N°6 –Giugno 2007
“BAGNOLI
punto a capo”
1
Associazione “Napoli Punto A Capo”
Per il Rilancio della città
“BAGNOLI
PUNTO A CAPO ”
1.
CHIUDERE IL “LABORATORIO DELLA SCELLERATEZZA”
2.
IL PASSATO, LE RESPONSABILITA’
3.
IL PRESENTE E IL FUTURO
4.
LE PROPOSTE PER BAGNOLI DELL’ASSOCIAZIONE NAPOLI PUNTO A
CAPO
2
Associazione “Napoli Punto A Capo”
Per il Rilancio della città
“BAGNOLI
PUNTO A CAPO ”
1.
“IL LABORATORIO DELLA SCELLERATEZZA” FAVOLA SCRITTA DA SERGIO
FEDELE (PRIMA PARTE NEL 1998 – SECONDA PARTE NEL 2007)
Prima Puntata: 14/02/1998
Tanto tempo fa, in una delle città più famose del mondo, Istituzione decise di avviare un progetto per
verificare le conseguenze sociali ed economiche su Popolo dell’attuazione di decisioni scellerate. Voleva,
cioè, misurare gli effetti di strategie deliberatamente irrazionali ed illogiche per poi imparare a prendere i
dovuti provvedimenti. In un storica riunione con i Suoi Collaboratori, Istituzione avviò il «Progetto della
Scelleratezza» e dedicò a tale obiettivo un’area geografica ben delineata che fu chiamata «Laboratorio
della Stupidità», dove applicare e valutare gli effetti di tale sperimentazione. La prima decisione presa fu
dedicare a tale progetto una delle più belle baie del mondo, un vero gioiello geografico e culturale. Il
Laboratorio, entusiasticamente avviato nella sua farneticante attività, produsse allora un’altra scelleratezza
biblica e, cioè, decise di costruire al centro della baia, proprio di fronte alle Splendide Isole, un mostro di
acciaio che producesse fumo, gas e tossicità, ovvero un impianto di altissimo grado di inquinamento, in
funzione 24 ore al giorno, totalmente inserito nella città.
3
Superato l’iniziale disagio di vedere deturpata un’area di inestimabile bellezza, Popolo si adeguò come sempre,
imparando non solo a convivere con il mostro, bensì addirittura creando una grande economia al servizio delle
esigenze dello stesso. Istituzione allora riattivò il Laboratorio e, dopo qualche anno, decise di privare Popolo
di 2000 miliardi di lire per investirli nell’ammodernamento del Mostro. Ma, ancora una volta, Popolo fece
intelligentemente la sua parte, realizzando nei tempi e nei modi più consoni, la grande opera di restyling e,
nonostante avesse dovuto rinunciare a quelle risorse di cui tanto avesse bisogno, investì fiducia nella vita futura
del Mostro. A questo punto il Laboratorio della stupidità superò se stesso e, dopo appena due anni dal
completamento del grande restauro, produsse l’ennesima corbelleria: chiudere definitivamente l’impianto!
Popolo rimase sbigottito! Migliaia di persone improvvisamente senza lavoro e tutte le risorse bruciate nel
Mostro d’acciaio padrone dell’area più bella della città. Allora Istituzione capì che doveva distrarre
l’attenzione di Popolo da tale situazione e così costruì tanti piccoli laboratori sparsi nella città, che
incominciarono subito a funzionare, producendo i loro stupidi effetti. Per oltre 10 anni la baia restò silenziosa,
con grande compiacimento di Istituzione che, in tal modo, aveva prodotto un’altra stupidità, ovvero lasciare
abbandonata quella zona della città tanto importante.
