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A cura dell’Amministrazione Comunale di Castro - Edited by Amministrazione Comunale di Castro
Testi - Text: Ninì Ciccarese, Silvano Marchiori, Pasquale Ciriolo
Foto - Photo: S. Bortone, N. Ciccarese, S. Marchiori, M. Pelliconi, D. Rossi, Rizzo Multimedia
Stampato in Italia - Printed in Italy
Stampa - Print: MoviMedia - Lecce
Autorizzazione A.P.T. Lecce N° 043/4 del 05/02/1998
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CASTRO
Photo: N. Ciccarese
Photo: N. Ciccarese
Photo: N. Ciccarese
PUGLIA (ITALIA)
Il mito
The myth
La storia
The history
La scoperta
The discovery
L’impresa
The exploit
Le grotte costiere
Coastal caves
Il “Sentiero blu” di Castro
The “Blue path” of Castro
La marina
The marina
Il Parco delle querce
The “Parco delle querce”
Castro giorno e notte
Castro day and night
Gli alberghi
Hotels
I ristoranti
Restaurants
Gastronomia
Gastronomy
Servizi
Services
Informazioni
Information
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Il mito
Castrum Minervae approdo di Enea
C
aduta Troia, gli dei dell’Olimpo
affidarono ad Enea, figlio di
Venere, il compito di navigare alla
volta dell’”antica madre” Italia dove
i suoi successori avrebbero fondato
Roma, futura padrona del mondo.
Il poeta Virgilio, nell’Eneide, colloca
l’approdo di Enea in Italia a
Castrum Minervae (di fronte a
Butroto, nell’Epiro); il suo porto era
dominato da un alto promontorio
alla sommità del quale si ergeva il
maestoso tempio consacrato alla
dea Minerva, l’Atena dei Greci.
Gli scavi eseguiti negli ultimi anni
sull’acropoli di Castro hanno portato
alla luce i poderosi resti di un tempio dorico in cui si venerava Atena.
Questa eccezionale scoperta, unitamente alla posizione strategica di
Castro nel Mediterraneo, conferma il
centro salentino come la mitica
Castrum Minervae, approdo di
Enea.
4
The myth
Castrum Minervae: the landing-place of Aeneas
Inklink
A
fter the fall of Troy, the gods of
Olympus gave to Aeneas, son
of Venus, the task to sail towards the
“ancient mother” Italy where his successors would have built Rome,
the future mistress of the world.
The poet Virgil, in the Aeneid, places the
landing of Aeneas in Italy, in Castrum
Minervae (opposite Butroto, in Epirus).
Its harbour was dominated by a high
promontory, at the top of which, the
imposing temple consecrated to
Minerva goddess, identified with Athene
by the Greeces, was risen.
The excavations, carried out in the last
years, in the acropolis, in Castro
brought to light the powerful
remains of a Doric temple, where
Athene was widely worshipped.
This extraordinary discovery, together
with the strategic position of Castro in
the Mediterranean, confirms the Salento
centre like the mythical Castrum
Minervae, landing-place of Aeneas.
5
La storia
Castro e i leoni di Messapia
6
Inklink
Photo: Rizzo Multimedia
I
Messapi dominarono il Salento tra l’VIII
e il III secolo a.c.; sottomisero le popolazioni indigene e diedero vita ad una civiltà
fiorente, fondata sull’agricoltura, l’allevamento, l’artigianato ed il commercio e
organizzata in un efficace sistema di centri
urbani.
Tra le città messapiche Castro ebbe un
ruolo di spiccato rilievo: era il porto più
importante e costituiva la punta avanzata
del sistema difensivo e di avvistamento sul
Mediterraneo, alla confluenza di Adriatico
e Ionio, tra Grecia e Occidente, ed era
capolinea della via dell’ambra.
Le campagne di scavo a Castro tra il 2000
e il 2007 hanno portato alla luce le antiche fortificazioni che cingevano l’acropoli:
20 livelli di massi ciclopici che costituiscono
il tratto murario messapico più imponente
e poderoso.
Qui erano acquartierati gli eroici guerrieri
di Messapia, i “leoni”, pronti a difendere la
patria dall’assalto dei nemici.
Ai Guerrieri di Messapia è dedicata una
sezione del Museo di Castro.
The history
Castro and the Lions from Messapia
Photo: Rizzo Multimedia
T
he Messapi ruled over Salento
between the VIII and the III centuries
B.C.; they gave birth to a flourishing civilization, based on agriculture, breeding, crafts
and trade. It was organized on an efficient
system of towns centres.
Among all the Messapian towns Castro had
a strong and prominent role. It was the most
important harbour and an advanced point
in the defensive and catching in sight system
over the Mediterranean, at the confluence
between the Adriatic and the Ionian sea,
between Greece and the West. It was also
the terminus of the amber transport route.
The excavation campaigns in Castro,
between 2000 and 2007, brought to light
the ancient fortifications that surrounded
the acropolis: 20 levels of cyclopean stone
blocks that form a very impressive and
powerful surrounding wall stretch.
The “lions”, the heroic warriors from
Messapia quartered here, ready to defend
their native land from enemy attacks.
To the “Warriors” from Messapia it is dedicated a part of the museum in Castro.
7
La storia
Castro cenni storici
C
astro ha origini antichissime.
Già nella preistoria le sue
grotte costiere, in particolare la
Romanelli e la Zinzulusa, hanno
conosciuto la presenza umana.
Come centro urbano si è costituita al tempo delle migrazioni liburno-illiriche e pelasgiche (XVII XVI sec. a.C.) quando dal prospiciente Epiro popolazioni provenienti dalla penisola balcanica
mossero verso occidente. Fu abitata dai Messapi e dai Greci, dai quali
derivò il nome di “Καστρον”
(luogo fortificato, rocca). Partecipò,
al fianco di Taranto, alla guerra contro Roma che vi dedusse una colonia nel 123 a.C. .
