Università degli Studi di Bologna FACOLTA’ DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Civile Indirizzo Strutture Tesi di Laurea in FOTOGRAMMETRIA ESPERIENZE DI FORMAZIONE, GESTIONE E UTILIZZO DI SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI IN AMBITO COMUNALE Relatore : Tesi di Laurea di : MIRIAM RUGGIERO Prof. Ing. GABRIELE BITELLI Correlatore : Arch. MARCO STANCARI Anno Accademico 2000 - 2001 INDICE Introduzione Cap. 1: 1 Caratteristiche generali Territoriale Comunale di un Sistema Informativo 1.1) Definizione di GIS e di SIT 1.2) Breve excursus storico 1.3) Il SIT nell’ambito della Pubblica Amministrazione 1.4) La situazione italiana a scala comunale 1.5) Il percorso normativo 1.6) Il percorso tecnico 1.7) Collaborazione fra enti diversi 1.8) Risorse necessarie per la realizzazione di un SIT Bibliografia Cap. 2: 2.1) 2.2) 5 6 9 11 13 14 16 19 22 Le cartografie a grande scala come base per il SIT Introduzione La cartografia numerica 2.2.1) Definizione 2.2.2) Caratteristiche 2.2.3) Scala nominale 2.2.4) Struttura dati e interrogazioni 2.2.5) La codifica della struttura dati 2.2.6) Metodi di produzione della cartografia numerica 2.2.7) Le ortofoto digitali V 24 25 26 26 27 28 30 31 37 2.3) La carta numerica comunale 2.3.1) Definizione 2.3.2) Epoca di realizzazione 2.3.3) Scala nominale 2.3.4) Formato 2.3.5) Precisione 2.3.6) Visualizzazione e download 2.3.7) Origine 2.3.8) Metodo di rilievo 2.3.9) Riferimento e proiezione 2.3.10) Caratteristiche 2.3.11) Utilizzi 2.3.12) Operazioni standards 2.3.13) Integrazione fra le basi di riferimento 2.3.14) Aggiornamento Bibliografia 39 39 39 39 40 40 40 40 41 41 41 42 42 42 43 44 Cap. 3: Il Catasto: gli archivi alfanumerici, le mappe e il trasferimento delle funzioni ai Comuni 3.1) 3.2) Introduzione La struttura e la cartografia catastale 3.2.1) Nascita del Catasto e delle mappe 3.2.2) Il Catasto Geometrico 3.2.3) Il Catasto Numerico 3.2.4) Il Catasto Fabbricati 3.2.5) Documenti catastali 3.2.6) La cartografia catastale 3.2.7) I formati VI 45 47 48 49 50 53 54 56 60 3.2.8) L’aggiornamento delle mappe catastali 3.2.9) La struttura attuale del Catasto 3.3) Il rapporto Comuni – Catasto 3.3.1) La sperimentazione catastale nel Comune di San Giovanni Persiceto 3.3.2) Il caso di Bergamo: Sistema Informativo Territoriale integrato Comune – Catasto 3.3.3) Le microzone catastali Bibliografia Cap. 4: 4.1) 4.2) 4.3) 4.4) 60 64 68 71 72 74 75 Il campo delle applicazioni possibili di un SIT comunale Introduzione Normative recenti in ambito comunale 4.2.1) Le leggi Bassanini 4.2.2) La telematica nella Pubblica Ammnistrazione 4.2.3) L’introduzione della firma digitale Caratteristiche generali 4.3.1) Definizione di applicazione 4.3.2) Prodotti all’avanguardia e l’integrazione con altre tecnologie 4.3.3) Software utilizzati 4.3.4) Le applicazioni negli enti pubblici 4.3.5) Sondaggio sull’utilizzo dei SIT nelle Amministrazioni Comunali Gli ambiti applicativi nell’ente comunale 4.4.1) Urbanistica: pianificazione e gestione 4.4.2) Informazioni catastali e riscossione dei tributi 4.4.3) Gestione dell’ambiente 4.4.4) Gestione del territorio VII 76 80 80 81 83 87 87 89 90 91 92 100 100 123 124 135 4.4.5) 4.4.6) Bibliografia Archivio fotografico Altre applicazioni 139 139 142 Cap. 5: Censimento della realtà italiana e casi significativi di SIT comunali 5.1) 5.2) Introduzione 145 Il Comune di Genova: il Sistema Informativo Territoriale, L’Osservatorio Civis e il PRG 153 5.2.1) La rete IG ligure 154 5.2.2) Il settore dell’informazione geografica del Comune di Genova 155 5.2.3) Il Sistema Informativo Territoriale 156 5.2.4) Il Sistema Informativo Territoriale del Centro Storico di Genova: l’Osservatorio Civis 160 5.2.5) Il Piano Regolatore Generale 170 Il Comune di Torino: il Sistema Informativo Territoriale comunale on line, il progetto Torino facile e le altre sezioni 173 5.3.1) La rete della Regione Piemonte 173 5.3.2) Il Sistema Informativo Territoriale Comunale on line 174 5.3.3) Il progetto Torino_Facile 183 5.3.4) Altri settori: “Ambiente e Territorio” e “Trasporti” 185 5.3.5) Progetti futuri 186 Il Comune di Padova:le sezioni del Sistema Informativo Territoriale 187 5.4.1) Cenni sullo sviluppo del SIT 187 5.4.2) La struttura del sistema 188 5.4.3) Tutto Padova cartografia on line 188 5.3) 5.4) VIII 5.4.4) Pratiche edilizie on line 5.4.5) Modulistica 5.4.6) Settori in rete 5.5) Il Comune di Siena: Cartografia e Urbanistica 5.5.1) Il SIT per la Toscana 5.5.2) Brevi cenni sulla nascita del SIT del Comune di Siena 5.5.3) Le banche dati e i suoi accessi 5.5.4) Il catasto comunale 5.5.5) Aggiornamento delle banche dati della “Numerazione civica” e degli “Edifici notificati” 5.5.6) Le applicazioni Bibliografia Cap. 6: 190 190 190 195 195 196 197 198 199 200 216 Il Comune di Modena: breve excursus storico 6.1) Introduzione 6.2) Le ragioni della formazione 6.3) Il Dipartimento chiave 6.4) I Database 6.5) La cartografia catastale integrata 6.6) Il software 6.7) Gli ostacoli 6.8) L’ambiente politico 6.9) Le persone 6.10) Gli sviluppi dell’ultimo decennio 6.11) La situazione attuale 6.12) Gli sviluppi e gli obiettivi futuri Bibliografia IX 218 220 221 223 224 227 229 230 231 231 233 235 237 Cap. 7: Il SIT del Comune di Modena: esempio e modello 7.1) Introduzione 7.2) L’interfaccia con altri siti web di tipo istituzionale 7.3) Le banche dati 7.4) Il sistema di riferimento 7.5) L’architettura software 7.6) Le basi cartografiche 7.7) L’aggiornamento 7.8) Il rapporto con il Catasto e le mappe catastali 7.9) Collaborazione con gli altri enti esterni 7.10) Collaborazione fra i settori comunali Bibliografia Cap. 8: 8.1) 8.2) 8.3) 8.4) 8.5) 238 241 243 247 249 251 255 256 258 261 264 Le applicazioni principali del SIT del Comune di Modena Introduzione La firma digitale Gli utenti Il Sistema Informativo Territoriale 8.4.1) Accesso 8.4.2) Mappa tecnica 8.4.3) Piano Regolatore 8.4.4) Cerca particelle 8.4.5) Mappa dei servizi Gli altri settori 8.5.1) Pianificazione Territoriale: PRG 8.5.2) Cartografia 8.5.3) Modulistica on line 8.5.4) Edilizia Privata X 265 270 271 272 272 273 280 290 294 296 297 298 303 303 8.5.5) 8.5.6) Bibliografia Cap. 9: Banche Dati delle Pratiche Edilizie Ambiente: il progetto I.S.O.L.A. 303 305 310 La documentazione degli archivi geografici: i metadati 9.1) 9.2) 9.3) 9.4) 9.5) 9.6) 9.7) Introduzione Definizione di metadata Forme di utilizzo dei metadati La metainformazione e le sue funzioni L’importanza di internet Analisi degli standard e loro diffusione La situazione attuale per la compilazione dei metadati negli enti locali 9.8) Il problema della ricerca delle metainformazioni 9.9) La situazione del Comune di Modena Bibliografia 311 313 315 315 317 318 331 334 336 340 Appendici • • Appendice 1 relativa al Cap. 3 “Il Catasto: gli archivi alfanumerici, le mappe e il trasferimento delle funzioni ai Comuni” Appendice 2 relativa al Cap. 9 “La documentazione degli archivi geografici: i metadati” XI 342 351 Cap. 8: LE APPLICAZIONI PRINCIPALI DEL SIT DEL COMUNE DI MODENA 8.1) Introduzione Il SIT (figura 8.1) consente di avere a disposizione tutte le informazioni legate al Comune di Modena, con una capacità di analisi e di visualizzazione che va dal molto piccolo (cioè sino alle informazioni sulle singole unità immobiliari), a porzioni via via più grandi di territorio (come una strada, un'area industriale, un intero quartiere). Ovviamente una serie di queste informazioni (come quelle sui dati anagrafici sui residenti), per motivi legati alla tutela della privacy, non sono disponibili in rete, ma sono utilizzabili solo nei casi consentiti dalla normativa vigente. E ancora: il SIT aumenta il grado di trasparenza dell’Amministrazione nei confronti dei cittadini, consentendo a chiunque un monitoraggio continuo del territorio e delle scelte che vengono compiute. In effetti, collocando gli oggetti su strati diversi ma sovrapponibili, il SIT può confrontare la situazione in essere e la situazione in progetto. Allo stesso modo potrebbe rendere l’evoluzione già avvenuta assumendo in questo caso profondità storica. Infine, ma non di minore importanza, il SIT consente di semplificare e snellire le procedure burocratiche, carico rilevante per ogni Amministrazione locale: ciò che era accessibile solo presso gli uffici comunali oggi è disponibile sul computer di cittadini e