A cura dell’Associazione Scuola per Scuola uguale Solidarietà
Vuoi aiutare
il PIANETA?
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Vademecum allegato al Progetto
“Colora il pianeta. Cibo e acqua per tutti”.
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(in attesa di Expo Milano 2015) !
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PREMESSA
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“Se io ho una mela e tu hai una mela e ce le scambiamo, rimaniamo
entrambi con una mela. Ma se tu hai una idea e io ho una idea e ce le
scambiamo, tu hai due idee e io anche…”
George Bernard Shaw
Questo opuscolo è rivolto ai Docenti delle Scuole garbagnatesi:
a chi partecipa con entusiasmo e passione alle nostre iniziative;
a chi ci ha incoraggiato a proseguire nonostante le difficoltà;
a chi pensa che la fantasia abbia a che fare con la scienza;
a chi ha scelto di sostenere i ragazzi nel partecipare, pur sapendo di addossarsi un
impegno in più;
a chi ha compreso che vogliamo valorizzare il lavoro degli Insegnanti, oltre la creatività
degli alunni;
a chi ha trovato che i nostri premi, anche se modesti, fossero comunque una risorsa;
a chi ci ha rivolto una critica costruttiva e a chi ci ha criticato senza approfondire;
a chi ritiene che nel nuovo progetto ci possa essere qualcosa di avvincente per cui valga la
pena aderire, perché come sostiene John Javna “se la Terra è importante per i ragazzi,
anche gli adulti se ne dovranno interessare”.
Qui troverete una raccolta di idee, in gran parte prese in prestito. Sono informazioni, curiosità, riflessioni, proposte a supporto del nostro progetto “Colora
il Pianeta. Acqua e cibo per tutti”. Hanno molti maestri. Menti ingegnose e creative, che
hanno saputo e sanno guardare al mondo che verrà. Se qualche indicazione sarà utile, per favorire la partecipazione attiva e accrescere la
motivazione nei ragazzi (e perché no, coinvolgendo le loro famiglie), avremo fatto insieme
importanti passi, dalla conoscenza del sé alla cura del mondo.
L’Associazione Scuola per Scuola uguale Solidarietà !
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INDICE
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Perché il concorso “Colora il pianeta. Cibo e acqua per tutti”?
4
Temi e sotto temi dell’Expo
5
Gli 8 obiettivi del Millennio
9
10 piccole azioni per salvare il pianeta
13
Un film per salvare il Pianeta? “Walle-E”
14
“L’Economia della felicità”
16
Altri possibili film
18
Acqua
19
Cibo
24
Solidarietà
29
Chi siamo
32
Bibliografia
34
Ringraziamenti
35
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3
PERCHE’ IL CONCORSO “COLORA IL
PIANETA. ACQUA E CIBO PER TUTTI”?
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“E’ possibile assicurare a tutta
l’umanità un’alimentazione buona,
sana, sufficiente e sostenibile?”
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E’ questa la provocazione di Expo 2015.
Una sfida gigantesca, che anche noi vogliamo raccogliere.
Al centro del dibattito internazionale si pongono le condizioni di un pianeta dove si
mangia troppo o troppo poco, dove ci sarebbe cibo per tutti, ma troppi soffrono la fame e
l’acqua è ancora per milioni di persone un bene inaccessibile.
L’alimentazione rappresenta il terreno forse più importante su cui giocare questa
sfida: quello che mangiamo non è solo salute e piacere per il palato, ma è anche tutela
dell’ambiente e giustizia sociale.
Un’occasione straordinaria per approfondire tutti i sapori e i colori dei cinque
continenti, dove l’acqua e il cibo, diritti umani universali, sono anche un viaggio alla
conquista dei “saperi”.
Con il concorso indetto dall’Associazione Scuola per Scuola uguale Solidarietà, (che ha
come “mission” la pace, i diritti umani e la solidarietà) si vuol invitare a guardare a modelli
di comportamento virtuosi, ad approfondire e a sperimentare nuove pratiche, da far
conoscere al territorio attraverso una mostra delle opere in concorso, per una nuova
ecologia della vita.
La Terra va difesa. Tutti lo possono fare. Basta cominciare dalle scelte quotidiane che
ciascuno di noi compie.
Il concorso vuol privilegiare quattro filoni: ACQUA - CIBO - ENERGIA - SOLIDARIETÀ’.
Temi privilegiati anche a Expo Milano 2015.
IL BANDO “ Colora Il Pianeta. Acqua e cibo per tutti” anno scolastico 2014/ 2015 è
in tutte le Istituzioni Scolastiche garbagnatesi.
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I TEMI E I SOTTO TEMI DI EXPO 2015
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L’Italia, candidando Milano per ospitare l’Esposizione Universale, ha scelto il Tema:
Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Un Expo quella del 2015 che si confronta con
il problema del cibo, del nutrimento dell’uomo e della Terra e si pone come momento
di dialogo tra i protagonisti della comunità internazionale sulle principali sfide
dell’umanità. La storia alimentare dell’uomo, il cibo e il futuro, il cibo e i bambini, il legame
tra cibo e ambiente e quello tra il cibo e l’arte sono i soggetti di Expo 2015.
Cinque le aree tematiche, che rientrano a pieno titolo nel nostro concorso.
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1 - STORIA DEL L’UOMO, STORIE DI CIBO
E’ possibile osservare la storia dello sviluppo umano anche attraverso la lente delle storie
del cibo, delle tecniche di coltivazione, allevamento, trasformazione e mutazione degli
alimenti che compongono la dieta degli individui.
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2 - ABBONDANZA E PRIVAZIONE: IL PARADOSSO DEL CONTEMPORANEO
Contraddizioni nel cibo e nella sua disponibilità: un analogo numero di persone nel
mondo vive condizioni di sotto-nutrizione e mancato accesso all’acqua potabile da un
lato, malattie fisiche e psicologiche legate alla cattiva / eccessiva nutrizione e allo spreco
dall’altro.
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3 - IL FUTURO DEL CIBO: SCIENZA E TECNOLOGIA PER LA SICUREZZA E LA
QUALITÀ
Illustrare le tecnologie, le scoperte scientifiche, i traguardi della ricerca è il primo passo
per acquisire le conoscenze per la formazione del capitale umano del domani, attento
all’ottimizzazione delle filiere agroalimentari come alla qualità dei prodotti che finiscono
sulle nostre tavole
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4 - CIBO SOSTENIBILE = MONDO EQUO
Come si può responsabilizzare il genere umano affinché mantenga uno sviluppo
equilibrato tra la produzione del cibo e lo sfruttamento delle risorse? lanciare i nuovi
obiettivi per un millennio sostenibile, dove sia salvaguardata la biodiversità da un lato e
intere culture dall’altro.
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5 - IL GUSTO È CONOSCENZA
Nutrirsi è certamente un atto necessario, ma può essere anche uno dei più gioiosi per
l’uomo. E soprattutto, il piacere del palato diventa strumento di conoscenza: i sapori e gli
odori delle cucine internazionali spiegano la storia e le culture delle società del Pianeta
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QUANDO NASCE L’ ESPOSIZIONE UNIVERSALE
L’Esposizione Universale nasce come palcoscenico ideale dei traguardi più ambiziosi
raggiunti dall’uomo e dai popoli nel corso del tempo. La prima si tenne a Londra nel 1851.
E’ un evento straordinario, l’occasione per condividere innovazione, avanzamenti
tecnologici, scoperte, progetti architettonici e/o movimenti artistici, ma anche per creare
luoghi e spazi che si sono trasformati in veri e propri simboli della cultura e della storia
dell’epoca. Basti pensare alla Torre Eiffel, eretta a Parigi per l’Esposizione del 1889.
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Quando Milano, per la prima volta, si aprì al mondo
Il 28 aprile 1906 si inaugurava a Milano l’Esposizione Universale dedicata ai trasporti.
Per l’occasione l’area alle spalle del Castello Sforzesco, l’attuale Parco Sempione, ospitava
oltre 200 padiglioni. Tutto il mondo aspettava la fine dei lavori del Traforo del Sempione
che venne aperto lo stesso anno. La manifestazione permise a Milano di guadagnarsi un
ruolo da protagonista sulla scena internazionale.
Un secolo dopo, Milano, la principale città del Nord Italia, è chiamata a ospitare
l’Esposizione Universale del 2015. L’evento da maggio a ottobre 2015 focalizzerà
l’attenzione del Pianeta. Così la città ha di nuovo l’opportunità di farsi ambasciatrice
dell’Italia nel mondo. !
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IL LOGO
Il logo di Expo Milano 2015 nasce nel 2011 da
un concorso che ha coinvolto studenti e
neolaureati delle scuole di design e arti,
architettura, moda, disegno industriale e grafica
pubblicitaria. Scelto tra 710 progetti creativi, il
logo vincitore è opera di Andrea Puppa e
rappresenta un segno di luce e di vita in cui
tante energie si incontrano e si moltiplicano.
