Internet: www.comune di castro.it e-mail: [email protected] www.grottazinzulusa.com © 2008 MoviMedia - Lecce.Tutti i diritti sono riservati - All rights reserved A cura dell’Amministrazione Comunale di Castro - Edited by Amministrazione Comunale di Castro Testi - Text: Ninì Ciccarese, Silvano Marchiori, Pasquale Ciriolo Foto - Photo: S. Bortone, N. Ciccarese, S. Marchiori, M. Pelliconi, D. Rossi, Rizzo Multimedia Stampato in Italia - Printed in Italy Stampa - Print: MoviMedia - Lecce Autorizzazione A.P.T. Lecce N° 043/4 del 05/02/1998 Nessuna parte di questa brochure può essere riprodotta, memorizzata o trasmessa in alcuna forma e con alcun mezzo, elettronico, meccanico, in fotocopia, in disco o in altro modo, senza autorizzazione scritta dell’Editore. It is forbidden to reproduce, copy or divulge any part of this brochure by electronic or mechanical means, by photocopy or disk or by any other means without the previous written publisher’s licence. CASTRO Photo: N. Ciccarese Photo: N. Ciccarese Photo: N. Ciccarese PUGLIA (ITALIA) Il mito The myth La storia The history La scoperta The discovery L’impresa The exploit Le grotte costiere Coastal caves Il “Sentiero blu” di Castro The “Blue path” of Castro La marina The marina Il Parco delle querce The “Parco delle querce” Castro giorno e notte Castro day and night Gli alberghi Hotels I ristoranti Restaurants Gastronomia Gastronomy Servizi Services Informazioni Information 4 6 10 11 12 18 19 20 22 24 26 27 28 29 Il mito Castrum Minervae approdo di Enea C aduta Troia, gli dei dell’Olimpo affidarono ad Enea, figlio di Venere, il compito di navigare alla volta dell’”antica madre” Italia dove i suoi successori avrebbero fondato Roma, futura padrona del mondo. Il poeta Virgilio, nell’Eneide, colloca l’approdo di Enea in Italia a Castrum Minervae (di fronte a Butroto, nell’Epiro); il suo porto era dominato da un alto promontorio alla sommità del quale si ergeva il maestoso tempio consacrato alla dea Minerva, l’Atena dei Greci. Gli scavi eseguiti negli ultimi anni sull’acropoli di Castro hanno portato alla luce i poderosi resti di un tempio dorico in cui si venerava Atena. Questa eccezionale scoperta, unitamente alla posizione strategica di Castro nel Mediterraneo, conferma il centro salentino come la mitica Castrum Minervae, approdo di Enea. 4 The myth Castrum Minervae: the landing-place of Aeneas Inklink A fter the fall of Troy, the gods of Olympus gave to Aeneas, son of Venus, the task to sail towards the “ancient mother” Italy where his successors would have built Rome, the future mistress of the world. The poet Virgil, in the Aeneid, places the landing of Aeneas in Italy, in Castrum Minervae (opposite Butroto, in Epirus). Its harbour was dominated by a high promontory, at the top of which, the imposing temple consecrated to Minerva goddess, identified with Athene by the Greeces, was risen. The excavations, carried out in the last years, in the acropolis, in Castro brought to light the powerful remains of a Doric temple, where Athene was widely worshipped. This extraordinary discovery, together with the strategic position of Castro in the Mediterranean, confirms the Salento centre like the mythical Castrum Minervae, landing-place of Aeneas. 5 La storia Castro e i leoni di Messapia 6 Inklink Photo: Rizzo Multimedia I Messapi dominarono il Salento tra l’VIII e il III secolo a.c.; sottomisero le popolazioni indigene e diedero vita ad una civiltà fiorente, fondata sull’agricoltura, l’allevamento, l’artigianato ed il commercio e organizzata in un efficace sistema di centri urbani. Tra le città messapiche Castro ebbe un ruolo di spiccato rilievo: era il porto più importante e costituiva la punta avanzata del sistema difensivo e di avvistamento sul Mediterraneo, alla confluenza di Adriatico e Ionio, tra Grecia e Occidente, ed era capolinea della via dell’ambra. Le campagne di scavo a Castro tra il 2000 e il 2007 hanno portato alla luce le antiche fortificazioni che cingevano l’acropoli: 20 livelli di massi ciclopici che costituiscono il tratto murario messapico più imponente e poderoso. Qui erano acquartierati gli eroici guerrieri di Messapia, i “leoni”, pronti a difendere la patria dall’assalto dei nemici. Ai Guerrieri di Messapia è dedicata una sezione del Museo di Castro. The history Castro and the Lions from Messapia Photo: Rizzo Multimedia T he Messapi ruled over Salento between the VIII and the III centuries B.C.; they gave birth to a flourishing civilization, based on agriculture, breeding, crafts and trade. It was organized on an efficient system of towns centres. Among all the Messapian towns Castro had a strong and prominent role. It was the most important harbour and an advanced point in the defensive and catching in sight system over the Mediterranean, at the confluence between the Adriatic and the Ionian sea, between Greece and the West. It was also the terminus of the amber transport route. The excavation campaigns in Castro, between 2000 and 2007, brought to light the ancient fortifications that surrounded the acropolis: 20 levels of cyclopean stone blocks that form a very impressive and powerful surrounding wall stretch. The “lions”, the heroic warriors from Messapia quartered here, ready to defend their native land from enemy attacks. To the “Warriors” from Messapia it is dedicated a part of the museum in Castro. 