A cura dell’Associazione Scuola per Scuola uguale Solidarietà Vuoi aiutare il PIANETA? ! ! Vademecum allegato al Progetto “Colora il pianeta. Cibo e acqua per tutti”. ! (in attesa di Expo Milano 2015) ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! PREMESSA ! “Se io ho una mela e tu hai una mela e ce le scambiamo, rimaniamo entrambi con una mela. Ma se tu hai una idea e io ho una idea e ce le scambiamo, tu hai due idee e io anche…” George Bernard Shaw Questo opuscolo è rivolto ai Docenti delle Scuole garbagnatesi: a chi partecipa con entusiasmo e passione alle nostre iniziative; a chi ci ha incoraggiato a proseguire nonostante le difficoltà; a chi pensa che la fantasia abbia a che fare con la scienza; a chi ha scelto di sostenere i ragazzi nel partecipare, pur sapendo di addossarsi un impegno in più; a chi ha compreso che vogliamo valorizzare il lavoro degli Insegnanti, oltre la creatività degli alunni; a chi ha trovato che i nostri premi, anche se modesti, fossero comunque una risorsa; a chi ci ha rivolto una critica costruttiva e a chi ci ha criticato senza approfondire; a chi ritiene che nel nuovo progetto ci possa essere qualcosa di avvincente per cui valga la pena aderire, perché come sostiene John Javna “se la Terra è importante per i ragazzi, anche gli adulti se ne dovranno interessare”. Qui troverete una raccolta di idee, in gran parte prese in prestito. Sono informazioni, curiosità, riflessioni, proposte a supporto del nostro progetto “Colora il Pianeta. Acqua e cibo per tutti”. Hanno molti maestri. Menti ingegnose e creative, che hanno saputo e sanno guardare al mondo che verrà. Se qualche indicazione sarà utile, per favorire la partecipazione attiva e accrescere la motivazione nei ragazzi (e perché no, coinvolgendo le loro famiglie), avremo fatto insieme importanti passi, dalla conoscenza del sé alla cura del mondo. L’Associazione Scuola per Scuola uguale Solidarietà ! ! 2! ! INDICE ! Perché il concorso “Colora il pianeta. Cibo e acqua per tutti”? 4 Temi e sotto temi dell’Expo 5 Gli 8 obiettivi del Millennio 9 10 piccole azioni per salvare il pianeta 13 Un film per salvare il Pianeta? “Walle-E” 14 “L’Economia della felicità” 16 Altri possibili film 18 Acqua 19 Cibo 24 Solidarietà 29 Chi siamo 32 Bibliografia 34 Ringraziamenti 35 ! ! ! ! ! ! ! 3 PERCHE’ IL CONCORSO “COLORA IL PIANETA. ACQUA E CIBO PER TUTTI”? ! “E’ possibile assicurare a tutta l’umanità un’alimentazione buona, sana, sufficiente e sostenibile?” ! ! E’ questa la provocazione di Expo 2015. Una sfida gigantesca, che anche noi vogliamo raccogliere. Al centro del dibattito internazionale si pongono le condizioni di un pianeta dove si mangia troppo o troppo poco, dove ci sarebbe cibo per tutti, ma troppi soffrono la fame e l’acqua è ancora per milioni di persone un bene inaccessibile. L’alimentazione rappresenta il terreno forse più importante su cui giocare questa sfida: quello che mangiamo non è solo salute e piacere per il palato, ma è anche tutela dell’ambiente e giustizia sociale. Un’occasione straordinaria per approfondire tutti i sapori e i colori dei cinque continenti, dove l’acqua e il cibo, diritti umani universali, sono anche un viaggio alla conquista dei “saperi”. Con il concorso indetto dall’Associazione Scuola per Scuola uguale Solidarietà, (che ha come “mission” la pace, i diritti umani e la solidarietà) si vuol invitare a guardare a modelli di comportamento virtuosi, ad approfondire e a sperimentare nuove pratiche, da far conoscere al territorio attraverso una mostra delle opere in concorso, per una nuova ecologia della vita. La Terra va difesa. Tutti lo possono fare. Basta cominciare dalle scelte quotidiane che ciascuno di noi compie. Il concorso vuol privilegiare quattro filoni: ACQUA - CIBO - ENERGIA - SOLIDARIETÀ’. Temi privilegiati anche a Expo Milano 2015. IL BANDO “ Colora Il Pianeta. Acqua e cibo per tutti” anno scolastico 2014/ 2015 è in tutte le Istituzioni Scolastiche garbagnatesi. ! ! ! 4 I TEMI E I SOTTO TEMI DI EXPO 2015 ! L’Italia, candidando Milano per ospitare l’Esposizione Universale, ha scelto il Tema: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Un Expo quella del 2015 che si confronta con il problema del cibo, del nutrimento dell’uomo e della Terra e si pone come momento di dialogo tra i protagonisti della comunità internazionale sulle principali sfide dell’umanità. La storia alimentare dell’uomo, il cibo e il futuro, il cibo e i bambini, il legame tra cibo e ambiente e quello tra il cibo e l’arte sono i soggetti di Expo 2015. Cinque le aree tematiche, che rientrano a pieno titolo nel nostro concorso. ! 1 - STORIA DEL L’UOMO, STORIE DI CIBO E’ possibile osservare la storia dello sviluppo umano anche attraverso la lente delle storie del cibo, delle tecniche di coltivazione, allevamento, trasformazione e mutazione degli alimenti che compongono la dieta degli individui. ! 2 - ABBONDANZA E PRIVAZIONE: IL PARADOSSO DEL CONTEMPORANEO Contraddizioni nel cibo e nella sua disponibilità: un analogo numero di persone nel mondo vive condizioni di sotto-nutrizione e mancato accesso all’acqua potabile da un lato, malattie fisiche e psicologiche legate alla cattiva / eccessiva nutrizione e allo spreco dall’altro. ! 3 - IL FUTURO DEL CIBO: SCIENZA E TECNOLOGIA PER LA SICUREZZA E LA QUALITÀ Illustrare le tecnologie, le scoperte scientifiche, i traguardi della ricerca è il primo passo per acquisire le conoscenze per la formazione del capitale umano del domani, attento all’ottimizzazione delle filiere agroalimentari come alla qualità dei prodotti che finiscono sulle nostre tavole ! 4 - CIBO SOSTENIBILE = MONDO EQUO Come si può responsabilizzare il genere umano affinché mantenga uno sviluppo equilibrato tra la produzione del cibo e lo sfruttamento delle risorse? lanciare i nuovi obiettivi per un millennio sostenibile, dove sia salvaguardata la biodiversità da un lato e intere culture dall’altro. ! 5 - IL GUSTO È CONOSCENZA Nutrirsi è certamente un atto necessario, ma può essere anche uno dei più gioiosi per l’uomo. E soprattutto, il piacere del palato diventa strumento di conoscenza: i sapori e gli odori delle cucine internazionali spiegano la storia e le culture delle società del Pianeta ! ! 5 QUANDO NASCE L’ ESPOSIZIONE UNIVERSALE L’Esposizione Universale nasce come palcoscenico ideale dei traguardi più ambiziosi raggiunti dall’uomo e dai popoli nel corso del tempo. La prima si tenne a Londra nel 1851. E’ un evento straordinario, l’occasione per condividere innovazione, avanzamenti tecnologici, scoperte, progetti architettonici e/o movimenti artistici, ma anche per creare luoghi e spazi che si sono trasformati in veri e propri simboli della cultura e della storia dell’epoca. Basti pensare alla Torre Eiffel, eretta a Parigi per l’Esposizione del 1889. ! Quando Milano, per la prima volta, si aprì al mondo Il 28 aprile 1906 si inaugurava a Milano l’Esposizione Universale dedicata ai trasporti. Per l’occasione l’area alle spalle del Castello Sforzesco, l’attuale Parco Sempione, ospitava oltre 200 padiglioni. Tutto il mondo aspettava la fine dei lavori del Traforo del Sempione che venne aperto lo stesso anno. La manifestazione permise a Milano di guadagnarsi un ruolo da protagonista sulla scena internazionale. Un secolo dopo, Milano, la principale città del Nord Italia, è chiamata a ospitare l’Esposizione Universale del 2015. L’evento da maggio a ottobre 2015 focalizzerà l’attenzione del Pianeta. Così la città ha di nuovo l’opportunità di farsi ambasciatrice dell’Italia nel mondo. ! ! 