Giallo, blu, magenta. I tre colori primari si
incontrano dando vita a tante nuove sfumature.
Quattro lettere (EXPO) e quattro cifre (2015) si
sovrappongono realizzando un unicum visivo.
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CURIOSITÀ Il celebre disegno dell’Uomo Vitruviano di
Leonardo da Vinci, inscritto all’interno del
cerchio e del quadrato, è il logo che ha
contraddistinto l’immagine e l’identità
dell’evento in fase di candidatura.
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LA MASCOTTE
La Mascotte di Expo 2015 è Foody un
personaggio disegnato da Disney Italia. E’
stato scelto un volto in stile Arcimboldo. Vuol
rappresentare un personaggio sincero,
saggio, rispettoso e amante della sana e
buona cucina. Foody indica la comunità, la
diversità e il cibo inteso quale fonte di vita ed
energia.
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GRANDE MOSTRA PER
!UNA
INAUGURARE L’EVENTO
A Milano a Palazzo Reale ci sarà, a ridosso
dell’apertura di Expo, la più grande
mostra su Leonardo mai realizzata in
Italia: aprirà il 15 aprile (giorno del
compleanno di Leonardo) del 2015
«Leonardo 1452-1519» !
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Expo Milano 2015 sarà
imponente!
Perché:
durerà sei mesi,
rappresenterà il 94% della
popolazione mondiale,
saranno previsti 20 milioni di
visitatori,
ci saranno 60 padiglioni (ultima
edizione a Shanghai erano 42),
PROPOSTA OPERATIVA
Visitare la mostra sarà una grande
opportunità!
L’esposizione, attraverso dodici sezioni,
indagherà sulla figura di Leonardo non
solo analizzando ogni aspetto della sua
poliedrica attività (dal disegno ai profili
scientifici), ma mettendolo anche in
relazione con le opere dei suoi
predecessori, dei suoi discepoli (anche
loro protagonisti con alcune opere) e la
sua influenza sull’arte moderna e
contemporanea.
CURIOSITÀ
L’EREDITA’ CHE LASCIA EXPO
Se il tema scelto e il paese ospitante
cambiano ogni 5 anni, ogni Expo si
fonda su tre ideali irrinunciabili:
fiducia, solidarietà e progresso
stabiliti dal BIE (Bureau International
des Expositions)
Ogni Expo lascia alla città che la ospita
monumenti e palazzi che possono diventare
un vero biglietto da visita della metropoli,
come la Torre Eiffel di Parigi, l’Atomium di
Bruxelles o lo Space Needle di Seattle.
E’ un’opportunità par cambiare il volto
della città, per migliorare la qualità della
vita dei cittadini, per attirare più turisti.
Le Esposizioni di Shanghai, Lisbona,
Brisbane, Spokane e di tante altre città
hanno lasciato in eredità quartieri
moderni, nuove infrastrutture, parchi e
musei.
Expo Milano 2015 sarà una città
“digital smart city”, non sarà solo
uno spazio espositivo, ma
partecipativo, ultratecnologico dove
i visitatori oltre a sperimentare,
impareranno divertendosi.
PER SAPERNE DI PIU: www.expo2015.org 8
GLI 8 OBIETTIVI DEL MILLENNIO
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“Abbiamo tutti un dovere verso tutti i popoli del pianeta, specialmente quelli più
vulnerabili e, in particolare, verso i bambini e i giovani del mondo intero, ai quali
appartiene il futuro” (Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite. Assemblea
Generale, 8 settembre 2000).
Nel settembre 2000, 191 paesi membri delle Nazioni Unite hanno stretto un patto per
rendere il mondo migliore nel nuovo millennio. Costituito da 8 obiettivi da raggiungere
entro il 2015.
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2. 880 milioni di adulti
e 125 milioni di
bambini non hanno
accesso alle scuole
primarie.
3. Nel mondo le donne
studiano meno, lavorano
di più e guadagnano
meno degli uomini.
1. Un
miliardo di
persone
vive con
meno di 1
dollaro al
giorno.
4. Quasi
30.000
bambini
sotto i 5
anni
muoiono
ogni
giorno.
5. Circa
529.000
donne
muoiono
ogni anno
durante
il parto.
l’85% delle
morti è
evitabile.
8. Occorre
un
partenariato
globale
perché gli
obiettivi
siano
raggiunti.
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6. Più di 14 milioni di
bambini sono orfani a
causa dell’HIV/AIDS.
7. Oggi 1,4 miliardi
di persone vivono
senza acqua
potabile nelle
vicinanze.
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Sono obiettivi semplici, che ogni uomo o donna, da New York a Nairobi a New Delhi,
può capire. Ma sono soprattutto obiettivi che riguardano da vicino la vita dei miliardi di
persone del nostro pianeta. Tutto questo riguarda anche noi.
Quindi il 2015 è anche una data simbolica e significativa in quanto si collega alla
Campagna del Millennio dell’ONU che è la più importante iniziativa politica e mediatica
mai intrapresa dalle Nazioni Unite, per incoraggiare le nuove generazioni a debellare la
povertà e la fame, quale più grande violazione esistente dei diritti umani. Il
collegamento fra il tema dell’Expo e la Campagna del Millennio offre la possibilità di porre
come tematica centrale le identità culturali e le esigenze dei paesi in via di sviluppo.
OBIETTIVI DEL MILLENNIO E INFANZIA: UN
LEGAME INDISSOLUBILE
Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio stabiliscono priorità globali per tutti gli abitanti del
pianeta.
Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio stabiliscono priorità globali per tutti gli abitanti del
pianeta, ma in primo luogo per i bambini. Ecco perché:
Gli Obiettivi parlano di infanzia. Sei degli otto Obiettivi fanno esplicitamente riferimento
all'infanzia. Se fossero raggiunti, avrebbero un impatto positivo sul loro destino.
I bambini sono i primi da proteggere. I bambini sono i soggetti più vulnerabili all'interno
di qualsiasi comunità: quando scarseggiano acqua, nutrimento, servizi sociali, i bambini
sono i primi a soccombere.
I bambini hanno diritti. La Convenzione sui diritti dell'infanzia del 1989, il trattato sui
diritti umani che ha ricevuto il più ampio numero di ratifiche nella storia (193, un numero
addirittura superiore agli Stati membri dell'ONU), enuncia da 16 anni il contenuto degli
Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
La riduzione della povertà comincia dai bambini. Aiutare i bambini a raggiungere il loro
pieno potenziale è il migliore investimento nel progresso dell'umanità. Similmente,
investire nell'infanzia di oggi significa accelerare il raggiungimento dei traguardi futuri in
tema di lotta alla povertà.
L'UNICEF, l'unica agenzia delle Nazioni Unite interamente dedita all'infanzia, ha
incorporato gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio nella propria missione .
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PROPOSTA OPERATIVA: I TUOI OBIETTIVI DEL MILLENNIO
Prima fase: presentare agli alunni gli otto Obiettivi del Millennio.
Seconda fase: partire dal significato di dichiarazione. Riflettere sul
significato di una campagna, di una presa di posizione nei confronti di
urgenze che riguardano l’intera umanità. Gli alunni divisi a gruppi verranno
coinvolti in un percorso che individui gli elementi che consentono di
migliorare la qualità della vita di ogni essere umano e di ipotizzare le
modalità per il raggiungimento di ciascun obiettivo. Dividete la classe in gruppi di 5 persone che individueranno 8 obiettivi che
ritengono fondamentali per migliorare la qualità della vita di ogni essere
umano che abita il pianeta. Successivamente ciascun gruppo deve individuare un capogruppo che si
occupi di garantire l’attività del gruppo e tre azioni concrete per il
raggiungimento di ognuno degli obiettivi definiti.
Predisporre una griglia suddivisa in:
> Obiettivo
> Azioni concrete
> Responsabili (istituzioni, Associazioni, Enti, cittadini, ecc. Chi si deve
occupare di cosa fare).
Creare disegnandoli i simboli per ognuno degli obiettivi scelti. Tali simboli
devono avere caratteristiche concrete rispetto all’obiettivo. Devono essere
semplici, di facile comprensione e colorati (come quelli del Millennio) Spunti di riflessione per il gruppo:
> Come avete fatto a individuare i vostri obiettivi?
> Su quali aspetti non avete trovato immediato accordo?
> Quali tra gli obiettivi che avete individuato realizzereste per primi e perché?
Conclusa questa fase ogni gruppo attraverso presenterà agli altri gruppi il
proprio lavoro. Fare notare ai ragazzi che hanno già in mano una
Dichiarazione del Millennio. Ogni gruppo con la propria Dichiarazione farà un
confronto con gli Otto Obiettivi individuati dal ONU. Spunti di riflessione:
> Sono uguali a quelli da voi segnalati?
> L’ordine di priorità dato a ciascuno di essi coincide con quello da voi
individuato?
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Terza fase - Progettare una campagna mediatica di sensibilizzazione.
Spunti di riflessione:
> A chi è rivolta?
