LICEO CLASSICO “ALESSANDRO RACCHETTI”
(CREMA)
ESONDAZIONI DELLE ACQUE NEL XVII SECOLO
ANALISI DI DOCUMENTI DELL’ARCHIVIO DI STATO DI VENEZIA RELATIVI
AL CREMASCO NEI SECOLI XVII
A. S. 2002-03
SEZ. CLASSICA CLASSE II B
LAVINIA CONTINI, ALAN FEDERICO DELLA NOCE, GIULIA GROPPELLI
EVENTI METEOROLOGICI STRAORDINARI
CARATTERIZZANTI IL ‘600
Per quanto ci è dato di conoscere, sembra che nel Seicento si fossero verificati più volte eventi
meteorologici che a giudicare dagli effetti prodotti dovessero essere di straordinaria intensità. Lo stesso
fiume Serio nei primi anni del Seicento aveva rotto in più punti la sua riva sinistra in quel di Martinengo
ed aveva formato un ramo secondario che aggirava Romano di Lombardia e si portava a Sud di Fara
Olivana e Isso nella quale zona si immetteva nel Naviglio Civico di Cremona e nella roggia Stanga con
devastazioni tali il cui effetto si ripercuoteva anche molto più a valle, oltre Romanengo per quanto
riguarda il Naviglio Civico e fino a Pizzighettone per quanto riguarda la roggia Stanga.
Tali eventi ricevono conferma dalla cartografia relativa alla parte settentrionale del Cremasco presa in
esame. Il bacino del Serio i cui riflessi si fanno sentire anche nei territori posti più a valle è rappresentato
nel:
1.
DISEGNO AD INCHIOSTRO DELL’ALVEO DEL SERIO DIROTTATO E CONSEGUENTE
ALTERAZIONE DEL CONFINE DEL TERRITORIO BERGAMASCO, DATATO 23 GIUGNO 1627
2. DISEGNO RELATIVO A IDROGRAFIA PRINCIPALE DELLA ZONA COMPRESA TRA FARA
SUL BERGAMASCO E GABIANO SUL CREMASCO, DATATO 9 DICEMBRE 1643
3.
DISSEGNO DEL TERRITORIO DI ROMANO ET FARRA, CON LI CONFINI PARTICOLARI
VERSO IL CREMONESE ET CREMASCO, CON IL FIUME SERIO PER QUANTO TIENE DAL
CREMASCO SIN ALL’INCONTRO DI MARTINENGO, CON LE ROTTURE FATTE DAL
MEDESIMO, DATATO 14 AGOSTO 1650.
1.
NOTE ARCHIVISTICHE
Autore: Lanzi Dottor, di Mario
Titolo:
Titolo: Alveo del Serio dirottato e
conseguente alterazione del confine del territorio
Bergamasco
Data: 1627, 23 giugno
Collocazione: Senato, Dispacci rettori, Bergamo
Tecnica: Disegno ad inchiostro
Supporto: Carta
Scala: Non indicata
Orientamento: Rosa dei venti. Nord in alto.
Vi appare il corso del Serio, stabilito nel 1589 quale
confine tra il Bergamasco e Milanese. L’alveo
appare spostato in difformità a quanto allora
disposto ed a danno dei Bergamaschi.
Allegato al dispaccio del 23 Giugno 1627.
Nel disegno ad inchiostro allegato al dispaccio del 23 giugno 1627 è rappresentato il corso del Serio che, uscendo
dal territorio di Romano di Lombardia, inizia un percorso serpentiforme anziché procedere verso Sud in linea retta
(seguendo il percorso punteggiato). Essendo però il Serio il confine stabilito (dal 1589) tra il Bergamasco –dominio
veneziano- e lo Stato di Milano, lo spostamento dell’alveo verso Est sottraeva territori al Bergamasco. Inoltre tale
spostamento minacciava pesantemente sia la Strada Imperiale, sia la roggia Navarezza, anche a causa delle quattro
rotture verificatesi sulla sponda sinistra. Il podestà di Bergamo Nicolò Donado inviando a Venezia il disegno
suggeriva di ordinare agli interessati “che nella parte superiore del fiume facessero qualche riparo per radriciar
l’acqua dolcemente al suo corso primiero et naturale”.
STRADA IMPERIALE: si tratta dell’unica via di comunicazione diretta che collega il Milanese e il
Bresciano, Mozzanica e Soncino.
I sudditi avevano libero accesso, mentre gli eserciti non potevano passare a tamburo battente e a bandiere
spiegate, ma piuttosto alla spicciolata.
Non esistevano ponti, ma c’era un guado soggetto alle variazioni del livello delle acque del Serio.
2.