Alla caduta dell’Impero romano
d’occidente, rimase sotto il controllo di Bisanzio e subì frequenti
attacchi ad opera di Vandali,
Longobardi ed Ungari. La conquista normanna, che unificò il meridione d’Italia, e la successiva dominazione sveva, la videro fiorente
centro commerciale e sicuro
caposaldo militare. Gli arabi la
considerarono centro importantissimo e nelle loro carte la indicarono come ‘Al Qatara” (il
Castello). Di quel periodo splendi-
8
do rimangono a testimonianza la
severa torre dei Cavalieri, il cortile del Castello, luogo destinato
alla raccolta e alla custodia dei
prodotti artigianali e agricoli che
venivano commercializzati in tutti
il Mediterraneo, e il borgo mediovale, dalle stradine strette e tortuose.
Fu sede di Contea dal 1103, con la
famiglia degli Altavilla, al 1806; e
sede di Diocesi dal 682 al 1818.
Attestano la perduta grandezza
l’austera Cattedrale romanica
(1171) e l’annesso Vescovado. Il
Castello e l’attuale cinta muraria
datano alla dominazione aragonese
(XV sec.).
Castro ha subito, nel basso
Medioevo e all’inizio dell’Età
Moderna, devastanti incursioni ad
opera dei pirati saraceni. Le più
terribili, nel 1537 e nel 1573, la
prostrarono definitivamente: conti
e vescovi l’abbandonarono per sedi
più comode e sicure; la popolazione superstite si trasferì nei casali
dell’entroterra e l’antica Castrum
Minervae rimase desolata. Nella
seconda metà di questo secolo
dalle rovine della cittadella e della
marina, Castro è rinata trasformandosi in un attivo centro di pescatori, artigiani ed operatori turistici.
The history
Historical notes on Castro
astro has ancient origins;
already in the prehistory its
coastal caves, especially the
Romanelli and the Zinzulusa, were
frequented by man. It grew into an
urban centre at the time of the
Liburno-Illyrian and Pelasgian migrations (XVII-XVI Centuries a.c.)
when populations coming from the
facing Balcanic peninsula of Epirus
moved westward. It was inhabited
by Messapics and Greeks from
whom came the name “Καστρον”
(fortified place, fortress). Castro
participated beside Taranto in the
war against Rome, which infered a
colony there in 123 a.C.
At the fall of the Roman Empire of
the West, it remained under the
control of Bysantium and endured
frequent attacks by the Vandals, the
Lombards and the Hungarians.
The Norman conquest, that united
the South of Italy, and the following
Swabian domination saw Castro as a
flourishing commercial centre and a
secure military stronghold.The Arabs
considered it a very important centre and in their maps indicated it as
‘Al Qatara’ (the Castle). From this
glorious period remain the severe
tower of the knights, the courtyard
Photo: N. Ciccarese
C
of the castle, which was used as the
gathering and storage place of the
artifacts and agricultural products
that were commercialized in all of
the Mediterranean, and the medieval
village with its narrow and winding
little streets.
Castro was a county from 1103,
with the Altavilla family, until 1806,
and the seat of the diocese from
682 until 1818. The size of the
austere Romanic Cathedral (1171)
and the attached bishop’s palace
witness the lost glory. The castle
and the present castle walls date to
the Aragonian domination (XV
Century).
In the Middle Ages and at the
beginning of the Modern Era
Castro endured devastating incursions by Saracen pirates, the worst
ones in 1537 and 1573 definitely
pulling Castro down: Counts and
bishops abandoned it for more
comfortable and safer places. The
surviving population moved into
inland cottages and the antique
Castrum Minervae was deserted.
In the second half of this century,
from the ruins of the citadel and
the marina, Castro was reborn,
transforming itself into an active
centre of fishermen, artisans and
tourist operators.
9
La storia
La Cittadella medioevale
a Cattedrale, a croce latina, fu
costruita nel 1171, probabilmente sulle rovine di un tempio
greco. Si compone di una sola navata con tre piccole absidi centrali. I
continui interventi e rifacimenti
hanno sensibilmente alterato uno
dei monumenti più belli dell’architettura romanica salentina.
Essa è formata da una parte anteriore, rifatta più volte sino alla
sostituzione del suo tetto in legno
nel 1600, e da una parte posteriore, cui si accede tramite sette scalini, formata da due cappelle e dall’altare centrale.
La cappella a sinistra, pressoché
distrutta durante un rifacimento
del 1000, fu innalzata dalla famiglia
Gattinara; mentre l’altare centrale
fu fatto costruire, in stile barocco ,
dai vescovi De Marco e Capreoli,
arricchito da due tele di diverse
dimensioni, ritraenti la Madonna
Annunziata, protettrice della Città.
Le tele custodite nella chiesa sono
state di recente restaurate dalla
“Scuola di Restauro” di Arezzo,
diretta dal Prof. C.Guido e dalla
Proff.ssa Giovanna Bacile.
“Immacolata Concezione” con i
Santi Francesco di Assisi e
10
Francesco di Paola; “Madonna” con
Sant’Antonio di Padova e il Beato
Luca; “Immacolata” con i Santi
Filippo Neri, Francesco di Sales,
Ignazio di Lajola e Francesco
Saverio; “Madonna” con i Santi
Gaetano, Carlo Borromeo, Andrea
Avellino;” “Annunciazione”; “Madonna del Rosario”; “S.Giovannino”
o “Incontro della Madonna con
S.Elisabetta”; “Santa Lucia”:
Affresco.
Photo: N. Ciccarese
L
The history
Photo: N. Ciccarese
The Cathedral, latin cross- shaped,
was constructed in 1171, probably
on the ruins of a Greek temple. It
is composed of a single nave with
three little central apses.The continuous modifications have much
altered one of the most beautiful
monuments of Salentine Romanesque architecture. It is formed of
an anterior part, redone many
times until the substitution of its
wooden roof in 1600, and of a
posterior part, which is reached by
seven steps, consisting of two chapels and a central altar. The chapel
on the left, almost completely
destroyed during the remodelling
in 1900, was erected by the
Gattinara family; while the central
altar was constructed in baroque
style by the bishops De Marco and
Capreoli, and is enriched by two
different-sized canvases potraying
Our Lady of the Annunciation, protectress of Castro.