Ma ciò non era ancora sufficiente, bisognava farsi venire qualche nuova idea! Ed ecco allora l’intuizione:
bonificare il suolo e l’area completante inquinata dall’attività del Mostro senza coinvolgere Popolo, tanto
bisognoso di lavorare. Arrivò quindi da lontano Bonifica che cominciò il proprio lavoro nella maniera,
ovviamente, più stupida e, cioè, senza conoscere la destinazione futura dell’area in modo da far costare
l’operazione il triplo e da portare sempre più Popolo all’estremo. Al fine, inoltre, di prevenire qualsiasi
richiesta di Popolo per il futuro, nel lontano Gennaio del 1998, Istituzione diede nuovo impulso al Laboratorio
ed elaborò non senza una certa fatica ed un notevole impegno in termini di stupidità, l’ennesima decisione da
attuare nella baia, misura che chiamò «Archeologia Industriale»: significava lasciare stare in piedi le parti
principali del Mostro e, cioè, le strutture fatiscenti, pericolose, assolutamente non riutilizzabili, al centro
dell’area, per conservare scelleratamente future memorie delle scelleratezze compiute. In quest’ottica
demenziale, accompagnò questo programma con lo slogan di «Memoria Storica». E’ questa la vera storia di
Bagnoli, la cui fine nessuno può conoscere. Rimane ancora da dire che Popolo venne nel tempo a conoscenza
del perché Istituzione aveva inizialmente avviato il Laboratorio delle Stupidità e di come, sempre nel tempo,
avesse poi «dimenticato» il fine ultimo del progetto, cioè imparare dall’esperienza ad arginare ed eliminare i
danni prodotti dalla stupidità. Ed allora Popolo capì il perché nell’Area Est, nell’Area Ovest, nelle
infrastrutture, nella disoccupazione, nella criminalità, nel lavoro nero…
4
Seconda puntata: 14/02/2007
Eccoci, otto anni dopo. Il Laboratorio della Scelleratezza è rimasto in funzione continuando a produrre risultati
mirabolanti. La Bonifica del suolo deve esser ancora ultimata nonostante le risorse spese. La Bagnoli SpA ha
cambiato vestito trasformandosi in “Bagnoli Futura” passando il testimone dall’IRI al Comune di Napoli ma
mantenendo la caratteristica di una struttura che non dispone di nessun elemento esperto in bonifiche
ambientali. Ovviamente non è stata persa l’occasione per ingarbugliare ancora di più il quadro complessivo di
“politicizzare” il tutto affinché veti incrociati, sia a livello locale che a livello nazionale garantissero l’obiettivo
di creare ulteriori ritardi e difficoltà. Ogni bella torta ha la sua ciliegina ed in questo caso la torta di Bagnoli ha
visto la sua ciliegina nell’affidare per un lungo periodo la presidenza ad un esponente dei Verdi, radicali nel
bloccare qualsiasi progetto di modernizzazione. L’efficacia del Laboratorio si è consolidata grazie ad altri
straordinari interventi che hanno esaltato la scelleratezza: si è scoperto solo adesso che nessuno si è mai
occupato dei fondali marini e delle spiagge, considerati optional inutili nella versione turistica della futura
Bagnoli lasciandoli al massimo livello di inquinamento forse per creare il primo “Club Mediterranè” degli
idrocarburi. Per non parlare della splendida intuizione di costruire un muro per impedire ai bagnanti di
raggiungere il desiderato mare e rimanere confinati sugli arenili ad arrostirsi al sole. Qualcuno si è rammaricato
che la toponomastica non consente di utilizzare termini come “il muro della vergogna” già tristemente
famoso ma l’ostacolo è stato superato con un ottimo “muro della scelleratezza”. Naturalmente anche gli
alberghi non sono stati dimenticati, e non si poteva fare di meglio se non progettarli impedendo loro la vista del
mare e togliendo un panorama mozzafiato ai turisti del futuro. Un bel centro delle tartarughe poi allargherà
l’accoglienza ad altri animali oltre agli umani ed ecco che mentre l’acquario napoletano sorgerà ad est della
città il “Turtle Point” si collocherà ad ovest. Serviva forse il simbolo “chi va piano va sano e va lontano”, tipico
di questi simpatici rettili.
Grandissima attenzione il laboratorio l’ha dedicata ad estendere la sua influenza anche sull’isolotto di Nisida e
i risultati sono davanti agli occhi di tutti perché questo meraviglioso patrimonio naturale rimane destinato al
carcere minorile, al centro internazionale sulle devianze dei minori, a sede di uffici della Guardia di Finanza e
di una base Nato, ossia alle più estranee e assurde destinazioni d’uso. Cestinando il progetto “Nisida Village”
(casinò, cinema, centro fitness e benessere, piste di bowling, sala giochi con videogames, ristoranti, boutiques,
uno spazio per famiglie), primo “Entertainment Center” del Mezzogiorno, in grado di rispondere ai bisogni di
intrattenimento di un consumatore moderno, il tutto perché antitetico alla strategia delle decisioni folli.
Continuare sarebbe inutile per valutare quanto efficace sia il lavoro del laboratorio. Possiamo aspettarci di tutto
dal trasferimento della base militare da Vicenza, alla costruzione di un termovalorizzatore nucleare per i rifiuti
campani, alla costruzione di un mega carcere per compensare gli effetti dell’indulto.
