EXPO MILANO 2015: NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA PER LA VITA
Expo Milano 2015 è l’Esposizione Universale che l’Italia ospita dal primo maggio al 31
ottobre 2015 ed è il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione.
Per sei mesi Milano si trasforma in una vetrina mondiale in cui i Paesi mostrano il meglio
delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a
garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi
equilibri. Un’area espositiva di 1,1 milioni di metri quadri, più di 140 Paesi e Organizzazioni
internazionali coinvolti, oltre 20 milioni di visitatori attesi.
Expo Milano 2015 è la piattaforma di un confronto di idee e soluzioni condivise sul tema
dell’alimentazione, stimola la creatività dei Paesi e promuove le innovazioni per un futuro
sostenibile. Ma non solo. Expo Milano 2015 offre a tutti la possibilità di conoscere e
assaggiare i migliori piatti del mondo e scoprire le eccellenze della tradizione
agroalimentare e gastronomica di ogni Paese. La città di Milano e il Sito Espositivo sono
animati quotidianamente da eventi artistici e musicali, convegni, spettacoli, laboratori
creativi e mostre.
Per l’occasione IT EXISTS ha realizzato un tour in giornata per prendere parte all’evento
dell’anno e respirare l’aria di EXPO 2015.
Quella che segue è una breve guida che speriamo sia utile per farvi orientare al meglio
all’interno della grande Esposizione Universale.
Dalla descrizione di People Mover, il servizio navetta gratuita Expo 2015, all’elenco dei
15 padiglioni da visitare per finire con lo spettacolo dell’Albero della Vita abbiamo
provato a riassumere le principali attività che, a nostro avviso, sono da visitare durante
una giornata ad Expo 2015 … consapevoli del fatto che un solo giorno non sia sufficiente
per avere una visione dettagliata e completa di Expo 2015 ma che consenta, perlomeno,
di respirarne l’aria e cogliere la straordinarietà dell’evento che sarà sicuramente
entusiasmante!
1 DAY @EXPO: I CONSIGLI PER VISITARE EXPO 2015
PEOPLE MOVER, LA NAVETTA GRATUITA EXPO 2015
Il Sito Espositivo si estende su circa un milione di metri quadri: spostarsi da un punto all’altro del
perimetro dell'area a piedi può risultare difficile, faticoso e poco efficiente, perciò i visitatori
possono decidere di pianificare la propria esperienza e utilizzare per gli spostamenti una
navetta, People Mover. Il People Mover è un servizio di navetta interno gratuito che si articola su un
percorso circolare lungo la perimetrale del sito espositivo.
Con 10 fermate, situate nei punti più strategici della manifestazione, e secondo un tragitto
percorso in senso orario, avrà una cadenza variabile durante l'arco della giornata da un minimo di
5 ad un massimo di 7 minuti.
Il servizio sarà attivo dalle ore 09.00 alle ore 24.00 e, comunque, da un'ora prima ad un'ora dopo
rispettivamente gli orari di apertura e di chiusura del sito espositivo.
La lunghezza del percorso è di circa 5 chilometri ed il servizio sarà attivo per tutti i 184 giorni del
semestre espositivo. I mezzi, dotati di aria condizionata, sono allestiti con configurazioni a 23-28
posti a sedere + 1 posto in carrozzella.
Di seguito sono elencate le principali informazioni relative alle fermate.
