“Oltre la violenza sessuale: la violenza domestica” Anna Coluccia Comitato per le pari opportunità Giovedì 19 Marzo 2009 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA Centro Interdipartimentale di Criminologia e Ricerca Sociale Aula Magna Storica Palazzo del Rettorato Violenza intrafamiliare (Domestic Violence) INTRODUZIONE Prodromica ad ogni intervento politico sulla questione della violenza è la risoluzione del problema definitorio, anche perché disporre di una buona definizione vuol dire avere preliminarmente ben chiaro l’ambito di competenza della materia su cui si deve intervenire. Violenza intrafamiliare (Domestic Violence) VIOLENZA DOMESTICA: CHE COSA È? Comprende tutte le forme di uso della violenza tra i vari membri di una comunità di vita Viene commessa nello spazio privato e fra le persone coinvolte sussiste un legame affettivo e una dipendenza che può assumere varie connotazioni Violenza intrafamiliare (Domestic Violence) POSSIBILI DEFINIZIONI Ogni lesione dell’integrità fisica o psichica di una persona per mano di un’altra persona che, sfruttando un rapporto di potere, viene a trovarsi in una posizione strutturalmente più forte (Buchler, 1998) Gli atti di violenza fisica, psichica o sessuale o la minaccia di ricorrervi nell’ambito di un rapporto familiare o di coppia sia esistente che sciolto (Schwander, 2003) Violenza intrafamiliare (Domestic Violence) Che cos’è: La violenza domestica si presenta spesso nella forma della violenza composita, si associano varie tipologie di violenza: fisica, psicologica, economica, sessuale "Violenza fisica" Picchiare con o senza l'uso di oggetti. Spintonare, tirare per i capelli, dare schiaffi, pugni, dare calci, strangolare, ustionare, ferire con un coltello, torturare, uccidere. "Violenza psicologica" Minacciare, insultare, umiliare, attaccare l'identità e l' autostima, isolarla, impedire o controllare le sue relazioni con gli altri, essere sbattute fuori casa, essere rinchiuse in casa. "Violenza economica" Sottrarre alla donna il suo stipendio, impedirle qualsiasi decisione in merito alla gestione dell'economia familiare, obbligarla a lasciare il lavoro o impedirle di trovarsene uno, costringerla a firmare documenti, a contrarre debiti, a intraprendere iniziative economiche, a volte truffe, contro la sua volontà. "Violenza sessuale" Fare battute e prese in giro a sfondo sessuale, fare telefonate oscene, costringere a atti o rapporti sessuali non voluti, obbligare a prendere parte alla costruzione o a vedere materiale pornografico, stuprare, rendersi responsabili di incesto; costringere a comportamenti sessuali umilianti o dolorosi, imporre gravidanze, costringere a prostituirsi. Violenza intrafamiliare (Domestic Violence) A proposito di molestie morali: Cosa ci dice la Cassazione “Molestie morali”: si tratta di un vero e proprio terrorismo psicologico, la Cassazione lo ha definito “omicidio psicologico” (cass. Civ., sez. VI, 5.6.1991, n. 6348, DF, 1991, 950), realizzato anche attraverso aggressioni non verbali (comunicazione analogica): “ non solo movimento del corpo, ma ne include le posizioni, i gesti, l’ espressione del viso, le inflessioni della voce, la sequenza, il ritmo e la cadenza delle stesse parole ed ogni altra espressione non verbale di cui l’organismo sia capace per creare un’interazione” (Watzlawick-Beavin, Jackson 1971, pag.53) Violenza intrafamiliare (Domestic Violence) VIOLENZA IN FAMIGLIA: STALKING DEFINIZIONE: Fenomeno relazionale che trova la sua genesi in (Bona 2004) equivoci ed incomprensioni nei rapporti interpersonali, nella non accettazione del comportamento altrui, in difetti di comunicazione o nella volontà del molestatore di imporre sull’altra persona un particolare tipo di rapporto, assolutamente indesiderato per