Com’è amaro scherzare su queste cose, che però purtroppo sono folli verità.
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Associazione “Napoli Punto A Capo”
Per il Rilancio della città
“BAGNOLI
PUNTO A CAPO”
“IL PASSATO,
LE RESPONSABILITA’ ”
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Associazione “Napoli Punto A Capo”
Per il Rilancio della città
“BAGNOLI
PUNTO A CAPO ”
“IL PASSATO, LE RESPONSABILITA’ ”
PERCHE’
•
Perché il progetto di Bonifica dell’area ex Ilva ha “escluso” litorali, fondali marini e arenili (superfici
principali e prioritarie per le operazioni di disinquinamento)?
•
Perché il progetto di Bonifica dell’area ex Ilva ha visto l’esclusione dell’imprenditoria privata locale a
vantaggio della costituzione di una società pubblica (Iri) assolutamente impreparata in questa operazione
specialistica procedendo a una fallimentare Bonifica assistenziale?
•
Perché mentre si era ipotizzato di procedere a operare contemporaneamente nelle operazioni di Bonifica
e della costituzione della Nuova Bagnoli si è poi, nei fatti, operato esclusivamente nella Bonifica?
•
Perché non ci si è attivati affinché cominciassero le attività di Bonifica solo quando fossero rese note le
destinazioni d’uso, fondamentali per procedere senza sprechi di tempo e risorse?
•
Perché si sono spesi oltre 500 miliardi di lire senza aver nemmeno cominciato la Bonifica del suolo (la
risposta che nel frattempo è cambiata la legge imponendo vincoli e costi maggiori è fuorviante in quanto si
riferisce ovviamente alla Bonifica del suolo cominciato solo dopo aver sperperato tutte le risorse
disponibili).
•
Perché non si è reso risolto il problema “Cementir” ?
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Associazione “Napoli Punto A Capo”
Per il Rilancio della città
“BAGNOLI
PUNTO A CAPO ”
“IL PASSATO, LE RESPONSABILITA’ ”
PERCHE’
•
Perché si è ignorata la denuncia fatta a più riprese da vari soggetti in rappresentanza della società civile
nel 1998/1999/2000 con relativi dossier presentati alla Prefettura e in Commissione di Senato?
•
Perché nella definizione del Pue di Bagnoli si è ignorato del tutto il parere e il confronto con i cittadini
per definire la destinazione della Futura Bagnoli?
•
Perché si è comunque scelta la strada di alcune realizzazioni “estemporanee” quali il “turtle points” e
“il centro di produzione multimediale” senza puntare a un preciso progetto con una precisa vocazione
dell’area?
•
Perché non si è valutato l’impatto sul Pil Urbano rispetto all’attivazione dell’attuale Pue ignorando che
una corretta trasformazione urbanistica può essere determinante per una città che ha una crescita zero?
•
Perché non si è elaborato un progetto complessivo ad ampio respiro dedicando ad esso una cospicua
parte dei fondi europei del quadro 2000-2006, bruciati in mille rivoli inefficaci?
•
Perché, nonostante la straordinaria potenzialità dell’area soprattutto in termini ricettivi – turistici e
nonostante la mancanza di un piano organico complessivo, si sono vincolate alcune superfici con
l’assurda procedura di “archeologia industriale” su strutture che sono state rifiutate da clienti cinesi e
indiani anche al valore di ferro da rottamare?
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Associazione “Napoli Punto A Capo”
Per il Rilancio della città
“BAGNOLI
PUNTO A CAPO”
“PRESENTE E FUTURO”
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Associazione “Napoli Punto A Capo”
Per il Rilancio della città
“BAGNOLI
PUNTO A CAPO ”
“PRESENTE E FUTURO”
QUANDO
1. Quando si completerà la Bonifica dell’area ex Ilva?
2.Quando si completerà la Bonifica degli Arenili?
3.Quando si completerà la Bonifica dei Fondali Marini?
4. Quando saranno emanati i bandi per i progetti della Nuova Bagnoli relativi ai lotti da affidare ai
soggetti privati?
5. Quando e se sarà rimossa la colmata a mare?
6.Quando si definirà il futuro dell’area ex Cementir?
7. Quando saranno completati i progetti relativi al “Parco dello Sport”, al “Turtle Points”, al “Parco
Urbano”, alla “Porta del Parco” ?