• FERMATA 1 (Accesso Ovest Fiorenza/Accesso Ovest Triulza) ⇒ Zona arrivo/partenze metro, zona
arrivo/partenze stazione ferroviaria, parcheggio FieraMilano, Padiglione Zero
• FERMATA 2 ⇒ Expo Center, accesso corridoio Decumano Ovest
• FERMATA 3 ⇒ Cascina Triulza – padiglione della società civile, Children Park
• FERMATA 4 ⇒ Padiglione Italia, Lake Arena
• FERMATA 5 ⇒ Cluster Bio-Mediterraneo, Isole e zone aride
• FERMATA 6 (Accesso Roserio) ⇒ Navette per i parcheggi Arese –Trenno, Parcheggio Roserio, Taxi
• FERMATA 7 ⇒ Collina mediterranea
• FERMATA 8 (Accesso Merlata) ⇒ Parcheggio Cascina Merlata - Autobus, Taxi
• FERMATA 9 ⇒ Conference Centre
• FERMATA 10 ⇒ Cluster Caffé, Riso, Cacao
LA MAPPA di People Mover, la navetta gratuita di Expo con le sue 10 FERMATE
15 PADIGLIONI da visitare: informazioni e consigli utili
1. PADIGLIONE ZERO
Entrando nel Sito Espositivo di Expo Milano 2015 da uno dei due ingressi ovest, Triulza o Fiorenza,
prima di iniziare la lunga passeggiata sul Decumano, ci si imbatte nel Padiglione Zero, la porta di
accesso all’Esposizione Universale, il punto di inizio ideale della visita. Non c’è introduzione migliore
al tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Una serie di spazi, alcuni davvero spettacolari, che
ripercorrono la storia dell’uomo sul pianeta e del suo rapporto con il cibo: dall’invenzione
dell’agricoltura e dell’allevamento, all’esigenza di conservare il cibo, ai progressi della tecnica, ai
paradossi del mondo moderno - lo spreco alimentare, i cibi quotati in borsa. Fino ad arrivare
alle buone pratiche sparse per il pianeta, quelle a cui ispirarsi per il futuro.
Consigli: spalancate gli occhi nella sala
iniziale (non vi diciamo cos’è) e abituatevi al
buio; leggete le piccole didascalie poste in
ogni stanza (non lo fa nessuno, ma sono
utilissime per capire i concetti); soffermatevi
ad ammirare le infinite varietà di semi e frutti
coltivati; guardate con attenzione il video
finale, che vi porterà dalle Canarie alla Sicilia
in ambienti dove uomo e natura vanno
davvero
a
braccetto.
Info utili:
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Aperto fino alle 21
Talvolta qualche coda all’entrata
Visita libera
Tempo di visita attenta: almeno mezzora, meglio cinquanta minuti
2. SVIZZERA
La Svizzera ha fatto del concetto Nutrire il pianeta, energia per la vita il suo padiglione Expo.
Nel senso che non ha tanto badato ad architetture
vistose o appariscenti, puntando tutto sul significato,
riassunto nella scritta sulla torre centrale: “Ce n’è per
tutti?”. In poche parole: un grande magazzino di sale,
acqua, mele e caffè, da cui ognuno può attingere quanto
vuole, prelevando gratuitamente le quantità desiderate
di alimenti.
Ma attenzione: le quantità sono limitate! C’è il rischio che chi viene dopo di noi rimanga a secco.
Ecco il semplicissimo quanto efficace ragionamento svizzero: le risorse non bastano a tutti,
cerchiamo di pensare anche agli altri e di limitare i nostri consumi.
Info utili:
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Entrata da prenotare: necessario
sitowww.padiglionesvizzero.ch
Turni da 15 minuti
Dalle 10 fino alle 21.
farlo
all’ingresso
del
padiglione
o
sul
3. ISRAELE
L’elemento caratterizzante del Padiglione di Israele è il “giardino verticale”: una parete lunga 70
metri e alta 12 interamente adorna di piante vive, i cui fiori e colori cambieranno con il passare
delle stagioni.
Il Padiglione offre al visitatore un’esperienza divisa in
due fasi. Nel primo spazio, attraverso film 3D ed effetti
multidirezionali, è illustrata la storia dell’agricoltura
israeliana. Uno dei film presentati racconta il piano di
rimboschimento di Israele portato avanti dal Fondo
Nazionale Ebraico (KKL).
Nel secondo spazio una tappezzeria luminosa di led danza in ogni direzione.
Info utili:
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Padiglione aperto fino alle 21,
Visita obbligata a gruppi;
Spesso code all’entrata, ma mai troppo
Tempo di visita: 30 minuti circa.
lunghe;
4. COREA DEL SUD
Anche la Corea, come Israele, ha la sua soluzione per nutrire il pianeta. E non si fa problemi a dire
che è la migliore per tutto il mondo. Si chiama hansik ed è l’alimentazione nazionale coreana,
basata sui concetti di equilibrio, fermentazione e conservazione.
Spettacolare e semplice allo stesso tempo la sua
presentazione all’interno del padiglione Expo: la
stanza dell’equilibrio è dominata da due incredibili
braccia meccaniche che girano a 360 gradi; quella
della conservazione da centinaia di giare in cui
altrettanti schermi mostrano le stagioni dell’anno. Si
esce con una sensazione di armonia e viene voglia di
assaggiare l’hansik - ovviamente c’è il ristorante a
portata di mano.
