La sussidiarietà come strategia
di partecipazione alla vita politica
e sociale nelle comunità locali
in un quadro di Europa unita
Simona Beretta
Cremona, Centro «Maria Sedes Sapientiae»
29 novembre 2014
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Una ‘mappa fotografica’ dell’Europa
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… e altre mappe
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Mappa geografica
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La mappa delle quote
del PIL mondiale nel 2015 (stime)
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La mappa delle quote
del PIL mondiale nel 1960
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6
La mappa delle quote
del PIL mondiale nel 1500
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La mappa del numero dei nati (2000)
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Popolazione residente in Italia per sesso e età
Fonte: proiezioni Istat 2011 riviste secondo le risultanze censuarie
9 ottobre 2011
9 ottobre 2041
G. Blangiardo, Relazione alla
Settimana sociale di Torino,
settembre 2013
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Che cosa è l’Europa?
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Le radici della civiltà europea
Molte grandi civiltà si sono ‘bloccate’! (Moulin
1991). Come spiegare la straordinaria permanenza
avventura europea (incluse le sue ‘rivoluzioni’)?
• Ordine civile e umanizzazione dei rapporti;
• Nessun conflitto fra fede e ragione;
• La distinzione capitale fra Dio e Cesare
• Un uomo «a immagine e somiglianza», un mondo
da dominare (tecnologia!)
• Invenzione e scoperta, fenomeno «di gruppo»
• Lo spirituale fa «surgere» l’economico
• Aperta alle «alluvioni» straniere
• Il pluralismo
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Un problema di fiducia
L’Europa sembra aver perso fiducia in se stessa a
cominciare dal proprio avvenire, come documenta il
drammatico calo demografico.
“…Si deve purtroppo constatare che l’Europa
sembra incamminata su una via che potrebbe
portarla al congedo dalla storia. Ciò, oltre a mettere
a rischio la crescita economica, può anche causare
enormi difficoltà alla coesione sociale e, soprattutto,
favorire un pericoloso individualismo, disattento alle
conseguenze per il futuro. Si potrebbe quasi pensare
che il Continente europeo stia di fatto perdendo
fiducia nel proprio avvenire. …”.
Benedetto XVI,
Valori e prospettive per l'Europa di domani, 25 marzo 2007
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Un problema di consenso
Il processo stesso di unificazione europea si rivela non da tutti
condiviso, per l’impressione diffusa che i vari “capitoli” del
progetto europeo siano stati “scritti” senza tener adeguato
conto delle attese dei cittadini… Non si può pensare ad
edificare una autentica “casa comune” europea trascurando
l’identità propria dei popoli di questo nostro Continente.
Si tratta infatti di un’identità storica, culturale e morale, prima
ancora che geografica, economica e politica, un’identità
costituita da un insieme di valori universali, che il
Cristianesimo ha contribuito a forgiare…
Non è motivo di sorpresa che l’Europa odierna, mentre
ambisce di porsi come una comunità di valori, sembri sempre
più spesso contestare che ci siano valori universali e assoluti?
Questa singolare forma di apostasia da se stessa… non la
induce forse a dubitare della sua stessa identità?
Benedetto XVI,
Valori e prospettive per l'Europa di domani, 25 marzo 2007
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Un problema di fondamento
Qual è il fondamento della polis ?
“L’Unione Europea per essere valida garante dello stato di
diritto ed efficace promotrice di valori universali, non può non
riconoscere con chiarezza l’esistenza certa di una natura
umana stabile e permanente, fonte di diritti comuni a tutti gli
individui…”
Se così non è, ci ritroviamo inevitabilmente immersi in
“… quell’atteggiamento pragmatico, oggi largamente diffuso,
che giustifica sistematicamente il compromesso sui valori
umani essenziali, come se fosse l'inevitabile accettazione di un
presunto male minore. Tale pragmatismo, presentato come
equilibrato e realista, in fondo tale non è, proprio perché nega
quella dimensione valoriale ed ideale, che è inerente alla
natura umana”.