chi ne è il destinatario IDENTIKIT: l’autore primario è MASCHIO, ADULTO di solito DISOCCUPATO in quanto la strategia di persecuzione richiede una grande quantità di tempo Violenza intrafamiliare (Domestic Violence) VIOLENZA IN FAMIGLIA: STALKING GLI ATTI : Seguire l’ex-partner negli spostamenti quotidiani Aspettare la vittima sotto casa oppure presso il luogo di lavoro Compiere incursioni inaspettate nei luoghi di lavoro per spaventare i colleghi o il datore di lavoro allo scopo di far licenziare la donna Comparire inaspettatamente nei luoghi abitualmente frequentati dalla donna in modo che si senta sempre controllata Telefonare continuamente a casa, sul cellulare, sul posto di lavoro Inviare continuamente messaggi telefonici o in posta elettronica o lettere o biglietti Far sentire la donna “ in trappola” agendo sul suo senso di autonomia e di indipendenza Violenza intrafamiliare (Domestic Violence) VIOLENZA IN FAMIGLIA: LA VIOLENZA ASSISTITA DEFINIZIONE: qualsiasi atto di violenza fisica, verbale, gestuale, psicologica, sessuale ed economica compiuta su figure di riferimento per il minore o comunque figure significative, adulte o minori; quindi forme di violenza a cui il minore assiste direttamente (quando vi assiste visivamente) o indirettamente (quando il figlio viene a conoscenza della violenza tramite il racconto ad esempio della madre) e/o percependone gli effetti. (CISMAI www.cismai.org; Kolb, 2001) Violenza intrafamiliare (Domestic Violence) Violenza endofamiliare e condotte criminose La violenza endofamiliare, quindi, dipana uno scenario ove convivono molte condotte devianti e delittuose: violenza sessuale (art.609 bis e ter), atti sessuali con minorenne (art. 609 quater), corruzione di minorenne (art. 609 quinquies), pedopornografia (art. 600 ter), maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.), omicidi (causati anche da uno stato patologico dell’aggressore), sindrome di Munchausen per procura, stalking… (Coluccia, 2007) Violenza intrafamiliare (Domestic Violence) Diamo un po’ di numeri…….. Violenza intrafamiliare (Domestic Violence) Omicidi in ambito familiare/ Passioni amorose Fonte: Rapporto sulla Criminalità in Italia ( elaborazione su dati Dipartimento della P.S..) Omicidi in ambito familiare Totale omicidi % di omicidi in ambito familiare Anno 1992 97 1441 6,7% Anno 1993 106 1065 10,0% Anno 1994 96 958 10,0 % Anno 1995 110 1004 11,0 % Anno 1996 123 945 13,0 % Anno 1997 121 864 14,0 % Anno 1998 118 879 13,4 % Anno 1999 153 810 18,9 % Anno 2000 157 749 21,0 % Anno 2001 193 707 27,3 % Anno 2002 211 642 32,9 % Anno 2003 207 719 28,8 % Anno 2004 184 711 25,9 % Anno 2005 157 601 26,1 % Anno 2006 192 621 30,9 % Totale omicidi: -56,9% Totale omicidi in ambito familiare: +97,9% Violenza intrafamiliare (Domestic Violence) Una amara constatazione….... Gli omicidi diminuiscono del 57% MA gli omicidi “per amore” aumentano del 100% C’è qualcosa che non va…. Violenza intrafamiliare (Domestic Violence) Omicidi in ambito familiare/ Passioni amorose Nel 2006 gli omicidi in famiglia PRIMO POSTO rappresentano 31,7% (195 casi) del totale nazionale degli omicidi +12,1% FENOMENO IN NETTO AUMENTO NEL 2005 La geografia della FAMIGLIA CHE UCCIDE NORD 48,2% delle vittime CENTRO 39% delle vittime SUD 31,8% delle vittime Fonte: Rapporto Eures 2007 Le statistiche ufficiali…. Gli omicidi in famiglia: Eures 2007 RELAZIONE AUTORE/VITTIMA 1° POSTO Il 52,8% dei casi riguarda la “COPPIA AFFETTIVA” 2° POSTO Il 23,6% dei casi riguarda la relazione “GENITORI/FIGLI” (o tra coniugi o ex coniugi/conviventi) (21 genitori e 23 figli uccisi) LE VITTIME Il 68,7% delle vittime sono donne Il 19,5% delle vittime sono ultrasessantenni Fonte: Rapporto Eures 2007 Le statistiche ufficiali…. I numeri della violenza su donne e minori: i dati ISTAT 2007 Var. % 2006 Violenze sessuali 2007 2006/2007 4.513 4.897 8,5 Atti sessuali con minorenne 460 501 8,9 Corruzione di minorenne 192 182 - 5,2 4 infanticidi nel 2007 in Italia 9,0 Violenze sessuali denunciate per 100.000 abitanti 8,0 7,0 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Fonte: ISTAT 2007 Le statistiche ufficiali…. I numeri della violenza: i dati ISTAT 2007 Var. % 2006 Violenze sessuali 2007 2006/2007 366 358 - 2,2 Atti sessuali con minorenne 39 24 - 38,5 Corruzione di minorenne 15 10 - 33,3 Violenze sessuali denunciate per 100.000 abitanti 19 91 19 92 19 93 19 94 19 95 19 96 19 97 19 98 19 99 20 00 20 01 20 02 20 03 20 04 20 05 20 06 20 07 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Fonte: ISTAT 2007 I numeri della violenza: i dati ISTAT 2007 La Toscana nel 2007 si conferma al secondo posto nella graduatoria delle regioni italiane maggiormente esposte a delitti per violenza sessuale GRADUATORIA DELLE PROVINCE TOSCANE Firenze Prato Arezzo TOSCANA Grosseto Pistoia Lucca Pisa Livorno Massa Carrara Siena 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 Quozienti criminalità - anno 2007 14,0 16,0 GRADUATORIA DELLE REGIONI ITALIANE REGIONI ANNO 2007 Emilia-Romagna Toscana Piemonte Lombardia Friuli-V.G. Veneto Trentino A.A. Lazio Marche Liguria Sardegna Calabria Puglia Basilicata Umbria Sicilia Abruzzo Campania Molise Valle d'Aosta 11,9 9,7 9,7 9,6 8,3 7,9 7,9 7,9 7,4 7,3 7,2 7,1 7,0 6,8 6,7 6,6 6,3 6,0 5,6 5,6 ITALIA 8,2 Le statistiche ufficiali…. I numeri della violenza: i dati ISTAT 2007 Var. % 2006 Violenze sessuali 2007 2006/2007 32 13 - 59,4 Atti sessuali con minorenne 2 1 - 50,0 Corruzione di minorenne - 1 - Violenze sessuali denunciate per 100.000 abitanti 14,0 12,0 La Provincia di Siena nel 2007 registra una significativa flessione delle denunce 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 2004 2005 Toscana 2006 Italia 2007 Siena Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT IL 2008: dati della Prefettura di Siena Var. % 2004 2005 2006 2007 2008 2007/2008 VIOLENZE SESSUALI 20 20 37 16 29 81,2 Violenza Violenza Violenza Violenza 17 2 0 0 17 1 0 0 28 2 0 0 15 0 0 0 26 0 2 0 73,3 sessuale sessuale sessuale sessuale su maggiori di 14 anni in danno di minori di 14 anni di gruppo su maggiori di 14 anni di gruppo in danno di minori di 14 anni - Violenze sessuali e Violenze sessuali su maggiori di 14 anni denunciate 40 35 I reati di “Violenza sessuale su maggiori di 14 anni “ rappresentano l’89% delle denunce per violenza sessuale in Provincia di Siena. 30 25 20 15 10 5 0 2004 2005 VIOLENZE SESSUALI 2006 2007 2008 Violenza sessuale su maggiori di 14 anni Fonte: Elaborazioni su dati Prefettura di Siena (modello FstSDI1) I fattori di rischio…. FATTORI DI RISCHIO 1° fattore Il progressivo venir meno del controllo sociale c.d. informale: dovuto all’isolamento del nucleo familiare (Merzagora Betsos, 2006) QUALE PREVENZIONE? I fattori di rischio…. FATTORI DI RISCHIO 2° FATTORE “malattia/disagio mentale”: può rappresentare un fattore di rischio alla violenza in famiglia; un esempio è la sindrome di Munchausen per procura (Coluccia 2004) QUALE PREVENZIONE? I fattori di rischio…. FATTORI DI RISCHIO 3° FATTORE Omicidio di coppia: avviene in concomitanza con la separazione o la minaccia di abbandono da parte del coniuge; le donne che decidono di lasciare il partner si espongono al rischio di essere vittime di omicidio con una percentuale del 75% maggiore del resto delle donne (Palermo, 2003)- nella separazione a rischio sono anche i figli contesi QUALE PREVENZIONE? I fattori di rischio…. FATTORI DI RISCHIO 4° FATTORE Difficoltà economiche: fattore di rischio nella condotta omicidiaria del figlio versus il genitore fattore di rischio nell’omicidio tra