Info utili:
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Padiglione aperto fino alle 21 (21.30 nei weekend)
Visita obbligata a gruppi
Spesso code all’entrata, ma mai troppo lunghe
Tempo di visita: 30 minuti circa.
Per ricordarvi i benefici dell’hansik, prendete il volantino gratuito all’entrata (tra i pochi
Paesi che lo propongono a tutti).
5. GERMANIA
Quello tedesco è forse il padiglione di Expo con più contenuti all’interno e uno di quelli più
interattivi. Il progetto si caratterizza per il particolare intreccio tra la presentazione degli spazi e
quella dei contenuti. Questo concetto trova espressione nell’architettura, che ricorda il tipico
paesaggio rurale tedesco, fatto di prati e campi, sotto forma di un pianoro in lieve salita, i “Fields of
Ideas”.
Gli elementi rappresentativi centrali del Padiglione
sono le piante stilizzate che, come “germogli di
idee”, sbucano dal piano dell’esposizione e
raggiungono la superficie esterna dove si aprono in
un ampio baldacchino, collegando così lo spazio
interno a quello esterno, l’esposizione con
l’architettura. La prima parte del percorso del
Padiglione
tedesco
illustra
le
fonti
dell’alimentazione
(suolo,
acqua,
clima
e
biodiversità). Nello spazio “Il mio giardino di idee” ogni visitatore può interagire con il materiale
esposto per ottenere ulteriori informazioni multimediali. Il gran finale è lo show “Be(e)active”: i
visitatori possono sperimentare un volo sulla Germania (attraverso 3mila schermi che proiettano
paesaggi tedeschi) dalla prospettiva di due api in volo, il cui movimento è diretto da un direttore
d’orchestra.
Info utili:
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padiglione aperto fino alle 21
visita libera
spesso code all’entrata
tempo di visita consigliata: almeno 30 minuti, meglio più a lungo.
6. EMIRATI ARABI UNITI
E’ uno dei padiglioni Expo più visitati e amati. E’ uno degli spazi più spettacolari dell’esposizione,
interessante anche per i contenuti. Tre gli spazi in cui si è guidati. In una struttura affascinante, in cui
sembra di essere immersi tra le dune del deserto, si fanno domande e risposte sui temi della
sostenibilità, delle risorse, dell’ambiente desertico. . Attraverso rampe dalle forme sinuose, che
simboleggiano le dune, si entra nel cuore del
Padiglione, dove è proiettato il filmato “Family Tree”.
Verso la fine del cortometraggio, i visitatori sono
condotti in uno spazio teatrale interattivo, nel quale
sono coinvolti per portare a termine la storia. La visita
termina con l’esposizione “La vita segreta di una
palma da datteri”. La cultura tradizionale e i valori che
essa ispira, il calore e l'ospitalità degli Emirati, la
convivialità del cibo e un tecnologico ambiente
multimediale si combinano per offrire un'esperienza
divertente, emozionante, sfidante e stimolante. Si
avvisa che, a causa dell'elevato numero di richieste, per ragioni operative il Padiglione degli
Emirati Arabi Uniti non può garantire l'accesso fast track.
Info utili:
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Padiglione aperto fino alle 21 (ma ci si può mettere in coda fino alle 20)
Visita guidata, con spiegazioni
Code anche molto lunghe all’entrata
Consigliabile recarsi all’apertura o verso le 18
Tempo di visita consigliata: 40 minuti circa
7. GIAPPONE
I giapponesi sono bravi a coniugare le loro due anime: quella seria, ingegneristica, molto puntuale
e rigorosa; e quella scanzonata e sorridente, Le parole chiave attorno alle quali si snoda
l’intervento giapponese sono essenzialmente due: Salute e Edutainment,ossia educare divertendo.
I piatti tipici a base di riso, pesce crudo e verdure sono proposti come modello alimentare
bilanciato, in antitesi agli eccessi che provocano l’obesità per un miliardo di persone, mentre
attraverso dei progetti per le scuole sono veicolati i concetti tradizionali volti alla condivisione e
al non sprecare.
Il governo lavora dal 2005 per
educare
le
famiglie
alla
consapevolezza alimentare e si
sta
impegnando
per
far
riconoscere
dall’Unesco
la
propria dieta come patrimonio
dell’umanità. A questi temi si
uniscono
quello
dell’armonia (ambientale ed estetica) e della tecnologia, da declinare sul fronte della
conservazione degli alimenti da un lato, e su quello del sistema di trasporto e di distribuzione del
cibo dall’altro.
