può dimezzare il rischio di contagio. La
pulizia quotidiana degli ambienti di degenza, della biancheria e degli indumenti dei pazienti
contribuisce all'eliminazione degli acari. Fra gli scabicidi topici possiamo ricordare la pomata di
permetrina, crotamiton e lindano.
Recentemente è stata dimostrata l'efficacia di una singola dose orale di invermectin nella cura della
scabbia ma senza approvazione della fda.
E' opportuno ricordare, che per circa due settimane dalla fine del contagio possono persistere i
sintomi della scabbia, in primo luogo il prurito. In situazioni di epidemia la profilassi deve essere
effettuata sia ai pazienti che al personale infermieristico.
Conclusioni
a) valutare sintomi e segni del contagio di acari sul personale e provvedere ad una terapia
appropriata per la scabbia
b) provvedere ad un trattamento specifico per il personale che ha avuto contatto diretto con il
paziente
c) escludere il personale affetto da scabbia conclamata dalla cura dei pazienti fino alla totale
scomparsa della malattia
Guideline for Isolation Precautions in Hospitals 1994.
Updated: February 18, 1997
Raccomandazioni
Le raccomandazioni presentate sotto sono classificate come segue:
Categoria IA. Suggerito vivamente per tutti gli ospedali e sostenuto fortemente dagli studi
sperimentali o epidemiologici ben progettati.
Categoria IB. Suggerito vivamente per tutti gli ospedali e rivisto come efficace, dagli esperti nel
campo ed in un consenso di HICPAC, basato su spiegazione razionale forte e su prova indicativa,
anche se gli studi scientifici definitivi non sono stati fatti.
Categoria II. Suggerito per l'applicazione in molti ospedali. Le raccomandazioni possono essere
supportate da studi clinici o epidemiologici, una forte teoria razionale, o studi definitivi applicabili
ad alcuni ospedali ma non a tutti.
Nessuna raccomandazione; edizione irrisolta. Pratiche per le quali è insufficiente l’evidenza o il
consenso riguardante l’efficacia.
Le raccomandazioni sono limitate al soggetto delle precauzioni di isolamento. Quindi queste
devono essere supportate da politiche ospedaliere e procedure per altri aspetti d’infezione e
controllo ambientale, salute sul lavoro, pubblicazioni amministrative e legali e altre pubblicazioni
che abbiano per scopo questa linea guida.
I Controlli amministrativi.
A educazione
11
Sviluppa un sistema per assicurarsi che i pazienti ricoverati, il personale e i visitatori siano istruiti
circa l uso delle precauzioni e della loro responsabilità nell’adottarle.Categoria IB
B Uso delle precauzioni
Valuta periodicamente l'aderenza alle precauzioni e ne usa i risultati per dirigerne i miglioramenti.
Categoria IB
II. Le precauzioni standard
Usa precauzioni standard, o l'equivalente, per la cura di tutti i pazienti. Categoria IB
A. Lavaggio delle mani
(1) Lava le mani dopo contatto con sangue , fluidi fisiologici, le secrezioni, le escrezioni e gli
oggetti contaminati, sia che siano stati indossati i guanti o meno.
Lavare le mani subito dopo che i guanti vengono rimossi, fra i contatti tra pazienti e in tutti i casi
indicati per evitare il trasferimento di microrganismi ad altri pazienti o ambienti. Può essere
necessario lavarsi le mani fra le mansioni e le procedure sullo stesso paziente per impedire la
contaminazione trasversale delle diverse parti del corpo. Uso di categoria IB
(2) Usare un sapone (non antimicrobico) ma normale per un lavaggio delle mani sistematico.
Categoria IB
(3) Un agente antimicrobico o un agente antisettico senz'acqua per circostanze specifiche (per
esempio per il controllo di infezioni iper-endemiche ), come definito dal programma di controllo
d’infezione. Categoria IB (vedi le precauzioni del contatto per le raccomandazioni supplementari
sull’uso di agenti antimicrobici ed antisettici.)