8. Quando sarà ultimato il centro di produzione multimediale?
9.Quando sarà definito un sistema di monitoraggio di tutte le iniziative affinché la città possa verificare il
reale avanzamento dei lavori?
10.Quando sarà avviato il “Sistema Integrato per la Sicurezza e la Lotta alla Criminalità di Bagnoli?
11. Quando e se si realizzerà il Porto Canale?
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Associazione “Napoli Punto A Capo”
Per il Rilancio della città
“BAGNOLI
PUNTO A CAPO”
“LE PROPOSTE PER
BAGNOLI DELL’
ASSOCIAZIONE
NAPOLI PUNTO A CAPO”
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Associazione “Napoli Punto A Capo”
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“BAGNOLI
PUNTO A CAPO ”
“LE PROPOSTE PER BAGNOLI DELL’ ASSOCIAZIONE
NAPOLI PUNTO A CAPO”
A.
“SISTEMA INTEGRATO PER LA SICUREZZA E PER LA LOTTA ALLA CRIMINALITA’ ”
B.
“MONITORAGGIO” – “MASTER PLAN BAGNOLI”
C.
“PROGETTARE, PREVENIRE, PREDISPORRE PER SCONFIGGERE LE EMERGENZE”
D.
“BAGNOLI E NISIDA”
E.
“LA CITTADINA DEI CERVELLI”
F.
“LOTTI AI PRIVATI”
G.
DARSENA DI LEVANTE
H.
INGRESSO SOGGETTI PRIVATI IN “BAGNOLI FUTURA”
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Associazione “Napoli Punto A Capo”
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“BAGNOLI
PUNTO A CAPO ”
LE PROPOSTE
“A. “SISTEMA INTEGRATO PER LA SICUREZZA E PER
LA LOTTA ALLA CRIMINALITA’ ”
PROGETTARE LA “NUOVA BAGNOLI”  IN SICUREZZA
COSTRUIRE LA “NUOVA BAGNOLI”
 IN SICUREZZA
GESTIRE LA “NUOVA BAGNOLI”
 IN SICUREZZA
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Associazione “Napoli Punto A Capo”
Per il Rilancio della città
“BAGNOLI
PUNTO A CAPO ”
LE PROPOSTE
“A. “SISTEMA INTEGRATO PER LA SICUREZZA E PER
LA LOTTA ALLA CRIMINALITA’ ”
E’ fondamentale un’immediata azione affinché concretamente si dia il via al “sistema integrato per la
sicurezza dell’area di Bagnoli”. Questa iniziativa deve avere la massima priorità in quanto può consentire di
proteggere e difendere sia dalla criminalità organizzata che dalla microcriminalità un’area fondamentale della
città. In questi giorni si stanno aprendo i primi cantieri della nuova Bagnoli e, finalmente tra non molto, l’ex
area siderurgica diventerà un gigantesco cantiere per cui una prima immediata attenzione va dedicata alla
“protezione” continua, specializzata e verificabile delle ditte e del personale operativo. Occorre prevedere
un sistema di controllo basato sul presidio, sulla perimetrazione, sulla tecnologia per innalzare un vero e
proprio “muro” contro la criminalità.
Ancora maggiore attenzione si dovrà dedicare quando saranno emanati i bandi per la vendita dei terreni su cui
sorgerà la Bagnoli del domani. È indispensabile una procedura che consenta una vera e propria “radiografia”
dei soggetti che si proporranno quali acquirenti dei lotti per impedire infiltrazioni camorristiche e tenere
lontani i criminali da questi fondamentali investimenti della città. Solo l’immediato coordinamento dei
soggetti preposti può garantire che questo “sistema legalità”, progettato specificamente per Bagnoli, divenga
operativo.
A seconda di se e come oggi sarà affrontata la questione, si ipotecherà il livello di “sicurezza” per la
Bagnoli del futuro. Una responsabilità enorme che non può essere disattesa da coloro che hanno precisi
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incarichi e doveri istituzionali.
Azioni finalizzate a determinare un adeguato livello di sicurezza nell’area di
Bagnoli e contrastare criminalità organizzata e microcriminalità.