> Quali mass media utilizza?
> Con quali finalità?
> Con quale budget?
Per avere successo una campagna deve raggiungere quante più persone è
possibile. Stimolare a una riflessione e ad un’azione che porti a reali cambiamenti
o ad un senso di una accresciuta consapevolezza rispetto alle tematiche
proposte. Una volta risposto a queste domande verranno presentate le fasi del
progetto di sensibilizzazione. Il nome del progetto sarà indicativo rispetto ai
contenuti e finalità.
Spunti di riflessione:
> Notate qualche somiglianza con altre campagne che potete trovare tramite
internet o di cui avete sentito parlare?
> Avete incontrato qualche difficoltà nell’individuazione delle modalità di azione?
> Quali comportamenti intendete modificare con la vostra campagna, e a quale
scopo?
Lasciate una traccia del vostro lavoro con cartelloni, foto, filmati, ecc.
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PRENDI POSIZIONE! Connettiti a Facebook, cerca “Millennium News – Diamo voce ai ragazzi di
strada” e segnalaci i tuoi suggerimenti o il lavoro svolto dalla tua scuola
nell’ambito del progetto. I migliori elaborati verranno pubblicati sulla pagina
Facebook.
PER SAPERNE DI PIU’
Unicef: www.unicef.it
Per ulteriori informazioni sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni
Unite: www.un.org/millenniumgoals
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10 PICCOLE AZIONI PER SALVARE IL PIANETA
un’idea WWF Sono 10 piccole azioni quotidiane che ognuno di noi può compiere per salvare
il Pianeta e l’umanità.
1. Utilizzare l’auto il meno possibile e preferire i mezzi pubblici o la bicicletta o spostarsi
a piedi.
2. Ridurre l’utilizzo di elettrodomestici (acquistare quelli di classe A) e utilizzarli a pieno
carico, tenere il frigo a 5°C o più e il riscaldamento a non più di 21°C, abbassare o
spegnere il riscaldamento.
3. Acquistare cibo locale che non abbia percorso molti km per arrivare alla nostra tavola,
usare sacchi in tela per fare la spesa e cucinare con pentole a pressione o con coperchio.
4. Non sprecare l’acqua potabile (ridurre il consumo e applicare i vaporizzatori), non
utilizzare bottiglie d’acqua e stoviglie in plastica
5. Ridurre i rifiuti e attuare la raccolta differenziata
6. Piantare alberi e piante se si possiede un pezzo di terreno, usare carta riciclata,
acquistare mobili di legno certificato e limitare l’arrivo di posta pubblicitaria
7. Ridurre o abolire il consumo di carne e pesce e mangiare più frutta e verdura locali.
8. Installare, se possibile, pannelli solari e fotovoltaici o piccoli generatori eolici a casa
propria, installare doppie finestre o rivestirle con materiali isolanti
9. Convincere i propri amici, parenti, vicini, per mezzo di dialoghi, e-mail, chat, lettere,
etc. a fare lo stesso.
10. Convincere i propri politici locali a piantare alberi in città ridurre il traffico urbano, ad
utilizzare negli uffici pubblici carta riciclata e mobili FSC, ad incentivare i cittadini all’utilizzo
di pannelli solari.
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PROPOSTA OPERATIVA: I GESTI PIU’ VOTATI DAGLI ALUNNI (DA
APPENDERE IN CLASSE)
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Individuare tre piccoli gesti quotidiani per aiutare il Pianeta e lo sviluppo sostenibile:
1 ……………………………………………
2…………………………………………….
3…………………………………………….
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La classe………………del Plesso……………………………Scuola……………………….
si impegna a compiere le piccoli azioni individuate per rendere migliore la Terra
Data
Firme dei ragazzi e del Docente/i
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UN FILM PER SALVARE IL PIANETA? WALL-E
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Spesso un film, come un libro, è l’inizio di un percorso, il principio di mille possibili
riflessioni. Abbiamo scelto e recensito due film: Wall-e e l’Economia della felicità.
L’Associazione farà pervenire alle Scuole i DVD relativi.
Il film che vi abbiamo proposto vi è entrato nel cuore? Segnalateci i commenti!
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IL FILM
Wall-E è la fantastica storia di un dolce
robot "raccogli-immondizia" unico essere
rimasto sulla Terra dopo che gli esseri
umani hanno abbandonato il pianeta
desolato e privo di vita.
Gli umani sono fuggiti rifugiandosi su una
nave spaziale. Galleggiano nell’aria, grassi
e regrediti. Hanno un’ unica possibilità di
tornare a vivere sulla Terra, legata alla vita e
alla sopravvivenza di una verde piantina,
che pare scomparsa dal pianeta ridotto ad
un ammasso di scorie e detriti. In questo
arido deserto Wall-E è costretto a compiere
sempre lo stesso lavoro: ammassare la
spazzatura e compattarla in cubi identici e
squadrati. Il piccolo eroe vive le sue
giornate in compagnia di uno scarafaggio e
del film Hello, Dolly!, da cui apprende la
bellezza dell’amore e la gioia di ballare.
Un giorno, da una strana astronave, arriva EVE, una robot ricercatrice, che sconvolge la
vita monotona di Wall-E. Come macchine non sono in grado di parlare tra loro ma, a poco
a poco, riescono a comunicare dando vita ad una incredibile e dolce storia d'amore.
Tutto procede tranquillamente fino a quando Wall-E offre in dono ad EVE il germoglio che
aveva trovato e conservato con grande cura. La presenza della piantina provoca reazioni
impreviste, EVE viene ricuperata dalla nave spaziale degli umani e riportata nella galassia
dove Wall-E deciderà di seguirla. Dal loro legame e dall’abilità che hanno di superare gli
ostacoli, scaturirà una nuova era per l’umanità.
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UNA POSSIBILE LETTURA
È una fiaba, allegra e tragica nello stesso tempo, una proposta narrativa che va dritta al
cuore e coinvolge lo spettatore chiamandolo in causa. Una denuncia di grande rilevanza
sociale: il rispetto dell’uomo verso se stesso, verso gli altri, verso la natura e nessuna
clemenza per coloro che ignorano questo appello. Punizione sarà la sproporzionata
obesità che invalida e paralizza.
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CURIOSITÀ
Derek Thompson, artista grafico alla Pixar, racconta: “Per Wall-E abbiamo dovuto
affrontare una serie di sfide completamente nuove. Una delle più grandi era il fatto che
parte del film era priva di dialoghi: dovevamo veicolare emozioni e personalità e
addirittura parte della narrazione senza beneficiare della parola”. “Altra sfida, spiega
Rodrigo Blaas, animatore della Pixar, con Wall-E e Eve era che non hanno dei volti, non
puoi fargli esprimere emozioni muovendogli le espressioni del viso. Il design di questi
robot è molto semplificato - EVE ha due punti blu al posto degli occhi, e puoi usare solo
quelli per le emozioni che un viso umano può esprimere”.
PROPOSTA OPERATIVA: SPUNTI DI RIFLESSIONE
Porre ai ragazzi alcuni fra i seguenti quesiti:
Quali sono i pezzi più importanti che costituiscono Wall-E? Da che cosa è
alimentato? Dove abita? Che compito ha? Che cosa guarda alla televisione?
Chi è il suo compagno? Sai descriverlo? Chi è Eve? Che compito ha? Chi è
Auto? Sapresti descriverlo? Perché Axiom entra in contrasto con Auto? Come
sono rappresentate le persone che abitano la stazione spaziale? Da chi sono
schiavizzate? In che cosa si manifesta lo snaturamento della specie umana?
Che cosa è richiesto all’uomo per liberarsi dalla macchina che lo imprigiona?
Che cosa rappresenta la piantina? Qual è il messaggio del film?
> Il film mostra l’amore fra due robot: ti è mai capitato di provare sentimenti
profondi per un personaggio irreale? (protagonisti di film o cartoni animati,
personaggi dei fumetti, giocattoli).
> La tecnologia nella realtà quotidiana: quanto ci aiuta e quanto invece ci
impigrisce e nuoce alla nostra curiosità nell’affrontare i problemi?
> Wall-E ha un insetto come amico: hai animali domestici? Qual è il tuo
rapporto con loro?
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PERCORSI DIDATTICI
Prima di aver visto il film
1. Affrontare il tema dei rifiuti con le 4 R (riduzione, riutilizzo, riciclo, recupero)
2. Studiare il rapporto tra rifiuti e inquinamento e stile di vita / Fonti di energia
rinnovabile
3. Far ricercare agli studenti i robot nei film che conoscono !
Dopo aver visto il film
1. Visitare un centro di raccolta rifiuti e imparare le tecniche di raccolta e
compostaggio
2. Affrontare il Protocollo di Kyoto, la storia, le implicazioni sul futuro
3. Studiare cos’è la Stazione Spaziale Internazionale e le ipotesi di soluzioni per la
vita nello spazio
4. Lavorare sul rapporto tra vita sedentaria e obesità
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L'ECONOMIA DELLA FELICITA’
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IL FILM Il film-documentario ci elenca otto
scomode verità sulla
globalizzazione. Qualche
fotogramma che definisce lo stato
di salute della civiltà occidentale e
poi l'elenco di cosa non funziona,
di come la nostra idea di esistenza
si sia tramutata in spirito di
sopravvivenza, con pochi slanci di
vitalità e tanti momenti di
sconforto.