7 La storia Castro cenni storici C astro ha origini antichissime. Già nella preistoria le sue grotte costiere, in particolare la Romanelli e la Zinzulusa, hanno conosciuto la presenza umana. Come centro urbano si è costituita al tempo delle migrazioni liburno-illiriche e pelasgiche (XVII XVI sec. a.C.) quando dal prospiciente Epiro popolazioni provenienti dalla penisola balcanica mossero verso occidente. Fu abitata dai Messapi e dai Greci, dai quali derivò il nome di “Καστρον” (luogo fortificato, rocca). Partecipò, al fianco di Taranto, alla guerra contro Roma che vi dedusse una colonia nel 123 a.C. . Alla caduta dell’Impero romano d’occidente, rimase sotto il controllo di Bisanzio e subì frequenti attacchi ad opera di Vandali, Longobardi ed Ungari. La conquista normanna, che unificò il meridione d’Italia, e la successiva dominazione sveva, la videro fiorente centro commerciale e sicuro caposaldo militare. Gli arabi la considerarono centro importantissimo e nelle loro carte la indicarono come ‘Al Qatara” (il Castello). Di quel periodo splendi- 8 do rimangono a testimonianza la severa torre dei Cavalieri, il cortile del Castello, luogo destinato alla raccolta e alla custodia dei prodotti artigianali e agricoli che venivano commercializzati in tutti il Mediterraneo, e il borgo mediovale, dalle stradine strette e tortuose. Fu sede di Contea dal 1103, con la famiglia degli Altavilla, al 1806; e sede di Diocesi dal 682 al 1818. Attestano la perduta grandezza l’austera Cattedrale romanica (1171) e l’annesso Vescovado. Il Castello e l’attuale cinta muraria datano alla dominazione aragonese (XV sec.). Castro ha subito, nel basso Medioevo e all’inizio dell’Età Moderna, devastanti incursioni ad opera dei pirati saraceni. Le più terribili, nel 1537 e nel 1573, la prostrarono definitivamente: conti e vescovi l’abbandonarono per sedi più comode e sicure; la popolazione superstite si trasferì nei casali dell’entroterra e l’antica Castrum Minervae rimase desolata. Nella seconda metà di questo secolo dalle rovine della cittadella e della marina, Castro è rinata trasformandosi in un attivo centro di pescatori, artigiani ed operatori turistici. The history Historical notes on Castro astro has ancient origins; already in the prehistory its coastal caves, especially the Romanelli and the Zinzulusa, were frequented by man. It grew into an urban centre at the time of the Liburno-Illyrian and Pelasgian migrations (XVII-XVI Centuries a.c.) when populations coming from the facing Balcanic peninsula of Epirus moved westward. It was inhabited by Messapics and Greeks from whom came the name “Καστρον” (fortified place, fortress). Castro participated beside Taranto in the war against Rome, which infered a colony there in 123 a.C. At the fall of the Roman Empire of the West, it remained under the control of Bysantium and endured frequent attacks by the Vandals, the Lombards and the Hungarians. The Norman conquest, that united the South of Italy, and the following Swabian domination saw Castro as a flourishing commercial centre and a secure military stronghold.The Arabs considered it a very important centre and in their maps indicated it as ‘Al Qatara’ (the Castle). From this glorious period remain the severe tower of the knights, the courtyard Photo: N. Ciccarese C of the castle, which was used as the gathering and storage place of the artifacts and agricultural products that were commercialized in all of the Mediterranean, and the medieval village with its narrow and winding little streets. Castro was a county from 1103, with the Altavilla family, until 1806, and the seat of the diocese from 682 until 1818. The size of the austere Romanic Cathedral (1171) and the attached bishop’s palace witness the lost glory. The castle and the present castle walls date to the Aragonian domination (XV Century). In the Middle Ages and at the beginning of the Modern Era Castro endured devastating incursions by Saracen pirates, the worst ones in 1537 and 1573 definitely pulling Castro down: Counts and bishops abandoned it for more comfortable and safer places. The surviving population moved into inland cottages and the antique Castrum Minervae was deserted. In the second half of this century, from the ruins of the citadel and the marina, Castro was reborn, transforming itself into an active centre of fishermen, artisans and tourist operators. 9 La storia La Cittadella medioevale a Cattedrale, a croce latina, fu costruita nel 1171, probabilmente sulle rovine di un tempio greco. Si compone di una sola navata con tre piccole absidi centrali. I continui interventi e rifacimenti hanno sensibilmente alterato uno dei monumenti più belli dell’architettura romanica salentina. Essa è formata da una parte anteriore, rifatta più volte sino alla sostituzione del suo tetto in legno nel 1600, e da una parte posteriore, cui si accede tramite sette scalini, formata da due cappelle e dall’altare centrale. La cappella a sinistra, pressoché distrutta durante un rifacimento del 1000, fu innalzata dalla famiglia Gattinara; mentre l’altare centrale fu fatto costruire, in stile barocco , dai vescovi De Marco e Capreoli, arricchito da due tele di diverse dimensioni, ritraenti la Madonna Annunziata, protettrice della Città. Le tele custodite nella chiesa sono state di recente restaurate dalla “Scuola di Restauro” di Arezzo, diretta dal Prof. C.Guido e dalla Proff.ssa Giovanna Bacile. “Immacolata Concezione” con i Santi Francesco di Assisi e 10 Francesco di Paola; “Madonna” con Sant’Antonio di Padova e il Beato Luca; “Immacolata” con i Santi Filippo Neri, Francesco di Sales, Ignazio di Lajola e Francesco Saverio; “Madonna” con i Santi Gaetano, Carlo Borromeo, Andrea