NOTE ARCHIVISTICHE
Autore:
Titolo:
Alessandri Evangelista e Zanesi Giovanni Pietro
Titolo:
Idrografia principale della zona compresa tra Fara sul Bergamasco e Gabiano sul Cremasco
Data:
1643, dicembre 9
Committente:
Bolani Alessandro podestà e capitano di Crema
Collocazione:
A.S.V., Provveditori alla camera dei confini
Dimensioni:
1135x705
Supporto:
Carta
Tecnica:
Disegno a penna con inchiostro e colorazioni ad acquarello
Scala:
Grafica e numerica: passi veneziani 200=mm 85
Orientamento:
Non indicato ma nord a sinistra
PROBLEMA: Le acque che giungono da Fara se defluissero nel fiume Serio provocherebbero una grande
esondazione che raggiungerebbe la Navarezza e, di conseguenza, la strada Imperiale, andando ad alterare un
precario equilibrio idrologico (frequenti esondazioni nel sec.XVII) su una zona critica dal punto di vista viario e
che coinvolgeva interessi pubblici e privati.
NELLO SPECIFICO: Le livellazioni dei due periti dimostrano che il fondo del fiume Serio nel punto in cui
devono confluire le acque di Fara è più alto. Ne deriva che il continuo “rodere delle medesime acque” porta
all’abbassarsi del letto del fiume che, nel tempo, anziché bonificare questi luoghi e spingere il fiume Serio a
Occidente verso lo stato di Milano, ingrossa a tal punto il fiume Serio che ne conseguono questi danni. In primo
luogo supera l’argine e invade la strada che va da Crema a Bergamo nella località Bettola; in secondo luogo,
invece, si unisce alla Navarezza con il pericolo evidente d’internarsi nei terreni confinanti. I due periti
propongono un’ipotesi di soluzione facendo defluire le acque che giungono da Fara ad altezza dell’Acqua Rotta,
cioè prima che confluisca nel Serio.
3.
NOTE ARCHIVISTICHE
Autore:
Marchesi Giovanni Giacomo
Titolo:
Corso del Serio da
Martinengo a Gabiano
Data:
1650 agosto 14, Bergamo
Collocazione:
A.S.V., Provveditori alla
camera dei confini
Dimensioni:
855x575
Supporto:
Carta
Tecnica:
Disegno a penna con
inchiostro e colorazioni ad
acquarello
Scala:
Grafica e
numerica: passa veneti 500 =
mm.62
Orientamento:
Rosa dei venti, nord in alto
LEGENDA
[ Nella mascherina a sinistra ]
Dissegno del territorio di Romano et Farra, con li confini particolari verso il Cremonese et Cremasco, con il fiumme
Serio per quanto tiene dal Cremasco sin all’incontro di Martinengo, con le rotture fatte dal medesimo, per le quali
s’inonda nelle crescenti li sudetti territori cioè:
Il colorito di verde è parte del territorio di Romano
Il colorito di rosa secha è tutto il tener di Farra
Il colorito di rosino è li confini del Cremasco
Il colorito di giallo è Cremonese
Il colorito di morello è parte del territorio di Martinengo
Et il bianco è la parte del Bergamasco che confina con li sodetti territorii
Il colorito di turchino son l’aque principali che decorrono ne sodetti lochi
Datto in Bergamo li 14 agosto 1650
Giovanni Giacomo Marchesi, ingenere.
Scopo del disegno:
Rappresentazione della zona ad est del Serio interessata dalle sue inondazioni
Rappresentazione delle rotture delle rive
Confini:
Rappresentazione della parte settentrionale del Cremasco con segnalazione dei confini che vanno dalla Bettola,
deviano di 90 gradi a sud prima di Sola,
deviano dolcemente di nuovo verso est, passano per Frana, Fontanone e
proseguono di nuovo verso sud a Caminetti, si allungano verso est tagliando la Strada che va a Crema nei pressi di
Famosa e ridiscendono verso sud a Salizza.
Rappresentazione della cospicua presenza d’acqua:
Serio
Diramazioni del Serio
Risorgive
Fosso Bergamasco
Naviglio Civico di Cremona
Roggia Stanga
Navarezza
Rappresentazione delle vie di comunicazione:
Strada che va a Bergamo
Strada che va a Crema
Rappresentazione dei guadi:
Guato della strada che va a Bergamo
Guato detto di Milano
Guato di Bariano
Assenza significativa di un guato nei pressi della Navarezza
Bettola:
zona importante che metteva in comunicazione la Strada Imperiale in territorio Cremasco con Mozzanica al di là del
Serio; zona calda, condizionava i rapporti tra Milano e Venezia a causa dei mutamenti dovuti al regime del Serio
Assenza di Arginature presenti solo nei pressi della Bettola
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