6 ! ! ! ! ! ! ! IL LOGO Il logo di Expo Milano 2015 nasce nel 2011 da un concorso che ha coinvolto studenti e neolaureati delle scuole di design e arti, architettura, moda, disegno industriale e grafica pubblicitaria. Scelto tra 710 progetti creativi, il logo vincitore è opera di Andrea Puppa e rappresenta un segno di luce e di vita in cui tante energie si incontrano e si moltiplicano. Giallo, blu, magenta. I tre colori primari si incontrano dando vita a tante nuove sfumature. Quattro lettere (EXPO) e quattro cifre (2015) si sovrappongono realizzando un unicum visivo. ! ! ! ! ! CURIOSITÀ Il celebre disegno dell’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci, inscritto all’interno del cerchio e del quadrato, è il logo che ha contraddistinto l’immagine e l’identità dell’evento in fase di candidatura. ! ! LA MASCOTTE La Mascotte di Expo 2015 è Foody un personaggio disegnato da Disney Italia. E’ stato scelto un volto in stile Arcimboldo. Vuol rappresentare un personaggio sincero, saggio, rispettoso e amante della sana e buona cucina. Foody indica la comunità, la diversità e il cibo inteso quale fonte di vita ed energia. ! 7 GRANDE MOSTRA PER !UNA INAUGURARE L’EVENTO A Milano a Palazzo Reale ci sarà, a ridosso dell’apertura di Expo, la più grande mostra su Leonardo mai realizzata in Italia: aprirà il 15 aprile (giorno del compleanno di Leonardo) del 2015 «Leonardo 1452-1519» ! ! Expo Milano 2015 sarà imponente! Perché: durerà sei mesi, rappresenterà il 94% della popolazione mondiale, saranno previsti 20 milioni di visitatori, ci saranno 60 padiglioni (ultima edizione a Shanghai erano 42), PROPOSTA OPERATIVA Visitare la mostra sarà una grande opportunità! L’esposizione, attraverso dodici sezioni, indagherà sulla figura di Leonardo non solo analizzando ogni aspetto della sua poliedrica attività (dal disegno ai profili scientifici), ma mettendolo anche in relazione con le opere dei suoi predecessori, dei suoi discepoli (anche loro protagonisti con alcune opere) e la sua influenza sull’arte moderna e contemporanea. CURIOSITÀ L’EREDITA’ CHE LASCIA EXPO Se il tema scelto e il paese ospitante cambiano ogni 5 anni, ogni Expo si fonda su tre ideali irrinunciabili: fiducia, solidarietà e progresso stabiliti dal BIE (Bureau International des Expositions) Ogni Expo lascia alla città che la ospita monumenti e palazzi che possono diventare un vero biglietto da visita della metropoli, come la Torre Eiffel di Parigi, l’Atomium di Bruxelles o lo Space Needle di Seattle. E’ un’opportunità par cambiare il volto della città, per migliorare la qualità della vita dei cittadini, per attirare più turisti. Le Esposizioni di Shanghai, Lisbona, Brisbane, Spokane e di tante altre città hanno lasciato in eredità quartieri moderni, nuove infrastrutture, parchi e musei. Expo Milano 2015 sarà una città “digital smart city”, non sarà solo uno spazio espositivo, ma partecipativo, ultratecnologico dove i visitatori oltre a sperimentare, impareranno divertendosi. PER SAPERNE DI PIU: www.expo2015.org 8 GLI 8 OBIETTIVI DEL MILLENNIO ! “Abbiamo tutti un dovere verso tutti i popoli del pianeta, specialmente quelli più vulnerabili e, in particolare, verso i bambini e i giovani del mondo intero, ai quali appartiene il futuro” (Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite. Assemblea Generale, 8 settembre 2000). Nel settembre 2000, 191 paesi membri delle Nazioni Unite hanno stretto un patto per rendere il mondo migliore nel nuovo millennio. Costituito da 8 obiettivi da raggiungere entro il 2015. ! ! ! 2. 880 milioni di adulti e 125 milioni di bambini non hanno accesso alle scuole primarie. 3. Nel mondo le donne studiano meno, lavorano di più e guadagnano meno degli uomini. 1. Un miliardo di persone vive con meno di 1 dollaro al giorno. 4. Quasi 30.000 bambini sotto i 5 anni muoiono ogni giorno. 5. Circa 529.000 donne muoiono ogni anno durante il parto. l’85% delle morti è evitabile. 8. Occorre un partenariato globale perché gli obiettivi siano raggiunti. ! ! ! ! 6. Più di 14 milioni di bambini sono orfani a causa dell’HIV/AIDS. 7. Oggi 1,4 miliardi di persone vivono senza acqua potabile nelle vicinanze. 9 ! Sono obiettivi semplici, che ogni uomo o donna, da New York a Nairobi a New Delhi, può capire. Ma sono soprattutto obiettivi che riguardano da vicino la vita dei miliardi di persone del nostro pianeta. Tutto questo riguarda anche noi. Quindi il 2015 è anche una data simbolica e significativa in quanto si collega alla Campagna del Millennio dell’ONU che è la più importante iniziativa politica e mediatica mai intrapresa dalle Nazioni Unite, per incoraggiare le nuove generazioni a debellare la povertà e la fame, quale più grande violazione esistente dei diritti umani. Il collegamento fra il tema dell’Expo e la Campagna del Millennio offre la possibilità di porre come tematica centrale le identità culturali e le esigenze dei paesi in via di sviluppo. OBIETTIVI DEL MILLENNIO E INFANZIA: UN LEGAME INDISSOLUBILE Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio stabiliscono priorità globali per tutti gli abitanti del pianeta. Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio stabiliscono priorità globali per tutti gli abitanti del pianeta, ma in primo luogo per i bambini. Ecco perché: Gli Obiettivi parlano di infanzia. Sei degli otto Obiettivi fanno esplicitamente riferimento all'infanzia. Se fossero raggiunti, avrebbero un impatto positivo sul loro destino. I bambini sono i primi da proteggere. I bambini sono i soggetti più vulnerabili all'interno di qualsiasi comunità: quando scarseggiano acqua, nutrimento, servizi sociali, i bambini sono i primi a soccombere. I bambini hanno diritti. La Convenzione sui diritti dell'infanzia del 1989, il trattato sui diritti umani che ha ricevuto il più ampio numero di ratifiche nella storia (193, un numero addirittura superiore agli Stati membri dell'ONU), enuncia da 16 anni il contenuto degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. La riduzione della povertà comincia dai bambini. Aiutare i bambini a raggiungere il loro pieno potenziale è il migliore investimento nel progresso dell'umanità. Similmente, investire nell'infanzia di oggi significa accelerare il raggiungimento dei traguardi futuri in tema di lotta alla povertà. L'UNICEF, l'unica agenzia delle Nazioni Unite interamente dedita all'infanzia, ha incorporato gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio nella propria missione . ! ! ! 10 ! PROPOSTA OPERATIVA: I TUOI OBIETTIVI DEL MILLENNIO Prima fase: presentare agli alunni gli otto Obiettivi del Millennio. Seconda fase: partire dal significato di dichiarazione. Riflettere sul significato di una campagna, di una presa di posizione nei confronti di urgenze che riguardano l’intera umanità. Gli alunni divisi a gruppi verranno coinvolti in un percorso che individui gli elementi che consentono di migliorare la qualità della vita di ogni essere umano e di ipotizzare le modalità per il raggiungimento di ciascun obiettivo. Dividete la classe in gruppi di 5 persone che individueranno 8 obiettivi che ritengono fondamentali per migliorare la qualità della vita di ogni essere umano che abita il pianeta. Successivamente ciascun gruppo deve individuare un capogruppo che si occupi di garantire l’attività del gruppo e tre azioni concrete per il raggiungimento di ognuno degli obiettivi definiti. Predisporre una griglia suddivisa in: > Obiettivo > Azioni concrete > Responsabili (istituzioni, Associazioni, Enti, cittadini, ecc. Chi si deve occupare di cosa fare). Creare disegnandoli i simboli per ognuno degli obiettivi scelti. Tali simboli devono avere caratteristiche concrete rispetto all’obiettivo. Devono essere semplici, di facile comprensione e colorati (come quelli del Millennio) Spunti di riflessione per il gruppo: > Come avete fatto a individuare i vostri obiettivi? > Su quali aspetti non avete trovato immediato accordo? > Quali tra gli obiettivi che avete individuato realizzereste per primi e perché? Conclusa questa fase ogni gruppo attraverso presenterà agli altri gruppi il proprio lavoro. Fare notare ai ragazzi che hanno già in mano una Dichiarazione del Millennio. Ogni gruppo con la propria Dichiarazione farà un confronto con gli Otto Obiettivi individuati dal ONU. Spunti di riflessione: > Sono uguali a quelli da voi segnalati? > L’ordine di priorità dato a ciascuno di essi coincide con quello da voi individuato? 