The canvases kept in the church
have recently been restored by the
“Scuola di Restauro” of Arezzo,
directed by prof. G. Guido and prof.
Giovanna Bacile: “Immaculate
Conception” with the Saints Frances
of Assisi and Frances of Paola; “ The
Photo: N. Ciccarese
The Medieval Citadel
Madonna” with Saint Anthony of
Padova and the Blessed Luca; “The
Virgin” with the Saints Philip Neri,
Frances of Sales, Ignatious of Layola
and Frances Saverio; “The Madonna”
with the Saints Gaetano, Carl
Borromeo, Andrew Avellino; “The
Annuncia-tion”; “The Madonna of
the Rosary”; “Saint Giovannino”;or
“The Encounter of the Madonna
with Saint Elisabeth”; “Saint Lucia”;
Fresco.
11
La scoperta - The discovery
Photo: N. Ciccarese
legato ad un quadro della
Madonna di Lourdes l’importante ritrovamento del deposito
paleolitico di Grotta Romanelli
(Castro).
Era il 1900 ed a Paolo Emilio Stasi,
apprezzato pittore della zona, ne
era stato commissionato uno da
posizionare in una chiesa della
zona. L’artista decise di far posare
la “madonna/modella” davanti la
grotta delle Striare, in un tratto di
costa un po’ fuori mano.
La storia racconta che , tra una
“posa” e l’altra, mentre la modella
riposava, P.E.Stasi si mise a frugare
tra la terra rossa che occupava
gran parte della grotta. Fu il ritro-
12
T
Photo: N. Ciccarese
È
vamento di uno strano, enorme
molare (Hippopotamus anphibius)
a spingerlo ad allargare le sue
ricerche alla vicina grotta
Romanelli. E lì trovò oggetti di
selce e grossi fossili.
E poi vennero a Castro i grandi
ricercatori dell’epoca e grotta Romanelli fu valutata
subito uno dei più
importanti siti preistorici d’Italia.
Oggi, a quasi 100
anni, una robusta
inferriata protegge
dai curiosi e dai
cacciatori di souvenir i depositi in gran
parte ancora in
loco.
he discovery of the Paleolithic
material deposited in the
Romanelli Cave (Castro), is connected to a painting of the Madonna of
Lourdes.
In 1900 Paolo Emilio Stasi, a much
appreciated artist of the zone, was
commissioned a painting of the
Madonna of Lourdes, to be placed in
a church nearby. He decided to have
the madonna/model pose in front of
the Striare cave, along the coast, slightly out of reach.
It is told that between one pose and
another, while the model was resting,
P.E. Stasi started rummaging in the
red earth that filled much of the
cave. It was the finding of a large,
strange molar (Hippopotamus anphibius) which pushed him on to
expand his research into the close by
Romanelli cave where he found
objects of flint and big fossils.
Consequently the great researchers
of the time came to Castro and the
Romanelli cave became immediatly
one of the most important prehistoric sites in Italy.
Today, almost a hundred years later,
the material which mostly still lies in
its place is protected from souvenirhunters by a strong iron gate.
Gli eventi
Castro tra cultura, folclore e divertimento
Manifestazioni e iniziative più rilevanti
CARNEVALE CASTRENSE
mese di febbraio
FIERA DELL’ANNUNZIATA
mese di marzo
FESTA PATRONALE
in onore della B.V. Maria SS. Annunziata
Sagra del Pesce a Sarsa
Gara Pirotecnica
24 - 25 - 26 aprile
Rassegna di Musica Folk
Rassegna di Musica Classica
Rassegna Teatro
Conferenze culturali - Mostre
“Sapori e Musica dal Salento”
“Sagra del pesce fritto”
“Festa delle cozze”
Mesi di luglio-agosto
PREMIO “CASTRUM MINERVAE”
1a decade di agosto
FESTA DEL MARE
in onore della B.V. Maria SS. del Rosario
Fiera delle città della Madonna di Pompei
Processione a mare
Gara Pirotecnica
11 - 12 - 13 agosto
Natale - “Castro: Città dei Presepi”
dicembre-gennaio
13
Le grotte costiere
Grotta Zinzulusa
rotta Zinzulusa è sicuramente
una delle manifestazioni più
importanti del carsismo costiero
pugliese.
La Grotta si apre sul mare con uno
spettacolare arco naturale frutto del
carsismo e della violenta azione
demolitrice del mare. Nella zona di
accesso, dalla volta, simili a stracci,
pendono le caratteristiche stalattiti
che danno il nome alla grotta;
“Zinzulusa”, cioè “grotta stracciona”
nel dialetto del posto. L’interno si presenta ricco di stalattiti e stalagmiti.
Ben due gli affioramenti in grotta di
acqua dolce :“Laghetto” e “Cocito”.
Ma la grotta Zinzulusa presenta
anche particolarità biologiche, paletnologiche e paleontologiche sicuramente uniche tra le grotte d’Italia.
All’interno del paleo-fiume che ancora scorre ai livelli più bassi del condotto carsico, vive la Thyphlocaris
salentina, gamberetto privo di occhi e
pigmentazioni e la Spelaeomysis bottazzii, misidaceo dalle antenne poligeminate, Higginsia ciccaresei, spugna
stigobia unica nel suo genere.
Una nutrita colonia di pipistrelli
(Rinofilo minore, Rinofilo maggiore,
Rinofilo euriale, Miottero) utilizza
dalla primavera all’autunno, la parte
14
Photo: N. Ciccarese
G
più profonda della grotta (non aperta
al pubblico) per la riproduzione e
l’allevamento dei piccoli.
Grotta Zinzulusa è stata frequentata dall’uomo preistorico che abitò
l’avangrotta (stazione eneolitica,
neolitica, paleolitica), la parte più
profonda della grotta (il Duomo reperti paleolitici e neolitici) ed utilizzò il laghetto interno per attingervi l’acqua e, probabilmente,
lasciare doni ad una qualche divinità (ritrovamenti di vasi della cultura di Piano Conte, Serra d’Alto e
Diana. Reperti eneolitici, protostorici, romani oltre a depositi di animali preistorici).
