ISTITUTO SAN GIORGIO Via Bernardino da Feltre 9, 27100 – 27100 Pavia (PV) Tel 0382 21011 Fax 0382 32057 www. isg.pv.it [email protected] SCUOLA DELL’INFANZIA SAN GIORGIO A.S. 2013/2014 “IL SIGNORE HA MESSO UN SEME NELLA TERRA DEL MIO GIARDINO” (Il seme, C. Chieffo) Arcobaleno Coop. Soc. a r.l. onlus P. Iva e Cod. Fisc. 01301340186 Albo delle Cooperative A120511 INDICE 1. Chi siamo e quale è la nostra storia pag. 2 2. Il progetto educativo Criteri educativi generali: esperienza e relazione “Sa guidare, chi sa anche seguire”: l’esperienza come metodo pag. 3 pag. 3 pag. 3 3. La scuola dell’infanzia: i pilastri di una azione educativa La centralità del bambino L’importanza della famiglia Il valore dell’autonomia: fare da sé ma non da soli I riti: la vita quotidiana Importanza del linguaggio verbale e non verbale Il valore del gioco La formazione delle insegnanti: importanza del momento collegiale pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 4. Aspetti organizzativi pag. 8 5. Organico pag. 9 6. Orario della scuola e calendario pag. 10 7. Servizi amministrativi Orario di apertura al pubblico della segreteria Iscrizioni Il servizio mensa Sicurezza Assicurazione pag. 10 pag. 10 pag. 10 pag. 11 pag. 11 pag. 11 8. Norme per agevolare il buon funzionamento della Scuola dell’infanzia pag. 12 9. Programmazione: Premessa generale Traguardi di sviluppo delle competenze di riferimento Premessa tematica Mappa concettuale: il quotidiano Mappa concettuale: la terra pag. pag. pag. pag. pag. pag. POF SCUOLA DELL’INFANZIA 2013/2014 4 4 4 5 6 6 7 7 13 13 15 16 17 18 pag. 1 1. Chi siamo e quale è la nostra storia La Scuola d’infanzia autonoma San Giorgio rende leggibile l’Offerta Formativa in attuazione del primo comma dell’art.3 del regolamento dell’autonomia scolastica che recita: ”Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell’Offerta Formativa”. Tale piano costituisce il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia” (Art. 3, c.1 del DPR 8 marzo 1999, n° 275) “Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie all’atto dell’iscrizione”(Art.3, c.5 del DPR 8 marzo 1999, n° 275). Con il presente documento, il San Giorgio intende rafforzare i rapporti di fiducia e collaborazione tra scuola e famiglia. La Scuola d’infanzia San Giorgio, gestita e diretta dalle Suore della Carità, più note come “Suore di Maria Bambina”, inizia la sua attività in Pavia nel 1890. Nel corso degli anni il complesso scolastico, per rispondere alle esigenze e ai bisogni della realtà sociale del tempo, si è articolato in servizi educativi diversificati. Oggi la Scuola dell’Infanzia San Giorgio fa parte di un Istituto comprensivo di Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado. Questa realtà permette di coordinare alcuni obiettivi e metodi, di realizzare una maggiore continuità educativa, di utilizzare gli spazi in modo razionale, di aumentare le opportunità, di sfruttare le risorse in comune. Dall’anno scolastico 2000/2001, la gestione viene assunta dalla Cooperativa “Arcobaleno” a.r.l. nella continuità dello stile educativo. La Arcobaleno Cooperativa Sociale a.r.l., senza fine di lucro, è nata nel 1988 con il desiderio di creare sul territorio una struttura educativa in grado di dare ai bambini in età scolare una formazione globale della personalità che, coerentemente agli ideali espressi dallo statuto della Cooperativa stessa, fosse fondata sulla concezione cristiana della vita. La struttura gode di una localizzazione topografica privilegiata, di facile accesso anche per chi proviene dall’esterno della città, pur essendo collocata nel centro storico e per questo motivo molti bambini provengono anche dalle località della provincia. L’utenza è diversificata per connotazione socio-culturale; prevalgono, però, i bambini i cui genitori sono impegnati nel lavoro. Al fine di integrare l’offerta formativa di iniziative che permettano ai bambini di conoscere il contesto territoriale pavese sono attivate forme di collaborazione su diversi tematiche. La Scuola si