Il welfare che verrà
Persone, famiglie, comunità
Comuni di
Bolgare, Calcinate, Castelli Calepio, Chiuduno,
Grumello del Monte, Mornico al Serio, Palosco, Telgate
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Indice
Prologo provinciale ..................................................................................... 4
Premessa…………………………………………………………………………22
Normativa di riferimento........................................................................... 24
Cap. 1 Descrizione dell’Ambito terr., dati sui bisogni e sulla spesa.... 28
Cap. 2 Dati di analisi e valutazione Piano di Zona 2009-2011............. 48
Cap. 3 Programmazione .......................................................................... 71
Cap. 4 Impianto organizzativo ................................................................ 86
Cap. 5 Interventi e servizi a gestione associata.................................... 90
Cap. 6 Piano economico - finanziario.................................................... 92
Cap. 7 Conclusioni .................................................................................... 94
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Prologo provinciale
PROLOGO PROVINCIALE
PIANI DI ZONA
2012-2014
Bergamo, marzo 2012
UFFICIO SINDACI
Via Gallicciolli, 4 - 24121 Bergamo - tel. 035.385383-4-5 / fax 035.385089 / Cell. 3351834092
e-mail: [email protected]
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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10 ANNI DI PIANI DI ZONA
In questi anni si è assistito a una ridefinizione del concetto di welfare nel quadro costituzionale
delle competenze: dall’approvazione della Legge 328/2000, che disponeva la programmazione
di politiche sociali di Ambito, all’emanazione della Legge regionale 3/2008, che ha portato
all’accelerazione del processo di revisione e di riforma dei compiti degli Enti Locali.
Il contesto demografico, le fragilità familiari, le condizioni di precarietà occupazionale, l’impatto
della
condizione
migratoria:
sono
tutte
variabili
che
hanno
determinato
un
quadro
generalizzato di vulnerabilità, caratterizzato da una crescita esponenziale della domanda
sociale di tutela e da un continuo aumento del divario tra esigenze e possibilità di intervento;
tutto ciò amplificato, inoltre, dalla frammentazione delle risorse e degli interventi dei diversi
attori che agiscono nel sistema di protezione sociale.
In
provincia
di
Bergamo
questi
processi
hanno
interessato
sia
il
versante
della
programmazione delle politiche sociali sia il versante relativo alla loro effettiva realizzazione: a
partire già dalla prima triennalità dei Piani di Zona dei 14 Ambiti Territoriali della provincia di
Bergamo del 2002, la combinazione tra le indicazioni normative e le specificità locali hanno
dato vita ad un sistema di welfare territorialmente diversificato.
L’assunzione stessa del principio di sussidiarietà ha portato con sé dilemmi che hanno definito
esiti differenziati, derivanti da un mandato normativo non sempre chiaro e dall’adattamento
del sistema complessivo a variabilità, esigenze e capacità dei contesti locali.
La sovrapposizione di più livelli di competenza in cui responsabilità e compiti si suddividono in
uno stesso ambito di intervento, ha ampliato gli spazi della discrezionalità decisionale: il
rischio, in questa dimensione, diventa quello di sancire, dal punto di vista istituzionale, la
diseguaglianza dei cittadini.
La recente crisi economica del Paese, con il conseguente drastico ridimensionamento dei fondi
per le politiche sociali e dei trasferimenti agli Enti Locali, incide profondamente sulla
programmazione sociale dei Piani di Zona 2012-2014.
Il documento “Politiche sociali per lo sviluppo del welfare locale”, approvato dalla Conferenza
dei Sindaci il 15 dicembre 2011, indica la prospettiva di un ripensamento dell’intervento
pubblico e del ruolo delle Amministrazioni comunali nella funzione di programmazione degli
interventi
sociali
e
nel
tentativo
di
organizzare
un
welfare
territoriale
tramite
una
ridistribuzione di funzioni, compiti e spazi di autonomia decisionale tra i vari livelli istituzionali,
tecnici ed operativi.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Il prologo provinciale ai 14 Piani di Zona traduce, in una dimensione tecnica ed operativa, le
indicazioni emerse nel documento dei Sindaci, prevedendo lo sviluppo di un sistema di
protezione sociale in una cornice di senso così sintetizzabile:
⇒ Comune: luogo in cui si riconosce il livello identitario del cittadino, in cui si esercita la
prossimità degli interventi, in cui si attiva il capitale sociale e relazionale del territorio
garantendo la coesione sociale della comunità locale;
⇒ Ambito Territoriale: luogo dell’associazione dei Comuni, del raccordo e della cura della rete
sociale,
dell’individuazione
delle
priorità
di
destinazione
delle
risorse
e
della
programmazione condivisa degli interventi. E’ anche lo spazio dell’investimento sul capitale
professionale, sui processi di integrazione e del prendersi cura di situazioni complesse,
nonché della capacità di utilizzare economie di scala.
⇒ Conferenza dei Sindaci: luogo di sintesi e di proposta di una possibile direzione provinciale
condivisa in relazione alle politiche sociali, con il fine ultimo di costruzione di un sistema di
protezione sociale in grado di garantire uniformità di intenti e prospettive nel territorio. La
Conferenza deve garantire la rappresentatività e la capacità di fare sistema dei Comuni
nello sviluppo relazionale e negoziale con gli altri attori del sistema sociale.
Nella consapevolezza di una prospettiva normativa incerta ed in continua evoluzione, emerge
la convinzione che la modalità più costruttiva per affrontare questo momento di crisi risieda
nella ricerca di soluzioni di sistema che possano garantire ai Comuni l’esercizio della funzione
pubblica e pertanto il perseguimento dell’intereresse generale.
Nell’area socio-assistenziale questo si esplica attraverso scelte che, al fine di garantire i diritti
civili e sociali dei cittadini, dovranno sempre più caratterizzarsi in termini di:
⇒ Sistema - la costruzione di un welfare plurale necessita del contributo di molti e non potrà
essere più prerogativa di un unico Ente o Amministrazione;
⇒ Organizzazione - le politiche territoriali per essere implementate vanno condivise tramite la
valorizzazione dell’associazione tra Comuni e quindi attraverso l’Ambito Territoriale;
⇒ risorse - è necessaria un’oculata qualificazione della spesa sociale complessiva dei Comuni
non potendo ipotizzare, ad oggi, un suo incremento; si aggiunge l’esigenza di includere la
valutazione delle condizioni reddituali e patrimoniali nell’accesso ai servizi.
Per trasformare in risorse economiche il capitale sociale e relazionale costruito in questi anni,
serve un insieme di processi a sostegno di un sistema che appartiene non solo ai Comuni ma
alla società tutta.
In questa direzione e come premessa generale, il prologo fotografa l’attuale situazione
demografica ed epidemiologica corredata dai dati di conoscenza dell’attuale situazione dei
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servizi e delle risorse presenti nei 14 Ambiti Territoriali, nell’ottica degli interventi e della
gestione associata da questi attuati.
Segue una sezione programmatica che definisce tre obiettivi strategici del triennio:
1. incremento della sinergia e del raccordo delle strategie e degli interventi nell’area socioassistenziale;
2. ampliamento dei settori di integrazione con i diversi attori del sistema di welfare locale;
3. reperimento di risorse aggiuntive per la sostenibilità della progettualità sociale degli
Ambiti Territoriali.
E’ indispensabile, in questa dimensione, imparare a comprendere e gestire nuove criticità e
nuovi saperi per trovare un possibile orientamento: coloro che si interfacciano ai servizi sociali
sono portatori non solo di diritti, ma anche di risorse, e in questa prospettiva la crescita e la
coesione della comunità locale sono l’oggetto centrale di impegno della funzione sociale.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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IL QUADRO DELLE CONOSCENZE
Evoluzione demografica
La popolazione presente a gennaio 2011 in provincia di Bergamo è costituita da un totale di
1.098.740 residenti, di cui 544.677 uomini e 554.063 donne (dati ISTAT 1/1/2011). Il saldo
naturale positivo (+2.795), congiuntamente ad un saldo migratorio ancor più positivo
(+8.741), ha determinato, anche nel corso del 2010, un aumento della popolazione.
La struttura demografica presenta un indice di vecchiaia pari a 121,80 con un peggioramento
rispetto all’anno precedente (pari a 114,2): tale indice rimane comunque inferiore sia rispetto
a quello di Regione Lombardia, sia rispetto a quello nazionale (entrambi pari a 141).
Fonte: Osservatorio Socio Sanitario ASL di Bergamo su
La presenza di cittadini di origine straniera appare radicarsi sempre più: i maschi costituiscono
il 12% della popolazione maschile provinciale, le femmine il 10%. Il tasso di natalità della
popolazione straniera residente nella provincia di Bergamo (24‰ stranieri residenti) è
superiore ai corrispettivi indici regionale (20‰) e italiano (17,1‰). I tassi di fecondità delle
donne bergamasche rispetto alle donne straniere residenti sono inferiori della metà (34,6 vs
86,5).
T
a
s
s
o
n
a
t
a
l
i
t
à
Indice di vecchiaia
Fonte: Osservatorio Socio Sanitario ASL di Bergamo su
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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I dati riportati evidenziano una notevole eterogeneità del territorio provinciale rispetto a gran
parte degli indici considerati, al punto che gli Ambiti Territoriali risultano classificabili in tre
gruppi omogenei per comportamento degli indicatori demografici. Si veda in proposito il
diagramma a dispersione presentato nel grafico precedente, in cui sono riportati i valori degli
indici di vecchiaia e dei tassi di natalità per singolo Ambito.
Il primo gruppo è composto dagli Ambiti Territoriali di Dalmine, Romano di Lombardia, Valle
Cavallina, Basso Sebino, Isola Bergamasca e Valle San Martino, Treviglio, Seriate, Grumello; il
secondo gruppo da Alto Sebino, Valle Seriana Superiore, Valle Seriana, Bergamo, Valle
Imagna; il terzo gruppo dalla Valle Brembana.
Si può individuare un andamento progressivo degli indicatori, dal primo gruppo al terzo
gruppo, caratterizzato congiuntamente da una diminuzione della popolazione giovane e di
quella in età produttiva nonché da un aumento della popolazione anziana.
Nel quadro epidemiologico generale si rileva, anche a seguito dell’innalzamento dell’età, un
continuo ampliamento delle persone in condizione di fragilità, con particolare riferimento a
soggetti affetti da patologie cronico-invalidanti in forme differenziate in termini di gravità ma
caratterizzate per la gran parte da pluripatologie.
In questo contesto il concetto di cura si amplia notevolmente e aumentano sempre più le
categorie di persone portatrici di bisogni assistenziali e sociali.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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I servizi e gli interventi
Secondo quanto stabilito dalla legge 328/00 e dalla legge regionale 3/2008, i Comuni singoli o
associati sono titolari delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali svolti a
livello locale.
Di seguito sono sintetizzate le principali aree di intervento:
AREA DI
INTERVENTO
Cittadinanza
Famiglia e
minori
Disabilità
Anziani
FINALITÀ DI INTERVENTO
TIPOLOGIE DI PRESTAZIONE
Servizi sociali che si rivolgono a più tipologie
di utenti: attività generali svolte dai Comuni
e costi sostenuti per esenzioni e agevolazioni
offerte agli utenti delle diverse aree.
Pronto intervento sociale.
Segretariato sociale.
Servizio sociale professionale, sostegno al reddito,
contributi per alloggio, mensa e trasporto.
Interventi e servizi di supporto alla crescita
dei figli e alla tutela dei minori.
Sostegno educativo scolastico.
Sostegno socio-educativo territoriale e/o
domiciliare, affido.
Servizi semiresidenziali: asili nido, ludoteche, centri
di aggregazione per bambini e ragazzi, centri diurni
estivi.
Servizi residenziali: case famiglia, comunità
alloggio, appartamento.
Contributi scolastici per mensa e trasporto.
Interventi e servizi a cui possono accedere
utenti con problemi di disabilità fisica,
psichica o sensoriale
Servizio educativo domiciliare.
Sostegno socio-educativo scolastico,
accompagnamento e trasporto scolastico, voucher,
assegni di cura o buoni socio-sanitari, mensa,
trasporto.
Servizi semiresidenziali: centri diurni, soggiorni
estivi.
Laboratori protetti.
Inserimento lavorativo.
Servizi residenziali: case alloggio,residenze disabili.
Interventi e servizi mirati a migliorare la
Voucher, assegni di cura o buoni socio-sanitari,
qualità della vita delle persone anziane,
mensa, trasporto sociale, telesoccorso,
nonché a favorirne la mobilità, l’integrazione teleassistenza, fornitura di pasti e/o lavanderia a
sociale e lo svolgimento delle funzioni
domicilio, centri sociali e di aggregazione, soggiorni
primarie.
estivi.
In quest’area, anche i servizi e gli interventi a Assistenza domiciliare.
favore di anziani affetti dal morbo di
Assistenza domiciliare integrata.
Alzheimer e le prestazioni rivolte agli anziani Servizi semiresidenziali: centri diurni.
non autosufficienti.
Servizi residenziali: case di riposo.
Salute Mentale Interventi e servizi per l’integrazione sociale Inserimento lavorativo.
e lavorativa.
Sostegno al reddito.
Contributi per l’alloggio.
Residenzialità leggera.
Dipendenze
Interventi e servizi rivolti a persone
dipendenti da alcool e droghe.
Inserimento lavorativo.
Sostegno al reddito.
Contributi per l’alloggio.
Interventi e servizi finalizzati all’integrazione
sociale, culturale ed economica degli
Servizi residenziali: case famiglia, appartamento.
stranieri.
Inserimento lavorativo.
Percorsi formativi.
Interventi e servizi per ex detenuti, donne
Povertà e
maltrattate, persone senza fissa dimora,
Mensa e trasporto sociale.
disagio adulti indigenti e persone in difficoltà non comprese Inserimento lavorativo: borsa lavoro.
nelle altre aree.
Servizi residenziali: dormitori,appartamenti protetti.
Immigrazione
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Le tipologie di intervento sopra esposte possono essere ricomprese nei cinque Livelli Essenziali
di Assistenza Sociale (LIVEAS) indicati nella L.328/00:
servizio sociale professionale e segretariato sociale per informazione e consulenza
al singolo e ai nuclei familiari;
servizio di pronto intervento sociale per le situazioni di emergenza personali e
familiari;
assistenza domiciliare;
strutture residenziali e semiresidenziali per soggetti con fragilità sociali;
centri di accoglienza residenziali o diurni a carattere comunitario.
Il legislatore nazionale non ha ancora dato una definizione circoscritta dei LIVEAS per una
complessa serie di motivi, tra cui: la mancanza di indicazione rispetto all’assunzione di oneri
economici, la natura stessa delle prestazioni e servizi strettamente legati ai bisogni specifici dei
destinatari e alla loro situazione personale, la forte disomogeneità territoriale nella tipologia e
nella distribuzione dei servizi esistenti a livello locale, la mancanza di standard minimi comuni
ed infine le caratteristiche socio-demografiche della popolazione differenziate a livello
nazionale.
Le risorse
Nell’ultimo decennio, l’incremento dei bisogni della popolazione e il maggior ruolo affidato agli
enti locali dalle riforme di decentramento istituzionale hanno fatto sì che la spesa sociale
subisse un continuo incremento: per garantire gli interventi descritti nel paragrafo precedente
la spesa sociale complessiva dei 244 Comuni è infatti passata dagli 89.942.592,43€ del 2004 ai
130.351.138,53€ del 2010 che, a livello di spesa procapite si traduce in un passaggio dagli
89,60 € del 2004 ai 119,90 € del 2010.
Il dato rappresenta una media a livello provinciale che poi si differenzia nei 14 Ambiti
Territoriali. Così come rappresentato nel grafico seguente vediamo come si passi dai 2 Ambiti
la cui spesa procapite non supera gli 85€ agli ultimi tre ambiti la cui spesa procapite supera i
150€, ben oltre quindi la media provinciale.
3
media provinciale
€ 119,90
2
1
0
sino a 85
da 86 a 100
da 100 a 115 da 116 a 130 da 130 a 150
oltre 150
Grafico: Spesa pro capite per il sociale degli Ambiti Territoriali anno 2010
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A livello provinciale i servizi per i quali si investe di più sono quelli relativi a famiglia e minori,
seguiti dai servizi per disabili.
Minori-f amiglia
29,75%
Disabili
25,52%
Emarginazione
povertà
3,99%
Immigrazione
1,04%
Salute mentale
0,65%
Dipendenze 0,14%
Anziani
15,17%
Servizi sociosanitari
integrati
11,07%
Fondo di
solidarietà
1,13%
Udp
e gestione
associata
1,59%
Accreditamento
0,03%
Servizio sociale e
segretariato
9,93%
Grafico: le voci di spesa per le principali aree di intervento anno 2010
Il grafico che segue ci mostra invece i canali di finanziamento a copertura della spesa si La
spesa sociale comunale è finanziata da risorse proprie degli enti locali, da finanziamenti
pubblici (fondi nazionali e regionali) o dalla compartecipazione alla spesa da parte degli utenti.
Di seguito l’incidenza percentuale dei vari canali di finanziamento percentuale rispetto alla
spesa sociale.
Altri
Fondi Regionali
1%
Altre entrate
5,18%
Provincia
0,17%
Fondo
Intesa Nidi
1%
Utenza
10,73%
FNA
3,47%
Fondo
Intes a Fam iglia
1%
FRS
7,00%
FNPS
3,18%
QUOTA COMUNI
67,92%
Grafico: canali di finanziamento a copertura della spesa sociale
Naturalmente quello presentato è il quadro a livello provinciale. Nei singoli Ambiti e Comuni la
situazione varia sensibilmente.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Forme di gestione
La gestione del Piano di Zona ha avuto, dal varo della legge 328/00 ad oggi, un’evoluzione
notevole: basti pensare che nel nostro territorio si è passati da una situazione, anno 2002, in
cui la programmazione zonale era gestita da 9 Comuni capofila e 5 Comunità Montane, alla
situazione odierna, in cui i 14 Piani di Zona si sono differenziati in relazione all’eterogeneità dei
territori.
Enti gestori Piani di Zona, anno 2010
Consorzio Società n. 1
n. 1
Comunità
Montana n. 4
Aziende
speciali n. 4
Comune n. 4
Nei vari Ambiti diversa è poi la forma di erogazione dei principali servizi. La tabelle seguente ci
da un’idea di come alcuni di questi, pur essendo presenti in tutti i 14 Ambiti abbiano forme di
erogazione totalmente diverse. La tendenza in questi anni è stata quella di incrementare la
forma associata.
Area di
intervento
Servizio
Segretariato
sociale
Cittadinanza
Servizio sociale
professionale
Forma di erogazione
Forma singola
Forma associata
Forma mista
Forma singola
Forma associata
Forma mista
Forma singola
appartenenti a diversi Ambiti,
gestiscono il servizio di tutela
Forma associata
Forma mista
Forma singola
Forma associata
Forma mista
Forma singola
Forma associata
Forma mista
Forma singola
Forma associata
Forma mista
14
0
2
11
1
5
5
4
5
2
7
Tutela minori
Minori e
famiglia
ADM
Disabili
SADH o ADH
Anziani e
domiciliarità
SAD
N° Ambiti
(sui 14 totali)
6
3
5
4
2
8
9 Comuni
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Le risorse impiegate
I grafici seguenti mostrano come il 24% dei 130.000.000€ spesi dai 244 Comuni bergamaschi
per le politiche sociali venga programmato e speso in forma associata mentre il restante 76%
è gestito, in autonomia, dalle singole amministrazioni comunali.
spesa a gestione
associate PdZ
€130.351.138,53
24%
€ 31.284.273,24
altre entrate 6,69%
€ 2.092.917.87
spesa a gestione comunale
trasferimenti
regionali e nazionali
48,99%
€ 15.326.165.46
quota comuni
44,32%
€ 13.865.189,89
76%
€ 99.066.865,28
Anche questi dati però si differenziano notevolmente a livello territoriale. Il grafico seguente
infatti ci mostra che solo 4 Ambiti hanno una percentuale di compartecipazione dei Comuni alla
gestione associata che si allinea alla media provinciale, per i restanti 10 la situazione è ben
diversa. Per 3 Ambiti la quota di compartecipazione si attesta tra il 10% e il 20%.
4
3
Media
provinciale
44,32%
2
1
0
0% - 10%
10% 20%
20% 30%
30% 40%
40% 50%
50% 60%
60% -70%
oltre
Grafico: Compartecipazione dei Comuni alle risorse associate del Piano di Zona dati 2010.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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GLI OBIETTIVI Provinciali dei Piani di zona 2012-2014
Tre sono gli obiettivi strategici, per il triennio, a livello provinciale:
1. Incremento della sinergia e del raccordo delle strategie e degli interventi nell’area
socio-assistenziale;
2. Ampliamento dei settori di integrazione con i diversi attori del sistema di welfare locale;
3. Reperimento di risorse aggiuntive per la sostenibilità delle progettualità sociale degli
Ambiti Territoriali.
OBIETTIVO STRATEGICO N. 1
Incremento della sinergia e del raccordo delle strategie e degli interventi
nell’area socio-assistenziale
L’esperienza del prologo ai Piani di Zona 2009-2011 ha dimostrato che, pur avendo
incontrato criticità, la ricomposizione provinciale ha permesso di ottenere risultati su vari
fronti soprattutto nel favorire luoghi di sintesi e di ricomposizione del frammentato universo
dell’area sociale e nel restituire una maggiore uniformità e una più incisiva valenza operativa
al senso di rappresentanza provinciale anche in ottica negoziale.
AZIONE
RISULTATO ATTESO
Costruire
condizioni
logistiche,
motivazionali ed organizzative atte a
sostenere processi decisionali condivisi.
Produzione di linee guida provinciali e modelli di
lavoro uniformi per gli interventi e la lettura del
bisogno sociale.
