Capire il sonno
dei bambini
Autismo causato
dai vaccini?
Un secco no
È compito degli operatori
sanitari aiutare i genitori
a capire qual è la “normalità”
nei ritmi di sonno
del loro bambino.
Enorme preoccupazione
per le decisioni di alcuni tribunali
che hanno riconosciuto un danno
da vaccinazione.
pagina15
pagina6
www.sip.it
Mensile - Poste italiane spa - Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, Aut. GIPA/C/RM/13/2011 - Un fascicolo e 25
Magazine della Società Italiana di Pediatria
volume 4 | numero 11 | novembre 2014
Bambini sicuri,
dalla strada alla rete
Oltre 1200 studenti hanno gremito il Teatro Brancaccio di Roma
per l’evento nazionale degli Stati Generali della Pediatria, organizzati dalla Società Italiana di Pediatria in collaborazione con
la Polizia di Stato in occasione della Giornata Mondiale del Bambino e dell’Adolescente sul tema “Bambini sicuri, dalla strada alla rete”.
Gli studenti, veri protagonisti della giornata, hanno dato vita a un
vivace “talk show” con gli esperti della SIP sui temi della sicurezza.
È stato presentato il protocollo d’intesa con la Polizia di Stato
volto a contrastare il cyberbullismo, fenomeno sempre più
diffuso tra gli adolescenti, e a promuovere un uso positivo
del web. Il protocollo prevede tra l’altro iniziative di formazione rivolte ai pediatri e poliziotti. Nasce inoltre il
vademecum SIP-Polizia di Stato-Facebook per navigare in sicurezza, che abbiamo il piacere di distribuire in
allegato a questo numero di “Pediatria”, dedicato in buona parte proprio agli Stati Generali. Che hanno suscitato
un grande interesse anche negli eventi regionali, con una
numerosa partecipazione di rappresentanti del mondo delle istituzioni, dei genitori, degli insegnanti, dei media.
Screening
metabolico
neonatale allargato
Un neonato su 3000
nel nostro Paese nasce con
una malattia metabolica
ereditaria, ma solo 3 su 10,
nel 2013, hanno avuto
accesso a questo esame.
pagina17
I servizi alle pagine da 10 a 14
Quella tosse
ricorrente
“apparentemente”
psicogena
L’inalazione di un corpo
estraneo e le sue insidie
in un caso clinico
presentato dall’ONSP.
pagina22
Capire il sonno
dei bambini
Autismo causato
dai vaccini?
Un secco no
È compito degli operatori
sanitari aiutare i genitori
a capire qual è la “normalità”
nei ritmi di sonno
del loro bambino.
Enorme preoccupazione
per le decisioni di alcuni tribunali
che hanno riconosciuto un danno
da vaccinazione.
pagina6
pagina15
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Mensile - Poste italiane spa - Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, Aut. GIPA/C/RM/13/2011 - Un fascicolo e 25
Magazine della Società Italiana di Pediatria
volume 4 | numero 11 | novembre 2014
Bambini sicuri,
dalla strada alla rete
Oltre 1200 studenti hanno gremito il Teatro Brancaccio di Roma
per l’evento nazionale degli Stati Generali della Pediatria, organizzati dalla Società Italiana di Pediatria in collaborazione con
la Polizia di Stato in occasione della Giornata Mondiale del Bambino e dell’Adolescente sul tema “Bambini sicuri, dalla strada alla rete”.
Gli studenti, veri protagonisti della giornata, hanno dato vita a un
vivace “talk show” con gli esperti della SIP sui temi della sicurezza.
È stato presentato il protocollo d’intesa con la Polizia di Stato
volto a contrastare il cyberbullismo, fenomeno sempre più
diffuso tra gli adolescenti, e a promuovere un uso positivo
del web. Il protocollo prevede tra l’altro iniziative di formazione rivolte ai pediatri e poliziotti. Nasce inoltre il
vademecum SIP-Polizia di Stato-Facebook per navigare in sicurezza, che abbiamo il piacere di distribuire in
allegato a questo numero di “Pediatria”, dedicato in buona parte agli Stati Generali. Che hanno suscitato un grande interesse anche negli eventi regionali, con una numerosa partecipazione di rappresentanti del mondo delle istituzioni, dei genitori, degli insegnanti, dei media.
Screening
metabolico
neonatale allargato
Un neonato su 3000
nel nostro Paese nasce con
una malattia metabolica
ereditaria, ma solo 3 su 10,
nel 2013, hanno avuto
accesso a questo esame.
pagina17
I servizi alle pagine da 10 a 18
In questo numero
Editoriali
3
Quella tosse
ricorrente
“apparentemente”
psicogena
L’inalazione di un corpo
estraneo e le sue insidie
in un caso clinico
presentato dall’ONSP.
pagina22
Pediatria
volume 4 | numero 11
novembre 2014
Magazine ufficiale
della Società Italiana
di Pediatria (SIP)
via Gioberti 60
00185 Roma
Tel. 06 4454912
www.sip.it
Direttore Scientifico
Giovanni Corsello
Direttore
Cinthia Caruso
News
Fresche di stampa
A cura di Liviana Da Dalt
4
Aiutare i genitori a “capire”
il sonno dei bambini
6
Attualità
Autismo causato dai vaccini?
Dalla comunità scientifica
un secco no
15
Screening neonatali,
troppe disparità
16
4
16
Board Editoriale
Rino Agostiniani
Liviana Da Dalt
Domenico Minasi
Andrea Pession
Davide Vecchio
Redazione
David Frati
Speranze da una nuova classe
di antibiotici
6
Best practice per il Pronto
Soccorso pediatrico
8
Abbonamenti 2014
Nata con due denti
8
Indicazioni per l’accoglienza
sanitaria al minore migrante:
il testo definitivo
Individuale E 40,00
Istituti, enti, biblioteche
E 80,00
Estero E 120,00
Tre step contro gli errori
di somministrazione
A cura di David Frati 8
12 settembre 1958: cronaca
del Simposio internazionale
di Ematologia infantile a Roma 21
Pubblicità e promozione
Livia Costa
Tel. 06 862 82 323
[email protected]
Autorizzazione del Tribunale
di Roma n. 586/2002
Pianeta SIP
18
Presidente
Giovanni Corsello
Consiglio Direttivo
Alberto Villani (Vicepresidente),
Luigi Greco (Vicepresidente),
Rino Agostiniani (Tesoriere),
Fabio Cardinale, Antonio
Correra, Liviana Da Dalt,
Domenico Minasi, Andrea
Pession, Massimo Barbagallo,
Elvira Verduci (Consiglieri ),
Giuseppe Masnata (Delegato
Sezioni Regionali SIP),
Luigi Memo (Delegato Società
Affiliate SIP), Rosalia Maria
Da Riol (Delegato Conferenza
Gruppi di studio)
Il Pensiero Scientifico
Editore
Via San Giovanni Valdarno 8
00138 Roma
Tel. 06 862 821
Fax 06 862 82 250
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PensieroScientifico
twitter.com/ilpensiero
Direttore responsabile
Giovanni Luca De Fiore
Progetto grafico e impaginazione
Typo srl, Roma
Immagini
© 2014 Thinkstock.com
6 18
Primo piano
Cyberbullismo:
circa un adolescente su tre
ne è vittima, ma non ne parla
10
Grande successo
per gli eventi regionali
13
13
Stampa
Arti Grafiche Tris,
Via delle Case Rosse, Roma
gennaio 2015
ISSN 2240-3183
2
Pediatri inFormazione
Quella tosse ricorrente
“apparentemente”
psicogena
a cura di
Pediatria numero 11 - novembre 2014
Liviana Da Dalt, Davide Vecchio
22
È
Giovanni Corsello
Presidente SIP
I
un’espressione usata per definire la tendenza diffusa tra gli adolescenti a mimetizzarsi sul piano anagrafico, nascondendo la propria età e dichiarandone una diversa per poter accedere ai social network
o per assumere maggior credito nelle relazioni via
web. La distinzione tra vita reale e vita virtuale, tra
relazioni interpersonali e contatti mediati dalla
Rete si fa sempre più tenue tra gli adolescenti, abituati a navigare a lungo tra chat e social network.
Pur condividendo non solo la liceità ma anche
l’utilità del digitale per i ragazzi e i bambini, non
si può nascondere che senza un autogoverno e una
regolamentazione dei contatti via web si innescano rischi reali per la salute fisica, psichica, affettiva e relazionale degli adolescenti. Fenomeni quali
cyberbullismo e stalking divengono più frequenti,
anche per una scarsa valutazione dei rischi legati
all’instaurarsi di contatti virtuali pericolosi.
L’adolescente crede che basti modificare il suo profilo per cautelarsi dai rischi: così non è. Paradossalmente anzi così aumenta la possibilità di farsi
coinvolgere in dinamiche relazionali non consone
alla sua età anagrafica e alle sue esperienze di vita
l 2014 è stato un anno orribile per l’infanzia:
milioni di bambini sono stati coinvolti in
guerre, uccisi mentre dormivano o andavano
a scuola, rapiti e impiegati in combattimenti,
torturati, violentati e perfino venduti come schiavi.
A documentarlo è un recente rapporto dell’Unicef
che rileva come mai nella storia recente così tanti
bambini siano stati soggetti a brutalità così orribili.
Nel corso dell’anno, 15 milioni di bambini sono stati coinvolti in conflitti armati in Siria, Iraq, Repubblica Centrafricana, Sud Sudan, Palestina e Ucraina, mentre a livello globale 230 milioni di bambini
vivono in regioni attualmente colpite da conflitti
armati. Ai conflitti di lunga durata si è aggiunta nel
corso dell’anno l’epidemia di Ebola in Sierra Leone,
Guinea e Liberia, che ha lasciato migliaia di bambini orfani e provocato l’interruzione dei percorsi
scolastici di almeno 5 milioni di alunni. “È paradossale che in questo 2014, 25° anniversario della
Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, un anno
in cui abbiamo celebrato i progressi per i bambini
compiuti a livello globale, i diritti di milioni di
bambini siano stati così brutalmente violati”, ha affermato il Direttore dell’Unicef Anthony Lake nel
presentare fatti e cifre del Rapporto.
Eppure c’è qualcosa da salvare nell’anno che si è
appena concluso. A guardare bene ci sono tante piccole luci, che messe insieme diventano una luce
grande. È la luce delle organizzazioni umanitarie,
quella di uomini e donne, volontari, medici, infermieri che rischiando la vita sono andati a portare
sostegno e aiuto di ogni genere ai bambini anche nei
reale. Con la conseguenza che per paura di essere
scoperti, i contatti a rischio virtuali restano al coperto di una identità fittizia e diventano causa di
disagio reale, di alterazioni comportamentali e di
turbe psicologiche.
Bisogna che si attui una prevenzione a vasto raggio, coinvolgendo famiglie, scuola, istituzioni e
pediatri in una vera rete di protezione. Gli adulti
devono condividere le esperienze che bambini e
adolescenti vivono sul web. Tanto di più quanto
più è piccolo il bambino. Gli adulti devono saper
cogliere segnali di allarme in comportamenti
anomali dei ragazzi o in turbamenti psicologici.