B. I guanti
Indossa guanti (puliti, guanti non sterili sono sufficienti) quando si tocca il sangue, i fluidi
fisiologici, le secrezioni, le escrezioni e gli oggetti contaminati. Indossa i guanti puliti appena prima
di toccare le membrane mucose e la pelle non intatta. Cambia i guanti fra le mansioni e le procedure
sullo stesso paziente dopo il contatto con materiale che può contenere un'alta concentrazione dei
microrganismi. Rimuovi subito i guanti dopo l’uso, prima di toccare oggetti incontaminati e
l’ambiente circostanze e prima di andare da un altro paziente, e lava immediatamente delle mani per
evitare il trasferimento di microrganismi ad altri pazienti o ambienti. Categoria IB
C. Maschera, protezione per gli occhi, scudo facciale
Indossa una maschera e una protezione per gli occhi o uno schermo facciale per proteggere le
membrane mucose degli occhi, naso e bocca durante le procedure e la cura al paziente che possono
provocare schizzi o spruzzi di sangue, fluidi corporei, secrezione, escrezioni. Categoria IB
D. Camice
Indossa un camice (pulito non sterile è adeguato) per proteggere la pelle e evitare di sporcarsi i
vestiti durante la cura del paziente, che possono provocare schizzi o spruzzi di sangue, fluidi
corporei, secrezione, escrezioni. Seleziona un abito appropriato per l'attività e la quantità di fluido
probabilmente da incontrare. Rimuovi un abito sporco prima possibile e lava le mani per evitare il
trasferimento dei microrganismi in altri pazienti o ambienti. Categoria IB
E. Attrezzatura per la cura del paziente
Utilizzare l'attrezzatura usata per la cura dei pazienti e sporca di sangue, di fluidi fisiologici,
secrezioni e escrezioni in un modo da prevenire le esposizioni di membrane mucose e pelle,
contaminazione di vestiti ed il trasferimento dei microrganismi in altri pazienti ed ambienti.
Accertarsi che l'apparecchiatura riutilizzabile non venga utilizzata per la cura di un altro paziente
fino a che non sia stata pulita con procedura appropriata. Accertarsi che gli articoli monouso siano
eliminati correttamente. Categoria IB
F. Controllo dell’ambiente
Assicurarsi che l'ospedale abbia procedure adeguate per la cura, la pulizia e la disinfezione
sistematica delle superfici ambientali, dei letti, delle lampade, delle attrezzature al lato del letto e di
altre superfici frequentemente toccate e accertarsi che queste procedure siano seguite. Categoria IB
G. Biancheria
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Utilizzo, trasporto e smaltimento della biancheria usata, sporca di sangue, fluidi fisiologici,
secrezioni e escrezioni in un modo da impedire l’esposizione della membrana mucosa e della pelle e
la contaminazione di vestiti, evitando il trasferimento dei microrganismi ad altri pazienti ed
ambienti. Categoria IB
H. Salute professionale e patologie infettive ematiche
(1)Fare attenzione a prevenire lesioni quando si usano gli aghi, bisturi ed altri strumenti o
dispositivi taglienti, nel maneggiare gli strumenti taglienti dopo le procedure e nel lavarli e quando
ci si disfa degli aghi usati. Mai richiudere gli aghi usati e comunque manipolarli usando entrambe le
mani ne mai usare nessuna altra tecnica che diriga la punta dell’ago verso qualunque parte del
corpo, piuttosto,si usi uno "scoop” tecnico o un dispositivo meccanico progettato per contenere il
fodero dell'ago. Non si rimuovano a mano gli aghi usati dalle siringhe e non si pieghino o rompano
o maneggino al contrario. Il posto utilizzato per lo smaltimento delle siringhe,aghi, lame dei bisturi
ed altri articoli taglienti sono appropriati contenitori puntura-resistenti, che sono situati pratici e
vicini alla zona in cui gli articoli sono stati usati e si dispongano le siringhe e gli aghi riutilizzabili
in un contenitore puntura-resistente per trasporto alla zona di trattamento. Categoria IB
(2) Usa boccagli, o borse di rianimazione, o altri dispositivi di ventilazione come alternativa ai
metodi di respirazione bocca a bocca nelle zone dove l'esigenza della rianimazione è prevedibile.
Categoria IB
I .Stanza del paziente
Metti un paziente che contamina l'ambiente o meno ( non ne possiamo essere certi ) assistito nel
mantenere un igiene appropriata o un controllo ambientale, in una stanza riservata. Se una stanza
riservata non è disponibile, consulti i professionisti di controllo delle infezione per quanto riguarda
la disposizione paziente o le eventuali altre alternative. Categoria IB
III Precauzioni aeree
Oltre alle Precauzioni Standard usa Precauzioni Aeree o l'equivalente per pazienti conosciuti o
ritenuti sospetti per essere infettati con i microrganismi trasmessi dai nuclei dispersi nell'aria con le
goccioline di saliva (residuo della piccola-particella [ µm 5 o più piccolo nel formato ] di goccioline
evaporate contenenti microrganismi che rimangono sospesi nell’aria e che possono essere dispersi
ampiamente da correnti d’aria in una stanza o oltre una lunga distanza). Categoria IB
A. Stanza del paziente
Metti il paziente in una stanza riservata che ha:
1) pressione d'aria negativa controllata rispetto alle zone circostanti,
2) da 6 - 12 cambi d'aria all'ora
3) appropriato scarico di aria all'aperto o filtrazione altamente efficiente e controllata dell'aria della
stanza, prima che l'aria sia distribuita ad altre zone dell’ospedale. Tieni la porte della stanza chiusa
e il paziente nella stanza.