AZIONI DI SISTEMA
Sviluppo del sistema
informativo unico per i
servizi sociali nei 14
Ambiti Territoriali e nei
244 Comuni della
provincia di Bergamo
Accreditamento delle
Unità d’offerta sociali
Dotazione del software gestionale
per i servizi sociali ai 14 Uffici di
Piano
Entro il primo anno del
Piano di Zona
Dotazione del software gestionale
per i servizi sociali ai 244 Comuni
della provincia di Bergamo
Entro la triennalità
Piano di Zona
del
Prosecuzione
del
lavoro
di
definizione ed accreditamento delle
diverse Unità d’offerta a livello
territoriale
in
una
cornice
di
uniformità provinciale
Entro la triennalità
Piano di Zona
del
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Definire, in sinergia con i 14 Ambiti
Territoriali della provincia di
Bergamo, una progettualità
complessiva ed istituzionalmente
sostenibile a favore degli interventi
di contrasto alla povertà e ai
fenomeni di grave marginalità
sociale, con particolare riguardo alle
aree di azione sviluppate dai bandi
promossi in collaborazione con la
Fondazione della Comunità
Bergamasca.
Progetti provinciali
nell’area della
marginalità sociale
Attività promozionali e
preventive a favore degli
Ambiti Territoriali
Attivazione di raccordi utili al fine di
sviluppare nei diversi Ambiti attività
di prevenzione e promozione di
iniziative a carattere sociale, anche
attraverso bandi regionali o locali
(es.: carovana per la famiglia)
Entro il primo anno del
Piano di Zona, ridefinizione
dell’accordo
con
la
Fondazione della Comunità
Bergamasca.
Entro la triennalità del
Piano
di
Zona,
la
progettualità complessiva.
Durante la triennalità del
Piano di Zona,
OBIETTIVO STRATEGICO N. 2
Ampliare i settori d’integrazione con i diversi attori del sistema di welfare
locale
In presenza di problematiche complesse non è pensabile ridurre le soluzioni all’interno di
schemi rigidi, lineari o meramente procedurali: integrare significa condividere una
rappresentazione comune delle criticità e distinguere sfere di competenza ricomponendo
possibilmente il meccanismo decisionale e il sistema dei vincoli in una dimensione di
governance condivisa dei problemi e delle possibili soluzioni.
Nell’esperienza della triennalità precedente del prologo ai Piani di Zona 2009-2011, la
capacità di integrazione e di “fare rete” con i diversi attori sociali ha consentito agli Ambiti
Territoriali di divenire gestori, per conto di altri ma su obiettivi comuni, di risorse aggiuntive
per il sistema sociale di competenza per circa 2.316.800,00 €.
AZIONE
RISULTATO ATTESO
Implementare i luoghi e le occasioni atte a
favorire
processi
d’integrazione
che
facilitano funzioni e servizi producendo
modalità
d’intervento
concordate
ed
economie gestionali.
Produrre maggiore integrazione con gli altri
attori del sistema.
Sostenere la capacità degli Ambiti Territoriali di
intercettare e gestire risorse indirizzate al
benessere sociale della comunità locale.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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AZIONI DI SISTEMA
Integrazione area
interistituzionale
Compartecipazione:
definizione
di
linee
guida
provinciale per la compartecipazione dell’utenza ai costi
delle principali unità d’offerta socio assistenziali e socio
sanitari.
Entro
la
triennalità del
Piano di Zona
Conciliazione Tempi di vita e Lavoro: favorire i
processi condivisi attraverso la rete del Piano di Azione
Territoriale per la Conciliazione che coinvolge vari enti
appartenenti alla provincia Bergamasca proponendo gli
Ambiti Territoriali quali realizzatori delle azioni rivolte
alle comunità locali.
Durante
la
triennalità dei
Piani di Zona
Dispersione scolastica: azioni condivise per la
gestione del fenomeno della dispersione scolastica con
la regia della Provincia di Bergamo all’interno della rete
territoriale con la possibilità per gli Ambiti Territoriali di
attivare progetti individualizzati.
Durante
la
triennalità dei
Piani di Zona
Minori stranieri non accompagnati: Protocollo
d’intesa per la definizione di buone prassi in merito
all’affidamento dei minori stranieri non accompagnati e
dei minori in affidamento a stranieri regolarmente
soggiornanti
con
Prefettura,
Questura
di
Bergamo,Tribunale per i Minorenni di Brescia,Giudice
Tutelare di Bergamo e sua applicazione a valere per
tutti gli Ambiti Territoriali.
Entro il primo
anno
dei
Piani di Zona
sottoscrizione
e attuazione
Protocollo
Appalti pubblici per i servizi socio-sanitari,
assistenziali
ed
educativi:
sottoscrizione
e
applicazione Protocollo d'intesa per l'utilizzo di "buone
prassi" con la possibilità di usufruire di linee guida
condivise nonché di una commissione valutativa e di
garanzia in merito alle gare d’appalto promosse dagli
Enti Locali.
Entro il primo
anno
del
Piano di Zona
sottoscrizione
Protocollo
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Integrazione area
socio-sanitaria
(di competenza ASL)
Integrazione area
sanitaria
(di competenza ASL e
Aziende Ospedaliere)
Accesso ai servizi: implementazione della rete
informativa PUOI; partecipazione ai processi di
standardizzazione della modulistica di accesso alle unità
d’offerta socio-sanitarie.
Durante la
triennalità
dei Piani di
Zona
Tutela minori: costruzione di linee guida provinciali
con l’ASL per la collaborazione degli Ambiti Territoriali
con i Consultori familiari e, in particolare, per la
definizione del ruolo dello psicologo in merito ai casi di
tutela minori.
Entro
il
primo anno
dei Piani di
Zona
Domiciliarità
e
continuità
delle
cure:
implementazione
dell’integrazione
tra
Ambito
Territoriale e Distretto socio sanitario per la gestione
della domiciliarità e della continuità delle cure attraverso
lo spazio organizzativo del CeAD (Centro per
l’Assistenza Domiciliare).
Durante
il
primo anno
del Piano di
Zona
Protezione giuridica: collaborazione per la consulenza
e la formazione rispetto alle forme di protezione
giuridica con particolare attenzione alla funzione
dell’Amministratore di sostegno con una sua estensione
a livello di Ambiti Territoriali.
Durante la
triennalità
dei Piani di
Zona
Dipendenze e Prevenzione: partecipazione alla
Commissione Prevenzione del Dipartimento Dipendenze
ASL e attivazione degli Ambiti per la promozione sul
territorio delle campagne preventive.
Durante la
triennalità
dei Piani di
Zona
Educazione alla salute e piani di prevenzione:
sostegno locale e partecipazione alle campagne locali di
promozione della salute e di stili di vita sani.
Durante la
triennalità
dei Piani di
Zona
Dimissioni protette: revisione ed aggiornamento dei
protocolli per le dimissioni protette tra ASL, Aziende
Ospedaliere, Ambiti Territoriali, con valutazione in
merito all’efficacia e alle ricadute operative sul territorio.
Entro
il
primo anno
dei Piani di
Zona
Salute Mentale e Neuropsichiatria infantile:
partecipazione agli Organismi di Coordinamento per la
Salute Mentale e per la Neuropsichiatria infantile e
dell’adolescenza al fine di implementare ed organizzare
una possibile rete territoriale di sostegno.
Durante la
triennalità
dei Piani di
Zona
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 18 di 94
Piano provinciale disabili: partecipazione degli
Ambiti Territoriali ai percorsi definiti dal Piano
provinciale disabili attraverso la presenza ai tavoli
territoriali e alla costante collaborazione con la
Provincia di Bergamo in merito alle singole azioni
intraprese.
In linea con le
scadenze del
Piano stesso
Famiglia – Lavoro: rinnovo dell’intesa con la
Provincia di Bergamo per la gestione da parte degli
Ambiti Territoriali di un fondo per le famiglie colpite
dalla crisi economica.
In
attesa
delle
decisioni della
Provincia
Terzo Settore: valorizzazione dei diversi settori del
terzo settore attraverso forme di coprogettazione con
le realtà delle imprese sociali territoriali e delle
organizzazioni di volontariato.
Durante
la
triennalità dei
Piani di Zona
Integrazione area
abitativa
Housing sociale: prevedere lo sviluppo di azioni
condivise per lo sviluppo di una rete di servizi a favore
dei sistemi abitativi destinati a cittadini in difficoltà.
Durante
la
triennalità dei
Piani di Zona
Integrazione area
aziendale e
Organizzazioni
Sindacali
Imprese e Organizzazioni Sindacali: monitorare il
processo di costruzione di un sistema di welfare
integrativo all’interno degli accordi aziendali.
Durante
la
triennalità dei
Piani di Zona
Integrazione area
lavorativa
(di competenza della
Provincia di Bergamo)
Integrazione area
Terzo settore
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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OBIETTIVO STRATEGICO N. 3
Reperimento di risorse aggiuntive per la sostenibilità della progettualità sociale
degli Ambiti Territoriali
Si assiste attualmente ad una continua diminuzione dei fondi nazionali e regionali destinati
alle politiche sociali, sommata alla riduzione dei trasferimenti agli Enti locali: la crisi che il
Paese sta attraversando non sembra essere congiunturale e nonostante gli sforzi di
valorizzazione ed ottimizzazione delle risorse, è evidente la necessità di reperire fondi
integrativi per il sostegno di progettualità territoriali già in essere e per la programmazione di
nuove azioni.
Rispetto all’operatività 2011, al sistema bergamasco vengono a mancare, dei principali
trasferimenti nazionali e regionali, circa 10.000.000,00 € per la programmazione sociale del
2012.
AZIONE
Intraprendere operazioni metodiche, condivise
anche dalla società civile e dai diversi attori
sociali, di fidelizzazione degli investitori sociali e
di
fundraising
come
strumento
di
consolidamento
della
cultura
della
partecipazione.
RISULTATO ATTESO
Iniziative che riescano a raccogliere almeno
1.000.000,00
€
per
sostenere
la
progettualità degli Ambiti Territoriali.
L’azione trasversale a sostegno dei tre obiettivi qui definiti si sostiene con una costante attività
di formazione con le diverse agenzie del territorio ed in particolare con l’Assessorato alle
Politiche Sociali e Salute della Provincia di Bergamo.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 20 di 94
La responsabilità politica istituzionale della realizzazione di tali obiettivi, in un’ottica sovra
comunale e provinciale, è affidata al Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci e ai Presidenti
delle Assemblee Distrettuali dei Sindaci degli Ambiti Territoriali con il supporto della Consulta di
Orientamento L.328/00.
La traduzione tecnico-operativa e il raggiungimento degli obiettivi sono assegnati all’Ufficio
Sindaci e ai Responsabili degli Uffici di Piano, le cui modalità di funzionamento e raccordo sono
già state definite nel Regolamento specifico.
Il quadro delle azioni previste ha un orizzonte triennale; la sua sostenibilità economicooperativa, ad oggi, è però garantita solamente per l’anno 2012.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Premessa
Siamo in un momento particolare, caratterizzato per un verso dalla crisi finanziaria ed
economica e per l’altro dalla contrazione delle risorse pubbliche disponibili per le
politiche comunali. Tenendo conto di questo, alla luce del lavoro di strutturazione della
programmazione associata compiuto nel nostro Ambito territoriale nel triennio da poco
concluso, abbiamo predisposto il Piano di Zona 20212-2014 con attenzione al presente ma
anche con la convinzione che occorra guardare al futuro (da qui il titolo Welfare che
verrà) mettendo al centro il territorio (da qui il sottotitolo persone, famiglie, comunità).
Muoversi nella direzione di una graduale – ulteriore - associazione delle politiche e degli
interventi comunali (attraverso regolamenti comuni e gestione in comune di servizi), nel
rispetto dell’autonomia delle singole municipalità e tenendo anche conto dei vincoli di
‘accorpamento’ cui sono sottoposti i comuni sotto i 5000 abitanti, a partire dagli ultimi
provvedimenti statali: questo il cuore del percorso dei prossimi tre anni.
Consideriamo come riferimento quanto previsto da Regione Lombardia con la D.g.r. del
28 Luglio 2011 (IX/2055), che, nel ribadire la centralità della persona e della famiglia,
individua gli obiettivi prioritari – che noi andiamo a declinare in termini originali per il nostro
Ambito territoriale – in ordine ai sistemi di welfare:
Passaggio dalla logica dell’offerta a quella della domanda;
Protezione delle persone più fragili;
Rafforzamento della comunicazione e integrazione della rete;
Promozione di modalità uniformi di accesso ai servizi;
Sviluppo di un modello comunitario partecipato, innovativo e sostenibile.
Tenuto conto di questi obiettivi, il documento regionale considerato precisa gli ambiti
d’intervento – che facciamo nostri in questo piano triennale – che la Direzione Famiglia,
Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale della Regione intende sviluppare ai fini
del raggiungimento del modelolo proprosto:
Equità economica e revisione dell’ISEE nell’accesso ai servizi e nella determinazione
della compartecipazione dell’utente;
Lavoro di cura familiare: interventi sulla disabilità e non autosufficienza;
Pari opportunità e conciliazione tra famiglia e lavoro;
Valorizzazione delle reti associative familiari e del terzo settore.
In questo quadro, accanto al ruolo di Comuni e ASL, l’Ambito territoriale è chiamato, in
una logica sinergica, ad assumere un ruolo di maggior governo territoriale capace di
ricomporre ed integrare:
1. le conoscenze;
2. le risorse finanziarie;
3. l’individuazione delle priorità, quindi le scelte.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 22 di 94
ll Piano di Zona diviene così lo strumento con cui perseguire, monitorandola, una vera e
propria politica associata, capace di dare conto delle economie di scala dello stare
insieme e al contempo di assicurare le prerogative di ogni singolo Comune.
Il percorso prefigurato richiede, a parte la gestione dell’ordinario, un primo anno (il 2012)
di intensa analisi per giungere alla definizione delle priorità per il futuro (il 2013-2014 ma
anche il triennio successivo) e alla riconfigurazione di alcuni interventi e servizi di Ambito.
L’obiettivo, a fronte dei cambiamenti in corso e tenuto conto dei bisogni specifici che
esprime il nostro territorio, è quello di individuare risposte, anche attraverso modalità
nuove di fare i servizi, da costruire insieme alle forze vive del territorio.
Per garantire risposte adeguate ai cittadini e per aprire una prospettiva, in ordine alle
politiche sociali, ampia e capace di incidere sulle questioni che riguardano la vita delle
persone.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Normativa di riferimento
Di seguito la cornice normativa di riferimento con particolare attenzione ai provvedimenti
attuativi della legislazione.
Nazionale:
L. 11-8-1991, n. 266 “Legge-quadro sul volontariato”;
L. 8-11-1991, n. 381 “Disciplina delle cooperative sociali”;
D.Lgs. 18-08-2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali”;
L. 08-11-2000, n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di
interventi e servizi sociali”;
L. 07-12-2000, n. 383 “Disciplina delle associazioni di promozione sociale”;
L.Cost. 18-10-2001, n. 3 “Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione”;
D.P.C.M. 14-02-2001 “Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni sociosanitarie”;
D.P.C.M. 30-03-2001 “Atto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei
servizi alla persona ai sensi dell'art. 5 della L. 8 novembre 2000, n. 328”;
D.M. 21-05-2001, n. 308 “Regolamento concernente «Requisiti minimi strutturali e
organizzativi per l'autorizzazione all'esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo
residenziale e semiresidenziale, a norma dell'articolo 11 della L. 8 novembre 2000, n.
328»”;
D.P.C.M. 29-11-2001 “Definizione dei livelli essenziali di assistenza”;
L. 05-02-1992, n. 104 “Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle
persone handicappate”;
L. 21-05-1998, n. 162 “Modifiche alla L. 5 febbraio 1992, n. 104, concernenti misure di
sostegno in favore di persone con handicap grave”;
L. 12-03-1999, n. 68 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”;
L. 28-08-1997, n. 285 “Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per
l'infanzia e l'adolescenza;
L. 4-5-1983 n. 184, “Diritto del minore ad una famiglia”;
L. 28-3-2001, n. 149 “Modifiche alla L. 4 maggio 1983, n. 184, recante «Disciplina
dell'adozione e dell'affidamento dei minori», nonché al titolo VIII del libro primo del
codice civile”;
L. 06-03-1998, n. 40 “Disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello
straniero”;
D.Lgs. 25-07-1998, n. 286 “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina
dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”
L. 18-02-1999, n. 45 “Disposizioni per il Fondo nazionale di intervento per la lotta alla
droga e in materia di personale dei Servizi per le tossicodipendenze”;
Regionale:
L.R. 11-07-1997, n. 31 “Norme per il riordino del Servizio sanitario regionale e sua
integrazione con le attività dei servizi sociali”;
L.R. 06-12-1999, n. 23 “Politiche regionali per la famiglia”;
L.R. 05-01-2000, n. 1 “Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia. Attuazione
del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112 (…)”;
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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L.R. 23-11-2001, n. 22 “Azioni di sostegno e valorizzazione della funzione sociale ed
educativa svolta dalle parrocchie mediante gli oratori”;
L.R. 14-12-2004, n. 34 “Politiche regionali per i minori”;
L.R. 14-02-2008, n. 1 “Testo unico delle leggi regionali in materia di volontariato,
cooperazione sociale, associazionismo e società di mutuo soccorso”;
L.R. 12-03-2008, n. 3 “Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in
ambito sociale e sociosanitario”;
L.R.Stat. 30-08-2008, n. 1 “Statuto d'autonomia della Lombardia”;
L.R. 30-12-2009 n. 33/2009 “Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità”;
Reg. 24-04-1998, n. 1 “Regolamento regionale concernente le attribuzioni e il
funzionamento della conferenza dei sindaci e del consiglio di rappresentanza dei
Sindaci ….”;
Reg. 12-06-1999, n. 1 “Regolamento di funzionamento del dipartimento per le attività
socio-sanitarie integrate delle Aziende Sanitarie Locali …”;
D.C.R. 28 settembre 2010, n. 56 “Programma Regionale di Sviluppo della IX Legislatura”
D.C.R. 17 novembre 2010, n. 88 “Piano Socio Sanitario Regionale 2010-2014”
D.g.r. 30-09-2003, n. 7/14369 “Linee di indirizzo per la definizione delle nuove unità di
offerta dell'area socio sanitaria per persone disabili gravi: Centri diurni semiresidenziali
(CDD); Comunità socio sanitarie residenziali (CSS)”;
D.g.r. 11-02-2005, n. 7/20588 “Definizione dei requisiti minimi strutturali e organizzativi di
autorizzazione al funzionamento dei servizi sociali per la prima infanzia”;
D.g.r. 16-02-2005, n. 7/20762 “Definizione dei requisiti minimi strutturali e organizzativi per
l'autorizzazione al funzionamento dei servizi sociali di accoglienza residenziale per
minori”;
D.g.r. 16-02-2005, n. 7/20763 “Definizione dei requisiti minimi strutturali e organizzativi per
l'autorizzazione al funzionamento dei servizi sociali per le persone disabili”;
D.g.r. 16-02-2005, n. 7/20943 “Definizione dei criteri per l'accreditamento dei servizi
sociali per la prima infanzia, dei servizi sociali di accoglienza residenziale per minori e
dei servizi sociali per persone disabili”;
D.g.r. 13-06-2008, n. 8/7433 “Definizione dei requisiti minimi per il funzionamento delle
unità di offerta sociale «servizio di formazione all'autonomia per le persone disabili»”;
D.g.r. 13-06-2008, n. 8/7437 “Determinazione in ordine all'individuazione delle unità di
offerta sociali ai sensi dell'articolo 4, comma 2 della l.r 3/2008”;
D.g.r. 13-06-2008, n. 8/7438 “Determinazione in ordine all'individuazione delle unità di
offerta sociosanitarie ai sensi dell'articolo 5, comma 2 della l.r 3/2008”;
D.g.r. 30-07-2008, n. 8/7797 “Rete dei servizi alla persona in ambito sociale sociosanitario - Istituzione del Tavolo di consultazione dei soggetti del Terzo settore (art. 11,
c. 1, lett. m), l.r. n. 3/2008);
D.g.r. 30-07-2008, n. 8/7798 “Rete dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario - Istituzione degli organismi di consultazione degli Enti Locali, dei soggetti di
diritto pubblico e privato, delle organizzazioni sindacali (Art. 11, comma 1, lett. m), l.r. n.