Cambiamenti di abitudini, rifiuto del cibo, insonnia, cefalea possono essere generati da esposizione a cyberbullismi ed essere spia di uno stato di
depressione. Dobbiamo impegnarci per garantire
sicurezza ai bambini non solo fisica e negli ambienti domestici o sulla strada, ma anche in quella grande piazza in cui si è soli in mezzo ad una
folla sconosciuta che è il web. La SIP con la Polizia
postale e Facebook ha dedicato gli Stati Generali
della Pediatria 2014 a questo tema, diffondendo
un vademecum di comportamenti da adottare e
siglando un protocollo di intesa su progetti di formazione e di comunicazione da mettere a disposizione delle famiglie e degli operatori scolastici e

sanitari.
Editoriali
L’identità fluida
L’annus horribilis
e le luci della speranza
Cinthia Caruso
Direttore di “Pediatria”
luoghi più dimenticati della terra. Grazie alla loro
generosità e al loro coraggio le cifre (enormi) della
vergogna sono almeno in parte compensate da
quelle della speranza, più piccole ma importanti.
Solo per fare qualche esempio, circa 68 milioni di
dosi di vaccini contro la polio sono state distribuite
nei Paesi del Medio Oriente per arginare focolai epidemici in Iraq e in Siria; nel Sud Sudan oltre 70.000
bambini sono stati curati e salvati dalla morte per
malnutrizione acuta grave; nella Repubblica Centrafricana inizierà presto una campagna per riportare a scuola 662.000 bambini. Una luce nel 2014 si
è accesa anche con l’assegnazione del Nobel per la
pace a Malala, un premio simbolo per tutti i bambini senza diritti. Le sue parole pronunciate nel discorso di premiazione a Oslo sono un monito a far
sì che il 2015 possa essere un anno migliore per l’infanzia: “Questo premio non è solo per me, è per
tutti quei bambini dimenticati che desiderano
un’istruzione. È per tutti quei bambini spaventati
che vogliono la pace. È per quei bambini senza voce
che vogliono un cambiamento. Sono qui per far valere i loro diritti, far sentire la loro voce”. Il miglior
modo per archiviare questo annus horribilis è far

risuonare dentro di noi queste parole.
Pediatria numero 11 - novembre 2014
3
News
I bambini sanno qualcosa che la maggior parte della gente ha dimenticato
Keith Haring
Fresche
di stampa
Bronchiolite: tutto quello che vorreste sapere
Ralston SL, Lieberthal AS, Cody Meissner H, Alverson BK, Baley JE, Gadomski AM, Johnson DW, Light
MJ, Maraqa NF, Mendonca EA, Phelan KJ, Zorc JJ, Stanko-Lopp D, Brown MA, Nathanson I,
Rosenblum E, Sayles III S, Hernandez-Cancio S. Clinical Practice Guideline: The Diagnosis,
Management, and Prevention of Bronchiolitis. Pediatrics 2014;134:e1474–e1502.
Baraldi E, Lanari M, Manzoni P, Rossi GA, Vandini S, Rimini A, Romagnoli C, Colonna P, Biondi A, Biban
P, Chiamenti G, Bernardini R, Picca M, Cappa M, Magazzù G, Catassi C, Urbino AF, Memo L, Donzelli G,
Minetti C, Paravati F, Di Mauro G, Festini F, Esposito S, Corsello G. Inter-society consensus document
on treatment and prevention of bronchiolitis in newborns and infants. Ital J Pediatr 2014;40:65 DOI:
10.1186/1824-7288-40-65
Complicanze
neurologiche
nei bambini con
anemia falciforme:
è possibile
la prevenzione?
a cura di Liviana Da Dalt
DeBaun MR, Gordon M, McKinstry RC, Noetzel
MJ, White DA, Sarnaik SA, Meier ER, Howard TH,
Majumdar S, Inusa BDP, Telfer PT, Kirby-Allen M,
McCavit TL, Kamdem A, Airewele G, Woods GM,
Berman B, Panepinto JA, Fuh BR, Kwiatkowski
JL, King AA, Fixler JM, Rhodes MM, Thompson
AA, Heiny ME, Redding-Lallinger RC, Kirkham FJ,
Dixon N, Gonzalez CE, Kalinyak KA, Quinn CT,
Strouse JJ, Miller JP, Lehmann H, Kraut MA, Ball
Jr. WS, Hirtz D, Casella JF. Controlled Trial of
Transfusions for Silent Cerebral Infarcts in Sickle
Cell Anemia. N Engl J Med 2014;371:699-710.
4
L’infarto cerebrale silente è un evento molto
frequente nei pazienti con anemia falciforme. In questo studio randomizzato a singolo cieco pubblicato sul NEJM cui hanno partecipato gruppi americani, canadesi, francesi e britannici, sono stati arruolati 196
pazienti affetti da anemia falciforme e con
almeno un infarto confermato alla RMN cerebrale in assenza di sintomi. I pazienti sono stati divisi in due gruppi e randomizzati
a ricevere trasfusioni periodiche o solo monitoraggio clinico. A tre anni di follow-up si
evidenziava che i pazienti sottoposti a regolari trasfusioni avevano una ricorrenza significativamente ridotta di tale temibile
complicanza neurologica.
Pediatria numero 11 - novembre 2014
Il numero di novembre di “Pediatrics” presenta una rigorosa linea guida sulla bronchiolite, messa a punto dall’American Academy of Pediatrics (AAP) con l’obiettivo di fornire
un approccio basato sulle evidenze scientifiche alla diagnosi, al trattamento e alla prevenzione di quella che è la causa più frequente di ospedalizzazione nei primi dodici mesi di
vita. La linea guida rappresenta un importante aggiornamento rispetto a quanto pubblicato dalla stessa AAP nel 2006. L’impostazione è quella di rispondere a specifici quesiti
clinici riportando livelli di evidenza, forza delle raccomandazioni, rapporto rischio beneficio degli interventi.
È interessante la pressoché contemporanea pubblicazione su “Italian journal of Pediatrics”
di un documento intersocietario messo a punto congiuntamente da tutte le 20 Società
scientifiche italiane rappresentative dell’area pediatrica avente come tema la diagnosi, il
trattamento e la prevenzione della bronchiolite. L’obiettivo è ancora una volta quello di
mettere a disposizione di tutti i professionisti di area pediatrica uno strumento rigoroso,
basato sulle più recenti evidenze scientifiche per la gestione di tale comune, controversa e
potenzialmente severa malattia. Focus particolare viene posto sui bambini a rischio di
malattia grave e di morte perché affetti da condizioni anatomiche, funzionali, immunologiche che condizionano l’evolversi sfavorevole della malattia.
Adenotonsillectomia e severità
dell’asma: esiste correlazione?
Bhattacharjee R, Choi BH, Gozal D, Mokhlesi B. Association of adenotonsillectomy
with asthma outcomes in children: a longitudinal database analysis. PLoS Med
2014;11(11):e1001753 DOI: 10.1371/journal.pmed.1001753
Asma e Apnea Ostruttiva nel Sonno (OSA) sono disordini delle vie aeree di
tipo infiammatorio tra loro talora associate. L’impatto della Adeno-Tonsillectomia (AT) nel migliorare l’OSA è ormai noto; il presente studio, condotto in una larga coorte di pazienti asmatici, per la prima volta dimostra come
l’AT abbia un effetto positivo nel controllare i sintomi
della malattia asmatica, le
riacutizzazioni, gli accessi
al Pronto Soccorso. Validazioni prospettiche future di
questi risultati potrebbero
fare spazio a nuove strategie
nel trattamento di tale comune malattia.
Bambini che nascono prematuri, prima della
37a settimana: mezzo milione solo in Europa
e 50.000 in Italia (circa il 7% di tutti i nati).
3,7 milioni/anno
Persone uccise dall’inquinamento con tumori,
infarti e ictus. Le morti per inquinamento sono
aumentate del 7% nei Paesi OCSE e il costo
è 780 miliardi di euro in un solo anno.
News
Circa
15 milioni/anno
Succhiotto e ritmi del sonno
in neonato e piccolo lattante
Odoi A, Andrew S, Wong FY, Yiallourou SR, Horne RS. Pacifier use does not alter sleep
and spontaneous arousal patterns in healthy term-born infants. Acta Paediatr
2014;103(12):1244-50 DOI: 10.1111/apa.12790
Studi epidemiologici hanno dimostrato che l’utilizzo del succhiotto può
proteggere dalla morte improvvisa (SIDS) anche durante il sonno in posizione prona, ed è stato ipotizzato che il meccanismo attraverso cui ciò avviene sia un miglioramento della capacità di risveglio (arousal). Il presente
studio pare però smentire tale ipotesi. Analizzando l’arousal spontaneo di
30 neonati sani in tre occasioni durante i primi 6 mesi, gli autori non evidenziano infatti nessuna differenza in relazione all’uso o meno del succhiotto e questo sia nella posizione prona che supina.
Sindrome dell’X-fragile
e problematiche cliniche
correlate
Kidd SA, Lachiewicz A, Barbouth D, Blitz RK, Delahunty C, McBrien
D, Visootsak J, Berry-Kravis E. Fragile X Syndrome: A Review of
Associated Medical Problems. Pediatrics 2014;134(5):995-1005.
“Pediatrics” di novembre presenta un’interessante review
sui principali problemi medici connessi alla sindrome
dell’X-fragile, la causa genetica più comune di ritardo mentale a carattere ereditario. Nei bambini affetti da tale sindrome possono essere presenti disordini cardiovascolari,
manifestazioni epilettiche, episodi ricorrenti di infezioni
delle alte vie respiratorie, disturbi gastrointestinali come il
reflusso gastroesofageo. Conoscere l’associazione a tali patologie è essenziale per la loro prevenzione, la diagnosi ed il
trattamento precoce, con conseguente miglioramento della
qualità di vita e dell’outcome a lungo termine dei pazienti.
Circonferenza cranica
nei prematuri
di peso molto basso
e sviluppo neurocognitivo
Altri dati a favore dello screening
uditivo universale
Pimperton H, Blythe H, Kreppner J, Mahon M, Peacock JL, Stevenson J, Terlektsi E,
Worsfold S, Yuen HM, Kennedy CR. The impact of universal newborn hearing
screening on long-term literacy outcomes: a prospective cohort study. Arch Dis Child
2014; DOI: 10.1136/archdischild-2014-307516
In uno studio prospettico di follow-up di bambini con deficit uditivo permanente seguiti fino all’età adolescenziale (13-19 anni), gli autori dimostrano come i benefici dello screening uditivo precoce, misurati come abilità
nella comprensione alla lettura (abilità che dipende strettamente dalla sottostante abilità nel linguaggio) persistano rispetto a quanto evidenziato
negli stessi pazienti nella prima decade di vita. Concludono gli autori sottolineando come tali risultati dovrebbero costituire un ulteriore stimolo
all’introduzione dello screening uditivo universale per i Governi che ancora stanno discutendo su tale tema.