Il Padiglione del Giappone, composto da 17mila pezzi di legno incastrati tra loro in modo da lasciar
penetrare la luce solare, ospita un ristorante da dieci tavoli sedendosi ai quali è possibile fare un
pranzo virtuale. Il cibo, infatti, appare sul piano del tavolo con una spiegazione delle sue
caratteristiche.
Info utili:
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padiglione aperto fino alle 21 (ma ci si può mettere in coda fino alle 20 circa)
visita scaglionata e obbligata, con spiegazioni;
code anche molto lunghe all’entrata
un cartello all’ingresso avverte del tempo di attesa
consigliabile recarsi all’apertura o verso le 17.30
tempo di visita: 50 minuti circa
8. KAZAKISTAN
In Kazakhstan l’ancestrale connessione dell’uomo con l’ambiente affonda le sue radici nella
tradizionale cultura nomadica, caratterizzata da una forte comprensione dell’ambiente, da un uso
razionale del suolo e delle risorse naturali, e dalla visione del cibo come dono da offrire e
condividere
con
gli
altri.
Questo legame unico
può
essere
rintracciato in molti usi e costumi e si
riflette nel motto distintivo “un Paese
così grande, di cui sappiamo così poco”.
Il Padiglione del Kazakistan avvolge il
visitatore in un turbine di informazioni,
immagini ed emozioni. Nella prima sala
un’artista racconta la storia del Paese
creando
immagini
con
sabbia colorata. Poi si passa a una sala
suddivisa in sei tappe: la scienza
agronomica kazaka, le risorse naturali,
l’uso dell’acqua, le nuove tecniche
agricole sostenibili e l’acquacultura. Il Padiglione Kazako ospita un acquario con storioni del
Caspio, da cui si ottiene il famoso caviale. E poi assaggi di latte di giumenta fermentato, droni
volanti, un racconto della storia delle mele, che derivano tutte da antiche varietà kazake e
un’installazione che emana profumo di tulipani selvatici.
Info utili:
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Padiglione aperto fino alle 21
Visita libera
Spesso code all’entrata
Tempo di visita consigliata: almeno 30 minuti.
9. ITALIA
L'Esposizione Universale del 2015 è una grande opportunità di rilancio per l'Italia, per valorizzare le
sue numerosissime eccellenze produttive, tecnologiche e scientifiche. Epicentro di questa missione
è il Padiglione Italia.
Il vivaio è una metafora rappresentativa di uno spazio che aiuta progetti e talenti a germogliare,
offrendo loro un terreno fertile, dando accoglienza e visibilità alle energie giovani. L’albero è il
simbolo della vita, della natura primigenia, icona centrale intorno a cui disporre tutti i contenuti. In
una lettura orizzontale della pianta, il disegno delle radici collega tra loro le diverse zone, in
particolar modo quelle dedicate alle Regioni.
Il Padiglione è innovativo, inedito, sorprendente, unico, in costante interazione con l’ambiente
circostante.
È
il punto
di
riferimento per
imprenditori
e
ricercatori, capaci di
ravvivare i concetti di
eccellenza italiana, del
saper fare, del made in
Italy.
Il Padiglione Italia è costituito da nove punti di attrazione. In uno di questi, Palazzo Italia, è
collocata un mappa dell’Europa nella quale manca l’immagine dell’Italia. Una voce, anticipata
da una sirena, si chiede come sarebbe il mondo se non ci fosse stato il nostro Paese, mentre
vengono proiettate le principali bellezze artistiche, culturali, gastronomiche, le scoperte
geografiche e le opere dell’ingegno collegate ai nostri connazionali.
Da non perdere lo spettacolo serale dell’Albero della Vita!
10. AUSTRIA
L’Austria è conosciuta in tutto il mondo come un Paese di cultura e un luogo con alto tenore di
vita. Un’immagine positiva che va arricchita di nuovi tasselli. I suoi paesaggi e il clima hanno
indotto naturalmente la consapevolezza dell’importanza dell’uso responsabile delle risorse. Una
vasta parte del cibo è già prodotta con tecniche sostenibili e la gamma di prodotti
biologici certificati in vendita nei
supermercati
austriaci
è
maggiore che in gran parte dei
Paesi europei.