Quando una stanza riservata non è disponibile, si disponga il paziente in una stanza con un paziente
che ha infezione attiva con lo stesso microrganismo a meno che non venga suggerito al contrario ma
senza altre infezioni . Quando una stanza riservata non è disponibile e l’accorpamento non è
desiderabile, la consultazione con i professionisti di controllo delle infezioni è raccomandata prima
della disposizione paziente. Categoria IB
B. Protezione respiratoria
Indossa una protezione respiratoria quando entri nella stanza di un paziente con conosciuta o
sospetta infezione tubercolare. Personale a rischio non dovrebbe entrare nella stanza dei pazienti
conosciuti o ritenuti sospetti di avere il morbillo (rubeola) o varicella (varicella) se altro personale
immune è disponibili. Se il personale suscettibili deve entrare nella stanza di un paziente conosciuto
o ritenuto sospetto per avere il morbillo (rubeola) o varicella,questi devono portare protezione delle
vie respiratorie se sono immuni al morbillo (rubeola) o alla varicella non devono portare la
protezione delle vie respiratorie. Categoria IB
C. Trasporto dei pazienti
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Limita il movimento e trasporto del paziente dalla stanza solo per scopi essenziali. Se il trasporto o
il movimento è necessario, minimizzi la dispersione dei nuclei di particelle del paziente disponendo
una mascherina chirurgica sul paziente, se possibile. Categoria IB
D. Precauzioni addizionali per prevenire la trasmissione della tubercolosi
Consulta CDC” linee guida per prevenire la trasmissione della tubercolosi nella sanità” per
strategie di prevenzione addizionale.
IV precauzioni dalle goccioline di saliva
Usa precauzioni della gocciolina o equivalenti oltre alle precauzioni standard, per un paziente è
conosciuto o ritenuto sospetto di essere infettato da microrganismi trasmessi dalle goccioline di
saliva (goccioline della gran-particella [ più larghe di µm di 5 nel formato ] che può essere generato
dal paziente durante la tosse, starnutendo, comunicando o durante l’ assistenza). Categoria IB
A. Stanza del paziente
Metti il paziente in una stanza riservata. Quando una stanza riservata non è disponibile si disponga
il paziente in una stanza con uno o più pazienti che hanno un infezione attiva con lo stesso
microrganismo ma senza altra infezione ( isolamento ). Quando una stanza riservata non è
disponibile e l’isolamento non è realizzabile si effettui la separazione spaziale almeno di 0,91 m fra
il paziente infettato ed altri pazienti e visitatori. Uno speciale utilizzo dell’aria e della ventilazione
non sono necessario e la porta può rimanere aperto. Categoria IB.
B. Mascherina
Oltre ad indossare una maschera come descritta sotto le precauzioni standard, porta una mascherina
quando lavori entro 0,91 m dal paziente. (in modo logistico, alcuni ospedali possono richiedere l'uso
di una mascherina per entrare nella stanza.)Categoria IB.
C. Trasporto dei pazienti
Limitare il movimento e trasporto del paziente dalla stanza solo per scopi essenziali. Se il trasporto
o il movimento è necessario si minimizzi la dispersione delle goccioline mascherando il paziente,
se possibile. Categoria IB
V precauzioni da contatto
Oltre alle precauzioni standard usa le precauzioni del contatto, o l'equivalente, per particolari
pazienti conosciuti o ritenuti sospetti di essere infettati o colonizzati con i microrganismi
epidemiologicamente importanti che possono essere trasmessi tramite il contatto diretto con il
paziente (contatto della pelle o della mano che avviene quando effettuano le attività di cura del
paziente che richiedono di toccare le parti umide della pelle del paziente) o il contatto indiretto
(toccare) con superfici ambientali o oggetti per la cura del paziente nell'ambiente del paziente
stesso. Categoria IB
A. Stanza del paziente
Disporre il paziente in una stanza riservata. Quando una stanza riservata non è disponibile, si
disponga il paziente in una stanza con pazienti che abbiano infezione attiva con lo stesso
microrganismo ma senza altra infezione( isolamento ).Quando una stanza riservata non è
disponibile e l’accorpamento non è realizzabile si consideri l'epidemiologia del microrganismo e
della popolazione del paziente per determinarne la posizione. La consultazione con i professionisti
del controllo delle infezioni è raccomandata prima della disposizione paziente. Categoria IB
B Guanti e Lavaggio delle mani
Oltre ad indossare i guanti come sottolineato nelle precauzioni standard, indossare guanti (puliti,
non sterile sono sufficienti) entrando nella stanza. Durante l’assistenza al paziente i guanti si
devono cambiare dopo che hanno avuto il contatto con materiale infetto che può contenere alte
concentrazioni dei microrganismi (drenaggio della ferita di materiale e materiale fecale).Si rimuova
il guanto prima di lasciare la stanza del paziente e ci si lavi le mani immediatamente con un agente
antimicrobico o un antisettico senz’acqua. Dopo rimozione dei guanti e il lavaggio delle mani ci si
accerti che le mani non tocchino le superfici o gli oggetti ambientali potenzialmente contaminati
nella stanza del paziente per evitare il trasferimento dei microrganismi ad altri pazienti o ambienti.