professionisti con guadagno di tempo e maggior trasparenza. Inoltre in futuro potrebbe essere attivata una semplificazione burocratica ancora maggiore: ad esempio, se sarà modificata la normativa nazionale, i dati catastali già oggi disponibili (e stampabili) potrebbero assumere valore di certificato, evitando ai cittadini le abituali trafile agli sportelli. Da maggio 2000 il SIT ha prodotto anche una versione WEB raggiungibile all’indirizzo http://sit.comune.modena.it.: in un periodo in cui tanto si parla delle potenzialità della rete e di Internet, questa è una prova tangibile di queste potenzialità messe alla portata di tutti i cittadini. Anche questa tesi, 265 che si è basata in modo preponderante sulla consultazione dei SIT tramite web, ha usufruito delle suddette potenzialità. Infatti il SIT da strumento, essenzialmente interno e usato da tecnici ed addetti ai lavori, è diventato eccezionale strumento di comunicazione: il sistema porta sulla scrivania di tutti gli addetti del Comune e, tramite Internet, in casa dei cittadini e sulle scrivanie dei tecnici esterni che lavorano con il Comune, la più completa descrizione del territorio (cartografia, banche dati, foto aeree, ecc.) di ciò che vi accade, delle trasformazioni avvenute e quelle previste, dei servizi presenti e quelli futuri. Attraverso questo sistema, infatti, qualsiasi cittadino può accedere, per via informatica, ad informazioni e cartografie sul territorio comunale legate a infrastrutture, viabilità, urbanistica. Il tutto è incrociato con diverse banche dati e informazioni, da quella sugli esercizi commerciali, a quelle catastali. Anche il nuovo piano regolatore, approvato nel luglio 2000, è pubblicato sul SIT. La risposta della città è stata favorevole: pur con l’ovvia diffidenza e le difficoltà iniziali, ora il SIT è visto dagli utenti come un valido aiuto, anche se la sua effettiva utilizzazione da parte dei più sarà un processo lungo e difficile. A livello medio la buona diffusione di pc, e ora sempre più del modem, contribuisce all’utilizzo del sistema a livello cittadino. Per quanto riguarda la categoria professionisti e tecnici, naturalmente si ha un maggior utilizzo da parte di quelli che hanno delle conoscenze informatiche più sviluppate. D’altra parte il Comune ha sempre tenuto conto delle varie categorie di utenti, delle loro necessità e competenze: prima di tutto l’ente locale utilizza tuttora diversi supporti per le informazioni (internet, intranet, Cd – Rom, cartaceo), inoltre anche per il SIT ha sviluppato diverse applicazioni: la parte più tecnica è a vantaggio di categorie, ordini professionali ed Enti che agiscono direttamente per la trasformazione del territorio, mentre la parte dei servizi è a vantaggio anche di privati e singoli cittadini. Per agevolare sempre di più il processo di acquisizione del SIT e per i problemi di aggiornamento che il supporto magnetico comporta, fra breve il Cd – Rom del PRG non sarà più distribuito dal Comune, quindi sarà possibile la consultazione da casa o dallo studio solo tramite internet. Lo sviluppo del sistema è stato incentrato maggiormente su applicazioni pratiche che su progetti sperimentali o prototipi di ricerca: questo è stato 266 causato, forse, sia dalla dimensione media della città, sia dal mancato supporto di un’Università di antica tradizione. Gli ambiti applicativi maggiormente sviluppati sono quelli relativi alla cartografia tecnica (anche catastale), al PRG, alla toponomastica, alla topografia, alla modulistica e alle pratiche edilizie. Questi settori sono in genere ricchi e articolati, anche se possibili di estensioni ( per le quali si rimanda ai paragrafi relativi). Nel SIT sono presenti inoltre applicazioni molto avanzate e innovative a livello nazionale: • il Certificato di Destinazione Urbanistica “pro forma”; • le Banche Dati delle Pratiche Edilizie; • il progetto ISOLA. Altri settori andrebbero però sviluppati: mancano quasi completamente i settori della gestione dell’ambiente e del territorio (VIA, inquinamento, subsidenza, rifiuti urbani e in parte reti tecnologiche, presente solamente la linea elettrica), carte tematiche relative ad esempio alla conservazione del centro storico, piano del colore, modelli 3D e il piano del traffico. Inoltre si potrebbe costituire anche un archivio fotografico dal materiale raccolto durante i diversi rilievi effettuati nel tempo. Alcune di queste applicazioni sono già in progetto come la pubblicazione in internet del piano del traffico e del verde, e una nuova veste per la mappa dei servizi. Spesso la carenza di personale è stata determinante per il mancato sviluppo di queste ulteriori ambiti. Inoltre molti settori hanno sviluppato i loro progetti con finalità di settore, ma non nell’ottica del SIT. Di conseguenza questo ha comportato l’utilizzo di strumenti informatici che hanno rallentato la pubblicazione in rete delle applicazioni: ad esempio l’utilizzo di Autocad (formato dwg) ancora in diversi settori (come per il Piano del traffico) ha portato necessariamente ad un lavoro aggiuntivo per arrivare al formato shape (Arcview). Le interfacce web, la guida in linea, i comandi standard sono alcuni dei fattori che facilitano la consultazione del SIT e degli altri settori da parte di un qualsiasi utente, anche non molto esperto. Senza dubbio, informatici e tecnici dei vari settori comunali hanno saputo comunicare ed arrivare ad un buon compromesso fra un sistema leggibile e, allo stesso tempo, con una 267 solida base tecnica. Anche se c’è ancora qualche dettaglio tecnico da perfezionare: • l’accesso dalla homepage della rete civica della città (Monet) al sito del Comune non è immediato: bisogna digitare www.comune.modena.it per arrivare a Monet e poi selezionare la voce “Comune” nella finestra a tendina “Enti e Servizi” oppure per arrivare direttamente al SIT dalla homepage di Monet si deve cliccare su “SIT”, anche se per la verità rimane nascosto fra voci di diversi ambiti ; • non c’è il link dal SIT agli altri settori che ad esso possono essere collegati: c’è il collegamento al sito della Pianificazione Territoriale (anche se difficilmente visualizzabile perché in fondo alla homepage del SIT) e viceversa (da Pianificazione a SIT ), ma non c’è, ad esempio, il link al sito della Cartografia; • alcune informazioni sono ancora reperibili solamente nei settori specifici (Pianificazione Territoriale, Cartografia, ecc.) o nel CdRom, e non nel SIT (come ad esempio informazioni relative al volo per le aerofoto, piano dei servizi, ecc). E’ opportuno sottolineare che, come per la maggior parte dei Comuni italiani, nella struttura comunale ci sono due diversi filoni: uno è rappresentato dal SIT, l’altro da tutti gli altri siti (Pianificazione Territoriale, Cartografia, ecc.). Perciò bisogna tenere conto delle finalità diverse di un SIT e di un settore applicativo: anche se in futuro i diversi settori comunali cercheranno sempre di più di collaborare per arrivare ad un unico sistema, verranno conservati anche i siti specifici dei vari settori, che hanno comunque finalità e applicazioni specifiche. Bisogna inoltre considerare: • le reali difficoltà tecniche che sussistono in questi processi; • l’oggettiva mancanza di risorse (soprattutto personale competente); • una non completa collaborazione fra i vari settori interni, i quali non si sentono ancora tutti parte di un unico sistema. Il SIT del Comune di Modena è comunque un sistema sempre in evoluzione e implementazione: senza dubbio i punti di forza di dirigenti e 268 staff sono la capacità di mettersi in discussione e di formulare critiche costruttive, la volontà di progredire sempre di più negli ambiti applicativi e l’apertura alle nuove tecnologie e ai nuovi strumenti. Le applicazioni necessitano di un aggiornamento costante, continuo, spesso in tempo reale: il loro punto di forza è proprio fare sì che l’utente acceda ad un’informazione aggiornata in qualunque momento. L’Amministrazione Comunale, attraverso i suoi diversi settori, garantisce l’aggiornamento di tutti gli archivi collegati al SIT. L’unico aspetto non ancora abbastanza approfondito è quello relativo alla qualità dei dati, per il quale si rimanda al capitolo sui metadati. Il primo paragrafo di questo capitolo è dedicato alla firma digitale: com’è noto, il suo uso porterebbe estensioni ancora maggiori e più evolute del