Sammallahti S, Pyhälä R, Lahti M, Lahti J, Pesonen AK, Heinonen K,
Hovi P, Eriksson JG, Strang-Karlsson S, Andersson S, Järvenpää
AL, Kajantie E, Räikkönen K. Infant Growth after Preterm Birth
and Neurocognitive Abilities in Young Adulthood. J Pediatr
2014;165(6):1109-1115.e3 DOI: 10.1016/j.jpeds.2014.08.028
Partendo da una coorte di 103 neonati pretermine di
peso molto basso nati in Finlandia negli anni 19781985 e seguiti fino ad un’età media di 25 anni, gli
autori dimostrano come la buona velocità di crescita della circonferenza cranica (e non la velocità di
crescita staturale né ponderale) nel periodo dalla
nascita all’età corrispondente al temine siano correlate al quoziente intellettivo e alla memoria visiva,
misurati nella giovane età adulta. Lo studio ancora
una volta sottolinea l’importanza di accurato monitoraggio della circonferenza cranica nel neonato prematuro
sin dalle prime settimane di vita.
Pediatria numero 11 - novembre 2014
5
News
85%
Medici di famiglia che conoscono la Legge 38/2010
sul dolore. Ma in oltre il 50% dei casi, a causa
di resistenze culturali, dichiarano di non essere
intenzionati a modificare le proprie abitudini prescrittive.
Dati Doxa Marketing Advice per Mundipharma.
Etichette alimentari,
si cambia
Entra in vigore il Regolamento CEE 1169/2011
sull’etichettatura e l’informazione al consumatore.
Due esempi? Basta a dizioni generiche come “olio
vegetale” o “grasso vegetale” e indicazione dell’origine
anche per carni suine, avicole, ovine e caprine.
Aiutare i genitori a “capire”
il sonno dei bambini
Sta agli operatori sanitari (medici e personale infermieristico) aiutare i genitori a
capire qual è la “normalità” nei ritmi di
sonno del loro bambino. Spiega Robin
Yaure, senior instructor of human development and family studies presso la
Pennsylvania State University di Mont Al-
to. “Occorre aiutare i genitori a capire che
dormire di filato tutta la notte non è necessariamente giusto per i bambini molto
piccoli e che i ritmi di sonno cambiano
profondamente durante i primi tre anni di
vita. Comunicare ai genitori poche informazioni importanti già è sufficiente a rassicurarli sul fatto che se un bambino si
sveglia durante la notte non è necessariamente perché ha un problema o perché i
genitori fanno qualcosa che non va”.
Sul “Journal of the American Association
of Nurse Practitioners” i ricercatori guidati da Yaure (Wendy Middlemiss dell’University of North Texas ed Erron L. Huey
della Texas Woman’s University) hanno
preso in esame la letteratura scientifica disponibile su alcune “aree di criticità” sul
tema del sonno dei bambini: dalla revisio-
ne sono emersi dati un po’ in controtendenza rispetto a studi di qualche anno fa.
Per esempio ora si ritiene che la presenza
dei genitori durante l’addormentamento
non favorisca i risvegli e le “passeggiate
notturne” e che la scelta di non rispondere
ai richiami notturni del bambino da parte
della madre per “addestrarlo” a dormire
da solo, aumentando lo stress per entrambi e innalzando quindi i livelli di cortisolo,
possa a lungo andare contribuire a problemi quali depressione, aggressività e deficit
d’attenzione. “Ogni coppia di genitori ha
differenti idee e aspirazioni per quanto riguarda la cura parentale. Abbiamo il dovere di aiutare tutti a incorporare le best
practice pediatriche nel loro sistema di
credenze, e per far questo dobbiamo essere attenti, consapevoli e sensibili nei con
fronti delle culture delle famiglie”.
^^
Middlemiss W, Yaure R, Huey EL. Translating research-based knowledge about infant sleep into practice. Journal of the American Association of Nurse Practitioners
2014; DOI: 10.1002/2327-6924.12159
Speranze da una nuova classe
di antibiotici
6
Con la piaga dell’antibiotico-resistenza da più parti indicata come potenzialmente apocalittica, suscita interesse e
attenzione l’annuncio che arriva dalla prestigiosa rivista
“Nature”: un team di ricercatori dell’Antimicrobial Discovery Center della Northeastern University di Boston non
solo ha isolato un nuovo antibiotico denominato teixobactina in grado di uccidere un ampio gruppo di batteri
Gram-positivi resistenti, inclusi MRSA, TB, Staphylococcus
aureus e Streptococcus pneumoniae ma ha anche messo a
punto un sistema rivoluzionario per la coltura di microrganismi che potrebbe permettere nel prossimo futuro la
facile individuazione di molti nuovi antibiotici.
La procedura classica per l’individuazione di antibiotici è
la coltura di funghi o batteri che secernono sostanze letali
per gli altri microorganismi “competitor” presenti attorno
a loro. Ma i microrganismi valutati sono solo una minima
percentuale, perché la stragrande maggioranza di funghi e
batteri non permettono la coltura in laboratorio. I ricercatori di Boston hanno brevettato – in collaborazione con
l’azienda NovoBiotic e l’Università di Bonn, in Germania
– un dispositivo denominato iChip che permette la coltura
in habitat naturale, conficcato nel terreno. In breve tempo
sono stati screenati 10.000 ceppi batterici finora non valutati e isolati 25 nuovi antibiotici: di questi, la teixobactina
si è rivelato il più potente. “La teixobactina è davvero letale
Pediatria numero 11 - novembre 2014
per i batteri ed è in grado di eradicare rapidamente le infezioni”, spiega Kim Lewis, direttore dell’Antimicrobial Discovery Center. “Quello che davvero è incredibile è la sensazione che questa scoperta sia solo la punta di un iceberg”,
commenta Mark Woolhouse, professore di Epidemiologia
delle malattie infettive all’University of Edinburgh. “Utilizzando questa nuova tecnica ci attendiamo di scoprire un

grande numero di antibiotici nei prossimi anni”.
^^
Ling LL, Schneider T, Peoples AJ, Spoering AL, Engels I,
Conlon BP, Mueller A, Schäberle TF, Hughes DE, Epstein S,
Jones M, Lazarides L, Steadman VA, Cohen DR, Felix CR,
Fetterman KA, Millett WP, Nitti AG, Zullo AM, Chen C,
Lewis K. A new antibiotic kills pathogens without detectable
resi stance. Nature 2015; DOI:10.1038/nature14098
R
®
G
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Piccoli disturbi GI nel lattante sano?
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News
13 e 17
Giorni fatti passare rispettivamente da uomini
e donne in media in Gran Bretagna prima di
cambiare il pigiama secondo un sondaggio.
I risultati fanno inorridire i medici: “Così si
rischiano infezioni alla pelle e cistiti”.
Da American Academy of Pediatrics
Committee on Pediatric Emergency Medicine, American College of Emergency
Physicians Pediatric Emergency Medicine Committee ed Emergency Nurses Association Pediatric Committee arriva
un’approfondita analisi sulla rivista “Pediatrics” delle best practice per migliorare la gestione del Pronto Soccorso pediatrico. Isabel Barata del North Shore University Hospital e i colleghi si sono concentrati su tre criticità: migliorare il flusso di pazienti, ridurre i tempi di attesa e
migliorare la qualità dell’assistenza in un
setting di PS.
In breve, tutti e tre gli aspetti possono essere migliorati implementando le best
practice disponibili in determinati step
dell’assistenza. Sono molti i “punti d’impatto” che se affrontati alla luce di esempi
virtuosi di gestione possono migliorare
drammaticamente: il triage a 5 livelli e
una prima assistenza fornita dal personale infermieristico impattano sul ritardo
nella visita del paziente in PS, sulla razio-
8
11-13%
Riduzione degli infarti acuti a 10 anni dovuta
all’introduzione dell’articolo 51 della Legge 3/2003
del 10 gennaio 2005 (la cosiddetta “legge antifumo del
Min. Sirchia”). Il provvedimento ha ricevuto un consenso
popolare senza precedenti: l’88% degli italiani la approva.
Best practice
per il Pronto Soccorso
pediatrico
nalizzazione e sul raggruppamento dei
pazienti e sulla responsabilizzazione dello staff del PS, per esempio. Un approccio
collaborativo e interdisciplinare nella ricerca e nell’addestramento ‒ sottolineano
gli autori ‒ è necessario per sviluppare e
implementare nuove soluzioni e strategie
per prevenire ed eventualmente gestire
l’affollamento dei PS. Tutti gli operatori
sanitari coinvolti nell’assistenza pediatrica d’emergenza devono essere attivamente coinvolti nel definire prima di tutto in
cosa debba consistere esattamente la qualità dell’assistenza e poi nel come tradurre le best practice disponibili in linee gui
da facilmente accessibili.
^^
Barata I, Brown KM, Fitzmaurice L, Stone
Griffin E, Snow SK, American Academy of Pediatrics Committee on Pediatric Emergency
Medicine, American College of Emergency
Physicians Pediatric Emergency Medicine
Committee, Emergency Nurses Association
Pediatric Committee. Best Practices for Improving Flow and Care of Pediatric Patients in the
Emergency Department.Pediatrics 2014; doi:
10.1542/peds.2014-3425 http://goo.gl/i9nb4t
Nata con
due denti
Tre step contro gli errori
di somministrazione
A Branson, piccola cittadina dello Stato
USA del Missouri, fiocco rosa con sorpresa
il 28 dicembre, quando è venuta alla luce la
piccola Alyssa Bella Baily, nata con i due
denti incisivi inferiori già ben sviluppati. Il
fenomeno è molto raro (si stima si verifichi
solo 1 volta su 3.500.000) ed è di solito legato alla presenza di malformazioni del
cavo orale, stavolta per fortuna assenti. “In
sala parto non si parlava d’altro, tutto il
personale era elettrizzato”, racconta la
mamma della bambina, Jaklina Bailey. 
La gestione dei farmaci in ambito ospedaliero pediatrico è vulnerabile. Uno studio
pubblicato sul “Journal of Clinical Nursing” rivela che un intervento in tre step
messo a punto dallo staff degli ospedali pediatrici universitari di Heidelberg e Lipsia,
in Germania, è in grado di diminuire la frequenza di errori di medicazione individuandone le differenti cause.
Un evento avverso su cinque tra i pazienti pediatrici ospedalizzati è causato da errori di medicazione. Gli errori nella prescrizione dei farmaci sono stati abbondantemente studiati negli ultimi anni, mentre minore attenzione è stata riservata alla
gestione pratica dei farmaci, alla preparazione e alla somministrazione. Per approfondire la questione, i ricercatori tedeschi hanno sottoposto i farmacisti ospedalieri
a controllo da parte di personale infermieristico addestrato prima e dopo ogni step
di preparazione dei farmaci, e nel contempo condotto un’indagine per verificare la
preparazione del personale ospedaliero coinvolto nella gestione dei farmaci. Dopo
aver individuato gli errori procedurali e le carenze culturali, si è intervenuti con
provvedimenti correttivi. Il numero dei pazienti soggetti ad almeno 1 errore di medicazione durante il loro ricovero nelle strutture ospedaliere di Lipsia e Heidelberg
è sceso da 38 su 43 (88%) a 25 su 51 (49%) e la frequenza totale degli errori è passata

da 527 errori in 581 procedimenti (91%) a 116/441 (26%). ^^
Niemann D, Bertsche A, Meyrath D, Koepf ED, Traiser C, Seebald K, Schmitt CP, Hoffmann GF, Haefeli WE, Bertsche T. A prospective three-step intervention study to prevent
medication errors in drug handling in paediatric care. Journal of Clinical Nursing 2015;24(12):101–114 DOI: 10.1111/jocn.12592
Pediatria numero 11 - novembre 2014
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indispensabile
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Primo piano / Stati Generali della Pediatria
Siglato il Protocollo
di intesa con
la Polizia di Stato
per favorire l’uso positivo
del web e prevenire
e contrastare
il bullismo online
Cyberbullismo:
circa un adolescente su tre
ne è vittima,
ma non
ne parla
E
10
rano tantissimi gli studenti delle
scuole di Roma (dalla quinta elementare al secondo anno delle superiori)
che hanno gremito il Teatro Brancaccio il 19 novembre per l’evento nazionale degli Stati Generali della Pediatria. Attenti,
curiosi, emotivamente coinvolti, i ragazzi hanno
seguito con il fiato sospeso lo spettacolo teatrale
“Like – Storie di vita online” messo in scena dal
giornalista-attore Luca Pagliari e ispirato a una
storia vera. Quella di Andrea, un ragazzo non
omologato, meglio conosciuto come “il ragazzo
dai pantaloni rosa”, che si è tolto la vita a soli 14
anni. Andrea aveva subito insulti pesantissimi sul
web. Una rappresentazione forte, ma senza processi ai colpevoli, né mediatici: solo il peso delle parole, il disagio covato in silenzio, il dolore di una
madre e di una famiglia.