3/2008)”;
D.g.r. 22-10-2008, n. 8/8243 “Realizzazione di interventi a favore delle famiglie e dei
servizi socio-educativi per la prima infanzia. Attuazione della d.g.r. n. 6001/2007 e della
intesa del 14-02-2008”;
D.g.r. 26-11-2008, n. 8/8496 “Disposizioni in materia di esercizio, accreditamento,
contratto, e linee di indirizzo per la vigilanza ed il controllo delle unità di offerta
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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sociosanitarie”;
D.g.r. 11-12-2009, n. 8/10759 “Determinazioni in ordine alla realizzazione del Centro per
l’Assistenza Domiciliare nelle Aziende Sanitarie Locali”;
D.g.r. 17-03-2010 n. 11496 “Definizione dei requisiti minimi di esercizio dell’unità di
offerta sociale –Centro Ricreativo Diurno per Minori”;
D.g.r. 5-8-2010 n. 381 “Determinazioni in ordine al recepimento e all’attuazione Intesa
Stato Regioni in tema di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro”;
D.g.r. 15-12-2010 n. 983 “Determinazioni in ordine al Piano d’Azione Regionale per le
politiche in favore delle persone con disabilità e alla relativa relazione tecnica”;
D.g.r. 25-02-2011 n. 1353 “Linee guida per la semplificazione amministrativa e la
valorizzazione degli enti del Terzo Settore nell’ambito dei servizi alla persona e alla
comunità”;
D.g.r. 18-05-2011, n. 9/1746 “Determinazioni in merito alla qualificazione della rete
dell’Assistenza domiciliare in attuazione del PSSR 2010-22014”;
D.g.r. 04-08-2011, n. 9/2185 “Determinazioni in ordine al processo di individuazione e
accompagnamento dell’alunno con disabilità ai fini dell’integrazione scolastica”;
D.g.r. 16-11-2011, n. 9/2505 “Approvazione documento Un welfare della sostenibilità e
della conoscenza – linee di indirizzo per la programmazione sociale a livello locale
2012-2014”;
D.g.r. 16-11-2011, n. 9/2508 “Approvazione documento “Linee di indirizzo per una
governance delle politiche giovanili in Lombardia 2012-2015”;
D.g.r. 6-12-2011, n. 9/2933 “Determinazioni in ordine alla gestione del servizio sociosanitario regionale per l’esercizio 2012”;
D.g.r. 20-04-2011 n. 9/1576 “Determinazioni in ordine all’attuazione del Piano regionale
per favorire la conciliazione dei tempi di vota e lavoro”;
D.g.r. 24-05-2011 n. 1772 “Linee guida per l’affidamento familiare”;
Circ. 17-12-2003, n. 42 “Competenze in merito agli oneri per minori inseriti in strutture
residenziali ed in affido familiare”;
Circ. 02-02-2004, n. 6 “Indicazioni per l’attivazione e l’erogazione dei buoni sociali e dei
voucher sociali”;
Circ. 24-08-2005, n. 35 “Primi indirizzi in materia di autorizzazione, accreditamento e
contratto in ambito socio-assistenziale”;
Circ. 18-12-2006, n. 31 “Indirizzi per la sperimentazione di titoli sociali finalizzati al
sostegno della famiglia ed in via principale delle famiglie numerose”;
Circ. 6-11-2007, n. 35 “Oneri per minori inseriti in strutture residenziali o in affido
familiare”
Circ. 07-04-2008, n. 5 “Prime indicazioni sui provvedimenti da adottare in ottemperanza
alla L.R. 12 marzo 2008, n. 3”;
Circ. 20-06-2008, n. 8 “Seconda circolare applicativa della L.R. n. 3/2008 "Governo
della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario";
Circ. 27-06-2008, n. 9 “Costituzione dell'Ufficio di protezione giuridica delle persone
prive di autonomia o incapaci di provvedere ai propri interessi”;
Circ. 16-01-2009, n. 1 “Accreditamento delle Unità d’Offerta Sociali”;
Circ. 11-05-2009, n. 10 “Ufficio di Protezione Giuridica”;
Circ. 20-06-2011, n. 5591 “Determinazione in ordine agli schemi di convenzione tra
pubblica amministrazione e soggetti del Terzo settore”;
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Decreto del Direttore Generale Famiglia e Solidarietà sociale 15-02-2010 n. 1254 “Prime
indicazioni operative in ordine a esercizio e acreditamento delle unità d’offerta
sociali”;
Decreto del Direttore Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà
sociale 20-12-2010, n.13304 “Composizione conferenza delle associazioni
rappresentative degli enti gestori delle unità d’offerta sociali e socio-sanitarie”;
Decreto del Direttore Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà
sociale 28-12-2011 n. 12884 “Indicazioni in ordine alla procedura di co-progettazione
fra comune e soggetti del terzo settore per attivita’ e interventi innovativi e
sperimentali nel settore dei servizi sociali”;
Decreto del Direttore Generale Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione 13-072011 n.6459 “Indirizzi inmateria di affidamento dei servizi e convenzioni tra Enti Pubblici
e Coperatove Sociali in attuazione della D.G.R. n.1353/2011”.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Cap. 1 Descrizione dell’Ambito Territoriale, dati sui bisogni e sulla spesa
Presentiamo una serie di dati, per inquadrare la collocazione dell’Ambito territoriale, con
la consapevolezza della loro parzialità e della conseguente necessità di una azione
sistematica di recupero e di interpretazione di tutti gli elementi conoscitivi utili alla
programmazione sociale, da prevedersi quale attività
specifica del piano triennale.
L’Ambito territoriale di Grumello del Monte è composto da
otto comuni (Bolgare, Calcinate, Castelli Calepio,
Chiuduno, Grumello del Monte, Mornico al Serio, Palosco e
Telgate) collocati a sud est della provincia di Bergamo; al
31.12.2010 contava 48.358 abitanti (per un totale di
18.202 famiglie), con una densità demografica di 644,43
abitanti per km quadrato, superiore a quella media
provinciale (403,52 ab/kmq) – vedi Tabelle 1 e 2.
Comuni
Superficie
( kmq)
n. abitanti
Densità di
popolazione
(ab./kmq)
Bolgare
Calcinate
Castelli Calepio
Chiuduno
Grumello del Monte
Mornico al Serio
Palosco
Telgate
Totale Ambito
Provincia
8,40
14,72
9,91
6,63
9,82
6,99
10,45
8,12
75,04
2.722,86
5.698
5.878
10.016
5.861
7.360
2.897
5.801
4.847
48.358
1.098.740
678,33
399,32
1.010,70
884,01
749,49
414,45
555,12
596,92
644,43
403,52
Percentuale
di abitanti
sul totale
Ambito
11,78%
12,16%
20,71%
12,12%
15,22%
5,99%
12,00%
10,02%
100,00 %
Tab. 1 – Popolazione dei Comuni dell’Ambito al 31.12.10 (Fonte ISTAT).
Comuni
Numero
famiglie
Bolgare
Calcinate
Castelli Calepio
Chiuduno
Grumello del Monte
Mornico al Serio
Palosco
Telgate
Totale Ambito
Provincia
2.087
2.118
4.079
2.231
2.712
1.101
2.110
1.764
18.202
451.970
Numero medio
componenti
famiglie
2,73
2,77
2,45
2,63
2,66
2,63
2,73
2,75
2,65
2,42
Tab. 2 – Famiglie dell’Ambito al 31.12.10 (Fonte ISTAT).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Il grafico sottostante evidenzia come il trend di crescita della popolazione si sia
mantenuto costante nel tempo, anche se a partire dal 2009 si è registrato un
rallentamento della crescita rispetto agli anni precedenti.
Graf. 1 – Serie storica della popolazione residente nel periodo 2002-2010 e relative variazioni annuali (Fonte
ISTAT – Elaborazione a cura dell’Ufficio di Piano).
La variazione della popolazione residente registrata nell’Ambito nell’ultimo triennio è
superiore a quella provinciale; la sola componente straniera è cresciuta del 32,34 %,
leggermente al di sotto del dato provinciale (Tabelle 3 e 4).
Popolazione
residente al
01.01.2008
Popolazione
residente al
31.12.2010
Variazione
percentuale
Provincia
1.059.903
1.098.740
+ 3,66 %
Ambito
46.038
48.358
+ 5,04 %
Tab. 3 – Variazione percentuale della popolazione periodo 2008-2010 (Fonte ISTAT e Comuni dell’Ambito Elaborazione a cura dell’Ufficio di Piano).
Popolazione
straniera
residente al
01.01.2008
Popolazione
straniera
residente al
31.12.2010
Variazione
percentuale
Provincia
89.522
120.807
+ 34,95 %
Ambito
5.903
7.812
+ 32,34 %
Tab. 4 – Variazione percentuale della popolazione straniera periodo 2008-2010 (Fonte ISTAT – Elaborazione a
cura dell’Ufficio di Piano).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Nello specifico tutti i comuni dell’Ambito registrano una variazione triennale della
popolazione positiva e nella maggior parte dei casi la variazione è superiore a quella
provinciale – vedi grafico 2.
Bolgare
10,88%
Chiuduno
6,54%
Mornico al Serio
6,47%
4,85%
Calcinate
Castelli Calepio
3,94%
Grumello del Monte
3,72%
Telgate
3,00%
Palosco
2,98%
Graf. 2 – Variazione percentuale della popolazione residente nel triennio 2008-2010 nei comuni dell’Ambito
(Fonte ISTAT – Elaborazione a cura dell’Ufficio di Piano).
Le dinamiche di crescita della popolazione degli ultimi anni sono confermate dal bilancio
demografico e dai principali indici ad esso riferibili. Il bilancio demografico dell’anno 2010
riporta un saldo positivo, sia in termini di saldo naturale che in termini di saldo migratorio,
come è evidenziato nella tabella sottostante.
Pop. Inizio anno:
47.732
di cui:
Nati
morti
633
347
immigrati
emigrati
1.806
Saldo naturale
286
Saldo migratorio
1.466
Pop. Fine anno
340
48.358
di cui:
in età 0-14 anni
in età 15-44 anni
In età 45-64 anni
In età da 65 anni
Minorenni
stranieri extracomunitari
minori
extracomunitari
8.227
20.523
12.464
7.144
9.749
7.812
2.387
Tasso variazione popolazione
1,31%
Tab. 5 – Bilancio demografico anno 2010 (Fonte ISTAT – Elaborazione a cura dell’Ufficio di Piano).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 30 di 94
L’indice di natalità risulta più alto delle media provinciale, regionale e italiana, mentre
l’indice di mortalità è più basso (Tab. 6 e Graf. 3).
Popolazione
residente al
31.12.2010
Indice di
mortalità
Indice di natalità
Indice di
crescita naturale
Nati
decessi*1000/pop
vivi*1000/pop.totale
tot
Ambito
indice di
natalità-indice
di mortalità
13,09 ‰
7,18 ‰
5,91 ‰
27,26 ‰
0,01 ‰
27,25 ‰
Provincia
10,73 ‰
8,18 ‰
2,62 ‰
Lombardia
9,86 ‰
9,09 ‰
0,77 ‰
Italia
9,27 ‰
9,69 ‰
-0,42 ‰
di cui solo
popolazione
straniera
Tab. 6 – Indici di natalità, mortalità, crescita naturale riferiti alla popolazione residente al 31.12..2010 (Fonte
ISTAT – Elaborazione a cura dell’Ufficio di Piano).
Indice di -0,42
0,77
crescita
Italia
2,62
naturale
5,91
Regione Lombardia
9,69
9,09
8,18
7,18
Indice di
mortalità
Prov incia di Bergamo
Ambito di Grumello
del Monte
9,27
9,86
10,73
Indice di
natalità
13,09
-2
0
2
4
6
8
10
12
14
Graf. 3 – Confronto tra indice di natalità, mortalità, crescita naturale riferiti alla popolazione residente al
31.12.2010 (Fonte ISTAT – Elaborazione a cura dell’Ufficio di Piano).
Per quanto riguarda la struttura demografica (Tab. 7 e Graf. 4), la piramide delle età
(Graf. 5), riportando l’incidenza di ciascuna classe d’età quinquennale distintamente per
sesso, mette in evidenza il peso delle classi d’età più giovani, di quelle lavorative e degli
anziani, tra i quali si registra sempre più una netta prevalenza delle donne sugli uomini,
dovuta alla maggiore longevità dei soggetti di sesso femminile.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 31 di 94
Popolazione residente al 31.12.2010 per classi di età
Classi di età
Maschi
Femmine
Totale
00-04
1.559
1.489
3.048
05-09
1.338
1.308
2.646
10-14
1.290
1.243
2.533
15-19
1.307
1.187
2.494
20-24
1.363
1.299
2.662
25-29
1.509
1.582
3.091
30-34
2.033
1.782
3.815
35-39
2.314
1.969
4.283
40-44
2.272
1.906
4.178
45-49
1.994
1.816
3.810
50-54
1.612
1.499
3.111
55-59
1.346
1.429
2.775
60-64
1.398
1.370
2.768
65-69
1.025
1.054
2.079
70-74
877
1.038
1.915
75-79
560
817
1.377
80-84
360
654
1.014
>=85
176
583
759
Totali
24.333
24.025
48.358
Tab. 7 – Fonte ISTAT – Elaborazione a cura dell’Ufficio di Piano.
4.500
4.000
3.500
1.969 1.906
3.000
2.500
2.000
1.782
1.489
1.816
1.499
1.582
1.429 1.370
1.308 1.243 1.187 1.299
1.054
1.500
2.033
1.000
500
2.314 2.272
1.559 1.338
1.509
1.290 1.307 1.363
1.994
1.612
1.038
817
1.346 1.398
1.025
0
654
877
560
583
360
176
00-04 05-09 10-14 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75-79 80-84 >=85
Maschi
Femmine
Graf. 4 – Popolazione residente per classi di età e sesso al 31.12.2010 (Fonte ISTAT – Elaborazione a cura
dell’Ufficio di Piano).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 32 di 94
Graf. 5 – Piramide delle età riferita alla popolazione residente al 31.12.2010 ( Fonte ISTAT – Elaborazione a cura
dell’Ufficio di Piano).
Nella tabella che segue vengono elencati alcuni semplici indicatori demografici relativi
alla struttura per età della popolazione che mostrano, rapportando i valori dell’Ambito a
quelli provinciali, regionali e provinciali, una popolazione più giovane rispetto alla media.
Popolazione
residente al
31.12.2010
% di
soggetti in
età
0-14
% di soggetti
in età 15-39
% di soggetti in
età 40-64
% di soggetti in
età
>=65
% di
soggetti in
età
>= 80
Ambito
Provincia
Lombardia
Italia
17,01
15,54
14,22
14,04
33,80
30,86
29,57
30,33
34,41
35,84
36,13
35,34
14,78
17,76
20,08
20,29
3,67
4,71
5,54
5,96
Tab. 8 – Indicatori demografici relativi alla struttura per età al 31.12.2010 (Fonte ISTAT – Elaborazione a cura
dell’Ufficio di Piano).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 33 di 94
Di seguito altri indicatori necessari per completare l’analisi della struttura demografica
dell’Ambito:
Popolazione
residente al
31.12.2010
Ambito
Provincia
Lombardia
Italia
Indice di vecchiaia
Indice di
invecchiamento
Pop. Età >= 65
anni*100/pop. 0-14 anni
Pop. Età >= 65
anni*100/pop. Totale
85,45
121,80
141,11
144,50
14,78
17,76
20,08
20,29
Indice di carico
sociale negli
anziani
Pop. Età >= 65
anni*100/pop.
15-64 anni
21,66
26,61
30,54
30,90
Tab. 9 – Indicatori demografici relativi al peso della popolazione anziana rispetto alla popolazione complessiva
al 31.12.2010 (Fonte ISTAT – Elaborazione a cura dell’Osservatorio Socio –Sanitario – Direzione Sociale ASL
Bergamo e dell’Ufficio di Piano).
Popolazione
residente al
31.12.2010
Ambito
Provincia
Lombardia
Italia
Indice di carico sociale
(popolazione 0-14 anni +
pop. >= 65
anni)*100/popolazione 15-64
anni
46,49
49,92
52,19
52,28
Indice di lavoro
Indice di
popolazione attiva
popolazione 1564 anni*100/pop
totale
popolazione 40-64
anni*100/popolazione 15-39
68,21
66,70
65,71
65,67
101,82
116,14
122,19
116,48
Tab. 10 – Indicatori demografici relativi al peso dei soggetti in età lavorativa e fuori dall’età lavorativa rispetto
alla popolazione complessiva al 31.12.2010 (Fonte ISTAT - Elaborazione a cura dell’Osservatorio Socio –
Sanitario – Direzione Sociale ASL di Bergamo e dell’Ufficio di Piano).
Anche il basso indice di vecchiaia e di carico sociale e allo stesso tempo il buon indice di
lavoro e di popolazione attiva confermano l’elemento centrale cui si accennava prima:
la presenza di una popolazione più giovane delle medie provinciali, regionali e nazionali.
Proseguendo nell’analisi, in relazione all’immigrazione, l’Ambito di Grumello del Monte
risulta essere quello con la più alta percentuale di residenti stranieri nella provincia di
Bergamo. Si tratta di 7.812 persone, pari al 16,15 % del totale, dato più alto della media
provinciale pari all’11,00% (120.807 residenti stranieri).
Popolazione al 31.12.2010
Residenti
Residenti stranieri
Bolgare
Calcinate
Castelli Calepio
Chiuduno
Grumello del Monte
Mornico al Serio
Palosco
Telgate
Totale Ambito
5.698
5.878
10.016
5.861
7.360
2.897
5.801
4.847
48.538
913
1.079
1.536
1.012
955
440
650
1.227
7.812
Percentuale di stranieri sulla
popolazione residente
16,02 %
18,36 %
15,34 %
17,27 %
12,98 %
15,19 %
11,20 %
25,31 %
16,15 %
Tab. 11 –Presenza di persone straniere nell’Ambito al 31.12.2010 (Fonte ISTAT – Elaborazione a cura dell’Ufficio
di Piano).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 34 di 94
Bolgare
Calcinate
16,02%
83,98%
18,36%
81,64%
Castelli Calepio
15,34%
84,66%
Chiuduno
17,27%
82,73%
Grumello del Monte
Mornico al Serio
12,98%
Residenti italiani
87,02%
15,19%
84,81%
Palosco 11,20%
Telgate
Residenti stranieri
88,80%
25,31%
74,69%
Graf. 6 – Presenza di persone straniere nell’Ambito al 31.12.2010 (Fonte ISTAT – Elaborazione a cura dell’Ufficio
di Piano).
Il grafico n. 6 mette in evidenza in modo significativo l’incidenza percentuale di stranieri
residenti nei diversi comuni. In tutti i comuni dell’Ambito l’incidenza percentuale è
superiore alla media provinciale: si parte dall’11,20 % del comune di Palosco per arrivare
al 25,31 % del comune di Telgate. Fonte di attrazione delle persone immigrate, nonostante
il periodo attuale di crisi, è sicuramente la significativa realtà produttiva presente
complessivamente nel nostro Ambito.
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
Altri ; 18,69%
Pakistan; 4,08%
Albania; 8,67%
Romania; 8,72%
Marocco;18,20%
India; 30,25%
0%
Senegal; 11,39%
Circa il dettaglio della composizione nazionale, nel grafico sottostante i sei principali paesi
di provenienza degli stranieri e il loro peso relativo, nonché l’incidenza percentuale
complessiva degli altri stati non riportati nel dettaglio.
90%
100%
Graf. 7 - Stranieri: le principali nazionalità (Fonte ISTAT – Elaborazione a cura dell’Ufficio di Piano).
Da evidenziare la forte presenza di minorenni stranieri, che risultano essere il 30,56 % della
popolazione residente straniera totale. A livello provinciale il tasso è del 26,93 % (32.533
stranieri minorenni).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 35 di 94
Popolazione al 31.12.2010
Residenti stranieri
Bolgare
Calcinate
Castelli Calepio
Chiuduno
Grumello del Monte
Mornico al Serio
Palosco
Telgate
Totale Ambito
913
1.079
1.536
1.012
955
440
650
1.227
7.812
Residenti stranieri
minorenni
Percentuale minorenni
stranieri sul totale stranieri
285
319
462
340
279
31,22 %
29.56 %
30,08 %
33,60 %
29,21 %
33,41 %
34,00 %
27,22 %
30,56 %
147
221
334
2.387
Tab. 12 Popolazione straniera minorenne al 31.12.2010 (Fonte ISTAT – Elaborazione a cura dell’Ufficio di Piano).
Più alto rispetto a quello provinciale è anche il tasso degli stranieri nella popolazione
minorile totale: il 24,48 % nell’Ambito a fronte del 16,12 % provinciale.
Di seguito riportiamo alcuni dati di tipo socio-sanitario che servono ad inquadrare la
situazione dell’Ambito rispetto ad alcuni temi specifici.
Psichiatria
Ambito
Provincia
Soggetti residenti nell’Ambito che nel 2010 hanno avuto almeno un
contatto con i servizi psichiatrici territoriali
N. Utenti
N. prestazioni
Tasso psichiatria (per
1.000 residenti – pop.
ponderata)
324
8.735
12,2
9.692
323.637
15,3
Tab. 13 Fonte Osservatorio Socio –Sanitario – Direzione Sociale ASL di Bergamo – Elaborazione a cura
dell’Ufficio di Piano.
Nel 2010 le prestazioni in favore di utenti psichiatrici residenti nel nostro Ambito erogate
dall’Ospedale di Calcinate sono state 5.764, il 65,99 % del totale delle prestazioni erogate.
Neuropsichiatria infantile
Ambito
Provincia
Soggetti in carico alle NPI per sesso Anno 2010
Maschi
Femmine
Totale
158
104
262
3.249
5.106
8.355
Tab. 14 Fonte Osservatorio Socio Sanitario – Direzione Sociale ASL di Bergamo – Elaborazione a cura
dell’Ufficio di Piano.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 36 di 94
I tassi di prevalenza (per 1.000 abitanti) per sesso, classi di età e totali dell’utenza NPI del
nostro Ambito sono inferiori a quelli provinciali come illustrato nelle tabelle seguenti.
Tasso di prevalenza (per 1.000 abitanti) per sesso Anno 2010
Maschi
Femmine
Totale
6,2
3,4
4,6
8,4
4,3
6,1
Ambito
Provincia
Tab. 15 Fonte Osservatorio Socio Sanitario – Direzione Sociale ASL di Bergamo – Elaborazione a cura
dell’Ufficio di Piano.
Tasso di prevalenza (per 1.000 abitanti) per sesso e classi di età Anno 2010
0-4
5-9
M
10-14
F
M
F
77,67
77,40
Tot.
M
Tot.
Ambito
11,32
7,08
9,23
Provincia
22,2
14,02 18,20 131,8 79,10 106,15 109,15 76,52 93,26 27,89 19,55 23,03 0,85 0,68 0,78 8,39 4,33 6,15
6,95
Tot.
M
F
Totale
F
63,63 70,88 21,30
F
> 18
M
94,65 60,65
Tot.
15-18
Tot.
M
F
12,90 1,05 1,47 1,30 6,18 3,36 4,63
Tab. 16 Fonte Osservatorio Socio Sanitario – Direzione Sociale ASL di Bergamo – Elaborazione a cura
dell’Ufficio di Piano.
Invalidità civile
I dati che seguono descrivono il fenomeno “invalidità civile” prendendo in considerazione
i soggetti residenti in provincia di Bergamo presenti nel database dell’ASL.
Sono identificate tre categorie, rappresentanti rispettivamente il fenomeno nelle sue
dimensioni complessive (invalidità civile complessiva), l’invalidità al 100% (situazioni di
maggior gravità) e l’invalidità con accompagnamento.