Le connessioni virtuose che si
possono stabilire tra produttori,
commercianti e consumatori
sono proposte come contributo
all’itinerario
tematico
della
sostenibilità del cibo. La cucina
austriaca è anche il risultato
delle sue peculiarità culturali – essendo uno Stato culturalmente indipendente nel mondo di lingua
tedesca – e della purezza dell’ambiente.
Il Padiglione dell’Austria riproduce il microclima di un bosco austriaco.
Ai visitatori è proposta l’esplorazione di uno spazio che, in assenza di climatizzazione, sarà
raffreddato dal naturale effetto rinfrescante della evapotraspirazione delle piante.
Info non disponibili
11. MAROCCO
Con il suo semplice e distintivo concept il Padiglione del Marocco è costruito attorno a una
scoperta sensoriale, al cibo e alla gastronomia, e vuole rappresentare tutte le diversità esistenti
all'interno del Paese, mostrando la ricchezza dei suoi alimenti e dei suoi sapori. I visitatori, attraverso
l'espressione architettonica del
Padiglione, possono fare un
viaggio in Marocco, attraverso
tutte le varietà di “terroirs”, le
peculiarità agronomiche e le
differenti
tradizioni
culturali
esistenti.
Grazie a reminiscenze della terra,
del suo suolo, dei suoi sapori e
dei suoi profumi, i visitatori fanno
prima di tutto un viaggio di
“gusto e scoperta” dei sensi, per proseguire con un viaggio nella ragione, dove il Marocco affronta
argomenti e nuove sfide legate al Tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, di cibo e nutrizione,
per se stesso e per il mondo intero.
Il Padiglione ricorda una cittadella fortificata araba. Il Paese mette in risalto tutte le ricchezze della
sua terra, come il rinomato olio di Argan, lungo un percorso che presenta video e istallazioni.
Attraverso esperienze che coinvolgono tutti i sensi, il Marocco riesce a trasportare i visitatori alla
scoperta della sua cultura e delle sue risorse naturali. Al termine della visita, ci si può rilassare nel
tipico giardino mediterraneo, con palme, olivi e aranci.
Info non disponibili
12. REGNO UNITO
Il Regno Unito mostra ai visitatori del suo padiglione le novità e le innovazioni raggiunte in ogni
anello della catena alimentare, dal seme al piatto, dal campo alla tavola. Tecnologie
agrarie, sicurezza alimentare, cibo e bevande, alimenti funzionali, logistica, apertura ai mercati
globali, collaborazioni internazionali. L’obiettivo è quello di invogliare i visitatori a portare avanti il
dibattito sui temi dell’educazione e della sicurezza alimentare nelle proprie scuole, università e
comunità, impegnandosi verso scelte di consumo informate ed eque.
Lo spazio britannico offre forme di intrattenimento semplici e
stimolanti che, allo stesso tempo, mostrano a un pubblico
internazionale il contributo del Regno Unito nell’affrontare le sfide
globali legate al cibo e raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del
Millennio delle Nazioni Unite.La visita si ispira al movimento di
un’ape, a partire da un frutteto, passando per un prato fiorito fino
al ritorno all’alveare, il tutto accompagnato dai rumori e dagli
effetti visivi registrati da un vero alveare in Regno Unito.
Info non disponibli
13. BRASILE
Il Paese affronta il tema di Expo Milano 2015 mostrando un insieme di soluzioni collegate alla
sua capacità tecnologica in ambito agricolo volte ad estendere la produzione di cibo e le relative
esportazioni, nonché a soddisfare le esigenze della società senza svalutare la risorsa più importante
del Paese: labiodiversità, risorsa fondamentale per l’equilibrio dell’intero Pianeta. La
partecipazione all’evento si basa su tre approcci fondamentali: tecnologico, per mostrare gli
sviluppi tecnologici e l’affidabilità del Paese come possibile partner efficiente e
innovativo; culturale,
per
sottolineare la pluralità del
Paese attraverso i diversi tipi
di prodotti alimentari e di
cucina esistenti; sociale, per
estendere
la
democratizzazione del cibo
garantendo
l’accesso
universale
a
un’alimentazione sufficiente
e sana.
Info non disponibili
14. ANGOLA
Un vero e proprio viaggio attraverso il cibo angolano, per capire come i suoi prodotti sono e
potranno essere utilizzati dalle future generazioni per raggiungere stili di vita più sani e sostenibili.