Proprio il cyberbullismo, e in particolare il silenzio delle vittime, sono stati il leitmotiv della giornata, condotta dalla bravissima giornalista del GR
Radio Rai Francesca Romana Ceci. I lavori si sono
aperti con la presentazione da parte del presidente
della SIP Giovanni Corsello dei dati inediti sul bullismo online emersi dall’Indagine “Abitudini e
stili di vita degli adolescenti” della Società Italiana
di Pediatria che mostrano come il fenomeno sia
tanto diffuso quanto sommerso. Il 31% dei tredicenni (35% delle femmine) dichiara di aver subito
Pediatria numero 11 - novembre 2014
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Teatro B ORE 9,00
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Boldrini: “Non tacete”,
Spadafora: “Ognuno di noi è unico perché è diverso”.
“Non tacete, nelle situazioni di disagio o di paura non isolatevi!
Abbiate la forza e il coraggio dii difendervi, di parlarne con gli altri, che sia un
genitore, un insegnante, un amico. Chi vi aggredisce e vi offende punta tutto
sul vostro silenzio”: è quanto ha scritto rivolgendosi direttamente agli studenti
il Presidente della Camera Laura Boldrini nel messaggio inviato alla Società
Italiana di Pediatria in occasione degli Stati Generali della Pediatria.
La Presidente della Camera ha reso noto che alla Camera dei Deputati è stata
istituita la prima Commissione di Studio su internet – alla quale partecipano si
rappresentanti dei gruppi parlamentari sia esperti – che ha elaborato la bozza
di una “Magna Carta per internet”, pubblicata sul sito della Camera e aperta
alla consultazione pubblica e al commento di tutti i cittadini.
Il Garante per l’Infanzia, Vincenzo Spadafora, nel suo intervento, ha voluto
ricordare loro che ci “vuole consapevolezza delle conseguenze delle nostre
azioni, soprattutto quando vengono amplificare dalla rete. Dal nostro ultimo
sondaggio, realizzato fra gli adolescenti, emerge che una delle prime cause
di presa in giro sia l’aspetto fisico. Essere grassi rende bersagli facili.
Ricordiamoci però che sono gli stessi ragazzi i nostri primi alleati per lavorare
con i loro coetanei e abbattere pregiudizi e stereotipi. Ognuno di noi è unico
perché diverso”.
A destra: la firma del
Protocollo di intesa
SIP-Polizia di Stato.
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Layout
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15-10-
2014
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13:36
Nella pagina accanto:
il talk show “Gli esperti
rispondono”, da sinistra:
Federico Tonioni, Raffaele
Arigliani, Riccardo Lubrano,
Francesca Romana Ceci,
Antonio Correra, Don
Fortunato di Noto, Pietro
Ferrara, Laura Bononcini;
in basso un momento della
rappresentazione teatrale
di Luca Pagliari.
Pagina
ELLA PED
Le novità
dalla letteratura
scientifica
Un problema di salute pubblica
internazionale
Il cyberbullismo è diventato un problema di
salute pubblica internazionale tra gli
adolescenti. Ad affermarlo una recente review
che passa in rassegna la letteratura in questo
ambito e fornisce le indicazioni per la ricerca
futura. Gli studi presi in esame hanno
dimostrato una relazione convincente tra
cyberbullismo e indici negativi sulla salute.
Risultano aumentate sindromi depressive, ansia,
solitudine, comportamento suicida e sintomi
somatici. Si rileva anche l’aumento di uso di
droghe e comportamenti delinquenziali.
Questi dati hanno importanti implicazioni. In
primo luogo sollecitano educatori, consulenti e
operatori sanitari ad affrontare il cyberbullismo
nella valutazione fisica e psicologica dello stato
di salute degli adolescenti. Tenuto conto che la
maggior parte di loro non cerca aiuto negli adulti
quando coinvolta in eventi di bullismo, è
importante adottare un approccio proattivo. Il
sostegno dovrebbe provenire da insegnanti,
medici, pediatri, psicologi. Dovrebbero essere
sviluppate tecniche di screening di routine per
scoprire il danno subito attraverso il bullismo in
modo da aiutare gli adolescenti nel recupero da
traumi associati. Infine servono programmi
completi diretti alla prevenzione.
Primo piano / Stati Generali della Pediatria
I commenti dal mondo politico
1
IATRIA IN
ITALIA
^^
Nixon CL. Current perspectives: the impact of
cyberbullying on adolescent health. Review Adolescent
Health,Medicine and Therapeutics 2014;5:143–158
2014
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244
(una o più volte) atti di cyberbullismo e
ben il 56% di avere amici che lo hanno
subito. E tuttavia l’85% dei casi di cyberbullismo non arriva a conoscenza di genitori e insegnanti. Il comportamento di
gran lunga prevalente tra le vittime risulta essere il “difendersi da soli”. I dati della
Polizia di Stato confermano l’incremento
esponenziale dei casi: in un anno sono quintuplicate le denunce, ha affermato Marco Valerio Cervellini, responsabile per i progetti di
prevenzione della Polizia Postale. Un quadro
di allarmante solitudine per le vittime, ha spiegato il Presidente della SIP Giovanni Corsello:
“Dobbiamo rafforzare gli strumenti a sostegno
degli adolescenti, favorire il dialogo, l’apertura e
la fiducia verso gli adulti. I pediatri, che rappresentano la figura di riferimento per il bambino e
l’adolescente, dovrebbero intercettare e riconosce-
re i segnali di disagio di chi potrebbe essere vittima di cyberbullismo, ma è necessario rafforzare la
formazione in questo ambito”.
In questa cornice è stato sottoscritto il Protocollo
d’intesa tra SIP e Polizia di Stato volto a promuovere azioni congiunte per contrastare il cyberbullismo
e promuovere l’uso sicuro del web, puntando proprio sulla formazione dei pediatri e dei poliziotti.
“Un importante passo per la creazione di un modello di formazione e informazione a cui ci siamo sempre ispirati per rendere la Rete un’opportunità e non
un pericolo sia per le famiglie, sia per i nostri ragazzi sempre più proiettati nel mondo online”, ha detto
Roberto Sgalla, Direttore Centrale per la Polizia
Stradale, ferroviaria, delle Comunicazioni e per i
Reparti Speciali della Polizia di Stato. E Laura Bononicini, Head Of pubblic policy di Faceebook ha
sottolineato: “È fondamentale che tanto i ragazzi
quanto gli adulti siano consapevoli non solo dei po-
Pediatria numero 11 - novembre 2014
11
Primo piano / Stati Generali della Pediatria
tenziali rischi legati al web, ma anche e soprattutto
degli strumenti e delle accortezze che possono aiutare a prevenirli e ad affrontarli al meglio. È in
quest’ottica che Facebook ha scelto di collaborare
con enti esperti e autorevoli quali Polizia Postale e
la Società Italiana di Pediatria”.
La mattinata si è chiusa con il talk show tra studenti ed esperti dedicato alla sicurezza. Moltissimi
gli interventi dei ragazzi che hanno posto quesiti,
osservazioni, richieste di approfondimento: dai
consigli su come prevenire gli incidenti stradali ai
rischi delle sostanze d’abuso come alcol e droghe
anche leggere; dai modi per usare in maniera sicura i social network alle regole da seguire per non
cadere nelle trappole della pedopornografia online, sino ai comportamenti da adottare se si è vittime del cyberbullismo. Quella mattina nessuno

di loro aveva voglia di tacere. Nuova app
della Polizia di Stato
^^
Peebles E.
Cyberbullying: Hiding
behind the screen.
Paediatr Child Health
2014;19(10):527-8.
^^
Chang FC, Chiu CH,
Miao NF, Chen PH, Lee
CM, Chiang JT, Pan YC.
The relationship between
parental mediation and
Internet addiction among
adolescents, and the
association with
cyberbullying and
depression. Compr
Psychiatry 2014; pii:
S0010-440X(14)00325-3
doi: 10.1016/j.
comppsych.2014.11.013
Per essere sempre più vicini ai giovani e alle
famiglie, la Polizia di Stato sta per lanciare la app
“Polizia online”, che è stata presentata in
occasione degli Stati Generali della Pediatria.
“È una app che riguarda sia iOS che Android e si
potrà scaricare gratuitamente”, ha annunciato
Alessandra Belardini, direttore del Commissariato
di Polizia di Stato Online. “Mediante la app – che
consentirà di usufruire di tutti i servizi del portale
www.commissariatodips.it – sarà possibile
essere aggiornati in tempo reale sulle truffe
informatiche del momento grazie ad un semaforo
che indica con i colori il livello di allerta e,
attraverso un gioco/quiz, scoprire a quale era
informatica si appartiene: a quella della pietra,
della piuma, dell’inchiostro oppure a quella virtuale
o stellare per i più bravi”.
Sempre più diffuso:
il 31% dei tredicenni dichiara di aver subito
(una o più volte) atti di cyberbullismo;
il 56% dichiara di avere amici
che hanno subito atti di cyberbullismo;
tra gli adolescenti che frequentano
più di 3 social network la percentuale
di chi ha subìto atti di bullismo online
sale dal 31 al 45% (quasi 1 su 2).
Di fronte ad una azione
di cyberbullismo:
53,8% mi sono difeso da solo;
16,8% ho informato un adulto
Le modalità:
39,4% insulti, persecuzioni, minacce su social network;
38,9% insulti, persecuzioni, minacce in chat;
29,8% sms/mms con insulti, offese, minacce;
15% invio o pubblicazione di mie foto o filmati per offendermi;
12,1% creazione di miei profili falsi su Facebook.
(genitore, insegnante...);
14,2% ne ho parlato con un amico/a;
11,7% ho subito senza fare niente;
3,2% denuncia (con i genitori) alla Polizia Postale.