Categoria IB
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C. Camice
Oltre a portare un camice come descritto nelle precauzioni standard, indossa un camice ( pulito, non
sterile è sufficiente) quando si entra nella stanza se pensate che i vostri vestiti avranno contatto
notevole con il paziente, le superfici ambientali, o gli articoli nella stanza o se il paziente è
incontinente o fa diarrea o ha un ileo-stomia o una colonstomia, o un drenaggio di una ferita. Si
rimuova il camice prima di lasciare l'ambiente del paziente. Dopo rimozione del camice accertarsi
che i vestiti non vengano a contatto con le superfici ambientali potenzialmente contaminate per
evitare il trasferimento dei microrganismi ad altri pazienti o ambienti. Categoria IB
D. Trasporto dei pazienti
Limitare al paziente il movimento e il trasporto dello stesso dalla stanza soltanto per scopi
essenziali. Se il paziente è trasportato fuori dalla stanza, accertarsi che le precauzioni siano
effettuate per minimizzare il rischio di trasmissione dei microrganismi ad altri pazienti e si eviti di
contaminare le superfici o le attrezzature ambientali. Categoria IB
E. Attrezzatura per la cura del paziente
Quando possibile, dedica l'uso dell'apparecchiatura non critica ad un singolo paziente (o al gruppo
di pazienti infettati o colonizzati con l'agente patogeno che richiede le stesse precauzioni) per
evitare trasmissione tra pazienti. Se l'utilizzo di attrezzature o degli articoli comuni è inevitabile,
allora si devono adeguatamente pulire e disinfettare prima dell'uso per un altro paziente. Categoria
IB
F. Precauzioni addizionali
Per impedire la diffusione di resistenza di Vancomycin consulta il rapporto di HICPAC
sull'impedire la diffusione di resistenza di vancomycin per la prevenzione supplementare di
strategie.
Scratching the itch: management of scabies in A&E.
Epidemie di scabbia sembra che accadano con cicli di 20 25 anni, uno dei problemi maggiori è
trovare un modo di gestione della malattia. Questo articolo descrive la scabbia e come trovare un
trattamento e una valida possibilità di scelta. Sebbene rimane il dubbio, permetrina è il primo
trattamento di scelta e dovrebbe essere usata nella formulazione in crema al 5%. La scabbia di tipo
norvegese richiede una tempistica e accurata attenzione con consiglio di uno specialista .
Introduzione: chiunque debba resistere al persistente prurito della scabbia ,sa anche che tale
infestazione non può minacciare la vita.
Viene riconosciuto il fallimento nel trattamento dei contatti, risultano prove che la prevalenza della
scabbia sia incrementata da altri fattori come i trattamenti con pesticidi. Downs ed altri autori
(1999) hanno dimostrato che la scabbia è in maniera significativa prevalente nelle aree urbane, a
nord dei paesi, nei bambini e nelle donne, ed è più comune in inverno paragonata alla stagione
estiva
Cosa è la scabbia e da dove inizia: la scabbia è una comune infestazione causata dall’acaro
sarcoptes scabini. I sintomi sono determinati da una reazione allergica che scava nello strato di
cheratina . l’acaro femmina, che è lungo solo 0.5 mm, rimane sulla superficie della cute per la
durata del ciclo vitale che di solito è di 30 giorni. Le larve attive emergono dopo 3-4 giorni ed
invadono il resto della pelle circostante.
Dove si può trovare: sintomi come il prurito particolarmente di notte, intollerabile, è il sintomo
cardine, secondarie escoriazioni di tipo traumatico da trattamento. Poiché i sintomi sono il risultato
di una reazione immunitaria , i pazienti immunocompromessi, gli anziani, i portatori di sindrome di
down o in trattamento con farmaci steroidei hanno sintomi minori. L’acaro predilige le aree
sebacee, area periombelicale, ascelle, polsi, tra gli spazi interdigitali. I piedi sono un area
particolarmente affetta nei bambini
Trattamento: il trattamento consiste nell’applicazione di scabicidi come il Benzoato di benzile e la
permetrina.
La scabbia è contagiosa e si diffonde da persona a persona per contatto fisico inclusi i contatti
15
sessuali. L’acaro può vivere al massimo per 3 ore fuori dalla cute. Tutti i contatti, compresi i
partners sessuali dovranno essere trattati allo stesso tempo.
Scabbia norvegese: la scabbia norvegese è altamente contagiosa e più severa nei pazienti
immunocompromessi. Fortunatamente è una condizione relativamente rara. I pazienti con scabbia
norvegese necessitano di isolamento e la biancheria deve essere trattata come infetta. Il trattamento
deve continuare per 3 giorni di seguito.