SIT. I paragrafi successivi sono relativi al SIT e agli altri settori presenti in rete. Anche i siti degli altri settori, come il SIT, necessitano del perfezionamento di qualche dettaglio tecnico, ma in generale sono ben strutturati ed evoluti. Fig 8.1: schema di funzionamento del SIT (dal SIT on line del Comune di Modena) 269 8.2) La firma digitale Il Comune di Modena si interroga e affronta le problematiche inerenti alla firma digitale come la maggior parte degli enti locali italiani: si sta cercando di mettere in pratica le ultime leggi emanate (Dpr 513/1997, Legge 59/1997, L.191/98 Bassanini 3). Fino ad oggi, problemi di diversa natura non hanno permesso l’introduzione e l’uso della firma digitale. Ciò nonostante, il Comune ha stipulato formalmente delle convenzioni con diversi enti certificatori per il suo uso. In pratica sarà attuata, entro l’anno, una sperimentazione che coinvolgerà una fetta limitata di utenti: essi saranno dotati di una card (già oggi pronta per l’uso) per l’accesso alle informazioni e ad alcuni servizi interattivi. Gli utenti saranno sia utenti generici sia utenti appartenenti alle imprese e dovranno avere conoscenze informatiche di base ed esperienza di navigazione su internet. All’inizio i settori coinvolti nel progetto sperimentale saranno, probabilmente, quello della modulistica e quello dello sportello unico. Naturalmente, dietro richiesta di altre settori comunali, potranno essere introdotte anche altre applicazioni. I problemi immediati che ancora sussistono sono: • garantire l’integrità del dato: l’informazione non deve essere intercettata e/o manipolata, rispetto all’originale, da agenti esterni (hackers, virus,ecc.); • stabilire, anche e soprattutto a livello normativo, quali documenti e quali servizi necessitano di firma autografa; • favorire lo scambio di informazioni non solo utente – ente comunale, ma anche fra sistemi interni al Comune o fra sistemi appartenenti a enti diversi con diversi server: anche in questi casi è indispensabile garantire l’integrità del dato; • non violare il diritto alla privacy, lavorando sulle banche dati. E’ auspicabile che la sperimentazione, attraverso l’interazione con il cittadino, serva per capire le eventuali modifiche da introdurre per un uso più immediato del mezzo. Dopo la sperimentazione si prevede di dare la possibilità a tutti gli utenti dell’uso della firma digitale: questo sarà attuabile entro alcuni anni. Forse 270 si avrà l’impressione che i tempi previsti siano lunghi ma per un uso esteso della firma digitale sono ancora molti i problemi normativi, tecnici, economici e culturali da risolvere: i più importanti possono essere riassunti nei seguenti punti: • i costi saranno elevati e si dovrà stabilire quale soggetto si impegnerà a sostenerli (utente, comune, entrambi e in che misura?); • la firma digitale sarà contenuta in una card specifica o si riuscirà a trovare il modo di inserirla nella carta d’identità elettronica? Quest’ultima, di prossima emissione, non può fisicamente contenere anche la firma digitale: alcuni Comuni (come quello di Bologna) stanno pensando di emettere una carta elettronica che possa contenere anche la suddetta firma, eventualmente con il supporto economico di partners commerciali; • i cittadini dovranno acquisire la mentalità per l’uso della firma digitale e, soprattutto, capire e godere dei vantaggi da essa derivanti; • il Comune dovrà, infine, decidere come interagire con i professionisti (ingegneri, architetti, tecnici, ma anche avvocati, notai,ecc.): se da una parte essi sono una fetta limitata rispetto al bacino d’utenza, dall’altra essi richiedono specializzazione dei contenuti e applicazioni ad hoc, mirate, studiate ed approfondite. La risoluzione di questi problemi sarà senz’altro un notevole passo avanti per il processo di introduzione ed uso diffuso della firma digitale: questo comporterà, prima di tutto, uno snellimento delle pratiche burocratiche, sfruttando la sicurezza offerta dai certificati elettronici e dalla firma digitale. 8.3) Gli utenti Una delle caratteristiche che contraddistingue il SIT del Comune di Modena è che i dati utilizzati dagli utenti esterni sono gli stessi utilizzati da quelli interni (anche se quest’ultimi hanno anche l’accesso ad ulteriori banche dati) e, inoltre, gli utenti interni ed alcuni enti esterni (come USL, Prefettura, Regione, Provincia, ecc.) possono essere sia produttori sia 271 utilizzatori di dati territoriali. Questo assicura la coerenza, la congruenza e l’aggiornamento dei dati. D’altra parte il SIT deve essere in grado di rispondere alle diverse esigenze delle differenti classi di utenti esterni e interni, cosa tutt’altro che semplice. Per ora, le potenzialità del SIT sono sfruttate maggiormente dall’interno, anche se il suo utilizzo si sta diffondendo sempre di più anche all’esterno. Il SIT, nelle sue svariate applicazioni, è indirizzato a due categorie di utenti esterni: • l’utente generico (soprattutto studenti, gestori di attività commerciali, ecc.), che naviga in rete per avere informazioni sul territorio ma che non possiede specifiche conoscenze tecniche: ad esso sono rivolti, ad esempio, la mappa dei servizi, la modulistica, ecc; • il tecnico e professionista che dal Sit può ottenere informazioni, scaricare cartografie ed elementi per l'elaborazione dei suoi progetti: ad esso sono rivolte applicazioni di carattere tecnico e specifiche come, ad esempio la mappa tecnica, o il “cerca particelle” che può essere considerato un certificato urbanistico “pro-forma” . Chiaramente anche all’interno dell’ente comunale ci saranno diversi tipi di utenti con un diverso grado di competenza e informatizzazione: quelli che hanno necessità di consultare direttamente le basi cartografiche o indirettamente le banche a valenza territoriale ad esse correlate, quelli che hanno bisogno di funzioni GIS sofisticate per i propri compiti istituzionali, ecc. 8.4) Il Sistema Informativo Territoriale 8.4.1) Accesso E’ possibile accedere al SIT del Comune di Modena dalla homepage www.comune.modena.it/comune cliccando sulla voce corrispondente, oppure digitando direttamente http://sit.comune.modena.it. 272 Arrivati alla homepage del SIT si possono selezionare le seguenti applicazioni: • mappa tecnica; • piano regolatore; • cerca particelle; • mappa dei servizi. 8.4.2) Mappa tecnica Questa mappa, per le sue caratteristiche intrinseche e le sue funzionalità, è indirizzata soprattutto agli utenti tecnici e professionisti. La ricerca e la localizzazione dell’oggetto di interesse può essere fatta: • digitando l’indirizzo e/o il numero civico (fig 8.2: la via cercata viene poi evidenziata in rosso sulla mappa e il numero civico in blu); • selezionando il luogo (città di Modena o posti di maggiore interesse come la stazione ferroviaria, Piazza Grande, ecc.); • indicando la particella (foglio e mappale). La visualizzazione può essere effettuata: • tramite gli abituali comandi di zoom; • inserendo la scala richiesta (da 1:50000 a 1:1000); • selezionando la posizione della finestra. E’ possibile scegliere e modificare la dimensione della mappa in pixel tramite il comando apposito (400x400, 600x600, ecc.). Per ottenere informazioni sugli oggetti, bisogna prima di tutto inserire il tematismo sul quale si vuole ricevere informazioni, quindi è sufficiente cliccare sulla mappa in corrispondenza dell’oggetto e il sistema apre una finestra con le informazioni disponibili. Gli abituali comandi di zoom e di centramento sono d’aiuto per la localizzazione e la legenda è utile per la definizione dei simbolismi. Infine si può procedere alla stampa dell’area di interesse con le cartografie e i tematismi selezionati. 273 Fig. 8.2: mappa tecnica: ricerca e localizzazione dell’oggetto cercato 274 Analizziamo ora i tematismi e le cartografie disponibili cercando di individuare quali sono realmente utili al professionista che, dal pc del suo studio, può acquisire direttamente informazioni sul territorio con un notevole risparmio di tempo e di denaro. E’ possibile selezionare i seguenti tematismi: 1) Aerofoto: c’è un link con il quale è possibile visualizzare la foto aerea relativa alla porzione di territorio selezionata. Alcune informazioni relative al volo (numero strisciata e numero fotogramma) sono consultabili nel settore Cartografia (vedi paragrafo “Gli altri settori); comunque con tutte le cautele relative al periodo di presa e al suo aggiornamento, le aerofoto possono essere utili per avere un’immagine tridimensionale della zona, con un’immediata leggibilità della situazione plano –altimetrica esistente per studi urbanistici ed edilizi, finalizzati ad un eventuale intervento nell’area analizzata. Le aerofoto ora consultabili saranno in breve tempo sostituite con delle immagini nuove ottenute da un volo già effettuato (a Maggio): queste aerofoto avranno lo stesso taglio delle precedenti, saranno a colori (il che contribuisce sicuramente ad una lettura più immediata), ma saranno comunque semplice riprese fotografiche e non immagini ortopiane. 