avvale del supporto dell’Associazione Il rischio educativo, traendo da questa opportunità di confronto e stimolo, condivisione di esperienze e opportunità formative consone e corrispondenti al progetto educativo proposto. Inoltre la Scuola si avvale anche del sostegno della FISM, (Federazione per le scuole materne) a cui è associata, a supporto delle attività educativo-didattiche e per la consulenza socio-pedagogica. POF SCUOLA DELL’INFANZIA 2013/2014 pag. 2 IL PROGETTO EDUCATIVO “Nutre la mente solo ciò che rallegra il cuore” Sant’Agostino Il progetto educativo è il documento che definisce l’identità educativa del servizio proposto e le sue linee pedagogiche generali. E’ quindi il documento ispiratore del POF (Piano dell’Offerta Formativa), che di anno in anno definisce le attività proposte. La scuola dell’infanzia, all’interno dei servizi educativi proposti dalla Cooperativa Arcobaleno, propone e porta avanti una proposta educativa di aiuto e di accompagnamento in linea di continuità con il contesto famigliare, nel suo delicato compito di sviluppo e di crescita del bambino. Criteri educativi generali: esperienza e relazione Il bambino è aperto alla realtà, si stupisce di fronte a ciò che vede, è curioso, vuole toccare e capire. La nostra scuola riconosce questa caratteristica naturale e oggettiva e ne promuove lo sviluppo, attraverso il rapporto con l’educatore, che lo accompagna in questa avventura. “Sa guidare, chi sa anche seguire”: l’esperienza come metodo Il metodo è la strada che aiuta ad arrivare allo scopo di educare un bambino. Esso è caratterizzato dall’esperienza che non può essere insegnata ma vissuta, poiché coinvolge mente, cuore, intelligenza ed affettività. (sviluppo integrale della persona). E’ fondamentale che il bambino faccia esperienza a partire da un rapporto! L’educatore si prende cura del bambino. Che cosa vuol dire prendersi cura? Vuol dire offrire attenzione e saper dare spazio alle esperienze personali di ogni singolo bambino, per permetterne la crescita. Saturando subito tutti i bisogni, i bambini rimangono piccoli. Non bisogna fare le cose al posto del bambino. Proponiamo ai bambini attività per attivare in loro la curiosità di scoprire una cosa nuova…guardiamo, tocchiamo, ascoltiamo, ci muoviamo in uno spazio… provochiamo una reazione. Infatti non è sufficiente stare insieme perché la relazione prenda vita. POF SCUOLA DELL’INFANZIA 2013/2014 pag. 3 LA SCUOLA DELL’INFANZIA: I PILASTRI DI UNA AZIONE EDUCATIVA “ Se tu stai con me volentieri io valgo, e se valgo per te, valgo anche per me” La centralità del bambino ( da Indicazioni nazionali, settembre 2012: “Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva i docenti dovranno pensare a realizzare progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui ed ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato” ) Il bambino necessita e chiede di essere accolto, stimato e guidato ad aprirsi sempre di più al mondo, valorizzando le attitudini e le capacità di ciascuno, nel rispetto dei tempi personali di crescita. Inoltre vengono sviluppate attività che consentono di promuovere la relazione tra bambini, sostenendo la condivisione delle proposte. Il bambino viene aiutato a comprendere che è più ricco, bello e divertente fare le cose insieme ad un suo compagno. L' importanza della famiglia ( da Indicazioni nazionali, settembre 2012: L’ingresso del bambino nella scuola dell’infanzia è una grande occasione per prendere più chiaramente coscienza delle responsabilità genitoriali. Mamma e papà – ma anche nonni, zii, fratelli e sorelle – sono stimolati a partecipare alla vita della scuola, condividendone finalità e contenuti, strategie educative e modalità concerete per aiutare i piccoli a crescere e imparare, a “diventare grandi” ) In questa scuola è riconosciuto il valore della famiglia come luogo originale e primario dell’esperienza del bambino. Scuola e famiglia hanno funzioni diverse, ma entrambe necessarie al bambino. POF SCUOLA DELL’INFANZIA 2013/2014 pag. 4 Noi