1. Proteggere i cantieri che si stanno aprendo e che si moltiplicheranno nei prossimi anni.
MISURE:










Presidi permanenti
Container “cantieri” delle forze di polizia da istallare vicino agli uffici mobili delle ditte vincitrici degli appalti
Recinzioni “intelligenti”
Illuminazioni a giorno
Colonnine di allarme “Bagnoli Sicura”
Telecamere
Mezzi satellitari
Tavolo “periodico” con le imprese aggiudicatarie degli appalti
Controllo del rispetto della legge dei subappalti
Controllo del rispetto delle normative sul lavoro e lotta al lavoro sommerso
2. Definire precise procedure che consentano il controllo e le verifiche al massimo livello dei soggetti
che si proporranno come acquirenti / gestori dei terreni e dei lotti edificabili.
Massima attenzione alla verifica di tutti i soggetti privati che si proporranno come acquirenti e gestori
attraverso certificazioni, analisi dei documenti, bilanci, collegamenti diretti e indiretti, contatti con le
banche.
3. Garantire una presenza e un’attenzione particolare da parte degli organismi preposti alla
sicurezza sia nella fase di costruzione che nella fase di gestione della nuova Bagnoli.
Impostare già da questo momento una capillare, efficace, visibile presenza delle forze dell’ordine per la
Bagnoli del Domani, dedicando spazi, luoghi e strutture a questa priorità assoluta garantendo al massimo
la sicurezza in questa parte della città.
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A. “SISTEMA INTEGRATO PER LA SICUREZZA E PER LA
LOTTA ALLA CRIMINALITA’ ”
Obiettivo: Azioni finalizzate a determinare un adeguato livello di sicurezza
nell’area di Bagnoli e contrastare criminalità organizzata e microcriminalità.
PRIMO STEP
Incontro promosso dal Ministro Amato, nell’ambito del “Piano Sicurezza Napoli”, con:
1.
Governo
2.
Comune di Napoli
3.
Unità di Sviluppo
4.
Bagnoli Futura
per attivare la proposta “integrata” cominciando a valutare le risorse economiche necessarie e le prime
misure di “protezione cantiere”
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LE PROPOSTE
B. “MONITORAGGIO” – “MASTER PLAN BAGNOLI”
E’indispensabile avere una visione di insieme, ma non una sommatoria, di tutti i progetti in corso di
realizzazione, quelli in fase di avvio (finanziati e programmati) e quelli che saranno messi in cantiere.
Importante obiettivo sarà quindi la realizzazione di un Master Plan Bagnoli che metta a sistema la rete dei
progetti su citati e che siano singolarmente dotati di un cronoprogramma. La stesura di tale Master Plan,
sarà condivisa con gli Stakeholders formati da cittadinanza organizzata, forze sociali e di mercato. Il Master
Plan avrà obiettivi misurabili sia in termini di tempo sia in termini di risorse finanziarie ed umane.Il
“Controllo Programmi” e la “Misurabilità” sono elementi indispensabili per il raggiungimento degli
obiettivi; consentono un monitoraggio continuo dei tempi, degli eventuali slittamenti, delle cause che li
hanno determinati, delle misure da prendere per i necessari recuperi e correttivi.
Occorre prevedere incontri periodici con i rappresentanti dell’associazionismo cittadino per
aggiornare il Master, verificare avanzamenti ed eventuali ritardi.
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MASTER PLAN BAGNOLI
MASTER PLAN BAGNOLI
QUANDO
COMUNCIA
QUANDO SI
COMPLETA
ATTUALE
AVANZAMENTO
EVENTUALI
PROBLEMATICHE
RISORSE
ECONOMICHE
DISPONIBILI
1. BONIFICA EX ILVA
2. BONIFICA ARENLI
3. BONIFICA FONDALI
MARINI
4. PARCO DELLO
SPORT
5. TURTLE POINT
6. PORTA DEL PARCO
URBANO
7. PARCO CENTRALE
8. PASSEGGIATA A
MARE
9. MUSEO DEL
LAVORO (ALTOFORNO)
10. ARCHIVIO
ITALSIDER (COWPERS)
11. LA CITTA’ DELLA
MUSICA (VECCHIA
ACCIAIERIA)
12. BANDI PER PRIVATI
(ALBERGHI, CENTRI
COMMERCIALI,
RESIDENZE)
13. COLMATA A MARE
14. PORTO PER
BARCHE
15. CENTRO DI
PRODUZIONE
MULTIMEDIALE
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LE PROPOSTE
C. “PROGETTARE E PREVENIRE AL FINE DI
SCONFIGGERE LE EMERGENZE”
Napoli soffre di emergenze storiche (rifiuti, traffico, parcheggi, viabilità), nonché di emergenze globali
(acqua, energia). Bagnoli deve essere progettata, costruita, gestita tenendo presente queste problematiche.