11 Terza fase - Progettare una campagna mediatica di sensibilizzazione. Spunti di riflessione: > A chi è rivolta? > Quali mass media utilizza? > Con quali finalità? > Con quale budget? Per avere successo una campagna deve raggiungere quante più persone è possibile. Stimolare a una riflessione e ad un’azione che porti a reali cambiamenti o ad un senso di una accresciuta consapevolezza rispetto alle tematiche proposte. Una volta risposto a queste domande verranno presentate le fasi del progetto di sensibilizzazione. Il nome del progetto sarà indicativo rispetto ai contenuti e finalità. Spunti di riflessione: > Notate qualche somiglianza con altre campagne che potete trovare tramite internet o di cui avete sentito parlare? > Avete incontrato qualche difficoltà nell’individuazione delle modalità di azione? > Quali comportamenti intendete modificare con la vostra campagna, e a quale scopo? Lasciate una traccia del vostro lavoro con cartelloni, foto, filmati, ecc. ! PRENDI POSIZIONE! Connettiti a Facebook, cerca “Millennium News – Diamo voce ai ragazzi di strada” e segnalaci i tuoi suggerimenti o il lavoro svolto dalla tua scuola nell’ambito del progetto. I migliori elaborati verranno pubblicati sulla pagina Facebook. PER SAPERNE DI PIU’ Unicef: www.unicef.it Per ulteriori informazioni sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite: www.un.org/millenniumgoals 12 10 PICCOLE AZIONI PER SALVARE IL PIANETA un’idea WWF Sono 10 piccole azioni quotidiane che ognuno di noi può compiere per salvare il Pianeta e l’umanità. 1. Utilizzare l’auto il meno possibile e preferire i mezzi pubblici o la bicicletta o spostarsi a piedi. 2. Ridurre l’utilizzo di elettrodomestici (acquistare quelli di classe A) e utilizzarli a pieno carico, tenere il frigo a 5°C o più e il riscaldamento a non più di 21°C, abbassare o spegnere il riscaldamento. 3. Acquistare cibo locale che non abbia percorso molti km per arrivare alla nostra tavola, usare sacchi in tela per fare la spesa e cucinare con pentole a pressione o con coperchio. 4. Non sprecare l’acqua potabile (ridurre il consumo e applicare i vaporizzatori), non utilizzare bottiglie d’acqua e stoviglie in plastica 5. Ridurre i rifiuti e attuare la raccolta differenziata 6. Piantare alberi e piante se si possiede un pezzo di terreno, usare carta riciclata, acquistare mobili di legno certificato e limitare l’arrivo di posta pubblicitaria 7. Ridurre o abolire il consumo di carne e pesce e mangiare più frutta e verdura locali. 8. Installare, se possibile, pannelli solari e fotovoltaici o piccoli generatori eolici a casa propria, installare doppie finestre o rivestirle con materiali isolanti 9. Convincere i propri amici, parenti, vicini, per mezzo di dialoghi, e-mail, chat, lettere, etc. a fare lo stesso. 10. Convincere i propri politici locali a piantare alberi in città ridurre il traffico urbano, ad utilizzare negli uffici pubblici carta riciclata e mobili FSC, ad incentivare i cittadini all’utilizzo di pannelli solari. ! PROPOSTA OPERATIVA: I GESTI PIU’ VOTATI DAGLI ALUNNI (DA APPENDERE IN CLASSE) ! Individuare tre piccoli gesti quotidiani per aiutare il Pianeta e lo sviluppo sostenibile: 1 …………………………………………… 2……………………………………………. 3……………………………………………. ! La classe………………del Plesso……………………………Scuola………………………. si impegna a compiere le piccoli azioni individuate per rendere migliore la Terra Data Firme dei ragazzi e del Docente/i 13 UN FILM PER SALVARE IL PIANETA? WALL-E ! Spesso un film, come un libro, è l’inizio di un percorso, il principio di mille possibili riflessioni. Abbiamo scelto e recensito due film: Wall-e e l’Economia della felicità. L’Associazione farà pervenire alle Scuole i DVD relativi. Il film che vi abbiamo proposto vi è entrato nel cuore? Segnalateci i commenti! ! IL FILM Wall-E è la fantastica storia di un dolce robot "raccogli-immondizia" unico essere rimasto sulla Terra dopo che gli esseri umani hanno abbandonato il pianeta desolato e privo di vita. Gli umani sono fuggiti rifugiandosi su una nave spaziale. Galleggiano nell’aria, grassi e regrediti. Hanno un’ unica possibilità di tornare a vivere sulla Terra, legata alla vita e alla sopravvivenza di una verde piantina, che pare scomparsa dal pianeta ridotto ad un ammasso di scorie e detriti. In questo arido deserto Wall-E è costretto a compiere sempre lo stesso lavoro: ammassare la spazzatura e compattarla in cubi identici e squadrati. Il piccolo eroe vive le sue giornate in compagnia di uno scarafaggio e del film Hello, Dolly!, da cui apprende la bellezza dell’amore e la gioia di ballare. Un giorno, da una strana astronave, arriva EVE, una robot ricercatrice, che sconvolge la vita monotona di Wall-E. Come macchine non sono in grado di parlare tra loro ma, a poco a poco, riescono a comunicare dando vita ad una incredibile e dolce storia d'amore. Tutto procede tranquillamente fino a quando Wall-E offre in dono ad EVE il germoglio che aveva trovato e conservato con grande cura. La presenza della piantina provoca reazioni impreviste, EVE viene ricuperata dalla nave spaziale degli umani e riportata nella galassia dove Wall-E deciderà di seguirla. Dal loro legame e dall’abilità che hanno di superare gli ostacoli, scaturirà una nuova era per l’umanità. ! UNA POSSIBILE LETTURA È una fiaba, allegra e tragica nello stesso tempo, una proposta narrativa che va dritta al cuore e coinvolge lo spettatore chiamandolo in causa. Una denuncia di grande rilevanza sociale: il rispetto dell’uomo verso se stesso, verso gli altri, verso la natura e nessuna clemenza per coloro che ignorano questo appello. Punizione sarà la sproporzionata obesità che invalida e paralizza. ! 14 CURIOSITÀ Derek Thompson, artista grafico alla Pixar, racconta: “Per Wall-E abbiamo dovuto affrontare una serie di sfide completamente nuove. Una delle più grandi era il fatto che parte del film era priva di dialoghi: dovevamo veicolare emozioni e personalità e addirittura parte della narrazione senza beneficiare della parola”. “Altra sfida, spiega Rodrigo Blaas, animatore della Pixar, con Wall-E e Eve era che non hanno dei volti, non puoi fargli esprimere emozioni muovendogli le espressioni del viso. Il design di questi robot è molto semplificato - EVE ha due punti blu al posto degli occhi, e puoi usare solo quelli per le emozioni che un viso umano può esprimere”. PROPOSTA OPERATIVA: SPUNTI DI RIFLESSIONE Porre ai ragazzi alcuni fra i seguenti quesiti: Quali sono i pezzi più importanti che costituiscono Wall-E? Da che cosa è alimentato? Dove abita? Che compito ha? Che cosa guarda alla televisione? Chi è il suo compagno? Sai descriverlo? Chi è Eve? Che compito ha? Chi è Auto? Sapresti descriverlo? Perché Axiom entra in contrasto con Auto? Come sono rappresentate le persone che abitano la stazione spaziale? Da chi sono schiavizzate? In che cosa si manifesta lo snaturamento della specie umana? Che cosa è richiesto all’uomo per liberarsi dalla macchina che lo imprigiona? Che cosa rappresenta la piantina? Qual è il messaggio del film? > Il film mostra l’amore fra due robot: ti è mai capitato di provare sentimenti profondi per un personaggio irreale? (protagonisti di film o cartoni animati, personaggi dei fumetti, giocattoli). > La tecnologia nella realtà quotidiana: quanto ci aiuta e quanto invece ci impigrisce e nuoce alla nostra curiosità nell’affrontare i problemi? > Wall-E ha un insetto come amico: hai animali domestici? Qual è il tuo rapporto con loro? ! PERCORSI DIDATTICI Prima di aver visto il film 1. Affrontare il tema dei rifiuti con le 4 R (riduzione, riutilizzo, riciclo, recupero) 2. Studiare il rapporto tra rifiuti e inquinamento e stile di vita / Fonti di energia rinnovabile 3. Far ricercare agli studenti i robot nei film che conoscono ! Dopo aver visto il film 1. Visitare un centro di raccolta rifiuti e imparare le tecniche di raccolta e compostaggio 2. Affrontare il Protocollo di Kyoto, la storia, le implicazioni sul futuro 3. Studiare cos’è la Stazione Spaziale Internazionale e le ipotesi di soluzioni per la vita nello spazio 4. Lavorare sul rapporto tra vita sedentaria e obesità ! 