2) Archi stradali: (figura 8.3) nella tabella vengono visualizzati il nome della strada, il codice strada, il codice tratto (riferimento alla procedura delle aste) e gli estremi della numerazione civica (civici minimi e massimi). Sarebbe di maggiore interesse conoscere la larghezza della strada e la sua classificazione (strada statale, strada comunale, ecc.) per eventuali edificazioni che richiedano la corretta applicazione delle distanze minime previste. 275 Fig. 8.3: mappa tecnica: visualizzazione arco stradale 276 3) Reti: • linee elettriche esistenti: nome della linea, tipo (anche se da disattivare, da smantellare, ecc.), tensione, gestore (FS, ENEL, ecc.); • reticolo fognario (figura 8.4): lunghezza, dimensioni, tipo di sezione (circolare, scatolare, ecc.), pozzetti di ispezione (quota del chiusino dal piano strada, quota di scorrimento dal piano strada), punti di interconnessione della rete fognaria (quota del nodo dal piano strada, quota di scorrimento dal piano strada). Le informazioni relative alle linee elettriche sono utili per un’analisi sia di progettazione sia di inquinamento elettromagnetico. Infatti le recenti normative in materia attribuiscono ai Comuni l’attività di vigilanza e di controllo sugli impianti: essi devono garantire la corretta informazione, il monitoraggio, il controllo, la razionalizzazione e gli interventi di risanamento per la tutela dell’ambiente e della popolazione dall’inquinamento elettromagnetico. Quindi dovrebbero essere riportati anche le leggi e i regolamenti, i limiti ammissibili alle varie frequenze, le modalità del monitoraggio e dei controlli, ecc. Inoltre sarebbe auspicabile aggiungere alcune informazioni necessarie per valutare l’influenza degli elettrodotti sui parametri di progettazione, per determinare le distanze orizzontali e verticali dagli elettrodotti e verificare il rispetto della Legge Regionale inerente a queste distanze di rispetto; tali dati sono, ad esempio, le altezze indicative dei fili (traliccio e catenaria), tenendo conto della non trascurabile dilatazione dovuta alle condizioni metereologiche. Le informazioni relative al reticolo fognario sono indispensabili per un corretto progetto finalizzato all’autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura e per la pianificazione di nuove reti. 277 Fig. 8.4: visualizzazione della fognatura e dei pozzetti di ispezione 278 4) Particelle catastali: foglio, mappale e superficie. Queste informazioni non solamente sono indispensabili per il calcolo degli indici, ma, integrate da quelle relative al Piano Regolatore, forniscono un quadro completo per la zona di interesse e per la redazione del Certificato di Destinazione Urbanistica. 5) Sezioni di censimento: numero della sezione, numero abitanti complessivo e per fasce di età. Questi dati sono molto utili per un’eventuale pianificazione e progettazione di strutture e servizi, diversificati a seconda del numero degli abitanti e della fascia di età. Inoltre si possono scegliere (dall’elenco sottostante la mappa) le seguenti cartografie da visualizzare: 1) La Cartografia di base (carta catastale integrata) e/o Carta tecnica regionale: queste sono, come già detto precedentemente, due delle principali basi cartografiche per il SIT del Comune. 2) La Carta della zonizzazione acustica attribuisce a ciascuna porzione omogenea di territorio di una delle sei classi acustiche individuate dalla normativa vigente (aree protette, aree residenziali, aree di tipo misto, ecc.), mentre la Carta del rumore misurato associa ad ogni zona (definita nella carta della zonizzazione acustica) un valore limite di rumorosità ambientale in livello equivalente di pressione sonora ponderata “A” espresso in dBA ed evidenzia la percentuale di ogni zona sull’area complessiva. 3) Limiti agevolazioni fiscali: area metanizzata e limiti agevolazioni fiscali 80 m. Per questo tematismo ci si deve riferire all'articolo 27, punto 3 della legge 23.12.2000 n° 388 (legge finanziaria 2001), che riguarda le agevolazioni fiscali per l'acquisto di gasolio e gpl ad uso riscaldamento nelle zone non servite dalla rete gas metano: i cittadini hanno diritto all'acquisto di gasolio e GPL a prezzo agevolati. Il Consiglio Comunale ha in pratica approvato una cartografia in due tavole del territorio Comunale che individua come zone non metanizzate le aree non urbane esterne ad una fascia di 80 metri dalla più vicina conduttura gas. Per avere le agevolazioni bisogna prima di tutto verificare sulla carta allegata alla Delibera di Consiglio Comunale se l'edificio per cui si chiede 279 lo sgravio rientra nella fascia considerata non metanizzata, ossia se lo stesso è posto a più di 80 metri dalla più vicina conduttura gas. La cartografia è appunto consultabile nel SIT e si ha anche il link da Monet. 4) Foto aeree: quadro d’unione aereofotogrammetrico. 5) Linee elettriche: linee elettriche differenziate a seconda della tensione e se disattivate o da disattivare, distanze di rispetto dagli elettrodotti, cabine. 6) Ripetitori di cellulari: direzione di emissione e indicazione della società (TIM, Omnitel, ecc.). Questi dati sono utili per l’analisi dell’inquinamento elettromagnetico. 7) Sezioni di censimento: limiti della sezione. 8) Reticolo fognario (fognature, chiusini, nodi) e fossi irrigui. 8.4.3) Piano Regolatore Negli ultimi anni il Comune ha ridisegnato il proprio Piano Regolatore Generale in forma numerica sulla base catastale, ha impiantato il sistema per la diffusione attraverso internet e promosso la sua pubblicazione su supporto magnetico. Il PRG viene gestito con il software GEOPRG della GeoGraphics. E’ stata redatta anche un versione del PRG su CTR nel rapporto 1:5000, ai sensi dell’art.64 comma 1 legge regionale 47/1978, ma non viene utilizzata per queste applicazioni. IL PRG del 1999, con variante vigente da luglio 2000, è stato pubblicato in rete come una delle sezioni del SIT: questa mappa consente al cittadino, ma soprattutto ai tecnici e ai professionisti, un servizio di accesso facilitato ed evoluto agli strumenti urbanistici. I dati sono utili all’utente generico che ha bisogno di informazioni sul territorio per gli scopi più disparati, ma anche al professionista soprattutto per la fase iniziale della progettazione (ad esempio per valutare le possibili modifiche nella destinazione d’uso oppure le modalità di intervento ammissibili). In futuro si avrà un arricchimento dei contenuti informativi, in particolare come supporto delle problematiche della viabilità, mobilità e traffico ecc. Il Comune è anche interessato ad una dimensione sovracomunale per quanto 280 concerne le problematiche di piani regolatori provinciali e il cosiddetto marketing territoriale. Gli estratti di PRG sono scaricabili in formato pdf (Adobe Acrobat Reader) ed è inoltre necessario installare sul proprio PC degli appositi fonts della Esri per la corretta rappresentazione della simbologia, scaricabili gratuitamente sia per i sistemi Windows sia per i sistemi Macintosh. In generale, ogni utente può attivare i seguenti servizi: - Consultazione interattiva della cartografia di base e delle tavole di piano: una volta visualizzato l’elenco delle tavole, che costituiscono gli elaborati grafici del PRG, ciascuna di queste è consultabile in maniera interattiva: • indicando un “luogo notevole” (piazza, edificio storico, stazione ferroviaria…) o mediante zoom o scala; • richiedendo le informazioni collegate ad elementi grafici. - Consultazione della normativa: • in formato ipertestuale: è possibile consultare tutti gli articoli di PRG; • a partire dalla cartografia: nella cartografia e nelle tavole di piano, è possibile, cliccando su un punto del territorio, aprire una finestra sulla normativa che si applica alla zona individuata. - Produzione dell’estratto di normativa relativa a uno o più mappali catastali: l’utente può indicare foglio e numero di particella di uno o più mappali; il sistema produce un estratto di mappa riportante i confini dei mappali selezionati e l’intersezione con il piano regolatore; inoltre per ogni area risultante viene visualizzata la disciplina di PRG. Ci sembra opportuno precisare che la cartografia pubblicata in rete è disponibile solo per la consultazione, il piano regolatore vigente è quello depositato presso il Settore Pianificazione Territoriale del Comune. Vediamo ora nei dettagli. L’interfaccia web e i comandi sono gli stessi della mappa tecnica (alla quale si rimanda): cambiano i tematismi e le cartografie selezionabili. E’ possibile visualizzare i seguenti tematismi: 1) Aerofoto: si rimanda alla Mappa Tecnica. 