Letteratura Scienze Umberto Saba: “A mia moglie” Italiano La condizione femminile in Medio Oriente Storia Le Guerre del Golfo La riproduzione dell’uomo Corpo Movimento Sport Alimentazione Francese La gastronomie française La donna Inglese Women in modern Britain Geografia Educazione alla Cittadinanza L’Iraq Arte Musica Il percorso che Musica e ha portato le mass media donne ad avere il diritto di voto Tecnologia Il petrolio Amedeo Modigliani Alessia Arnone III D Musica e mass media I mass media sono gli strumenti di comunicazione di massa, cioè tutti quei mezzi che permettono la diffusione di comunicazioni, informazioni e altro, nel più breve tempo possibile e al maggior numero possibile di persone che sono dunque radio, cinema, reti televisive, reti informatiche, telefonia mobile, e i rispettivi strumenti di diffusione: radio fisse e portatili, televisori, lettori DVD e CD, console e computer, videoregistratori, impianti Hi-Fi, autoradio e telefonini. Oggi sopravvivono ancora teatri e sale da concerto, perlopiù destinati all’esecuzione dal vivo di musica “colta”, ma ognuno di noi può ascoltare musica continuamente, in casa o perfino durante gli spostamenti. La diffusione delle nuove tecnologie consente oggi una disponibilità di scelta pressoché illimitata di musica per tutti i gusti. A partire dagli anni Trenta, con lo sviluppo del cinema sonoro, e degli anni Cinquanta, con l’avvento della televisione, la musica si è legata alle immagini e al movimento, creando forme di spettacolo quali i film, i musical, i programmi televisivi, i cartoni animati, la pubblicità e i videoclip. Il termine colonna sonora indica il lato della pellicola cinematografica che contiene la registrazione dei suoni: più in generale, per colonna sonora si intende la musica che accompagna le immagini di un film. Ai tempi del cinema muto le immagini erano accompagnate da musica eseguita dal vivo, di solito con il pianoforte. Oggi sono parecchi i musicisti che si dedicano alle colonne sonore, cercando di ottenere il massimo delle sue possibilità espressive in relazione alle immagini. E’ il caso di: George Gershwin per il cinema musicale americano (Un americano a Parigi), Nino Rota per i film del grande regista Federico Fellini (tra gli altri La strada e la dolce vita) e di Ennio Morricone per i “western all’italiana” di Sergio Leone (Per un pugno di dollari). Ed è proprio con la colonna sonora “My Heart Will Go On”, una canzone melodica e indissolubilmente legata a immagini di grande coinvolgimento emotivo, del rinomato film Titanic (1997) che la bravissima cantante Celin Dion ha scalato tutte le classifiche musicali in vendita ed è stata una delle prime donne ad affermarsi nel campo della musica di tutto il mondo. Menu Avanti Indietro La gastronomie française Sa situation géographique et tous les éléments qui se sont succédés en France durant son histoire millénaire ont provoqué l’évolution et l’enrichissement de sa culture culinaire. La haute technicité et la créativité de ses chefs le permettent de rayonner dans le monde entier. Sa histoire culinaire est si riche en traditions qu’il est impossible de la présenter sur une seule assiette. Chaque région expose ses spécialités, ses produits et sa culture. Quelques exemples sont la quiche lorraine, la choucroute alsacienne, la bouillabaisse provençale, la salade niçoise, la fondue bourguignonne, le cassoulet toulousain et la moutarde de Dijon. En France sont produits plus de 365 variétés de fromages comme le Camembert, le Brie et le Roquefort. La France se place à l’un des premiers rangs pour la qualité de ses vins. Les plus célèbres sont le Bordeaux, le Bourgogne, Chateauneuf-du-Pape, les vins blancs d’Alsace et le Beaujolais. Celui qui donne prestige à la France est le Champagne et c’est au moine bénédictin Dom Pérignon que l’on doit la découverte de son procédé de fabrication. On trouve en France de nombreux restaurants étrangers: vietnamiens, japonais, italiens, grecs et mexicains. On compte 4000 restaurants exotiques et on