15 L'ECONOMIA DELLA FELICITA’ ! IL FILM Il film-documentario ci elenca otto scomode verità sulla globalizzazione. Qualche fotogramma che definisce lo stato di salute della civiltà occidentale e poi l'elenco di cosa non funziona, di come la nostra idea di esistenza si sia tramutata in spirito di sopravvivenza, con pochi slanci di vitalità e tanti momenti di sconforto. Ricerca di sguardi autentici sparsi nel mondo, dalla freschezza del 'piccolo Tibet' alla confusione delle grandi metropoli americane. Il viaggio comincia in Ladakh, una delle più alte e abitate regioni dell'Himalaya, dove ogni individuo contribuisce al benessere della comunità. Vitali e socievoli, con radici ben piantate in terra, i tibetani che vivono lassù sono felici, si nutrono con i prodotti della loro terra, seguono il ritmo naturale delle cose, apprezzano la ricchezza del silenzio. Ma anche qui, in uno dei luoghi più belli dell'intero pianeta, apparentemente inattaccabile dall'arroganza del mercato globale, si è instaurato un regime occidentalizzato. Ascoltiamo un coro di voci provenienti da sei continenti, tra cui Vandana Shiva, Bill McKibben, David Korten, Samdhong Rinpoche, Helena Norberg-Hodge, Michael Shuman, Zac Goldsmith e keibo Oiwa. Ci dicono che il cambiamento climatico e il picco del petrolio ci danno ben poca scelta: abbiamo bisogno di localizzare, ovvero di portare a casa l'economia. La buona notizia è che, nel momento in cui ci muoveremo in questa direzione, inizieremo non solo a guarire la terra, ma anche a ripristinare il nostro senso di benessere. L'Economia della Felicità ci sfida a ripristinare la nostra fede nell'umanità, ci sfida a credere che sia possibile costruire un mondo migliore. UNA POSSIBILE LETTURA L'Economia della Felicità descrive un mondo che si muove simultaneamente in due direzioni opposte. Da un lato, una diabolica alleanza di governi e grandi imprese continua a promuovere la globalizzazione e il consolidamento del potere corporativo. Allo stesso tempo, la gente di tutto il mondo si sta opponendo a queste politiche, chiedendo una nuova regolamentazione del commercio e della finanza, e, lontano dalle vecchie istituzioni del potere, stanno cominciando a forgiare un futuro molto diverso. Comunità si stanno unendo per ricostruire a misura d'uomo economie ecologiche basate su un nuovo paradigma - un'economia di localizzazione. 16 Tra interviste ai luminari del mercato globale e il parere della gente comune, si fa strada una soluzione per combattere lo stress di una vita troppo bombardata da messaggi pubblicitari e troppo sotto pressione, e in questa consapevolezza si inserisce la potenzialità di un movimento che potrebbe cambiare il mondo. Scendere al mercato a comprare le verdure piuttosto che dirigersi nel grande centro commerciale fuori città, dotato di comfort e comodità che ci fanno credere indispensabili, è il primo passo per aiutarci a riscoprire le relazioni essenziali sia con il mondo vivente che con i nostri simili. Al di là di ogni falsa retorica e al di là del più ingenuo ottimismo, L'economia della felicità racconta puntualmente cosa, di giorno in giorno, tutti - ma soprattutto gli occidentali - potrebbero fare per migliorare il proprio stato di salute e quello degli altri. Una sorta di manuale no-global che fa ben sperare sul nostro futuro. CURIOSITÀ Il film è uscito nelle sale nel 2012 in concomitanza con l'anniversario della nascita di Gandhi e la Giornata mondiale della non violenza (2 ottobre). La regista è HELENA NORBERG-HODGE scrittrice ed attivista, vincitrice del Right Livelihood Award, o Premio Nobel alternativo - è autrice di Il Futuro nel Passato tradotto in più di 42 lingue. Scrive per The Ecologist, Resurgence, and YES! Magazine, e è membro dell’ International Commission on the Future of Food and Agricolture. Nel luglio 2012 ha ricevuto il prestigioso premio giapponese Global Peace Award. PROPOSTA OPERATIVA SPUNTI DI RIFLESSIONE E PERCORSI DIDATTICI Il film, con il suo valore didattico, è un interessante punto di partenza per affrontare un tema complesso come quello dell’economia mondiale in rapporto con la salvaguardia del pianeta. Quali sono le 8 scomode verità sulla globalizzazione in questo film? C’è un collegamento tra cambiamento climatico, instabilità economica globale e la personale sofferenza degli uomini? Vivevano bene i tibetani senza conoscere la Cocacola? Esiste una lotta tra bisogni dell'uomo e bisogni della Madre Terra? Portare l'economia vicino a casa ci salverà dalla catastrofe ambientale ed economica? Ci aiuterà a riscoprire quelle relazioni essenziali - sia con il mondo vivente che con i nostri simili - che danno alla nostra vita significato e gioia? Il documentario pone in luce la crisi economica, ambientale e sociale in cui ci troviamo e allo stesso tempo indica una via d’uscita, quale? I termini più usati sono spread, borse, mercati, lacrime e sangue, sacrifici, di tanto in tanto si sente parlare di default. Tutti termini 'economici' i cui significati sono complessi e potrebbero essere approfonditi perché fotografano in qualche modo anche la situazione attuale italiana. 17 ALTRI POSSIBILI FILM • IL PIANETA VERDE, 1996, liberamente visionabile su youtube E’ diretto da Coline Serreau. Il film tratta, con una chiave umoristica e usando l’espediente comico dell’esternalità, i problemi del mondo occidentale: la frenesia, l’abuso di comando, l’inquinamento ed il consumo selvaggio delle risorse naturali e degli spazi. “Il Pianeta verde” mette in luce tutti i paradossi del mondo in cui viviamo attraverso il paragone con la società di un pianeta dove si vive con semplicità e genuinità, a contatto con la natura e concentrati sulla vera essenza umana. Una proiezione coraggiosa (per questo bocciato dalla critica), originale e che guarda lontano. La regista Coline Serreau (che è anche l’attrice protagonista) affronta temi di grande importanza con ironia e intelligenza senza cadere mai nel banale. Un film che fa riflettere o meglio, che dovrebbe farci riflettere sul nostro presente e soprattutto sul nostro futuro. • HOME 2009, liberamente visionabile su youtube Home denuncia (con immagini aeree stupende) lo stato attuale della Terra, il suo clima e le ripercussioni a lungo termine sul suo futuro. Un tema che viene continuamente espresso lungo tutto il documentario è quello del delicato e fondamentale collegamento che esiste tra tutti gli organismi che vi fanno parte. • UNA SCOMODA VERITA’ 2006 (An Inconvenient Truth) è un film-documentario diretto da Davis Guggenheim, riguardante il problema mondiale del riscaldamento globale, e avente come protagonista l'ex vicepresidente degli Stati Uniti d'America, Al Gore. Si basa in larga parte su una presentazione multimediale che Gore crea e sviluppa durante molti anni come parte della sua campagna di informazione sui cambiamenti climatici. Il film ha vinto il premio Oscar 2007 come miglior documentario e per la migliore canzone originale. Sia Gore che la Paramount Classics, distributrice del film, si sono impegnati a continuare in futuro la realizzazione e la diffusione di altri documentari per la campagna di sensibilizzazione sul riscaldamento globale. • “Itali@ambiente” 2011 - 1° eco-film italiano è un lungometraggio di denuncia sullo stato dell’ambiente italiano che parte dalla Rete. Il titolo stesso del film è stato stabilito con un’apposita votazione e da quella @ è subito chiaro a tutti che Internet c’entra qualcosa. L’idea è partita dal geologo Mario Tozzi: un film corale sull’ambiente. Si potrebbe dire che l’operazione segue il motto Think globally, act locally: pensa globale e agisci locale; in altre parole per difendere l’ambiente parti dal territorio. Questi i temi affrontati da Italia@ambiente: consumo di territorio (ogni anno l’Italia ne brucia 250.000 ettari, come nessun altro Paese in Europa); perdita di habitat e biodiversità (l’Italia è il paese europeo a massima biodiversità); fiumi e laghi perduti (le acque dolci sono in grave stato di disagio, più di quelle marine); perdita delle coste e delle spiagge; perdita delle foreste e riforestazione; traffico urbano; desertificazione e perdita di suoli; cave e miniere; impianti industriali; rifiuti. CURIOSITÀ Il film “Itali@ambiente” vede gli stessi cittadini fare da registi, sceneggiatori e cineoperatori. Si costruisce con il materiale inviato dagli utenti attraverso la rete e vagliato da Mario Tozzi, geologo e divulgatore noto per la trasmissione Gaia–il pianeta che vive. • ECO PLANET - Un pianeta da salvare 2013 - Un cartoon digitale thailandese con messaggio ecologista sostenuto da un imponente cartello di sponsor “etici”. Tre ragazzini intraprendenti e geniali cercano di salvare il pianeta dopo che la caduta di un satellite innesca una catastrofe ambientale. ! 