Ricerca di sguardi autentici sparsi
nel mondo, dalla freschezza del
'piccolo Tibet' alla confusione delle grandi metropoli americane. Il viaggio comincia in
Ladakh, una delle più alte e abitate regioni dell'Himalaya, dove ogni individuo
contribuisce al benessere della comunità. Vitali e socievoli, con radici ben piantate in terra,
i tibetani che vivono lassù sono felici, si nutrono con i prodotti della loro terra, seguono il
ritmo naturale delle cose, apprezzano la ricchezza del silenzio. Ma anche qui, in uno dei
luoghi più belli dell'intero pianeta, apparentemente inattaccabile dall'arroganza del
mercato globale, si è instaurato un regime occidentalizzato.
Ascoltiamo un coro di voci provenienti da sei continenti, tra cui Vandana Shiva, Bill
McKibben, David Korten, Samdhong Rinpoche, Helena Norberg-Hodge, Michael Shuman,
Zac Goldsmith e keibo Oiwa. Ci dicono che il cambiamento climatico e il picco del
petrolio ci danno ben poca scelta: abbiamo bisogno di localizzare, ovvero di portare a
casa l'economia. La buona notizia è che, nel momento in cui ci muoveremo in questa
direzione, inizieremo non solo a guarire la terra, ma anche a ripristinare il nostro senso di
benessere. L'Economia della Felicità ci sfida a ripristinare la nostra fede nell'umanità, ci
sfida a credere che sia possibile costruire un mondo migliore.
UNA POSSIBILE LETTURA
L'Economia della Felicità descrive un mondo che si muove simultaneamente in due
direzioni opposte.
Da un lato, una diabolica alleanza di governi e grandi imprese
continua a promuovere la globalizzazione e il consolidamento del potere corporativo. Allo
stesso tempo, la gente di tutto il mondo si sta opponendo a queste politiche, chiedendo
una nuova regolamentazione del commercio e della finanza, e, lontano dalle vecchie
istituzioni del potere, stanno cominciando a forgiare un futuro molto diverso. Comunità si
stanno unendo per ricostruire a misura d'uomo economie ecologiche basate su un nuovo
paradigma - un'economia di localizzazione.
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Tra interviste ai luminari del mercato globale e il parere della gente comune, si fa strada
una soluzione per combattere lo stress di una vita troppo bombardata da messaggi
pubblicitari e troppo sotto pressione, e in questa consapevolezza si inserisce la
potenzialità di un movimento che potrebbe cambiare il mondo. Scendere al mercato a
comprare le verdure piuttosto che dirigersi nel grande centro commerciale fuori città,
dotato di comfort e comodità che ci fanno credere indispensabili, è il primo passo per
aiutarci a riscoprire le relazioni essenziali sia con il mondo vivente che con i nostri simili.
Al di là di ogni falsa retorica e al di là del più ingenuo ottimismo, L'economia della
felicità racconta puntualmente cosa, di giorno in giorno, tutti - ma soprattutto gli
occidentali - potrebbero fare per migliorare il proprio stato di salute e quello degli
altri. Una sorta di manuale no-global che fa ben sperare sul nostro futuro.
CURIOSITÀ
Il film è uscito nelle sale nel 2012 in concomitanza con l'anniversario della nascita di
Gandhi e la Giornata mondiale della non violenza (2 ottobre).
La regista è HELENA NORBERG-HODGE scrittrice ed attivista, vincitrice del Right
Livelihood Award, o Premio Nobel alternativo - è autrice di Il Futuro nel Passato tradotto in
più di 42 lingue. Scrive per The Ecologist, Resurgence, and YES! Magazine, e è membro
dell’ International Commission on the Future of Food and Agricolture. Nel luglio 2012 ha
ricevuto il prestigioso premio giapponese Global Peace Award.
PROPOSTA OPERATIVA SPUNTI DI RIFLESSIONE E PERCORSI DIDATTICI
Il film, con il suo valore didattico, è un interessante punto di partenza per affrontare un
tema complesso come quello dell’economia mondiale in rapporto con la salvaguardia
del pianeta.
Quali sono le 8 scomode verità sulla globalizzazione in questo film?
C’è un collegamento tra cambiamento climatico, instabilità economica globale e la
personale sofferenza degli uomini? Vivevano bene i tibetani senza conoscere la Cocacola?
Esiste una lotta tra bisogni dell'uomo e bisogni della Madre Terra?
Portare l'economia vicino a casa ci salverà dalla catastrofe ambientale ed economica?
Ci aiuterà a riscoprire quelle relazioni essenziali - sia con il mondo vivente che con i
nostri simili - che danno alla nostra vita significato e gioia?
Il documentario pone in luce la crisi economica, ambientale e sociale in cui ci troviamo
e allo stesso tempo indica una via d’uscita, quale?
I termini più usati sono spread, borse, mercati, lacrime e sangue, sacrifici, di tanto in
tanto si sente parlare di default. Tutti termini 'economici' i cui significati sono complessi
e potrebbero essere approfonditi perché fotografano in qualche modo anche la
situazione attuale italiana.
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ALTRI POSSIBILI FILM
•
IL PIANETA VERDE, 1996, liberamente visionabile su youtube
E’ diretto da Coline Serreau. Il film tratta, con una chiave umoristica e usando l’espediente
comico dell’esternalità, i problemi del mondo occidentale: la frenesia, l’abuso di comando,
l’inquinamento ed il consumo selvaggio delle risorse naturali e degli spazi. “Il Pianeta
verde” mette in luce tutti i paradossi del mondo in cui viviamo attraverso il paragone con
la società di un pianeta dove si vive con semplicità e genuinità, a contatto con la natura e
concentrati sulla vera essenza umana. Una proiezione coraggiosa (per questo bocciato
dalla critica), originale e che guarda lontano. La regista Coline Serreau (che è anche
l’attrice protagonista) affronta temi di grande importanza con ironia e intelligenza senza
cadere mai nel banale. Un film che fa riflettere o meglio, che dovrebbe farci riflettere sul
nostro presente e soprattutto sul nostro futuro.
•
HOME 2009, liberamente visionabile su youtube
Home denuncia (con immagini aeree stupende) lo stato attuale della Terra, il suo clima e le
ripercussioni a lungo termine sul suo futuro. Un tema che viene continuamente espresso
lungo tutto il documentario è quello del delicato e fondamentale collegamento che esiste
tra tutti gli organismi che vi fanno parte.
•
UNA SCOMODA VERITA’ 2006 (An Inconvenient Truth) è un film-documentario diretto
da Davis Guggenheim, riguardante il problema mondiale del riscaldamento globale, e
avente come protagonista l'ex vicepresidente degli Stati Uniti d'America, Al Gore. Si basa
in larga parte su una presentazione multimediale che Gore crea e sviluppa durante molti
anni come parte della sua campagna di informazione sui cambiamenti climatici. Il film ha
vinto il premio Oscar 2007 come miglior documentario e per la migliore canzone originale.
Sia Gore che la Paramount Classics, distributrice del film, si sono impegnati a continuare in
futuro la realizzazione e la diffusione di altri documentari per la campagna di
sensibilizzazione sul riscaldamento globale.
•
“Itali@ambiente” 2011 - 1° eco-film italiano è un lungometraggio di denuncia sullo stato
dell’ambiente italiano che parte dalla Rete. Il titolo stesso del film è stato stabilito con
un’apposita votazione e da quella @ è subito chiaro a tutti che Internet c’entra qualcosa.
L’idea è partita dal geologo Mario Tozzi: un film corale sull’ambiente. Si potrebbe dire che l’operazione segue il motto Think globally, act locally: pensa globale
e agisci locale; in altre parole per difendere l’ambiente parti dal territorio. Questi i temi
affrontati da Italia@ambiente: consumo di territorio (ogni anno l’Italia ne brucia 250.000
ettari, come nessun altro Paese in Europa); perdita di habitat e biodiversità (l’Italia è il
paese europeo a massima biodiversità); fiumi e laghi perduti (le acque dolci sono in grave
stato di disagio, più di quelle marine); perdita delle coste e delle spiagge; perdita delle
foreste e riforestazione; traffico urbano; desertificazione e perdita di suoli; cave e miniere;
impianti industriali; rifiuti. CURIOSITÀ Il film “Itali@ambiente” vede gli stessi cittadini fare
da registi, sceneggiatori e cineoperatori. Si costruisce con il materiale inviato dagli utenti
attraverso la rete e vagliato da Mario Tozzi, geologo e divulgatore noto per la
trasmissione Gaia–il pianeta che vive.
