5. Il miracolo economico italiano 1948-1973 5.1 Una lettura di lungo periodo; 5.2 gli anni cinquanta: una stagione di riforme; 5.3 il boom economico: la prima fase 1955-1963; 5.4 La crisi del 1963; 5.5 il boom economico: la seconda fase 1964-1969. L‟età dei consumi di massa; 5.6 il centrosinistra e la società italiana degli anni Sessanta. 5.1 Una lettura di lungo periodo La periodizzazione del miracolo economico: - 1945-1955: ricostruzione e riforme: economia aperta; ruolo dello stato (CasMez; Riforma agraria; Iri; Eni); - La prima fase del boom: 1955-1963 (basso costo del lavoro; stabilità cambi; traino dalle esportazioni, emigrazione); - La seconda fase: 1964-1969 (età dei consumi di massa; prime pressioni salariali; crescita domanda interna); - 1969-1973: verso la crisi di stag-flazione. 5.1 Una lettura di lungo periodo Il sistema politico-parlamentare italiano: Duplice eredità della guerra: a) Sul piano internazionale: inserimento Italia nel blocco occidentale; b) Sul piano interno: la formazione del Cln nel 1943, antifascismo, questione istituzionale Conseguenze di lungo periodo: a) Centralità della Dc per tutta la “prima Repubblica” (1948-1992) b) Esclusione del Pci dall‟area di governo (ma non dall‟arco costituzionale) Le formule politiche parlamentari - 1946-1948: Assemblea Costituente composta da partiti antifascisti che hanno partecipato al CLN dopo il settembre 1943 (Dc, Pci, Psi, Pli, Pri, Pd‟a, monarchici e altri); governo di unità nazionale. - 1947 Il Pci esce dal governo, ma rimane nell‟arco costituzionale 1948-1953: elezioni politiche: vittoria della Dc. De Gasperi e la centralità democristiana. prima fase del centrismo - 1953-1958: seconda fase del centrismo 1958-1963: verso l‟apertura a sinista, primi governi di centrosinistra Dc-Psi 1963-1972: centrosinistra 5.1 Una lettura di lungo periodo 5.1 Una lettura di lungo periodo Una periodizzazione del difficile cammino dalla periferia al centro del sistema economico internazionale • 1861-76, Destra storica: pareggio del bilancio, liberismo, completamento unificazione; • 1876- 1896, Sinistra storica : intervento dello stato e protezionismo per guardare al centro del sistema economico; crisi di fine secolo e riforme bancarie come momento di svolta; • 1900-14, età giolittiana: big spurt, governo liberale, fratellanza bancaindustria; avvicinamento al centro del sistema economico ma si accentua divario nord/sud. • 1915-1922: economia di guerra, accelerazioni di settori come industria pesante, chimica e meccanica; crisi di riconversione, biennio rosso , •1922-1943, fascismo: dirigismo, autarchia, crisi del „29 e nascita stato imprenditore; crescita graduale ma isolamento dal centro del sistema, (la guerra svolta decisiva) •1945-1950: eredità della guerra, repubblica e ricostruzione, atlantismo ed europeismo, ri-avvicinamento al centro del sistema economico •1950-1969: boom economico; l‟Italia raggiunge il centro del sistema. •1969-anni Ottanta: stag-flazione, nascita dorsale adriatica; malgrado la crisi consolidamento nel centro del sistema economico, ma incapacità di riforma del sistema-paese; •1992-2010: crisi di sistema, apertura mercati internazionali e nascita Unione Europea. Declino italiano? 5.1 Una lettura di lungo periodo Due questioni di fondo: 1. Quando diventiamo un Paese industriale? 