parle donc de cosmopolitisme culinaire. Le supermarchés proposent au public un large éventail de plats cuisinés et des produits étrangers. Menu Avanti Indietro Women in modern Britain In Britain the full participation of women in industry, in the professions and in all kinds of public administration is accepted as a normal feature of the national way of life. One great change in the structure of the working populations during the past generation has been caused by the great increase in the number of women, particularly married women, who go out to work. Although the principle of equal pay for equal work is today accepted, the average weekly earnings of women in industry are, generally speaking, less than those of their male colleagues. This difference is due to the fact that women are for the most part engaged in different tasks and are paid less than men, on the grounds that their tasks are unskilled or semiskilled. Women are paid the same salary for doing the same work in medicine, dentistry, journalism, pharmacy, hospital administration, the civil service, etc. But things are changing. Today a woman can do anything she wants if she has the talent. Jobs opportunities for women have increased considerably in the last decade. However there are still very few women holding top positions in industry, commerce and other professions. Menu Avanti Indietro Amedeo Modigliani Nei primi anni del Novecento molti pittori si recano a vivere a Parigi, attratti dalla sua vitalità culturale. Anche se si sono espressi con linguaggi diversi, agli occhi della critica questi artisti appartengono alla Scuola di Parigi e li accomuna il riferimento alle forme pure dell’arte del passato. Ricordiamo Costantin Brancusi, Georges Rouault e Amedeo Modigliani. Amedeo Modigliani, scultore e pittore, nasce quartogenito a Livorno il 12 luglio 1884 da famiglia di tradizione israelitica e cresciuto in povertà. Da adolescente frequenta lo studio del pittore livornese Guglielmo Micheli. Nel 1901 durante un viaggio scopre Napoli, Amalfi, Capri, Roma e Firenze e qui si iscrive alla Scuola libera del Nudo dove studia i pittori Macchiaioli, gli impressionisti italiani sotto la guida di Giovanni Fattori. A Venezia incontra la grande arte francese di fine secolo: gli impressionisti. Nel 1906 arriva a Parigi e si stabilisce a Montmartre dove spiccano personaggi come Picasso e Jacob ma non si lascia influenzare dai cubisti e si sente attratto da artisti quali Van Gogh, Gauguin e Cézanne come si può notare nel dipinto “L’ebrea” dalla sua pennellata che definisce volti squadrati con l’assenza dei volumi. A Parigi lavora alacremente ed espone le sue prime opere al Salone d’Autunno e al Salone des Indépendants nella sala dei pittori dei Fauves dove la critica gli è favorevole. Quando si trasferisce a Montparnasse incontra Brancusi che lo fa dedicare alla scultura con riferimenti alle maschere primitive africane (Testa 1911-12). In questo primo periodo parigino Modigliani conduce una vita fuori dalle mode, sregolata, fisicamente minato, dedito al bere, agli stupefacenti e alle donne, in perenni difficoltà economiche. Nel 1912 dipinge numerosi ritratti e nudi e in estate ritorna nella sua città natale per riconquistare la salute minata dal tifo e per lavorare alla scultura direttamente su pietra. Modigliani diventa famoso perché si dice completasse un ritratto in una o due sedute e una volta terminati non ritoccava i suoi dipinti. Tra i più celebri ricordiamo i ritratti cariatidi, “Il grande nudo”(1917) e “Ritratto di Léopold Zborowki”(1916). Nel 1917 incontra Jeanne Hébuterne, pittrice diciannovenne spesso da lui ritratta. Modigliani se ne innamora perdutamente e vanno a vivere insieme a Montparnasse. La sua prima esposizione italiana viene chiusa per oltraggio al pudore. Nell’esposizione alla Galleria Paul Guillaume, amico dell’artista, i suoi quadri sono a fianco di Matisse e Picasso. Nel gennaio 1920 Modigliani si ammala di polmonite. Poco tempo dopo muore in ospedale a causa di una meningite