L’esperienza del cyberbullo:
il 12% ammette o di aver assunto,
in una o più occasioni, il ruolo di cyberbullo;
il 40% di questi afferma che lo rifarebbe (il 27%
solo nei confronti di chi “lo merita davvero”);
un altro 40% non lo rifarebbe;
12
Fonte: Indagine “Abitudini e stili di vita degli adolescenti” 2014
condotta dalla Società Italiana di Pediatria su un campione nazionale
di 2107 studenti delle scuole secondarie di primo grado.
Pediatria numero 11 - novembre 2014
il 10% non sa.
Incidenti stradali e domestici,
rischi del web e ambiente
al centro delle manifestazioni locali
degli Stati Generali della Pediatria
che si sono svolte nella seconda metà
di novembre nelle varie Regioni
S
i sono svolti dal 15 al 29 novembre gli
eventi regionali degli Stati Generali
della Pediatria dedicati al tema “Bambini sicuri”. Rappresentanti della Polizia di Stato, istituzioni, esperti, giornalisti, insegnanti, genitori, studenti si sono
confrontati sui temi
della sicurezza del
bambino e dell’adolescente a 360 gradi: dagli incidenti
stradali a quelli domestici, dai rischi del web
all’abuso di sostanze, dalla sicurezza dei punti nascita a quella alimentare e ambientale, sino a quella collegata ai percorsi assistenziali.
A fare da apripista il 15 novembre Campania,
Sardegna, Sicilia e Veneto congiuntamente al
Friuli Venezia Giulia. La sicurezza alimentare è
stata al centro della giornata campana, che si è
tenuta a Pozzuoli: alla tavola rotonda, alla quale
hanno partecipato istituzioni ed esperti, ha tenuto banco il tema scottante della “Terra dei
fuochi”. La manifestazione sarda, sostenuta dal
Dipartimento della Pubblica Sicurezza, si è svolta a Villasor con una nutrita rappresentanza di
istituzioni e tante relazioni tematiche. La giornata si è chiusa con le manovre di rianimazione
tenute dai Volontari del Soccorso La Fenice nel
piazzale del Castello Siviller e gli incontri formativi della Polizia di Stato. L’educazione ambientale è il tema con cui si è aperta la giornata siciliana degli Stati Generali della Pediatria che si è
tenuta nella sede del Parco dell’Etna: “Quando si
parla di sicurezza del bambino”, ha detto il Presidente della SIP Sicilia Alberto Fisher, “è necessario tenere conto dell’ambiente in cui i nostri
Primo piano / Stati Generali della Pediatria
Grande successo
per gli eventi
regionali
Da sinistra, gli eventi
di Abruzzo, Molise,
Basilicata e Puglia.
Pediatria numero 11 - novembre 2014
13
Primo piano / Stati Generali della Pediatria
14
ragazzi si muovono. Perché il bambino abbia le
giuste basi di sicurezza psicofisica, è necessario
stabilire con l’ambiente che ci circonda un giusto
equilibrio, per poterlo rispettare in ognuna delle
sue sfaccettature”. Veneto e Friuli Venezia Giulia
hanno tenuto gli Stati Generali nell’Aula Magna
dell’Università di Vicenza. Dopo i numerosi interventi delle autorità è stato affrontato il tema
della sicurezza nella Regione Veneto: il punto di
vista del pubblico tutore è stato trattato dal Garante Regionale per l’Infanzia Aurea Dissegna,
mentre Paola Facchin dell’Università di Padova
ha tenuto una relazione dal titolo “La sicurezza
nella nostra Regione, come si è modificata nel
tempo”, mentre il progetto “Genitori Più” ha
raccontato l’esperienza veronese.
La seconda tornata di eventi si è svolta il 22 novembre: a Latina quello congiunto Lazio-Umbria,
all’AOU Meyer quello della Toscana, a Rimini
quello dell’Emilia Romagna, nell’ambito del Congresso Regionale SIP-SIAIP SIMRI. A Chieti si è tenuta la giornata abruzzese in collaborazione con la
sezione marchigiana, con un focus dedicato alla
sicurezza del bambino migrante. In Puglia l’iniziativa si è svolta al Centro polifunzionale studenti di Bari e ha visto una grande partecipazione di
autorità e pubblico. L’evento è stato inserito nel più
ampio programma di manifestazioni promosso
dall’assessorato al Welfare e dal garante regionale
dei diritti dei minori per la Settimana dei diritti
dell’infanzia.
Ed ancora il 26 novembre è stata la volta della Liguria, che ha organizzato l’evento a Genova in collaborazione con Piemonte e Val D’Aosta, centrandolo sulla prevenzione dall’abuso di alcol e sostanze e sulle manovre salvavita da soffocamento da
corpo estraneo, con dimostrazioni pratiche su manichini. In Lombardia gli Stati Generali si sono
tenuti all’ospedale dei bambini “Buzzi” di Milano
e si sono focalizzati sulla prevenzione degli inci-
Incidenti stradali
e domestici,
rischi del web
e ambiente
al centro delle
manifestazioni
locali degli Stati
Generali della
Pediatria che si
sono svolte nella
seconda metà
di novembre nelle
varie Regioni
denti domestici. Sono stati resi noti i dati locali: in
un anno al Centro antiveleni dell’ospedale Niguarda arrivano 60.000 richieste di soccorso per
esposizione a prodotti tossici: la metà riguardano
minorenni. E nell’80% dei casi questi eventi si verificano a casa. Insetticidi, antiparassitari, colle,
vernici, solventi, prodotti per il “fai da te” e farmaci sono i principali responsabili. E infine la giornata calabrese si è svolta il 27 presso l’Istituto Casalinuovo di Catanzaro, con la partecipazione di
circa 100 rappresentanti del mondo della scuola. A
chiudere i lavori il 29 il Molise e la Basilicata. Ancora una volta gli incidenti domestici e stradali
hanno animato il dibattito: “In Italia 100 bambini
all’anno muoiono per incidenti domestici, nei primi mesi del 2014 sono stati 55 i bambini deceduti
per incidenti stradali. Dobbiamo rafforzare la prevenzione”, ha detto il Presidente della SIP Basilica
ta Sergio Manieri.
In questa pagina
due momenti della
manifestazione di Villasor,
in Sardegna.
Pediatria numero 11 - novembre 2014
L
“
a comunità scientifica è unanime nel ribadire che non esiste alcun legame tra
vaccinazione esavalente e autismo, così
come tra questa malattia e vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MPR). Per questo
suscitano enorme preoccupazione per la tutela della salute dei nostri cittadini le decisioni di alcuni
tribunali che, pur in mancanza di qualsiasi evidenza scientifica, hanno riconosciuto un danno da
vaccinazione”. Ad affermarlo la Società Italiana di
Pediatria, la Società Italiana di Igiene, Medicina
Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), la Federazione
Italiana Medici Pediatri (FIMP), l’Associazione Culturale Pediatri (ACP) e la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG), che in un comunicato congiunto hanno espresso preoccupazione per la sentenza di primo grado del Tribunale
di Milano che ha stabilito che il Ministero della
Salute dovrebbe risarcire con un assegno vitalizio
bimestrale un bambino affetto da autismo al quale,
nel 2006, venne somministrato l’esavalente.
Le Società scientifiche, nel ricordare che il vaccino
esavalente “è utilizzato nella maggior parte dei Paesi europei in quanto riconosciuto fondamentale
per prevenire 6 importantissime malattie infettive
(polio, difterite, tetano, pertosse, malattie invasive
da Haemophilus influenzae tipo B, epatite B)” e che
“è stato somministrato a decine di milioni di bambini, e in nessun Paese si è mai arrivati a simili conclusioni”, ribadiscono che “il mercurio presente in
tracce nei vaccini prodotti fino ad alcuni anni fa
sotto forma di etilmercurio (un disinfettante) non
ha mai causato nel mondo alcun danno neurologico documentato, ma è stato comunque eliminato
da tutti i vaccini per far cessare le campagne di disinformazione promosse su di esso da gruppi contrari alle vaccinazioni”. “Va peraltro sottolineato”, si legge nel comunicato,
“come tutte le insostenibili sentenze (in primo grado; importante sottolineare che nessuna sentenza è
giunta ancora alla decisione di appello) di riconoscimento di un rapporto tra vaccini ed autismo abbiano riguardato l’indennizzo, che segue una procedura particolare in cui non è possibile un approfondito contradditorio, e che nasce per tutelare chi
ricorre al Tribunale del lavoro. Non si è trattato
mai di sentenze civili di risarcimento per un danno subìto, perché in tali processi è possibile un
approfondito confronto delle tesi scientifiche e
anti-scientifiche, e in tali casi l’evidenza scientifica di mancanza di qualsiasi rapporto tra vaccini ed autismo emerge chiaramente”.
Le Società scientifiche firmatarie del comunicato: ^^fanno appello a tutti i genitori affinché continuino ad aderire con fiducia all’offerta del vaccino
Attualità
Autismo causato
dai vaccini?
Dalla comunità
scientifica
un secco no
Enorme preoccupazione per le decisioni
di alcuni tribunali che, pur
in mancanza di qualsiasi evidenza
scientifica, hanno riconosciuto
un danno da vaccinazione
esavalente, nell’interesse della salute dei propri figli e di tutta la comunità; ricordano che il vaccino esavalente protegge i
^^
loro figli da malattie ancora oggi temibili e mortali;
sottolineano che nello scorso anno 5 piccoli lat^^
tanti sani sono stati UCCISI dalla pertosse tra Marche e Toscana;
^^si riservano di richiedere agli Ordini dei Medici di pertinenza di valutare sotto il profilo disciplinare il comportamento di consulenti tecnici d’ufficio che non basino le proprie consulenze sull’evidenza scientifica, inducendo i giudici a emanare
sentenze contrarie alla verità dei fatti;
^^chiedono al Ministro della Salute di difendere
anche in primo grado le evidenze scientifiche
universalmente riconosciute che smentiscono ogni connessione causale tra vaccina
zioni e autismo.
Pediatria numero 11 - novembre 2014
15
Attualità
M
arina è ancora all’ottavo mese di
gravidanza, ma all’improvviso arrivano le contrazioni. Quel giorno
Marina non è ad Agrigento, la
provincia in cui vive, ma a Trapani. Corre all’ospedale e lì partorisce. Quella che
sembrava una sfortunata coincidenza si rivela invece una via di salvezza. Il suo bambino ha una malattia metabolica che i medici scoprono a poche ore
dalla nascita perché nell’ospedale di Trapani a tutti
i nuovi nati viene fatto di routine lo screening neonatale metabolico allargato, esame che consente di
diagnosticare precocemente molte malattie metaboliche e trattarle tempestivamente per contrastarle. Se il bambino fosse nato ad Agrigento sarebbe
andato incontro a un destino diverso: lì infatti lo
screening non è previsto, quindi la malattia non sarebbe stata né identificata né trattata. Si sarebbe
rivelata forse dopo mesi, forse dopo anni, comunque troppo tardi per bloccarla. L’episodio è una sintesi efficace di come funziona oggi in Italia lo screening metabolico allargato: un diritto su base geografica. Un neonato su 3000 nel nostro Paese nasce
con una malattia metabolica ereditaria, ma solo 3
su 10, nel 2013, hanno avuto accesso a questo esame
che consente di identificarne precocemente circa
60. In assenza di una legge nazionale infatti le decisioni sull’offerta del servizio sono delegate alle Regioni, con notevoli disparità di tra le diverse aree
Paese, ma anche all’interno delle stesse regioni, perché le ASL si comportano in maniera diversa.