chiamiamo i genitori a una corresponsabilità, non chiediamo e non vogliamo una delega cieca, bensì un dialogo e una verifica costante sulle ragioni che stanno alla base delle scelte con cui i bambini vengono guidati. Durante l’anno, oltre ai momenti assembleari e ai colloqui individuali, saranno calendarizzate iniziative di carattere formativo per famiglie ed educatori, che la scuola giudica di particolare importanza per favorire il percorso educativo di ogni bambino. Il valore dell’autonomia: fare da sé ma non da soli ( da Indicazioni nazionali, settembre 2012: “ Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri, provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie” ) E’ importante avviare i bambini all’autonomia, poiché significa avviarli a vivere il piacere di “fare da sé”, la gratificazione di riuscire a fare un passo di crescita, la soddisfazione di sentirsi “capaci di fare”. Ogni volta che sollecitiamo i bambini a procedere autonomamente trasmettiamo loro il messaggio implicito: “Io ho fiducia in te, tu sei capace di fare”. Quando invece ci sostituiamo a lui gli inviamo il messaggio “Tu non sei capace di fare. Io non ho fiducia nelle tue capacità”, compromettendo la loro fiducia, l’immagine di sé e delle proprie capacità. Genitori ed educatori hanno il compito di valorizzare questo bisogno del bambino, sostenendo e favorendo percorsi di autonomia. Avere attenzione per il bambino non significa proteggerlo, nel senso di fare al suo posto, ma avere cura della strada che lui deve percorrere, a partire da una stima per il cammino di cui lui è protagonista, rafforzando costantemente in lui la “verità del reale”. “I genitori offrono al bambino un’atmosfera che gli permette di affermare costantemente se stesso. I genitori sono per lui autorità, protezione e dono”. (Romano Guardini) POF SCUOLA DELL’INFANZIA 2013/2014 pag. 5 I riti: la vita quotidiana Noi educatori abbiamo messo al centro l’incontro con il bambino. Il rito dà sicurezza. Immaginiamoci una strada buia intorno alla quale ci sono dei lampioni. Ecco, i riti che noi proponiamo sono proprio questi lampioni.- F. Alliora Che cos’è il rito? E’ un ritmo di gesti che celebrano i momenti di una giornata e che accompagnano il bambino durante il tempo della vita a scuola. Il bambino, anche se piccolo, impara presto questa successione di fatti, creandosi una sorta di orologio interno che lo mette tranquillo. Così come si ripete il rito, si ripeterà che io ritrovi ciò che ho lasciato. E' importante avviarli all'autonomia, poiché significa avviarli a vivere il piacere di "fare da sé", la gratificazione di riuscire a coordinare i movimenti per produrre effetti positivi sulla realtà, la soddisfazione di sentirsi "capaci di fare". Ogni volta che sollecitiamo i bambini a procedere autonomamente trasmettiamo loro il messaggio implicito: "Io ho fiducia in te, tu sei capace di fare". Quando invece ci sostituiamo ad un bambino, gli inviamo il messaggio "Tu non sei capace di fare. Io non ho fiducia nelle tue capacità", compromettendo la loro fiducia, l'immagine di sé e delle proprie capacità. E’ fondamentale il tema della pazienza: non si possono saltare le modalità e i tempi che impone l’educando. E’ dalla pazienza che si misura l’amore e il rispetto della persona (don Giorgio Pontiggia). Importanza del linguaggio verbale e non verbale Parlare al bambino è importante perché se parlo ad una persona la penso “pensante”, cioè competente di esistere, capace di parlare, di pensare. È importante inoltre che ci sia corrispondenza tra linguaggio verbale e linguaggio non verbale per avere una comunicazione autentica e non creare confusione nel bambino con messaggi contradditori. POF SCUOLA DELL’INFANZIA 2013/2014 pag. 6 Il valore del gioco- Il bambino che gioca parla di sé, il gioco è espressione delle sue emozioni “Ogni bambino in buona salute, da quando può e fino a quando può gioca”. Il bambino esprime se stesso attraverso il gioco: esso quindi è una forma di comunicazione densa di emozioni. Il gioco è un