Il ruolo dell’infermiera: La scabbia è particolarmente comune e crea uno “scompiglio” sociale. La
permetrina appare il trattamento per la scabbia da preferire.
La prevenzione si basa principalmente nel limitare i contatti, nella diagnosi precoce e in una
appropriata educazione sanitaria.
Conclusioni:
Il primo problema appare il riconoscimento e il trattamento della malattia. La permetrina rimane il
primo trattamento usando la crema al 5% o la lozione all’1%.
AU: Jenkins-M.- NTplus. Scabies NURS-TIMES 2001 May 31-Jun 6; 97(22): 57-9 (8 ref)
La scabbia è una malattia infetta della cute di cui è affetta 300 milioni di persone all’anno nel
mondo. Margheret Jenkins focalizza l’importanza dell’educazione dello staff di assistenza perché
possa riconoscere precocemente i sintomi e facilitare l’intervento e quindi il trattamento.
la scabbia ,o negli uomini il prurito causato da acari, sono le più comuni cause delle dermatiti
pruriginose nel mondo.
La diffusione della malattia è ciclica. La sua predominanza ha il culmine ogni 15-20 anni ,e tale
periodo duraturo per 2-3 anni.
L’acaro
La femmina dell’acaro,ha la stessa taglia dell’acaro maschio,è approssimativamente lunga 4 mm ha
quattro paia di zampe. L’acaro è situato in profondità sotto l’epidermide ed è circondato da uno
strato di tessuto spino-cellulare .di cui si nutre creando i tunnel. I tunnel sono formati da lineari
cicatrici di tessuto per prevenire il loro accasciarsi.
Gli acari posseggono estremamente di rado una sottile pelle membranosa attraverso la quale può
avvenire il cambio gassoso , gli viene acconsentito di “scambiare”con un apparato respiratorio
completo. La cute dell’acaro è permeabile al vapore acqueo. A causa di ciò,essi non sono in grado
di sopravvivere fuori dai tunnel in quanto morirebbero disidratati. Gli acari producono numerosi
palline di escrementi che conservano nei tunnel .Queste palline sono causa di reazioni allergiche e
servono come substrato per la deposizione delle uova .Gli allergeni passano dai tunnel al sistema
sanguineo e sono responsabili del caratteristico sintomo del prurito. Dopo ciò per un tempo
approssimativo di 4/6 settimane esiste una vera e propria industria nell’epidermide. Una volta
cominciato il prurito il tunnel diventa una escoriazione,causato dal grattamento che uccide sia gli
acari sia le uova. In questo modo il loro numero diminuisce lasciando, però un mediocre numero
(non più di una dozzina ) di acari sofferenti.
Sebbene il maggior sintomo sia la dermatite si deve ricordare qual è l’involuzione sistematica e che
la presenza dipende dallo stato immune del paziente. Da ciò ne deriva che sintomi,e segni clinici,
suddividano la scabbia in tre categorie;
• Classica
• Crusted
• Scabbia atipica.
La classica
Questa forma è presente in gran parte di persone con un sistema immunitario normale. Il maggior
sintomo è rappresentato da rash poco visibile e verificabile soprattutto la notte e frequentemente il
paziente si gratta fino a farsi sanguinare. La distribuzione del rash è caratteristico in fondo al
polso,infradito,avambraccio,ascella,sotto il petto ,le natiche,le scapole organi genitali .Nei bambini
possono essere colpiti anche i piedi. Solo durante l’infanzia può essere colpita la faccia.
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Il rash non potrebbe apparire in tutte le aree in un'unica volta ma è sempre bilaterale e simmetrico e
colpisce entrambe le zone del corpo simili.
Crusted scabbia
Questi tipi sono riferiti alla scabbia norvegese colpisce i pazienti immunosopressi e pazienti affetti
da AIDS
A causa della scarsa risposta il rash pruriginoso non si verifica e così solo in primo momento può
essere erroneamente confuso. Comunque il numero di acari può essere enormi con mille esseri
presente in ciascun corpo incluso la testa. La pelle eventualmente diventa spessa con brutte croste.
Questa forma è di infezione è altamente contagiosa e spesso la fonte di epidemie nelle residenze di
cura e nelle scuole.
Atipica
Questa si verifica in persone con un sistema immunitario immaturo o danneggiato spesso nei
veramente giovani o negli estremi anziani. Gli acari si annidano nelle mani di conseguenza questi
pazienti diventano estremamente contagiosi.
I sintomi sono sub-clinici e fare una vera diagnosi risulta molto difficoltoso. Comunque il rash
tende a svilupparsi simmetricamente e bilateralmente ed evita la testa e il capezzolo.
Trasmissione
Sono richiesti prolungati contatti cute-cute e così le condizioni più comunemente diffuse negli
ambiti familiari, nei rapporti di coppia,negli ospedali,caserme e scuole. Esperimenti hanno portato
in 1940 dimostrazioni che gli acari della scabbia non si trasmettono facilmente per via inanimata
con oggetti del genere biancheria del letto e abbigliamento.