Soggetti con invalidità al 30.06.2011
Invalidità con
Invalidità civile
Invalidità al 100 %
accompagnamento
Tasso
Tasso
Tasso
N.
prevalenza
N.
prevalenza
N.
prevalenza
soggetti
(*10.000
soggetti
(*10.000
soggetti
(*10.000
abitanti)
abitanti)
abitanti)
Ambito
2.089
369,37
441
77,98
805
142,34
Provincia
58.613
431,40
13.315
98,00
20.300
149,41
Tab. 17 Fonte Osservatorio Socio Sanitario – Direzione Sociale ASL di Bergamo – Elaborazione a cura
dell’Ufficio di Piano.
Età media dei soggetti con invalidità al 30.06.2011
Invalidità civile Invalidità al 100 % Invalidità con accompagnamento
Ambito
62,67
58,93
69,29
Provincia
64,66
59,78
73,88
Tot.
Tab. 18 Fonte Osservatorio Socio Sanitario – Direzione Sociale ASL di Bergamo – Elaborazione a cura
dell’Ufficio di Piano.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 37 di 94
R.S.A.
Le Residenze Sanitario-Assistenziali per Anziani (R.S.A.) attive e accreditate in provincia di
Bergamo sono 61, di cui 2 situate nel nostro Ambito.
I dati della Tabella 19 si riferiscono agli ospiti delle strutture attive nel nostro Ambito, a
prescindere dall’Ambito di provenienza.
Ambito
Provincia
N. strutture
accreditate
2
61
N. posti letto
autorizzati
131
5.657
R.S.A. Anno 2010
N. ospiti delle
strutture
208
7.386
N. ospiti > = 70
anni
194
6.935
Età media
degli ospiti
83,8
84,6
Tab. 19
Fonte Osservatorio Socio Sanitario – Direzione Sociale ASL di Bergamo – Elaborazione a cura
dell’Ufficio di Piano.
Servizio Cure Domiciliari (ADI)
I soggetti accreditati per le Cure Domiciliari in Provincia di Bergamo sono 29.
Le procedure di accreditamento prevedono che l’ente accreditato si accrediti su aree
distrettuali e non su singoli Comuni; ci sono soggetti accreditati su un unico distretto socio
sanitario e altri che garantiscono una maggiore offerta estendendosi su più aree
territoriali.
In totale sull’intero territorio provinciale il servizio ADI è offerto in 59 presidi accreditati.
Nell’Ambito di Grumello del Monte il presidio è garantito da 3 enti accreditati.
Ambito
Provincia
Rapporto Presidi ADI sulla popolazione al 31.12.2010
N. presidi gestiti
Popolazione
Suddivisione
Popolazione
Suddivisione
da soggetti
totale
popolazione
>= 65 anni
popolazione
accreditati
totale per
>= 65 anni per
presidio
presidio
3
48.358
16.119
7.144
2.381
59
1.098.740
18.623
195.136
3.307
Tab. 20
Fonte Osservatorio Socio Sanitario – Direzione Sociale ASL di Bergamo – Elaborazione a cura
dell’Ufficio di Piano.
Suddivisione popolazione totale per presidio ADI
Media provinciale
Graf. 8 - Fonte Osservatorio Socio Sanitario – Direzione Sociale ASL di Bergamo.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 38 di 94
Nella tabella che segue sono evidenziati alcuni dati di attività dell’anno 2010: numero di
pazienti, numero di piani individuali attivati e costo medio dei piani. I piani sono suddivisi
tra normali e speciali; i piani speciali sono quelli assegnati a pazienti più gravi e
contengono un elevato livello prestazionale.
Attività ADI 2010
N. Piani 2010
N. pazienti 2010
Ambito
Provincia
Normali
874
22.205
239
5.918
Speciali
30
1.110
Costo Piani 2010
Totale
904
23.315
Normali
231.418,50
6.441.000,99
Speciali
24.741,69
814.238,37
Totale
256.160,19
7.255.239,36
Tab. 21
Fonte Osservatorio Socio Sanitario – Direzione Sociale ASL di Bergamo – Elaborazione a cura
dell’Ufficio di Piano.
Consultori familiari pubblici
I dati illustrati riguardano le prestazioni valorizzabili, inviate attraverso il flusso dedicato ed
ufficialmente validate da Regione Lombardia, per l’anno 2010. Non sono presenti le
attività eseguite ma non valorizzabili secondo il flusso.
Utenza consultori familiari pubblici Anno 2010
N. utenti
Tasso di utilizzo (*1.000 abitanti)
Maschi Femmine Totale
Ambito
Provincia
Maschi
Femmine
Totale
N. prestazioni
40
347
387
1,64
14,44
8,00
1.894
1.534
14.363
15.897
2,82
25,92
14,47
60.051
Tab. 22 Fonte Osservatorio Socio –Sanitario – Direzione Sociale ASL di Bergamo – Elaborazione a cura
dell’Ufficio di Piano.
N. prestazioni per aree di intervento Anno 2010
Ambito
N.
Percentuale
Prevenzione ginecologica e oncologica
42
2,22%
Gravidanza e preparazione alla nascita
341
18,00%
Tutela minori
50
2,64%
Individualità - Relazioni di coppia e familiari
412
21,75%
Cura e salute del bambino
76
4,01%
Post partum/purperio/dopo nascita
687
36,27%
Adozione nazionale e internazionale
10
0,53%
Contraccezione - Procreazione responsabile
17
0,90%
Infanzia
44
2,32%
Adolescenza
98
5,17%
Menopausa
67
3,54%
Sostegno alla genitorialità
19
1,00%
I.V.G.
15
0,79%
Affido preadottivo/inserimento minore adottato
6
0,32%
Post I.V.G.
6
0,32%
Preconcezionale/eugenetica e sterilità
1
0,05%
Preparazione fasi della vita
0
0,00%
I.V.G. Minorenni
3
0,16%
Tutela sociale della maternità
0
0,00%
Sessualità e affettività
0
0,00%
Sostegno alla convivenza con soggetti anziani
0
0,00%
Matrimonio Minori
0
0,00%
Totale
1.894
100,00%
Area di intervento
Provincia
N.
Percentuale
16.792
27,96%
11.412
19,00%
6.946
11,57%
5.293
8,81%
7.219
12,02%
2.984
4,97%
1.413
2,35%
1.444
2,40%
1.464
2,44%
1.242
2,07%
1.032
1,72%
811
1,35%
833
1,39%
657
1,09%
143
0,24%
120
0,20%
95
0,16%
74
0,12%
44
0,07%
25
0,04%
6
0,01%
2
0,00%
60.051
100,00%
Tab. 23 Fonte Osservatorio Socio –Sanitario – Direzione Sociale ASL di Bergamo – Elaborazione a cura
dell’Ufficio di Piano.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 39 di 94
Tossicodipendenti e alcoldipendenti
I dati che seguono fanno riferimento al Servizio tossicodipendenze dell’A.S.L. di Bergamo.
Nel 2009, gli utenti tossicodipendenti residenti nell’Ambito di Grumello del Monte sono stati
78, di cui 65 maschi e 13 femmine. Analizzando la composizione dell’utenza per età (graf.
9), si evidenzia la presenza della quota di soggetti giovanissimi (tra i 15 e i 24 anni),
nettamente superiore alla media provinciale.
Graf. 9 – Utenti in carico ai Ser.T. di età compresa tra i 15 -24 anni – Valori % - anno 2009 (Fonte A.S.L. di
Bergamo).
Il tasso di mortalità (1999-2007) per patologie alcol-correlate (PAC) risulta il più elevato di
tutta la Provincia per quanto riguarda le donne (ossia 3,5 vs 1,66). Non va trascurato,
però, neppure il dato che riguarda gli uomini (ossia 4,7 vs 4,63 del dato provinciale).
Grafico 10 – Tassi di mortalità (1999-2007) per patologie alcol-correlate (PAC) suddividi per Ambito di residenza
e genere (Fonte ASL di Bergamo).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 40 di 94
I dati sin qui riportati ed altri disponibili grazie al lavoro dell’Osservatorio Socio – Sanitario
della Direzione Sociale dell’ASL di Bergamo consentono di evidenziare una specificità per
il nostro Ambito riassunta nella tabella seguente.
Tab. 24 Fonte Osservatorio Socio –Sanitario – Direzione Sociale ASL di Bergamo.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 41 di 94
Spesa sociale dei Comuni nel 2010
Nel 2010 la spesa complessiva dei Comuni dell’Ambito per i servizi sociali è stata di
3.792.192,00 Euro, con una spesa procapite di 78,42 Euro.
Il grafico che segue illustra le fonti di finanziamento della spesa sociale dei comuni; i
trasferimenti di denaro dall’Ambito ai comuni, riferibili al Fondo Nazionale per le Politiche
Sociali e al Fondo Sociale Regionale, incidono rispettivamente per lo 0,32 % e il 7,02 %.
Utenza
5,00%
Altri EE.Locali
3,20%
Comune
82,49%
Altre entrate
1,98%
Fondo Sociale
Regionale
7,02%
Fondo Nazionale
Politiche Sociali
0,32%
Graf. 11 Fonti di finanziamento della spesa sociale dei Comuni in percentuale – Anno 2010 (Fonte Comuni
dell’Ambito – Elaborazione a cura dell’Ufficio di Piano).
Quasi il 60% della spesa sociale dei Comuni è destinata all’area Disabili (36,56%) e all’area
Minori e Famiglia (22,22%).
Minori - Famiglia
22,22 %
Immigrazione
0,08%
EmarginazionePovertà
5,72%
Dipendenze
0,09%
Salute mentale
1,47%
Compartecip.
Spesa sanitaria
7,53%
Disabili
36,56 %
Anziani
14,66%
Compartecipaz.
ai costi di
gestione Piano di
Zona
3,77%
Servizio sociale e
segretariato
sociale
7,90%
Graf. 12 Aree di intervento della spesa sociale dei Comuni in percentuale – Anno 2010 (Fonte Comuni
dell’Ambito – Elaborazione a cura dell’Ufficio di Piano).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 42 di 94
Bilancio Ambito 2010
La spesa totale dell’Ambito per il 2010 è stata complessivamente di 839.818,81 euro, con
una spesa procapite di 17,37 Euro.
Fondo FNPS
20,95%
Fondo Sociale
Regionale
42,78%
Altre Entrate
3,06%
Fondo Intesa Nidi
3,57%
Fondo Intesa
Famiglia
5,50%
Fondo Non
Autosufficienza
6,73%
Entrate da
Provincia
0,30%
Quota a Carico
Comuni
17,10%
Graf. 13 Fonti di finanziamento del bilancio del Piano di Zona in percentuale – Anno 2010 (Fonte Ufficio di
Piano).
Minori-Famiglia
46,84%
Immigrazione
3,93%
EmarginazionePovertà
1,68%
Salute mentale
0,86%
Servizi Socio
Sanitari Integrati
0,77%
Fondo di
solidarietà
1,08%
Costo di
funzionamento
UdP
9,73%
Disabili
17,64%
Anziani
17,47%
Graf. 14 Aree di intervento della spesa sociale del Piano di Zona in percentuale – Anno 2010 (Fonte Ufficio di
Piano).
L’80% del bilancio dell’Ambito è destinata all’area Minori-Famiglia (46,84), all’area Disabili
(17,64%) e all’area Anziani (17,47 %).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 43 di 94
Spesa sociale totale dell’Ambito nel 2010
Per avere il quadro complessivo della spesa sociale di Ambito bisogna considerare la
spesa a diretta gestione comunale congiuntamente a quella a gestione associata del
Piano di Zona. Semplicemente sommando le due voci, il totale della spesa sociale per il
2010 risulta di Euro 4.632.010,81.
Se scorporiamo dal totale i “doppi conteggi”, vale a dire le risorse che i Comuni versano
al Piano di Zona e i fondi che il Piano di Zona ha destinato alle casse comunali, la spesa
complessiva è di Euro 4.214.070,81, corrispondenti a 87,14 Euro procapite.
Anno 2010
Spesa a gestione comunale, al netto
della compartecipazione al bilancio
del Piano di Zona
Spesa a gestione associata del
Piano di Zona, al netto dei
trasferimenti ai Comuni dell’Ambito
Totale spesa dell’Ambito
Valore
Percentuale
€ 3.649.415,00
86,60 %
€ 564.655,81
13,40 %
€ 4.214.070,81
100,00 %
Tab. 25 Rapporto spesa sociale comunale e spesa a gestione associata – Anno 2010 (Fonte Comuni
dell’Ambito – Elaborazione a cura dell’Ufficio di Piano).
A livello provinciale la spesa sociale nel 2010 è stata di Euro 130.351.138,53, di cui il 24 % a
gestione associata del Piano di Zona e il 76 % a gestione comunale.
Trasferimenti diretti dall’Ambito ai Comuni nel triennio 2009-2011
Della spesa totale del bilancio 2010 di 839.818,81 dell’Ambito sono stati impegnati in
favore dei Comuni 282.405,33 Euro: 273.375,33 Euro del FSR 2010 (di cui Euro 7.240,00 per
un Fondo di riserva per la salute mentale) e 9.030,00 Euro del Fondo di Solidarietà 2010.
Si tratta del 33,63 % del totale delle uscite del Piano di Zona, equivalenti a 5,84 Euro per
abitante, a fronte del cofinanziamento annuale di 3,00 Euro per abitante (nel 2011 salito
a 4,00 Euro) versato dai Comuni.
Complessivamente nel triennio 2009-2011 sono stati impegnati in favore dei Comuni
dell’Ambito 792.178,10 Euro, di cui:
FSR 2009 – 2010 – 2011
760.268,10
di cui per il Fondo di riserva per la salute mentale
9.740,00
Fondo di solidarietà art.4 l.r.34/04
27.860,00
Fondo disabili CdRS 2010
4.050,00
Totale
792.178,10
Tab. 26 Fondi impegnati in favore dei Comuni dal Piano di Zona nel triennio 2009 – 2011 (Fonte Ufficio di
Piano).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Fondo Sociale Regionale (FSR)
Complessivamente il Fondo Sociale Regionale del triennio 2009 - 2011 incassato
dall’Ambito è stato di 994.202,00 Euro.
Come già detto ai Comuni sono stati destinati 760.268,10 Euro, per il finanziamento dei
servizi domiciliari comunali (Sad, Adm, Adh), degli Sfa, degli affidi familiari, degli inserimenti
di minori in comunità e di un Fondo di riserva per la salute mentale.
Nella tabella che segue la destinazione in dettaglio agli 8 Comuni dell’Ambito.
Comuni
Contributi
liquidati
2009-2011
Sad
Adh
103.707,61 €53.945,05
Sfa ed
ex Sfa
Adm
Affidi
Nidi
Bolgare
€
€ 329,61
-
€29.085,52
€20.347,44
-
Calcinate
€116.148,25
€69.613,99
€2.502,87
€29.131,04
€5.528,85
€9.371,50
-
Castelli Calepio
€147.485,62
€59.529,50
€4.187,54
€22.470,45 €23.279,16
€38.018,97
-
Chiuduno
€100.824,42
€30.917,69
€6.077,81
-
€44.930,68
€18.898,23
-
Grumello del Monte
€132.515,48
€33.416,19 €20.278,51
-
€15.843,76
€25.119,96 €37.857,05
Mornico al Serio
€ 16.607,39
€3.730,30
€1.903,80
-
€9.473,28
-
-
Palosco
€ 57.803,40
€23.597,72
€9.547,83
-
€5.495,63
€19.162,23
-
Telgate
Totale liquidato nel
triennio
Fondo di riserva per
salute mentale a
disposizione
Totale impegnato
€ 76.935,92
€27.070,45
€4.311,84
-
€9.682,59
€35.871,05
-
Progetti
per
salute
mentale
(a valere
sul Fondo
di
riserva)
€1.500,00
€752.028,10
€ 8.240,00
€
760.268,10
Tab. 27 Contributi FSR erogati ai Comuni nel triennio 2009 – 2011 (Fonte Ufficio di Piano).
Oltre ai servizi gestiti direttamente dai Comuni con il FSR sono stati finanziati i servizi a
gestione privata (gli asili nido e i micro-nidi, i CRE, una comunità alloggio e un nuovo SFA)
e il servizio di inserimento lavorativo di Ambito (SIL); una quota degli stanziamenti è stata
trattenuta dall’ASL per progetti a valenza provinciale. Di seguito il dettaglio della
ripartizione del FSR nel triennio.
FSR 2009
FSR 2010
FSR 2011
Totale
Comuni
€ 269.469,31
273.375,33
€ 217.423,45
€ 760.268,10
Cre
€ 11.712,76
12.045,11
€ 13.600,00
€ 37.357,87
Nidi/Micronidi
€ 30.042,80
31.052,57
€ 29.291,12
€ 90.386,49
-
€ 5.985,43
€ 5.985,43
SFA privato
-
Comunità
€ 12.000,00
9.000,00
€ 4.000,00
€ 25.000,00
SIL
€ 11.425,53
28.691,03
€ 13.504,64
€53.621,20
Trattenute ASL
€ 12.304,60
5.084,95
€ 4.193,36
€ 21.582,91
Totale
€ 346.955,00
€ 359.249,00
€ 287.998,00
€ 994.202,00
Tab. 28 Destinazioni FSR 2009-2010-2011 (Fonte Ufficio di Piano).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 45 di 94
300.000,00
280.000,00
260.000,00
240.000,00
220.000,00
200.000,00
180.000,00
160.000,00
140.000,00
120.000,00
100.000,00
80.000,00
60.000,00
40.000,00
20.000,00
-
FSR 2009
FSR 2010
FSR 2011
Comuni
Cre
Nidi/
Micronidi
Sfa
Comunità
SIL
Trattenute
ASL
Graf. 15 Confronto destinazioni FSR 2009-2010-2011 (Fonte Ufficio di Piano)
400.000,00
350.000,00
300.000,00
Trattenute ASL
SIL
250.000,00
Comunità
200.000,00
SFA privato
Nidi/Micronidi
150.000,00
Cre
Comuni
100.000,00
50.000,00
0,00
2009
2010
2011
Graf. 16 Composizione destinazioni FSR 2009-2010-2011 (Fonte Ufficio di Piano).
Fondo di solidarietà art.4 l.r.34/04
Il Fondo di Solidarietà viene costituito annualmente a sostegno delle spese sostenute dai
Comuni dell’Ambito per gli affidi familiari e l’inserimento in comunità di minori sottoposti a
provvedimento dell’autorità giudiziaria come previsto dall’art 4. della Legge Regionale n.
34/2004 “Politiche regionali per i minori”.
La liquidazione del contributo in favore dei Comuni avviene a posteriori, l’anno successivo
a quello della costituzione, ripartendo il Fondo proporzionalmente alle spese sostenute dai
Comuni nell’anno di riferimento, al netto del contributo percepito a valere sul FSR. (es. il
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 46 di 94
Fondo costituito nel 2009 è stato liquidato nel 2010 sulla base dei costi sostenuti dai
Comuni nel 2009 al netto del contributo del FSR 2009).
Nel triennio 2009 – 2011 sono stati liquidati i contributi a valere sui Fondi costituiti negli anni
2008 -2009 -2010, per un totale di Euro 34.510,00 1.
Castelli
Calepio
Chiuduno
Grumello Mornico
del Monte al Serio
Bolgare
Calcinate
2009
€ 839,01
€ 893,27
€ 2.855,65 € 3.094,78
€ 2.613,44
2010
€ 1.604,06
€ 46,83
€ 3.856,13
€ 1.256,41
2011
€ 3.025,41
€ 443,49
€ 1.014,84
€ 671,47
€ 997,62
Totale liquidato € 5.468,47 € 1.383,59 € 7.726,62 € 3.766,25
-
Palosco
€ 505,55
Telgate
€ 2.448,31 € 13.250
€ 1.387,92 € 3.407,18 € 12.230
€ 2.533,84 € 1.014,80
€ 4.867,47
Totale
€ 9.030
€ 4.427,31 € 6.870,28 € 34.510
Tab. 29 Dati sulla ripartizione tra i Comuni del Fondo di Solidarietà (Fonte Ufficio di Piano).
Grumello del
Monte
14,10%
Chiuduno
10,91%
Mornico al Serio
0%
Palosco
13%
Castelli Calepio
22,39%
Telgate
19,91%
Calcinate
4,01%
Bolgare
15,85%
Graf. 17 Distribuzione contributi nei Comuni dell’Ambito. Totale Triennio 2009 - 2011 (Fonte Ufficio di Piano).
Dall’entità dei contributi, calcolati proporzionalmente alle spese sostenute, si evince che i
comuni che hanno speso di più nel triennio per affidi familiari e inserimenti di minori in
comunità sottoposti a provvedimento dell’autorità giudiziaria sono quelli di Castelli
Calepio e di Telgate. In generale la tendenza è quella di una diminuzione della spesa; in
controtendenza i comuni di Bolgare e Palosco, che hanno registrato un significativo
aumento dei costi, testimoniato dall’aumento del contributo loro liquidato nel 2011.
1 Il dato differisce da quello riportato a pagina n. 24, dove si fa riferimento ai Fondi costituiti e impegnati in favore dei
Comuni negli anni 2009 – 2010 – 2011. Alla data di approvazione del presente piano il Fondo del 2011 non è ancora stato
ripartito e liquidato.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Cap. 2 Dati di analisi e valutazione Piano di zona 2009-2011
In relazione alle attività del triennio 2009-201 si utilizza per comodità descrittiva una
suddivisione che da una parte evidenzia le iniziative gestite in forma associata (Titoli
sociali, Ufficio Minori e Famiglia, SIL) e dall’altra gli ulteriori interventi e progetti promossi
dall’Ambito, suddivisi per aree tematiche (anziani, disabili, età evolutiva, interculture,
disagio adulto).
Prima di entrare nel merito di ciò che è stato attuato è utile inquadrare, in termini sintetici,
lo stato dell’arte dell’organizzazione dell’Ambito.
Assemblea dei sindaci e giunta esecutiva hanno orientato il lavoro dell’Ufficio di Piano e
della sua struttura tecnica (composta da responsabile e segretaria). La tenuta
complessiva è stata garantita dal comune capofila (nella figura della responsabile
preposta al Piano di Zona).