L’Angola ha scelto di elaborare il Tema di Expo Milano 2015 Nutrire il Pianeta, Energia per la
Vita con l’obiettivo di trasmettere tutta la cultura e l'anima di nazione africana attraverso la
ricchezza e la diversità delle sue tradizioni culinarie: educare per innovare.
L'educazione è interpretata
come
l’impegno
ad
accrescere
la
consapevolezza
della
società
angolana
nei
confronti del cibo, partendo
dalle
scuole
e
dalle
Università, fino a giungere
alla definizione di norme che
regolino la produzione dei
cibi
locali
e
importati,
introducendo dei livelli qualitativi anche nei mercati locali. L'innovazione implica da una parte il
costante incoraggiamento delle buone pratiche locali, figlie di antichi saperi e secolari tradizioni
rivelatesi sostenibili e sane, dall'altra si prefigge di integrare le migliori tecnologie che la scienza
offre per un percorso di sviluppo sostenibile “a tutto tondo”. Fondamentale è il ruolo delle donne
nella società angolana, in quanto detentrici della tradizione. Dalla preparazione del cibo
all'economia familiare, dall'igiene della famiglia all'educazione.
15. SLOW FOOD
Slow Food ha approntato un padiglione ben fatto e congegnato. Niente ologrammi, niente
schermi, niente tecnologia: solo qualche installazione e la semplicità delle parole, per spiegare i
problemi del nostro Pianeta e le
soluzioni che possiamo apportare
ogni giorno, anche nella vita
quotidiana.
Anche in questo caso si potrebbe
rimanere a leggere per diverso
tempo i vari argomenti, cercando
di memorizzare più cose possibili.
Siamo o non siamo cittadini della
Terra? E siamo venuti o no a Expo
anche per diventare un po’
migliori? Ecco, questo è il luogo per
farlo.
Info non disponibili
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padiglione aperto fino alle 21
visita libera; nessuna coda;
tempo di visita consigliata: almeno 30 minuti.
ALBERO DELLA VITA: uno spettacolo da non perdere!
La grande struttura in legno e acciaio si erge al centro di Lake Arena, specchio d’acqua su cui si
affacciano ampie gradinate, il maggiore spazio open air dell’area. L’opera, realizzata dal
Consorzio “Orgoglio Brescia”, è situata al termine del Cardo, uno dei due assi principali di Expo,
una delle principali vie d’accesso al sito. L’Albero è di fronte a Palazzo Italia, luogo di
rappresentanza
dello
Stato
e
del
governo
italiano.
La struttura dell’Albero della Vita affonda le
radici in uno dei periodi artistici più fervidi
dell’arte italiana, il Rinascimento. Sul finire
degli anni Trenta del XVI secolo, Michelangelo
risistemava Piazza del Campidoglio su
incarico papale, donandole una nuova
forma e prevedendo una pavimentazione
che eliminasse lo sterrato esistente. Proprio per
questo pavimento, l’artista concepì e disegnò
una struttura complessa e simbolica che,
partendo da un disegno a losanghe, culmina
in una stella a dodici punte indicante le
costellazioni.
Proprio da questo disegno michelangiolesco, Marco Balich, direttore artistico di Padiglione Italia
nonché produttore di grandi eventi e regista, ha mutuato la forma dell’Albero della Vita, una
grandiosa costruzione a metà tra monumento, scultura, installazione, edificio, opera d’arte che
oltre al Rinascimento rimanda a simbologie più complesse e comuni a numerose culture, per cui
l’Albero della Vita è simbolo della Natura Primigenia, la grande forza da cui è scaturito il tutto. Il
Concept è di Marco Balich e il design è di Marco Balich in collaborazione con lo studio Gioforma.
L’Albero della Vita non è solo tradizione e simbologia religiosa: è anche il segno di uno slancio
rivolto al futuro, all’innovazione e alla tecnologia. La struttura nasce fin dall’inizio come icona
interattiva destinata a catturare l’immaginario del visitatore e creare una rete di connessioni tra i
vari padiglioni di Expo 2015. Ad animarla saranno una serie di effetti speciali realizzati con le più
avanzate tecnologie di spettacolo.
ORARI SPETTACOLO
Dal lunedì al venerdì
dalle 21.30 ogni mezz’ora
Sabato e domenica
dalle 21.00 ogni mezz’ora
Durata singolo spettacolo: 12’
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EXPO MILANO 2015: NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA