SiRVeSS
SICUREZZA
IN CATTEDRA
Modello di promozione
della cultura della sicurezza
nelle scuole
Sicurezza in Cattedra
MODELLO
“Sicurezza
in cattedra”
Anni scolastici 2002-2005
2006-07
2009-10
Sicurezza in Cattedra
FINALITÀ
Sviluppare la cultura della sicurezza tra gli allievi,
attraverso:
- interventi didattici disciplinari ed interdisciplinari
- la costituzione di un contesto scolastico favorevole
(ambientale, organizzativo e sociale)
- il consolidamento del ruolo forte e centrale del SPP
Sicurezza in Cattedra
OBIETTIVI
• Applicare percorsi formativi che si sviluppino integrando il lavoro
didattico, disciplinare e interdisciplinare, con le azioni a livello
tecnico, organizzativo e procedurale per la salute e la sicurezza
nella scuola
• Realizzare attività didattiche in grado di sensibilizzare gli allievi
facendo leva sulla dimensione emozionale ed esperenziale
• Applicare strumenti, modelli d’intervento e procedure di gestione
del sistema sicurezza
• Partecipare ad una rete di collaborazione tra istituti ed agenzie non
scolastiche per promuovere la sicurezza nelle scuole
Sicurezza in Cattedra
STRATEGIA
INTEGRAZIONE tra:
- discipline
- didattica e gestione della sicurezza
- scuola e territorio
DIDATTICA
SICUREZZA
SIC
attività
“propedeutiche”
COMPITI
DI
REALTA’
gestione
sicurezza
SPP figura chiave che promuove e coordina l’attività
didattica sulla sicurezza e coinvolge gli allievi nella
gestione della sicurezza (“compiti di realtà”)
ADEMPIMENTI
SICUREZZA
Sicurezza in Cattedra
Proposte didattiche “propedeutiche”
1. Percezione del rischio
2. Incontri significativi per la
sicurezza
3. Giochi linguistici di sicurezza
4. Le parole della sicurezza
per creare
i presupposti cognitivi
e/o di sensibilizzazione
e motivazione degli allievi
per proseguire con le attività
specifiche del progetto
(“compiti di realtà”)
La percezione del rischio
Per le scuole secondarie di secondo grado
Somministrazione
questionario
La classe
Decide come aggregare
e correlare le risposte
Imputa ed elabora i dati
Presenta i risultati
Discute
Predispone un report
?
Ritieni di essere in grado
di valutare i rischi che corri?
Faresti un lavoro
che ti esponesse
a rischio d’infortunio?
L’attività richiede indicativamente 15 ore
1 POCO PER
Questionario
Percezione(3) AL RISCHIO ASSOCI
del Rischio
1
2
POCO
2
3
Farsi notare, mettersi in
evidenza
Sentirsi parte del gruppo
3
MOLTO
Sentirsi capace di vincere la
paura
4
Divertirsi
paura
Sentirsi vivi, provare
sensazioni forti
AL RISCHIO
ASSOCI
destino
trasgressione
avventura
eccitazione
coraggio
LE PERSONE
RISCHIANO
PER
Dimostrare di avere il
controllo della situazione
Andare contro corrente
incoscienza
sfida
MOLTO PER
(9) QUANTO CONTANO
PERle proprie
TE, NELL'ASSUMERE O MENO DEI
Portare avanti
RISCHI, idee
I SEGUENTI FATTORI?
1
2
CONTANO POCO
3
CONTANO MOLTO
4
Le persone rischiano per
La gravità delle
conseguenze
Il parere o la reazione della
famiglia
Il parere o la reazione degli
amici
La novità dell’esperienza /
curiosità
La possibilità di ottenere
vantaggi (economici o di
altro tipo)
Quanto
contano per te,
nell’assumere
o meno dei rischi,
i seguenti
fattori?