•
ECO PLANET - Un pianeta da salvare 2013 - Un cartoon digitale thailandese con
messaggio ecologista sostenuto da un imponente cartello di sponsor “etici”. Tre ragazzini
intraprendenti e geniali cercano di salvare il pianeta dopo che la caduta di un satellite
innesca una catastrofe ambientale.
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L’ACQUA
“Spendiamo milioni e milioni per cercare acqua su Marte e non facciamo niente per
conservarla qui e per cercarne di più per quelli che hanno sete”.
José Luis Sampedro, La senda del drago, 2006
Affrontare il tema dell'acqua come “diritto umano universale”
L'acqua, è indispensabile per la vita di ogni essere umano, non può essere considerata una
risorsa al pari delle altre della Terra. Senza acqua non c’è vita. Quindi occorrono regole per
garantire l’accesso all’acqua di buona qualità per tutti gli esseri viventi e salvaguardare la
disponibilità di risorse per le future generazioni. Accesso all’acqua quindi come diritto, così
come riconosciuto dall' Assemblea delle Nazioni Unite, un impegno incalzante per una risorsa
sempre più “limitata” a causa non solo dell'aumento progressivo dei consumi, connessi con i
comportamenti di ogni cittadino ma con le crescenti forme di inquinamento e politiche non
virtuose.
Le stime di quasi tutte le Agenzie delle Nazioni Unite sono unanimi nel denunciare che nel
2015 la popolazione mondiale che non avrà accesso all’acqua e ai servizi igienici è stimata in
oltre 3 miliardi di persone.
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Più di 200 milioni di bambini muoiono ogni anno a seguito del consumo di acqua insalubre e
per le cattive condizioni sanitarie che ne derivano. I bambini sono le prime vittime delle malattie
provocate dall’uso di acqua inquinata e l’80% delle malattie nei Paesi del Sud del mondo è
dovuto alla cattiva qualità dell’acqua.
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Alcuni dati da conoscere e utilizzare:
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• Il 27% della popolazione urbana nei paesi in via di sviluppo non ha accesso all’acqua in casa
• Il 70% dell’acqua è usata per irrigare
• Il 22% dell’acqua è usata per l’industria
• L’8% dell’acqua è usata per usi domestici
• 1 persona su 6 nel mondo non ha accesso a fonti di acqua potabile
• Ogni 20 secondi un bambino muore a causa dell’assenza di servizi sanitari di base.
• Dal 1991 al 2000 sono morte 665.000 persone in 2.557 disastri naturali, il 90% erano legati
all’acqua
• 2,6 miliardi di persone non ha accesso oggi ai servizi igienici di base 1
QUANTA ACQUA SERVE PER PRODURRE …
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Ogni attività umana comporta un enorme consumo d’acqua e spesso un altrettanto
poderoso spreco.
L’acqua che si consuma ogni giorno non è solo quella che si beve (circa 2 litri) più quella che si usa
per l’igiene personale e tenere pulita la casa ( alcune decine di litri).
Gli scienziati la chiamano “acqua virtuale”, perché non la vediamo scorrere.
Il consumo però c’è, eccome!
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Esempi:
Un uovo = 200 litri nutrimento delle galline e pulizia delle gabbie
Un bicchiere di latte = 225 litri ogni grammo di proteine del latte richiede 33 litri d’acqua
100 g. cioccolato = 1700 litri per crescere 1 kg di fave di cacao 20.000 litri d’acqua + lo zucchero
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DIECI SEMPLICI GESTI PER NON SPRECARE L’ACQUA Un Decalogo a cura del Liceo Majorana di Rho distribuito alla fiera di Fa’ la cosa giusta. !
1 -­‐ Applica un riduttore di flusso ai rubinetti di casa. L’acqua si miscela con l’aria e avrai un getto piu’ voluminoso, risparmiando fino al 30% di acqua. !
2 -­‐ Scegli la doccia invece del bagno. In media riempire la vasca comporta un consumo d’acqua quattro volte superiore rispetto alla doccia. !
3 -­‐ Tieni aperto il rubinetto solo per il tempo necessario. Mentre ti lavi i denti puoi chiuderlo. !
4 -­‐ Scegli elettrodomestici di classe A+. Sono progettati per ridurre il consumo di acqua. !
5 -­‐ Lava frutta e verdura in una bacinella. Usa acqua corrente solo per il risciacquo. !
6 -­‐ Innaffia le piante di sera. Dopo il tramonto l’acqua evapora più lentamente. !
7 -­‐ Nel tuo bagno scegli uno sciacquone con lo scarico differenziato. !
8 -­‐ Fai un controllo periodico chiudendo tutti i rubinetti. !
9 -­‐ Se lavi l’auto usa il secchio e la spugna. !
10 -­‐ Raccogli l’acqua piovana: potrai impiegarla per usi di acqua non potabile !
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UN QUIZ !
1. Se lasci un rubinetto aperto, fai uscire da 10 a 20 litri d’acqua il minuto. Il dato è: a) Vero. b) Falso. c) Dipende dal rubinetto guasto. !
2. Se fai scorrere l’acqua mentre ti lavi i denti puoi consumare da 30ma 60 litri. Per ridurre il consumo: a) Non ti lavi i denti. b) Usi solo il dentifricio. c) Chiudi il rubinetto quando non ti sciacqui la bocca. !
3. Quando si puliscono i piatti del pranzo, si usano oltre cento litri d’acqua. Questa quantità è pari a: a) Tre. b) Un metro cubo. c) Al peso della comare che abita nel palazzo accanto. !
4. Lavare la vettura presso un moderno autolavaggio self-­‐service richiede: a) Tanta acqua quanto fare il bagno al cane della zia. b) Da 20 a 40 litri d’acqua. c) Oltre 100 litri d’acqua. !
5. Se per la stessa pulizia usi un tubo di gomma, consumi: a) Meno di centro litri. b) Fino a 500 litri. c) Il pozzo della casa in campagna. !
RISPOSTE 1. a) Vero. 2. c) Chiudi il rubinetto. 3. a) Un ettolitro (un metro cubo contiene mille litri). 4. a) Da 20 a 40 litri, grazie alla polverizzazione e alla pressione dell’acqua. (OMS -­‐ 5. b) Fino a 500 litri. Mondiale della Sanità) • Ogni 20 secondi un bambino muore a causa !
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QUALCHE IDEA che potrebbe essere PROPOSTA OPERATIVA utile per approfondire il tema del concorso. > Guardare il video “La storia dell’Acqua in Possibili filoni tematici da sviluppare, ricchi di bo7glia” di Annie Leonard -­‐ h<p://
collegamenti e intrecci. @nyurl.com/c3vevul > ACQUA PER TUTTI: diritto di accesso all’acqua e ai servizi igienici, conflitti. > ACQUA QUOTIDIANA DA BERE: qualità dell’acqua potabile, acque minerali, tutela della risorsa e risparmio idrico. > ACQUA PER PRODURRE: usi produttivi dell’acqua (agricolo, energetico, industriale). > ACQUA A RISCHIO: inquinamento e corpi idrici, tutela degli ecosistemi locali. > ACQUA DA GESTIRE: normativa sulla gestione del servizio idrico, pubblico/privato, > Promuovere l’uso di borracce e bo7glie riu@lizzabili tra studen@, colleghi, famiglie. > Realizzare uno o più spot di comunicazione sociale per promuovere il consumo di acqua di rubine<o invece dell’acqua in bo7glia. Gli studen@, avvalendosi della conoscenza delle tecniche pubblicitarie potranno ideare spot radiofonici, video, inserzioni UNA BUONA IDEA : LE CASE DELL’ACQUA In arrivo anche a PER SAPERNE DI PIU’ A LIVELLO PROVINCIALE Aziende del servizio idrico: Garbagnate > CAP Holding: nasce dall’acqua, cresce nel territorio > AMIACQUE: esperienza, professionalità ed efficienza Negli ulFmi anni in Italia sono naF più al servizio dei ci<adini di 800 chioschi dell’acqua sparsi su Sono società a capitale interamente pubblico, tuMo lo SFvale. TuO i ciMadini vi partecipate dagli En@ Locali, impegnate nel servizio possono accedere per soddisfare una idrico nel territorio della Provincia di Milano. parte del fabbisogno idrico Garan@scono il servizio idrico integrato, cos@tuito quoFdiano. Sono definite “fontane dall'insieme dei servizi di captazione e distribuzione pubbliche”, installazioni che erogano d'acqua a usi civili e industriali, dei servizi di fognatura acqua potabile opportunamente e di depurazione delle acque di scarico in un bacino di depurata, refrigerata, gasata e oltre 2 milioni di abitan@.
sopraMuMo gratuita. Le case dell’acqua sono sicure, facilmente accessibili e rappresentano un’opportunità di risparmio concreto per i ciMadini oltre che un valido aiuto PROPOSTA OPERATIVA Una mappatura delle case<e d’acqua in provincia di Milano, in Lombardia Disegna la tua case<a ideale, da proporre all’Amministrazione Comunale.