2) Centro storico cittadino: è possibile cliccare su due opzioni per la zona selezionata: 281 • destinazioni d’uso: è il link alla tavole della cartografia di PRG (variante –“Destinazione d’uso urbanistico”) in scala 1:2000 con le destinazioni d’uso visualizzabili nella mappa allegata (residenza, servizi, polifunzionale, ecc.); • modalità di intervento: è il link alla tavole della cartografia di PRG (variante –“Disciplina particolareggiata del Centro storico”) in scala 1:2000 con i vincoli e le modalità di intervento e trasformazione visualizzabili nella mappa allegata (Categorie di intervento: restauro e risanamento conservativo, ripristino tipologico, ristrutturazione edilizia, perimetro Centro storico, ecc. Localizzazione dei decreti di vincolo: immobili tutelati, canali tutelati, esercizi commerciali tutelati, ecc.). 3) Confini fogli catastali: vengono forniti il numero di foglio e la superficie catastale della zona selezionata, inoltre vi è un link al foglio dalla sezione Cartografia del Comune: i fogli catastali sono visualizzabili tramite il programma CAD Viewer. 4) Edifici tutelati: viene messo in evidenza il tipo di vincolo (restauro scientifico, riqualificazione e ricomposizione tipologica, ecc.) e c’è il link per una scheda (figura 8.5) contenente informazioni (ubicazione, foglio, mappale, coordinate topografiche, tipologia ed epoca di costruzione), localizzazione, foto e vista 3D. 282 Fig 8.5 283 5) Frazionali: con questa voce, di significato non immediato, ci si riferisce ai centri storici dei nuclei frazionali (Marzaglia, Paganine e San Damaso). Cliccando sulla mappa in corrispondenza di essi c’è un link con la cartografia di Piano Regolatore, dove in scala 1:1000 sono consultabili due tipologie di tavole: • destinazioni d’uso urbanistico (residenza, servizi, ecc.); • modalità di intervento (restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, ecc.). 6) Particelle catastali: vengono forniti il numero di foglio, il numero di mappale, la superficie catastale (nominale) e quella geometrica (reale) della zona selezionata; inoltre vi è un link alle norme di PRG relative alla particella, per il quale si rimanda al paragrafo “Cerca particelle”. 7) Tavole 5000: è il collegamento con le tavole del PRG (fig. 8.6). Vengono forniti il numero della tavola relativa alla zona selezionata e il link alla tavola di PRG (variante –“Versione strutturale”) in scala 1:5000, con le utilizzazioni del suolo (autostrada, fasce di rispetto a vie di comunicazione, zone omogenee, ecc.). 284 Fig. 8.6: quadro d’unione delle tavole 1:5000 del PRG 285 8) Varianti: viene evidenziato sulla mappa il perimetro dell’area sottoposta a variante e c’è anche il link alla tavola e alla normativa di PRG. 9) Zone elementari (fig.8.7) : a parte il codice della zona, c’è il link con la mappa e la normativa di PRG della zona dove vengono forniti: • i dati generali : ubicazione, classificazione normativa, superficie, politica di ambito territoriale; • le prescrizioni comuni all’intera zona elementare: numero massimo delle abitazioni, superfici adibite alle attività produttive, ai servizi di quartiere, ecc. • gli obiettivi e i criteri urbanistici: programmi di pianificazione urbanistica con leggi relative, altezze massime per abitazioni, attività produttive, ecc., destinazioni edilizie ammesse; • prescrizioni relative alle aree comprese nella zona elementare (strutture, attività, attrezzature, ecc.). Fig 8.7: PRG: zone elementari 286 287 288 Si possono selezionare le seguenti cartografie: 1) Cartografia di base: carta catastale integrata; 2) Varianti: saranno via via pubblicate le varianti proposte ed in corso di adozione; 3) Quadro Tavole 5000 di Piano Regolatore: selezionando “tutta la città” si ottiene il quadro d’unione delle tavole, da cui è possibile selezionare la tavola desiderata; 4) Foto Aeree: quadro d’unione aereofotogrammetrico; 5) Zone territoriali omogenee urbane e extraurbane (parti in centro storico, parti soggette a politiche di intensificazione, ecc.); 6) Destinazioni Urbanistiche (aree per residenza, aree per terziario, aree per servizi di quartiere, ecc.); 7) Perimetri di rispetti vari (distanze da elettrodotti, impianti di depurazione, ecc.); 8) Prescrizioni di PRG (Capo 14 Attuazione della disciplina di Piano Regolatore, Capo 61 Tutela del Patrimonio edilizio – restauro scientifico, ripristino tipologico,ecc. -, Capo 23 Uso specifico di immobili commerciali, ecc.). Per tenere conto anche dei cittadini che non hanno ancora la possibilità di una connessione internet o che hanno ancora poca dimestichezza con le nuove tecnologie, l’Amministrazione Comunale ha diffuso il PRG anche su Cd – Rom: in esso è possibile visualizzare la maggior parte delle informazioni contenute nella sezione Piano Regolatore del SIT, infatti ci sono: • Tavole 1:5000: quadro d’unione da cui è possibile visualizzare la tavola di interesse; • Zone elementari: è possibile visualizzare la mappa della zona di interesse in scala 1: 5000 e la normativa di PRG relativa alla zona elementare selezionata; • Centro storico (destinazioni – modalità di intervento in scala 1:2000); • Servizi: Piano dei servizi in scala 1:10000 (aree carenti di servizi, aree per servizi di quartiere, ecc.); 289 • Edifici vincolati: dalla mappa è possibile visualizzare gli edifici vincolati differenziati per vincolo tipologico (restauro e risanamento conservativo, ripristino tipologico, ecc.), inoltre cliccando su quello di interesse è possibile aprire una scheda con informazioni (foglio, mappale, coordinate topografiche, ecc.), localizzazione, foto e vista 3D. Infine è possibile accedere ad un elenco degli edifici vincolati; • Norme di attuazione. I file sono in formato .pdf, le tabelle in formato .xls (Excel). 8.4.4) Cerca particelle E’ senza dubbio uno dei servizi più avanzati: rappresenta la produzione di Certificati di Destinazione Urbanistica per via telematica, attualmente “proforma” (“l’estratto ha valore informativo e non può sostituire la certificazione prevista dalla legge”), ma con tutte le caratteristiche per costituire nel prossimo futuro certificazione a tutti gli effetti. Il Certificato Urbanistico è ottenibile dalla sovrapposizione delle mappe catastali col piano regolatore, attuata in modo esemplare dal Comune di Modena: infatti non si è attuata una mera digitalizzazione delle mappe catastali, ma queste mappe sono state integrate da informazioni provenienti da frazionamenti e progetti riguardanti soprattutto le aree nuove. I dati consultabili dall’utente sono gli stessi utilizzati dal personale tecnico del Comune per l’emissione del Certificato Urbanistico: questo non solo evita la duplicazione dei dati, ma consente anche la coerenza e l’aggiornamento delle informazioni. I problemi che ancora sussistono, ma che avranno una soluzione nell’immediata futuro, sono di natura tecnica: a parte la possibile introduzione della firma digitale, si sta pensando ad una soluzione “intermedia” che consentirebbe al cittadino di conoscere, per via telematica, la data di consegna del Certificato di Destinazione Urbanistica e quindi il ritiro presso gli Uffici Comunali. Una volta entrati nella consultazione per particelle catastali (figura 8.8), è sufficiente inserire il foglio e il mappale di una o più particelle: viene evidenziata sulla mappa la particella di interesse con le relative norme e 290 vincoli di PRG per ciascuna delle porzioni relativa alla particella, individuate