18 L’ACQUA “Spendiamo milioni e milioni per cercare acqua su Marte e non facciamo niente per conservarla qui e per cercarne di più per quelli che hanno sete”. José Luis Sampedro, La senda del drago, 2006 Affrontare il tema dell'acqua come “diritto umano universale” L'acqua, è indispensabile per la vita di ogni essere umano, non può essere considerata una risorsa al pari delle altre della Terra. Senza acqua non c’è vita. Quindi occorrono regole per garantire l’accesso all’acqua di buona qualità per tutti gli esseri viventi e salvaguardare la disponibilità di risorse per le future generazioni. Accesso all’acqua quindi come diritto, così come riconosciuto dall' Assemblea delle Nazioni Unite, un impegno incalzante per una risorsa sempre più “limitata” a causa non solo dell'aumento progressivo dei consumi, connessi con i comportamenti di ogni cittadino ma con le crescenti forme di inquinamento e politiche non virtuose. Le stime di quasi tutte le Agenzie delle Nazioni Unite sono unanimi nel denunciare che nel 2015 la popolazione mondiale che non avrà accesso all’acqua e ai servizi igienici è stimata in oltre 3 miliardi di persone. ! Più di 200 milioni di bambini muoiono ogni anno a seguito del consumo di acqua insalubre e per le cattive condizioni sanitarie che ne derivano. I bambini sono le prime vittime delle malattie provocate dall’uso di acqua inquinata e l’80% delle malattie nei Paesi del Sud del mondo è dovuto alla cattiva qualità dell’acqua. ! Alcuni dati da conoscere e utilizzare: ! • Il 27% della popolazione urbana nei paesi in via di sviluppo non ha accesso all’acqua in casa • Il 70% dell’acqua è usata per irrigare • Il 22% dell’acqua è usata per l’industria • L’8% dell’acqua è usata per usi domestici • 1 persona su 6 nel mondo non ha accesso a fonti di acqua potabile • Ogni 20 secondi un bambino muore a causa dell’assenza di servizi sanitari di base. • Dal 1991 al 2000 sono morte 665.000 persone in 2.557 disastri naturali, il 90% erano legati all’acqua • 2,6 miliardi di persone non ha accesso oggi ai servizi igienici di base 1 QUANTA ACQUA SERVE PER PRODURRE … ! Ogni attività umana comporta un enorme consumo d’acqua e spesso un altrettanto poderoso spreco. L’acqua che si consuma ogni giorno non è solo quella che si beve (circa 2 litri) più quella che si usa per l’igiene personale e tenere pulita la casa ( alcune decine di litri). Gli scienziati la chiamano “acqua virtuale”, perché non la vediamo scorrere. Il consumo però c’è, eccome! ! Esempi: Un uovo = 200 litri nutrimento delle galline e pulizia delle gabbie Un bicchiere di latte = 225 litri ogni grammo di proteine del latte richiede 33 litri d’acqua 100 g. cioccolato = 1700 litri per crescere 1 kg di fave di cacao 20.000 litri d’acqua + lo zucchero 19 DIECI SEMPLICI GESTI PER NON SPRECARE L’ACQUA Un Decalogo a cura del Liceo Majorana di Rho distribuito alla fiera di Fa’ la cosa giusta. ! 1 -‐ Applica un riduttore di flusso ai rubinetti di casa. L’acqua si miscela con l’aria e avrai un getto piu’ voluminoso, risparmiando fino al 30% di acqua. ! 2 -‐ Scegli la doccia invece del bagno. In media riempire la vasca comporta un consumo d’acqua quattro volte superiore rispetto alla doccia. ! 3 -‐ Tieni aperto il rubinetto solo per il tempo necessario. Mentre ti lavi i denti puoi chiuderlo. ! 4 -‐ Scegli elettrodomestici di classe A+. Sono progettati per ridurre il consumo di acqua. ! 5 -‐ Lava frutta e verdura in una bacinella. Usa acqua corrente solo per il risciacquo. ! 6 -‐ Innaffia le piante di sera. Dopo il tramonto l’acqua evapora più lentamente. ! 7 -‐ Nel tuo bagno scegli uno sciacquone con lo scarico differenziato. ! 8 -‐ Fai un controllo periodico chiudendo tutti i rubinetti. ! 9 -‐ Se lavi l’auto usa il secchio e la spugna. ! 10 -‐ Raccogli l’acqua piovana: potrai impiegarla per usi di acqua non potabile ! ! ! ! 20 ! UN QUIZ ! 1. Se lasci un rubinetto aperto, fai uscire da 10 a 20 litri d’acqua il minuto. Il dato è: a) Vero. b) Falso. c) Dipende dal rubinetto guasto. ! 2. Se fai scorrere l’acqua mentre ti lavi i denti puoi consumare da 30ma 60 litri. Per ridurre il consumo: a) Non ti lavi i denti. b) Usi solo il dentifricio. c) Chiudi il rubinetto quando non ti sciacqui la bocca. ! 3. Quando si puliscono i piatti del pranzo, si usano oltre cento litri d’acqua. Questa quantità è pari a: a) Tre. b) Un metro cubo. c) Al peso della comare che abita nel palazzo accanto. ! 4. Lavare la vettura presso un moderno autolavaggio self-‐service richiede: a) Tanta acqua quanto fare il bagno al cane della zia. b) Da 20 a 40 litri d’acqua. c) Oltre 100 litri d’acqua. ! 5. Se per la stessa pulizia usi un tubo di gomma, consumi: a) Meno di centro litri. b) Fino a 500 litri. c) Il pozzo della casa in campagna. ! RISPOSTE 1. a) Vero. 2. c) Chiudi il rubinetto. 3. a) Un ettolitro (un metro cubo contiene mille litri). 4. a) Da 20 a 40 litri, grazie alla polverizzazione e alla pressione dell’acqua. (OMS -‐ 5. b) Fino a 500 litri. Mondiale della Sanità) • Ogni 20 secondi un bambino muore a causa ! ! ! ! 21 ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! QUALCHE IDEA che potrebbe essere PROPOSTA OPERATIVA utile per approfondire il tema del concorso. > Guardare il video “La storia dell’Acqua in Possibili filoni tematici da sviluppare, ricchi di bo7glia” di Annie Leonard -‐ h<p:// collegamenti e intrecci. @nyurl.com/c3vevul > ACQUA PER TUTTI: diritto di accesso all’acqua e ai servizi igienici, conflitti. > ACQUA QUOTIDIANA DA BERE: qualità dell’acqua potabile, acque minerali, tutela della risorsa e risparmio idrico. > ACQUA PER PRODURRE: usi produttivi dell’acqua (agricolo, energetico, industriale). > ACQUA A RISCHIO: inquinamento e corpi idrici, tutela degli ecosistemi locali. > ACQUA DA GESTIRE: normativa sulla gestione del servizio idrico, pubblico/privato, > Promuovere l’uso di borracce e bo7glie riu@lizzabili tra studen@, colleghi, famiglie. > Realizzare uno o più spot di comunicazione sociale per promuovere il consumo di acqua di rubine<o invece dell’acqua in bo7glia. Gli studen@, avvalendosi della conoscenza delle tecniche pubblicitarie potranno ideare spot radiofonici, video, inserzioni UNA BUONA IDEA : LE CASE DELL’ACQUA In arrivo anche a PER SAPERNE DI PIU’ A LIVELLO PROVINCIALE Aziende del servizio idrico: Garbagnate > CAP Holding: nasce dall’acqua, cresce nel territorio > AMIACQUE: esperienza, professionalità ed efficienza Negli ulFmi anni in Italia sono naF più al servizio dei ci<adini di 800 chioschi dell’acqua sparsi su Sono società a capitale interamente pubblico, tuMo lo SFvale. TuO i ciMadini vi partecipate dagli En@ Locali, impegnate nel servizio possono accedere per soddisfare una idrico nel territorio della Provincia di Milano. parte del fabbisogno idrico Garan@scono il servizio idrico integrato, cos@tuito quoFdiano. Sono definite “fontane dall'insieme dei servizi di captazione e distribuzione pubbliche”, installazioni che erogano d'acqua a usi civili e industriali, dei servizi di fognatura acqua potabile opportunamente e di depurazione delle acque di scarico in un bacino di depurata, refrigerata, gasata e oltre 2 milioni di abitan@. sopraMuMo gratuita. Le case dell’acqua sono sicure, facilmente accessibili e rappresentano un’opportunità di risparmio concreto per i ciMadini oltre che un valido aiuto PROPOSTA OPERATIVA Una mappatura delle case<e d’acqua in provincia di Milano, in Lombardia Disegna la tua case<a ideale, da proporre all’Amministrazione Comunale. ! ! 