Diagnosi
La distribuzione del rash e la storia dell’intenso prurito,particolarmente di notte e solitamente
indicativo della classica scabbia, porta a fare questo tipo di diagnosi con facilità. Cercare la
presenza di sintomi nei membri familiari collegati al paziente spesso provvede a risolvere il quadro.
L’identificazione dei tunnel con gli acari è una quadro finale. Questo solitamente richiede
un’osservazione delle mani con una lente d’ingrandimento di 8 10 volte e una buona luce e un
ingrandimento d’immagine.
L’assistenza di un dermatologo o di un esperto Gp un controllo delle case di cura,e le loro
condizioni sono spesso necessarie per la diagnosi in particolar modo nei casi della scabbia crusted.
Trattamento
Il trattamento richiede applicazioni di scabbicida sulla completa superficie del corpo compreso il
cuoio capelluto .Due trattamenti sono richiesti per i pazienti con contatti e sintomi ,la seconda
applicazione deve essere attuata dai tre ai sette giorni dopo, poiché le intoccabili uova non sono
state uccise con un solo trattamento. Solo un’applicazione di scabbicida necessita al pz che ha
avuto contatti asintomatici . In genere il trattamento è piuttosto fastidioso le cure rapide non
risolvono il problema al 100% la maggior parte dei segni evidenti sono dovute ad inadeguate
applicazione dei trattamenti o al fallimento dell’individuazione dei contatti.
Per la scabbia crust sono richiesti parecchi trattamenti in giorni consecutivi perché le croste
impediscono l’assorbimento della crema. Di seguito sono scritte le direttive che devono essere prese
in considerazione (fig 1)
Fig. 1
istruzioni per applicare la crema scabbicida
1. rimuovere tutti gli indumenti. Togliere gli anelli .se non e possibile togliere gli anelli
muoverli avanti un po’ affinché la crema finisca sotto.
2. non eseguire bagni o docce dopo aver messo la crema.
3. la crema deve essere applicata su tutta la superficie cutanea incluso lo scalpo (dalla testa ai
piedi) solo evitando gli occhi, e la parte interna della bocca e del naso.
4. schiacciare la crema nel palmo delle mani.
5. prendersi particolarmente cura delle pieghe della cute,per esempio dello scroto o dei
capezzoli. Particolare attenzione alle zone infradito delle mani e del piede e attorno al
17
padiglione auricolare applicare la crema anche sulla schiena.
6. far entrare la crema e lasciarla asciugare prima di indossare i vestiti potrebbero sfregare via
7. quando si tratta la pianta dei piedi rimanere con i piedi sospesi fuori dal letto affinché il
trattamento non si è seccato
8. rimettere la crema in quelle zone che sono state esposte a lavaggio.
Fig .2
Confermato 1
singolo caso di
classica scabbia
Confermato 1
singolo caso di
classica scabbia
Il p.z. è rimasto nella
propria stanza non ha
avuto contatti 0
.con altri p.z. .Bassa
dipendenza
Rapporti confusi
Isolamento celere
Moderata/alta
Dipendenza
Trattamento
solo del
paziente. Due
trattamenti
Trattamento di tutti i
pazienti e di tutto lo staff.
Un unico trattamento
Osservazione
attenta a in
isolamento per
6/8 settimane
Due o più casi
confermati di
scabbia tra
pazienti e staff.
Trattamento di tutti i
pazienti,di tutto lo
staff,e dei familiari
Sintomatica : due
trattamenti
Asintomatica un
trattamento
Osservazione
attenta per 6/8
settimane
Osservazione
attenta per 6/8
settimane
Le epidemie nelle corsie degli ospedali sono rare e solitamente ogni singolo caso va valutato
sempre con cautela prima di prendere qualsiasi decisione in merito alla gestione .Osservare quanto
segue:
•
i pazienti da quanto tempo non si muovono
•
diagnosi
•
malattie fisiche e mentali
•
dipendenze
•
portata di contatti con altri pazienti
•
possibilità di trasferimento da altre corsie
•
tipo di scabbia
•
contatti con la famiglia o altri amici intimi
•
contatti sintomatici.
E’ di assoluta importanza avere una buona comunicazione con il paziente al fine di poter dare
indicazioni su trasmissione ,periodo di incubazione e informarli sulle procedure di controllo
dell’infezione.
L’uso di una politica relazionale è la condizione ottimale.
Tutte le precauzioni universali sono da adottare,come l’utilizzo dei guanti.
Non sono richieste principali precauzioni per la biancheria del letto o per l’abbigliamento,anche se
alcuni dermatologi raccomandano il lavaggio della biancheria il giorno dopo della fine del
trattamento. Ciò non trova conferma in correlative ricerche.