4
Incontri significativi per la sicurezza
Per tutti gli ordini di suola ( 3 proposte)
LAVORO … organizzazione … relazioni … sicurezza …
1
Visita in un ambiente
di lavoro
2
Incontro con “key-person”,
testimoni di esperienze
o esperti
Ogni attività richiede indicativamente 5 -7 ore
Incontri significativi per la sicurezza
3
Analisi di documenti scritti
o audiovideo
Storie e memorie
I rischi lavorativi attraverso la letteratura e la storia
USL Reggio Emilia, 2000
Giochi linguistici di sicurezza
Per le scuole secondarie
Manipolazioni linguistiche
sul tema della sicurezza sul lavoro
- Giochi logico-retorici
- Slogan
- Rime
- Parodie
- Manipolazione
- Contraffazione …
Manipolazioni linguistiche sul tema della sicurezza sul lavoro
vrrrrrrrrrrrr
vrrrrrrrrrrrrr
vrrrrrrrrrrrrrr
il tornio gira
gira e rigira
impigliato un dito può restare
quando c’è troppo da fare.
Poc poh stong tump…
Una mossa sbagliata alla pressa
E la mano è compromessa
Strap zac strapp zacc …
La taglierina lavora lavora
E le mani rischiano ad ogni ora
Vrrrrrrrrrrrr vrrrrrrrrrrrrr
Vrrrrrrrrrrrrr
E la sega mangiadita
Quando mai l’avrà finita
Regione
che vai,
insicurezza
che trovi
Sardegna
Sicilia
Calabria
Basilicata
Puglia
Campania
Molise
Abruzzo
Lazio
inabilità temporane
inabilità permanen
morte
Marche
Umbria
Toscana
Emila Romagna
Friuli V.G.
Veneto
Inabilità temporanea
Inabilità permanente
Morte
Trentino
Liguria
Lombardia
Valle D'Aosta
Piemonte
0
500
1000
1500
Le parole della sicurezza
RICERCA
sul significato
comune tecnico
di coppie
terminologiche
Situazione di non pericolo
Stato di benessere
Forza che aiuta ad affrontare i pericoli
Attenzione
Possibilità che avvenga un danno e sua
gravità
Mancanza di benessere
GLOSSARIO
DI CLASSE
Non rendersi conto
Capacità di una “cosa” di causare danno
Fatto che ha portato a un danno
Stato d’ansia davanti alle difficoltà
L’attività richiede
indicativamente
da 2 a 10 ore
PRIMO CICLO
SCUOLE SUPERIORI
Le parole della sicurezza
2 proposte
a diverso
livello
d’impegno
Rischio - Sicurezza
Salute – Malattia
Pericolo Incidente
Paura –
Coraggio
Prudenza – Incoscienza
ordine
Pericolo Rischio
Salute – Malattia
Prevenzione - Protezione
Diritto - Dovere
Incidente Infortunio
Norma Regola
Ruolo – Responsabilità
Sicurezza in Cattedra
Gestione della sicurezza
1. aggiornamento DVR
2. gestione infortuni e incidenti
3. gestione primo soccorso
4. piano evacuazione
5. gestione stage
6. gestione DPI laboratori
7. piano in-formazione
Processi gestionali
sui quali il SPP può
fungere da committente
nei confronti degli allievi
Sicurezza in Cattedra
Gestione della sicurezza
Per ogni processo:
•
Proposta di azioni, articolate in tappe
progressive, per creare un sistema allargato
di gestione della sicurezza
•
Proposte di attività e indicazioni per lo
sviluppo sul piano educativo (“compiti di
realtà”)
Sicurezza in Cattedra: Gestione della sicurezza
Esempio: Azioni a carico del SPP
GESTIONE DI INFORTUNI E INCIDENTI
TAPPE DEL PROCESSO
Definizione delle procedure di segnalazione,
Informazione del personale sulle
registrazione e analisi
procedure
50%
Messa a regime
del sistema
90%
100%
AZIONI PROPOSTE
1
2
3
4
5
6
7
8
Organizzo
un
incontro
con
SPP/refer
enti di
plesso e
DSGA per
adattare
all’istituto
le
procedure
di
gestione
proposte
Sotto
pongo
il
piano
al
parer
e del
DS
Istruisco il
personale
di
segreteri
a sulle
procedur
e riferite
a scheda
di
segnalazi
one,