Benedetto XVI,
Valori e prospettive per l'Europa di domani, 25 marzo 2007
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Le difficoltà di oggi
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La disoccupazione nell’area dell’Euro
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Importazioni ed esportazioni nette
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La parabola dello spread:
dalla ‘luna di miele’ al ‘peccato originale’
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NON LASCIAMOCI CONTAGIARE …
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Fare della crisi attuale
una occasione
per un nuovo inizio,
anche economico
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Le questioni «reali» che la crisi finanziaria
ha messo in luce (non ha creato)
• Risorse
– Non solo terra e capitale (fisico o monetario):
centralità del lavoro, inteso secondo la sua natura
reale (libertà in azione, risposta alle sfide della realtà)
• Tecnologia
– La schizofrenia teorico/pratico, studio/lavoro
• Preferenze
– Dove si impara la “vita buona”? Cioè a cercare quel
che vale, quel che ci soddisfa davvero?
• Istituzioni
– Dove si impara la passione per la res publica?
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Attenzione a non confondere:
questioni «reali» e questioni «materiali»
• Aspettative, convinzioni, motivazioni:
le dimensioni non-materiali (di senso)
muovono dal di dentro la dimensione materiale
(economica) dello sviluppo.
– Basta guardare alla propria esperienza …
– All’esperienza di un territorio (Brianza)
– Alle vicende storiche di un paese (Italia)
– Di un continente (Europa)… e oltre
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Verso il futuro con speranza
La risorsa più nuova della società
contemporanea non è costituita dalla terra o
dalle fonti energetiche
ma da uomini adeguatamente motivati a
cercare liberamente di offrire risposte agli
infinti bisogni propri e degli altri
e sostenuti da una solida cultura del lavoro
libero.
(Marco Martini, Rapporto CEI 2013 “Sul lavoro”)
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Riconquistare le ragioni
del nostro
esistere comunitariamente,
per un nuovo inizio
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La sfida della pluralità
per il bene comune
• Una domanda ineludibile: che cosa abbiamo
in comune?
• il «nucleo incandescente» (Scola) dell’umano
da cui ripartire, che è la cosa essenziale
• per non sperperare il bene della democrazia
sostanziale: anche la democrazia, come la
pace e la prosperità, deve essere
continuamente rigenerata
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La cosa essenziale
In base alla storia degli effetti del monachesimo possiamo dire che, nel
grande sconvolgimento culturale prodotto dalla migrazione di popoli
e dai nuovi ordini statali che stavano formandosi, i monasteri erano i
luoghi in cui sopravvivevano i tesori della vecchia cultura e dove, in
riferimento ad essi, veniva formata passo passo una nuova cultura.
Ma come avveniva questo? Quale era la motivazione delle persone che
in questi luoghi si riunivano? Che intenzioni avevano? Come hanno
vissuto? Innanzitutto e per prima cosa si deve dire, con molto realismo,
che non era loro intenzione di creare una cultura e nemmeno di
conservare una cultura del passato.
La loro motivazione era molto più elementare. Il loro obiettivo era:
quaerere Deum, cercare Dio. Nella confusione dei tempi in cui niente
sembrava resistere, essi volevano fare la cosa essenziale… Del
monachesimo fa parte, insieme con la cultura della parola, una cultura
del lavoro, senza la quale lo sviluppo dell’Europa, il suo ethos e la sua
formazione del mondo sono impensabili.
Benedetto XVI, Bernardins, 2008.
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Comunicare la vita,
non il moralismo di ‘valori’ astratti
“Testimonianza e racconto. Non si possono più
separare queste due parole, bisogna vivere ciò
che si intende comunicare. E ciò che non è
comunicato non è interamente compreso; e se
non è compreso, è perché non è adeguatamente
vissuto.”
(Card. A. Scola, Omelia, 11 febbraio 2014)
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Quattro regole per il bene comune
e la pace sociale
• Il tempo è superiore allo spazio: significa occuparsi di
iniziare processi più che di possedere spazi (EG 223)
• L’unità prevale sul conflitto: sopportare il conflitto,
risolverlo e trasformarlo in un anello di collegamento di un
nuovo processo (EG 226)
• La realtà è più importante dell’idea: evitare diverse forme
di occultamento della realtà: i purismi angelicati, i
totalitarismi del relativo, i nominalismi dichiarazionisti, i
progetti più formali che reali, i fondamentalismi antistorici,
gli eticismi senza bontà, gli intellettualismi senza saggezza
(EG 231)
• Il tutto è superiore alla parte: Il modello non è la sfera, che
non è superiore alle parti, dove ogni punto è equidistante
dal centro e non vi sono differenze tra un punto e l’altro. Il
modello è il poliedro, che riflette la confluenza di tutte le
parzialità che in esso mantengono la loro originalità
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Europa 2014 un nuovo inizio?