Il coordinamento delle Assistenti Sociali si è definitivamente strutturato nel corso del
triennio. Il lavoro dei Tavoli tematici si è sviluppato, in coerenza con gli obiettivi, strategici
e specifici, del piano triennale.
Titoli sociali
Nel triennio 2009-2011 è proseguita l’erogazione di titoli sociali; oltre ai beneficiari “storici”
dei buoni sociali, anziani e persone disabili, per i quali è stato mantenuto un bando
annuale, è stato possibile allargare l’assegnazione di benefici economici anche a nuove
tipologie di beneficiari, grazie all’incasso di Fondi vincolati, destinati al sostegno
economico di determinate categorie di popolazione.
I titoli sociali sono stati quindi i seguenti:
- buoni sociali per anziani, disabili e per assistenti familiari;
- buoni per famiglie numerose;
- voucher per la prima infanzia;
- buoni per famiglie colpite dalla crisi economica.
Buoni sociali per anziani, disabili e per assistenti familiari
Nel bando annuale per l’assegnazione di buoni sociali mensili per persone anziane e
disabili è stata inserita, nel 2009 e nel 2011, una terza tipologia di buono, quello per
assistenti familiari, destinato alle persone anziane e disabili che si avvalgono di una
badante per la propria assistenza. Il buono assistenti familiari è stato finanziato da quote
del Fondo Intese, vincolato all’obiettivo di favorire la permanenza al proprio domicilio di
soggetti non autosufficienti.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 48 di 94
Di seguito alcuni dati di sintesi riguardo i buoni erogati dall’Ambito nel triennio 2009-2011.
Buoni
anziani
Richiedenti
ammessi
Beneficiari
Non
beneficiari
N. Buoni
erogati
Importo
erogato
Percentuale richieste
soddisfatte
2009
2010
2011
46
54
48
29
35
17
17
19
31
288
381
180
€
€
€
57.600
76.200
36.000
63,04%
64,81%
35,42%
Totale
triennio
148
81
67
849
€
169.800
54,73%
Tab. 30 Dati sui buoni sociali anziani – Triennio 2009 -2011 (Fonte Ufficio di Piano).
Buoni anziani
150
125
67
100
Non beneficiari
75
Beneficiari
50
19
17
25
81
31
29
35
2009
2010
17
0
2011
Totale triennio
N. Richiedenti
Graf. 18 Confronto beneficiari e non beneficiari sul totale dei richiedenti buoni sociali anziani - Triennio 2009 –
2011 (Fonte Ufficio di Piano).
Buoni
disabili
Richiedenti
ammessi
Beneficiari
Non
beneficiari
N. Buoni
erogati
Importo
erogato
2009
2010
2011
Totale
triennio
58
53
45
28
20
21
30
33
24
336
237
239
€
€
€
67.200
47.400
47.800
48,28%
37,74%
46,67%
156
69
87
812
€
162.400
44,23%
Tab. 31 Dati sui buoni sociali disabili – Triennio 2009 – 2011 (Fonte Ufficio di Piano).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Percentuale
richieste soddisfatte
Buoni disabili
175
150
125
87
100
Non beneficiari
Beneficiari
75
50
25
30
33
24
28
20
21
2009
2010
2011
0
69
Totale triennio
N. Richiedenti
Graf. 19 Confronto beneficiari e non beneficiari sul totale dei richiedenti buoni sociali disabili – Triennio 2009 –
2011 (Fonte Ufficio di Piano).
Buoni per
assistenti
familiari
Richiedenti
ammessi
Beneficiari
Non
beneficiari
N. Buoni
erogati
20
0
36
20
0
31
0
0
5
217
0
279
56
51
5
496
2009
2010
2011
Totale
triennio
Importo
erogato
Percentuale
richieste soddisfatte
€
54.250
--69.750
100,00%
--86,11%
€
124.000
91,07%
€
Tab.32 Dati sui buoni sociali per assistenti familiari– Triennio 2009 – 2011 (Fonte Ufficio di Piano).
Buoni sociali per assistenti familliari
60
5
40
5
Non beneficiari
51
20
Beneficiari
31
20
0
2009
2010
2011
Totale triennio
N. Richiedenti
Graf. 20 Confronto beneficiari e non beneficiari sul totale dei richiedenti buoni sociali per assistenti familiari –
Triennio 2009 – 2011 (Fonte Ufficio di Piano).
Nel triennio 2009 - 2011 sono stati erogati 2.157 buoni sociali mensili, per un totale di
456.200,00 Euro; i buoni sociali anziani e disabili hanno un valore di 200,00 Euro, i buoni per
assistenti familiari 250,00 Euro.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 50 di 94
Totali
buoni
sociali
Richiedenti
ammessi
Beneficiari
Non
beneficiari
N. Buoni
erogati
124
107
129
77
55
69
47
52
60
841
618
698
€
€
€
179.050
123.600
153.550
62,10%
51,40%
53,49%
360
201
159
2.157
€
456.200
55,83%
2009
2010
2011
Totale
triennio
Importo
erogato
Percentuale
richieste soddisfatte
Tab. 33 Dati sui buoni sociali anziani, disabili e assistenti familiari – Triennio 2009 – 2011 (Fonte Ufficio di Piano).
Buoni sociali anziani, disabili e assistenti familiari
400
350
300
159
250
Non beneficiari
200
Beneficiari
150
100
47
50
77
55
69
2009
2010
2011
60
52
201
0
Totale triennio
N. Richiedenti
Graf. 21 Confronto beneficiari e non beneficiari sul totale dei richiedenti buoni sociali anziani, disabili e
assistenti familiari– Triennio 2009 – 2011 (Fonte Ufficio di Piano).
Le domande di buono pervenute sono state 360 ed è stato possibile soddisfarne
complessivamente il 55,83 %, equivalenti a 201 beneficiari.
Nel corso del triennio il numero delle domande soddisfatte è diminuito; la diminuzione è
legata alla graduale riduzione delle risorse destinate all’erogazione di buoni sociali per
anziani e per disabili, attenuata dall’erogazione dei buoni per assistenti familiari, che
hanno potuto contare su fondi ad hoc.
120,00%
Buoni anziani
100,00%
80,00%
Buoni disabili
60,00%
40,00%
Buoni per assistenti
familiari
20,00%
Totale Buoni sociali
0,00%
2009
2010
2011
Graf. 22 Percentuale soddisfacimento richieste di buoni sociali. Triennio 2009 - 2011 (Fonte Ufficio di Piano).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 51 di 94
I dati che seguono mettono a confronto i dati di richiedenti, beneficiari e importi erogati
suddivisi tra i diversi comuni dell’Ambito.
Bolgare
Calcinate
Castelli
Calepio
Grumello
Chiuduno del
Monte
Mornico al
Palosco
Serio
Telgate
2009
Richiedenti
8
15
28
15
24
Beneficiari
5
€ 11.000
9
€ 21.650
23
€ 52.850
8
€ 20.450
17
€ 38.800
6,00%
10,00%
42,00%
8,00%
7
15
20
10
Importo Erogato
Percentuale
ricevuta sul totale
8
€
12
14
3
€ 4.800
5
€ 12.550
4,00%
2,00%
14,00%
7
8
15
7
16.950
2010
Richiedenti
Beneficiari
25
1
5
14
6
13
€ 2.400
€ 11.600
€ 29.400
€ 14.400
€ 31.200
9,72%
12,50%
31,94%
8,33%
16,67%
Richiedenti
8
17
20
23
Beneficiari
4
5
14
13
€ 11.150
€ 11.100
€ 27.800
€ 27.200
€ 25.550
8,33%
8,33%
26,39%
11,11%
19,44%
23
47
68
48
75
Importo Erogato
Percentuale
ricevuta sul totale
6
2
8
€ 4.800
€ 15.600
6,94%
5,56%
8,33%
26
12
9
14
11
7
7
8
€ 14.150
€ 18.000
9,72%
5,56%
11,11%
27
29
43
€
14.200
2011
Importo Erogato
Percentuale
ricevuta sul totale
€
18.600
Triennio 2009-2011
Richiedenti
Beneficiari
Importo Erogato
Percentuale
ricevuta sul totale
10
19
51
27
41
€ 24.550
€ 44.350
€ 110.050
€ 62.050
€ 95.550
5,27%
9,53%
23,64%
13,33%
20,52%
20
€
49.750
10,69%
12
21
€ 23.750
€ 46.150
5,10%
9,91%
Tab. 34 Dati sui buoni sociali divisi per comuni – Triennio 2009 -2011 (Fonte Ufficio di Piano).
2011
2010
2009
-
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
140.000
Bolgare
Calcinate
Castelli Calepio
Chiuduno
Grumello del Monte
Mornico al Serio
Palosco
Telgate
160.000
180.000
Graf. 23 Distribuzione erogazioni buoni sociali nei Comuni dell’Ambito. Triennio 2009 -2011 (Fonte Ufficio di
Piano).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 52 di 94
Grumello del
Monte
20,94%
Chiuduno
13,60%
Mornico al Serio
10,91%
Palosco
5,21%
Castelli Calepio
24,12%
Calcinate
9,72%
Telgate
10,12%
Bolgare
5,38%
Graf. 24 Distribuzione erogazioni buoni sociali nei Comuni dell’Ambito. Totale Triennio 2009 - 2011 (Fonte Ufficio
di Piano).
Buoni per famiglie numerose
Nel 2011 è stato indetto un bando rivolto a famiglie numerose con quattro o più figli che
avessero usufruito di servizi per l’infanzia, servizi integrativi e di socializzazione o che
avessero sostenuto spese per cure odontoiatriche, beni per esigenze oculistiche, per
assistenza diretta e per il trasporto e l’accompagnamento dei figli.
Il bando prevedeva l’erogazione di un buono una tantum, fino al valore massimo di Euro
1.000,00, determinato in base all’I.S.E.E. ed alle spese effettivamente sostenute per i beni e
servizi di cui sopra.
Hanno presentato domanda di assegnazione del buono 51 famiglie; quasi tutte hanno
ottenuto il buono, 49 su 51, e sono stati erogati Euro 27.942,46, con un importo medio di
Euro 570,25 per famiglia.
Richiedenti
Beneficiari
Bolgare
Calcinate
11
7
11
7
€
8.295,60
€
2.931,36
Importo erogato
Percentuale
ricevuta sul
29,69%
10,49%
totale
Castelli
Chiuduno
Calepio
Grumello
Mornico
del
Palosco
al Serio
Monte
3
7
5
4
2
3
€ 1.184
7
€ 4.538,60
4
€ 3.200
3
€ 705
2
€ 980
4,24%
16,24%
11,45%
2,52%
3,51%
Tab. 35 Dati sui buoni per famiglie numerose divisi per Comuni (Fonte Ufficio di Piano).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 53 di 94
Telgate
Totale
12
51
12
49
€ 6.107,90 € 27.942,46
21,86%
100,00%
Chiuduno
Grumello del Monte
11,45%
16,24%
Castelli Calepio
Mornico al Serio
4,24%
2,52%
Palosco
3,51%
Calcinate
10,49%
Telgate
21,86%
Bolgare
29,69%
Graf. 25 Distribuzione erogazione buoni per famiglie numerose nei Comuni dell’Ambito (Fonte Ufficio di Piano).
Voucher per la prima infanzia
Complessivamente, da settembre 2010 a dicembre 2011 (1° annualità e primi 4 mesi della
seconda annualità del Piano triennale per la prima infanzia), sono stati erogati 173
voucher per un importo complessivo di Euro 93.015,00. Tutte le famiglie richiedenti hanno
ottenuto il voucher.
Nota: il voucher era spendibile c/o le strutture accreditate (che sono 3 e hanno sede a
Chiuduno, Grumello del Monte e Telgate).
Bolgare Calcinate
2010
Richiedenti
Beneficiari
Importo Erogato
Percentuale
ricevuta sul totale
2011
Richiedenti
Beneficiari
Importo Erogato
Percentuale
ricevuta sul totale
Totale
Richiedenti
Beneficiari
Importo Erogato
Percentuale
ricevuta sul totale
2
2
€ 660
€
-
Castelli
Chiuduno
Calepio
Grumello
Mornico
del
Palosco Telgate
al Serio
Monte
6
6
€ 1.985
18
18
€ 5.560
28
28
€ 9.235
Totale
10
64
10
64
€ 3.685 € 21.125
3,12%
0,00%
9,40%
26,32%
43,72%
0,00%
0,00%
5
5
€ 2.545
1
1
€ 520
14
14
€ 7.500
34
34
€ 17.175
35
35
€ 32.700
3,54%
0,72%
10,43%
23,89%
45,49%
0,00%
0,00%
7
7
€ 3.205
1
1
€ 520
20
20
€ 9.485
52
52
€ 22.735
63
63
€ 41.935
0
0
0
0
3,45%
0,56%
10,20%
24,44%
45,08%
17,44%
100,00%
20
109
20
109
€ 11.450 € 71.890
€
-
0,00%
€
0,00%
Tab. 36 Dati sui voucher per la prima infanzia divisi per Comuni (Fonte Ufficio di Piano).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 54 di 94
-
15,93%
100,00%
30
173
30
173
€ 15.135 € 93.015
16,27%
100,00%
Grumello del
Monte
45,08%
Chiuduno
24,44%
Telgate
16,27%
Bolgare
3,45%
Castelli Calepio
10,20%
Calcinate
0,56%
Graf. 26 Distribuzione erogazione voucher per la prima infanzia nei Comuni dell’Ambito (Fonte Ufficio di
Piano).
Buoni per famiglie colpite dalla crisi economica
Con le risorse a disposizione grazie ad un fondo ad hoc stanziato dalla Provincia di
Bergamo, dell’importo complessivo di Euro 39.537,99, l’Ambito ha erogato 54 buoni una
tantum ad altrettante famiglie, del valore compreso tra 582,84 e 1.000,00 Euro.
Bolgare
Beneficiari
6
Importo
€ 4.990,01
erogato
Percentuale
ricevuta sul
12,62%
totale
Calcinate
10
Grumello
Castelli
Chiuduno
del Monte
Calepio
4
6
11
Mornico
al Serio
Palosco
Telgate
Totale
5
5
7
54
€ 5.828,40 € 4.000 € 5.164,20 € 6.911,24 € 3.164,20 € 5.000 € 4.479,94 € 39.537,99
14,74%
10,12%
13,06%
17,48%
8,00%
12,65%
Tab. 37 Dati sui buoni famiglie crisi divisi per Comuni (Fonte Ufficio di Piano).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 55 di 94
11,33%
100,00%
Grumello del
Monte
17,48%
Chiuduno
13,06%
Mornico al Serio
8%
Palosco
13%
Castelli Calepio
10,12%
Telgate
11,33%
Calcinate
14,74%
Bolgare
12,62%
Graf. 27 Distribuzione erogazione buoni famiglie crisi nei Comuni dell’Ambito (Fonte Ufficio di Piano).
Nelle tabella seguente (n°38) e nei grafici che seguono (da n° 28 a n° 32) si riassumono i
trasferimenti diretti ed indiretti del triennio 2009-2011 dall’Ambito territoriale agli 8 Comuni
appartenenti, suddivisi per tipologia.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 56 di 94
Bolgare
Calcinate
Castelli
Calepio
Chiuduno
Grumello
del Monte
Mornico
al Serio
Palosco
Telgate
Totale
103.707,61
116.148,25
147.485,62
100.824,42
132.515,48
16.607,39
57.803,40
76.935,92
752.028,10
5.468,47
1.383,59
7.726,62
3.766,25
4.867,47
-
4.427,31
6.870,28
34.510,00
Trasferimenti
diretti
FSR
Fondo di
solidarietà
art.4 l.r.34/04
Fondo disabili
CdRS
Trasferimenti
diretti
Trasferimenti
diretti
procapite
Trasferimenti
indiretti
Buoni sociali
anziani, disabili
e assistenti
familiari
Buoni famiglie
numerose
3.267,40
3.267,40
109.176,09
117.531,84
155.212,24
104.590,66
140.650,35
16.607,39
62.230,71
83.806,21
789.805,49
19,16
20,00
15,50
17,85
19,11
5,73
10,73
17,29
16,33
-
24.550,00
44.350,00
110.050,00
62.050,00
95.550,00
49.750,00
23.750,00
46.150,00
456.200,00
8.295,60
2.931,36
1.184,00
4.538,60
3.200,00
705,00
980,00
6.107,90
27.942,46
520,00
9.485,00
22.735,00
41.935,00
-
-
15.135,00
93.015,00
5.828,40
4.000,00
5.164,20
6.911,24
3.164,20
5.000,00
4.479,94
39.537,99
53.629,76
124.719,00
94.487,80
147.596,24
53.619,20
29.730,00
71.872,84
616.695,45
9,12
12,45
16,12
20,05
18,51
5,12
14,83
12,75
171.161,60
279.931,24
199.078,46
288.246,59
70.226,59
91.960,71
155.679,05
1.406.500,94
29,12
27,95
33,97
39,16
24,24
15,85
32,12
29,09
Voucher prima
3.205,00
infanzia
Buoni famiglie
4.990,01
colpite dalla
crisi
Totale
trasferimenti
41.040,61
indiretti
Trasferimenti
7,20
indiretti
procapite
Totale
150.216,70
trasferimenti
Totale
26,36
trasferimenti
procapite
Tab. 38 Dati sui trasferimenti diretti ed indiretti divisi per Comune (Fonte Ufficio di Piano).
€ 300.000,00
€ 275.000,00
€ 250.000,00
€ 225.000,00
€ 200.000,00
€ 175.000,00
Trasferimenti diretti
€ 150.000,00
Trasferimenti indiretti
€ 125.000,00
Totale trasferimenti
€ 100.000,00
€ 75.000,00
€ 50.000,00
€ 25.000,00
€Bolgare
Calcinate
Castelli
Calepio
Chiuduno
Grumello
del Monte
Mornico al
Serio
Palosco
Telgate
Graf. 28 Trasferimenti diretti ed indiretti divisi per Comune (Fonte Ufficio di Piano).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 57 di 94
Trasferimenti diretti
Chiuduno
13,24%
Grumello del
Monte
17,81%
Mornico al Serio
2%
Castelli Calepio
19,65%
Palosco
8%
Telgate
10,61%
Bolgare
13,82%
Calcinate
14,88%
Graf. 29 Trasferimenti diretti divisi per Comune (Fonte Ufficio di Piano).
Trasferimenti indiretti
Grumello del
Monte
23,93%
Chiuduno
15,32%
Mornico al Serio
9%
Palosco
5%
Castelli Calepio
20,22%
Calcinate
8,70%
Bolgare
6,65%
Graf. 30 Trasferimenti indiretti divisi per Comune (Fonte Ufficio di Piano).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 58 di 94
Telgate
11,65%
Totale trasferimenti ai Comuni
Chiuduno
14,15%
Grumello del
Monte
20,49%
Mornico al Serio
5%
Castelli Calepio
19,90%
Palosco
7%
Telgate
11,07%
Bolgare
10,68%
Calcinate
12,17%
Graf. 31 Totale trasferimenti divisi per Comune (Fonte Ufficio di Piano).
€ 40
€ 35
€ 30
20,05
16,12
€ 25
7,20
14,83
9,12
12,75
12,45
Trasferimenti
indiretti procapite
€ 20
€ 10
Trasferimenti diretti
procapite
18,51
€ 15
5,12
19,16
20,00
15,50
17,85
19,11
17,29
16,33
Telgate
Totale
10,73
€5
5,73
€Bolgare
Calcinate
Castelli
Calepio
Chiuduno
Grumello
Mornico al
del Monte
Serio
Palosco
Graf. 32 Trasferimenti diretti e indiretti pro capite (Fonte Ufficio di Piano).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 59 di 94
Ufficio Minori e Famiglie
Nel corso del triennio 2009-2011 la gestione affidata a terzi tramite apposito bando ha
interessato il servizio storico della Tutela Minori e il neonato (ad inizio 2009) servizio Affidi.
Prendendo come riferimento l’anno 2011, si segnalano complessivamente 206 minori in
carico, di cui 153 con provvedimento dell’Autorità giudiziaria (Tabella 39):
COMUNE
BOLGARE
CALCINATE
CASTELLI CALEPIO
CHIUDUNO
GRUMELLO DEL MONTE
MORNICO AL SERIO
PALOSCO
TELGATE
TOTALE
ABITANTI
AL
1/1/2010
5.538
5.791
9.928
5.775
7.260
2.833
5.758
4.849
47.732
TOTALE
MINORI
IN
MINORI CON
MINORI SENZA
CARICO PROVVEDIMENTO PROVVEDIMENTO
nel 2011 AG
AG
29
18
11
28
22
6
41
29
12
33
25
8
34
25
9
8
6
2
21
20
1
12
8
4
206
153
53
Tabella 39 – Totale minori in carico nell’anno 2011 rapportato agli abitanti con la distinzione
della presenza di provvedimento dell’Autorità Giudiziaria
Come si può vedere dalle Tabelle 40 e 41, mentre i casi in carico sono sostanzialmente
immutati rispetto agli anni precedenti, i minori complessivamente in carico al Servizio nel
2011 sono aumentati sia rispetto al 2009 sia rispetto al 2010; infatti il numero di minori è
passato dai 180 del 2009 ai 206 del 2011; questo è un trend che si conferma anche dal
confronto con i dati degli anni precedenti.
COMUNE
BOLGARE
CALCINATE
CASTELLI CALEPIO
CHIUDUNO
GRUMELLO DEL MONTE
MORNICO AL SERIO
PALOSCO
TELGATE
TOTALE
TOTALE CASI IN
CARICO nel 2009
TOTALE CASI
IN CARICO nel
2010
TOTALE CASI
IN CARICO nel
2011
19
17
25
25
21
6
16
13
142
17
18
33
24
24
5
17
12
150
22
17
31
23
24
5
15
11
148
Tabella 40 – Totale casi in carico negli anni 2009-2010-2011
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 60 di 94
COMUNE
BOLGARE
CALCINATE
CASTELLI CALEPIO
CHIUDUNO
GRUMELLO DEL MONTE
MORNICO AL SERIO
PALOSCO
TELGATE
TOTALE
TOTALE
MINORI IN
CARICO nel
2009
TOTALE
MINORI IN
CARICO nel
2011
TOTALE MINORI
IN CARICO nel
2010
22
25
33
33
26
6
19
16
180
20
26
43
34
31
5
25
13
197
29
28
41
33
34
8
21
12
206
Tabella 41 – Totale minori in carico nel triennio
La Tabella 42 riporta i casi aperti e i casi chiusi nel corso dell’anno: si
può vedere una perfetta corrispondenza numerica sul totale, mentre
c’è qualche variazione sui singoli comuni.