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A LIVELLO GLOBALE Organizzazioni
L’INIZIATIVA DI EXPO MILANO 2015: LE per conoscere dati e non solo…
VIE D’ACQUA Un circuito ciclabile da Milano ai paesi UNESCO - L'Organizzazione delle
limitrofi passando per Garbagnate. Nazioni Unite per l'Educazione, la
L’idea nasce con l’obiettivo di Scienza e la Cultura ( United Nations
Educational, Scientific and Cultural
salvaguardare, l’acqua come bene Organization, da cui l'acronimo
comune e la sua tutela come diritto UNESCO) universale, ma anche come patrimonio storico. WWAP Progetto delle Nazioni Unite
Un progetto che permette di ricucire il monitoraggio delle acque e reporting.
legame di Milano con l’acqua, sulla E’ possibile scaricare il rapporto sullo
sviluppo mondiale dell’acqua 2014.
memoria dei Navigli, delle chiuse leonardesche, della Darsena come porto WORLD WATER Assessment
della città. Programme Il Programma Mondiale
Un anello verde-­‐azzurro, un circuito sull'Acqua
ciclabile, di circa 125 chilometri. WSSCC – Water Supply and Sanitation
Riqualificare, ripristinare e valorizzare il Collaborative Council è
territorio rurale e il sistema dei parchi. un'organizzazione globale, ospitata
Un sistema di Vie d’Acqua integrato con dalla Nazioni Unite specializzata in
il sistema idrico esistente e le aree verdi servizi igienico-sanitari per i poveri nei
lungo i canali e attraverso i parchi a nord paesi con gravi esigenze igienicoe a ovest di Milano per spingersi poi, da sanitarie e di igiene.
una parte, fino al Ticino e al Lago Maggiore e, dall’altra, fino a Villa e Parco Reale di Monza. !
PROPOSTA OPERATIVA:
Conosci il Villoresi?
CURIOSITÀ Il canale Villoresi,
Conoscere la storia del canale
Villoresi, predisporre una mappa
costruito dal 1887 al 1890 su
per invogliare i ragazzi e le loro
progetto dell'ingegnere
famiglie all’esplorazione e alla
Eugenio Villoresi, con i suoi 86
scoperta del patrimonio che
chilometri è il più lungo canale
arricchisce la comunità di
artificiale d'Italia.
Garbagnate, per proporre itinerari
un itinerario lungo la pista ciclabile.
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IL CIBO
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Il cibo è così ricco di significati, culturali e simbolici, che ci consola, ci ispira, suscita emozioni, nutre e si aggancia ai nostri ricordi. Emanuela Cruciano !
L’identità di un Paese? Secondo
Henry Hargreaves e Caitlin Levin è
nel cibo.
Questi due artisti hanno creato in
occasione di Expo Milano 2015
delle mappe cartografiche "fatte
di cibo" a ricordarci quando le
abitudini alimentari ci rendano
unici.
Questi due giovani creativi,
fotografi-scrittori, ispirati dalla
passione per i viaggi, hanno voluto
rappresentare il mondo
raffigurando il cibo che si mangia
sul posto, per capire la cultura e le
usanze dei luoghi. Un progetto
davvero interessante che riproduce
le mappe dei paesi in cui i confini sono tracciati mediante l’utilizzo di vero cibo non
edulcorato. Sono un omaggio ai prodotti della terra, dove la storia del cibo è la
storia dell’uomo, perché s’intreccia con cultura, medicina e scoperte in campo
agricolo. E racconta l’eterna lotta tra fame e opulenza. UN UNICO OBIETTIVO: “E’ possibile assicurare a
tutta l’umanità un’alimentazione sana, sufficiente e
sostenibile? ”
I Paesi e le Organizzazioni che parteciperanno ad Expo 2015 per rispondere a
questa domanda hanno scelto una modalità espositiva dalla forte identità tematica
i Cluster, spazi espositivi che verranno introdotti per la prima volta. Superano il
tradizionale raggruppamento su base geografica e radunano sotto lo stesso
progetto architettonico e tematico paesi accomunati dalla produzione di un
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prodotto alimentare specifico o interessati a sviluppare un tema condiviso.
Permetteranno al visitatore un’esperienza assolutamente nuova e un intensificarsi
delle possibilità di collaborazione tra i vari Paesi.
Expo svilupperà nove Cluster: sei dedicati a specifiche filiere alimentari:
1. caffè, 2. riso, 3. cacao, 4. spezie, 5. frutta e legumi, 6. cereali e tuberi.
Altri tre Cluster saranno dedicati:
7. agricoltura e nutrizione in zone aride;
8. isole, mare e cibo;
9. ecosistemi del bio- Mediterraneo
!
La Terra ha nutrito per secoli gli uomini. Quante cose, a saper vedere, si trovano
nel piatto! Il modo di nutrirsi rispecchia la realtà di un popolo e segna la differenza
tra ricchi e poveri. Locuste e cavallette fritte? Per gli antichi romani erano uno
stuzzicante aperitivo. E pane fatto con corteggia d’albero? Nel Medioevo era una
delle poche risorse che la natura forniva nei momenti di carestia…
La cucina italiana ha una storia e una tradizione che il mondo ci invidia. Saper
cucinare con ingredienti poveri. La fama dei nostri prodotti non ha eguali nel
mondo. ”Il cibo italiano piace perché è leggero, è semplice, è replicabile:
chiunque, a casa, può cucinare un piatto provato in un ristorante. Non è così per la
cucina francese nata nei restaurant, complessa ed elaborata…” ha dichiarato Oscar
Farinetti ideatore di Eataly che propone il made in Italy alimentare in tutto il
mondo.
CURIOSITÀ Il sapore dei Ricordi. E’ da poco uscito un libro di un grande
fotografo - scrittore Fernando Scianna Ti mangio con gli occhi, che ripercorre un
viaggio nel tempo attraverso i sapori, le immagini, le feste della sua infanzia in una
Sicilia che oggi non esiste più, dove tutto ruota intorno al cibo
PER SAPERNE DI PIU’ Tra le molte opere su questo argomento una recente
pubblicazione: Storia dell’alimentazione, Flandrin, Montanari, 2014, Laterza
PROPOSTE OPERATIVE Un tema stimolante che potrebbe essere
approfondito è la storia dell’alimentazione. Come si mangiava nel Paleolitico,
ai tempi di Pericle, tra i legionari Romani, nei monasteri benedettini, alla
corte del Re Sole, dalla Regina Vittoria, negli anni ’50 a Milano? E oggi come
si mangia nel mondo?
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CONSIGLI SUL CIBO? European Food Information Council ci suggerisce un promemoria
1. Il cibo è divertente... goditelo!
Mangiare con la famiglia e gli amici a casa o a scuola è un bel modo di godersi il
cibo. E’ curioso vedere cosa scelgono gli altri da mangiare, quali sono i loro gusti e
le loro abitudini. 2. La colazione è un pasto molto importante
Come le automobili, gli autobus e i treni che non possono funzionare senza
carburante, anche il nostro corpo ha sempre bisogno di energia e, dopo una notte
di sonno, il livello di energia è basso.
3. Mangia tanti cibi diversi ogni giorno: la varietà è la ricetta della salute
Ogni giorno, per essere in forma, hai bisogno di 40 diversi nutrienti, ad esempio
vitamine e minerali. Dato che nessun alimento singolo li contiene tutti, è
importante bilanciare le tue scelte quotidiane. 4. Quale gruppo di alimenti preferiresti? Basa la tua dieta sui carboidrati
Visto che circa la metà delle calorie della tua dieta dovrebbe provenire da
carboidrati complessi come pasta, riso, pane, patate e cereali, è una buona idea
mangiarne almeno uno ad ogni pasto. 5. Mangia frutta e verdura ad ogni pasto e per un gustoso spuntino!
È nella frutta e nella verdura che si trovano vitamine, minerali e fibre che per noi
sono indispensabili. Dovremmo cercare di mangiarne almeno 5 porzioni al giorno. 6. Troppi grassi non fanno bene alla tua salute
Mangiare spesso cibi grassi, anche se gustosi (come salse, fritti, salumi e patatine
fritte) non è sempre un bene per il tuo organismo. Anche i grassi alimentari, vanno
mangiati con moderazione. 7. Ecco la merenda! Mangia regolarmente e scegli tante merende diverse
Anche se fai pasti regolari durante il giorno, ci saranno dei momenti durante la
giornata in cui sentirai fame, specialmente se fai molta attività fisica. Gli snack non
devono sostituire i pasti. 8. Dissetati. Bevi liquidi in abbondanza
Più della metà del peso corporeo è costituito da acqua. Oltre a dare al tuo corpo
tutto il cibo di cui ha bisogno quotidianamente per mantenersi sano, devi bere
almeno 5 bicchieri di liquidi al giorno. 9. Abbi cura dei tuoi denti! Lavali dopo ogni pasto
Mangiare spesso durante la giornata cibi ricchi di zucchero e amido può essere
causa di carie. Le gomme da masticare senza zucchero possono contribuire a
mantenere sani i tuoi denti. 10. Muoverti! Fai attività fisica tutti i giorni
Come una bicicletta può arrugginirsi se non viene utilizzata, anche i nostri muscoli e
le nostre ossa devono essere tenuti in movimento. L’attività fisica mantiene sano il
tuo cuore e forti le tue ossa. 26
PER SAPERNE DI PIU’ EUFIC - European Food Information Council è
un'organizzazione senza fini di lucro che fornisce informazioni scientificamente
corrette sulla sicurezza e la qualità alimentare, la salute e la nutrizione, ai media, ai
professionisti della salute e dell'alimentazione, agli educatori e agli opinion leader,
in modo comprensibile per i consumatori.