Avellino;” “Annunciazione”; “Madonna del Rosario”; “S.Giovannino” o “Incontro della Madonna con S.Elisabetta”; “Santa Lucia”: Affresco. Photo: N. Ciccarese L The history Photo: N. Ciccarese The Cathedral, latin cross- shaped, was constructed in 1171, probably on the ruins of a Greek temple. It is composed of a single nave with three little central apses.The continuous modifications have much altered one of the most beautiful monuments of Salentine Romanesque architecture. It is formed of an anterior part, redone many times until the substitution of its wooden roof in 1600, and of a posterior part, which is reached by seven steps, consisting of two chapels and a central altar. The chapel on the left, almost completely destroyed during the remodelling in 1900, was erected by the Gattinara family; while the central altar was constructed in baroque style by the bishops De Marco and Capreoli, and is enriched by two different-sized canvases potraying Our Lady of the Annunciation, protectress of Castro. The canvases kept in the church have recently been restored by the “Scuola di Restauro” of Arezzo, directed by prof. G. Guido and prof. Giovanna Bacile: “Immaculate Conception” with the Saints Frances of Assisi and Frances of Paola; “ The Photo: N. Ciccarese The Medieval Citadel Madonna” with Saint Anthony of Padova and the Blessed Luca; “The Virgin” with the Saints Philip Neri, Frances of Sales, Ignatious of Layola and Frances Saverio; “The Madonna” with the Saints Gaetano, Carl Borromeo, Andrew Avellino; “The Annuncia-tion”; “The Madonna of the Rosary”; “Saint Giovannino”;or “The Encounter of the Madonna with Saint Elisabeth”; “Saint Lucia”; Fresco. 11 La scoperta - The discovery Photo: N. Ciccarese legato ad un quadro della Madonna di Lourdes l’importante ritrovamento del deposito paleolitico di Grotta Romanelli (Castro). Era il 1900 ed a Paolo Emilio Stasi, apprezzato pittore della zona, ne era stato commissionato uno da posizionare in una chiesa della zona. L’artista decise di far posare la “madonna/modella” davanti la grotta delle Striare, in un tratto di costa un po’ fuori mano. La storia racconta che , tra una “posa” e l’altra, mentre la modella riposava, P.E.Stasi si mise a frugare tra la terra rossa che occupava gran parte della grotta. Fu il ritro- 12 T Photo: N. Ciccarese È vamento di uno strano, enorme molare (Hippopotamus anphibius) a spingerlo ad allargare le sue ricerche alla vicina grotta Romanelli. E lì trovò oggetti di selce e grossi fossili. E poi vennero a Castro i grandi ricercatori dell’epoca e grotta Romanelli fu valutata subito uno dei più importanti siti preistorici d’Italia. Oggi, a quasi 100 anni, una robusta inferriata protegge dai curiosi e dai cacciatori di souvenir i depositi in gran parte ancora in loco. he discovery of the Paleolithic material deposited in the Romanelli Cave (Castro), is connected to a painting of the Madonna of Lourdes. In 1900 Paolo Emilio Stasi, a much appreciated artist of the zone, was commissioned a painting of the Madonna of Lourdes, to be placed in a church nearby. He decided to have the madonna/model pose in front of the Striare cave, along the coast, slightly out of reach. It is told that between one pose and another, while the model was resting, P.E. Stasi started rummaging in the red earth that filled much of the cave. It was the finding of a large, strange molar (Hippopotamus anphibius) which pushed him on to expand his research into the close by Romanelli cave where he found objects of flint and big fossils. Consequently the great researchers of the time came to Castro and the Romanelli cave became immediatly one of the most important prehistoric sites in Italy. Today, almost a hundred years later, the material which mostly still lies in its place is protected from souvenirhunters by a strong iron gate. Gli eventi Castro tra cultura, folclore e divertimento Manifestazioni e iniziative più rilevanti CARNEVALE CASTRENSE mese di febbraio FIERA DELL’ANNUNZIATA mese di marzo FESTA PATRONALE in onore della B.V. Maria SS. Annunziata Sagra del Pesce a Sarsa Gara Pirotecnica 24 - 25 - 26 aprile Rassegna di Musica Folk Rassegna di Musica Classica Rassegna Teatro Conferenze culturali - Mostre “Sapori e Musica dal Salento” “Sagra del pesce fritto” “Festa delle cozze” Mesi di luglio-agosto PREMIO “CASTRUM MINERVAE” 1a decade di agosto FESTA DEL MARE in onore della B.V. Maria SS. del Rosario Fiera delle città della Madonna di Pompei Processione a mare Gara Pirotecnica 11 - 12 - 13 agosto Natale - “Castro: Città dei Presepi” dicembre-gennaio 13 Le grotte costiere Grotta Zinzulusa rotta Zinzulusa è sicuramente una delle manifestazioni più importanti del carsismo costiero pugliese. La Grotta si apre sul mare con uno spettacolare arco naturale frutto del carsismo e della violenta azione demolitrice del mare. Nella zona di accesso, dalla volta, simili a stracci, pendono le caratteristiche stalattiti che danno il nome alla grotta; “Zinzulusa”, cioè “grotta stracciona” nel dialetto del posto. L’interno si presenta ricco di stalattiti e stalagmiti. Ben due gli affioramenti in grotta di acqua dolce :“Laghetto” e “Cocito”. Ma la grotta Zinzulusa presenta anche particolarità biologiche, paletnologiche e paleontologiche sicuramente uniche tra le grotte d’Italia. All’interno del paleo-fiume che ancora scorre ai livelli più bassi del condotto carsico, vive la Thyphlocaris salentina, gamberetto privo di occhi e pigmentazioni e la Spelaeomysis bottazzii, misidaceo dalle antenne poligeminate, Higginsia