anziani è la malattia di uno dei coniugi (pietas) (Merzagora Betsos, 2006) QUALE PREVENZIONE? I fattori di rischio…. FATTORI DI RISCHIO Difficoltà genitoriali: • 5° FATTORE • figlicidio come evoluzione infausta del batter child syndrom; figlicidio per deprivazione e trascuratezza: situazioni di madri incapaci di affrontare i compiti della maternità relativi alle necessità vitali del figlio (Merzagora Betsos, 2006) QUALE PREVENZIONE? I fattori di rischio…. FATTORI DI RISCHIO Apprendimento culturale della violenza: da vittima a carnefice 6° FATTORE • Il 76% delle uxoricide intervistate utilizza la stessa arma usata dal marito nelle ripetute minacce o violenze subite dal coniuge (Walzer, 1989) QUALE PREVENZIONE? I fattori di rischio…. FATTORI DI RISCHIO Detenzione di arma da fuoco: • 7° FATTORE/ constatazio ne • L’uso di un’arma da fuoco fa aumentare di 12 volte il rischio di morte nelle aggressioni in famiglia; una ricerca del F.B.I. ha dimostrato che le armi per difesa personale tenute in casa hanno 6 volte più probabilità di essere usate nell’uccisione di parenti o amici piuttosto che di malviventi (in Merzagora Batesos, 2006) QUALE PREVENZIONE? La prevenzione possibile PREVENZIONE POSSIBILE INFORMAZIONE/FORMAZIONE SUI “FENOMENI” “NESSUNO INSEGNA AI GENITORI A FARE I GENITORI” (Meucci) IMPORTANZA DI SUPPORTI PSICOLOGICI Puntare su strategie integrate e interistituzionali, sociali e sanitarie, proprio perché è fenomeno trasversale La prevenzione possibile PREVENZIONE POSSIBILE CONTROLLO PROBABILMENTE E’ OPPORTUNO UN CONTROLLO SEVERO DELLE CONCESSIONI DI LICENZE DI PORTO DI ARMI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO (Merzagora Betsos, 2006) La prevenzione possibile: POTENZIARE IL CONTROLLO INFORMALE CREAZIONE/POTENZIAMENTO DI SERVIZI SOCIOASSISTENZIALI, sia per la vittima che per l’autore, CAPACI DI SUPPLIRE ALLE MANCANZE DEL NUCLEO FAMILIARE, ed in grado di fornire supporto adeguato (Merzagora Betsos, 2006) La prevenzione possibile PREVENZIONE POSSIBILE INFORMAZIONE/FORMAZIONE SUI “FENOMENI” ALFABETIZZAZIONE PSICHIATRICA: FORMAZIONE DEGLI OPERATORI SIA IN CAMPO GIUDIZIARIO CHE SANITARIO: CAMPAGNE DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE (Merzagora Betsos, 2006) La prevenzione possibile PREVENZIONE POSSIBILE INFORMAZIONE/FORMAZIONE SUI “FENOMENI” SONO AUSPICABILI NON SOLO SUSSIDI IN DENARO, MA ANCHE CAMPAGNE DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE (Merzagora Betsos, 2006) Strategie integrate contro la violenza DOCUMENTO DI INTENTI Regione Toscana San Rossore (Coluccia,2007) Una delle strategie più efficaci sembra essere quella di tipo integrato ovvero un insieme di strategie ed interventi che assicurino la sostenibilità, che abbiano la potenzialità di eliminare tale violenza a più livelli, che permettano inoltre di affrontare le cause e, allo stesso tempo, offrire la disponibilità dei servizi immediati necessari alla vittime. Tale approccio integrato viene ribadito anche dal Centro di Ricerca Innocenti di Firenze sulla violenza domestica contro le donne e le bambine in alcuni documenti riportati nel n°6 di Innocenti Digest, anno 2000. Strategie integrate contro la violenza AZIONI/AREE DI INTERVENTO 1. azioni di sensibilizzazione e creazione di consapevolezza sull’argomento 2. educazione alla costruzione di una cultura della non violenza 3. formazione 4. sviluppo delle risorse 5. prestazione diretta di servizi e di assistenza alle vittime ed ai responsabili 6. sviluppo di reti di contatti e mobilitazione della comunità 7. monitoraggio degli interventi e delle misure adottate 8. raccolta ed analisi dei dati sul fenomeno 9. individuazione precoce di famiglie, comunità, gruppi di individui “a rischio Strategie integrate contro la violenza AZIONI/AREE DI INTERVENTO