L?isolamento del paziente è necessario eccetto in caso di scabbia norvegese.
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L’isolamento può creare seri disagi psicologici perchè spesso la scabbia viene associata con il
decadimento dell’autostima (vergogna).
La diagnosi,il trattamento e la gestione della scabbia in una residenza di cura può essere
estremamente difficoltosa,stressante,e intensiva anche dal punto di vista lavorativo (faticoso)Il
controllo dell’infezione dipende da una buona comunicazione educazione e lavoro di gruppo .
Nelle fasi iniziali sono necessarie discussioni tra i rappresentati di tutte le parti interessate,incluso i
rappresentanti della pubblica assistenza e/o controllori igienisti e dermatologi.
Grandi manifestazioni della malattia potrebbero richiedere una massiccia riunione di controllo.
La gestione e il protocollo del trattamento deve essere spiegato a tutti gli interessati,con copie
tecniche per gli operatori e copie più adeguate per i pazienti. Bisogna ottenere da GPs una fornitura
del protocollo del trattamento e la prescrizione.
Idealmente ciascuno dovrebbe essere trattato con lo stesso insetticida.
La confusione extralavorativa mette a repentaglio il successo dell’esercizio ed e causa di fallimenti.
Il trattamento quotidiano deve essere progettato in anticipo e a conoscenza di tutto lo staff.
Nelle settimane successive alla dimissione il paziente deve essere continuamente monitorato,al fine
di evitare una ripresa della malattia,è importante però ricordare che nonostante il trattamento alcuni
sintomi come il prurito permangono per qualche settimana.
Per evitare epidemie nosocomiali è importante che tutto lo staff sia educato nel riconoscere i primi
sintomi della malattia,al fine di poter eseguire diagnosi precoce e mettere subito in atto tutte le
precauzioni possibili.
Altre garanzie possono essere:
•
universali precauzioni
•
adeguate tracce di contatti
•
corrette applicazioni dei trattamenti
•
monitoraggio post-epidemia
•
produrre una politica di gestione
•
divulgare la politica di gestione ,facendo educazione
Per essere in equilibrio con il Sarcoptes Scabiei lo staff d’assistenza deve vigilare,
facilitare,anticipare gli interventi e i trattamenti.
Venna-S; Fleischer-AB Jr; Feldman-SR
Scabies and lice: review of the clinical features and management principles
DERMATOL-NURS) 2001 Aug; 13(4): 257-62, 265-6 (37 ref)
OBIETTIVI:Questa attività di educazione è rivolta soprattutto agli infermieri e a tutte le figure che
curano i pazienti affetti da scabbia. Dopo aver letto la “storiella di seguito riportata”tutti saranno in
grado di distinguere :
• Microrganismi responsabili
• Rischi di ciascuna malattia
• Definizione dei trattamenti medicali e non
• Descrizione delle applicazioni adatte alle varie medicazioni,incluse le reazioni avverse
.Racconto:
- Qual è la storia del paziente della stanza 2 B ?
- “Egli ha 78 anni,è un uomo bianco,risiede in una casa di cura dall’altra parte della città.
Si lamenta di avere del prurito su tutto il corpo da un paio di giorni, penso si tratti di prurito
senile”.
- “Si ma è meglio aver aiuto da alcuni esami della cute!”
La chiara illustrazione mette in luce due punti:
a) sebbene il prurito sia un comune sintomo nell’anziano(tanto da venire
etichettato come “prurito senile”)è sempre bene considerarlo come potenziale
sintomo di altre malattie ed eseguire esami che lo dimostrino.
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b) Tante figure assistenziali sono esposte a malattie contagiose compresi i
disturbi come la scabbia o la pediculosi. Fortunatamente nessuno del
personale è stato infettato.
La “SCALP PEDICULOSIS “ comunemente conosciuto come pidocchio,e il “SARCOPTES
SCABIEI”o scabbia sono due infestazioni umane molto comuni,incontrarli nei promotori della
salute.
Gli acari della scabbia sono Aracnidis mentre i pidocchi sono insetti.
Infestazioni di entrambi i tipi di acari si possono vedere maggiormente nei bambini,sebbene si
possono misurare molti casi da registrare in anziani o adulti debilitati.
Pidocchi e scabbia possono coesistere in alcuni pazienti.
Scabbia Sarcoptes Scabiei hominis
Ciclo di vita :
Diffusa in un sempre più vasto campo tra gli umani,la femmina degli acari è larga e lunga quanto il
maschio (0.4mm) ed è responsabile degli scavi delle tane nell’epidermide. Solo dopo 30 minuti dal
contatto il Scabies mite penetra nella cute,
la femmina depone approssimativamente 2/3 uova al giorno durante il suo periodo di vita che dura
4/6 settimane. Le uova dopo 2 o 4 giorni si schiudono e successivamente dopo 10 giorni i mite
adulti sono formati e pronti a deporre le uova,dando inizio così a un nuovo ciclo.