2. Quali chiavi interpretative di lungo periodo utilizziamo per leggere la storia economica del Paese? - modernità/arretratezza; continuità/discontinuità (istituzionale, politica, sociale); nazionale/internazionale; sistema politico/sistema economico; nord/sud; Altre…. Qualunque chiave/i utilizziamo vi deve essere sempre alla base un’analisi dei mutamenti dei fattori della produzione Percentuali lavoratori addetti nei principali settori economici in Italia 5.2 Gli anni cinquanta: una stagione di riforme 5.2.1 Aspetti politici: Le due fasi del “centrismo” 5.2.2 Aspetti economici: 1945-1955: ricostruzione e riforme: economia aperta; ruolo dello stato (CasMez; Riforma agraria; Iri; Eni); I principali interventi economico-sociali: •Piano economico 1948-1952 (Piano Tremelloni, utilizzo Erp); Industria meccanica (FIM, Finmeccanica); Industria siderurgica (piano Sinigaglia); Energia (tecnologia Usa, Agip, Eni); •Riforma fondiaria (30% superficie agraria del Paese, di cui ¾ nel sud); •Svimez e Cassa per il Mezzogiorno (in questa fase: opere pubbliche e agricoltura; incentivi e non investimenti diretti nel settore secondario); •Piano Ini-casa (1949); Fondo di solidarietà sociale (1947); 5.3 La prima fase del boom: 1955-1963 5.3.1 Esportazioni come fattore propulsivo; 5.3.2 Contenimento salari, autofinanziamento imprese; 5.3.3 Differenze nella struttura dell‟industria: - industrie esportatrici: alto contenuto di tecnologia, occupazione limitata, contenimento pressione salariale, contenimento inflazione; - industrie rivolte al mercato interno: poca efficienza, bassi salari. Conseguenze: - Distribuzione diseguale del reddito tra i settori; - Migrazioni (interne e internazionali); - Difficoltà a diminuire il divario nord/sud, quindi, dal 1957 investimenti industriali della CasMez e delle imprese pubbliche nel sud Fonte: A. Graziani, L’economia italiana dal 1945 a oggi. Fonte: A. Graziani, L’economia italiana dal 1945 a oggi. Fonte: A. Graziani, L’economia italiana dal 1945 a oggi. Fonte: P. Malanima, V. Daniele, Il prodotto delle regioni e il divario Nord-Sud in Italia (1861-2004), in “Rivista di Politica Economica”, 2007, XCVII, pp. 1-49. 5.4 La “crisi” del 1963 5.4.1 Conflitti sindacali 1962/63: aumenti salariali - Dal 1962 aumenta la quota del prodotto destinata ai lavoratori; - Contrattazione aziendale; 5.4.2 Primo aumento inflazione nel 1962; manovra deflativa nel 1963; caduta investimenti (dibattito Carli/La Malfa); caduta occupazione; 5.4.3 Ristrutturazione interna delle imprese (tecnologia, fusioni e incorporazioni; espansione industria pubblica – Olivetti, Montedison, Eni); 5.5 La seconda fase del boom: 1964-1969 L‟età dei consumi di massa 5.5.1 Aumento domanda globale (aumento investimenti e propensione al consumo); 5.5.2 Ripresa 1964-1969 (età dei consumi di massa); 5.5.3 1969: autunno caldo (richieste salariali, scioperi per le riforme; statuto dei lavoratori). Fonte: A. Graziani, L’economia italiana dal 1945 a oggi. 5.6 Il centrosinistra e la società italiana degli anni Sessanta Figure chiave: Fanfani, Moro (Dc); Nenni (Psi) Cronologia parlamentare: - 1958-1963: agonia del centrismo e lenta nascita del centrosinistra; - 1962 Governo Fanfani (appoggio esterno Psi); - 1963 Centrosinistra organico. Principali riforme del centrosinistra: - Nazionalizzazione dell‟energia elettrica; - Scuola media; - Intervento per il mezzogiorno; - Tentativi di programmazione economica. Nella società italiana degli anni Sessanta emergono le grandi questioni della modernità: - Urbanizzazione; - Mutamenti nei rapporti sociali e familiari; - Protagonismo nuovi soggetti sociali prima più marginali (giovani, donne, movimenti religiosi); - La redistribuzione dei redditi e la questione operaia; - Influenza dei modelli americani; - L‟organizzazione della democrazia e le “appartenenze separate”; - Il sessantotto. Per approfondimenti: • A. Graziani, Lo sviluppo dell’economia italiana, Bologna, Il Mulino, 1992 (capp. I, II, III); • V. Zamagni, Dalla periferia al centro, Bologna, Il Mulino (cap. XII Miracolo economico, crisi, ripresa); • S. Colarizi, Storia dei partiti nell’Italia repubblicana, Roma-Bari, Laterza, 1994 (introduzione dei capitoli III, IV, V, VI, VII)