I Batteri Come Organismi Multicellulari A Cura Di E.Tatti Seminario di Genetica dei Microrganismi 2001 La parola batterio richiama alla mente di molti due caratteristiche: 1) Procariote 2) Unicellulare I batteri in realta’ hanno molto poco di unicellulare. Sotto molti aspetti un singolo batterio e’ molto piu’ vicino ad una componente cellulare di un organismo multicellulare piuttosto che a un singolo,isolato,organismo. Una grande quantità di studi ed osservazioni sul comportamento multicellulare dei microrganismi è stato svolto negl’anni da J.A.Shapiro. I suoi lavori hanno spaziato in quasi tutti i settori di ricerca possibili per migliorare la comprensione di un fenomeno spesso troppo poco considerato. Grazie Ai Numerosi Lavori Di J.A.Shapiro E’ Stato Infatti Osservato Che: • I batteri formano comunità complesse. • Cacciano le prede in gruppi. • Secernono molecole capaci di funzionare come dei veri e propri sentieri per guidare spostamenti di grandi gruppi di organismi. • Si dividono i carichi di lavoro biochimici. Ma Quanto Sono Comuni,o Quanto Sono Eccezionali,queste Caratteristiche multicellulari Nei Batteri? Si può asserire con sicurezza che quasi tutti i batteri conducono un’esistenza multicellulare. Alcuni complessi processi biochimici non sarebbero possibili senza il ricorso a gruppi organizzati di microrganismi,che si ripartono tra loro il carico di lavoro. Anabaena • Svolge sia la fotosintesi che l’azotofissazione. • La singola cellula non può svolgerle entrambe contemporaneamente. • Per svolgere l’uno o l’altro processo occorono opportuni riarrangiamenti genetici. • Varie cellule di Anabaena si associano in filamenti in cui la maggior parte delle cellule sono fotosintetiche e solo poche sono eterocisti. • Le cellule si scambiano i diversi prodotti tramite canali submicroscopici Alcuni batteri si comportano proprio come vere e proprie creature sociali. I Myxobatteri ci forniscono spettacolari esempi di comportamenti multicellulari,sia sotto forma di modelli di aggregazione,che sotto forma di vere e proprie strategie coordinate di predazione. Modelli Di Aggregazione Myxobacteria: • I Myxobatteri non esistono come singole cellule,nemmeno allo stadio di spora. • Nello stadio di dormienza formano una cisti multicellulare che “al risveglio” da origine ad una popolazione di migliaia di individui. • Raggiunto un certo numero,rilasciano una secrezione viscosa utilizzata come un “autostrada” per i movimenti diretti di schiere di individui,destinati ad aggregarsi in specifici punti in cisti o corpi fruttiferi. Strategia Di Predazione Myxococcus xantus • Si nutre del contenuto proteico di altre cellule,dissolvendone la membrana con enzimi. • Vivendo in ambiente acquatico ha dovuto fare i conti con la diluizione. • Si e’ costruito una colonia sferica di milioni di organismi • Intrappola le prede all’interno e secerne i sui enzimi,che non si diluiscono,così come i nutrienti che ricaverà. I Batteri Formano Comunità Complesse. Grazie all’uso di metodologie come il SEM ed l’uso di Elementi trasponibili come il Mudlac ci si e’ accorti che le colonie batteriche sono entità complesse,affatto lasciate al caso e meritevoli di approfonditi studi. Proteus mirabilis E Lo swarming • Le colonie di P.mirabilis si dividono in cellule swarmer e non-swarmer. • Swarming e’ il processo di rapida migrazione di queste cellule allungate,iperflagellate,con un guscio di esopolisaccaridi, su di una superficie solida . • Queste swarmers si muovono assieme a migliaia,in sincronia ,creando onde oscillanti. • Lo swarming e’ un processo altamente multicellulare,infatti una cellula swarmer isolata non e’ in grado di avanzare. Lo swarming e’ un processo di espansione periodico.Puo’ fermarsi,attendere e ripartire,a seconda della T,o della composizione dell’agar. Quando un gruppo di swarmers si ferma,inizia la fase di consolidamento: si formano onde dense di cellule,avviene un inspessimento della massa cellulare nella zona di fermata e si formano queste strutture a “terrazza”. Questo comportamento e’ altamente regolato.Esperimenti con elementi di disturbo e con uso di mutanti ci hanno mostrato un evidente attività genetica di queste cellule. Patterns di Paenibacillus dendritiformis • P.dendritiformis forma particolari patterns con diverse morfologie: • Tip-splitting (T) • Chirale (C) • A vortice (V) • Queste morfologie dipendono da condizioni ambientali avverse che la colonia affronta. • Alcune forme richiamano strutture che si formano nei sistemi non-viventi. V T C Questa Panoramica Ci Suggerisce Che: • La multicellularità deve essere considerata una parte integrante della vita batterica nell’ambiente. • I batteri comunicano tra loro,ricevono e processano gli stimoli e vi rispondono in maniera logica. • I vari processi fin qui osservati sono altamente regolati anche,e a volte soprattutto, a livello genetico. In termini pratici,lo studio di questo fenomeno a cosa ci puo’ servire? • Nel miglior sfruttamento dei batteri utilizzati in terreni o acque contaminate. • Nel miglioramento dell’efficacia dei farmaci contro quei batteri che sono patogeni. • Nel miglioramento dell’industria biotecnologica che utilizza batteri geneticamente modificati come fabbriche per la produzione di complessi biochimici.