nell’estratto di mappa (figure 8.9 e 8.10). Non viene riportata l’esatta indicazione metrica, relativa alla quantità di superficie interessata dalle diverse zonizzazioni urbanistiche, ma solo una descrizione qualitativa, cioè la percentuale di ciascuna porzione sul totale (parte ricade in ZONA A, parte ricade in ZONA B, ecc.). Le informazioni a cui è possibile accedere sono: le zone elementari, i programmi di pianificazione, le fasce di rispetto, il perimetro del territorio urbanizzato e del centro edificato, la tutela dei siti, ecc. Inoltre per le diverse zone elementari vi è un ulteriore link per il quale si rimanda al paragrafo “Piano Regolatore” tematismi punto 9). Fig. 8.8: cerca particelle: consultazione per particelle catastali 291 Fig 8.9 (a e b): visualizzazione sulla mappa tecnica e tabella della particella selezionata 292 Fig. 8.10: norme e vincoli di PRG per ciascuna delle porzioni relativa alla particella 293 8.4.5) Mappa dei servizi A differenza delle precedenti, questa mappa ha un aspetto meno tecnico indirizzato all’utente generico, ad esempio per quello che riguarda la rappresentazione e collocazione dei servizi pubblici e privati di varia utilità su mappe tematiche. Dall’altra parte, per quanto riguarda ad esempio i bacini delle scuole o le particelle catastali, può essere utile anche al professionista. L’interfaccia web e i comandi sono gli stessi delle mappe precedenti (alle quali si rimanda). Cliccando sulla mappa viene evidenziato, ad esempio, il servizio più vicino. Sarebbe però auspicabile inserire informazioni più dettagliate in particolar modo per gli esercizi commerciali, ma soprattutto sfruttare maggiormente le potenzialità del SIT introducendo l’indicazione del percorso da effettuare da una localizzazione scelta, il calcolo della distanza, gli eventuali servizi di trasporto pubblico disponibili, ecc. Stesso discorso può essere fatto per i bacini delle scuole: si potrebbe calcolare la distanza dal luogo selezionato alla scuola più vicina, i servizi pubblici disponibili per i bambini, ecc. Inoltre sulla base di informazioni di questo tipo (come anche sezioni di censimento e circoscrizioni, dove vengono forniti il numero degli abitanti anche per fasce di età) professionisti e tecnici possono valutare la situazione esistente dei servizi e un’eventuale progettazione di nuovi; infine questi dati possono essere utili anche per gli esperti di geomarketing. I tematismi e le possibili visualizzazioni in mappa sono molteplici (alberghi, centri commerciali, farmacie, bacini delle scuole, circoscrizioni, ecc.), anche se è possibile fare altre estensioni: aggiungere, ad esempio, i servizi a scala urbana come le linee degli autobus, la localizzazione degli impianti sportivi, ecc. Alcune di queste applicazioni, come le linee degli autobus, sono in fase di realizzazione; però non c’è ancora alcun collegamento con il Piano dei Servizi: esso non è neanche consultabile nel sito Pianificazione Territoriale, ma solamente nel Cd –Rom relativo al PRG. Comunque, entro breve tempo, la mappa dei servizi sarà intergrata con la mappa interattiva di Monet, includendo così in un’unica mappa diverse funzionalità, sia di carattere turistico-culturale che tecnico. 294 Fig 8.11: mappa dei servizi: circoscrizioni (visualizzazione e informazioni) 295 Fig. 8.12: visualizzazione dei centri commerciali sulla mappa dei servizi 296 8.5 ) Gli altri settori Per arrivare alla homepage del comune di Modena basta digitare www.comune.modena.it e selezionare la voce “Comune” nella finestra a tendina “Enti e Servizi”, oppure digitare direttamente www.comune.modena.it/comune. Dal 1985 è iniziato il processo di informatizzazione delle procedure, in costante aggiornamento, quindi sono diverse le sezioni presenti on line. Nella homepage è possibile selezionare fra i vari settori: • Guida ai servizi della città (Ambiente, Edilizia, Programma di riqualificazione della fascia ferroviaria, ecc.); • PRG; • SIT (si rimanda al paragrafo 8.4); • Cartografia; • Modulistica; • Edilizia Privata; • e fra le banche dati quella relativa alle Pratiche Edilizie. 8.5.1) Pianificazione Territoriale: PRG Questo settore si configura come un settore di consultazione degli strumenti urbanistici relativi al Comune di Modena. Basta digitare www.comune.modena.it/spt/ e si arriva al sito del Settore Pianificazione Territoriale del Comune: si può accedere al PRG, vigente dal luglio 2000, ai documenti attuativi approvati e ai materiali (tavole, relazioni, fotografie) degli ultimi Piani Particolareggiati approvati. Per la visualizzazione e la stampa degli elaborati, in formato .pdf, è necessario avere installato sul pc il software Adobe Acrobat Reader (scaricabile gratuitamente); per la simbologia degli elaborati grafici del PRG, occorre installare i fonts ESRI (anche questi scaricabili gratuitamente) e i progetti sono in formato .dwg (Autocad). Sono disponibili on line informazioni complete su: • Piano Regolatore Generale: link al SIT, norme e regolamenti di attuazione, delibere (varianti, modifiche, ecc.), informazioni. 297 • PEEP (Piano Edilizia Economica Popolare) e PIP (Piano Insediamenti Produttivi): variante 2000, criteri di progettazione, norme di attuazione, ecc. • Piani Particolareggiati, Piani di Recupero e Progetti Speciali (Fascia Ferroviaria con collegamento al sito specifico www.comune.modena.it/fasciaferroviaria/); • Relazioni con l’Università: il Settore Pianificazione ha strutturato dei Laboratori di Tesi con le facoltà (ingegneria e architettura) di alcune città (Bologna, Milano, Venezia, Firenze) per l’elaborazione delle tesi, anche sviluppando la collaborazione fra i dirigenti comunali e i docenti universitari. In questo settore si possono avere informazioni relative all’attività svolta. • Cartografia: link al sito cartografico del Comune di Modena; • Segreteria: oltre alle informazioni, vi è una parte anche di modulistica. • Novità e aggiornamenti: progetti, moduli, documenti più recenti. 8.5.2) Cartografia Per le informazioni generali relative alle basi cartografiche si rimanda al Capitolo 7 “Il SIT del Comune di Modena: esempio e modello”. Le principali cartografie in possesso del Comune di Modena sono disponibili per la consultazione e lo scarico: per accedervi si può cliccare sulla sezione relativa nella homepage del Comune o digitare direttamente www.cartografia.comune.modena.it.; questa sezione si divide in tre settori: • Cartografia; • Topografia; • Toponomastica. Per la visualizzazione corretta delle pagine del sito i browsers utilizzabili sono Microsoft Internet Explorer e Netscape Navigator. Per la visualizzazione dei disegni in Autocad presenti in questa sezione, è necessario installare sul pc il plug in WHIP! di Autodesk, invece la visualizzazione delle immagini di grafica vettoriale avviene tramite un’Applet Java, CAD Viewer di Ar.No.NA., che non necessita di alcuna installazione e funziona con tutti i sistemi operativi. 298 I files sono visualizzabili in formato dwf e scaricabili in formato dwg (Autocad 12); i comandi sono quelli usuali di pan, zoom, attivazione/disattivazione layers, ecc. I colori e la simbologia usati sono spesso fuorvianti perché cambiano passando da una cartografia all’altra: ad esempio i limiti dei fogli catastali una volta sono in colore giallo, un’altra volta arancio. Tutte le mappe visualizzabili sono in formato vettoriale, quindi in questa sezione, dato il suo aspetto puramente cartografico, non sono sfruttate le tecnologie informatiche tipiche di un SIT, come ad esempio il collegamento con informazioni alfanumeriche. I dati consultabili sono utili all’utente generico se desidera avere informazioni territoriali e al professionista per un’analisi dettagliata sul territorio per un’eventuale prima progettazione. Vediamo ora nei dettagli le diverse sottosezioni. a) Cartografia In questo settore si possono visualizzare, scaricare e stampare le seguenti cartografie: 1) Mappe catastali integrate (scala 1:1000/1:2000) Da un primo quadro d’unione basato sulla CTR (in rosso), ma con un’ulteriore suddivisione, si clicca sul riquadro di interesse e si arriva ad una mappa di maggiore dettaglio dove vengono evidenziati i diversi fogli catastali. Da questa si può quindi selezionare il foglio catastale scelto, dove sono evidenziate anche le particelle. Inoltre c’è anche un comando di ricerca dove si può inserire direttamente il numero del foglio catastale di interesse. Le principali informazioni catalogate nei diversi layers ed evidenziate in mappa sono: • numerazione civica, toponomastica, viabilità esistente e di nuova realizzazione • confini delle mappe e delimitazione delle particelle catastali; • edifici nuovi e demoliti non presenti nella cartografia di base; • canali e acque; • ecc. 299 2) Carta Tecnica Regionale (scala 1:5000) Dal quadro d’unione cliccando all’interno del riquadro scelto viene richiamata e visualizzata la tavola selezionata oppure si può inserire il numero della tavola nel comando di ricerca. Data la complessità della legenda della CTR, richiederebbe molto tempo riportarla per intero, però sarebbe auspicabile almeno associare ai layers i colori relativi. 