bene non ordinato ad un fine esterno, ma che giova al bene di colui che gioca (San Tommaso). Per i bambini piccoli nella quotidianità nulla è alla loro portata e la maggior parte delle esperienze sono al di fuori del loro controllo. Invece nel gioco i bambini possono sentire di padroneggiare la realtà e di avere un controllo su di essa. L’adulto deve avere uno sguardo che sostiene il bambino mentre gioca perché lui si dedica ad un gioco creativo solo se ha una “relazione di fiducia” con l’adulto. La formazione delle insegnanti: importanza del momento collegiale Il valore dell’azione educativa si fonda anche sulla necessità di costanti momenti di verifica personale attraverso confronti collegiali, fra il gruppo delle insegnanti ed il coordinatore (collegio docenti), in cui vengono condivise le esperienze quotidiane vissute. Inoltre durante l’anno formativo sono realizzati percorsi di aggiornamento i cui contenuti si sostanziano in base ai bisogni emersi e alle necessità comuni. POF SCUOLA DELL’INFANZIA 2013/2014 pag. 7 4. Aspetti organizzativi La Scuola dell’Infanzia è composta da sei sezioni omogenee per età. La giornata tipo è così articolata: tempo dell’accoglienza tempo delle attività di vita pratica tempo di intersezione e di laboratorio tempo del pranzo (è presente un servizio mensa il cui cibo è preparato in luogo, da ditta esterna con personale debitamente qualificato e aggiornato, dal punto di vista professionale, secondo gli adempimenti di legge) tempo di libera attività nello spazio ludico tempo delle attività libere o guidate di sezione tempo del riposo (piccoli) tempo del saluto A cui si aggiungono le attività che integrano il piano formativo: psicomotricità laboratorio e drammatizzazione approccio alla lingua inglese Dal punto di vista strutturale la scuola è dotata di: Aule speciali: Spazio accoglienza Dormitorio Laboratori Spazio con fasciatoio Palestrina per psicomotricità Sala da pranzo Ambienti ad uso particolare: Sala insegnanti Biblioteca Salone polivalente dotato di 180 posti con sedie agganciabili, palcoscenico attrezzato per rappresentazioni, impianto di amplificazione, impianto elettrico conforme alle norme di prevenzione incendi, schermo a rullo, video proiettore, pianoforte. Cucina Cappella interna Ambulatorio dotato di attrezzatura di primo intervento medico Giardino Uffici: Direzione Segreteria dotata di fotocopiatrice POF SCUOLA DELL’INFANZIA 2013/2014 pag. 8 Archivio Ufficio amministrativo Le aule adibite all’attività didattica sono spaziose e luminose dotate di materiale ludicodidattico. La Scuola inoltre dispone di un locale adibito a spogliatoio dove sono situati i piccoli armadi contrassegnati per ogni bambino. Vicino alle aule si trovano i servizi igienici a norma di legge. 5. Organico L’organico della scuola dell’infanzia è composto dalle seguenti figure qualificate per titoli ed esperienza: N°1 coordinatrice delle attività didattiche N°6 insegnanti col titolo prescritto per l’insegnamento nella scuola dell’infanzia N°1 specialista per la psicomotricità N°1 specialista per l’approccio alla lingua inglese N°1 ausiliaria 6. Orario della scuola e calendario La Scuola dell’infanzia è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 7.30 alle ore 18.00 seguendo i seguenti orari: Attività Orario Accoglienza Dalle 7.30 alle 9.30 Preghiera, canto Dalle 9.30 alle 9.45 Attività d’aula Dalle 9.45 alle 12.00 PRIMA USCITA 12.00 Momento del pasto Dalle 12.00 alle 13.00 SECONDA USCITA 13.00 Gioco Libero e letture guidate TERZA USCITA Dalle 13.00 alle 14.00 14.00 Sonnellino pomeridiano per i piccoli Dalle 13.30 alle 15.15 Laboratori e attività in piccoli gruppi Dalle 14.00 alle 15.30 Risveglio e cura personale per i piccoli Dalle 15.15 alle 15.30 TERZA USCITA 15.45/16.00 Post - scuola* 16.00/18.00 * servizio a pagamento POF SCUOLA DELL’INFANZIA 2013/2014 pag. 9 L’attività formativa inizia la prima settimana di settembre e termina il 30 giugno 2014. Per le vacanze si segue il calendario sotto riportato, con eventuali integrazioni