COMUNE
BOLGARE
CALCINATE
CASTELLI CALEPIO
CHIUDUNO
GRUMELLO DEL MONTE
MORNICO AL SERIO
PALOSCO
TELGATE
TOTALE
TOTALE CASI
CHIUSI NEL 2011
8
6
7
3
7
1
6
3
41
TOTALE CASI
APERTI NEL 2011
9
4
8
6
5
3
3
3
41
Tabella 42 – Casi chiusi e casi aperti nel 2011
A fronte dei 206 minori in carico, la presenza di minori stranieri si assesta intorno al 37%
(vedi tabella 43).
COMUNE
BOLGARE
CALCINATE
CASTELLI CALEPIO
CHIUDUNO
GRUMELLO DEL MONTE
MORNICO AL SERIO
PALOSCO
TELGATE
TOTALE
TOTALE MINORI IN
CARICO
29
28
41
33
34
8
21
12
206
TOTALE MINORI
STRANIERI IN
CARICO
10
14
16
10
12
3
7
6
78
Tabella 43 - Rapporto minori complessivamente in carico e minori stranieri
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 61 di 94
Sul totale dei minori in carico, 26 sono in affidamento familiare (Tabella 44
e 45), 49 in ADM (Tabella 46), 9 in comunità (Tabella 47).
ABITANTI AL
1/1/2010
COMUNE
BOLGARE
CALCINATE
CASTELLI CALEPIO
CHIUDUNO
GRUMELLO DEL MONTE
MORNICO AL SERIO
PALOSCO
TELGATE
TOTALE
TOTALE MINORI
IN CARICO
MINORI IN AFFIDO
29
28
41
33
34
8
21
12
206
5.538
5.791
9.928
5.775
7.260
2.833
5.758
4.849
47.732
5
2
6
5
6
0
2
1
27
Tabella 44 – Interventi affidi nel 2011
(Nota: del Totale minori in affido un minore è conteggiato sia a Grumello del Monte che a Telgate; inoltre un
minore è stato conteggiato come in affido anche se non c'è ancora il provvedimento)
COMUNE
TOTALE
ABITANTI
AFFIDI
TOTALE AFFIDI
MINORI
MINORI
AFFIDI
TOTALE
PATTI
AL
A
A PARENTI ED
STRANIERI NON
IN
ETEROFAMILIARI
AFFIDI EDUCATIVI
1/1/2010
PARENTI
ETEROFAMILIARI ACCOMPAGNATI
CARICO
BOLGARE
5.538
29
2
1
3
2
5
0
CALCINATE
5.791
28
0
2
2
0
2
0
CASTELLI
CALEPIO
9.928
41
2**
2
4
2
6
2
CHIUDUNO
5.775
33
2
2
4
1
5
0
7.260
34
2
3*
5
1
6*
1
2.833
8
0
0
0
0
0
0
PALOSCO
5.758
21
1
1
2
0
2
0
TELGATE
4.849
12
0
1*
1*
0
1*
0
TOTALE
47.732
206
9**
12*
21*
6
27*
3
GRUMELLO
DEL
MONTE
MORNICO
AL SERIO
Tabella 45 – Minori in affido nel corso del 2011 suddivisi per tipologia di affidamento e per comune
Note
*Totale minori in affido 26 (un minore è conteggiato sia a Telgate che a Grumello del Monte)
Il minore in affido eterofamiliare di Palosco è stato collocato con provvedimento di Kafalah della magistratura
marocchina.
**Una minore è stata conteggiata in affido anche se non c’è ancora provvedimento.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 62 di 94
ABITANTI AL
1/1/2010
COMUNE
BOLGARE
CALCINATE
CASTELLI CALEPIO
CHIUDUNO
GRUMELLO DEL MONTE
MORNICO AL SERIO
PALOSCO
TELGATE
TOTALE
5.538
5.791
9.928
5.775
7.260
2.833
5.758
4.849
47.732
TOTALE MINORI IN
MINORI ADM
CARICO
29
6
28
7
41
13
33
13
34
2
8
0
21
6
12
2
206
49
Tabella 46 - Interventi ADM nel 2011
ABITANTI AL TOTALE MINORI
1/1/2010
IN CARICO
COMUNE
BOLGARE
CALCINATE
CASTELLI CALEPIO
CHIUDUNO
GRUMELLO DEL MONTE
MORNICO AL SERIO
PALOSCO
TELGATE
TOTALE
5.538
5.791
9.928
5.775
7.260
2.833
5.758
4.849
47.732
MINORI IN
COMUNITA'
29
28
41
33
34
8
21
12
206
5
0
0
3
0
0
1
1
10
Tabella 47- Interventi in comunità nel 2011
(Nota: dei 10 minori in comunità 2 sono stati collocati in pronto intervento il 30 dicembre
2011; 1 minore è conteggiato sia per Bolgare che per Palosco; 2 minori sono stati collocati
con la madre in struttura madre e bambino. Gli effettivi minori in comunità sono 9)
La gestione a livello di Ambito degli incontri protetti genitori/figli disposti dall’autorità
giudiziaria, in presenza di gravi conflittualità o di inadeguatezza delle capacità genitoriali,
ha permesso l’utilizzo di una metodologia operativa unica per tutto il territorio e facilitato
la collaborazione tra l’equipe tutela inviante e l’equipe degli incontri protetti.
I minori interessati da tali interventi nel 2011 sono stati 10 (Tabella 48).
ABITANTI AL
1/1/2010
COMUNE
BOLGARE
CALCINATE
CASTELLI CALEPIO
CHIUDUNO
GRUMELLO DEL MONTE
MORNICO AL SERIO
PALOSCO
TELGATE
TOTALE
5.538
5.791
9.928
5.775
7.260
2.833
5.758
4.849
47.732
TOTALE MINORI IN
CARICO
INCONTRI PROTETTI (n.
minori)
29
28
41
33
34
8
21
12
206
Tabella 48- Incontri protetti nel 2011
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 63 di 94
2
3
0
1
1
0
3
0
10
Nelle tabelle seguenti si riportano i quadri riassuntivi dei minori in carico nel 2011, suddivisi
per Comune di residenza.
COMUNE DI CASTELLI CALEPIO
TABELLA RIASSUNTIVA MINORI IN CARICO NEL CORSO DELL’ANNO 2011
N°
DI CUI
ITALIANI
STRANIERI
TOT. CASI
31
17
14
APERTI NEL 2011
8
3
5
CHIUSI NEL 2011
7
1
6
TOT. MINORI
41
25
16
CON PROVVEDIMENTO
29
21
8
AUTORITA’ GIUDIZIARIA
SENZA PROVVEDIMENTO
12
4
8
AUTORITA’ GIUDIZIARIA
INTERVENTI ADM
13
12
1
INTERVENTI AFFIDO
6
3
3
(di cui 2 msna)
INTERVENTI COMUNITA’
INCONTRI PROTETTI
Tabella 49- Dati 2011 Castelli Calepio
COMUNE DI CHIUDUNO
TABELLA RIASSUNTIVA MINORI IN CARICO NEL CORSO DELL’ANNO 2011
N°
DI CUI
ITALIANI
STRANIERI
TOT. CASI
23
15
8
APERTI NEL 2011
6
3
3
CHIUSI NEL 2011
3
1
2
TOT. MINORI
33
23
10
CON PROVVEDIMENTO
25
16
9
AUTORITA’ GIUDIZIARIA
SENZA PROVVEDIMENTO
8
7
1
AUTORITA’ GIUDIZIARIA
INTERVENTI ADM
13
13
INTERVENTI AFFIDO
5
4
1msna
INTERVENTI COMUNITA’
3
1
2
(di cui 1madre e bambino)
INCONTRI PROTETTI
1
1
Tabella 50- Dati 2011 Chiuduno
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 64 di 94
COMUNE DI GRUMELLO DEL MONTE
TABELLA RIASSUNTIVA MINORI IN CARICO NEL CORSO DELL’ANNO 2011
N°
DI CUI
ITALIANI
STRANIERI
TOTALE CASI
24
16
8
APERTI NEL 2011
5
3
2
CHIUSI NEL 2011
7
5
2
TOT. MINORI
34
22
12
CON PROVVEDIMENTO
25
16
9
AUTORITA’ GIUDIZIARIA
SENZA PROVVEDIMENTO
9
6
3
AUTORITA’ GIUDIZIARIA
INTERVENTI ADM
2
1
1
INTERVENTI AFFIDO
6
5
1msna
INTERVENTI COMUNITA’
INCONTRI PROTETTI
1
1
Tabella 51- Dati 2011 Grumello del Monte
COMUNE DI BOLGARE
TABELLA RIASSUNTIVA MINORI IN CARICO NEL CORSO DELL’ANNO 2011
N°
DI CUI
ITALIANI
STRANIERI
TOT. CASI
22
14
8
APERTI NEL 2011
9
5
4
CHIUSI NEL 2011
8
7
1
TOT. MINORI
29
19
10
CON PROVVEDIMENTO
18
9
9
AUTORITA’ GIUDIZIARIA
SENZA PROVVEDIMENTO
11
10
1
AUTORITA’ GIUDIZIARIA
INTERVENTI ADM
6
3
3
INTERVENTI AFFIDO
5
2
3
(di cui 2 msna)
INTERVENTI COMUNITA’
INCONTRI PROTETTI
5
2
4
1
1 (madre e bambino)
1
Tabella 52 - Dati 2011 Bolgare
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 65 di 94
COMUNE DI CALCINATE
TABELLA RIASSUNTIVA MINORI IN CARICO NEL CORSO DELL’ANNO 2011
N°
DI CUI
ITALIANI
STRANIERI
TOT. CASI
17
8
9
APERTI NEL 2011
4
2
2
CHIUSI NEL 2011
6
3
3
TOT. MINORI
28
14
14
CON PROVVEDIMENTO
22
13
9
AUTORITA’ GIUDIZIARIA
SENZA PROVVEDIMENTO
6
1
5
AUTORITA’ GIUDIZIARIA
INTERVENTI ADM
7
7
INTERVENTI AFFIDO
2
1
1
INTERVENTI COMUNITA’
INCONTRI PROTETTI
3
3
Tabella 53 - Dati 2011 Calcinate
COMUNE DI MORNICO AL SERIO
TABELLA RIASSUNTIVA MINORI IN CARICO NEL CORSO DELL’ANNO 2011
N°
DI CUI
ITALIANI
STRANIERI
TOT. CASI
5
3
2
APERTI NEL 2011
3
2
1
CHIUSI NEL 2011
1
1
TOT. MINORI
8
5
3
CON PROVVEDIMENTO
6
4
2
AUTORITA’ GIUDIZIARIA
SENZA PROVVEDIMENTO
2
1
1
AUTORITA’ GIUDIZIARIA
INTERVENTI ADM
INTERVENTI AFFIDO
INTERVENTI COMUNITA’
INCONTRI PROTETTI
Tabella 54 - Dati 2011 Mornico al Serio
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 66 di 94
COMUNE DI PALOSCO
TABELLA RIASSUNTIVA MINORI IN CARICO NEL CORSO DELL’ANNO 2011
N°
DI CUI
ITALIANI
STRANIERI
TOT. CASI
15
11
4
APERTI NEL 2011
3
3
CHIUSI NEL 2011
6
4
2
TOT. MINORI
21
14
7
CON PROVVEDIMENTO
20
13
7
AUTORITA’ GIUDIZIARIA
SENZA PROVVEDIMENTO
1
1
AUTORITA’ GIUDIZIARIA
INTERVENTI ADM
6
1
5
INTERVENTI AFFIDO
2
1
1
(provv.Kafala)
INTERVENTI COMUNITA’
INCONTRI PROTETTI
1
3
1
3
Tabella 55 - Dati 2011 Palosco
COMUNE DI TELGATE
TABELLA RIASSUNTIVA MINORI IN CARICO NEL CORSO DELL’ANNO 2011
N°
DI CUI
ITALIANI
STRANIERI
TOT. CASI
11
5
6
APERTI NEL 2011
3
2
1
CHIUSI NEL 2011
3
1
2
TOT. MINORI
12
6
6
CON PROVVEDIMENTO
8
3
5
AUTORITA’ GIUDIZIARIA
SENZA PROVVEDIMENTO
4
3
1
AUTORITA’ GIUDIZIARIA
INTERVENTI ADM
2
2
INTERVENTI AFFIDO
1
1
INTERVENTI COMUNITA’
INCONTRI PROTETTI
1
1
Tabella 56 - Dati 2011 Telgate
Complessivamente sui dati riportati:
-
Casi i cui genitori sono residenti in due comuni dell’Ambito di Grumello: n. 8
-
Casi in carico con altri Ambiti: n. 26
-
Casi trasferiti da un comune all’altro dell’Ambito: n. 2
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 67 di 94
Servizio Inserimenti Lavorativi (SIL)
Il SIL dal giugno 2009 è affidato in gestione al Consorzio Mestieri con l’obiettivo, previsto
dal Piano di Zona 2009-2011, di passare (così come è in effetti avvenuto dal 2010) ad una
gestione congiunta con l’Ambito di Seriate, in modo tale da avvalersi di strumenti e
interventi già sperimentati e garantire la sinergia con i bandi della L.R. 13/03.
Nel triennio 2009-2011 il SIL ha garantito la presa in carico di tutti gli utenti segnalati ed
offerto la propria consulenza per il ri-orientamento dell’utenza difficilmente collocabile in
altri servizi, ha consolidato i rapporti con i diversi servizi ed agenzie/enti territoriali, ha
intensificato la mappatura aziendale del territorio.
Il servizio ha continuato ad avvalersi del finanziamento della L.R. 13/03, che destina i fondi
per l’attivazione del sistema dotale per l’inserimento lavorativo delle persone con
disabilità, su un progetto congiunto degli Ambiti di Grumello del Monte e Seriate in ATS
con l’associazionismo e il terzo settore.
Le persone accompagnate nel triennio sono state 51, per un numero complessivo di 58
interventi. Le persone prese in carico presentano soprattutto patologie di tipo psichiatrico
o patologie fisiche particolarmente complesse. Di seguito, nella tabella, il dettaglio.
Persone
nuove che si
sono rivolte al
servizio
Persone già
carico
precedenza
in
in
N. interventi
complessivi
nell’anno
2009
25
10
17
2010
13
19
17
2011
13
27
24
TOTALE
51
56
58
Tab. 1 Utenti servizio Sil – Triennio 2009-2011 (Fonte Ufficio di Piano)
30
25
20
15
10
5
0
25
24
13 13
17 17
2009
2010
Persone
N. interventi
nuove che si complessivi
sono rivolte
nell’anno
al servizio
2011
Graf. 1 Utenti servizio Sil – Triennio 2009-2011 (Fonte Ufficio di Piano)
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 68 di 94
Oltre ai Titoli sociali, all’Ufficio Minori e Famiglie e al SIL gestiti in forma associata l’Ambito
ha promosso ulteriori interventi e progetti. Di seguito li sintetizziamo, suddivisi per aree
tematiche (anziani, disabili, età evolutiva, interculture, disagio adulto).
Area Anziani
Accanto alla razionalizzazione dell’utilizzo dei titoli sociali (con la sistemazione progressiva
del bando classico e l’aggiunta del buono badanti a partire dal 2009) finalizzati al
sostegno delle cure domiciliari, con il contributo del Tavolo tematico si è garantita una
attenzione generale come Ambito all’area anziani nel suo complesso, puntando ad
alcune iniziative di Ambito, che si sono concretizzate nel triennio 2009-2011, quali la guida
ai servizi di Ambito e l’Università per la terza età (giunta ormai alla terza edizione, con il
coinvolgimento complessivo nel triennio di 80 persone di età compresa tra 50 e 75 anni) e
un’attenzione specifica alle problematiche inerenti la non autosufficienza attraverso la
connessione alle attività dell’ASL (partecipazione diretta alle attività del CeAD per quanto
concerne la continuità assistenziale, sottoscrizione Patti con le strutture socio sanitarie del
territorio, accordo con le A.A.O.O. per le dimissioni protette).
Area Disabili
Con il contributo significativo del tavolo tematico (caratterizzato da una forte e
qualificata presenza di familiari di persone disabili), l’area ha continuato la propria azione
lavorando per progetti. Oltre a garantire un’attenzione dedicata ai progetti si sollievo
legati ai diversi territori dell’Ambito (anche con il contributo della Provincia di Bergamo), il
tavolo ha continuato ad alimentare il lavoro di un sottogruppo specifico sul tema del
dell’assistenza educativa scolare che, dopo aver prodotto una fotografia dell’esistente
conclusasi con un seminario pubblico ha continuato la propria azione attraverso momenti
elaborativi e formativi che hanno coinvolto complessivamente 200 persone tra gli
operatori del settore (insegnati, educatori) e i familiari delle persone disabili.
Per quanto concerne i titoli sociali si è sistematizzato il bando annuale.
A partire dalla focalizzazione sulla disabilità è stata avviata, grazie al progetto Liberi
Legami, una attenzione dedicata all’istituto dell’Amministratore di sostegno.
Significativa l’interlocuzione con le strutture socio sanitarie del territorio, sia attraverso il
lavoro sui cosiddetti Patti promosso dall’ASL sia attraverso un’iniziativa sperimentale di
agricoltura sociale.
I vari oggetti di lavoro portati avanti nel corso del triennio hanno avuto come filo
conduttore quello dello sviluppo del Progetto di vita.
Area età evolutiva
L’effervescenza che si è prodotta segnala in sé un’esigenza, anche a fronte dei dati che
ci dicono che nel nostro Ambito c’è una popolazione ‘giovane’: l’investimento su
interventi e servizi che consolidino l’attenzione alla crescita delle giovani generazioni della
nostra comunità.
Per la prima infanzia si segnalano il raccordo tra i servizi (nidi e servizi integrativi),
esperienze formative partecipate con i genitori dei bambini (che hanno coinvolto più di
150 persone), l’iniziativa Giocambito che ha avuto un notevole successo (tra 400 e 600 le
presenze in ciascuna delle edizioni succedutesi) e il progetto Adesso Mamma (che ha
coinvolto in due anni 150 mamme, sia attraverso visite a domicilio dopo il parto che con
incontri di gruppo in uno spazio dedicato con sede a Palosco).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 69 di 94
Entro tale scenario si è collocato il piano triennale per la prima infanzia, che ha portato
ad un percorso di accreditamento dei nidi (3 le strutture coinvolte) con relativo impiego
di voucher disponibili per le famiglie con bambini frequentanti le strutture accreditate.
Per l’extrascuola l’avvio del raccordo tra i servizi del territorio, la loro connessione con un
lavoro a livello provinciale, i percorsi formativi per operatori e volontari (che hanno
coinvolto alcune decine di persone), il progetto territoriale finanziato dalla L.R. 23,
l’evento annuale denominato éStafesta che ha coinvolto diverse centinaia di persone tra
le famiglie del territorio hanno creato una base di riferimento importante da cui partire
per definire ipotesi di lavoro comune tra i servizi presenti sul territorio.
Sul fronte delle politiche giovanili l’Ambito, grazie al lavoro del Tavolo minori, ha
organizzato eventi formativi propri e in collaborazione con la Regione e il Dipartimento
Dipendenze dell’ASL di Bergamo.
In riferimento alla prevenzione delle dipendenze è stata continuata la progettualità
avviata a suo tempo con le scuole secondarie di primo grado, coinvolgendo i circa 500
ragazzi frequentanti la terza media, grazie anche al rapporto consolidato con gli Istituti
comprensivi del territorio e con la Comunità Emmaus di Chiuduno.
Area Interculture
Tenuto conto dell’esperienza pregressa e in considerazione dell’elevato numero di
stranieri presenti sul nostro territorio si è operato in continuità con il percorso intrapreso a
suo tempo con i fondi della legge 40, attraverso la declinazione, tramite il progetto Scuola
e territorio, dell’approccio interculturale: l’integrazione scolastica e territoriale con attività
di mediazione, l’alfabetizzazione degli adulti.
Area disagio adulto
Complicato di per sé tenere insieme le difficoltà derivanti da situazioni che, seppur
sovrapposte in certi casi nelle biografie personali, richiedono di essere considerate in
modo distinto. Problemi psichici, tossicodipendenza, alcol dipendenza, situazioni derivanti
dall’esperienza carceraria sono questioni che richiedono acume e attenzione
progettuale differenziata, che trovano luogo soprattutto nel ruolo svolto dai servizi sociali
comunali per la parte sociale e nei servizi specialisti per la parte socio sanitaria e sanitara.
L’Ambito in quest’area ha concentrato la propria attenzione sulla salute mentale,
introducendo un metodo di lavoro per analizzare la casistica condiviso con il
Dipartimento Salute Mentale dell’A.O. Bolognini, focalizzando attraverso il SIL l’attenzione
all’inserimento lavorativo di chi presenta problemi psichici e collaborando ad alcune
iniziative promosse dalla locale associazione Il volo del cuculo.
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Cap. 3 Programmazione
Considerate le priorità indicate da Regione Lombardia, tenuto conto dei dati territoriali
illustrati nel capitolo precedente e dei risultati raggiunti nel precedente piano, andiamo
ora ad articolare in modo dettagliato finalità generali e specifiche, strategie ed attività
che prevediamo di realizzare nel prossimo triennio.