3) Riprese Aereofotogrammetriche Da una ricognizione aerea dell’intero territorio comunale, eseguita il 6 marzo 1998, sono state prodotte 200 stampe fotografiche in bianco e nero in scala 1:2000 secondo il quadro d’unione delle vecchie mappe catastali a perimetro aperto (consultabili presso il Servizio Cartografico Comunale). Inoltre sono state prodotte le corrispondenti immagini digitali in formato TIFF con risoluzione a 600 dpi, ulteriormente frazionate per una migliore gestione delle stesse. Infatti, nel sito, da un quadro d’unione basato sulla CTR con evidenziati i fogli catastali e un’ulteriore suddivisione in azzurro, si può selezionare la foto aerea desiderata e la data in cui è stata effettuata. Mancano, come abbiamo già evidenziato altre volte, le informazioni relative al volo (quota, numero strisciata, numero fotogramma, camera utilizzata, ecc.). 4) Tracciati ferroviari (scala 1:2000) In due mappe distinte, tracciate su base catastale, sono rappresentati il tracciato ferroviario Modena – Nord (variante linea storica) e il tracciato dell’alta velocità. Manca però la legenda che consentirebbe un’immediata lettura delle mappe suddette. b) Topografia E’ l’archivio dei rilievi topografici relativi al territorio urbano: l’interfaccia grafica facilita la ricerca del rilievo topografico direttamente sulla mappa di Modena (quadro d’unione della CTR). E’ possibile, una volta individuata la zona dove il rilievo è ben evidenziato, visualizzare i disegni realizzati con Autocad e avere alcune semplici informazioni (tipo di rilievo, esatta ubicazione, data in cui è stato effettuato, nome del professionista incaricato). Le modalità del rilievo sono quelle catastali. 300 c) Toponomastica Si tratta di una mappa toponomastica (figura 8.13) derivata dalla Carta Tecnica Regionale: è rappresentata non solo la viabilità esistente, ma anche quella in fase di realizzazione. Oltre alla toponomastica, sono presenti anche altre informazioni, come ad esempio le ferrovie, i fiumi, le autostrade e l'indicazione delle principali località. Esistono tre diverse versioni dello stradario: • stradario di base; • stradario di base con l’inserimento dei sensi unici e delle strade chiuse del Centro Storico e delle aree limitrofe; • stradario di base con la suddivisione del territorio comunale in circoscrizioni. L’ultimo aggiornamento è stato effettuato nel marzo 2000. In questo settore cliccando sul comando “scheda vie” è possibile inserire, anche parzialmente, il nome della via o della piazza che si intende cercare e saranno visualizzate le schede vie relative (per assonanza ce ne può essere più di una): in esse sono riportate le seguenti informazioni: • origine toponimo: descrizione sintetica sull’origine dei nomi e dei luoghi (artisti, letterati, città d’Italia, ecc.); • morfologia: descrizione utile per l’identificazione sul territorio, in particolare vengono indicati l’inizio, lo sviluppo e il termine della via; • dimensioni: per ora c’è solo la lunghezza in metri; • codice: identificazione di ogni singola denominazione con una numerazione progressiva con vuoti di numerazione utili all'inserimento di nuove codifiche. Non esiste però un rapporto diretto tra la ricerca della via e la visualizzazione della stessa sulla mappa, applicazione che sarebbe auspicabile inserire. D’altra parte nel SIT (vedi paragrafo “mappa tecnica”) è possibile la visualizzazione di una via sulla mappa e il collegamento con la tabella degli archi stradali, ma non c’è ancora il collegamento con la scheda vie. 301 Infine dalla homepage del settore ciccando sul comando “ trova vie” si accede ad una mappa interattiva di Modena, su questa è possibile usare i comandi ricerca indirizzo, risorse u mappa (emergenze, arte e cultura, ecc.) e calcolo percorso.” Fig. 8.13: mappa toponomastica 302 8.5.3) Modulistica on line E’ possibile scaricare moduli del settore Ambiente (impianti e tecnologie), del Settore Edilizia Privata (Comunicazione di inizio lavori, autorizzazione edilizia, abitabilità, ecc.) nei formati .pdf (Adobe Acrobat Reader) e .doc (Word) ed altri. 8.5.4) Edilizia Privata Per le opere edilizie e le pratiche edilizie è possibile consultare una descrizione generale, la procedura per le varie operazioni, gli uffici addetti, le modalità e il costo per l’inoltro della pratica, la normativa di riferimento; inoltre è possibile scaricare la modulistica relativa. Inoltre nel settore Edilizia Privata della sezione “Guida ai servizi della città” si può consultare e scaricare il Regolamento Edilizio. 8.5.5) Banche Dati delle Pratiche Edilizie E’ senza dubbio uno dei settori più innovativi e più utile sia al cittadino sia al professionista: infatti è possibile effettuare la ricerca (figure 8.14) di una pratica edilizia (concessione edilizia, abitabilità, autorizzazione, ecc.) all’interno della banca dati, sapere lo stato della pratica (in attesa di esame, inizio iter, assentito, inizio lavori, ecc.) e visualizzarla (numero di prot., oggetto, situazione, richiedente, progettista, direttore dei lavori, riferimenti, ecc.). Quindi da casa o dall’ufficio, evitando inutili attese e perdite di tempo, non solo si può venire a conoscenza dello stato della pratica, ma questo è possibile in tempo reale. La ricerca può avvenire: • per protocollo (è sufficiente inserire il numero e l’anno); • per via (nome della strada); • per fabbricato (nome della via e civico); • per dati catastali (foglio e mappale); • per anagrafica (cognome e nome, o ragione sociale); • per seduta della Commissione Edilizia (numero e data). Nelle schermate successive possono essere richiesti ulteriori dati (ad esempio se il soggetto selezionato è il richiedente o il direttore dei lavori). 303 Fig. 8.14 (a e b): banche dati pratiche edilizie 304 8.5.6) Ambiente: il progetto I.S.O.L.A Digitando www.comune.modena.it/sceltesostenibili/verde si arriva ad un sito nel quale si possono consultare le informazioni relative al sistema verde della città: i parchi, la tipologia del verde, la gestione, i controlli e gli interventi sulle alberature, ecc. Per quanto riguarda la cartografia, il Settore Risorse e Tutela Ambientale è un forte produttore di mappe tematiche e cartografia in generale. E’ utilizzato il software ArcView della Esri per la produzione di tematismi sulla base delle zone elementari definite dal PRG e per la visualizzazione del verde di servizio. Il verde di arredo invece è ancora su supporto cartaceo anche se tra breve dovrebbe essere tradotto in formato numerico. Fra poco tempo diverse applicazioni relative al verde saranno pubblicate in rete. Inoltre nella sezione “Progetti” accessibile dalla homepage, vi è un settore dedicato al progetto I.S.O.L.A. (Information System for the Orientation of Local Actions), finanziato dalla Commissione Europea: esso vuole essere un supporto informativo e informatico a disposizione del Comune per l’orientamento, l’analisi e la valutazione ambientale in tema di pianificazione urbanistica sostenibile e contabilità ambientale. E’ opportuno sottolineare che il progetto ISOLA è un prototipo di ricerca e, per ora, non sono previste esperienze applicative. Inoltre l’impianto metodologico – procedurale sviluppato dovrà avere la caratteristica di poter essere esportato anche in altre realtà locali: infatti uno dei principali obiettivi del progetto è l’esportabilità e la riproducibilità in altre realtà territoriali conservando il proprio contenuto metodologico e informatico. Quindi il prototipo che si sta realizzando non ha come possibile campo applicativo solamente il Comune di Modena, ma