stabilite dal Consiglio di Istituto ad inizio anno formativo. Data 4 settembre 2013 1 novembre 2013 8 dicembre 2013 9 Dicembre 2013 23 dicembre 2013 6 gennaio 2014 3-4 marzo 2014 17 aprile – 22 aprile 2014 25 Aprile 2014 1 maggio 2014 2 maggio 2014 2 giugno 2014 30 giugno 2014 Festività o altro Inizio delle attività Festa di ognissanti Festa dell’Immacolata concezione Santo Patrono Vacanze natalizie Carnevale – Delibera Consiglio di Istituto Vacanze pasquali Festa della liberazione Festa del lavoro Delibera Consiglio di Istituto Festa della Repubblica Termine delle lezioni 7. Servizi amministrativi a) Orario di apertura al pubblico della segreteria L’orario di apertura al pubblico è fissato, nei giorni di attività formativa, secondo il seguente calendario settimanale: Orario apertura al pubblico Eventuali Lunedì 8.00-9.00 12.00-13.00 Martedì 8.00-9.00 12.00-13.00 Mercoledì 8.00-9.00 12.00-13.00 Giovedì 8.00-9.00 12.00-13.00 Venerdì 8.00-9.00 12.00-13.00 variazioni, in concomitanza alle festività o nel 14.00-16.00 14.00-16.00 periodo estivo, verranno tempestivamente comunicate per iscritto alle famiglie. Il numero di telefono della segreteria è 0382/21011; il numero di fax è 0382/32057; l’e-mail è [email protected]. b) Iscrizioni Alla scuola dell’infanzia si possono iscrivere i bambini che compiono i tre anni entro il 30 aprile dell’anno scolastico in corso, salvo diversa disposizione legislativa. L’iscrizione comporta la conoscenza e la condivisione del progetto della scuola. POF SCUOLA DELL’INFANZIA 2013/2014 pag. 10 c) Il servizio mensa La mensa è interna alla scuola. Il menu della settimana è esposto all’ingresso della scuola e consegnato alle famiglie, nelle due variazioni, invernale ed estivo. Il gestore del servizio provvede regolarmente agli adempimenti previsti dai Regolamenti CE n° 852 del 2004 e relativi allegati. d) Sicurezza La struttura segue le norme di sicurezza come previsto dal decreto legislativo n° 81 del 9 aprile 2008 e s. m. i. e) Assicurazione I bambini e il personale sono coperti da polizza assicurativa. POF SCUOLA DELL’INFANZIA 2013/2014 pag. 11 8. Norme per agevolare il buon funzionamento della Scuola dell’infanzia La Scuola dell’infanzia è il luogo in cui i vostri figli trascorrono buona parte della loro giornata, giocano, crescono e fanno nuove esperienze. Tuttavia per l’età dei bambini e le caratteristiche della loro “vita sociale”, la Scuola dell’infanzia può essere un ambiente a rischio per l’instaurarsi di patologie infettive o parassitarie. Impegnamoci dunque seguendo con scrupolo queste semplici norme, perché si creino le condizioni più idonee a promuovere la salute e il benessere dei vostri bambini oltre la qualità del servizio erogato. Nello specifico: NOTE DI CARATTERE ORGANIZZATIVO ( RETTE, ORARI,MODALITA’ ENTRATA, USCITA ) l’apertura è dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 18.00: si raccomanda la puntualità sia per l’entrata (entro le ore 9.30) sia per l’uscita (12.00 – 13.30 – dalle 15.45/16.00 alle 18.00). Per ragioni organizzativa è buona norma comunicare in segreteria l’assenza del bambino, entro le ore 9.30. Si ricorda che il post-scuola ( dalle 16.00 alle 18.00 ) è servizio a pagamento. i bambini vengono affidati solo a persone che le insegnanti conoscono (solo ai genitori e agli adulti con delega); la retta scolastica non varia in base alle ore e ai giorni di frequenza; la scuola dell’infanzia è aperta dalla prima settimana di settembre all’ultima settimana di giugno. E’ previsto un grest estivo nel mese di luglio; è buona norma non portare da casa oggetti/giochi personali, a meno che non ci sia stato un accordo con l’insegnante di classe. NOTE DI CARATTERE ALIMENTARE E SANITARIO la mensa interna segue un’alimentazione varia e completa, particolarmente attenta alle esigenze di ogni fascia di età; è richiesto, in caso di allergie o intolleranze, un certificato medico, che garantisca la variazione del menù; le variazioni del menù sono previsti solo e soltanto se sono presenti documentati