ciccaresei, spugna stigobia unica nel suo genere. Una nutrita colonia di pipistrelli (Rinofilo minore, Rinofilo maggiore, Rinofilo euriale, Miottero) utilizza dalla primavera all’autunno, la parte 14 Photo: N. Ciccarese G più profonda della grotta (non aperta al pubblico) per la riproduzione e l’allevamento dei piccoli. Grotta Zinzulusa è stata frequentata dall’uomo preistorico che abitò l’avangrotta (stazione eneolitica, neolitica, paleolitica), la parte più profonda della grotta (il Duomo reperti paleolitici e neolitici) ed utilizzò il laghetto interno per attingervi l’acqua e, probabilmente, lasciare doni ad una qualche divinità (ritrovamenti di vasi della cultura di Piano Conte, Serra d’Alto e Diana. Reperti eneolitici, protostorici, romani oltre a depositi di animali preistorici). Il servizio visite alla Grotta è gesti- to dall’Amm.ne Comunale. La parte attualmente visitabile si estende per 150 metri all’interno del blocco calcareo ed è visitata da più di 100.000 persone paganti all’anno. La costa della penisola Salentina che va da S.M. di Leuca a Capo Palascia, “è aspra ed accidentata in relazione alla sua natura litologica, essenzialmente costituita da depositi calcarei del Cretaceo superiore dell’Eocene e dell’Oligocene” interessati da diffusi fenomeni tettonici. Così la costa si presenta cesellata da nicchie costiere, grotte e alte falesie che si precipitano rapidamente verso il fondo del mare. Coastal caves The Zinzulusa Cave Photo: N. Ciccarese - A. Danieli The coast of the Salentine peninsula that goes from Santa Maria di Leuca to Capo Palascia “is harsh and uneven in relation to its lithological nature, mostly consisting of limestone deposits of the Upper Cretacean , of the Eocean and of the Oligocean eras”, with diffused tectanic phenomena.Thus the coast appears chiselled by coastal niches, caves and high falesia that precipitate rapidly to the bottom of the sea. Photo: N. Ciccarese he Zinzulusa cave is one of the most important demonstrations of Apullian coastal carsism. The cave opens on to the sea with a spectacular natural arch generated by the carsism and the violent destructive action of the sea. From the vault of the entrance hang the characteristic stalagtites, similar to rags, that give the cave their name “Zinzulusa”,“raggedy” cave in the local dialect. The inside is rich in stalagmites and stalagtites and there are two pools of sweet water in the cave: “Laghetto” and “Cocito”.The Zinzulusa cave also presents biological, paletnological and paleontological peculiarities that are unique among Italy’s caves.In the paleo-river that still runs at the Photo: N. Ciccarese T lowest levels of the carsic conduct, lives the Typhlocaris salentina, a prawn with no eyes or pigmentation, and the Speleomysis bottazzii, a mysid with branched antennae, Higginsia ciccaresei, stigobiotic sponge, unique in the world. A vast group of bats (Rinofilo minore, Rinofilo maggiore, Rinofilo euriale, Miottero) uses the deepest part of the cave , which is not open to the public, from spring till fall for reproduction and the breeding of the young. The Zinzulusa cave was frequented by prehistoric man, who lived in the front part of the cave (Eneolithic, Neolithic and Paleolithic site), the deepest part of the cave, the so-called Duomo, (Paleolithic and Neolithic findings ), and used the little pool to draw water and probably to leave offerings to some divinity (findings of vases of the Piano Conte, Serra d’Alto and Diana cultures, and Eneolithic, Protostoric and Roman findings as well as deposits of prehistoric animals). The cave is managed by the Municipal Administration of Castro and the part presently open to the public extends itself 150 metres into the calcareous block and is visited by over 100 000 paying guests a year. 15 Le grotte costiere Grotta Romanelli 16 Photo: N. Ciccarese oco lontano dalla grotta Zinzulusa, con l’ingresso parzialmente ostruito da una breccia ossifera, si apre grotta Romanelli. La grotta, a quasi un secolo dalla scoperta (P.E. Stasi), conserva ancora in sito ed intatti gran parte dei suoi depositi (terre rosse e terre brune- 70.00012.000 a.c.) in cui l’uomo preistorico e gli animali, dal paleolitico al neolitico, lasciarono le tracce della loro frequentazione. Grotta Romanelli è ritenuta una delle più importanti stazioni italiane della preistoria. Oltre ai raffinati oggetti litici caratteristici della grotta (Industria romanelliana), importanti graffiti decorano le pareti (Bos Primigenius , Cervide, figure Vulvali e figure Fusiformi: Arte Parietale del Paleolitico). Reperti provenienti da Grotta Romanelli sono conservati presso il Museo Paleontologico di Maglie e presso i più importanti musei specializzati d’Italia. Grotta Romanelli non è aperta al pubblico. Photo: N. Ciccarese P Coastal caves The Romanelli Cave ot far from the Zinzulusa cave, lies the Romanelli cave, with its entrance partially obscured by an ossiferous breach. The cave, at almost a century from its discovery (P.E.Stasi), still conserves a large part of its deposits (red and brown earth 70.000-12.000 a.c.) in which prehistoric men and animals, from the paleolithic to the neolithic, left sign of their passage. The Romanelli cave is considered one of the most important Italian sites of prehistory, as well as the charateristic refined lithic objects of the cave (Romanellian Industry) and the important graffiti that decorate the walls (Bos Primigenuis, Cervide, Vulva figures and spridleshaped figures: Pariethal art of the Paleolithic). Findings from the