Il Nome: il toponimo dovrebbe trarre origine dall’antico
popolo che abitava queste terre prima dei Romani: i Galli
Agoni. Vogogna, quindi, da Vallis Agonum, villaggio degli
Agoni.
SOMMARIO
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Un po’ di storia
Palazzo pretorio
L’epigrafe romana
Il mascherone celtico
La strada romana
Il castello visconteo
La rocca
Altre informazioni
Un Po’ Di Storia
Oggi comune di 1800 abitanti della bassa Ossola, situato nella
provincia del Verbano - Cusio – Ossola, viene citato per la prima
volta in un documento del 970 d.C., ma rimarrà un oscuro villaggio
di contadini fino al XIII secolo, quando Vogogna viene scelto come
capoluogo dell’Ossola Inferiore stessa per la sua collocazione
geografica che la rendeva più sicura e strategicamente più
importante rispetto ad altri luoghi. Il centro del paese è il Palazzo
Pretorio, attorno al quale nacquero dapprima le fortificazioni
militari (il Castello, le Mura e forse la Rocca) e quindi un fiorente
borgo, centro di traffici e commerci lungo l’antica strada del
Sempione (Vogogna, infatti, era, fino a qualche tempo fa, passaggio
obbligato sulla strada per il Sempione) che appunto lo attraversa. Il
periodo di relativa floridezza economica e rilevanza militare, durerà,
sempre sotto l’egida dei milanesi, sino alla dominazione spagnola
(1535 – 1706), che darà inizio al lento declino del Borgo, che si
aggraverà con quella austriaca (1706 – 1743) per culminare con casa
Savoia (1743 – 1789). Nel 1819, Vogogna perde la sua giurisdizione
sull’Ossola e dal 1820 è semplice comune, ma ricco di testimonianze
storiche.
Palazzo Pretorio
Proprio nel centro del Borgo, si trova il
Palazzo Pretorio, fatto edificare da
Giovanni Maria Visconti nel 1348. Fino
al 1819 fu la sede del governo dell'Ossola
Inferiore, ospitando pretori, podestà,
vicari e sindaci. Adibito da allora a
municipio, venne chiuso nel 1979.
Soggetto ad un programma di restauri, è
stato riaperto al pubblico nel 1998,
riprendendo la sua destinazione civicoamministrativa.
Intorno al Pretorio si trovano le dimore
più signorili, come Villa Biraghi Lossetti
(1650), ora trasformata in uffici.
Nell’antica piazza Camillo, già al di fuori
della cinta muraria, si nota il retro di
Casa Marchesa, la più antica abitazione
nobiliare nel borgo (1350).
L’Epigrafe Romana
Tra il ponte della Masone e Dresio si colloca l’epigrafe romana che
indica il punto d’inizio del trattato alpino del percorso stradale. Il testo,
molto danneggiato già nel XVII secolo, si interpreta: Via fatta per
(decreto di ?) con sesterzi 22.600 sotto il secondo consolato di Caio
Domizio e il primo di Publio Fusco con curatori dell’opera Marco Valerio
e Salvio; fornitore dei marmi (pietre e lastre) è stato … per (ordine?) di
Venusto conduttore pubblico (di?).
Di grande importanza appare la data precisa espressa nell’epigrafe
attraverso l’indicazione dei consoli che si fissa al 196 d.C. sotto
l’imperatore Settimio Severo. Ci sarebbe un motivo storico per tale
iniziativa dell’amministrazione imperiale: nel 196 si ribella Decimo
Clodio Albino a seguito della nomina a Cesare del Figlio di Settimio,
detto Caracalla; il ribelle si trincera in Lione bloccando le vie verso la
Gallia fino a che viene sconfitto nel 197. E’ probabile che la vicenda
abbia incentivato l’apertura di strade alternative, adatte ad aggirare il
blocco dei ribelli ed a raggiungere la Germania e comunque a
migliorare anche in seguito la situazione strategica dei movimento
militari tra l’Italia e le Gallie.
Il Mascherone Celtico
Poco fuori del centro storico c’è
l’Oratorio di S. Pietro (Dresio, comune
di Vogogna), di probabile origine
longobarda, che custodisce preziosi
affreschi quattrocenteschi. Nel cortile, è
visibile il mascherone celtico da cui
zampilla fresca acqua sorgiva, che è
copia dell’originale custodito nel
Palazzo Pretorio che si presentava
almeno dal 1753 inglobato per quasi
tutto lo spessore in una fontana.
La Strada Romana
Immediatamente a valle del ponte
della
Masone,
cosiddetto
dall’Ospizio
dei
cavalieri
ospitalieri ivi organizzato dal
1376, è visibile un tratto ben
conservato di massicciata stradale
antica che mostra potenti opere di
sostegno per impostare una salita
progressiva contro la roccia. La
tecnica e la logica strutturale
hanno accreditato l’ipotesi di una
sua datazione all’età romana, che
ha comunque subito rifacimenti e
danneggiamenti.
Il Castello Visconteo
La realizzazione del Castello è attribuita
a Giovanni Visconti (metà del XIV sec.).
La costruzione domina il vecchio borgo
che, con le sue stradine e le sue case,
sembra stringerglisi intorno. Progettato
con funzioni difensive e militari, nel 1798,
dopo oltre tre secoli di dominio dei
Borromei, il Castello diventa proprietà
del Comune che lo adibisce a prigione
per delinquenti comuni e detenuti
politici. Soggetto ad un progressivo
degrado, viene definitivamente chiuso al
pubblico negli anni '70 e dopo il restauro
viene inaugurato nel 1998.
La Rocca
Sopra il paese, sulla sommità di una rupe
che lo sovrasta, si possono ancora
ammirare i resti della Rocca. Non si
hanno notizie certe sulla costruzione di
tale edificio; fortezza con funzioni
difensive e strategiche di avamposto dì
segnalazione, in corrispondenza con le
altre torri costruite lungo le catene
montuose dell'Ossola, sicuramente, è
stata di grande importanza nell'avvistare
gli invasori e nel mettere in allarme gli
abitanti dell'intera vallata. Diventa una
vera "Roccaforte", quando Giovanni
Maria Visconti la fa restaurare nel 1348,
durante la costruzione del Pretorio e del
Castello Visconteo. A seguito di
un'invasione dei vallesani avvenuta nel
sec. XVI viene parzialmente distrutta
assumendo l'attuale aspetto.
Altre Informazioni
Parte del territorio del Comune di
Vogogna è inserito nel Parco Nazionale
Val Grande, l'area wildrness più vasta
d'Europa. Sono possibili escursioni in
scenari suggestivi, quali la mulattiera che
dal castello porta alla frazione montana
Genestredo e alla Rocca, i sentieri che
collegano
la
piana
dell'Ossola
attraversano gli alpeggi abbandonati,
alle aree interne più selvagge del parco.
(Informazioni
e
foto
dai
siti:
www.vogogna.it, www.borgitalia.it, e dal
libro “Summo Plano: i Leponti e il
Sempione, una via primaria per le
relazioni europee).
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13_Presentazione Vogogna