L’APPARATO DI SOSTEGNO A cura di GIULIA CORIO II B L’APPARATO DI SOSTEGNO Lo scheletro è formato dal tessuto osseo e dal tessuto cartilagineo. Il tessuto osseo è formato da osteociti e si divide in : ● tessuto osseo compatto, formato da lamelle disposte in modo concentrico intorno al canale di Havers. ● tessuto osseo spugnoso, formato da piccole cavità tra loro comunicanti, piene di midollo rosso. LE OSSA SONO RICCHE DI SOSTANZE MINERALI E DI OSSEINA Le ossa sono costituite da acqua (1/4 della massa) e da sali minerali (3/4). Principalmente sono costituite da fosfato di calcio, carbonato di calcio e osseina. IL TESSUTO CARTILAGINEO NON CONTIENE SALI MINERALI Il tessuto cartilagineo è formato da cellule vive tondeggianti, formate a loro volta da una proteina chiamata collagene. IL TESSUTO OSSEO SI FORMA DALLA CARTILAGINE Alla nascita, le ossa di un bambino sono formate da cartilagine, e per arrivare ad avere le ossa “solide” inizia un processo di ossificazione. Il tessuto osseo è formato dagli osteoblasti, che prelevano le sostanze dal sangue e le trasformano in osteociti. Anche alla fine del processo di ossificazione, alcune parti del nostro corpo rimangono di cartilagine. LA FORMA DELLE OSSA Le ossa possono essere: lunghe, corte, o piatte. Le ossa lunghe sono formate da una parte lunga e centrale, chiamata diafisi e le estremità, chiamate epifisi. La diafisi è formata dal periostio, dove sono contenuti gli osteoblasti. All’interno dell’osso c’è il canale midollare, dove vi sono gli osteoclasti. Le ossa piatte sono estese, ma molto sottili. Nelle ossa corte le tre dimensioni sono quasi uguali. LE ARTICOLAZIONI LE ARTICOLAZIONI Le articolazioni sono le strutture che collegano tra loro due o più ossa. Si dividono in : - Articolazioni immobili - Articolazioni semimobili - Articolazioni mobili Articolazioni immobili Queste articolazioni non consentono alcun movimento. Ne sono esempi le suture sulla scatola cranica. Le articolazioni semimobili o cartilaginee Queste articolazioni consentono movimenti limitati, perché la cartilagine che le unisce è rinforzata. Un esempio sono i dischi invertebrali che collegano le vertebre. Articolazioni mobili o sinoviali Queste articolazioni consentono i movimenti più ampi, e lo spazio che c’è tra le ossa è riempito da liquido sinoviale. Queste articolazioni possono essere: - sferiche, quando la testa dell’osso è accolta nella cavità di un altro osso. - a cerniera, l’osso è a forma di cilindro e ruota all’interno della cavità cilindrica di un altro osso. - a perno, quando appunto l’articolazione ruota su un perno. LE PARTI DELLO SCHELETRO SCHELETRO DEL CAPO Lo scheletro del capo è formato dalla scatola cranica e dallo scheletro della faccia. - La scatola cranica è formata da 8 ossa. Nel neonato la scatola cranica presenta zone molli, chiamate fontanelle. Alla base del cranio c’è il forame occipitale, che serve sia all’articolazione con la colonna vertebrale sia al passaggio del midollo spinale. Lo scheletro della faccia è formato da ossa con articolazioni fisse, a eccezione della mandibola. - SCHELETRO DEL TRONCO Lo scheletro del tronco è formato dalla colonna vertebrale e dalla gabbia toracica, a sua volta composta dalle costole e dallo sterno. LA COLONNA VERTEBRALE La colonna vertebrale è formata da 33-34 vertebre. Esse hanno una parte massiccia da cui partono due prolungamenti laterali ad arco che si uniscono a formare l’arco vertebrale. Dalla sovrapposizione degli archi vertebrali si forma il canale vertebrale nel quale è alloggiato il midollo spinale. Ogni vertebra è separata dall’altra da un disco invertebrale. La colonna vertebrale si suddivide in regioni: - Regione cervicale (formata da 7 vertebre) - Regione toracica (formata da 12 vertebre) - Regione lombare (formata da 5 vertebre) - Regione sacrale (formata da 5 vertebre) - Regione coccigea (formata da 4-5 piccole vertebre) LA GABBIA TORACICA La gabbia toracica protegge il cuore e i polmoni ed è formata da 12 paia di costole. Le prime 7 o costole vere, si uniscono allo sterno. Le 3 successive o costole false sono unite allo sterno e tra di loro da una cartilagine. Le ultime 2 o costole fluttuanti sono più corte e non raggiungono lo sterno. LA FORMA DELLA COLONNA VERTEBRALE La forma della colonna vertebrale è dovuta alla stazione eretta. Presenta 4 curve fisiologiche : - 1° curva = Livello del collo - 2° curva = Altezza della schiena - 3° curva = Livello lombare - 4° curva = Livello dell’osso sacro Alla nascita la colonna presenta un’ unica curva e solo quando il bambino impara a camminare in posizione eretta si formano le 4 curvature. SCHELETRO DEGLI ARTI gli arti superiori Gli arti superiori sono attaccati al cinto scapolare. Ciascun arto è formato da tre parti: il braccio, l’avambraccio e la mano. Il braccio è formato solo dall’omero. L’avambraccio è formato dal radio e dall’ulna. La mano è formato dal polso o carpo, il palmo o metacarpo e le dita, formate ciascuna da tre falangi, tranne il pollice che ne ha solo due. SCHELETRO DEGLI ARTI gli arti inferiori I due arti inferiori sono attaccati allo scheletro mediante il bacino. Ciascun arto inferiore è formato dalla coscia, dalla gamba e dal piede. La coscia è formata dal femore. La gamba è formata dalla tibia e dalla fibula o perone. Il piede è formato dalla caviglia o tarso, dalla pianta o metatarso e dalle dita, ognuna con tre falangi, tranne l’alluce che ne ha solo due. LE FUNZIONI DELLO SCHELETRO Le funzioni sono: - sostegno, che è svolto dalla colonna vertebrale. - Protezione, come nel cranio e nella gabbia toracica. - Produzione delle cellule del sangue, che viene svolta dal midollo rosso. - Locomozione, che viene svolta dai muscoli. - Riserva, il calcio contenuto nelle ossa in caso di bisogno viene trasferito nel sangue.