Il servizio visite alla Grotta è gesti-
to dall’Amm.ne Comunale. La parte
attualmente visitabile si estende
per 150 metri all’interno del blocco calcareo ed è visitata da più di
100.000 persone paganti all’anno.
La costa della penisola Salentina che
va da S.M. di Leuca a Capo Palascia,
“è aspra ed accidentata in relazione
alla sua natura litologica, essenzialmente costituita da depositi calcarei
del Cretaceo superiore dell’Eocene e
dell’Oligocene” interessati da diffusi
fenomeni tettonici. Così la costa si
presenta cesellata da nicchie costiere, grotte e alte falesie che si precipitano rapidamente verso il fondo del
mare.
Coastal caves
The Zinzulusa Cave
Photo: N. Ciccarese - A. Danieli
The coast of the Salentine peninsula
that goes from Santa Maria di Leuca
to Capo Palascia “is harsh and uneven in relation to its lithological nature, mostly consisting of limestone
deposits of the Upper Cretacean , of
the Eocean and of the Oligocean
eras”, with diffused tectanic phenomena.Thus the coast appears chiselled by coastal niches, caves and high
falesia that precipitate rapidly to the
bottom of the sea.
Photo: N. Ciccarese
he Zinzulusa cave is one of the
most important demonstrations
of Apullian coastal carsism. The cave
opens on to the sea with a spectacular natural arch generated by the carsism and the violent destructive
action of the sea. From the vault of
the entrance hang the characteristic
stalagtites, similar to rags, that give
the cave their name “Zinzulusa”,“raggedy” cave in the local dialect. The
inside is rich in stalagmites and stalagtites and there are two pools of
sweet water in the cave: “Laghetto”
and “Cocito”.The Zinzulusa cave also
presents biological, paletnological and
paleontological peculiarities that are
unique among Italy’s caves.In the
paleo-river that still runs at the
Photo: N. Ciccarese
T
lowest levels of the carsic conduct,
lives the Typhlocaris salentina, a
prawn with no eyes or pigmentation,
and the Speleomysis bottazzii, a
mysid with branched antennae,
Higginsia ciccaresei, stigobiotic sponge, unique in the world. A vast group
of bats (Rinofilo minore, Rinofilo
maggiore, Rinofilo euriale, Miottero)
uses the deepest part of the cave ,
which is not open to the public, from
spring till fall for reproduction and
the breeding of the young.
The Zinzulusa cave was frequented by
prehistoric man, who lived in the front
part of the cave (Eneolithic, Neolithic
and Paleolithic site), the deepest part
of the cave, the so-called Duomo,
(Paleolithic and Neolithic findings ),
and used the little pool to draw water
and probably to leave offerings to
some divinity (findings of vases of the
Piano Conte, Serra d’Alto and Diana
cultures, and Eneolithic, Protostoric
and Roman findings as well as deposits
of prehistoric animals).
The cave is managed by the
Municipal Administration of Castro
and the part presently open to the
public extends itself 150 metres into
the calcareous block and is visited by
over 100 000 paying guests a year.
15
Le grotte costiere
Grotta Romanelli
16
Photo: N. Ciccarese
oco lontano dalla grotta
Zinzulusa, con l’ingresso parzialmente ostruito da una breccia
ossifera, si apre grotta Romanelli.
La grotta, a quasi un secolo dalla
scoperta (P.E. Stasi), conserva
ancora in sito ed intatti gran
parte dei suoi depositi (terre
rosse e terre brune- 70.00012.000 a.c.) in cui l’uomo preistorico e gli animali, dal paleolitico al
neolitico, lasciarono le tracce
della loro frequentazione. Grotta
Romanelli è ritenuta una delle più
importanti stazioni italiane della
preistoria. Oltre ai raffinati oggetti litici caratteristici della grotta
(Industria romanelliana), importanti graffiti decorano le pareti
(Bos Primigenius , Cervide, figure
Vulvali e figure Fusiformi: Arte
Parietale del Paleolitico).
Reperti provenienti da Grotta
Romanelli sono conservati presso
il Museo Paleontologico di Maglie
e presso i più importanti musei
specializzati d’Italia.
Grotta Romanelli non è aperta al
pubblico.
Photo: N. Ciccarese
P
Coastal caves
The Romanelli Cave
ot far from the Zinzulusa
cave, lies the Romanelli cave,
with its entrance partially obscured
by an ossiferous breach. The cave,
at almost a century from its discovery (P.E.Stasi), still conserves a
large part of its deposits (red and
brown earth 70.000-12.000 a.c.) in
which prehistoric men and animals,
from the paleolithic to the neolithic, left sign of their passage. The
Romanelli cave is considered one
of the most important Italian sites
of prehistory, as well as the charateristic refined lithic objects of the
cave (Romanellian Industry) and
the important graffiti that decorate
the walls (Bos Primigenuis,
Cervide, Vulva figures and spridleshaped figures: Pariethal art of the
Paleolithic). Findings from the
Romanelli cave are kept at the
Paleontholgical Museum of Maglie
and at the most important specialized museums of Italy. The Romanelli
cave is not open to the public.
Photo: N. Ciccarese
N
17
Le grotte costiere
L’ Abisso
V
asta cavità da crollo ubicata a
pochi metri dal mare, il cui
fondo è occupato quasi per intero
da un laghetto sotterraneo di
acqua dolce.
Dal centro emerge il cono di materiale da crollo. “Questa cavità che
apparentemente sembrerebbe non
poter ospitare una fauna particolarmente ricca (per la mediocre
estenzione e per la sua vicinanza
alla superfice) si è rivelata invece
una delle cavità più interessanti
della Puglia e una delle più ricche
faunisticamente dell’intera penisola” (Parenzan-Puglia Marittima - ed.
Congedo).