Romanelli cave are kept at the Paleontholgical Museum of Maglie and at the most important specialized museums of Italy. The Romanelli cave is not open to the public. Photo: N. Ciccarese N 17 Le grotte costiere L’ Abisso V asta cavità da crollo ubicata a pochi metri dal mare, il cui fondo è occupato quasi per intero da un laghetto sotterraneo di acqua dolce. Dal centro emerge il cono di materiale da crollo. “Questa cavità che apparentemente sembrerebbe non poter ospitare una fauna particolarmente ricca (per la mediocre estenzione e per la sua vicinanza alla superfice) si è rivelata invece una delle cavità più interessanti della Puglia e una delle più ricche faunisticamente dell’intera penisola” (Parenzan-Puglia Marittima - ed. Congedo). “Fauna” da Puglia Marittima: Pseudolimnocythere hypogaea Klie, Halicyclops neglectus rotundipes putealis Kiefer, Metacyclops Stammeri Kiefer, Nitocrella reducta (Schafer), Esola spelaea (Chapp.), Stygiomysis bydruntina Car., Spelaeomysis Bottazzii Car., Monodella stygicola Ruffo, Salantinella gracillima Ruffo, Hadzia minuta Ruffo, Armadillidium Pallasii frontirostre (B.L.),Trachelipus Camerani Camerani (Tua) Arc., Trichoniscus Ruffoi Arch., Typhlo18 caris salentina Caroli, Hadoblothrus gigas (Di Cap.) Pholcus phalangioides (Fussl.), Lohmanella Stammeri Viets, Glomeris pulchra Koch., Glomeris Stammeri Verh., Lysiopethalum sicanum Verhoeffi Strass. Lithobius piceus peregrinus Latz., Scutigera coleoptrata L., Italodytes Stammeri Mull., Atheta dilutipennis Mot., Catopomorphus orientalis Reitt., Medetera truncorum Meigen. Altre grotte della zona sono: Grotta delle Striare (delle Streghe): grotta carsica con accesso dal mare Grotta Giustino: non aperta al pubblico; Grotta Azzurra: grotta costiera visitabile con la barca; Grotta Ritunna: grotta costiera visitabile con la barca; Grotta Palombara: grotta costiera visitabile con la barca. Coastal caves The Abisso A Photo: D. Rossi vast cavity caused by a breakdown located at only a few metres from the sea, whose bottom is occupied almost completely by a subterranean sweetwater pool from the centre of which emerges a cone of breakdown material. “This cavity, which would apparently seem incapable of accomodating a particularly rich fauna due to its mediocre extension and its closeness to the surface, has instead revealed to be one of the most interesting cavities of Puglia and one of the faunistically richest of the entire peninsula.” (ParenzanPuglia Marittima-ed. Congedo) “Fauna” from Puglia Marittima: Fauna:Pseudolimnocythere hypogaea Klie, Halicyclops neglectus rotundipes putealis Kiefer, Metacyclops Sammeri Kiefer, Nitocrella reducta (Schafer), Esola spelaea (Chapp.) Stygiomysis bydruntina Car., Speleomysis Bottazzii Car., Monodella stygicola Ruffo, Salantinella gracillima Ruffo, Hadzia minuta Ruffo, Armadillidium Pallasii frontirostre (B.L.), Trachelipus Camerani Camerani (Tua) Arc., Trichoniscus Ruffoi Arch., Typhlocaris salentina Caroli, Hadoblothrus gigas (Di Cap.) Pholcus phalangioides (Fussl.), Lohmanella Stammeri Viets, Glomeris pulchra Koch., Glomeris Stammeri Verh., Lysiopethalum sicanum Verhoeffi Strass., Lithobius piceus peregrinus Latz., Scutigera coleoptrata L., Italodytes Sammeri Mull., Atheta dilutipennis Mot., Catomorphus orientalis Reitt., Medetera truncorum Meigen. Other caves of the zone are: Grotta Striare: Carsic cave with access from the sea Grotta Giustino: Not open to the public Grotta Azzurra: Coastal cave, can be visited by boat Grotta Ritunna: Coastal cave, can be visited boat Grotta Palombara: Coastal cave, can be visited by boat 19 Il “Sentiero blu” - The “Blue path” I Photo: N. Ciccarese Photo: S. Bortone dea semplice, quasi ovvia: andare sott’acqua con un opuscolo guida, seguendo un percorso segnato sul fondo da cartellini indicatori. L’idea è stata di un fotografo subacqueo, che l’ha realizzata nel tratto di mare tra Grotta 20 Zinzulusa e Grotta Romanelli (Autorizzazione C.P. N° 12178), sicuramente una delle zone più belle ed interessanti del Mediterraneo. Il Sentiero Blu si snoda attraverso vaste praterie di Posidonie Oceaniche, popolose scogliere di Coralligero e Precoralligero, ed i famosi, lindi fondali rocciosi del mare di Castro, tanto apprezzati dai fotografi subacquei. Rimane all’abilità del visitatore del Sentiero Blu lo scovare le splendide popolazioni di Nudibranchi, i timidi Spirografi, le Cernie chiazzate ed i veloci Saraghi. L’opuscoletto guida propone ed illustra le specie che frequentano gli ambiti segnalati dai cartellini, ma in questo mare ogni incontro è possibile. Il Sentiero Blu di Castro Marina è una iniziativa non a scopo di lucro, aperta a tutti e completamente gratuita. A simple idea, almost obvious: going underwater with a small guide leaflet , following a marked path along the bottom of the sea (from 3 metres to 18 metres deep) with indications. The idea was that of an underwater photographer’s, and it was executed in the area between the Zinzulusa and the Romanelli caves, (Author. C.P. N°12178), which is surely one of the most beautiful and interesting areas of the Mediterranean. The Blue Path unravels through vast prairies of the oceanic posidonie and many rocks of coralligeno and pre-coralligeno, in the famous clear rocky bottoms of the Castro sea, so much appreciated by underwater photographers. It is up to the visitor and his ability to discover the splendid populations of nudibranchs, the shy sabella spallanzanii, the dappled groupers and the fast breams. The guide leaflet proposes and illustrates