registro
infortuni e
denuncia
INAIL
Definisco/con
divido con il
SPP le
procedure
riferite a
scheda di
segnalazione
, criteri
elaborazione
dei dati,
destinatari e
modalità di
diffusione dei
dati
Organizzo un
incontro con i
referenti di
plesso/insegnant
i di educazione
fisica per
condividere le
procedure riferite
alla scheda di
segnalazione e
la modalità di
informazione e
coinvolgimento
degli insegnanti
Predispongo con
il RLS una
circolare per
informare il
personale sulla
procedura di
segnalazione di
infortuni e
incidenti con la
consegna agli
insegnanti
coordinatori dei
CdC di informare
gli allievi
Sottopo
ngo le
procedu
re
all’appr
ovazion
e del
DS
Inserisco
le
procedur
e nel
piano di
gestione
della
sicurezza
della
scuola
Sicurezza in Cattedra
“Compiti di realta”
RICADUTE EDUCATIVE DEI
PROCESSI GESTIONALI
PROPOSTE DIDATTICHE
STRUTTURATE
Attività didattiche
caratterizzate
dal coinvolgimento
degli allievi nella gestione
della sicurezza a scuola
Sicurezza in Cattedra: “Compiti di realtà”
Esempi di ricadute educative dei processi gestionali
• Predisposizione di uno strumento di informazione dei compagni sulle procedure
scolastiche di segnalazione degli eventi
• Predisposizione e sperimentazione di una scheda di registrazione degli eventi in
palestra/ricreazione…..
• Elaborazione e analisi degli eventi occorsi a scuola
VALUTAZIONE
• valutazione dei rischi di locali o attività (“I pericoli: conoscerli per evitarli”)
• formulazione dello schema di intervista o questionario per lavoratori della scuola,
suddivisi per mansioni/allievi, per conoscere la percezione dei rischi a scuola
• effettuazione delle interviste ai lavoratori/elaborazione dei dati dei questionari
MISURE DI PREVENZIONE
• valutazione e miglioramento della segnaletica (“Comunicare la sicurezza: la
segnaletica”)
• Predisposizione di strumenti di informazione dei compagni su organigramma
sicurezza, regole e regolamenti della scuola, piani di emergenza
• Elaborazione di proposte di piano di informazione degli allievi
Sicurezza in Cattedra: “Compiti di realtà”
Azioni del SPP per organizzare e gestire le attività
con il coinvolgimento dei docenti
Il SPP:
1. formula un progetto
2. presenta il progetto al DS e al collegio docenti
3. formula le proposte di attività e le presenta ai consigli di classe/interclasse
4. articola le proposte con i docenti coinvolti, ne condivide aspetti organizzativi,
modalità di monitoraggio e valutazione
5. presenta la proposta alla classe coinvolta e comunica la scadenza
6. supporta e assicura il monitoraggio tramite incontri con i docenti e con
eventuali interventi diretti in aula
7. valuta il prodotto, lo commenta e si confronta con la classe
8. realizza la valutazione dell’esperienza con i docenti
9. apporta eventuali correzioni al prodotto e lo inserisce nel DVR o nel fascicolo di
gestione della sicurezza
Sicurezza in Cattedra: “Compiti di realtà”
Proposte didattiche strutturate
1. I pericoli: conoscerli per evitarli
2. Le regole della scuola
3. Comunicare la sicurezza: la segnaletica
I PERICOLI: CONOSCERLI PER EVITARLI
Per le scuole di base
?
Gioco del memory
QUALI
PERICOLI
a scuola
sulla strada
Ogni attività richiede
indicativamente
10 -12 ore
Gioco dell’oca
I PERICOLI: CONOSCERLI PER EVITARLI
Procedure per lavorare in sicurezza
Per gli istituti tecnico-professionali
… una lavorazione abitualmente svolta
in un laboratorio
gli allievi
. 1.