“Fauna” da Puglia Marittima:
Pseudolimnocythere hypogaea
Klie, Halicyclops neglectus rotundipes putealis Kiefer, Metacyclops
Stammeri Kiefer, Nitocrella
reducta (Schafer), Esola spelaea
(Chapp.), Stygiomysis bydruntina
Car., Spelaeomysis Bottazzii Car.,
Monodella stygicola Ruffo, Salantinella gracillima Ruffo, Hadzia
minuta Ruffo, Armadillidium Pallasii frontirostre (B.L.),Trachelipus
Camerani Camerani (Tua) Arc.,
Trichoniscus Ruffoi Arch., Typhlo18
caris salentina Caroli, Hadoblothrus gigas (Di Cap.) Pholcus phalangioides (Fussl.), Lohmanella
Stammeri Viets, Glomeris pulchra
Koch., Glomeris Stammeri Verh.,
Lysiopethalum sicanum Verhoeffi
Strass. Lithobius piceus peregrinus Latz., Scutigera coleoptrata
L., Italodytes Stammeri Mull.,
Atheta dilutipennis Mot., Catopomorphus orientalis Reitt., Medetera truncorum Meigen.
Altre grotte della zona sono:
Grotta delle Striare (delle Streghe): grotta carsica con accesso dal mare
Grotta Giustino: non aperta al pubblico;
Grotta Azzurra: grotta costiera visitabile con la barca;
Grotta Ritunna: grotta costiera visitabile con la barca;
Grotta Palombara: grotta costiera
visitabile con la barca.
Coastal caves
The Abisso
A
Photo: D. Rossi
vast cavity caused by a breakdown located at only a few
metres from the sea, whose bottom is occupied almost completely
by a subterranean sweetwater pool
from the centre of which emerges
a cone of breakdown material.
“This cavity, which would apparently seem incapable of accomodating
a particularly rich fauna due to its
mediocre extension and its closeness to the surface, has instead
revealed to be one of the most
interesting cavities of Puglia and
one of the faunistically richest of
the entire peninsula.” (ParenzanPuglia Marittima-ed. Congedo)
“Fauna” from Puglia Marittima:
Fauna:Pseudolimnocythere hypogaea Klie, Halicyclops neglectus
rotundipes putealis Kiefer,
Metacyclops Sammeri Kiefer,
Nitocrella reducta (Schafer), Esola
spelaea (Chapp.) Stygiomysis
bydruntina Car., Speleomysis
Bottazzii Car., Monodella stygicola
Ruffo, Salantinella gracillima Ruffo,
Hadzia minuta Ruffo, Armadillidium
Pallasii frontirostre (B.L.),
Trachelipus Camerani Camerani
(Tua) Arc., Trichoniscus Ruffoi
Arch., Typhlocaris salentina Caroli,
Hadoblothrus gigas (Di Cap.)
Pholcus phalangioides (Fussl.),
Lohmanella Stammeri Viets,
Glomeris pulchra Koch., Glomeris
Stammeri Verh., Lysiopethalum sicanum Verhoeffi Strass., Lithobius
piceus peregrinus Latz., Scutigera
coleoptrata L., Italodytes Sammeri
Mull., Atheta dilutipennis Mot.,
Catomorphus orientalis Reitt.,
Medetera truncorum
Meigen.
Other caves of the zone are:
Grotta Striare: Carsic cave
with access from the sea
Grotta Giustino: Not open
to the public
Grotta Azzurra: Coastal
cave, can be visited by boat
Grotta Ritunna: Coastal
cave, can be visited boat
Grotta Palombara: Coastal
cave, can be visited by
boat
19
Il “Sentiero blu” - The “Blue path”
I
Photo: N. Ciccarese
Photo: S. Bortone
dea semplice, quasi ovvia:
andare sott’acqua con un
opuscolo guida, seguendo un percorso segnato sul fondo da cartellini
indicatori. L’idea è stata di un fotografo subacqueo, che l’ha realizzata
nel tratto di mare tra Grotta
20
Zinzulusa e Grotta Romanelli
(Autorizzazione C.P. N° 12178),
sicuramente una delle zone più belle
ed interessanti del Mediterraneo.
Il Sentiero Blu si snoda attraverso
vaste praterie di Posidonie Oceaniche,
popolose scogliere di Coralligero e
Precoralligero, ed
i famosi, lindi fondali rocciosi del
mare di Castro,
tanto apprezzati dai fotografi
subacquei.
Rimane all’abilità del visitatore del Sentiero
Blu lo scovare
le splendide
popolazioni di
Nudibranchi, i timidi Spirografi, le
Cernie chiazzate ed i veloci
Saraghi.
L’opuscoletto guida propone ed
illustra le specie che frequentano
gli ambiti segnalati dai cartellini, ma
in questo mare ogni incontro è
possibile.
Il Sentiero Blu di Castro Marina è
una iniziativa non a scopo di lucro,
aperta a tutti e completamente
gratuita.
A
simple idea, almost
obvious: going underwater with a small guide leaflet ,
following a marked path along the
bottom of the sea (from 3 metres to
18 metres deep) with indications.
The idea was that of an underwater
photographer’s, and it was executed
in the area between the Zinzulusa
and the Romanelli caves, (Author.
C.P. N°12178), which is surely one of
the most beautiful and interesting
areas of the Mediterranean.
The Blue Path unravels through vast
prairies of the oceanic posidonie
and many rocks of coralligeno and
pre-coralligeno, in the famous clear
rocky bottoms of the Castro sea, so
much appreciated by underwater
photographers. It is up to the visitor
and his ability to discover the splendid populations of nudibranchs, the
shy sabella spallanzanii, the dappled
groupers and the fast breams.
The guide leaflet proposes and illustrates the species that frequent the
signalled spots, but in this sea it is
possible to meet anything and
everything.
The Blue Path of Castro is not a
money-earning initiative, but is open
to all and completely free.
La marina - The marina
I
T
he port of Castro lies
on the inside of a wide
bay protected from the northern and
western winds by natural cliffs, and on
the southeast by a large artificial pier.
Beside the tourist port, in a charateristic small bay, there lies another little
port (Porto Vecchio) used mostly by
little fishingboats and in the summer
by canoes and paddle-boats.
Access to the port is difficult during
strong scirocco or eastern winds (in
winter and spring).
Traversia: 90° - 135°; average depth
in the access zone: 5,00 metres;
wharf draught: 0,40 - 5,00 metres;
maximum capacity: approximately
250 medium-small boats, up to 12
metres long; reserved wharf for
transiting boats; reserved wharf for
harbour-masters boats; reserved
wharf for fishing-boats
The Municipal Administration of
Castro is responsible of the management of the tourist-zone of the port.