Di questo importante tema di salute pubblica e
prevenzione neonatale si è parlato nell’ambito della tavola rotonda organizzata dalla Società Italiana
di Pediatria “Screening Metabolico Neonatale Allargato” che si è svolta il 18 novembre scorso in
Campidoglio. Al dibattito, moderato dalla giornalista del “Corriere della Sera” Margherita De Bac,
hanno partecipato numerosi esponenti del mondo
scientifico (SIMMESN, SIN, SIMGePed) e rappresentanti dei pazienti (UNIAMO). L’occasione per fare
il punto è stata la presentazione dal volume “Screening Neonatale Metabolico Allargato: Vademecum per il pediatra”, a cura di Alberto Burlina,
Screening
neonatali,
troppe
disparità
Un neonato su 3000 nel nostro Paese
nasce con una malattia metabolica
ereditaria, ma solo 3 su 10, nel 2013,
hanno avuto accesso a questo esame
Nella foto un momento
del dibattito in Campidoglio.
Direttore della UOC Malattie Metaboliche Ereditarie, Centro Regionale Screening Neonatale Allargato del­l ’Azienda Ospedaliera – Università di
Padova, realizzato con il contributo incondizionato di Recordati Orphan Europe.
“Lo screening allargato”, ha spiegato il Presidente
della SIP Giovanni Corsello, “è una opportunità
che va assicurata a tutti i neonati del nostro Paese.
Le differenze di offerta da parte delle varie Regioni
creano disparità che hanno conseguenze rilevanti
non solo sul piano clinico e assistenziale, ma anche
sociale ed etico. Per raggiungere questo risultato, è
necessario che si crei una sinergia vera tra operatori sanitari, istituzioni nazionali e regionali, aziende
sanitarie, famiglie e media per identificare i percorsi gestionali e organizzativi che consentano di
superare le barriere esistenti e di programmare gli
interventi necessari. Vanno messi in opera non so-
Nella tua Regione viene effettuato
lo screening neonatale allargato?
83
Sì
13,8%
No
Non so
44,1%
42,1%
253
16
Pediatria numero 11 - novembre 2014
265
Ritieni che lo screening neonatale
allargato dovrebbe essere eseguito
per legge?
Il vademecum per il pediatra
I pediatri esprimono la necessità di saperne di più sullo screening allargato delle
malattie metaboliche ereditarie. Hanno un livello elevato di consapevolezza del
problema, tanto che l’80% di loro ritiene debba esser garantito per legge a tutti i
nuovi nati, ma hanno anche l’esigenza di maggiori informazioni sulle nuove
tecniche diagnostiche, di cura e di prevenzione. Il 40% degli intervistati ha infatti
dichiarato di avere scarsa o insufficiente conoscenza dell’argomento. Il quadro
emerge da un indagine condotta dalla SIP per individuare le necessità informative
dei medici sul tema e presentata in occasione della tavola
rotonda “Screening Metabolico Neonatale Allargato”.
Un passo avanti per soddisfare tali necessità informative
viene dal volume “Screening Neonatale Metabolico Allargato:
Vademecum per il pediatra”, a cura del professor Alberto
Burlina, Direttore dell’UOC Malattie Metaboliche
Ereditarie, Centro Regionale Screening Neonatale Allargato
dell’Azienda Ospedaliera – Università di Padova, realizzato
con il contributo incondizionato di Recordati Orphan
Europe. Lo scopo del volume è di facilitare in modo pratico
le conoscenze sullo screening neonatale allargato per le
malattie metaboliche ereditarie. La prima parte è stata
dedicata ai principi dello screening neonatale allargato
con particolare attenzione alle malattie suscettibili di
screening. Al momento non vi è una Legge Nazionale ma
solo Delibere Regionali e pertanto il libro contempla un
elenco di malattie metaboliche ereditarie che possono
essere identificate in modo da fornire una guida più
completa possibile. Il lettore troverà le malattie elencate
non per fisiopatologia ma per aumento o riduzione del metabolita
screenato. Vengono poi in maniera molto sintetica forniti dei brevi cenni di
fisiopatologia e di primo intervento sia clinico che diagnostico.
“Ho anche voluto introdurre, nei limiti delle conoscenze attuali, l’outcome della
patologia nel paziente diagnosticato precocemente”, spiega Burlina.
“È importante sottolineare che lo screening è solo una tappa di un processo che
necessita poi di conferma diagnostica immediata e di un successivo intervento.
Ci auguriamo che questo vademecum, pur nella sua essenzialità, possa fornire
una chiave di lettura immediata del risultato dello screening, per aiutare il
pediatra ad avviare un corretto processo diagnostico e di presa in carico del
bambino”. Il volume sarà fornito su richiesta: “Abbiamo sostenuto la
pubblicazione di questo volume per dare un contributo concreto alla diffusione e
alla crescita di una cultura dello screening neonatale valorizzando neonatale
valorizzando il ruolo del pediatra in fase di diagnosi”, afferma Paolo Sala,
Country Manager di Orphan Europe.
Indica al massimo tre criteri di eleggibilità
di una patologia all’individuazione precoce mediante
programmi di screening neonatali di massa
82
13,6%
La malattia dovrebbe poter essere
diagnosticabile nelle fasi iniziali
365
Sì
39
No
6,5%
Non so
545
21,5%
32
32,1%
1,9%
19
79,9%
30,9%
524
Il costo della malattia in età adulta
potrebbe essere insostenibile dal SSR
Si tratta per lo più di patologie
abbastanza frequenti e prevedibili
Il trattamento nella fase iniziale
dovrebbe essere più efficace
di quello in fasi successive
1,1%
480
Attualità
lo i passaggi finalizzati alla identificazione in epoca neonatale della malattia metabolica, ma anche
quelli correlati con le fasi diagnostiche, terapeutiche e abilitative che si aprono dopo ogni conferma
diagnostica lungo tutta l’età evolutiva e oltre”. “Attualmente”, ha aggiunto il Presidente della SIN Costantino Romagnoli, “solo cinque Regioni offrono
una copertura totale per tutte le malattie individuabili: Toscana, Umbria, Emilia Romagna, Sardegna e Trentino Alto Adige. Di recente è
stata estesa anche in Veneto, mentre
in Lazio e Sicilia varia a seconda
delle Province”. Le altre forniscono
solo i tre screening previsti oggi per
legge: fibrosi cistica, ipotiroidismo e
fenilchetonuria.
La legge 147 del 2013 ha stanziato 5
milioni di euro per introdurre in via
sperimentale lo screening neonatale
metabolico allargato in tutto il territorio nazionale. “Ma le risorse coprono
un quinto dei fondi che servirebbero
per estendere lo screening allargato ai
500.000 bimbi che nascono ogni anno
in Italia”, ha sottolineato Carlo DionisiVici, responsabile dell’UO Patologia Metabolica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e Presidente della
Società Italiana Per lo Studio delle Malattie Metaboliche Ereditarie e lo Screening Neonatale
(SIMMESN). “E anche la situazione per quanto riguarda gli screening già oggi previsti per legge è
tutt’altro che omogenea sul territorio”. Per questo,
ha concluso, “serve una vera sinergia tra Regioni e
una riorganizzazione dei programmi di screening a
livello nazionale”. E se la presidente di UNIAMO
Renza Barbon Galluppi ha proposto di attingere ai
fondi POR per finanziare lo screening metabolico
allargato, per il Presidente della SIMGePed Luigi
Memo è necessario attivare protocolli di trattamento per le malattie screenate e dare vita a un modello
assistenziale strutturato che metta in rete la Pediatria di base, il livello specialistico e i centri di riferi
mento in grado di erogare le terapie.
La possibilità di effettuazione
del test indifferentemente in qualsiasi
momento dell’età prescolare
8,4%
142
4,1%
70
Il test deve poter essere letto
in qualsiasi Laboratorio Analisi
I costi devono essere bilanciati
rispetto ai benefici
Pediatria numero 11 - novembre 2014
17
Pianeta SIP
Indicazioni
per l’accoglienza
sanitaria
al minore migrante:
il testo definitivo
Presentazione
I
18
l fenomeno dell’immigrazione in Italia è stato, da sempre, eterogeneo e
in evoluzione. Negli ultimi vent’anni si è verificato, nell’ambito dei flussi migratori nel nostro Paese, un graduale cambiamento non solo dei
numeri e della provenienza ma anche della tipologia delle persone immigrate, nella popolazione sia adulta che pediatrica.
Gli squilibri creati e/o accentuati dai vari aspetti della globalizzazione e dal moltiplicarsi di conflitti armati, soprattutto nelle aree più povere e disagiate, hanno
determinato un nuovo profilo socio-sanitario del Minore Migrante (MM) in Italia e la necessità di un corrispondente nuovo approccio di prima accoglienza. Il
Gruppo di Lavoro del Bambino Immigrato della Società Italiana di Pediatria
(GLNBI-SIP), che da vent’anni si occupa del diritto alla salute del bambino migrante, ha seguito i cambiamenti che hanno caratterizzato la popolazione pediatrica
migrante e i suoi bisogni di salute, stilando vari protocolli per la sua accoglienza
sanitaria, di volta in volta ridefiniti secondo le nuove
problematiche emerse. Sulla base dell’esperienza maturata e di vari studi epidemiologici multicentrici
eseguiti il GLNBI-SIP, nel 2002, ha definito il primo
protocollo di “Accoglienza sanitaria del bambino
adottato all’estero”, approvato nello stesso anno dalla Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI)
e in seguito modificato e semplificato (Pisa 2007).
Negli anni successivi questo protocollo è stato utilizzato anche nell’accoglienza di minori di recente immigrazione da Paesi a rischio. L’arrivo, in numero
sempre maggiore, di nuove tipologie di bambini (es.
minori non accompagnati e figli di richiedenti asilo),
da contesti geo-politici e con modalità di viaggio dif-
Pediatria numero 11 - novembre 2014
ferenti rispetto ai precedenti flussi migratori, ha fatto
nascere l’esigenza di modificare ulteriormente le indicazioni del GLNBI-SIP rispetto all’accoglienza sanitaria del MM (Consensus, Roma 30 novembre 2013).
Nella stesura di queste nuove indicazioni, in piena
linea con le recenti posizioni della SIP in merito, si è
tenuto conto sia delle attuali evidenze scientifiche sia
del rapporto costo-beneficio delle singole prestazioni
nell’ambito del Sistema Sanitario Nazionale (SSN).
Inoltre, pur riconoscendo come centrale la figura del
pediatra, la strutturazione in diversi livelli d’intervento permette anche al medico non pediatra, di utilizzare queste indicazioni “in scienza e coscienza”,
adattandole a ognuna delle suddette tipologie e, in
base alla provenienza e alla storia personale/familiare, al singolo bambino. Ogni standardizzazione
nell’approccio rischia di rivolgere l’attenzione su
aspetti epidemiologici e infettivologici generali con
ricadute non positive, sia sui bisogni specifici del singolo sia sulla spesa sanitaria, senza un reale vantaggio in termini di salute pubblica. Il tutto nasce e deve
essere applicato nella ferma consapevolezza che il fine ultimo dell’accoglienza sanitaria al MM è l’inclusione del bambino, il più presto possibile, nell’ambito
del SSN italiano e il suo regolare accesso ai percorsi
dedicati alla popolazione pediatrica, in un’ottica
d’inclusione e di equità.