La prospettiva del Piano di Zona è quella di avvicinarsi sempre più (e già con i tre piani
precedenti ci si è incamminati in tale direzione), a partire da quanto i singoli comuni
svolgono in autonomia, alla realizzazione di un sistema integrato di servizi socio-assistenziali
che garantisca omogeneità nell’accesso ai servizi ed una maggiore uniformità nelle
risposte per i cittadini del nostro Ambito, attraverso azioni di raccordo tra servizi omologhi
dei diversi comuni e prevedendo, laddove possibile, anche gestioni associate.
Per collocare in termini chiari Il Piano di Zona, esplicitiamo la sua valenza essenzialmente
programmatoria, che rimanda alla necessità di progettazioni esecutive – relative ai diversi
ambiti d’intervento – governate dagli organi politici e tecnici dell’Ambito e aperte, in
modo sistematico e continuativo, ai contributi del territorio.
Ciò richiede l’impiego di energie per un lavoro serio di governance e di tenuta della rete,
strumento principe che garantisce , in una logica di contaminazione, il coinvolgimento di
tutte le forze vive delle nostre comunità.
Nell’intraprendere il percorso delineato consideriamo come acquisiti ed impliciti
nell’economia del presente testo i contributi frutto del lavoro di luoghi di elaborazione e
confronto provinciali, quali il CdRS (e l’Ufficio Sindaci) e i suoi gruppi tematici, la Provincia
di Bergamo con i suoi gruppi d’elaborazione e formazione, l’ASL con i sui differenti ed
articolati spazi di confronto, altri luoghi di rappresentanza.
In particolare segnaliamo il ‘Prologo ai piani di zona 2012-2014’ (CdRS e Ufficio Sindaci)
quale parte integrante al presente piano, oltre al ‘Documento di lavoro per i piani di zona
2012-2014’ (gruppi coordinati dalla Provincia di Bergamo), al documento ‘La pratica della
prevenzione: indicazioni operative per la programmazione dei Piani di Zona 2012-2014’
(ASL di Bergamo), al documento ‘Osservazioni e orientamenti per i piani di zona 20122014’ (Coordinamento provinciale delle comunità alloggio e delle reti familiari).
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Finalità generali
Accompagnamento all’evoluzione del welfare, tra domanda
ed offerta
-
2
Tutela delle persone e delle famiglie più fragili
-
3
-
Consolidamento della programmazione associata
Integrazione tra sociale, socio sanitario e sanitario e con gli altri
ambiti di policy – istruzione, prevenzione, politiche giovanili,
formazione, lavoro e casa – (Prologo provinciale ai PdZ e sinergia
con distretto ASL)
Progetto Prevenzione di Ambito
Scuola e territorio
Consolidamento, laddove possibile, della logica di sovra-ambito
Sviluppo modalità uniformi di accesso ai servizi
-
-
5
Messa a regime Servizio Minori e Famiglie (Tutela, Affidi, Incontri
protetti, ADM)
Garantire attenzione specifica alla salute mentale
Diffusione dell’istituto dell’Amministratore di Sostegno
Protocolli con i servizi specialistici dell’ASL e delle A.A.O.O. su
fragilità specifiche
Riguardo nei confronti della vulnerabilità sociale legata alla crisi
Consolidamento delle politiche di Ambito e della integrazione
tra i diversi soggetti territoriali
-
4
Analisi della spesa sociale e socio sanitaria, del sistema d’offerta
(servizi pubblici e privati) e della domanda inevasa
Sistema informativo unico per i servizi sociali dei Comuni
Implementazione Punto Unico Offerta Informativa (PUOI)
Attenzione al progetto individuale all’interno del ciclo di vita
Regolamentazione comune delle unità d’offerta oggi in capo ai
Comuni nelle aree Disabili e Anziani (a partire dall’Assistenza
educativa scolare e dal SAD)
Verifica fattibilità gestione associata di alcune unità d’offerta
Promozione welfare comunitario
-
Sviluppo modelli d’intervento comunitari, valorizzando le reti
associative territoriali, del terzo settore, delle imprese sociali
Connessione tra welfare comunale e welfare aziendale
Ricerca modalità integrate per finanziare il sistema
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Sostenibilità ed innovazione
1
Finalità specifiche
•
Equità, ISEE
•
•
•
Sostenibilità ed innovazione
Cura
•
•
Conciliazione
•
Linee e criteri comuni per la compartecipazione
alla spesa sociale da parte dei cittadini (equità
economica, considerando non solo l’ISEE)
Sperimentazione compartecipazione alla spesa
dei CDD differente da quella vigente
Piano locale di cura domiciliare per la non
autosufficienza, con il concorso del CeAD
Implementazione in sede locale del Piano di
Azione regionale a favore delle persone con
disabilità
Adesso mamma e sostegno alla neogenitorialità
Raccordo tra i servizi per l’età evolutiva (0-3,
scuole dell’infanzia ed extrascuola)
Definizione in sede locale di un piano territoriale
per le pari opportunità e per la conciliazione tra
famiglia e lavoro
•
•
•
•
Terzo settore
Piano locale di valorizzazione del terzo
settore (facendo evolvere l’attuale modello
dei tavoli)
Riconfigurazione SIL
Sostegno terza età attiva
Sostegno azioni territoriali di mutualità
familiare
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Finalità generale 1
Accompagnamento all’evoluzione del welfare, tra domanda ed offerta
Più che ‘passare dall’offerta alla domanda’, come si è soliti dire da un po’ di tempo a
questa parte, si tratta di tenere insieme queste due dimensioni, per dare conto di una
prospettiva moderna ed evoluta dei sistemi di protezione sociale. É necessario pertanto
acquisire elementi precisi, dettagliati ed aggiornati circa il sistema d’offerta, la spesa e al
contempo, in ordine alle priorità d’intervento, intercettare la domanda inevasa.
A fronte di un quadro sufficientemente chiaro il passo successivo è quello di garantire
strumenti omogenei di lettura e orientamento della domanda oltre che una prospettiva
progettuale attenta alla storia personale di ciascuna delle persone con cui si entra in
contatto e in relazione.
Strategia
Analisi della spesa sociale e socio sanitaria, del sistema
d’offerta (servizi pubblici e privati) e della domanda
inevasa
Attività
Ricostruzione quadro territoriale, tenendo conto dei dati
disponibili (Regione, ASL, Provincia, Comuni,altre fonti)
Soggetti
Assemblea sindaci, UdP e Coord. A. S.
Tempi
Secondo semestre 2012
Strategia
Sistema informativo unico per i servizi sociali dei Comuni
Attività
Implementazione software gestionale per i servizi sociali
dei Comuni
Soggetti
Comuni (assessorati e assistenti sociali) e UdP
Tempi
Secondo semestre 2012
Strategia
Implementazione Punto Unico Offerta Informativa (PUOI)
Attività
Traduzione in sede locale della proposta del CdRS e
dell’ASL
Soggetti
Comuni (assessorati
interessati e UdP
Tempi
Primo semestre 2013
Strategia
Attenzione al progetto individuale all’interno del ciclo di
vita
Attività
Condivisione di un metodo di lavoro da parte dei servizi
pubblici e privati del territorio, entro una pianificazione
coordinata, nelle diverse aree d’intervento, tra i comuni
dell’Ambito e i soggetti del territorio interessati, che
preveda anche azioni formative dedicate per operatori
e volontari
Soggetti
Comuni, Coord A.S., gruppi tematici
Tempi
Secondo semestre 2013
interessati),
soggetti
privati
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Finalità generale 2
Tutela delle persone e delle famiglie più fragili
Il compimento della filiera dei servizi per i minori, l’attenzione specifica alla salute mentale,
il presidio dedicato alla diffusione dell’Amministratore di Sostegno, il raccordo con ASL e
A.A.O.O. in ordine alle fragilità di coppia e familiari, alle dipendenze, alle problematiche
psichiatriche e a quanto riconducibile alla casistica della neuropsichiatria infantile, la
specifica attenzione alle fragilità connesse alla crisi economica: sono tutte forme di
attenzione che i Comuni, l’Ambito territoriale, più in generale il territorio nelle sue diverse
forme organizzate, sono chiamati ad assumere per riuscire a contrastare le forme di
disagio che abbracciano un ventaglio sempre più ampio di persone.
Nota: L’attenzione specifica alla disabilità (con differenti implicazioni legate alle diverse
sue manifestazioni – congenite o connesse a traumi) e agli anziani fragili nell’economia
del presente testo trova luogo nella finalità specifica della cura (vedi pag.62).
Strategia
Messa a regime Servizio Minori e Famiglie (Tutela, Affidi,
Incontri protetti, ADM)
Attività
Completamento e mantenimento dei servizi di ‘Tutela’
per i minori e le loro famiglie (consolidamento equipe
servizio e gruppo di famiglie per l’Affido, approvazione
regolamento Affidi di Ambito, messa a regime ADM di
Ambito)
Soggetti
UdP, Comuni, Gestore servizio
Tempi
Intero triennio
Strategia
Garantire attenzione specifica alla salute mentale
Attività
Condivisione con i Comuni di una prospettiva d’insieme
che si traduca in una progettualità d’Ambito (sul fronte
abitativo ed occupazionale, riguardo la specificità del
disagio psichico in adolescenza, per quanto concerne
azioni di sensibilizzazione territoriale) integrata a quella
del DSM
Soggetti
Assemblea sindaci, UdP, Coord. A.S., DSM, SIL
Tempi
Intero triennio
Strategia
Diffusione dell’istituto dell’Amministratore di Sostegno
Attività
Costituzione presidio specifico in seno all’Ambito
Soggetti
Assemblea sindaci, associazioni di familiari, gruppi
tematici
Tempi
Primo e secondo semestre 2012
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Strategia
Protocolli con i servizi specialistici dell’ASL e delle
A.A.O.O. su fragilità specifiche
Attività
Condivisione prassi inerenti la gestione delle situazioni
riconducibili alle problematiche di coppia e familiari
(equipe integrata UdP-Consultorio), della dipendenza
(protocollo con Dipartimento Dipendenze dell’ASL in
ordine a cura e trattamento), della salute mentale e
della neuropsichiatria infantile (incontri annuali con
DSM e NPI per monitoraggio casistiche).
Soggetti
Assemblea sindaci, UdP, Coord. A.S., Comuni, ASL,
A.A.O.O.
Tempi
Primo semestre 2013
Strategia
Riguardo nei confronti della vulnerabilità sociale legata
alla crisi
Attività
Analisi dedicata inerente gli effetti della crisi
economica e le misure ad hoc messe in atto (es. Fondo
crisi della Provincia e della Caritas diocesana)
Soggetti
UdP, Comuni, organizzazioni sindacali
Tempi
Secondo semestre 2012
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Finalità generale 3
Consolidamento delle politiche di Ambito e della integrazione tra i diversi soggetti
territoriali
A partire dalla Convenzione sottoscritta tra gli 8 comuni dell’Ambito e in continuità con
essa (salvaguardando quanto acquisito ed implementato rispetto al fondo sociale di
Ambito, ai servizi connessi alla tutela minori, al Servizio Inserimenti Lavorativi –SIL-, alle
funzioni associate rispetto alla Comunicazione Preventiva d’Esercizio –CPE- e
all’Accreditamento, ai progetti legati alle cosiddette leggi di settore quali ‘Scuola e
territorio’ – mediazione linguistico interculturale) si tratta di coniugare il suo rafforzamento
(della convenzione) con le implicazioni legate alle necessità di accorpamento di funzioni
da parte dei piccoli comuni. In altri termini è questo il tempo per una strutturazione
maggiore della programmazione e, per certi aspetti, della gestione associata.
L’integrazione delle politiche comunali in realtà non è sufficiente; è necessaria anche una
forte azione d’integrazione tra il comparto sociale e quello sanitario, tra le politiche di
questi settori e quelle afferenti ad altre aree (istruzione, prevenzione – in raccordo con
ASL e Istituti comprensivi -, politiche giovanili, formazione, lavoro e casa).
In alcuni casi specifici che si decide di ‘trattare’ (Progetto Prevenzione di Ambito, Scuola
e Territorio) l’integrazione dipende da stimoli all’evoluzione delle politiche giovanili
(secondo quanto previsto dalla recenti linee regionali) e delle politiche per le migrazioni a
partire da quanto consolidato sinora.
Laddove ci siano le condizioni si possono consolidare logiche di sovra ambito, avviate
negli ultimi anni per esempio con la gestione del SIL insieme all’Ambito di Seriate.
Strategia
Attività
Soggetti
Tempi
Strategia
Attività
Consolidamento della programmazione associata
Rivisitazione testo Convenzione di Ambito in scadenza a
fine 2012, tenendo conto anche delle implicazioni
derivanti, per le funzioni fondamentali da associare (tra cui
quella sociale), ai Comuni con popolazione inferiore ai 5000
abitanti; continuazione azioni legate all’accreditamento
dei servizi; azioni formative mirate per amministratori e
tecnici
Assemblea Sindaci, Comuni (assessorati interessati,
segretari) e UdP
Secondo semestre 2012
Integrazione tra sociale, socio sanitario e sanitario e con
gli altri ambiti di policy – istruzione, prevenzione,
politiche giovanili, formazione, lavoro e casa – (Prologo
provinciale ai PdZ e sinergia con distretto ASL)
Messa a sistema della azioni integrate a livello locale per
l’area materno infantile e consultoriale, la prevenzione e le
politiche giovanili, la non autosufficienza e la disabilità, la
salute mentale e le dipendenze; connessione con le policy
regionali e provinciali in ordine a istruzione (es. dispersione
scolastica), lavoro e casa
Soggetti
Comuni, ASL, A.A.O.O., Provincia di Bergamo, Ufficio Scolastico
per la Lombardia, CTRH, altri enti interessati
Tempi
Dal secondo semestre 2012
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Strategia
Progetto Prevenzione di Ambito
Attività
Iniziative nelle scuole e nelle comunità, in raccordo con i
progetti di prevenzione denominati ‘Life skill Training
Program’, ‘Giovani Spiriti’ e ‘Unplugged’ di Regione
Lombardia e in continuità con quanto sviluppato sinora;
sostegno a campagne contro l’alcoldipendenza; verifica
condizioni per una progettualità più ampia sul fronte
adolescenziale/giovanile.
Soggetti
ASL, Comuni, Istituti comprensivi
Tempi
Intero triennio
Strategia
Scuola e territorio
Attività
Mediazione interculturale nelle scuole e nel territorio, in
continuità con quanto fatto sinora
Soggetti
Istituti comprensivi, Comuni, ente gestore del progetto
Tempi
Intero triennio
Strategia
Consolidamento, laddove possibile, della logica di
sovra-ambito
Attività
Conferma gestione associata con l’Ambito di Seriate
del SIL; valutazione possibilità di gestione di altri servizi
Soggetti
Assemblee Sindaci Ambiti di Grumello del Monte e di
Seriate
Tempi
Intero triennio
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Finalità generale 4
Sviluppo modalità uniformi di accesso ai servizi
Avendo di fatto completato, in una dimensione associata, la costruzione della filiera dei
servizi per l’area della tutela dei minori, è ora il tempo di porre le condizioni per una
maggiore uniformità nella programmazione e gestione dei servizi comunali per disabili e
anziani, a partire da due servizi storici quali l’assistenza educativa scolare e il servizio
d’assistenza domiciliare (SAD).
Strategia
Regolamentazione comune delle unità d’offerta oggi in
capo ai Comuni nelle aree Disabili e Anziani (a partire
dall’Assistenza educativa scolare e dal SAD)
Attività
Presidio di Ambito del Servizio di Assistenza educativa
scolare (regole comuni, monitoraggio situazioni);
raccordo operativo dei servizi diurni per disabili (STH e
SFA); verifica fattibilità regolamento SAD di Ambito;
Soggetti
Assemblea Sindaci, Comuni, UdP, altri soggetti coinvolti
nella programmazione e nella gestione dei servizi
Tempi
Primo e secondo semestre 2012
Strategia
Verifica fattibilità gestione associata di alcune unità
d’offerta
Attività
Analisi possibilità di gestione comune dei servizi oggi in
capo ai comuni nell’area disabili e anziani
Soggetti
Assemblea Sindaci, Comuni, UdP
Tempi
Secondo semestre 2013
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Finalità generale 5
Promozione welfare comunitario
Il potenziale espresso dal territorio di Grumello del Monte sul fronte dell’associazionismo e,
più in generale, del cosiddetto terzo settore, consente di considerare possibile la
promozione di forme di intervento in ambito sociale che siano caratterizzate da una forte
matrice comunitaria.
A partire dal percorso che Regione Lombardia ha sviluppato sul fronte delle politiche per
le imprese e tenuto conto del libro bianco sulla conciliazione, è nostra intenzione anche
quella di verificare la praticabilità di forme di collegamento tra welfare pubblico e
welfare delle aziende, per garantire sinergie reali.
Infine, stante le difficoltà a reperire fondi sul fronte pubblico, attenzione specifica è da
dedicare alla ricerca di fonti di finanziamento che possano implementare e tradurre la
logica comunitaria che ci appartiene.
Strategia
Sviluppo modelli d’intervento comunitari, valorizzando le
reti associative territoriali, del terzo settore, delle imprese
sociali
Attività
Individuazione partner con cui condividere, su oggetti
specifici di azione (a partire dal sostegno psicosociale
alle famiglie, dalla salute mentale, dalla disabilità e
dalle
migrazioni), percorsi
con
forte
matrice
comunitaria
Soggetti
Realtà di terzo settore, UdP, Comuni, gruppi tematici
Tempi
Primo semestre 2013
Strategia
Connessione tra welfare comunale e welfare aziendale
Attività
Entro una cornice ampia (politiche
inserimento lavorativo dei disabili,
lavoratori immigrati) stabilire collegamenti
dei servizi territoriali esistenti e le attenzioni
welfare delle aziende esistenti sul territorio
Soggetti
Imprese, UdP, Comuni
Tempi
Secondo semestre 2012
Strategia
Ricerca modalità integrate per finanziare il sistema
Attività
Analisi e selezione possibili fonti di finanziamento
connesse alle diverse aree d’intervento presidiate dal
Piano di Zona
Soggetti
UdP, realtà di terzo settore, imprese
Tempi
Intero triennio
del lavoro,
integrazione
tra il sistema
specifiche al
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Finalità specifica 1
Equità economica e revisione dell’ISEE nell’accesso
determinazione della compartecipazione dell’utente
ai
servizi
e
nella
L’equità in campo sociale dovrebbe essere una cosa scontata; in realtà così non è, a
fronte da una parte dello sviluppo del sistema dei servizi negli ultimi venti anni (che ha
ampliato i potenziali fruitori) e dall’altra della difficoltà di stabilire parametri reddituali e,
più in generale, delle condizioni di vita delle persone capaci di dare conto del livello
effettivo di autonomia economica posseduto dai cittadini che usufruiscono di servizi il cui
costo è a carico della collettività.
Tenendo conto di quanto previsto a livello normativo a livello statale in riferimento alla
riforma dell’ISEE e di quel che è stato recentemente introdotto, con il fattore famiglia, da
Regione Lombardia, in sede territoriale occorre rimettere mano al tema specifico della
compartecipazione dei cittadini al costo dei servizi utilizzati, a partire da servizi consolidati
quali ad es. i Centri Diurni Disabili (CDD).
Strategia
Linee e criteri comuni per la compartecipazione alla
spesa sociale da parte dei cittadini (equità economica,
considerando non solo l’ISEE)
Attività
Definizione linee guida per l’Ambito, tenendo conto
delle direttive nazionali e regionali
Soggetti
Assemblea Sindaci, Comuni, interlocutori territoriali
interessati
Tempi
Primo semestre 2013
Strategia
Sperimentazione compartecipazione alla spesa dei CDD
differente da quella vigente
Attività
Definizione nuova modalità di suddivisione della spesa
tra famiglia, Ambito e Comuni per la frequenza ai
Centri Diurni Disabili
Soggetti
Assemblea Sindaci,
gruppo disabili
Tempi
Secondo semestre 2012
Comuni,
famiglie
interessate,
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Finalità specifica 2
Lavoro di cura familiare: interventi sulla disabilità e non autosufficienza
Insieme alla tutela minori gli interventi che riguardano la disabilità e la non autosufficienza
rappresentano le principali aree di attenzione delle politiche territoriali in ambito sociale.
Per quanto concerne la non autosufficienza la priorità è la costruzione di un insieme di
interventi a livello domiciliare in grado di supportare le famiglie ed integrati con le strutture
diurne e residenziali del territorio.
Sul fronte disabilità l’occasione del Piano di Azione regionale dedicato offre lo spunto per
una sua declinazione a livello locale.
Strategia
Piano locale di cura domiciliare per la non
autosufficienza, con il concorso del CeAD
Attività
Cura delle integrazioni possibili tra interventi domiciliari
dei comuni, dell’ASL e delle assistenti familiari private
(‘Badanti’), in raccordo con le strutture socio sanitarie
diurne e residenziali (a partire dal lavoro fatto in
precedenza con i cosiddetti Patti) e considerato il
lavoro fatto con la Guida anziani
Soggetti
Comuni, ASL, sindacati, strutture diurne e residenziali,
gruppo anziani, altri soggetti territoriali interessati
Tempi
Primo semestre 2013
Strategia
Implementazione in sede locale del Piano di Azione
regionale a favore delle persone con disabilità
Attività
A partire da una disamina di quanto presente a livello
di ogni singolo comune e territorio, definizione priorità
per incrementare le politiche territoriali dedicate, in
raccordo con le strutture socio sanitarie diurne e
residenziali (a partire dal lavoro fatto in precedenza
con i cosiddetti Patti)
Soggetti
Comuni, gruppo disabili, associazioni di familiari,
strutture socio sanitarie del territorio, Istituti comprensivi,
CTRH
Tempi
Primo semestre 2013
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Finalità specifica 3
Conciliazione famiglia e lavoro
Valorizzare e sviluppare quanto avviato negli ultimi anni nel sostegno alla neo genitorialità
(Progetto Adesso Mamma ed interventi connessi) e nel raccordo tra i servizi per la prima
infanzia (servizi di nido e servizi educativi integrativi per bambini e genitori) e l’extrascuola
(vero e proprio laboratorio di rete capace di integrare soggetti diversi della comunità) è il
primo tassello per puntare alla definizione in sede locale di un piano per le pari
opportunità e per la conciliazione, consapevoli delle caratteristiche demografiche e
socio economiche e delle peculiarità sociali del nostro territorio.