22 ! ! ! ! ! ! A LIVELLO GLOBALE Organizzazioni L’INIZIATIVA DI EXPO MILANO 2015: LE per conoscere dati e non solo… VIE D’ACQUA Un circuito ciclabile da Milano ai paesi UNESCO - L'Organizzazione delle limitrofi passando per Garbagnate. Nazioni Unite per l'Educazione, la L’idea nasce con l’obiettivo di Scienza e la Cultura ( United Nations Educational, Scientific and Cultural salvaguardare, l’acqua come bene Organization, da cui l'acronimo comune e la sua tutela come diritto UNESCO) universale, ma anche come patrimonio storico. WWAP Progetto delle Nazioni Unite Un progetto che permette di ricucire il monitoraggio delle acque e reporting. legame di Milano con l’acqua, sulla E’ possibile scaricare il rapporto sullo sviluppo mondiale dell’acqua 2014. memoria dei Navigli, delle chiuse leonardesche, della Darsena come porto WORLD WATER Assessment della città. Programme Il Programma Mondiale Un anello verde-‐azzurro, un circuito sull'Acqua ciclabile, di circa 125 chilometri. WSSCC – Water Supply and Sanitation Riqualificare, ripristinare e valorizzare il Collaborative Council è territorio rurale e il sistema dei parchi. un'organizzazione globale, ospitata Un sistema di Vie d’Acqua integrato con dalla Nazioni Unite specializzata in il sistema idrico esistente e le aree verdi servizi igienico-sanitari per i poveri nei lungo i canali e attraverso i parchi a nord paesi con gravi esigenze igienicoe a ovest di Milano per spingersi poi, da sanitarie e di igiene. una parte, fino al Ticino e al Lago Maggiore e, dall’altra, fino a Villa e Parco Reale di Monza. ! PROPOSTA OPERATIVA: Conosci il Villoresi? CURIOSITÀ Il canale Villoresi, Conoscere la storia del canale Villoresi, predisporre una mappa costruito dal 1887 al 1890 su per invogliare i ragazzi e le loro progetto dell'ingegnere famiglie all’esplorazione e alla Eugenio Villoresi, con i suoi 86 scoperta del patrimonio che chilometri è il più lungo canale arricchisce la comunità di artificiale d'Italia. Garbagnate, per proporre itinerari un itinerario lungo la pista ciclabile. ! ! 23 IL CIBO ! Il cibo è così ricco di significati, culturali e simbolici, che ci consola, ci ispira, suscita emozioni, nutre e si aggancia ai nostri ricordi. Emanuela Cruciano ! L’identità di un Paese? Secondo Henry Hargreaves e Caitlin Levin è nel cibo. Questi due artisti hanno creato in occasione di Expo Milano 2015 delle mappe cartografiche "fatte di cibo" a ricordarci quando le abitudini alimentari ci rendano unici. Questi due giovani creativi, fotografi-scrittori, ispirati dalla passione per i viaggi, hanno voluto rappresentare il mondo raffigurando il cibo che si mangia sul posto, per capire la cultura e le usanze dei luoghi. Un progetto davvero interessante che riproduce le mappe dei paesi in cui i confini sono tracciati mediante l’utilizzo di vero cibo non edulcorato. Sono un omaggio ai prodotti della terra, dove la storia del cibo è la storia dell’uomo, perché s’intreccia con cultura, medicina e scoperte in campo agricolo. E racconta l’eterna lotta tra fame e opulenza. UN UNICO OBIETTIVO: “E’ possibile assicurare a tutta l’umanità un’alimentazione sana, sufficiente e sostenibile? ” I Paesi e le Organizzazioni che parteciperanno ad Expo 2015 per rispondere a questa domanda hanno scelto una modalità espositiva dalla forte identità tematica i Cluster, spazi espositivi che verranno introdotti per la prima volta. Superano il tradizionale raggruppamento su base geografica e radunano sotto lo stesso progetto architettonico e tematico paesi accomunati dalla produzione di un 24 prodotto alimentare specifico o interessati a sviluppare un tema condiviso. Permetteranno al visitatore un’esperienza assolutamente nuova e un intensificarsi delle possibilità di collaborazione tra i vari Paesi. Expo svilupperà nove Cluster: sei dedicati a specifiche filiere alimentari: 1. caffè, 2. riso, 3. cacao, 4. spezie, 5. frutta e legumi, 6. cereali e tuberi. Altri tre Cluster saranno dedicati: 7. agricoltura e nutrizione in zone aride; 8. isole, mare e cibo; 9. ecosistemi del bio- Mediterraneo ! La Terra ha nutrito per secoli gli uomini. Quante cose, a saper vedere, si trovano nel piatto! Il modo di nutrirsi rispecchia la realtà di un popolo e segna la differenza tra ricchi e poveri. Locuste e cavallette fritte? Per gli antichi romani erano uno stuzzicante aperitivo. E pane fatto con corteggia d’albero? Nel Medioevo era una delle poche risorse che la natura forniva nei momenti di carestia… La cucina italiana ha una storia e una tradizione che il mondo ci invidia. Saper cucinare con ingredienti poveri. La fama dei nostri prodotti non ha eguali nel mondo. ”Il cibo italiano piace perché è leggero, è semplice, è replicabile: chiunque, a casa, può cucinare un piatto provato in un ristorante. Non è così per la cucina francese nata nei restaurant, complessa ed elaborata…” ha dichiarato Oscar Farinetti ideatore di Eataly che propone il made in Italy alimentare in tutto il mondo. CURIOSITÀ Il sapore dei Ricordi. E’ da poco uscito un libro di un grande fotografo - scrittore Fernando Scianna Ti mangio con gli occhi, che ripercorre un viaggio nel tempo attraverso i sapori, le immagini, le feste della sua infanzia in una Sicilia che oggi non esiste più, dove tutto ruota intorno al cibo PER SAPERNE DI PIU’ Tra le molte opere su questo argomento una recente pubblicazione: Storia dell’alimentazione, Flandrin, Montanari, 2014, Laterza PROPOSTE OPERATIVE Un tema stimolante che potrebbe essere approfondito è la storia dell’alimentazione. Come si mangiava nel Paleolitico, ai tempi di Pericle, tra i legionari Romani, nei monasteri benedettini, alla corte del Re Sole, dalla Regina Vittoria, negli anni ’50 a Milano? E oggi come si mangia nel mondo? 25 CONSIGLI SUL CIBO? European Food Information Council ci suggerisce un promemoria 1. Il cibo è divertente... goditelo! Mangiare con la famiglia e gli amici a casa o a scuola è un bel modo di godersi il cibo. E’ curioso vedere cosa scelgono gli altri da mangiare, quali sono i loro gusti e le loro abitudini. 2. La colazione è un pasto molto importante Come le automobili, gli autobus e i treni che non possono funzionare senza carburante, anche il nostro corpo ha sempre bisogno di energia e, dopo una notte di sonno, il livello di energia è basso. 3. Mangia tanti cibi diversi ogni giorno: la varietà è la ricetta della salute Ogni giorno, per essere in forma, hai bisogno di 40 diversi nutrienti, ad esempio vitamine e minerali. Dato che nessun alimento singolo li contiene tutti, è importante bilanciare le tue scelte quotidiane. 4. Quale gruppo di alimenti preferiresti? Basa la tua dieta sui carboidrati Visto che circa la metà delle calorie della tua dieta dovrebbe provenire da carboidrati complessi come pasta, riso, pane, patate e cereali, è una buona idea mangiarne almeno uno ad ogni pasto. 5. Mangia frutta e verdura ad ogni pasto e per un gustoso spuntino! È nella frutta e nella verdura che si trovano vitamine, minerali e fibre che per noi sono indispensabili. Dovremmo cercare di mangiarne almeno 5 porzioni al giorno. 6. Troppi grassi non fanno bene alla tua salute Mangiare spesso cibi grassi, anche se gustosi (come salse, fritti, salumi e patatine fritte) non è sempre un bene per il tuo organismo. Anche i grassi alimentari, vanno mangiati con moderazione. 7. Ecco la merenda! Mangia regolarmente e scegli tante merende diverse Anche se fai pasti regolari durante il giorno, ci saranno dei momenti durante la giornata in cui sentirai fame, specialmente se fai molta attività fisica. Gli snack non devono sostituire i pasti. 8. Dissetati. Bevi liquidi in abbondanza Più della metà del peso corporeo è costituito da acqua. Oltre a dare al tuo corpo tutto il cibo di cui ha bisogno quotidianamente per mantenersi sano, devi bere almeno 5 bicchieri di liquidi al giorno. 