Il Segretario e il Consiglio Direttivo GLNBI-SIP
Prima fase
Anamnesi
^^Personale e familiare:
• Area di provenienza e condizioni che hanno caratterizzato la vita del bambino prima della migrazione: in famiglia o istituzionalizzato, in campo profughi, in residenza urbana o extra-urbana, scolarizzazione, religione e abitudini alimentari. Per quel che
riguarda il bambino adottato ricostruzione dell’iter
adottivo della coppia e del vissuto pre-adottivo del
minore, eventuali informazioni sulle modalità
dell’adozione e sull’Ente Autorizzato (L. 476/98,
art.31) coinvolto nella procedura (con particolare
attenzione alle categorie “special needs”).
• Condizioni e modalità che hanno determinato e caratterizzato l’intero percorso migratorio:
durata totale del viaggio, bambino arrivato con
uno o più familiari, minore non accompagnato,
bambino adottato.
Patologica: remota e prossima.
^^
Valutazione
della documentazione vaccinale.
^^
Valutazione clinica generale – deve tener
conto delle diversità di sesso e di età; dove possibile la
visita deve essere eseguita, dopo consenso, da medico
dello stesso sesso e in presenza di una terza persona,
nel rispetto di usi e costumi, cultura e religione del
minore – :
Segni vitali: temperatura corporea, frequenza
^^
cardiaca, frequenza respiratoria, pressione arteriosa.
^^Segni di disidratazione (eventuali).
^^Crescita staturo-ponderale: peso, altezza, circonferenza cranica (consultare sito WHO Child
Growth Standards www.who.Int/childgrowth/
standards/en).
^^Dentizione, visus, udito.
^^Dismorfismi e anomalie muscolo-scheletriche
(eventuali).
^^Cute e annessi: cicatrici o lesioni da maltrattamento.
^^Genitali esterni e perineo (per eventuali mutilazioni o abusi sessuali) e Sviluppo puberale.
^^Esame neurologico.
^^Valutazione dello sviluppo psico-motorio, relazionale e del linguaggio (per eventuali sintomi
post-traumatici da separazione, abbandono, maltrattamento, violenza subita o assistita).
Pianeta SIP
Riguardo la copertura vaccinale in un bambino di recente immigrazione non vi è
al momento un consenso internazionale sulla strategia
da seguire. La verifica della
risposta anticorpale per tutte le vaccinazioni è dispendiosa e non permette di differenziare l’immunizzazione naturale da quella vaccinale, ad eccezione degli esami sierologici per l’epatite B.
L’assenza di documentazione accettabile relativa alle
vaccinazioni eseguite, implica una probabile mancata o
non adeguata vaccinazione
e necessita di rivaccinazione senza ulteriore ritardo. I
bambini di età inferiore ai
sette anni non dovrebbero
ricevere più di sei dosi di
vaccino Difterite-Tetano per
il rischio di reazioni locali
più estese e/o sistemiche,
seppur rare, al tossoide. In
questo caso è indicato eseguire la ricerca quantitativa
anticorpale per tetano su siero, per valutarne la risposta
immune: un titolo anticorpale maggiore o uguale a 0.1
UI/ML , è considerato protettivo e indicativo anche della
risposta immune del vaccino antidifterico.
1
Indagini di primo livello
Esami di laboratorio:
emocromo completo, con formula leucocitaria;
^^
^^glicemia, azotemia, creatininemia, transaminasi, protidemia, ferritinemia;
^^fosfatasi alcalina, calcemia e fosforemia;
^^esame urine completo con sedimento;
^^TSH;
sierologia per HBV (HBsAg, HBsAb), HCV, HAV e
^^
HIV (tenendo conto del periodo finestra);
^^sierologia per LUE;
sierologia vaccinale1: Anti^^
corpi (Ac) anti-tetano solo nei
minori di età inferiore a sette
anni, in assenza di documentazione
scritta, datata per singola dose somministrata e validata da firma e timbro ufficiale;
esame
parassitologico delle feci su tre cam^^
pioni, preferibilmente a giorni alterni;
^^Intradermoreazione secondo Mantoux.
Nota bene: Il calendario vaccinale e il tipo di vaccinazioni consigliate non è omogeneo nelle regioni
italiane, tanto meno nei vari paesi di provenienza.
Nei bambini di recente immigrazione è necessario
attuare una strategia di vaccinazione in accordo
con le indicazioni del Calendario vaccinale della
regione di pertinenza.
Esami strumentali: esclusivamente su indicazione
clinica.
Consulenze specialistiche: visita Oculistica, dai
tre anni di età o prima, se presente storia di prematurità e/o asfissia peri­natale.
Seconda fase
Indagini di secondo livello – in base all’esito delle precedenti e al quadro clinico –.
Esami di laboratorio:
^^Studio dell’emoglobinopatie e deficit
G6PDH, su indicazione dell’esame emocromocitometrico e/o dell’area di provenienza.
Pediatria numero 11 - novembre 2014
19
Pianeta SIP
Partecipanti alla Consensus
Conference GLNBI-SIP,
Roma 30 novembre 2013
Segretario: Rosalia Maria Da Riol (Udine).
Consiglio Direttivo: Rosangela Arancio (Milano),
Simona La Placa (Palermo), Francesca Maschio
(Treviso), Maria Antonietta Pulito (Lecce),
Orazio Ranno (Roma).
I valori normali di eosinofili
per l’età pediatrica sono in
numero assoluto <300/mm3 e
percentualmente 2­3 % (Dallmann PR, 1977). Si definisce
eosinofilia un numero di eosinofili nel sangue periferico
>450 cell/mm3, classificata in
3 gradi: LIEVE 450-1500 cell/
mm3, MODERATA 1500-5000
cell/mm3 e MARCATA >5000/
mm3 (Checkley AM, 2010).
2
Si definisce MANTOUX POSITIVA (misurazione dell’indu3
rimento, non dell’eritema):
• >5 mm in caso di recente
contatto con persona con TBC
bacillifera (oltre ai casi di malattia HIV o altre malattie con
immunodepressione),
• >10 mm in tutti i bambini
sotto i 5 anni di età o giunti da
non più di 5 anni da aree del
mondo con alta prevalenza di
TBC,
• >15 mm in assenza di fattori di rischio per TBC.
^^In caso di EOSINOFILIA (>450 cell/mm3)2:
• ASINTOMATICA con esame parassitologico negativo: ricerca Ac anti-Strongyloides, Ac anti-Schistosoma e Ac anti-Toxocara.
o Se eosinofilia >20% si consiglia esecuzione anche
di Ac anti-Filaria specialmente in bambini di età
superiore ai due anni.
• SINTOMATICA: visita infettivologica pediatrica.
^^In caso di febbre con sintomi gastro–intestinali: screening per malaria e coprocoltura.
^^In caso di Mantoux positiva 3: conferma con
IGRA (Interferon-gamma release assays) in particolare con test QuantiFeron-TB.
^^In caso di sospetto clinico e/o laboratoristico
di rachitismo: Vitamina D, Paratormone (PTH) e
Magnesio ematici.
Esami strumentali:
^^In caso di Mantoux positiva: radiografia del
torace e/o altra indagine radiologica.
Per la determinazione anagrafica della minore età:
^^
o tenere in considerazione la mancanza di evidenze scientifiche che supportino l’utilizzo della radiografia della mano e del polso sinistro (utile al
riscontro dei nuclei di ossificazione);
o si consiglia invio a struttura sanitaria pubblica
di riferimento per valutazione multidisciplinare.
Bibliografia essenziale
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Pediatria numero 11 - novembre 2014
Soci : Giuse Ballardini (Verbania), Elisabetta
Bondi (Genova), Valentina Burzio (Pavia),
Marisa Calacoci (Ferrara), Laura Casali
(Pordenone), Manuela Ceccarelli (Roma),
Maria Tecla Fuga (Roma), Giusyelisa Galione
(Palermo), Claudia Gandolfi (Gorizia),
Lia Marrone (Roma), Antonio Palma (Roma),
Erica Pozzi (Novara), Marco Sala (Verbania),
Beatrice Vergara (Palermo), Giorgio Zavarise
(Negrar, Verona), Raffaele Virdis (Parma).
Visite specialistiche su indicazione clinica e/o laboratoristica:
^^visita audiologica, se disturbo o ritardo di linguaggio e/o dello sviluppo cognitivo/relazionale;
^^visita neuropsichiatrica infantile, se presenti
indizi di stress psichico o alterazione dello sviluppo neuropsichico;
^^visita/consulenza infettivologica pediatrica;
^^visita odontoiatrica;
^^visita chirurgica pediatrica e, se indicate, anche quella chirurgica oro-facciale e plastica;
^^visita ortopedica;
^^visita endocrinologica;
^^visita dermatologica;

^^visita cardiologica. Link
http://www.cdc.gov
http://www.salute.gov.it/imgs/c_17_pubblicazioni_1721_
allegato.pdf. Piano Sanitario Nazionale Vaccinazioni
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Prevention. Medical Examination of Immigrants and
Refugees, April 2013.
http://www.salute.gov.it/imgs/c_17_pubblicazioni_1221_
allegato.pdf. Aggiornamento delle raccomandazioni per le
attività di controllo della tubercolosi-GESTIONE DEI
CONTATTI E DELLA TUBERCOLOSI IN AMBITO
ASSISTENZIALE –Ministero del Lavoro, della salute e delle
politiche sociali. 2009
http://www.salute.gov.it/imgs/c_17_pubblicazioni_1221_
allegato.pdf. Aggiornamento delle raccomandazioni per le
attività di controllo della tubercolosi –POLITICHE
EFFICACI A CONTRASTARE LA TUBERCOLOSI NELLA
POPOLAZIONE IMMIGRATA -Ministero del Lavoro, della
salute e delle politiche sociali. 2009.
http://www.iss.it/esps. Aspetti epidemiologici TBC: dati
generali -Portale epidemiologia per la sanità pubblica,
Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e
Promozione della Salute. Cnesp –ISS –n. 501 7
novembre 2013
N
el VI fascicolo del XX Volume dell’Archivio Italiano di Pediatria e Puericoltura edito a Bologna nel 1960 dall’Editore Cappelli, furono pubblicati gli
Atti del Simposio di Ematologia infantile tenutosi
a Roma il 12 settembre 1958 nel contesto del VII
Congresso Internazionale di Ematologia. Il Simposio, presieduto dal Professor Gino Frontali, Direttore della Clinica Pediatria dell’Università La
Sapienza di Roma e dal 1960 al 1963 Presidente
della Società Italiana di Pediatria, ha affrontato
alcuni “punti focali di interesse pediatrico nel vasto ambito ematologico” e ha avuto come relatori
studiosi di altissima levatura scientifica e clinica,
convenuti a Roma da vari Paesi stranieri per l’occasione del congresso internazionale.