the species that frequent the signalled spots, but in this sea it is possible to meet anything and everything. The Blue Path of Castro is not a money-earning initiative, but is open to all and completely free. La marina - The marina I T he port of Castro lies on the inside of a wide bay protected from the northern and western winds by natural cliffs, and on the southeast by a large artificial pier. Beside the tourist port, in a charateristic small bay, there lies another little port (Porto Vecchio) used mostly by little fishingboats and in the summer by canoes and paddle-boats. Access to the port is difficult during strong scirocco or eastern winds (in winter and spring). Traversia: 90° - 135°; average depth in the access zone: 5,00 metres; wharf draught: 0,40 - 5,00 metres; maximum capacity: approximately 250 medium-small boats, up to 12 metres long; reserved wharf for transiting boats; reserved wharf for harbour-masters boats; reserved wharf for fishing-boats The Municipal Administration of Castro is responsible of the management of the tourist-zone of the port. A private society takes care of the services at sea and at the wharf. La gestione della zona turistica del porto è dell’Amministrazione Comunale di Castro. I servizi a mare ed alla banchina sono affidati ad una società privata. CAPITANERIA DI PORTO Ufficio Locale Marittimo - Castro Tel. 0836-943064 Numero Blu - Sos sul mare e sulle spiagge Tel.1530 Photo: N. Ciccarese l Porto di Castro si apre all’interno di un ampia baia naturalmente protetta dai venti dei quadranti settentrionali e da ponente. Esso è difeso a sud-est da un massiccio molo artificiale. A lato del porto turistico, in una caratteristica insenatura, c’è un altro porticciolo (Porto Vecchio), utilizzato prevalentemente dalle piccole barche da pesca e, in estate, da canoe e pedalò. Accesso in porto: difficile con venti forti da scirocco e levante (in primavera ed inverno). Traversia: 90° - 135° Profondità media nella zona di accesso: metri 5,00; pescaggio alla banchina da metri 0,40 a metri 5,00; capienza massima naviglio da diporto: circa 250 imbarcazioni mediopiccole; possono attraccare imbarcazioni fino a 12 metri; banchina riservata per naviglio in transito; banchina riservata per imbarcazioni della Capitaneria di Porto; banchina riservata per imbarcazioni da pesca. CAPITANERIA DI PORTO Local Office - Castro Tel. 0836-943064 Toll - Free Service Sos Sea and Coast - Tel.1530 21 I Photo: S. Marchiori l “Parco delle Querce” di Castro (Lecce), sito lungo la costa meridionale orientale del Salento, costituisce una delle ultime testimonianze ben conservate delle leccete che un tempo caratterizzavano la vegetazione spontanea della Terra d’Otranto. Il bosco, in gran parte di proprietà comunale, ha una estensione di circa 4 ettari ed è costituito da leccio (Quercus ilex L.), con rari esemplari arborei di quercia spinosa (Quercus calliprinos Webb) e da un folto sottobosco costituito prevalentemente dalle tipiche sclerofille sempreverdi come: mirto (Myrtus communis L.), lentisco (Pistacia lentiscus L.), fillirea (Phillyrea latifolia L.), alaterno 22 (Rhamnus alaternus L.). Si tratta di una formazione boschiva inquadrabile, sotto il profilo fitosociologico, nell’associazione ViburnoQuercetum ilicis (Br.-Bl.1936) Rivas-Martinez 1974, arricchita, rispetto alle analoghe leccete del Salento, di elementi mesofili nello strato arbustivo come il biancospino (Crataegus monogyna Jacq.), il nespolo (Mespilus germanica L.), il terebinto (Pistacia terebinthus L.), l’alloro (Laurus nobilis L.), e il prugnolo (Prunus spinosa L.). Una recente indagine ha evidenziato la presenza nell’area boschiva di una ricca flora vascolare costituita da 139 specie. Nel bosco di Castro è presente l’unica stazione salentina della rara orchidacea Epipactis microphylla (Ehrh.) Swartz., recentemente segnalata nella lista rossa regionale delle specie vegetali in rischio di estinzione. Altre entità interessanti sono una lamiacea endemica dell’Italia meridionale, l’Issopo villoso (Micromeria canescens Benth.) e una crassulacea balcanica solo di recente ritrovata nell’area salentina (Umbilicus cloranthus Heldr.& Sart.). Photo: S. Marchiori Il Parco delle querce La fauna più facilmente osservabile all’interno del bosco è senza dubbio quella ornitica rappresentata principalmente dai passerformi tipici di questo ambiente e da quelli che vi trovano rifugio solo nelle ore notturne. Fra i primi possiamo ricordare la cinciallegra (Parus major), la cinciarella (Parus caeruleus), il pettirosso (Erithacus rubicola), lo scricciolo (Troglodytes troglodytes), la passera scopaiola (Prunella modularis); i secondi sono invece rappresentati dalla gazza (Pica pica), dal fringuello (Fringilla coelebs), dal verdone (Carduelis chloris), e dal cardellino (Carduelis carduelis). The “Parco delle querce” Photo: S. Marchiori he “Parco delle Querce” of Castro is situated along the South-eastern coast of Salento and is one of the last remaining evidences of the holm-oak groves that once characterized the spontaneous vegetation of the this region (Terra d’Otranto). The grove, which is mostly owned by the Municipality, extends to approximately 4 hectares and is made up of holm-oaks (Quercus ilex L.) with rare arboreous individuals of Kermes-oak (Quercus calliprinos Webb) and a dense under- growth of typical evergreen shrubs such as: Myrtle (Myrtus communis L.), Lentisk (Pistacia lentiscus L.), Phillyrea latifolia L.), Rhamnus alaternus L. The grove is a woodland coenosis classified under a phytosociological profile as ViburnoQuercetum ilicis (Br.