A private society takes care of the
services at sea and at the wharf.
La gestione della zona turistica del
porto è dell’Amministrazione
Comunale di Castro.
I servizi a mare ed alla banchina
sono affidati ad una società privata.
CAPITANERIA DI PORTO
Ufficio Locale Marittimo - Castro
Tel. 0836-943064
Numero Blu - Sos sul mare e sulle spiagge
Tel.1530
Photo: N. Ciccarese
l Porto di Castro si
apre all’interno di un
ampia baia naturalmente protetta
dai venti dei quadranti settentrionali e da ponente. Esso è difeso a
sud-est da un massiccio molo artificiale. A lato del porto turistico, in
una caratteristica insenatura, c’è un
altro porticciolo (Porto Vecchio),
utilizzato prevalentemente dalle
piccole barche da pesca e, in estate, da canoe e pedalò.
Accesso in porto: difficile con venti
forti da scirocco e levante (in primavera ed inverno).
Traversia: 90° - 135°
Profondità media nella zona di
accesso: metri 5,00; pescaggio alla
banchina da metri 0,40 a metri
5,00; capienza massima naviglio da
diporto: circa 250
imbarcazioni mediopiccole;
possono
attraccare imbarcazioni fino a 12 metri;
banchina riservata per
naviglio in transito;
banchina riservata per
imbarcazioni della
Capitaneria di Porto;
banchina riservata per
imbarcazioni da pesca.
CAPITANERIA DI PORTO
Local Office - Castro
Tel. 0836-943064
Toll - Free Service
Sos Sea and Coast - Tel.1530
21
I
Photo: S. Marchiori
l “Parco delle Querce” di Castro
(Lecce), sito lungo la costa meridionale orientale del Salento, costituisce una delle ultime testimonianze ben conservate delle leccete
che un tempo caratterizzavano la
vegetazione spontanea della Terra
d’Otranto.
Il bosco, in gran parte di proprietà
comunale, ha una estensione di circa
4 ettari ed è costituito da leccio
(Quercus ilex L.), con rari esemplari
arborei di quercia spinosa (Quercus
calliprinos Webb) e da un folto sottobosco costituito prevalentemente
dalle tipiche sclerofille sempreverdi
come: mirto (Myrtus communis L.),
lentisco (Pistacia lentiscus L.), fillirea
(Phillyrea latifolia L.), alaterno
22
(Rhamnus alaternus L.).
Si tratta di una formazione boschiva
inquadrabile, sotto il profilo fitosociologico, nell’associazione ViburnoQuercetum ilicis (Br.-Bl.1936)
Rivas-Martinez 1974, arricchita,
rispetto alle analoghe leccete del
Salento, di elementi mesofili nello
strato arbustivo come il biancospino (Crataegus monogyna Jacq.), il
nespolo (Mespilus germanica L.), il
terebinto (Pistacia terebinthus L.),
l’alloro (Laurus nobilis L.), e il prugnolo (Prunus spinosa L.). Una
recente indagine ha evidenziato la
presenza nell’area boschiva di una
ricca flora vascolare costituita da
139 specie.
Nel bosco di Castro è presente l’unica stazione salentina della rara
orchidacea Epipactis microphylla
(Ehrh.) Swartz., recentemente
segnalata nella lista rossa regionale
delle specie vegetali in rischio di
estinzione. Altre entità interessanti
sono una lamiacea endemica
dell’Italia meridionale, l’Issopo villoso (Micromeria canescens Benth.)
e una crassulacea balcanica solo di
recente ritrovata nell’area salentina
(Umbilicus cloranthus Heldr.&
Sart.).
Photo: S. Marchiori
Il Parco delle querce
La fauna più facilmente osservabile
all’interno del bosco è senza dubbio quella ornitica rappresentata
principalmente dai passerformi tipici di questo ambiente e da quelli
che vi trovano rifugio solo nelle
ore notturne. Fra i primi possiamo
ricordare la cinciallegra (Parus
major), la cinciarella (Parus caeruleus), il pettirosso (Erithacus rubicola), lo scricciolo (Troglodytes
troglodytes), la passera scopaiola
(Prunella modularis); i secondi
sono invece rappresentati dalla
gazza (Pica pica), dal fringuello
(Fringilla coelebs), dal verdone
(Carduelis chloris), e dal cardellino
(Carduelis carduelis).
The “Parco delle querce”
Photo: S. Marchiori
he “Parco delle Querce” of
Castro is situated along the
South-eastern coast of Salento and
is one of the last remaining evidences of the holm-oak groves that
once characterized the spontaneous vegetation of the this region
(Terra d’Otranto).
The grove, which is mostly owned
by the Municipality, extends to
approximately 4 hectares and is
made up of holm-oaks (Quercus
ilex L.) with rare arboreous individuals of Kermes-oak (Quercus calliprinos Webb) and a dense under-
growth of typical evergreen shrubs
such as: Myrtle (Myrtus communis
L.), Lentisk (Pistacia lentiscus L.),
Phillyrea latifolia L.), Rhamnus alaternus L. The grove is a woodland
coenosis classified under a phytosociological profile as ViburnoQuercetum ilicis (Br.-Bl.1936)
Rivas-Martinez 1974, and, compared to analogous Holm-oak coenosis of Salento, enriched by
mesophilous species in the shrub
level such as: Hawthorn (Crataegus
monogyna Jacq.), Medlar (Mespilus
germanica L.), Turpentine tree
(Pistacia terebinthus L.), Laurel
(Laurus nobilis L.), and Blackthorn
(Prunus spinosa L.).
A recent study has evidenced the
presence of 139 species in the rich
vascular flora of this
woodland area.
The grove of Castro is the
only place in the Salento
where the rare Orchid,
Epipactis microphylla
(Ehrh.) Swartz., is found. It
has been listed in the
regional red-list of endangered species.
Other interesting species
present are: Micromeria
canescens Benth., endemic species
of Southern Italy, and Umbilicus
cloranthus Heldr, & Sart., a transadriatic species only recently identified in the Salento area.