9. Abbi cura dei tuoi denti! Lavali dopo ogni pasto Mangiare spesso durante la giornata cibi ricchi di zucchero e amido può essere causa di carie. Le gomme da masticare senza zucchero possono contribuire a mantenere sani i tuoi denti. 10. Muoverti! Fai attività fisica tutti i giorni Come una bicicletta può arrugginirsi se non viene utilizzata, anche i nostri muscoli e le nostre ossa devono essere tenuti in movimento. L’attività fisica mantiene sano il tuo cuore e forti le tue ossa. 26 PER SAPERNE DI PIU’ EUFIC - European Food Information Council è un'organizzazione senza fini di lucro che fornisce informazioni scientificamente corrette sulla sicurezza e la qualità alimentare, la salute e la nutrizione, ai media, ai professionisti della salute e dell'alimentazione, agli educatori e agli opinion leader, in modo comprensibile per i consumatori. PROPOSTA OPERATIVA Si potrebbe invitare i ragazzi riuniti in gruppo a compilare un decalogo per non sprecare cibo stampandolo (ovviamente o su carta riciclata o sul retro di un foglio usato) Questo vademecum potrebbe essere appeso a casa, in cucina, per avere sempre ben presenti quei pochi e semplici gesti che fanno la differenza. Si potrebbe anche raccogliere le ricette realizzate a casa con gli avanzi e creare a scuola con il contributo di tutti gli alunni un ricettario per partecipare al nostro concorso e farlo conoscere alle famiglie. Ricco di suggerimenti il sito: http://www.nonsprecare.it/ ! ! L’IMPEGNO SULL’ALIMENTAZIONE Garbagnate un esempio virtuoso in ambito educativo Nella trasmissione televisiva di Rai 1 Superquark nella serata del 21 agosto 2014 si è parlato dell’importanza dell’Educazione Alimentare. Un’educazione questa che non può essere solo un’attività didattica di tipo teorico, ma deve essere accompagnata per essere proficua da attività di laboratorio. L’esempio fatto riguarda il Comune di Garbagnate in collaborazione con la Asl Milano1. Qui i bambini iniziano ad analizzare quasi per gioco le loro percezioni sul cibo migliorando cosi senza accorgersene le loro abitudini alimentari che possono diventare un tramite nei confronti della propria famiglia. All’inizio del percorso un bambino su due non mangiava frutta e verdura alla fine del percorso il rapporto era cambiato: solo 1 bambino su cinque non mangiava ne frutta ne verdura. Un grande risultato secondo la dr.ssa Messina della Asl che ha condotto il progetto. www.superquark.rai.it ! ! ! 27 ! ! L’IMPEGNO SUL TERRITORIO: CIBO EQUO E SOLIDALE ! ! ! La Bottega del Grillo è un locale confiscato alla mafia che si trova nei pressi della Stazione a Garbagnate e assegnato in gestione alla Cooperativa Il Grillo Parlante dal dicembre 2008. Vende prodotti del commercio equo e solidale, a km zero e provenienti dalle terre confiscate del circuito Libera Terra. Si occupa di formazione e di realizzare nuove proposte volte a promuovere i temi della cooperazione sociale e la partecipazione attiva nel territorio. La Bottega, coerentemente con le finalità della Cooperativa che la gestisce, si occupa anche di inserimento lavorativo protetto di persone con svantaggio, grazie anche al supporto di numerosi volontari. Collabora attivamente con Libera. PROPOSTE OPERATIVE Scoprire quali sono i diversi stili alimentari che si possono trovare in giro per il mondo si potrebbe fare una ricerca a partire dagli amici o dai compagni di scuola che provengono da altri paesi o approfondire cibi legati ai luoghi delle vacanze o nella terra d’origine dei propri genitori o nonni per ricordare e documentare quali sono i cibi più diffusi, quali sono le prelibatezze locali, come era la tavola e come ci si comportava. Quali erano le emozioni legate al piacere del cibo. ! ! 28 LA SOLIDARIETÀ L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo. Sofocle ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! 29 ! Una persona su 8 soffre la fame, mentre il 12% della popolazione mondiale è affetto da obesità. Secondo l’Unicef sono oltre 870 milioni gli esseri umani che non hanno accesso alle forme minime di sopravvivenza alimentare. Il diritto al cibo è stato sancito dalle Nazioni Unite più di 45 anni fa, ma lungi dall’essere una garanzia acquisita per tutti i popoli del mondo è oggi più che mai al centro del dibattito: occorre mettere in campo strumenti, politiche e cultura per fare sì che questo diritto diventi la vera priorità. “L’Expo è un’opportunità unica per portare alle luci della ribalta mondiale il problema della fame del mondo e tutto ciò che si sta facendo per sconfiggerla” parola di Eduardo Rojas-Briales, vicedirettore della Fao e commissario generale dell’Onu. Il 2015 sarà un anno crucciale per l’Onu visto che uno degli 8 obiettivi del Millennio era dimezzare la percentuale di popolazione che soffre la fame entro il 2015. Anche se molti passi sono stati fatti, si è lontani dal raggiungere l’obiettivo. L’Expo è un’occasione per informare e per lanciare soluzioni. In tutto il mondo, i difensori dei diritti umani sono stati molto spesso dei semplici cittadini, delle associazioni di volontariato non funzionari governativi. ! LE ORGANIZZAZIONI A TUTELA DEI DIRITTI E DELLA SOLIDARIETÀ Da un lato ci sono le Organizzazioni internazionali governative (divise per motivi pratici in 4 gruppi): • il sistema delle Nazioni Unite che comprende come ad esempio FAO, UNESCO, ecc. • le istituzioni finanziarie internazionali come Banca mondiale, Banche regionali di sviluppo ecc. • l'Unione Europea che comprende Commissione, Parlamento, ecc. • tutte le altre organizzazioni internazionali quali, OCSE, NATO, Consiglio d'Europa, ecc. Dall’altro operano moltissime Organizzazioni non governative (ONG) associazioni private, senza fini di lucro, sorte per combattere la fame e gli squilibri tra Nord e Sud del mondo attraverso progetti di cooperazione internazionale e la sperimentazione di stili di vita sostenibili. mettendo in atto azioni di rafforzamento sociale ed economico delle comunità più povere. ! ! ! ! ! 30 PROPOSTA OPERATIVA raccontare attraverso la realizzazione di cartelloni le iniziative di Solidarietà che vengono compiute attraverso le Istituzioni scolastiche o segnalare iniziative che si conoscono. IL GIOCO: Le sette parole Gioco per sperimentare che l'accordo si può raggiungere senza rinunciare alle proprie idee, accettando però quelle degli altri quando le loro argomentazioni sono convincenti. Si decide un argomento, ad esempio le sette parole della solidarietà (o dell’alimentazione o della povertà...), e in un minuto tutti i partecipanti devono scrivere su un foglio le sette parole attinenti all'argomento prescelto che ritengono più importanti. Poi si formano delle coppie, ognuna delle quali deve trovare in due minuti un accordo sulla scelta delle sette parole. A questo punto, unendo due coppie, si formano dei quartetti: ogni quartetto ha tre minuti per decidere le sette parole comuni. Si continua (aumentando sempre il tempo al crescere dei gruppi) finché partecipanti sono divisi in due squadre: a questo punto si deve cercare un accordo globale per ottenere sette parole valide per tutti. (da Giochi, simulazioni e questionari Pace-Nonviolenza-Solidarieta' (PNS) dell’Agesci) CURIOSITÀ Guardando i programmi culinari in televisione, viene sempre da pensare: “dove finirà tutto il cibo cucinato? Verrà buttato via?”. A “Masterchef” la risposta è semplice e solidale: Banco Alimentare collabora con i cuochi e gli aspiranti cuochi di Masterchef per recuperare tutte le eccedenze prodotte nel programma, facendo da spola tra gli studios e la tavola di chi ha bisogno di aiuto per mangiare. PER SAPERNE DI PIU’ SISCOS - Servizi per la cooperazione internazionale www.siscos.org Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo – Ministero affari esteri www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it/pdgcs/italiano/DGCS/intro.html AGImondo – Il portale di informazione delle organizzazioni non governative www.ong.agimondo.it ! ! ! ! ! 