TRAUMATIZZATI DELLA STRADA: IDROTERAPIA O CRENOTERAPIA? LESIONI E CONSEGUENZE DI UN TRAUMA STRADALE (A) Biomeccanica degli impatti : • Scontro auto - auto • Scontro auto - moto • Investimento di pedone I traumi più frequenti interessano:arti superiori, inferiori, colonna vertebrale, sterno A seguito di tali traumi necessita un iter di recupero funzionale che prevede: 1) trattamento chirurgico/ortopedico; 2) fisioterapico-riabilitativo. LESIONI E CONSEGUENZE DI UN TRAUMA STRADALE (B) A seguito di un intervento chirurgico/ortopedico residuano: Dolore Contratture antalgiche Cicatrici Ipotrofia muscolare Frequente stato di depressione postinfortunio Il recupero funzionale si basa su vari e diversi programmi riabilitativi. La riabilitazione in acqua è tra i più indicati Percorsi di riabilitazione in acqua: Si differenziano per il mezzo che viene utilizzato. Acque non minerali (idroterapia) Acque minerali (crenoterapia). TIPI DI RIABILITAZIONE IN ACQUA Acque non minerali: Comune acqua di fonte Utilizzate per piscine pubbliche e private Assenza di particolarità organolettiche e chimico-fisiche rilevanti. Acque minerali: Sgorgano da sorgenti minerali Proprietà diverse in base al minerale presente. RIABILITAZIONE IN ACQUA Principio di Archimede Effetto di scarico della zona lesa Peso specifico Viscosità e resistenza dell’acqua Combatte l’ipotrofia e il Facilita l’esecuzione decondizionamento muscolare. di esercizi ESERCIZI IN ACQUE NON MINERALI Temperatura dell’acqua consigliata durante gli esercizi: 31°C Durata della seduta : 45 min. circa Acqua profonda Esercizi Acqua bassa Acqua bassa mobile Acqua bassa ferma Ausili per generare e/o aumentare la controresistenza dell’acqua Tavolette (WAT-JOB) Tappeti rullanti Manubri galleggianti Pedane galleggianti. ESERCIZI IN ACQUE NON MINERALI Tavoletta per riabilitazione con tecnica WAT-JOB Patologie articolazione femoro-rotulea Patologie articolazione coxo-femorale La tavoletta crea una forza controresistente tale da allenare la muscolatura. CRENOTERAPIA IN ORTOPEDIA Acqua termali devono rispettare parametri : Temperatura Residuo fisso Composizione chimica Acque minerali che hanno rilevanza nella pratica riabilitativa ortopedica : Sulfuree Salso-bromo-iodiche Radioattive Solfate Carboniche Solfato-bicarbonato-calciche Arsenicali-ferruginose LA RIABILITAZIONE CON MEZZI CRENOTERAPICI SI PUÓ AVVALERE DEGLI STESSI PARAMETRI DI SEDUTA DELLA RIABILITAZIONE IN ACQUA NON MINERALE, MA AGGIUNGE PECULIARITÁ IMPORTANTI A SECONDA DEL MINERALE IN ESSA PRESENTE. AZIONI DELLE ACQUE TERMALI Indicate nelle patologie dell’apparato locomotore (perdita di zolfo nelle articolazioni) Acque Sulfuree Attivazione delle collagenasi Azione plastica e detergente a livello cutaneo Attivazione del sistema reticolo-endoteliale (SRE) Azione antiflogistica e antiedemigena Acque Salso-bromo-iodiche Acque Carboniche Stimolazione sist. immunitario = azione antiedemigena Inizio cura: bagni in acqua a T = 35-38°C, 2-12° Beaumè Intensa vasodilatazione periferica P.A. Rallentamento conducibilità nervosa Azione sedativa/ antispastica Contrattilità / F.C. AZIONI DELLE ACQUE TERMALI Acque Carboniche Inizio terapia: T = 34-35°C Bagni iniziali di 10 min. Acque Arsenicali- ferruginose fine terapia 28-29°C 20 min. a fine trattamento Azione emopoietica (principale) Azione eccitatoria su terminazioni nervose (comprese le muscolari) Bagni iniziali con diluizione 1/5 di acqua minerale fino ad 1/3 Durata del bagno varia da 5 a 30 min. a seconda della patologia ; T = 36 – 38°C. ESPERIENZA DIRETTA ALLE TERME (A) Terme di Casciana Acqua solfato-bicarbonatocalcica Temperatura = 36,7° C Aumentata densità del fluido Aumento pressione idrostatica Maggior lavoro articolare in scarico rispetto a normale acqua clorata di piscina recupero posturale più veloce ed efficace Composizione solfato-bicarbonato-calcica Effetto drenante osmotico (risoluzione di edemi periferici) Movimento in acqua Lento e costante sfioramento di mezzo ad alta densità (scollamento) Prevenzione cheloidi. ESPERIENZA DIRETTA ALLE TERME (B) Durata percorso riabilitativo: 2 settimane (6 gg. + 6 gg.) Primo periodo: ripristino escursione articolare Esercizi isocinetici (per evitare atteggiamenti di difesa) + stretching (per diminuire tensioni capsulari) Secondo periodo: esercizi in vasca termale Esercizi ed azioni precedentemente descritti Le due fasi agiscono all’interno della stessa seduta riabilitativa Percorsi vascolari a scambio termico (diff. 10° C) + presenza CO2 Azione sul microcircolo Stimolo neo-cartilagineo osteodipendente Neoangiogenesi. ESPERIENZA DIRETTA ALLE TERME (C) Terme di Levico e Vetriolo (506 m s.l.m.) Arsenicali-ferruginose (1582 m s.l.m.) Acqua “forte”, limpida, inodore Acqua “debole”, incolore, odore leggermente acido Diluita in acqua da bagno in rapporto 1/3 – ½ per gli adulti • Azione di rallentamento componente catabolica (blocco linea citocromo-ossidasi) • Potenziamento linea anabolica globuli rossi e Hb (stimolazione eritropoietica) Altitudine Ipossia relativa Ossigenzione tessutale matrice ossea. CONCLUSIONI Domanda iniziale Scarico peso corporeo Idroterapia o crenoterapia? Esercizio contro resistenza Esercizio psicologicamente positivo IDROTERAPIA Scarico peso corporeo Esercizio contro resistenza Esercizio psicologicamente positivo Peculiarità intrinseche acqua minerale CRENOTERAPIA Cosa frena lo sviluppo della terapia? Scarsa conoscenza del medico prescrittore (e paziente usufruitore) Scarsa distribuzione di strutture riabilitative dotate di acque termali Difficoltà logistiche nel raggiungere località termali Tempi spesso stagionali di apertura degli stabilimenti termali. GRAZIE PER L’ATTENZIONE