un qualunque ente locale. Altro obiettivo di questo progetto è mettere a dispostone dell’ente locale un metodo per l’orientamento di politiche, strategie, strumenti pianificatori e interventi in campo ambientale: per raggiungere questo obiettivo il progetto 305 intende essere un supporto informatico all’analisi e alla valutazione ambientale. I supporti informativi e informatici costituiscono parte integrante del progetto per l’automatizzazione delle elaborazioni, estrazioni e restituzioni previste: infatti parte integrante del progetto, insieme alla definizione del metodo, è la predisposizione del motore “informatico”, nell’ambito del quale particolare ruolo assume l’interfaccia utente, per consentire all’utente finale di operare direttamente sui dati del problema e di scegliere le funzioni da eseguire su di essi. Proprio in questi aspetti sta l’idea forte del supporto ai processi decisionali. Il progetto I.S.O.L.A nasce da un’esperienza più che decennale maturata dal Comune di Modena nel campo della progettazione, elaborazione e messa a punto di innovativi supporti ad una prassi di pianificazione urbanistica consapevole del concetto di sostenibilità urbana e territoriale. Inoltre il progetto beneficia anche del più tardivo impegno per l’attuazione di prime forme di bilancio ecologico territoriale. Il completamento del progetto è previsto per il 2002 e l’impianto metodologico – procedurale sviluppato potrà essere esportato, come già detto, anche in altre realtà locali: infatti uno dei principali obiettivi del progetto è l’esportabilità e la riproducibilità in altre realtà territoriali conservando il proprio contenuto metodologico e informatico. Gli elementi base costitutivi del progetto sono (figura 8.15): 1) Ecopiano: metodo di pianificazione urbanistica, incentrato sui fattori ambientali in sede di formazione e gestione del PRG e quindi delle scelte urbanistiche del territorio comunale. Questa metodologia di approccio all’elaborazione e gestione della strumentazione urbanistica deriva dall’evoluzione e dall’ulteriore sviluppo dell’esperienza svolta dal Comune di Modena per la formazione del Progetto Ambiente per la Variante Generale al PRG del 1989 – 91: tale progetto rappresentò uno dei primi casi, nella pratica pianificatoria, di integrazione tra obiettivi ambientali e disciplina urbanistica. 2) Ecobilancio (o Bilancio Ecologico Territoriale B.E.T): procedura di sistematica contabilità ambientale in grado di misurare, attraverso idonei indicatori: 306 • la qualità e il trend delle matrici ambientali; • il livello di pressione indotto sulle risorse naturali dalle diverse componenti del sistema insediativo al degrado ambientale; • l’efficacia delle politiche e gestioni ambientali attuate dall’Amministrazione Comunale. Per fare ciò è necessaria la conoscenza di tutte le informazioni sul sistema urbano/territoriale che contribuisce alla determinazione dello “stato” dell’ambiente. 3) Ecogestione: azioni locali per l’ambiente, che consistono in un processo iterativo di: • analisi dello stato di bisogno; • definizione degli obiettivi; • valutazione e scelta delle azioni più idonee; • realizzazione degli interventi finalizzati alla sostenibilità dello sviluppo con le metodologie di ecopianificazione; In questa fase si arriverà quindi a stabilire provvedimenti, progetti, interventi e procedure finalizzati allo sviluppo di un modello sostenibile nell’attività di governo operata dal Comune: per questo è necessario dotarsi di strumenti in grado di simulare gli scenari derivanti da scelte alternative di politica ambientale (governo della mobilità, gestione delle risorse idriche, rumorosità, ecc.) o gli effetti delle azioni da intraprendere per valutarne periodicamente la reale efficacia. 4) Sistema Informativo Ambientale: supporto informatico e informativo che integra le tre componenti suddette in un’unica struttura logica, operativa e tecnologica, agevolando la conoscenza, l’analisi, la valutazione e le decisioni operative. Il sistema informativo ambientale è in grado di archiviare, elaborare, utilizzare e gestire, in più livelli tra loro correlabili, una pluralità di insiemi di dati ambientali e territoriali di diversa natura e provenienza, georeferenziati e non; gli indicatori usati per la selezione dei dati sono misurabilità, reperibilità, qualità e aggiornamento. Il sistema informativo ambientale è inoltre in grado di supportare software applicativi con le seguenti finalità: • per l’Ecopiano: meccanizzazione delle procedure di elaborazione; 307 • per l’Ecobilancio: automatizzazione delle procedure di formazione dei supporti conoscitivi e valutativi necessari per uninformare le attività di pianificazione urbanistica, di gestione delle trasformazioni e degli usi del territorio che ne conseguono ai principi dell’Ecopiano; • per l’Ecogestione: sviluppare modelli previsionali e/o di simulazione in grado di agevolare il perseguimento della massima efficienza ambientale e interfacciare questi modelli per la costruzione di scenari a supporto dei processi valutativi e di scelta delle azioni più idonee. Fig. 8.15: elementi costitutivi del progetto ISOLA Il sistema informativo ambientale rappresenta il valore aggiunto del progetto, cioè l’unificazione in un’unica struttura di questi tre aspetti, come momenti qualificanti delle strategie per un governo sostenibile dello sviluppo, in grado di cogliere, nel loro insieme, l’intera gamma dei provvedimenti e interventi perseguibili a livello locale. Il Politecnico di Milano ha realizzato, nell’ambito del Progetto ISOLA, un prototipo per il controllo della qualità ambientale in ambito urbano utilizzando come GIS il GRASS (Geographic Resources Analysis Support System), integrato con una serie di ulteriori comandi. Infatti essendo il 308 GRASS un GIS public domain, è accessibile a tutti consentendo il trattamento e l’interoperabilità dei dati e, inoltre, esso consente di integrare ai comandi esistenti altri specifici per le analisi previste nel progetto ISOLA. Nell’ambito del progetto la metodologia di valutazione della qualità ambientale è stata definita processo di redazione della Scheda di Valutazione Ambientale, prendendo spunto dagli omonimi documenti sviluppati nel settore Risorse e Tutela Ambientale del Comune di Modena. In questo caso, però, si introduce un Indice di Affidabilità, per la valutazione della qualità della classificazione di una determinata zona geografica. Le Schede di Valutazione Ambientale rappresentano l’esito del confronto tra un tematismo di riferimento, in genere le zone di PRG, e un tematismo di calcolo: questo confronto viene effettuato mediante l’operatore cartografico di overlay. Il formato cartografico dei dati per la costruzione delle Schede è di tre tipi: • mappe vettoriali, tipicamente il PRG; • mappe raster, ad esempio la mappa della subsidenza; • punti sparsi, che rappresentano i valori osservati in campagne di misura, come ad esempio il rumore. E’ stato successivamente stabilito come formato di riferimento quello raster ed è stata definita una metodologia standard e consistente per la costruzione di carte tematiche a partire dai valori osservati. In futuro si ha intenzione di passare dalla situazione attuale di prototipo ad una situazione in cui il prodotto sia facilmente utilizzabile da un utente medio. 309 Bibliografia • Referenti: arch. Zini (responsabile della Cartografia e Toponomastica del Comune di Modena) e Ing. Odorici (Capo Progetto SIT – Centro Elaborazione Dati del Comune di Modena). • Campolieti D., Muratori A., Pagotto A. : “Progetto I.S.O.L.A. : evoluzione delle esperienze di gestione ambientale presso il Comune di Modena”, Atti della 4° Conferenza Nazionale ASITA, 2000; • Biagi L., Brovelli M.A., Negretti M., (Politecnico di Milano, Facoltà di Ingegneria di Como): “Informazione Geografica: un applicativo GIS per il calcolo della qualità ambientale a supporto dell’Ecopiano Urbano”, Atti della Seconda Conferenza di MondoGIS, 2000; • Contatto diretto con Andrea Aime (settore Risorse e Tutela Ambientale del Comune di Modena); • Contatto diretto con Massimo Ferrari del Comune di Modena (per la firma digitale); • Contatto diretto con Morena Croci e Clara Fiandri (settore Pianificazione Urbanistica del Comune di Modena); • Contatto diretto con Mauro Giovetti (settore Cartografia e Topografia del Comune di Modena). 310