tubercolosa. Jeanne si suicida il giorno successivo e riposa al suo fianco. Menu Avanti Indietro La condizione femminile in Medio Oriente In Medio Oriente i diritti delle donne hanno fatto una rapida retromarcia nell’ignoto grazie alla regola tremendamente severa dell’esercito talebano, uno dei più terribili regimi fondamentalisti. Gli estremisti hanno creato uno stato in cui la donna viene vista come un essere inferiore il cui ruolo è solo quello di soddisfare i bisogni sessuali dell’uomo, di procreare, di essere schiave in casa a fare le faccende domestiche. Le donne sono state private dell’istruzione (tutte le scuole femminili sono state chiuse), di educazione, non hanno il diritto di lavorare, non possono lasciare le proprie case se non accompagnate da in parente stretto di sesso maschile, non possono essere curate e operate da un medico maschio, non hanno il diritto di divertirsi dal momento che tutti i luoghi di incontro femminili sono stati vietati. E’ assolutamente vietato loro vestire con colori sgargianti o truccarsi e sono state costrette ad indossare sacchi privi di forma, chiamati burqa, di colore pallido per nascondere completamente i loro corpi, compresi polsi e caviglie, e non possono mostrare il loro viso in pubblico. Tutto questo a causa del fatto che le donne sono viste come tentatrici dell’uomo per distoglierlo dai suoi doveri verso Dio. Infatti , portando tacchi rumorosi, parlando a voce alta in pubblico o ridendo forte, si pensa che potrebbero provocare gli uomini. Sempre per lo stesso motivo anche alle cantanti è assolutamente vietato esercitare la loro professione perché con le loro voci potrebbero sembrare troppo ammiccanti e le finestre delle abitazioni sono state dipinte in modo che nessuna donna possa essere vista dall’esterno. Alle donne è vietato farsi fotografare, filmare o stampare sui giornali. Esse sono considerate un bottino di guerra, i loro corpi costituiscono un altro campo di battaglia per le parti belligeranti. I leader delle varie fazioni di guerra considerano la violenza sulle donne un premio per i soldati islamici. Parecchie donne islamiche si sono suicidate per evitare di essere stuprate. I talebani credono che con un trattamento brutale si possono liberare della metà della popolazione. Quest’ultimi nelle scuole religiose non imparano le scienze sociali e sanno solo come sfruttare i versetti del Corano per giustificare le loro atrocità. La maggior parte di essi ha subito abusi sessuali dai loro maestri durante la giovinezza e questo può aver creato un certo tipo di complessi che li hanno resi così brutali verso le donne. C’è da dire inoltre che l’omosessualità è molto diffusa nella popolazione. Attraverso le torture pubbliche, quindi, i talebani hanno atterrito la popolazione fino a ridurla alla sottomissione. Menu Avanti Indietro Il percorso che ha portato le donne ad avere il diritto di voto Con il termine suffragette si indicano le appartenenti a un movimento di emancipazione femminile nato per ottenere il diritto di voto (dalla parola “suffragio” che significa “dichiarazione della propria volontà in procedimenti elettivi o deliberativi; voto”). Il notevole e crescente benessere dovuto all’industrializzazione cambiò radicalmente la vita delle donne. Sin dai primi anni del Novecento, dall’Inghilterra si affermò il movimento femminile che ebbe i suoi maggiori successi quando Emmeline Pankhurst fondò nel 1903 L’Unione sociale e politica delle donne con il preciso intento di far ottenere alle donne il diritto di voto politico poiché era concesso solo agli uomini tranne che per le elezioni ai consigli municipali e per le elezioni di contea. Il movimento femminile aveva come scopo quindi il raggiungimento di una parità rispetto agli uomini non solo dal punto di vista politico ma anche giuridico ed economico. Le donne volevano poter insegnare nelle scuole superiori, l’uguaglianza dei diritti civili, svolgere le stesse professioni degli uomini e soprattutto godere del diritto elettorale o di suffragio, termine