Le sensazioni come il comune sintomo del prurito sono dovute a delle reazioni allergiche causate
dalle feci
L’acaro sopravvive 24/36 ore nell’ambiente libero.
Epidemiologia.
Ci sono milioni di casi di scabbia nel mondo annuale .Tutte le razze e tutte le classi sociali possono
essere colpite sebbene siano favorite le classi povere e con scarse cure igieniche.
È la primaria malattia dei bambini e degli adulti e raramente colpisce i soggetti sopra i 50 anni.
In U.S.A ogni anno ci sono 500.000 visite negli studi medici per casi di scabbia,l’incidenza è
maggiore negli uomini(52% vs 48%) di cui 1/3 bambini di età compresa tra gli 0 /9 anni e il 10%
sopra i 60anni.
In caso di epidemie nosocomiali sono stati evidenziati inoltre altri fattori di rischio come:
• Età istituzionale sopra i 30 anni
• N°posti letto > 120
• Rapporto infermiere /paziente 1:10
La scabbia norvegese o crusted scabbia è una variante dove ogni singolo paziente può avere 1/2
milioni di acari ed una anomala risposta immune.
È prevalentemente presente in persone immunosopresse,anziani, pazienti mentalmente
ritardati,poveri,ingenti,lebbrosi e con severe malattie sistematiche.
Trasmissione
Per la trasmissione occorre primariamente un contatto diretto,può quindi essere trasmessa
sessualmente.
È tuttora aperto un dibattito sulla sopravvivenza dell’acaro lontano dal corpo.
La trasmissione indiretta è difficile,come pure tramite veicoli,sebbene una simile trasmissione è
stata ipotizzata e riportata.
Sintomi
Il prurito notturno è il maggiore comune sintomo in pazienti spesso scaturito in seguito a bagno
caldo. Tale sintomo compare dopo3/4 settimane dall’infestazione e coincide con un ampia e diffusa
eruzione di papule,infiammate(l’eruzione della scabbia norvegese può essere confusa con la psoriasi
o l’eczema,solitamente c’è poco prurito.
Distribuzione
Patognomicamente è caratterizzata dai tunnel,appare come tante esili lesioni elevate,brunastre e
tortuose. All’esame possono non essere visibili specialmente in pazienti con escoriazioni vigorose.
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La distribuzione volve verso i:
• Polso
• Spazi interdigitali
• Parte mediale del piede
• Addome
• Natiche
• Cosce anteriori
• Scroto
• Scapola
• Ascelle
• Pieghe (grandi labbra nella donna e pieghe sotto il seno)
• Il capo e il cuoio capelluto solitamente non viene colpito ma può essere presente nel
bambino ai primi passi o nell’anziano.
• Nei lattanti sono colpiti anche palmo della mano e la pianta del piede
Diagnosi
Grattare i tunnel (se si vedono) può essere esaminato una volta fissato con 10 % KOH o olio
minerale per evidenziare la presenza delle uova o delle corazze.
Come esame in vivo si richiede l’epil-luminescenza microscopica (ELM) perché permette una
rapida e indolore rilevamento con bassi falsi negativi.
Differenziazione
La differenziazione della scabbia consiste nel dimostrare che il prurito non è sintomo di malattie
sistemiche (es diabete,k fegato ecc),ne tanto meno confuso con escoriazioni nevrotiche.
Complicazioni
Sono rare ma includono lo sviluppo di eruzioni, neuro-dermatiti , infezioni batteriche
secondarie,trasformando localizzate dermatiti acute in dermatiti generali sub-acute.
Terapie topiche steroidee in scabbie non riconosciute possono portare ad una scabbia “incognita”
Solitamente la reazione della cute evolve a una reazione ipersensibile. Gli steroidi hanno un effetto
immunosopressore,sull’eruzioni e sulle papule rendendole non visibili da qui il termine “scabbia
incognita”
Trattamento
Molta gente infestata ,continua a mantenere i suoi stretti contatti fisici con altre persone perché non
ha sintomi.
Scrivere le istruzioni su appropriati usi dei farmaci e come vengono somministrati.
Lo scabbicida ,dovrebbe essere applicato interamente su tutto il corpo. Per alcuni non è
indispensabile trattare il cuoio capelluto o il capo fatto eccezione per bambini e vecchi.
È importante avvisare il paziente che il prurito persiste dopo l’iniziale trattamento e che usualmente
si risolve in 2 settimane.
Questo consiglio può prevenire il pz dal smettere il trattamento medico .non devono essere mai
prescritti trattamenti antistaminici o cortico-steroidei per alleviare i sintomi.
In ospedali,istituti,case di cura,in caso di sospetto o conclamati casi di scabbia i pazienti devono
essere controllati in dipartimenti adeguati,con degenze isolate o camere private. Ogni singolo caso
va denunciato.
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SCABBIA - Evidence Based Nursing