-Bl.1936) Rivas-Martinez 1974, and, compared to analogous Holm-oak coenosis of Salento, enriched by mesophilous species in the shrub level such as: Hawthorn (Crataegus monogyna Jacq.), Medlar (Mespilus germanica L.), Turpentine tree (Pistacia terebinthus L.), Laurel (Laurus nobilis L.), and Blackthorn (Prunus spinosa L.). A recent study has evidenced the presence of 139 species in the rich vascular flora of this woodland area. The grove of Castro is the only place in the Salento where the rare Orchid, Epipactis microphylla (Ehrh.) Swartz., is found. It has been listed in the regional red-list of endangered species. Other interesting species present are: Micromeria canescens Benth., endemic species of Southern Italy, and Umbilicus cloranthus Heldr, & Sart., a transadriatic species only recently identified in the Salento area. Birds are the commonest fauna to observe, both species that are typical of this environment and species that occasionally find refuge here. To the former group belong the Great-tit (Parus major), the Blue-tit (Parus caeruleus), the Robin (Erithacus rubicola), the Winterwren (Troglodytes troglodytes), and the Dunnock (Prunella modularis); to the latter group belong: the Magpie (Pica pica), the Chaffinch (Fringilla coelebs), the Greenfinch (Carduelis chloris), and the Goldfinch (Carduelis carduelis). Photo: N. Ciccarese T 23 Hotel Ristorante ★★★★ SELENIA Aperto tutto l’anno, Camere con angolo cottura, Miniappartamenti. Tel. +39 0836 947489-946600 Via Litoranea per Santa Cesarea Terme 73030 - Castro (Le) www.hotelseleniaresidence.it [email protected] ★★★ DEGLI ULIVI Costruzione mediterranea in posizione tranquilla e panoramica. Tel. +39 0836/943037-943084-943023 Via Litoranea per Santa Cesarea 73030 - Castro (Le) www.hoteldegliulivi.net [email protected] ★★★ EUROMARE Centrale. Gestione familiare, specialità marinare. Tel. +39 0836/947361-947686 Piazza Dante - 73030 - Castro (Le) www.hoteleuromare.it [email protected] ★★★ ORSA MAGGIORE Aperto tutto l’anno, ogni comfort, Parco, Vista mare zona grotte, ottima cucina. Tel. +39 0836/947028-947029 Fax 947766 Via Litoranea per Santa Cesarea, 303 73030 - Castro (Le) www.orsamaggiore.it [email protected] ★★★ PANORAMICO Architettura in stile mediterraneo, vista sul mare, cucina tipica Tel. +39 0836/943007-943123-943292 Via Panoramica - 73030 - Castro (Le) www.hotelpanoramico.net [email protected] ★★★ PICCOLO MONDO Posizione straordinaria sul mare, piscina, tennis, discesa a mare. Tel. +39 0836/947035-947139 Via Litoranea per Santa Cesarea 73030 - Castro (Le) www.hotel-piccolomondo.it [email protected] ★★ LA TARTANA Struttura a carattere familiare, vista panoramica. Tel. +39 0836/943513 Via IV Novembre 73030 - Castro (Le) www.latartana.it [email protected] ★★★ MARINA RESIDENCE Ville, pensione, animazione. (Inverno: 033I-588272) Tel. + 39 0836/943888 Via Lit. per Tricase - 73030 Castro (Le) www.marinaresidence.it [email protected] 24 Photo: N. Ciccarese ★★★ LA ROCCIA Vicino al mare, ambiente accogliente, discesa a mare. Tel. + 39 0836/943003-943074 Via Litoranea per Tricase 73030 - Castro (Le) www.larocciahotel.it [email protected] B &B Pensioni Agriturismo BELLAVISTA B&B di Rizzo Dante Via S. Antonio 261 73030 - Castro (Le) Tel. +39 0836/947641 338 3836437-327 6929581 www.bbbellavista.com [email protected] IL GIARDINO B&B di Rizzo Angelo Via S.Antonio, 207 73030 - Castro (Le) Tel. +39 0836/947856 340 6035400 [email protected] SOL Y MAR B&B di Colazzo Walter Via Lit. per Tricase, 110 73030 - Castro (Le) Tel. +39 0836/423364-943161 MACCHIA DI PELE B&B di Pellegrino Marco Via Lit. Santa Cesarea 73030 - Castro (Le) Tel. +39 0836/979107 www.macchiadipele.it [email protected] PENSIONE CASA PER OSPITALITÀ Religiosa Genesareth Via Panoramica 73030 - Castro (Le) Tel. +39 0836/943071 MIRAMARE B&B di Capraro Stefania Via IV Novembre, 269 73030 - Castro (Le) Tel. +39 0836/947584 [email protected] AGRITURISMO MONTENACHIRO 73030 Vignacastrisi (Le) Tel. 347 4003801 www.agriturismomontenachiro.it [email protected] LA PERLA B&B di Fersini Emma Via Lepanto, 19 73030 - Castro (Le) Tel. +39 0836/943361 333 6432486 LA ROSA ANTICA B&B di De Santis Maria Annunziata Via S.Antonio, 203 73030 - Castro (Le) Tel. +39 0836/947722 335 5389489 www.larosaantica.it [email protected] Photo: N. Ciccarese LA RITUNNA B&B di Ferlicchia Silvana Via Mons. Caprioli, 5 73030 - Castro (Le) Tel. 333 8460828 www.laritunna.com [email protected] 25 I ristoranti - Restaurants UNDERGROUND Via Vittorio Veneto, 2 Tel. 0836/943898 GROTTA DEL CONTE Via Duca del Mare Tel. 0836/943349 www.grottadelconte.it PICCOLO RANCH Via IV Novembre Tel. 0836/947124 HOSTARIA VECCHIE MANIERE Via Roma Tel. 0836/943459 ZINZULUSA Via Zinzulusa Tel. 0836/947326 Photo: N. Ciccarese L’ARAGOSTA Via Lit. per Tricase Tel. 0836.943289 www.ristorantearagosta.it Photo: N. Ciccarese DA AMEDEO Via S. Antonio Tel. 0836/947040 Photo: N. Ciccarese ADRIATICO Via Indipendenza Tel. 0836/947560 www.ristoranteadriaticico.com 26 Gastronomia - Gastronomy Le Friselle. Semplici pagnottelle di farina di grano duro, appena cotte nel forno subito tagliate in senso orizzontale con un sottile spago, e poi nuovamente infornate per essere tostate. Si conservano per mesi in vasi di terracotta smaltata. Le friselle si servono dopo averle ammorbidite con acqua e condite con pomodorini salentini, sale, olio d’oliva, basilico. Infinite le varianti, utilizzando qualsiasi prodotto dell’orto. Sagne ‘ncannulate. Lunghe