Costruire ponti Convegno capi Abruzzo 21-22 novembre 2015 Intervento di Giorgia Caleari - ICM Arrivando al Convegno . • A) Vivere la bellezza dell’esser capo e delle relazioni fra capi • B) Vivere la vocazione al servizio educativo, formarsi anche come catechisti e testimoniare le proprie scelte • C) Sentirsi associazione, capi uniti nel servizio educativo tramite un metodo in continua evoluzione Sentirsi Associazione “Ubuntu” io sono perché noi siamo Fiducia tra livelli Metodo su grandi valori … Un antropologo propose un gioco ad alcuni bambini di una tribù africana. Mise un cesto di frutta vicino ad un albero e disse ai bambini che chi sarebbe arrivato prima avrebbe vinto tutta la frutta. Quando gli fu dato il segnale per partire,… tutti i bambini si presero per mano e si misero a correre insieme, dopodiché, una volta preso il cesto, si sedettero e si godettero insieme il premio. Quando fu chiesto ai bambini perché avessero voluto correre insieme, visto che uno solo avrebbe potuto prendersi tutta la frutta, risposero “UBUNTU”, come potrebbe uno essere felice se tutti gli altri sono tristi?” UBUNTU nella cultura africana sub-sahariana vuol dire: “Io sono perché noi siamo”. [livelli associativi …] Vocazione al servizio educativo L’importanza di formarsi per testimoniare, per avere “un testo” da dire. L’importanza di essere consistenti. C’è necessità di pietre, di consistenza. C’è necessità di formazione per testimoniare, ossia per avere un “testo da dire”. C’è necessità di contatto. (Archi nella casa del Beato Angelico). Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra. - Ma qual è la pietra che sostiene il ponte? - chiede Kublai Kan. - Il ponte non è sostenuto da questa o da quella pietra, risponde Marco, - ma dalla linea dell'arco che esse formano. Kublai Kan rimase silenzioso, riflettendo. Poi soggiunse: Perché mi parli delle pietre? È solo dell'arco che mi importa. Polo risponde: - Senza pietre non c'è arco. Italo Calvino, Le città invisibili [La linea dell’arco, le pietre.] La vivibilità associativa Non sarà solo la riforma delle strutture a rendere più vivibile il ritmo associativo, ma l’aria che si respira quando ci si trova. Il come stiamo insieme: non fare di meno, ma vivere bene quello che si fa. La riflessione si sposta sul “COME” … come siamo e come viviamo le nostre relazioni. L’aria che respiro … [Come bicchieri di cristallo …] Canon in D on glass harp.wmv Come risuonare L’importanza della Parola nelle nostre relazioni Il nostro Patto Associativo: Essere nel mondo ma non del mondo L’amore non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Non siate pigri nello zelo; siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore. Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell'ospitalità. (Rom 12,9-13) Da dove ri-partire “Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: «Dammi da bere».” (Gv 4,5-7) Dammi DA BERE. Partiamo da qui, da quello che uno può e sa dare. KODER, Samaritana Come andare L’importanza della pazienza nelle nostre relazioni “Aver cura del vivente richiede tempo, attenzione, attesa: in una parola, pazienza. Segnato dalla velocità, dalla fretta, dalla concitazione dei gesti, dal rapido susseguirsi degli eventi, il nostro sembra essere un tempo inospitale per la pratica della pazienza. Eppure tutta la vicenda umana è un lento esercizio di pazienza, come quello dell’uomo per costruire, del bambino per crescere, degli amanti per incontrarsi, dei vecchi per morire, della natura per dare frutto, della parola per prendere forma. Forse allora, nell’età dell’impazienza, da qualità della durata la pazienza può trasformarsi in qualità morale alla quale si può dare il nome di "cura": verso l’altro, verso le cose, verso se stessi.” Gabriella Caramore - La pazienza [Nella vita non raccogli ciò che semini, raccogli ciò che curi…] [Come una casa …] (Manuel Aires Mateus) La Co.Ca. come una casa Che case sono le nostre Co.Ca.? "Per favore niente porte blindate nella Chiesa, niente, tutto aperto. La Chiesa è la portinaia della casa del Signore, la portinaia, non è la padrona della casa del Signore". Papa Francesco, 18 novembre 2015 Lo Spirito è entrato in tante case diverse … La casa di Maria e poi quella di Maria e Giuseppe, la casa di Marta, Maria e Lazzaro, quella di Zaccheo. La casa piena di pubblicani, la casa del centurione. La casa di Cana, la casa troppo piena per il paralitico, la casa dei discepoli di Emmaus … Micael Davide Semeraro, Le chiavi di casa [Che casa vogliamo essere …] (Manuel Aires Mateus)