dal quale appunto deriva il nome con il quale si era soliti indicare le partecipanti al movimento: suffragette. Le aderenti al movimento utilizzavano diffondere le proprie idee attraverso comizi, scritte sui muri o cartelli con slogan del tipo “votes for woman” o contenenti esaltazioni per la promotrice della rivolta. Spesso queste manifestazioni venivano soffocate con la violenza da parte delle forze dell’ordine e con l’arresto di molte militanti femministe che, nonostante i vari impedimenti, riuscirono in ogni modo ad ottenere ciò per cui lottavano e vinsero così la loro battaglia: in Inghilterra il voto alle donne venne riconosciuto nel 1918, negli Stati Uniti nel 1920, in Germania nel 1919, in Francia nel 1925 e in Italia il 2 giugno 1946 quando si votò per il referendum su la forma istituzionale dello Stato con la vittoria finale della Repubblica. Menu Avanti Indietro La riproduzione dell’uomo La riproduzione è un momento fondamentale del nostro ciclo biologico e avviene attraverso le cellule sessuali, spermatozoi e cellule uovo, che si formano attraverso il processo della meiosi. L’apparato genitale maschile ha la funzione di produrre gli spermatozoi e all’esterno è costituito dal pene e dallo scroto contenente i testicoli che producono i gameti maschili i quali sono costituiti dalla testa provvista del corredo cromosomico e dalla coda. L’apparato genitale femminile ha il compito di produrre le cellule uovo e di ospitarle dopo la fecondazione fino al parto. All’esterno vi è la vulva e l’apertura della vagina circondata dalle labbra nel cui vertice si trova l’organo del clitoride. La vagina unisce la vulva con l’utero il quale ai lati ha le ovaie che producono i gameti femminili. Le cellule uovo immature sono dette ovociti e il loro insieme è chiamato follicolo ovarico. Il ciclo ovarico dura 28 giorni ed è il tempo di maturazione del follicolo. La mestruazione è l’emorragia prodotta dalla mucosa che si sfalda nel caso in cui non avviene la fecondazione. Essa avviene di solito nella tuba di Falloppio. Da qui lo zigote si dirige verso l’utero e dà origine all’embrione che è circondato dal corion e da una membrana chiamata amnios ricca di liquido amniotico e da qui ha inizio la gravidanza che dura 9 mesi circa. La gastrulazione è il processo di differenziazione delle cellule dell’embrione che comporta la nascita dei seguenti tre foglietti embrionali: endoderma, mesoderma ed ectoderma. Tra la placenta e l’embrione vi è il cordone ombelicale che consente lo scambio di ossigeno e sostanze nutritive con anidride carbonica e sostanze di rifiuto tra madre e figlio. I primi 2 mesi costituiscono lo sviluppo embrionale in cui vengono abbozzati tutti gli organi. Da lì in poi l’embrione verrà chiamato feto e al nono mese feto terminale. Al momento del parto, sotto l’impulso di alcuni ormoni, il feto viene spinto verso il canale della vagina e il sacco amniotico si rompe (la cosiddetta perdita delle acque). Le fasi del parto sono complessivamente tre: il travaglio che consiste nella dilatazione del collo dell’utero; l’espulsione del bambino attraverso il canale vaginale e la recisione del cordone ombelicale; e il secondamento, ossia l’espulsione di ciò che rimane della placenta. Menu Avanti Indietro Umberto Saba Il poeta Umberto Saba nacque a Trieste nel 1883 da madre ebrea e padre “ariano”. Saba trascorse un’infanzia piuttosto difficile che rievocherà più tardi nelle poesie intitolate Il piccolo Berto (1926). La sua formazione letteraria matura via via sui testi di Dante e Petrarca, Ariosto e Tasso, Foscolo e Manzoni, fino ai contemporanei Pascoli e D’Annunzio. E’ considerato un poeta “antinovecentesco” per via della sua lingua semplice, quotidiana, molto vicina alla prosa e al parlato, con effetti di grande spontaneità a differenza dei poeti contemporanei appartenenti all’Ermetismo. Una delle sue più importanti e belle raccolte è il Canzoniere pubblicato nel 1921 di cui fa parte la seguente poesia intitolata “A mia moglie”. Tu sei come una giovane una bianca pollastra. Le si arruffano al vento le piume, il collo china per bere, e in terra raspa; ma, nell'andare, ha il lento tuo passo di regina, ed incede sull'erba pettoruta e superba. È migliore del maschio. È come sono tutte le femmine di tutti i sereni animali che avvicinano a Dio, Così, se l'occhio, se il giudizio mio non m'inganna, fra queste hai le tue uguali, e in nessun'altra donna. Quando la sera assonna le gallinelle, mettono voci che ricordan quelle, dolcissime, onde a volte dei tuoi mali ti quereli, e non sai che la tua voce ha la soave e triste musica dei pollai. Tu sei come una gravida giovenca; libera ancora e senza gravezza, anzi festosa; che, se la lisci, il collo volge, ove tinge un rosa tenero la tua carne. se l'incontri e muggire l'odi, tanto è quel suono lamentoso, che l'erba strappi, per farle un dono. È così che il mio dono t'offro quando sei triste. Tu sei come una lunga cagna, che sempre tanta dolcezza ha negli occhi, e ferocia nel cuore. Ai tuoi piedi una santa sembra, che d'un fervore indomabile arda, e così ti riguarda come il suo Dio e Signore. Quando in casa o per via segue, a chi solo tenti avvicinarsi, i denti candidissimi scopre. Ed il suo amore soffre di gelosia. Tu sei come la pavida coniglia. Entro l'angusta gabbia ritta al vederti s'alza, e verso te gli orecchi alti protende e fermi; che la crusca e i radicchi tu le porti, di cui priva in sé si rannicchia, cerca gli angoli bui. Chi potrebbe quel cibo ritoglierle? chi il pelo che si strappa di dosso, per aggiungerlo al nido dove poi partorire? Chi mai farti soffrire? Tu sei come la provvida formica. Di lei, quando escono alla campagna, parla al bimbo la nonna che l'accompagna. E così nella pecchia ti ritrovo, ed in tutte le femmine di tutti i sereni animali che avvicinano a Dio; e in nessun'altra donna. Tu sei come la rondine che torna in primavera. Ma in autunno riparte; e tu non hai quest'arte. Tu questo hai della rondine: le movenze leggere: questo che a me, che mi sentiva ed era vecchio, annunciavi un'altra primavera. Menu Avanti Indietro Le Guerre del Golfo Dopo il conflitto sanguinosissimo tra l’Iran e l’Iraq, terminato nel luglio del 1988, quest’ultimo non si era neanche ripreso dallo sforzo bellico proteso per ben otto anni che il 2 agosto 1990 invase la ricca regione del Kuwait rappresentando il momento culminante del tentativo di espansione di Saddam Hussein. L’Iraq rivendicava il territorio del Kuwait come proprio e lo accusava di sfruttare in modo illecito i ricchi giacimenti di petrolio iracheni. L’aggressione da parte dell’Iraq fu condannata immediatamente dall’ONU che inviò nella regione del Kuwait un esercito multinazionale costituito prevalentemente dagli Americani che organizzarono l’operazione Desert Storm: truppe ed aerei scatenarono contro l’Iraq una campagna senza precedenti nella storia, per mezzi impiegati. L’ONU, inoltre, impose l’embargo multinazionale, che paralizzò il commercio iracheno. Gli USA annunciarono il cessate il fuoco il 28 febbraio 1991, l’Iraq accettò ma condizioni irrinunciabili della resa fu la distruzione dei depositi dell’arsenale iracheno. Nel frattempo gli sciiti del Sud e i curdi del Nord insorsero per l’indipendenza ma, senza l’appoggio americano, le rivolte furono soffocate. L’11 settembre 2001 l’America e il mondo intero assistettero a uno degli attentati più gravi della storia: tre aerei civili dirottati si schiantarono nelle Torri Gemelle a New York, che crollarono a mezz’ora di distanza l’una dall’altra, e nel Pentagono a Washington, sede del ministero della Difesa. Il 12 settembre 2002 George W. Bush presso le Nazioni Unite indicò nell’Iraq di Saddam Hussein una minaccia per la pace e la sicurezza. Il regime iracheno era accusato di possedere armi di sterminio di massa e di appoggiare i terroristi. Il 20 marzo 2003, dopo le ispezioni dell’ONU sul territorio iracheno, gli Stati Uniti avviarono la II Guerra del Golfo con l’obiettivo di abbattere il regime di Saddam Hussein. L’8 aprile le truppe statunitensi