31 COSA FACCIAMO NOI CHI SIAMO Siamo un gruppo di genitori e docenti. Abbiamo costituito legalmente l’Associazione Scuola per Scuola uguale Solidarietà nel 2009 a Garbagnate Milanese. E’ la continuazione di un Coordinamento nato nel 2004 tra le scuole locali con l’impegno di realizzare insieme concrete azioni di Solidarietà e di Pace. L’Associazione ha come finalità: > il sostegno a progetti legati a realtà scolastiche in gravi difficoltà, sia vicine a noi o nel sud del mondo, con interventi concreti di solidarietà > la realizzazione di progetti e azioni educative sulla solidarietà, la pace e i diritti umani, con tutte le scuole territoriali. per contribuire alla costruzione di un mondo più giusto più equo e di pace. QUALI PROGETTI DI SOLIDARIETÀ ABBIAMO PROMOSSO Negli anni passati abbiamo sostenuto, coinvolgendo tutte le scuole locali, diversi progetti a favore di scuole nel sud del mondo quali: una scuola nel sud dello Zambia a Mazabuka una scuola in Albania, una a Nairobi in Kenya, una a Zanzibar in Tanzania. PERCHE’ QUESTE SCELTE I progetti umanitari che sosteniamo, sono la nostra vera “mission” e hanno la caratteristica di essere seguiti personalmente da volontari, che si recano direttamente a portare il nostro aiuto. Per questo raccogliamo aiuti da privati cittadini, dalle Scuole, da aziende, ecc. CI DAI UNA MANO? I PROGETTI IN ATTO : 1 - “IL PANE DELLA VITA” A CHEGUTU Questo progetto nello Zimbabwe, lo stiamo seguendo per il terzo anno consecutivo, è rivolto alla scuola primaria “Our Lady of Sorrow” di Chegutu, un paese a circa 100 km a sud dalla capitale, Harare. Verte sul cibo, un diritto primario, troppo spesso, oggi, ancora negato. I bambini, che frequentano questa scuola, provengono dalle famiglie più povere. Hanno uno scarso rendimento a scuola, perché non hanno nulla da mangiare, e le loro condizioni di salute peggiorano continuamente. Alcuni degli alunni la mattina, per arrivare a scuola, devono percorrere più di 14 km a piedi. La stanchezza e la fame portano ad avere a scuola risultati pessimi. Il progetto “Il pane della vita” nasce dalla necessità di offrire ai bambini orfani la possibilità di mangiare almeno una volta al giorno. Ci sono volontari garbagnatesi che ogni anno passano le ferie lavorative in quella missione. 2 - CARITAS: ADOTTA UNA FAMIGLIA La nostra Associazione ritiene giusta un’attenzione anche verso la realtà territoriale. Oltre 500 famiglie, in condizioni di vera povertà, oggi vengono seguite dalla Caritas locale con azioni diverse quali la spesa solidale, il microcredito gratuito, i giovani aiutano le famiglie. Noi abbiamo aderito a due iniziative la spesa solidale e il progetto “adotta una famiglia”, aiutando cosi due realtà diverse le famiglie e i ragazzi e contemporaneamente il loro andare a scuola. In questi due ultimi anni la nostra Associazione ha promosso una raccolta in tutte le Scuole del territorio di cibo inscatolato, a favore della Caritas cittadina. Una partecipazione generosa e solidale. 32 BUONI PROPOSITI: LA LISTA DELLA SPESA DEGLI AMICI DEI POPOLI (un suggerimento del BANCO ALIMENTARE) ! 1 - Frutta e verdura a km 0 e di stagione per ridurre i trasporti e le emissioni, e mangiare più sano spendendo meno. 2 - Una ciabatta con interruttore o il proposito di disattivare gli apparecchi elettrici in stand-by 3 - Prodotti sfusi e che prevedono meno imballaggi e confezioni: prima ancora di riciclare si può cercare di generare meno rifiuti! 4 - Fazzoletti e tovaglioli in cotone invece di quelli usa e getta oppure quelli in carta riciclata. 5 - Un riduttore di flusso per consumare la metà dell’acqua rispetto a un comune rubinetto. 6 - Una caraffa per bere l’acqua del rubinetto e una borraccia al posto delle bottigliette di plastica. 7 - Caffè, the e cacao equosolidali perché sono tra i prodotti per cui viene maggiormente sfruttato il lavoro delle popolazioni di Africa, Asia e America Latina. 8 - Tazzine, bicchieri, piattini e posate riutilizzabili invece che di plastica per la festa di compleanno o per il caffè in ufficio. E quando non se ne può fare a meno, quelli in materiale riciclato o biodegradabile. 9 - Un biglietto del bus, della metro o del treno per scoprire il piacere di non dover cercare parcheggio, di risparmiare sul carburante e di vedere il percorso con occhi nuovi. 10 - Il tutto dentro a una borsa della spesa in cotone invece di una di plastica. ! PER SAPERNE DI PIU’ IL BANCO ALIMENTARE dal 1989 opera contro lo spreco, contro la fame. Distribuisce prevalentemente alimenti a lunga conservazione come pasta, biscotti, latte (non fresco), ma anche formaggi e altri prodotti da conservare in freezer. Da più di 20 anni l’attività è resa possibile grazie ai volontari. Provvede: alla raccolta delle eccedenze di produzione agricole, dell’industria alimentare, della Grande distribuzione organizzata e della Ristorazione organizzata; alla ridistribuzione ad enti che si occupano di assistenza e di aiuto ai poveri, agli emarginati e, in generale, a tutte le persone in stato di bisogno”. www.bancoalimentare.it PROPOSTA OPERATIVA Dare questa lista della spesa ad ogni alunno trasformarla in una vera e propria locandina con disegni e colori da portare in famiglia nella Giornata Nazionale della Colletta Alimentare e… dipingere una borsa di cotone, perché no! magari con del tessuto ricavato da un indumento che non si usa più, con l’aiuto della Mamma per le cuciture. ! 33 BIBLIOGRAFIA SUL CIBO Jean-François Revel, 3000 anni a tavola. Storia culturale della cucina, Rizzoli , 1980 Andrea Vecchio, Ricette di legalità, Novantacento, 2009 Patrizia Traverso, Lo sguardo e il gusto, TEA, 2012 Fernàndez Armesto, Storia del cibo , Bruno Mondadori, 2012 Lester R. Brown, 9 miliardi di posti a tavola. La nuova geopolitica della scarsità di cibo, Ambiente, 2012 Pia Baggi Sisini, Daverio Philippe, Biscottini Paolo, Bello da mangiare, Nexo, 2012 Emanuela Scarpellini, A tavola Gli italiani in 7 pranzi, Laterza, 2014 Ferdinando Scianna , Ti mangio con gli occhi, Contrasto Due, 2014 ! SUL PIANETA AA.VV., Misteriosambiente, Carthusia, 2002 CNMS, Ai figli del pianeta, EMI, 2004 Roberto Papetti, Gianfranco Zavalloni, Piccoli gesti di Ecologia, Scienza, 2010 Lorena Lombroso e Simona Pareschi, Dipende da te! 101 cose da fare per salvare il pianeta e vivere meglio, Gribaudo 2011 Smith Keri, Come diventare un esploratore del mondo, Corraini, 2012 Aleksandra e Daniel Mizielinscy, Mappe, Mondadori Electa, 2013 Manunta Marco, Meregalli Roberto, Acqua terra energia. Progettare il futuro in tempo di crisi, MC, 2013 Marta Antonelli, Francesca Greco, L'acqua che mangiamo. Cos'è l'acqua virtuale e come la consumiamo, Ambiente, 2013 N. Ferrari, G. Aliprandi, E. Padoa-Schioppa, Classi aperte sul mondo. Pensieri e percorsi di Educazione Ambientale, Junior , 2013 Luca Mercalli, Prepariamoci a vivere in un mondo con meno risorse, Chiarelettere, 2013 ! ! 34 I nostri propositi cominciano da qui. Da queste pagine stampate su carta certificata, amica del Pianeta, perché proviene da foreste gestite in maniera sostenibile, PEFC "Programme for Endorsment of Forest Certification schemes", secondo le indicazioni suggerite da Greenpeace. ! Grazie! Questo opuscolo non sarebbe stato possibile senza l’aiuto, il sostegno e le doti di creatività dei componenti il Direttivo di Scuola per Scuola Uguale Solidarietà. Grazie a Angelo, Chiara, Cristina, Filomena, Francesco, Franco, Giorgia, Giovanni, Lia, Maurizio, Miriam, Paola, Paolo, Rosalia, Sabrina, Samuele, Sergio, Sofia, Younes, e a tutti coloro (e sono molti) che in modo volontario e a vario titolo ci hanno incoraggiato e dato una mano in molte occasioni, nel corso di questa non facile, ma entusiasmante avventura. C’è un debito di gratitudine verso i Docenti Referenti che nell’Associazione rappresentano tutte le Istituzioni Scolastiche locali. Senza la loro passione nel “fare Scuola” il nostro messaggio, in questi anni, non sarebbe arrivato in modo così coinvolgente ai ragazzi. Grazie: Ada, Andrea, Dora, Emanuela, Franco, Laura, Ornella, Patrizia. Anche pensando al loro mirabile impegno sono nate queste pagine. ! ! ! ! ! ! ! Seguiteci sul blog: scuolaperscuola.blogspot.com 35