striscioline di pasta fresca (farina di grano duro, impastata con acqua, The ‘Friselle’ Simple buns made of durum flour, baked in a stone oven, then cut in half horizontally and baked again to harden.They keep for months in terracotta vases, to be served after having been softened in water and dressed with little salentine tomatoes, salt, olive oil, and fresh basil. the variations in the dressing are infinite, according to what grows in the garden. ‘Sagne ‘ncannulate’ Long strips of fresh pasta (durum flour, lavorata e ben tirata a sfoglia) larghe circa un centimetro, rigirate su se stesse a mo’ di “canna” (‘ncannulate). Lessate in abbondante acqua salata, vengono condite con il tradizionale ragù salentino di carne. Il formaggio pecorino ed una fogliolina di basilico fresco fanno il resto. Brodetto di pesce. Un dito di acqua, qualche pomodorino ben maturo spezzato, cipolla, prezzemolo e olio d’oliva; il tutto cotto a fuoco lento. Nel brodo appena rappreso, si fanno cuocere per pochi minuti sardine ben deviscerate e squamate. A water) about 1 cm wide, folded over like a ‘canna’ (‘ncannulate) , cooked in salted water and served with the traditional salentine ragu’ of meat, seasoned with pecorino cheese and fresh basil. Fish broth A bit of water, a few mature little tomatoes, halved , onion, parsley, and olive oil cooked on low heat. As soon as the broth has been reduced a few well cleaned and scaled sardines are added and cooked for a few minutes and a touch of oregano is sprinkled over everything.This fuoco spento si aggiunge appena un profumo di origano. La pietanza è sicuramente assai povera ma veramente saporita e nutriente. Pesce a Sarsa. Si tratta di vope deviscerate, squamate, private della testa, infarinate e fritte in olio d’oliva. Successivamente, in una scodella smaltata, si formano letti successivi di mollica di pane imbevuta di aceto e di pesce fritto; aglio e menta sono a volontà. Tutto rimarrà a macerare per qualche giorno prima di essere consumato. Una variante assai diffusa prevede al posto delle vope i calamari fritti. is a so called ‘poor dish’, but extremely tasty and nutritious. ‘Pesce a sarsa’ Cleaned, scaled, headless little fish are turned over in flour, then fried in olive oil.Then an enamelled dish is filled with alternating layers of crustless bread wetted with red wine vinegar and the fried fish; garlic and minced mint leaves are added to taste, and left to marinate for a few days before serving. A typical variation of this dish is to use squid instead of the fish. 27 Servizi - Service Guardia Medica Via S. Antonio 0836/947176 Farmacia Chemist’s shop: Via IV Novembre, 1 - Castro Tel. 0836/947008 Dispensario farmaceutico Chemist’s dispensary: Via Litoranea per Tricase - Castro Marina - Tel. 0836/943129 Parrocchia SS.Annunziata Parish Church: Castro Tel. 0836/943073 Parrocchia Santuario “Maria SS. del Rosario” Parish Church: Castro Marina - Tel. 0836/943046 UNICREDIT Banca Bank: Via Marinai d’Italia - Castro Tel. 0836/943803 TRATTORIE - PIZZERIE Trattorias - Pizzerias Pizzeria “Minù” - Via L. Da Vinci - Castro Marina Tel. 347/7225259 La Tana del fauno - via Lit. per Tricase - Castro Marina La Taverna del Pirata - via V. Veneto, 2 - Castro Marina Tel. 0836/943121 BAR, BIRRERIE, GELATERIE, PUB Bar, pubs, ice-cream parlours Fedel bar - Via Fratelli Bandiera, 38 - Castro - Tel. 0836/943886 Bar Fonte dei Messapi Piazza A. Perotti, 5 - Castro,Tel. 0836/943277 La Chianca - Piazza Dante - Castro Marina Sant’Antonio Via S.Antonio - Castro - Tel. 0836/947031 Speran Bar - Piazza Dante - Castro Marina - Tel. 0836/943006 “CASTRO VACANZE” Servizi Immobiliari e turistici di G. Coluccia Piazza Dante - Tel. 0836/943820 - 328 5820168 www.alloggisalento.it [email protected] SERVIZI TURISTICI - Tourism Services Cooperativa Mediterranea Servizi Turistici - Castro Marina - Tel. 0836/943300 “Los Barqueros” - Servizi Portuali Tel. 339 8093261 - 368 7878113 Durlindana noleggio -Porto vecchio - Castro Marina Tel. 0836/943916 - 338 8979996 - 360 740648 [email protected] Fortunato noleggi -Porto vecchio - Castro Marina Tel. 360 374137 - 338 2639202 - 346 3907100 Tel./Fax 0836 947113 www.castromarina.com [email protected] Onda Blu - Escursioni, immersioni, noleggio Via Scalo delle barche - Castro Marina Tel./Fax 0836/943516 - 329 3137519 www.onda-blusrl.it [email protected] [email protected] Daniele Lazzari - Noleggio Porto vecchio - Castro Marina Cell. 338 7917909 DISCOTECA Blu Bay Via S.Antonio, 338 Tel. 0836/947004 - 338 2920442 www.blubaydiscoteca.it AGENZIE “IDEA MARE” Immobiliare Turistica di C. Coluccia Via Vittorio Veneto, 6 Tel. 0836/943027 - 347 4417975 www.immobiliareideamare.com [email protected] 28 STABILIMENTO BALNEARE - Bathing Establishment La Sorgente - Castro Marina Tel. 0836/947333 Piscina Zinzulusa - Piazzale Zinzulusa - Castro Tel. 0836/943812 - 947005 CARBURANTI - Fuel Area Servizio Basile Petroli - via Panoramica - Castro Marina - Tel. 0836/947014 Area Servizio “Ciullo A.” - Via Prov.le per Vignacastrisi Castro Marina - Tel. 0836/943034 Informazioni - Information GROTTA ZINZULUSA - INFORMAZIONI TEL. 0836 - 943812 I.A.T. CASTRO MARINA TEL. 0836 - 943340 PROLOCO CASTRO - INFORMAZIONI TEL. 0836 - 943317 COMUNE DI CASTRO Tel. 0836 - 947005 • Fax 0836 - 943896 CAPITANERIA DI PORTO UFFICIO LOCALE MARITTIMO - CASTRO TEL. 0836 - 943064 NUMERO BLU S.O.S. SUL MARE E SULLE SPIAGGE TEL. 1530 CARABINIERI TEL. 0836 - 945010 - 945013 POLIZIA MUNICIPALE TEL. 0836 - 943569 UFFICIO POSTALE TEL. 0836 - 943814 29 Photo: Rizzo Multimedia