Strategia
Adesso mamma e sostegno alla neogenitorialità
Attività
Sostegno domiciliare alle mamme, voucher per l’utilizzo
di servizi 0-3 accreditati, offerta occasioni di incontro,
scambio e formazione per i genitori; ipotesi di
convenzionamento tra Ambito e consultori accreditati
per l’offerta di interventi ad hoc
Soggetti
Comuni, servizi 0-3, gruppi di mamme, partner di terzo
settore
Tempi
Intero triennio
Strategia
Raccordo tra i servizi per l’età evolutiva (0-3, scuole
dell’infanzia ed extrascuola)
Attività
Condivisione programmazioni annuali
territoriali (GiocAmbito, ExtraFesta)
Soggetti
Servizi 0-3, scuole dell’infanzia ed extrascuola, gruppi
tematici
Tempi
Intero trennio
Strategia
Definizione in sede locale di un piano territoriale per le
pari opportunità e per la conciliazione tra famiglia e
lavoro
Attività
Coinvolgimento aziende pubbliche e private nella
costruzione di un piano per le pari opportunità e la
conciliazione
Soggetti
Imprese, Comuni, partner territoriali interessati
Tempi
Secondo semestre 2013
ed
iniziative
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Finalità specifica 4
Valorizzazione e promozione delle reti associative familiari e del terzo settore
Lo sviluppo comunitario presuppone un particolare impegno nel valorizzare i soggetti che
in un territorio esprimono relazioni, prossimità, legami, in altri termini capitale sociale.
Un’azione di carattere generale è in tal senso necessaria per mettere a sistema quanto di
positivo il territorio già esprime (emblematica in tal senso l’esperienza dei tavoli tematici
dell’Ambito) su diversi fronti e sperimentare forme di collaborazione tra pubblico e privato
caratterizzate da partnership. (es. convenzioni, co-progettazione). Altre azioni possibili
sono legate alla riconfigurazione del SIL (portato a maturazione nel corso del triennio
2009-2011), al sostegno alla terza età attiva e ad azioni di mutualità familiare.
In relazione alle azioni possibili su tale fronte si riconosce il ruolo strategico di organismi di
rappresentanza (ad es. quelli della cooperazione), di coordinamento (ad es. il Centro
Bergamasco per l’Integrazione) o di service (ad es. il Centro Servizi Volontariato), quali
soggetti in grado di garantire da una parte una forte conoscenza delle istanze territoriali
più profonde e dall’altra una capacità di risposta ai bisogni sociali.
Strategia
Piano locale di valorizzazione del terzo settore (facendo
evolvere l’attuale modello dei tavoli)
Attività
Coinvolgere
rappresentanze
del
terzo
settore
interessate a condividere un percorso specifico entro
una dimensione locale, sia su questioni generali (novità
rispetto al percorso sin qui condotto) che su oggetti
specifici (per proseguire e far evolvere, concentrandosi
in termini ancora più marcati su oggetti definiti,
l’esperienza dei tavoli/gruppi tematici dell’Ambito)
Soggetti
Realtà di terzo settore, UdP, gruppi tematici
Tempi
Primo semestre 2013
Strategia
Riconfigurazione SIL
Attività
Tenendo conto degli sviluppi delle politiche del lavoro a
livello regionale e provinciale, condividere una possibile
evoluzione del SIL con i soggetti interessati
Soggetti
Assemblee Sindaci di Grumello del Monte e Seriate,
UdP, Gestore servizio
Tempi
Primo semestre 2012
Strategia
Sostegno terza età attiva
Attività
Sviluppo, a partire dall’ottima esperienza condotta con
l’università per la terza età, di azioni capaci di offrire
occasioni per la salvaguardia della propria salute, di
crescita ‘culturale’ e, per chi lo volesse, possibilità di
impegno sociale
Soggetti
Gruppo anziani, ASL, soggetti territoriali interessati
Tempi
Intero triennio
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
Pag. 84 di 94
Strategia
Sostegno azioni territoriali di mutualità familiare
Attività
Definizione piano di azione per sostenere le famiglie, in
collegamento con le rete familiari presenti a livello
provinciale
Soggetti
Associazioni familiari, gruppi di famiglie, UdP
Tempi
Secondo semestre 2013
Ambito di Grumello del Monte – Piano di Zona 2012-2014
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Cap. 4 Impianto organizzativo
Con la gradualità seguita sinora e necessaria per raggiungere il traguardo ambizioso della
programmazione e della gestione associate, che richiede lungimiranza e capacità di
aggregare creando consenso intorno alle scelte utili agli obiettivi comuni, vogliamo
garantirci una struttura organizzativa agile e snella, in grado di continuare il percorso
intrapreso nel piano di zona precedente.
Una attenzione particolare occorre dare ad affinare le forme di coinvolgimento delle
organizzazioni e delle formazioni sociali, in un quadro di
sussidiarietà, nella
programmazione, progettazione e nella verifica dei servizi, tenuto conto anche del fatto
che la normativa regionale invita ad es. ad incentivare la partecipazione delle realtà del
terzo settore (che sono una parte delle organizzazioni sociali) alla realizzazione del sistema
integrato di interventi e servizi sociali.
Assemblea dei Sindaci
L’Assemblea dei Sindaci è l’organo politico di governo generale dell’Ambito. Ad essa
sono attribuite tutte le funzioni di scelta, indirizzo, pianificazione, programmazione e
controllo degli interventi e dei servizi associati previsti dal Piano di Zona.
L’assemblea é composta dai Sindaci o dagli Assessori alle Politiche Sociali dei Comuni
dell’Ambito. Sono invitati di norma all’Assemblea il direttore e il coordinatore socio
sanitario del distretto dell’ASL.
L’Assemblea svolge le proprie funzioni avvalendosi delle proposte, della consulenza e
dell’operatività delle altre configurazioni tecniche e organizzative interne all’Ambito
(Ufficio di Piano, Tavoli tematici, Coordinamento A.S.).
L’Assemblea, pertanto, ha il compito di:
decidere la politica sociale di Ambito esprimendo gli indirizzi, le finalità, i programmi
e gli obiettivi specifici da realizzare nonché le loro modalità generali di attuazione;
approvare il Piano di Zona;
stabilire le priorità di intervento;
approvare i piani operativi annuali, gli interventi e i progetti specifici;
approvare il bilancio preventivo annuale e triennale dell’Ambito, con
specificazione delle quote che i Comuni associati dovranno versare per il
funzionamento di uffici, servizi e interventi comuni previsti dal Piano di Zona e dalla
Convenzione intercomunale;
approvare il Consuntivo annuale e triennale dell’Ambito e verificare il
raggiungimento degli obiettivi del PdZ;
approvare le richieste di adesione da parte di eventuali altri Comuni o soggetti
pubblici;
approvare i criteri e regolamenti che disciplinano gli interventi sociali a livello di
Ambito;
definire gli indirizzi generali organizzativi e gestionali per l’attività di realizzazione
degli interventi e dei servizi comuni;
approvare i contenuti dell’Accordo di Programma;
scegliere le forme di gestione per l’Ambito approvando gli atti (Statuti, convenzioni,
regolamenti) che le definiscono.
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L’assemblea, in alcune occasioni (all’inizio dell’anno sociale in fase di programmazione e
in occasione delle verifiche intermedie del PdZ) si riunisce in forma allargata, attraverso la
modalità dell’invito a presenziare alle rappresentanze del territorio (scuola, realtà
ecclesiale, volontariato, associazionismo, cooperazione sociale).
Giunta esecutiva
L’assemblea dei sindaci individua al suo interno un organismo esecutivo composto da un
massimo di quattro membri (di cui uno in rappresentanza del Comune capofila) con
compiti di istruttoria e formulazione di proposte in ordine alle questioni affrontate
dall’assemblea dei Sindaci. Si preoccuperà inoltre di fornire tutto il supporto necessario al
comune capofila per il raggiungimento degli obiettivi definiti e nelle verifiche finanziarie e
di attuazione del piano di zona. La giunta esecutiva è eletta dall’assemblea dei Sindaci
ed è composta da sindaci o loro delegati (purché componenti dell’Assemblea Sindaci).
Ufficio di Piano
L’Ufficio di Piano è l’organismo di consultazione e di supporto all’Assemblea dei Sindaci
per la programmazione e gestione degli interventi e dei Servizi di Ambito.
L’Ufficio di Piano, organismo collegiale di raccordo e coordinamento, opera anche
attraverso l’azione della struttura esecutiva dell’Ambito, attivata dal Comune capofila
(Bolgare) e composta dal Dirigente del Comune capofila preposto e dal Responsabile e
dalla Segretaria dell’Ufficio di Piano.
La struttura esecutiva ha il compito di attuare le indicazioni dell’Assemblea dei Sindaci e
di realizzare le azioni necessarie alla realizzazione del Piano di Zona garantendo la
consultazione e il coinvolgimento delle diverse espressioni del territorio e delle formazioni
sociali. Assume, inoltre, le funzioni di organismo di coordinamento e di supporto
all’Assemblea dei Sindaci per il monitoraggio e la valutazione del raggiungimento degli
obiettivi del Piano di Zona.
L’organismo di coordinamento dell’Ufficio di Piano è composto da:
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
Responsabile Ufficio di Piano (incaricato dal Comune capofila)
Responsabile Settore Servizi alla Persona e alla Società del Comune capofila;
Coordinatore del servizio associato Minori e Famiglie (UMF);
Coordinatore del servizio associato Inserimenti Lavorativi (SIL);
Responsabili Servizi Sociali dei Comuni associati ( o loro delegati)
Rappresentante della Cooperazione sociale
Rappresentante del Volontariato e dell’Associazionismo
Rappresentante della scuola
Direttore del distretto A.S.L.
Coordinatore sociale del Distretto A.S.L. di Grumello del Monte
Referenti di area e Responsabili progetti di Ambito
Coordinamento Assistenti Sociali
Il Coordinamento Assistenti Sociali assume la veste di vero e proprio gruppo professionale
del servizio sociale di base, oltre che snodo importante tra le politiche dei Comuni e gli
interventi e i servizi dell’Ambito. Nel gruppo sono impegnate tutte le Assistenti Sociali che
operano presso i Comuni dell’Ambito.
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Le funzioni del gruppo sono quelle di:
implementare la gestione coordinata del servizio sociale professionale del territorio;
presidiare l’applicazione del Piano per le parti di competenza e promuovere
l’introduzione della cosiddetta metodologia del “Case Management”;
attuare forme di coordinamento e condivisione metodologiche;
stabilire forme di connessione e collaborazione tra i servizi sociali presenti nell’Ambito,
anche mediante la definizione di “protocolli operativi” che facilitino la gestione degli
interventi sociali gestiti da figure professionali appartenenti ad organizzazioni diverse;
Il gruppo di lavoro individua, di concerto con il Responsabile dell’UdP, un assistente
sociale quale proprio coordinatore.
Tavoli e gruppi tematici
I tavoli e i gruppi tematici hanno una funzione di analisi e di progettazione, a livello
consultivo, circa le soluzioni alla problematiche sociali identificate nel territorio nelle
diverse aree.
Attraverso i tavoli e i gruppi tematici si esplicano il coinvolgimento e la partecipazione ai
processi di progettazione degli interventi dei diversi soggetti istituzionali e del territorio
(comuni, scuola, ASL, volontariato, associazionismo, cooperazione sociale, realtà
ecclesiale), introducendo la pratica della co-progettazione come esercizio della
responsabilità condivisa.
I Tavoli e i gruppi tematici sono attivi in riferimento alle seguenti aree:
Anziani
Disabili
Età evolutiva
Interculture
Disagio adulto (a livello di macro area EST per quanto riguarda lo specifico della
salute mentale)
I Tavoli e i gruppi tematici sono composti da tecnici segnalati all’Ufficio di Piano dai
rispettivi enti e/o organizzazioni di riferimento. In termini generali la partecipazione deve
essere omogenea e coerente alle indicazioni di cui all’art. 1 comma 4 e 5 della Legge
328/00.
I tavoli di lavoro indicativamente dovranno rispecchiare la seguente composizione:
Coordinatore incaricato dal Comune capofila ;
Rappresentanti dei comuni;
Rappresentanti degli Istituti Comprensivi;
tecnici A.S.L.;
Rappresentanti della Cooperazione Sociale;
Rappresentanti del Volontariato;
Rappresentanti della realtà ecclesiale;
Rappresentanti di associazioni e di gruppi di ‘utenti’.
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I Tavoli e i gruppi tematici:
contribuiscono alla progettazione territoriale
monitorano la realizzazione del Piano di Zona;
fungono da osservatorio sui bisogni e le risorse;
mettono in rete e monitorano i progetti del territorio;
elaborano nuove proposte di intervento nei rispettivi settori;
garantiscono un sistema di partecipazione dei cittadini alla progettazione
dei servizi;
favoriscono l’informazione dei cittadini circa la fruizione dei servizi e degli
interventi.
I membri dei tavoli sono rappresentativi delle varie realtà presenti nell’ambito che hanno
aderito all’invito di collaborazione e vedono la partecipazione di quasi tutte le
componenti sociali del territorio.
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Cap. 5 Interventi e servizi a gestione associata
Per quanto riguarda il modello di governo della gestione associata si prevedono gli
strumenti dell’Accordo di Programma e della Convenzione intercomunale. L’Accordo di
Programma è anche il principale strumento per la definizione delle premesse di
regolamentazione della partecipazione delle altre istituzioni e degli enti del territorio oltre
che delle realtà di terzo settore; la convenzione assume la funzione di strumento per la
gestione degli interventi e dei servizi associati.
Struttura esecutiva dell’Ufficio di Piano
La gestione associata del PdZ viene affidata alla struttura esecutiva dell’Ufficio di Piano (di
cui si è parlato nel capitolo precedente), istituita presso il Comune di Bolgare, quale ente
capofila. L’organizzazione e il funzionamento di tale struttura è regolata da apposita
convenzione intercomunale sottoscritta ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs. n. 267/2000. In
particolare alla struttura esecutiva è affidata la gestione tecnico-amministrativa e
l’esercizio delle funzioni pubbliche relative all’accordo per l’attuazione operativa del PdZ.
Per la gestione economico-finanziaria la struttura si avvale del supporto del Comune di
Bolgare, quale ente capofila.
La sede degli uffici e servizi è individuata presso l’ente capofila, che si doterà delle risorse
umane e strumentali necessarie da porre a carico del bilancio del PdZ. Per il
funzionamento dei suddetti uffici/servizi si applicano le procedure e le responsabilità
previste dall’ente capofila, all’interno del quale gli uffici/servizi sono organicamente inseriti
per la parte amministrativa e gestionale, rimanendo dipendenti dall’Assemblea dei
Sindaci per la parte funzionale di indirizzo politico.
La struttura tecnica dell’Ufficio di Piano può avvalersi di consulenti o collaboratori esterni
per l’esecuzione dei compiti ad esso affidati. Gli incarichi verranno attribuiti con appositi
atti dall’Ente capofila in conformità con la normativa vigente per la Pubblica
Amministrazione.
Ufficio Minori e Famiglie
Al termine del 2011 si è indetta procedura aperta per selezionare l’ente a cui sarebbe
stata affidata nel complesso la gestione del nuovo Ufficio Minori e Famiglie, che, rispetto
all’esperienza precedente, vede ampliata la propria attività andando a comprendere la
gestione associata di ADM ed Incontri protetti (oltre a quella consolidata della Tutela
Minori e degli Affidi).
SIL
Il servizio SIL, in continuità con la propria attività precedente, prevede nel corso del 2012 di
incontrare gli assessorati dei singoli comuni per un confronto sulla lettura dei bisogni
emergenti e per una definizione congiunta di azioni di coinvolgimento delle imprese che
in parte potrebbero rispondere a questi bisogni.
Si ipotizza la possibilità di sperimentare un’apertura del servizio all'orientamento di alcuni
lavoratori svantaggiati o appartenenti alle fasce deboli e l’avvio di alcuni tirocini di
formazione on the job per giovani a rischio.
La gestione del servizio con l’Ambito di Seriate (che ha dato ottimi risultati) viene
confermata.
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I titoli sociali
La contrazione delle risorse non consentirà l’erogazione dei buoni così come è stata
gestita negli ultimi anni. In base ai fondi disponibili (es. Fondo famiglie crisi) verranno
stabiliti di volta in volta dall’Assemblea dei Sindaci i criteri per bandi ad hoc.
Il sistema d’accreditamento
Così come previsto dalle norme regionali, si conferma l’assunzione da parte dell’Ambito
dell’onere e della responsabilità di gestione del sistema di accreditamento delle unità
d’offerta sociali, per il tramite di un nucleo preposto a tale funzione (e a quella delle
Comunicazioni Preventive d’Esercizio).
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Cap. 6 Piano economico - finanziario
Il piano economico - finanziario è legato a tre fonti di entrata principali (FNPS, FSR e
contribuzione capitarla dei Comuni), cui vanno aggiunti finanziamenti finalizzati da parte
dello Stato e/o della Regione (es. fondo per la non autosufficienza) e/o della Provincia di
Bergamo (es. Fondo Crisi).
Prevedere ora quale sarà l’assetto del triennio che si apre è impossibile anche solo per il
fatto che ad oggi ad es. non ci è dato sapere con precisione se il FNPS verrà confermato
(seppur decurtato) o meno per gli anni successivi al 2012.
Nella tabella che segue si fa una ipotesi che si basa sulla variabile del FNPS attestato per il
2013 e il 2014 su una cifra decurtata di oltre il 60 % rispetto all’importo del 2012 e su una
quota di cofinanziamento dei Comuni attestata sui cinque euro ad abitante per il triennio.
Il budget di Ambito costituito sarà destinato alla copertura dei costi derivanti dal
funzionamento degli uffici/servizi comuni e dall’attuazione degli interventi/progetti/attività
previsti dal PdZ.
Il Piano finanziario è soggetto a modifiche in sede di previsionale annuale da parte
dell’Assemblea dei Sindaci che, in caso di necessità, provvederà - in base agli obiettivi
indicati nel Piano - alla ri-definizione delle modalità di copertura finanziaria per la
realizzazione dei relativi interventi.
Nello specifico, la previsione economica per la prima annualità è già stata approvata in
precedenza dall’Assemblea Sindaci; per la seconda e terza annualità quanto previsto dal
Piano di Zona prevede aggiornamenti annuali con approvazione in Assemblea dei
Sindaci.
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BILANCIO DI PREVISIONE TRIENNIO 2012-2014
ENTRATE
F.N.P.S.
2012
2013
2014
Totale triennio
97.226,00
36.000,00
36.000,00
169.226,00
160.000,00
160.000,00
160.000,00
480.000,00
7.540,00
7.500,00
7.500,00
22.540,00
244.335,00
245.000,00
245.000,00
734.335,00
Fondo Disabili CdRS
4.500,00
4.500,00
4.500,00
13.500,00
Contributi provinciali
3.000,00
40.000,00
40.000,00
FSR
Fondo regionale per trasferimento funzioni
Quota cofinanziamento comuni
Avanzo vincolato
163.685,76
Fondi Dgr n. 8/11152 Piano triennale prima infanzia
TOTALE
758.992,57
USCITE
GESTIONE ASSOCIATA E UFFICIO DI PIANO
163.685,76
78.705,81
Fondi prima infanzia regionali
2012
83.000,00
78.705,81
30.000,00
30.000,00
60.000,00
523.000,00
523.000,00
1.804.992,57
2013
2014
Totale triennio
83.072,57
70.000,00
70.000,00
223.072,57
TUTELA MINORI E AFFIDI
170.000,00
170.000,00
170.000,00
510.000,00
AREA ETA' EVOLUTIVA
123.970,00
44.000,00
26.000,00
193.970,00
AREA ANZIANI
52.650,00
16.000,00
16.000,00
84.650,00
AREA DISABILI
143.300,00
18.000,00
26.000,00
187.300,00
26.000,00
10.000,00
20.000,00
56.000,00
35.000,00
35.000,00
70.000,00
AREA INTERCULTURE
AREA DISAGIO ADULTO
FSR
160.000,00
160.000,00
160.000,00
480.000,00
TOTALE
758.992,57
523.000,00
523.000,00
1.804.992,57
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Cap. 7 Conclusioni
Costruire situazioni in cui le comunità crescano, usando al meglio le risorse disponibili,
coniugando l’efficienza e la solidarietà responsabile.
Convinti che è la qualità delle persone, della visione e delle intenzioni che fa la differenza.
Differenza che consente di ricostruire un patto di fiducia fra cittadini, società civile anche
nelle sue forme organizzate e l’Amministrazione pubblica, a partire dai valori e dai
contenuti che essa è chiamata dai cittadini e dalle comunità a rappresentare e
difendere.
La sfida è ambiziosa: si tratta di garantirsi un ripensamento complessivo - non solo
programmatorio ma anche culturale - del modello di welfare e una visione integrata delle
politiche sociali che non frammenti le risposte ai bisogni ma le orienti al benessere
generale della persona, di abbandonare una visione risarcitoria per una di welfare attivo
e delle opportunità, vicino alle esigenze delle comunità e capace di sviluppare un
progetto per le persone – bambini, giovani, adulti, anziani – che incontriamo ogni giorno
nelle case, nelle strade, nelle piazze, nei servizi.
Un welfare capace di garantire al contempo tre cose: l’investimento sulle persone e sulla
loro responsabilità, una concezione delle famiglie come risorsa, una visione della politica
e dell’economia orientata alla coesione sociale delle comunità, quindi allo sviluppo
locale.
Persone, famiglie, comunità: ingredienti in grado di fare la differenza a patto che
riemerga, nel fluire delle nostre vicende quotidiane, personali ed organizzative, anche di
fronte a questo periodo particolare, caratterizzato dalla crisi economico/finanziaria e
dalla contrazione delle risorse disponibili, la fiducia individuale e collettiva verso il futuro.
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Piano di Zona Grumello 2012-2014 15 marzo