2.
Valutano i rischi presenti
Ridefiniscono
le procedure di lavoro,
integrate con le misure
di sicurezza
il SPP
3.
Aggiorna il DVR
L’attività richiede
indicativamente 15 ore
LE REGOLE DELLA SCUOLA
Per tutti gli ordini di scuola
GLI ALLIEVI
1
Le regole di sicurezza
contribuiscono a definire
i comportamenti di sicurezza
da tenere
2
I comportamenti
nelle emergenze
informano i compagni
sui comportamenti da tenere
in condizioni di emergenza
3
Gestione
dell’emergenza
partecipano alla gestione
dell’emergenza
Ogni attività richiede
indicativamente 8 ore
Esempi di strumenti informativi prodotti
La salute
e la sicurezza
nel tuo nuovo
ambiente
scolastico
Pieghevole sul Primo Soccorso
elaborato dalla classe 5a Aa
(a.s. 99\00) dell’ITIS
“Max Planck” di Lancenigo
di Villorba (TV)]
Esempi di strumenti informativi prodotti
Come
funziona
il piano
di Primo
Soccorso
INTERVENTO DI SOCCORSO
Elaborato nell’a.s. 08-09
dall’ITCG "Arturo Martini"
di Castelfranco Veneto (TV)
con il coinvolgimento
delle classi 1a A Erica,
4a B Erica, 3a B Geometri
Comunicare la sicurezza: la segnaletica
Per tutti gli ordini
di scuola
4 proposte
- COLORI E FORME
- METTI SEGNALI
- PERCORSI SICURI
- LEGGI LE ETICHETTE
Ogni attività richiede
indicativamente 8-10 ore
Comunicare la sicurezza: la segnaletica
I segnali di sicurezza
dove sono?
sono visibili?
sufficienti?
se ne possono
il SPP chiede
inventare altri?
la collaborazione
degli allievi
Quali proposte?
Sicurezza in Cattedra
PROPOSTE DIDATTICHE
Schema
di presentazione

















Presentazione sintetica
Obiettivo specifico
Obiettivo educativo
Life skill/competenze chiave
Prerequisiti degli allievi
Aree disciplinari interessate
Competenze dei docenti
Coinvolgimento altre figure
Valutazione
Strumenti e strutture
Risorse economiche
Tempi per lo svolgimento
Prodotto
Articolazione degli interventi
Eventuali suggerimenti
Materiale informativo di supporto.
Materiali disponibili e riferimenti bibliografici
Sicurezza in Cattedra
PROPOSTE DIDATTICHE
FASI
1. Presentazione del Modello da parte del Dirigente Scolastico
agli OO.CC.
2. Inserimento del Modello nel POF
3. Comunicazione alla Rete di adesione formale al Modello
4. Presentazione della parte didattica del Modello e individuazione
di un referente per ogni Consiglio di classe/Team coinvolto
5. Coinvolgimento attivo del RLS, se presente
6. Incontro preliminare all’avvio delle attività con la Rete
7. Sviluppo delle attività didattiche scelte
8. Implementazione delle procedure scelte
9. Incontri periodici organizzati dalla Rete con referente
e docenti coinvolti di supporto e confronto
10. Monitoraggio e valutazione delle attività realizzate
(secondo griglie predisposte dalla Rete)
Sicurezza in Cattedra
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
Riferiti a







numero di allievi coinvolti
numero di insegnanti coinvolti
discipline/aree disciplinari coinvolte
prodotti realizzati dagli allievi
gradimento espresso da allievi e insegnanti
tappe intermedie e risultati raggiunti
nell’implementazione delle procedure gestionali
giudizio da parte del RLS, se presente,
sull’applicazione del Modello
La valutazione verterà inoltre sull’autopercezione
del ruolo del SPP rispetto alle funzioni che gli assegna
il Modello.
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Presentazione di PowerPoint