Birds are the commonest fauna to
observe, both species that are typical of this environment and species
that occasionally find refuge here.
To the former group belong the
Great-tit (Parus major), the Blue-tit
(Parus caeruleus), the Robin
(Erithacus rubicola), the Winterwren (Troglodytes troglodytes),
and the Dunnock (Prunella modularis); to the latter group belong:
the Magpie (Pica pica), the
Chaffinch (Fringilla coelebs), the
Greenfinch (Carduelis chloris), and
the Goldfinch (Carduelis carduelis).
Photo: N. Ciccarese
T
23
Hotel Ristorante
★★★★ SELENIA
Aperto tutto l’anno, Camere con
angolo cottura, Miniappartamenti.
Tel. +39 0836 947489-946600
Via Litoranea per Santa Cesarea Terme
73030 - Castro (Le)
www.hotelseleniaresidence.it
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★★★ DEGLI ULIVI
Costruzione mediterranea in posizione tranquilla e panoramica.
Tel. +39 0836/943037-943084-943023
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73030 - Castro (Le)
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★★★ EUROMARE
Centrale. Gestione familiare, specialità marinare.
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★★★ ORSA MAGGIORE
Aperto tutto l’anno, ogni comfort,
Parco, Vista mare zona grotte, ottima cucina.
Tel. +39 0836/947028-947029
Fax 947766
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73030 - Castro (Le)
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★★★ PANORAMICO
Architettura in stile mediterraneo,
vista sul mare, cucina tipica
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★★ LA TARTANA
Struttura a carattere familiare,
vista panoramica.
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(Inverno: 033I-588272)
Tel. + 39 0836/943888
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24
Photo: N. Ciccarese
★★★ LA ROCCIA
Vicino al mare, ambiente accogliente, discesa a mare.
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Via Litoranea per Tricase
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www.larocciahotel.it
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B &B Pensioni Agriturismo
BELLAVISTA B&B
di Rizzo Dante
Via S. Antonio 261
73030 - Castro (Le)
Tel. +39 0836/947641
338 3836437-327 6929581
www.bbbellavista.com
[email protected]
IL GIARDINO B&B
di Rizzo Angelo
Via S.Antonio, 207
73030 - Castro (Le)
Tel. +39 0836/947856
340 6035400
[email protected]
SOL Y MAR B&B
di Colazzo Walter
Via Lit. per Tricase, 110
73030 - Castro (Le)
Tel. +39 0836/423364-943161
MACCHIA DI PELE B&B
di Pellegrino Marco
Via Lit. Santa Cesarea
73030 - Castro (Le)
Tel. +39 0836/979107
www.macchiadipele.it
[email protected]
PENSIONE
CASA PER OSPITALITÀ
Religiosa Genesareth
Via Panoramica
73030 - Castro (Le)
Tel. +39 0836/943071
MIRAMARE B&B
di Capraro Stefania
Via IV Novembre, 269
73030 - Castro (Le)
Tel. +39 0836/947584
[email protected]
AGRITURISMO
MONTENACHIRO
73030 Vignacastrisi (Le)
Tel. 347 4003801
www.agriturismomontenachiro.it
[email protected]
LA PERLA B&B
di Fersini Emma
Via Lepanto, 19
73030 - Castro (Le)
Tel. +39 0836/943361
333 6432486
LA ROSA ANTICA B&B
di De Santis Maria Annunziata
Via S.Antonio, 203
73030 - Castro (Le)
Tel. +39 0836/947722
335 5389489
www.larosaantica.it
[email protected]
Photo: N. Ciccarese
LA RITUNNA B&B
di Ferlicchia Silvana
Via Mons. Caprioli, 5
73030 - Castro (Le)
Tel. 333 8460828
www.laritunna.com
[email protected]
25
I ristoranti - Restaurants
UNDERGROUND
Via Vittorio Veneto, 2
Tel. 0836/943898
GROTTA DEL CONTE
Via Duca del Mare
Tel. 0836/943349
www.grottadelconte.it
PICCOLO RANCH
Via IV Novembre
Tel. 0836/947124
HOSTARIA VECCHIE MANIERE
Via Roma
Tel. 0836/943459
ZINZULUSA
Via Zinzulusa
Tel. 0836/947326
Photo: N. Ciccarese
L’ARAGOSTA
Via Lit. per Tricase
Tel. 0836.943289
www.ristorantearagosta.it
Photo: N. Ciccarese
DA AMEDEO
Via S. Antonio
Tel. 0836/947040
Photo: N. Ciccarese
ADRIATICO
Via Indipendenza
Tel. 0836/947560
www.ristoranteadriaticico.com
26
Gastronomia - Gastronomy
Le Friselle.
Semplici pagnottelle di farina
di grano duro, appena cotte nel forno
subito tagliate in senso orizzontale con
un sottile spago, e poi nuovamente
infornate per essere tostate. Si conservano per mesi in vasi di terracotta
smaltata. Le friselle si servono dopo
averle ammorbidite con acqua e condite con pomodorini salentini, sale, olio
d’oliva, basilico. Infinite le varianti, utilizzando qualsiasi prodotto dell’orto.
Sagne ‘ncannulate.
Lunghe striscioline di pasta fresca (farina di grano duro, impastata con acqua,
The ‘Friselle’
Simple buns made of durum
flour, baked in a stone oven, then cut in
half horizontally and baked again to
harden.They keep for months in terracotta vases, to be served after having
been softened in water and dressed
with little salentine tomatoes, salt, olive
oil, and fresh basil. the variations in the
dressing are infinite, according to what
grows in the garden.
‘Sagne ‘ncannulate’
Long strips of fresh pasta (durum flour,
lavorata e ben tirata a sfoglia) larghe
circa un centimetro, rigirate su se stesse a mo’ di “canna” (‘ncannulate).
Lessate in abbondante acqua salata,
vengono condite con il tradizionale
ragù salentino di carne. Il formaggio
pecorino ed una fogliolina di basilico
fresco fanno il resto.
Brodetto di pesce.