entrarono in Baghdad e il regime di Saddam si dissolse. Il 13 dicembre l’ex dittatore iracheno venne catturato. Negli anni Novanta lo scontro fra le diverse fazioni favorì l’ascesa dei Talebani che occuparono le principali città, compiendo stragi civili e imponendo alla popolazione, soprattutto alle donne, rigidissime norme di comportamento. Con un referendum del 15 ottobre 2005 è stata approvata una costituzione federale in Iraq, sulla base della quale, il 19 dicembre 2005 si sono tenute le elezioni del nuovo parlamento con la vittoria della coalizione sciita, cui spetta ora il compito di formare il nuovo governo. La fase di transizione si presenta comunque difficile a causa degli attentati compiuti dalle diverse fazioni armate. Menu Avanti Indietro L’alimentazione L’alimentazione è uno dei problemi peggiori che affligge la donna. L’anoressia e la bulimia colpiscono circa 150-200mila donne italiane ogni anno e sono la prima causa di morte per malattia tra le giovani di età compresa tra i 12 e i 25 anni. Una alimentazione razionale è fondamentale per mantenere lo stato di buona salute e per una maggiore efficienza dell’organismo. Il fabbisogno energetico è determinato da ben definiti fattori quali l’età, il sesso, la taglia fisica, il peso corporeo e l’attività fisica svolta. Esiste anche un aspetto qualitativo della nostra alimentazione, la quale deve essere quanto più possibile variata ed equilibrata, ossia deve comprendere tutte le diverse categorie di cibi, per assicurarci i nutrienti che ci sono necessari. Di conseguenza, bisognerà mangiare di tutto, tenendo presente che il 10-12% dell’apporto energetico totale sia fornito dalle proteine, il 20-30% dai grassi (dando ampio spazio a quelli vegetali) e il restante 55-60% dai carboidrati, con grande prevalenza di quelli complessi (amido) rispetto a quelli semplici (zuccheri). E’ importante suddividere i pasti nell’arco della giornata, cominciando fin dal mattino con una buona prima colazione che deve fornire il 20-25% delle calorie totali della giornata, e proseguendo poi con un pasto di metà giornata e un pasto serale che devono fornire il 30-35%, intervallati da uno-due spuntini che forniscono il 5-10%. Il tipo di vita che oggi conduciamo ha alterato anche le abitudini alimentari: l’orario continuato nei posti di lavoro, i tempi ristretti, il pomeriggio dedito alle attività sportive per i ragazzi, riducono spesso il pranzo di mezzogiorno a uno spuntino rapido, mentre il pasto principale della giornata è divenuto la cena. La prima colazione va, possibilmente, consumata con calma e seduti a tavola e deve essere costituita da latte, biscotti o pane o fette biscottate o prodotti da forno, miele o marmellata, yogurt, frutta, ecc. Soltanto così si può garantire un migliore rendimento nelle ore seguenti. Infatti, a guadagnarci sono il livello di attenzione, la concentrazione e anche l’umore, che si manterranno stabili senza rischiare quei forti cali che altrimenti si manifesterebbero. La piramide alimentare è un simbolo grafico che riesce a suggerire i diversi apporti nutritivi dei vari gruppi di alimenti, le minori o maggiori quantità consigliate di consumo, l’opportunità di non escludere nessun alimento. Essa rappresenta i tre essenziali elementi di una corretta alimentazione: varietà, moderazione e proporzionalità. Menu Avanti Indietro Il petrolio Il petrolio è una fonte di energia non rinnovabile. Ha un’origine più recente rispetto al carbone. I suoi giacimenti hanno circa 65 milioni di anni e si sono formati per lenta decomposizione di vegetali e animali marini, rimasti imprigionati in sacche sotterranee delimitate da rocce impermeabili. Il petrolio greggio si presenta come un liquido denso e viscoso. I costituenti principali del petrolio sono gli idrocarburi. Si può dire che non esista processo di lavorazione industriale che non utilizzi il petrolio o i suoi derivati e siamo legati a esso soprattutto perché è una preziosa riserva di energia chimica. Ricerca dei giacimenti. La ricerca per