PROPOSTA OPERATIVA Si potrebbe invitare i ragazzi riuniti in gruppo a
compilare un decalogo per non sprecare cibo stampandolo (ovviamente o su
carta riciclata o sul retro di un foglio usato) Questo vademecum potrebbe
essere appeso a casa, in cucina, per avere sempre ben presenti quei pochi e
semplici gesti che fanno la differenza. Si potrebbe anche raccogliere le ricette
realizzate a casa con gli avanzi e creare a scuola con il contributo di tutti gli
alunni un ricettario per partecipare al nostro concorso e farlo conoscere alle
famiglie. Ricco di suggerimenti il sito: http://www.nonsprecare.it/
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L’IMPEGNO SULL’ALIMENTAZIONE
Garbagnate un esempio virtuoso in ambito educativo
Nella trasmissione televisiva di Rai 1 Superquark nella serata del 21
agosto 2014 si è parlato dell’importanza dell’Educazione Alimentare.
Un’educazione questa che non può essere solo un’attività didattica di
tipo teorico, ma deve essere accompagnata per essere proficua da
attività di laboratorio. L’esempio fatto riguarda il Comune di Garbagnate
in collaborazione con la Asl Milano1. Qui i bambini iniziano ad analizzare
quasi per gioco le loro percezioni sul cibo migliorando cosi senza
accorgersene le loro abitudini alimentari che possono diventare un
tramite nei confronti della propria famiglia. All’inizio del percorso un
bambino su due non mangiava frutta e verdura alla fine del percorso il
rapporto era cambiato: solo 1 bambino su cinque non mangiava ne
frutta ne verdura. Un grande risultato secondo la dr.ssa Messina della
Asl che ha condotto il progetto. www.superquark.rai.it
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L’IMPEGNO SUL TERRITORIO: CIBO EQUO E SOLIDALE
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La Bottega del Grillo è un
locale confiscato alla mafia
che si trova nei pressi della
Stazione a Garbagnate e
assegnato in gestione alla
Cooperativa Il Grillo Parlante
dal dicembre 2008.
Vende prodotti del
commercio equo e solidale,
a km zero e provenienti
dalle terre confiscate del
circuito Libera Terra. Si
occupa di formazione e di
realizzare nuove proposte
volte a promuovere i temi
della cooperazione sociale e
la partecipazione attiva nel
territorio.
La Bottega, coerentemente con le finalità della Cooperativa che la gestisce, si
occupa anche di inserimento lavorativo protetto di persone con svantaggio, grazie
anche al supporto di numerosi volontari. Collabora attivamente con Libera. PROPOSTE OPERATIVE Scoprire quali sono i diversi stili alimentari che si
possono trovare in giro per il mondo si potrebbe fare una ricerca a partire
dagli amici o dai compagni di scuola che provengono da altri paesi o
approfondire cibi legati ai luoghi delle vacanze o nella terra d’origine dei
propri genitori o nonni per ricordare e documentare quali sono i cibi più
diffusi, quali sono le prelibatezze locali, come era la tavola e come ci si
comportava. Quali erano le emozioni legate al piacere del cibo.
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LA SOLIDARIETÀ
L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo. Sofocle
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Una persona su 8 soffre la fame, mentre il 12% della popolazione mondiale è
affetto da obesità. Secondo l’Unicef sono oltre 870 milioni gli esseri umani
che non hanno accesso alle forme minime di sopravvivenza alimentare.
Il diritto al cibo è stato sancito dalle Nazioni Unite più di 45 anni fa, ma
lungi dall’essere una garanzia acquisita per tutti i popoli del mondo è oggi
più che mai al centro del dibattito: occorre mettere in campo strumenti,
politiche e cultura per fare sì che questo diritto diventi la vera priorità.
“L’Expo è un’opportunità unica per portare alle luci della ribalta
mondiale il problema della fame del mondo e tutto ciò che si sta
facendo per sconfiggerla” parola di Eduardo Rojas-Briales, vicedirettore
della Fao e commissario generale dell’Onu.
Il 2015 sarà un anno crucciale per l’Onu visto che uno degli 8 obiettivi del
Millennio era dimezzare la percentuale di popolazione che soffre la fame
entro il 2015. Anche se molti passi sono stati fatti, si è lontani dal raggiungere
l’obiettivo. L’Expo è un’occasione per informare e per lanciare soluzioni.
In tutto il mondo, i difensori dei diritti umani sono stati molto spesso dei
semplici cittadini, delle associazioni di volontariato non funzionari governativi.
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LE ORGANIZZAZIONI A TUTELA DEI DIRITTI E DELLA SOLIDARIETÀ
Da un lato ci sono le Organizzazioni internazionali governative (divise per
motivi pratici in 4 gruppi):
• il sistema delle Nazioni Unite che comprende come ad esempio FAO,
UNESCO, ecc.
• le istituzioni finanziarie internazionali come Banca mondiale, Banche regionali
di sviluppo ecc.
• l'Unione Europea che comprende Commissione, Parlamento, ecc.
• tutte le altre organizzazioni internazionali quali, OCSE, NATO, Consiglio
d'Europa, ecc.
Dall’altro operano moltissime Organizzazioni non governative (ONG)
associazioni private, senza fini di lucro, sorte per combattere la fame e gli squilibri
tra Nord e Sud del mondo attraverso progetti di cooperazione internazionale e la
sperimentazione di stili di vita sostenibili. mettendo in atto azioni di rafforzamento
sociale ed economico delle comunità più povere.
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PROPOSTA OPERATIVA raccontare attraverso la realizzazione di cartelloni
le iniziative di Solidarietà che vengono compiute attraverso le Istituzioni scolastiche o segnalare iniziative che si conoscono.
IL GIOCO: Le sette parole
Gioco per sperimentare che l'accordo si può raggiungere senza rinunciare alle
proprie idee, accettando però quelle degli altri quando le loro argomentazioni
sono convincenti. Si decide un argomento, ad esempio le sette parole della
solidarietà (o dell’alimentazione o della povertà...), e in un minuto tutti i
partecipanti devono scrivere su un foglio le sette parole attinenti all'argomento
prescelto che ritengono più importanti. Poi si formano delle coppie, ognuna delle
quali deve trovare in due minuti un accordo sulla scelta delle sette parole. A questo
punto, unendo due coppie, si formano dei quartetti: ogni quartetto ha tre minuti
per decidere le sette parole comuni. Si continua (aumentando sempre il tempo al
crescere dei gruppi) finché partecipanti sono divisi in due squadre: a questo punto
si deve cercare un accordo globale per ottenere sette parole valide per tutti.
(da Giochi, simulazioni e questionari Pace-Nonviolenza-Solidarieta' (PNS)
dell’Agesci)
CURIOSITÀ Guardando i programmi culinari in televisione, viene sempre da
pensare: “dove finirà tutto il cibo cucinato? Verrà buttato via?”. A “Masterchef” la
risposta è semplice e solidale: Banco Alimentare collabora con i cuochi e gli
aspiranti cuochi di Masterchef per recuperare tutte le eccedenze prodotte nel
programma, facendo da spola tra gli studios e la tavola di chi ha bisogno di aiuto
per mangiare.
PER SAPERNE DI PIU’
SISCOS - Servizi per la cooperazione internazionale www.siscos.org
Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo – Ministero affari esteri
www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it/pdgcs/italiano/DGCS/intro.html
AGImondo – Il portale di informazione delle organizzazioni non governative
www.ong.agimondo.it !
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COSA FACCIAMO NOI
CHI SIAMO
Siamo un gruppo di genitori e docenti. Abbiamo costituito legalmente
l’Associazione Scuola per Scuola uguale Solidarietà nel 2009 a Garbagnate
Milanese. E’ la continuazione di un Coordinamento nato nel 2004 tra le
scuole locali con l’impegno di realizzare insieme concrete azioni di
Solidarietà e di Pace.