Un dito di acqua, qualche pomodorino
ben maturo spezzato, cipolla, prezzemolo e olio d’oliva; il tutto cotto a
fuoco lento. Nel brodo appena rappreso, si fanno cuocere per pochi minuti
sardine ben deviscerate e squamate. A
water) about 1 cm wide, folded over like
a ‘canna’ (‘ncannulate) , cooked in salted
water and served with the traditional
salentine ragu’ of meat, seasoned with
pecorino cheese and fresh basil.
Fish broth
A bit of water, a few mature little tomatoes, halved , onion, parsley, and olive oil
cooked on low heat. As soon as the
broth has been reduced a few well cleaned and scaled sardines are added and
cooked for a few minutes and a touch of
oregano is sprinkled over everything.This
fuoco spento si aggiunge appena un
profumo di origano. La pietanza è sicuramente assai povera ma veramente
saporita e nutriente.
Pesce a Sarsa.
Si tratta di vope deviscerate, squamate,
private della testa, infarinate e fritte in
olio d’oliva. Successivamente, in una scodella smaltata, si formano letti successivi
di mollica di pane imbevuta di aceto e di
pesce fritto; aglio e menta sono a
volontà. Tutto rimarrà a macerare per
qualche giorno prima di essere consumato. Una variante assai diffusa prevede al
posto delle vope i calamari fritti.
is a so called ‘poor dish’, but extremely
tasty and nutritious.
‘Pesce a sarsa’
Cleaned, scaled, headless little fish are
turned over in flour, then fried in olive
oil.Then an enamelled dish is filled with
alternating layers of crustless bread
wetted with red wine vinegar and the
fried fish; garlic and minced mint leaves
are added to taste, and left to marinate
for a few days before serving. A typical
variation of this dish is to use squid
instead of the fish.
27
Servizi - Service
Guardia Medica Via S. Antonio 0836/947176
Farmacia Chemist’s shop: Via IV Novembre, 1 - Castro
Tel. 0836/947008
Dispensario farmaceutico Chemist’s dispensary:
Via Litoranea per Tricase - Castro Marina - Tel. 0836/943129
Parrocchia SS.Annunziata Parish Church: Castro
Tel. 0836/943073
Parrocchia Santuario “Maria SS. del Rosario” Parish
Church: Castro Marina - Tel. 0836/943046
UNICREDIT Banca Bank: Via Marinai d’Italia - Castro
Tel. 0836/943803
TRATTORIE - PIZZERIE Trattorias - Pizzerias
Pizzeria “Minù” - Via L. Da Vinci - Castro Marina
Tel. 347/7225259
La Tana del fauno - via Lit. per Tricase - Castro Marina
La Taverna del Pirata - via V. Veneto, 2 - Castro Marina Tel. 0836/943121
BAR, BIRRERIE, GELATERIE, PUB
Bar, pubs, ice-cream parlours
Fedel bar - Via Fratelli Bandiera, 38 - Castro - Tel. 0836/943886
Bar Fonte dei Messapi
Piazza A. Perotti, 5 - Castro,Tel. 0836/943277
La Chianca - Piazza Dante - Castro Marina
Sant’Antonio Via S.Antonio - Castro - Tel. 0836/947031
Speran Bar - Piazza Dante - Castro Marina - Tel. 0836/943006
“CASTRO VACANZE”
Servizi Immobiliari e turistici di G. Coluccia
Piazza Dante - Tel. 0836/943820 - 328 5820168
www.alloggisalento.it
[email protected]
SERVIZI TURISTICI - Tourism Services
Cooperativa Mediterranea
Servizi Turistici - Castro Marina - Tel. 0836/943300
“Los Barqueros” - Servizi Portuali
Tel. 339 8093261 - 368 7878113
Durlindana noleggio -Porto vecchio - Castro Marina
Tel. 0836/943916 - 338 8979996 - 360 740648
[email protected]
Fortunato noleggi -Porto vecchio - Castro Marina
Tel. 360 374137 - 338 2639202 - 346 3907100
Tel./Fax 0836 947113
www.castromarina.com [email protected]
Onda Blu - Escursioni, immersioni, noleggio
Via Scalo delle barche - Castro Marina
Tel./Fax 0836/943516 - 329 3137519
www.onda-blusrl.it
[email protected]
[email protected]
Daniele Lazzari - Noleggio
Porto vecchio - Castro Marina
Cell. 338 7917909
DISCOTECA
Blu Bay
Via S.Antonio, 338
Tel. 0836/947004 - 338 2920442
www.blubaydiscoteca.it
AGENZIE
“IDEA MARE” Immobiliare Turistica di C. Coluccia
Via Vittorio Veneto, 6
Tel. 0836/943027 - 347 4417975
www.immobiliareideamare.com [email protected]
28
STABILIMENTO BALNEARE - Bathing Establishment
La Sorgente - Castro Marina Tel. 0836/947333
Piscina Zinzulusa - Piazzale Zinzulusa - Castro
Tel. 0836/943812 - 947005
CARBURANTI - Fuel
Area Servizio Basile Petroli - via Panoramica - Castro
Marina - Tel. 0836/947014
Area Servizio “Ciullo A.” - Via Prov.le per Vignacastrisi Castro Marina - Tel. 0836/943034
Informazioni - Information
GROTTA ZINZULUSA - INFORMAZIONI
TEL. 0836 - 943812
I.A.T. CASTRO MARINA
TEL. 0836 - 943340
PROLOCO CASTRO - INFORMAZIONI
TEL. 0836 - 943317
COMUNE DI CASTRO
Tel. 0836 - 947005 • Fax 0836 - 943896
CAPITANERIA DI PORTO
UFFICIO LOCALE MARITTIMO - CASTRO
TEL. 0836 - 943064
NUMERO BLU
S.O.S. SUL MARE E SULLE SPIAGGE
TEL. 1530
CARABINIERI
TEL. 0836 - 945010 - 945013
POLIZIA MUNICIPALE
TEL. 0836 - 943569
UFFICIO POSTALE
TEL. 0836 - 943814
29
Photo: Rizzo Multimedia
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CASTRO Opuscolo 2008/06/02.qxd