e certificati motivi di salute; è buona norma: 1. segnalare alle insegnanti i casi di malattia infettiva; 2. in caso di assenze prolungate, oltre cinque giorni, compilare e consegnare al rientro della malattia alle insegnati un’autocertificazione che dichiari le buone condizioni del bambino. se un bambino presenta febbre elevata, diarrea, vomito o congiuntivite con secrezione le maestre provvederanno ad avvertire i genitori perché il bambino venga accompagnato a casa al più presto possibile. POF SCUOLA DELL’INFANZIA 2013/2014 pag. 12 PROGRAMMAZIONE PREMESSA GENERALE Quest’anno abbiamo voluto costruire il Piano dell’offerta formativa (POF) , partendo dalle “Indicazioni nazionali del curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione”, strumento normativo elaborato dal Ministero dell’Istruzione nel Settembre 2012. In particolare quest’anno valorizzeremo il cammino “Fare da sé ma non da soli”, lavorando sul tema dell’autonomia in maniera condivisa con le famiglie così da portare i bambini “ad avere fiducia in sé e di fidarsi degli altri, a provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione o frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie”. Questo sarà il passo di crescita che ci guiderà in tutto l’anno scolastico. Dal punto di vista metodologico ci preme favorire un percorso per competenze che tenga conto del cammino di crescita di ogni bambino, nel rispetto dei suoi tempi e delle singole età. “Sviluppare la competenza significa per il bambino imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto; descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi; sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati.” Renata Rava sottolinea che “prima di esserci delle competenze c’è Una competenza: quella di esserci come persona unica ed irripetibile, potenzialmente riuscita”. La competenza è intesa come talento. Un talento è come un fuoco. Un talento, sì, lo sa cos’è un talento? E’ come un regalo, una cosa che il buon Dio ti mette dentro. Il talento sei tu, perché ci sei. (D. Rondoni) Particolare importanza è data all’osservazione del bambino mentre gioca, mentre fa esperienza, mentre si muove nella realtà. L’insegnante osserva il bambino in modo attento considerando di lui ogni fattore della sua persona e scoprendo il passo di crescita che ognuno compie durante tutto il percorso di vita all’interno della scuola dell’infanzia. L’osservazione per ogni insegnante serve: per conoscere i bisogni e le potenzialità di ciascun bambino; per porre attenzione a tutta la persona del bambino; POF SCUOLA DELL’INFANZIA 2013/2014 pag. 13 per impostare, cambiare o migliorare la nostra metodologia di lavoro; per definire con adeguatezza il progetto educativo; per verificare i cambiamenti avvenuti; per documentare. Di ogni bambino osserviamo: i suoi messaggi verbali e non verbali; i suoi stati d’animo; i suoi elaborati (soprattutto grafico pittorici); i suoi comportamenti; il suo punto di vista; le sue risorse e le sue potenzialità; i suoi traguardi di sviluppo e di apprendimento; le sue relazioni. L’osservazione viene svolta tenendo conto dei campi di esperienza intesi come aspetti particolari che vengono guardati e di cui si valuta il percorso di ogni bambino e i suoi “traguardi raggiunti”. In particolare i campi di esperienza sono: 1. Il sé e l’altro: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme 2. Il corpo in movimento: identità, autonomia, salute 3. Linguaggi, creatività, espressione: gestualità, arte, musica, multimedialità 4. I discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura 5. La conoscenza del mondo: ordine, misura, spazio, tempo, natura POF SCUOLA DELL’INFANZIA 2013/2014 pag. 14 TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI RIFERIMENTO PER IL CAMPO DI ESPERIENZA “LA CONOSCENZA DEL MONDO” Coglie le trasformazioni naturali Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base dei criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità E’ curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni, azioni. Utilizza il linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze. PER IL CAMPO DI ESPERIENZA “IL SE’ E L’ALTRO” Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e dal proprio punto di vista Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo costruttivo con gli altri bambini PER IL CAMPO DI ESPERIENZA “IL CORPO IN MOVIMENTO” Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche, espressive PER IL CAMPO DI ESPERIENZA “LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE” Comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività E’ preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il proprio lavoro Formula piani di azione, individualmente ed in gruppo, e sceglie con cura materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare Ricostruisce le fasi più significative per comunicare quanto realizzato PER IL CAMPO DI ESPERIENZA “I DISCORSI E LE PAROLE” Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato ed appropriato nelle diverse attività Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga e discute, chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definire le regole POF SCUOLA DELL’INFANZIA 2013/2014 pag. 15 PREMESSA TEMATICA IL PROGETTO TERRA “E’ una gioia imparare a capire un minuscolo filo d’erba nel paesaggio. Perché farlo piccolo? Un filo d’erba è affascinante quanto un albero o una montagna” Joan Miro Quest’anno vogliamo scoprire, giocare, usare nei modi più creativi e diversi un elemento comune ma molto speciale: la terra. Per i bambini la terra è un elemento quasi magico, da toccare, da scavare, miscelare, travasare… Verranno proposte coinvolgenti esperienze nelle quali prevarrà l’aspetto sensorialecorporeo, canale privilegiato di conoscenza per il bambino, intrecciato all’elemento fantastico, sfondo motivante in cui dare senso all’esperienze e importante strumento di “lettura” e interpretazione del reale. Conosceremo Zolla e i suoi amici animali che ci accompagneranno durante tutto l’anno formativo. Verranno sviluppate le attività tenendo conto di linguaggi espressivi diversi con il lavoro di equipe che coinvolgerà le insegnanti di classe, di psicomotricità, di lingua inglese e di animazione teatrale. Le principali motivazioni formative dalle quali scaturisce il progetto sono: Suscitare curiosità, interesse e rispetto per la natura e gli animali, dono di Dio; Favorire l’acquisizione di conoscenze e di abilità di tipo scientifico; Strutturare l’esperienza attraverso manipolazioni, esplorazioni, sperimentazioni, attività legate alla semina e all’osservazione degli insetti. POF SCUOLA DELL’INFANZIA 2013/2014 pag. 16 MAPPA CONCETTUALE: IL QUOTIDIANO ESPRESSIVITA’ IL MIO CORPO (Linguaggio, espressione, mimica facciale (Schema corporeo, i segmenti del corpo e e del corpo, creatività) il loro uso. Identità di genere, le parti del viso, motricità fine) LE MIE EMOZIONI IL TEMPO (Riconoscerle, accettarle, esprimerle) (Prima e dopo: ieri, oggi, domani, la scansione della giornata, giorno-notte, IO I SENSI (Riconoscerli, differenziarli, identificare e ricordare dati percettivi) la settimana, i mesi, le stagioni) LO SPAZIO (Orientamento, esplorazione, localizzazione, schema corporeo, forme, quantità, dimensioni) IL SENSO RELIGIOSO (Gesù contemporaneo, LA MIA FAMIGLIA (Ruoli e relazioni) amico e guida presente) 17 MAPPA CONCETTUALE: LA TERRA Accoglienza: “C’erano una volta una zolla di terra Esperienze senso-percettive: e i suoi amici” Manipolazione Scoperta del personaggio guida Uscita didattica Drammatizzazione Analisi scientifica della terra Rielaborazione della storia Il suolo, la sabbia, i miscugli: 1- terra+acqua 2- terra+sabbia La terra, opera di Dio: la creazione La natura come dono 3- sabbia+acqua ZOLLA VA A SCUOLA Terra che dà vita: Animali che vivono sotto terra San Francesco Cosa cresce sulla terra: uscita Osservazioni, sperimentazioni, Esperienze di orticoltura giochi, drammatizzazioni, canti I suoni della terra Attività teatrali ritmico musicali POF SCUOLA DELL’INFANZIA 2013/2014 18