L’Associazione ha come finalità:
> il sostegno a progetti legati a realtà scolastiche in gravi difficoltà, sia vicine a noi o nel sud del
mondo, con interventi concreti di solidarietà
> la realizzazione di progetti e azioni educative sulla solidarietà, la pace e i diritti umani, con tutte
le scuole territoriali. per contribuire alla costruzione di un mondo più giusto più equo e di pace.
QUALI PROGETTI DI SOLIDARIETÀ ABBIAMO PROMOSSO
Negli anni passati abbiamo sostenuto, coinvolgendo tutte le scuole locali, diversi progetti a favore
di scuole nel sud del mondo quali: una scuola nel sud dello Zambia a Mazabuka una scuola in
Albania, una a Nairobi in Kenya, una a Zanzibar in Tanzania.
PERCHE’ QUESTE SCELTE
I progetti umanitari che sosteniamo, sono la nostra vera “mission” e hanno la caratteristica di
essere seguiti personalmente da volontari, che si recano direttamente a portare il nostro aiuto. Per
questo raccogliamo aiuti da privati cittadini, dalle Scuole, da aziende, ecc.
CI DAI UNA MANO?
I PROGETTI IN ATTO :
1 - “IL PANE DELLA VITA” A CHEGUTU
Questo progetto nello Zimbabwe, lo stiamo seguendo per il terzo anno consecutivo, è rivolto alla
scuola primaria “Our Lady of Sorrow” di Chegutu, un paese a circa 100 km a sud dalla capitale,
Harare. Verte sul cibo, un diritto primario, troppo spesso, oggi, ancora negato.
I bambini, che frequentano questa scuola, provengono dalle famiglie più povere. Hanno uno
scarso rendimento a scuola, perché non hanno nulla da mangiare, e le loro condizioni di salute
peggiorano continuamente. Alcuni degli alunni la mattina, per arrivare a scuola, devono percorrere
più di 14 km a piedi. La stanchezza e la fame portano ad avere a scuola risultati pessimi.
Il progetto “Il pane della vita” nasce dalla necessità di offrire ai bambini orfani la possibilità di
mangiare almeno una volta al giorno. Ci sono volontari garbagnatesi che ogni anno passano le
ferie lavorative in quella missione.
2 - CARITAS: ADOTTA UNA FAMIGLIA
La nostra Associazione ritiene giusta un’attenzione anche verso la realtà territoriale. Oltre 500
famiglie, in condizioni di vera povertà, oggi vengono seguite dalla Caritas locale con azioni diverse
quali la spesa solidale, il microcredito gratuito, i giovani aiutano le famiglie. Noi abbiamo aderito a
due iniziative la spesa solidale e il progetto “adotta una famiglia”, aiutando cosi due realtà diverse
le famiglie e i ragazzi e contemporaneamente il loro andare a scuola. In questi due ultimi anni la
nostra Associazione ha promosso una raccolta in tutte le Scuole del territorio di cibo
inscatolato, a favore della Caritas cittadina. Una partecipazione generosa e solidale.
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BUONI PROPOSITI: LA LISTA DELLA SPESA DEGLI AMICI
DEI POPOLI (un suggerimento del BANCO ALIMENTARE)
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1 - Frutta e verdura a km 0 e di stagione per ridurre i trasporti e le emissioni, e mangiare più
sano spendendo meno.
2 - Una ciabatta con interruttore o il proposito di disattivare gli apparecchi elettrici in stand-by
3 - Prodotti sfusi e che prevedono meno imballaggi e confezioni: prima ancora di riciclare si può
cercare di generare meno rifiuti!
4 - Fazzoletti e tovaglioli in cotone invece di quelli usa e getta oppure quelli in carta riciclata.
5 - Un riduttore di flusso per consumare la metà dell’acqua rispetto a un comune rubinetto.
6 - Una caraffa per bere l’acqua del rubinetto e una borraccia al posto delle bottigliette di
plastica.
7 - Caffè, the e cacao equosolidali perché sono tra i prodotti per cui viene maggiormente
sfruttato il lavoro delle popolazioni di Africa, Asia e America Latina.
8 - Tazzine, bicchieri, piattini e posate riutilizzabili invece che di plastica per la festa di
compleanno o per il caffè in ufficio. E quando non se ne può fare a meno, quelli in materiale
riciclato o biodegradabile.
9 - Un biglietto del bus, della metro o del treno per scoprire il piacere di non dover cercare
parcheggio, di risparmiare sul carburante e di vedere il percorso con occhi nuovi.
10 - Il tutto dentro a una borsa della spesa in cotone invece di una di plastica.
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PER SAPERNE DI PIU’ IL BANCO ALIMENTARE dal 1989 opera contro lo spreco, contro la fame. Distribuisce
prevalentemente alimenti a lunga conservazione come pasta, biscotti, latte (non fresco), ma anche
formaggi e altri prodotti da conservare in freezer. Da più di 20 anni l’attività è resa possibile grazie
ai volontari. Provvede: alla raccolta delle eccedenze di produzione agricole, dell’industria
alimentare, della Grande distribuzione organizzata e della Ristorazione organizzata; alla
ridistribuzione ad enti che si occupano di assistenza e di aiuto ai poveri, agli emarginati e, in
generale, a tutte le persone in stato di bisogno”. www.bancoalimentare.it
PROPOSTA OPERATIVA Dare questa lista della spesa ad ogni alunno trasformarla in una
vera e propria locandina con disegni e colori da portare in famiglia nella Giornata
Nazionale della Colletta Alimentare e… dipingere una borsa di cotone, perché no! magari
con del tessuto ricavato da un indumento che non si usa più, con l’aiuto della Mamma per
le cuciture.
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BIBLIOGRAFIA
SUL CIBO
Jean-François Revel, 3000 anni a tavola. Storia culturale della cucina, Rizzoli , 1980
Andrea Vecchio, Ricette di legalità, Novantacento, 2009
Patrizia Traverso, Lo sguardo e il gusto, TEA, 2012
Fernàndez Armesto, Storia del cibo , Bruno Mondadori, 2012
Lester R. Brown, 9 miliardi di posti a tavola. La nuova geopolitica della scarsità di cibo,
Ambiente, 2012
Pia Baggi Sisini, Daverio Philippe, Biscottini Paolo, Bello da mangiare, Nexo, 2012
Emanuela Scarpellini, A tavola Gli italiani in 7 pranzi, Laterza, 2014
Ferdinando Scianna , Ti mangio con gli occhi, Contrasto Due, 2014
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SUL PIANETA
AA.VV., Misteriosambiente, Carthusia, 2002
CNMS, Ai figli del pianeta, EMI, 2004
Roberto Papetti, Gianfranco Zavalloni, Piccoli gesti di Ecologia, Scienza, 2010
Lorena Lombroso e Simona Pareschi, Dipende da te! 101 cose da fare per salvare il
pianeta e vivere meglio, Gribaudo 2011
Smith Keri, Come diventare un esploratore del mondo, Corraini, 2012
Aleksandra e Daniel Mizielinscy, Mappe, Mondadori Electa, 2013
Manunta Marco, Meregalli Roberto, Acqua terra energia. Progettare il futuro in tempo di
crisi, MC, 2013
Marta Antonelli, Francesca Greco, L'acqua che mangiamo. Cos'è l'acqua virtuale e come
la consumiamo, Ambiente, 2013
N. Ferrari, G. Aliprandi, E. Padoa-Schioppa, Classi aperte sul mondo. Pensieri e percorsi di
Educazione Ambientale, Junior , 2013
Luca Mercalli, Prepariamoci a vivere in un mondo con meno risorse, Chiarelettere, 2013
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I nostri propositi cominciano da qui.
Da queste pagine stampate su carta certificata, amica del Pianeta, perché proviene
da foreste gestite in maniera sostenibile, PEFC "Programme for Endorsment of
Forest Certification schemes", secondo le indicazioni suggerite da Greenpeace.
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Grazie!
Questo opuscolo non sarebbe stato possibile senza l’aiuto, il sostegno e le doti di
creatività dei componenti il Direttivo di Scuola per Scuola Uguale Solidarietà.
Grazie a Angelo, Chiara, Cristina, Filomena, Francesco, Franco, Giorgia, Giovanni,
Lia, Maurizio, Miriam, Paola, Paolo, Rosalia, Sabrina, Samuele, Sergio, Sofia,
Younes, e a tutti coloro (e sono molti) che in modo volontario e a vario titolo ci
hanno incoraggiato e dato una mano in molte occasioni, nel corso di questa non
facile, ma entusiasmante avventura.
C’è un debito di gratitudine verso i Docenti Referenti che nell’Associazione
rappresentano tutte le Istituzioni Scolastiche locali. Senza la loro passione nel “fare
Scuola” il nostro messaggio, in questi anni, non sarebbe arrivato in modo così
coinvolgente ai ragazzi. Grazie: Ada, Andrea, Dora, Emanuela, Franco, Laura,
Ornella, Patrizia. Anche pensando al loro mirabile impegno sono nate queste
pagine.
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Seguiteci sul blog: scuolaperscuola.blogspot.com
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