Le relazioni in programma testimoniano la volontà di dare un update sullo stato dell’arte della nascente Ematologia pediatrica:
^^i fattori che incidono sulla maturazione del
globulo rosso e le megaloblastosi del bambino, a
cura del Professor Michele Gerbasi (Palermo);
^^i fattori immunoematologici in gioco nelle
anemie emolitiche e nel favismo, affidate ai Professori Gasser (Zurigo) e Sansone (Genova);
le malattie emolitiche del neonato, presentate dal
^^
Professor Levine, giunto da Raritan, negli Stati Uniti;
^^le emoglobinopatie, a cura dei Professori Ceppellini di Milano e Lehmann di Londra;
^^i fattori della coagulazione, a cura dei Professori Van Creveld (Amsterdam) e Hansen (Kiel).
Nella presentazione del Professor Frontali, si legge:
“(...) Nessuno degli argomenti che ci siamo propo-
Vincitori mini iPad
I pediatri Giuseppina Giarraputo
di Castelvetrano (TP) e Luigi Martemucci
di Giuliano (NA) sono i vincitori estratti a sorte
dei due mini iPad riservati ai congressisti
presenti alla sessione dedicata a Patch Adams
al 70° Congresso Italiano di Pediatria.
sti verrà qui esaurito. Ciò che importa è proiettare
le luci derivanti dalle più recenti ricerche su ciascuna faccia dei poliedrici problemi che affrontiamo. È da singole illuminazioni, tanto più efficaci
quanto più acute e brevi, che trarremo lo stimolo
a nuova meditazione e a nuove ricerche”. Parole di
rara efficace profondità, d’altri tempi in tutti i sen
si. (Giovanni Corsello)
Pianeta SIP / La nostra storia
12 settembre 1958:
cronaca
del Simposio
internazionale
di Ematologia infantile a Roma
Carriere
Consiglio Direttivo,
eletti i nuovi delegati
Eletti i nuovi delegati del Consiglio Nazionale, della Consulta Nazionale
e della Conferenza Nazionale dei Gruppi di studio.
Giuseppe Masnata, presidente della SIP Sardegna, è il nuovo Delegato del
Consiglio Nazionale, organo di coordinamento e verifica delle attività della SIP
a livello regionale. Subentra a Valerio Flacco, presidente regionale Abruzzo.
Alla Consulta Nazionale delle Società Affiliate va Luigi Memo, presidente
della SIMGePed, Società Italiana Malattie Genetiche Pediatriche e Disabilità,
incarico precedentemente ricoperto dal Presidente della Società Italiana
di Neonatologia Costantino Romagnoli.
Rosalia Maria Da Riol, segretario del Gruppo di Studio GLNB, assume
l’incarico di Delegato della Conferenza dei Gruppi di Studio, subentrando
a Gian Paolo Salvioli.
Affiliate, nuovi Direttivi per SIMP,
SINP, SINUPE e SIPO
SIMP Irene Cetin, Direttore dell’UOC di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda
Ospedaliera Luigi Sacco succede a Giampaolo Donzelli alla guida della
Società Italiana Medicina Perinatale. Il Consiglio di Presidenza è composto
da: Luca Antonio Ramenghi (vicepresidente), Gianpaolo Donzelli
(coordinatore scientifico), Nicola Chianchiano (tesoriere), Maria Rosa
di Tommaso (segretario).
SIPO Giorgio Bracaglia, primario presso l’Ospedale San Giovanni Evangelista
di Tivoli, è il nuovo Presidente della Società Italiana di Pediatria Ospedaliera.
Subentra a Francesco Paravati. Entrano nel nuovo Direttivo: Domenico Perri
(vicepresidente), Ambrogio Di Paolo (tesoriere), Alberto Chiara, Marta Odoni,
Roberto Antonucci, Simonetta Picone, Goffredo Parisi, Leonardo Di Terlizzi,
Giovanni Ciccarone, Francesco Tumminelli.
SINUPE Enrica Riva succede a Marcello Giovannini alla guida della Società
Italiana di Nutrizione Pediatrica. Il nuovo Direttivo è composto da: Luca
Bernardo (tesoriere), Giacomo Biasucci, Giuseppe Banderali, Fabio Mosca,
Francesco Savino, Andrea Vania, Elvira Verduci.
SINP Raffaele Falsaperla, Direttore dell’UOC di Pediatria e Pronto Soccorso
Pediatrico del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania, guiderà da gennaio
2015 la Società Italiana di Neurologia Pediatrica (succedendo a Carlo Minetti)
con il nuovo Direttivo composto da: Pasquale Striano (vicepresidente),
Maurizio Viri (tesoriere), Vincenzo Carmelo Belcastro, Donatella Capodiferro,
Valentina Marchiani, Pasquale Parisi, Ettore Piro, Agnese Suppiej.
Pediatria numero 11 - novembre 2014
21
Pediatri inFormazione
Meno del 50%
Farmaci pediatrici espressamente testati. Su 340 molecole approvate in 10 anni solo il 20% è testato
sulla popolazione pediatrica. “Solo l’Oncologia in controtendenza: il 70% dei bambini americani ammalati partecipa
a trial clinici governativi”, avverte Francesco Chiarelli, Presidente della Società Italiana di Ricerca Pediatrica (SIRP).
Il caso clinico
Scenario
Andrea, 9 anni, è inviato alla nostra attenzione dal Pronto Soccorso Pediatrico
per distress respiratorio, tosse e respiro
sibilante. All’anamnesi i genitori riferiscono tosse persistente e numerosi episodi di infezioni respiratorie occorsi nei due
anni antecedenti l’osservazione. Le infezioni erano state trattate con cicli multipli di antibioticoterapia mentre la tosse,
che cessava completamente durante le ore
notturne, non era stata mai responsiva a
terapia asmatica prescritta da specialista.
Il paziente era inoltre stato già valutato
ambulatorialmente e sottoposto a esami
sierologici (emocromo, IgG, IgA, IgM,
IgE e sottoclassi IgG), strumentali (pHmetria) e di imaging (radiografie del torace e dei seni paranasali) dai quali non
era stato possibile identificare alcuna
causa organica responsabile della sintomatologia. Veniva quindi posta diagnosi
di “tosse psicogena” nonostante i genitori
escludessero qualsiasi fattore di stress
psicosociale.
Antonio Di Mauro
Mariano Manzionna
Scuola di Specializzazione
in Pediatria. Università degli Studi
di Bari “Aldo Moro”.
UO Pediatria - Ospedale
“S. Giacomo”, ASL BA, Monopoli.
Quella tosse
ricorrente
“apparentemente”
psicogena
L’inalazione
di un corpo estraneo
e le sue insidie
a cura di Liviana Da Dalt, Davide Vecchio
Decorso clinico
22
Durante il ricovero Andrea veniva trattato con terapia steroidea e broncodilatatori senza successo. L’RX del torace e gli
esami ematochimici erano nei limiti di
norma. Tuttavia, per il persistere della
sintomatologia ed una completa valutazione delle vie aeree superiori, si decideva
di sottoporre il paziente a laringotracheobroncoscopia che rilevava un corpo
estraneo di plastica potenzialmente fatale
allocato tra le corde vocali (Figura 1) con
successiva rimozione mediante ausilio di
broncoscopio rigido (Figura 2). Dimesso
dopo pochi giorni di degenza senza sintomi respiratori, Andrea non ha più ripresentato episodi di tosse persistente al
successivo follow-up. Sebbene i genitori
non fossero stati testimoni di soffocamento o altro episodio riferibile ad inalazione di corpo estraneo, tale dato anamnestico non era mai stato esplicitamente
indagato o ipotizzato.
Un commento
In età pediatrica l’aspirazione di corpi
estranei è evenienza non rara, soprattutto
nei primi 2-3 anni di vita. Nella maggior
Pediatria numero 11 - novembre 2014
parte dei casi si presenta con un episodio
acuto di tosse e/o soffocamento accompagnato dalla successiva e contestuale riduzione del murmure vescicolare. L’inalazione di corpo estraneo può tuttavia mi-
mare numerose patologie ed essere facilmente interpretata come asma, infezione
delle alte vie respiratorie, polmonite e
croup. La corretta diagnosi può esser
quindi procrastinata nel tempo con con-
TEST
Domande autoapprendimento
1. Quale delle seguenti è la più comune complicanza associata all’inalazione
di corpi estranei?
£ a. Pneumotorace
£ b. Polmoniti ricorrenti
£ c. Atelettasia polmonare
£ d. Asma
£ e. Tutte le precedenti
2) Quale dei seguenti trattamenti è stato dimostrato, essere il più indicato
nell’inalazione di corpi estranei?
£ a. Ventilazione a pressione positiva
£ b. Laringotracheobroncoscopia
£ c. Broncodilatatori
£ d. Drenaggio posturale
£ e. Antibioticoterapia
Donne che ogni medico di famiglia ha fra le sue pazienti che hanno subito violenza fisica o sessuale.
Solo il 30% delle vittime però ne parla con il proprio medico di Medicina generale, perché pensano
che non rientri fra le sue competenze. La violenza domestica è la seconda causa di morte
per le donne in gravidanza.
Pediatri inFormazione
Almeno 120
Figura 1. Corpo estraneo di plastica tra le corde vocali.
Figura 2. Corpo estraneo di plastica estratto (dimensioni comparate con quelle
di una monetina da 2 centesimi).
da valorizzare maggiormente resti quello
anamnestico. Sebbene un episodio di soffocamento possa sfuggire perché non
raccontato dai genitori, avvenuto in assenza di testimoni o non espressamente
ricercato dal medico, un’anamnesi accurata costituisce in diagnosi differenziale
il cardine per identificare quei bambini
che necessitano di ulteriori accertamenti
anche invasivi. Nel nostro caso, l’età del
bambino (9 anni all’ingresso in P.S. e presumibilmente 7 anni all’epoca della inalazione) poteva permettere un’anamnesi
diretta riguardo l’eventuale episodio di

soffocamento.
^^
Wagner JB, Pine HS. Chronic cough in
children. Pediatr Clin North Am
2013;60(4):951-67.
^^
Chang AB, Glomb WB. Guidelines for
evaluating chronic cough in pediatrics: ACCP
evidence-based clinical practice guidelines.
Chest 2006;129(1 Suppl):260S-283S.
^^
Joshua D. Rovin and Bradley M. Rodgers.
Pediatric Foreign Body Aspiration. Pediatrics
in Review 2000;21;86.
Le risposte alle domande sono
1 b; 2 b
seguente incremento della morbilità, specialmente a causa di ricorrenti infezioni
respiratorie. Nel nostro caso è verosimile
che il corpo estraneo sia stato la causa
delle frequenti infezioni respiratorie e
della tosse cronica, ma anche della sintomatologia acuta presentata all’accesso in
area di emergenza; presumibilmente il
corpo estraneo si muoveva lungo le vie
respiratorie andando ad ostruire, in modo potenzialmente fatale, l’adito delle
corde vocali.
La presenza di reperti normali all’RX del
torace non esclude l’aspirazione perché i
corpi estranei possono essere radiotrasparenti e la loro posizione non evidenziabile. In alcuni casi, come il nostro, l’RX
torace può non comprendere il collo
escludendo, di fatto, parte delle vie aeree
superiori. Ad oggi, la scarsa sensibilità
dell’imaging e la clinica aspecifica suggeriscono ancora una volta come l’elemento
^^
Ramanuja S, Kelkar P. Habit cough. Ann
Allergy Asthma Immunol 2009;102(2):91-5.
Pediatria numero 11 - novembre 2014
23
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