individuare un giacimento di idrocarburi è detta prospezione. E’ un lavoro che richiede in media alcuni anni e l’impiego di tecnici specializzati. Una volta individuata la zona, inizia una prima esplorazione in superficie; si eseguono perforazioni per prelevare campioni del sottosuolo (detti carote), da analizzare per verificare se vi sono trappole nelle quali gli idrocarburi abbiano potuto accumularsi, ricorrendo al metodo sismico a riflessione. La certezza della presenza degli idrocarburi si ha solo dopo aver scavato dei pozzi di prospezione. Estrazione. Questa consiste nello scavare alcuni pozzi opportunamente distanziati. Le rocce vengono perforate da uno scalpello rotante, collegato al motore da un sistema di aste cave sostenute da una torre metallica, alta 40 m, detta derrick. Attraverso le aste cave viene iniettato nel pozzo un fango apposito che fa galleggiare e salire alla superficie i detriti delle rocce frantumate. L’asta viene sostituita da un tubo, attraverso il quale il petrolio esce spontaneamente. Sulla testa del tubo viene fissato un apparecchio chiamato albero di Natale che controlla la fuoriuscita del petrolio stesso. Trasporto del greggio. Il petrolio viene immagazinato nei serbatoi. Il trasporto può avvenire per mezzo di petroliere o navi cisterna oppure mediante oleodotti che sono il mezzo più sicuro per trasportare il petrolio, poiché in caso di perdite l’inquinamento che ne deriva è molto limitato. Raffinazione del petrolio. Il petrolio greggio subisce un processo di raffinazione che avviene mediante il processo di distillazione, che consiste nel riscaldare il petrolio fino all’ebollizione, separandone i diversi componenti in base alle loro diverse temperature di ebollizione. Menu Avanti Indietro L’Iraq L’Iraq è uno stato del Medio Oriente, delimitato a nord dalla Turchia, a est dall’Iran, a sud dall’Arabia Saudita, dal Kuwait e dal golfo Persico, a ovest dalla Giordania e dalla Siria. La sezione settentrionale e nordorientale del Paese è attraversata dai monti Zagros; la zona nordoccidentale è occupata da una vasta pianura che, più a sud, lascia il posto a un bassopiano alluvionale formato dai bacini dei fiumi Tigri ed Eufrate che, prima di sfociare nel golfo Persico, si congiungono nello Shatt al-Arab. La zona orientale è quindi montuosa, mentre quella occidentale è desertica. Il clima prevalente è quello continentale con marcate escursioni termiche. La zona del golfo Persico è una delle più calde del pianeta. La fauna selvatica comprende la gazzella, il leone, il lupo, la iena e piccoli roditori, mentre l’avifauna comprende il gufo, l’avvoltoio, il falco,l’anatra, l’oca e la pernice. La popolazione è di 28.221.181 abitanti, concentrata maggiormente sulle zone fertili. L’80% è di origine araba, il 15% è curdo, e il resto è costituito da turkmeni, assiri e iraniani. La lingua ufficiale è l’arabo e il curdo e gli altri dialetti sono parlati nelle minoranze. La religione ufficiale è quella musulmana con la divisione tra sciiti e sunniti. Il tasso di alfabetizzazione tra gli adulti è solo del 41.1%. L’Iraq è uno stato federale diviso in 18 governatorati, tre dei quali formano il Kurdistan iracheno. Il Paese vive da molti anni una grave risi economica: molti beni sono razionati (alimenti, farmaci ed energia elettrica), vi è la mancanza di approvvigionamento di acqua potabile a causa delle guerre e dell’assenza di impianti, e si è sviluppato il mercato nero. La poca agricoltura praticata produce cereali, olive e frutta, ma soprattutto datteri (primo esportatore mondiale). La prima risorsa naturale è il petrolio. La produzione si limita a confezioni e tessuti, materiale da costruzione e lavorazione del tabacco. L’unità monetaria è il dinar. La maggior parte delle infrastrutture è stata danneggiata dalle guerre. Baghdad, la capitale, e Bassora possiedono un aeroporto internazionale e sullo Shatt al-Arab e a Bassora vi sono i principali porti del Paese. Il Tigri è navigabile, verso l’interno, fino alla capitale. Menu Avanti Indietro