Bagnoli deve essere “pensata” per un futuro che consenta di risolvere problemi di cui sicuramente
conosciamo l’esistenza, la dannosità, le conseguenze.
 PROGETTAZIONI che consentano risparmio energetico, idrico.
 SOLUZIONI che diano risposte al problema rifiuti.
 PARTICOLARE ATTENZIONE a sistemi energetici “solari”.
 SPAZI destinati a parcheggi.
 PARTICOLARE ATTENZIONE ai sistemi di viabilità.
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ESEMPIO “RIFIUTI”
A)
PROPOSTA DI CORREZIONE DEI SISTEMI DI RADUNO QUOTIDIANO
DELL’IMMONDIZIA.
La proposta ha per oggetto l’eliminazione dei cumuli di immondizia dalla vista e dai percorsi pedonali, ed a
volte invasivi anche delle carreggiate stradali di traffico automobilistico, al fine di:
1.
a- garantire maggior decoro alle strade cittadine, con l’eliminazione dei rifiuti dal percorso pedonale
ed automobilistico, e la salvaguardia dagli inevitabili spargimenti di immondizie derivanti dalla
rottura dei sacchetti ad opera di animali e/o persone, o altro.

b- garantire l’eliminazione di grosse fonti di infezione e cattivi odori

c- garantire facilitazione della raccolta da parte degli appositi mezzi ed addetti

d- impedire ai cittadini scorretti di abbandonare suppellettili o altro tipo di rifiuti e/o materiali di
risulta per strada, eliminando il punto di riferimento”offerto dai cassonetti straripanti già a metà
giornata.

e- eliminare gli orari di raccolta obbligati per i quali l’indisciplina trova sempre scusanti alla
trasgressione e mai adattamento alle regole.
Tale proposta si prefigge anche di non gravare gli enti di spese eccezionali dovute al mutamento dei sistemi
di raccolta, ed infatti, lasciando immutati i camion e le tecniche si limita a proporre soltanto il
cambiamento dimensionale di parte dei cassoni per la raccolta, oltre alla ovvia apertura dei vani di
raccolta, di seguito descritti, ed all’accordo con i privati, proprietari di locali con apertura sulla strada
che potrebbero essere presi in affitto o con accordi, ceduti (anche solo in parte) al comune che li
potrebbe adibire a locali di raccolta..
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DETTAGLIO
Si propone, sfruttando:
1- lo spessore dei muri perimetrali, dei palazzi antichi, confinanti con le strade, delle rampe, di
contenimento e, tutti quelli nei quali con semplici tecniche di rafforzamento sia possibile aprire nicchie per
l’alloggiamento dei cassoni di raccolta
1.2- vani di proprietà condominiale, che abbiano aperture sulla strada di raccolta, che il comune potrebbe o
prendere in affitto, o, dei quali potrebbe concordarne l’uso con i proprietari (riduzione tassa sulla
spazzatura?) di realizzare nicchie di raccolta interne, nei quali i cittadini possano “imbucare i propri
sacchetti di rifiuti.
Le porte, in ferro, opportunamente disegnate, avranno un doppio sistema di apertura: a vasistas (una sorta di
ventola) per l’introduzione dei sacchetti, ed a battente, con maniglia e chiave (rigorosamente in possesso
esclusivo degli addetti alla raccolta).
In tal modo i cittadini, ed a questo punto non è più necessario un orario prestabilito, possono immettere nelle
nicchie di raccolta i propri sacchetti. Nelle nicchie, sono contenuti i cassoni. Gli addetti, al momento della
raccolta potranno, aperte le porte a battente, estrarre e posizionare (così come oggi fanno con i cassoni “a
cielo aperto”), i cassoni che, recando invariato il meccanismo di aggancio ,saranno agganciati dal camion, e
svuotati secondo i vecchi meccanismi nel mezzo di raccolta. Terminata l’operazione, reintrodotti i cassoni
nelle nicchie,gli sportelli saranno richiusi.
I°VANTAGGIO
Per favorire la raccolta differenziata, invece di avere per strada orribili contenitori, dalle improbabili forme,
saranno i sacchetti ad essere colorati, così che i cittadini potranno opportunamente differenziare la
spazzatura a casa, introdurla senza troppa “applicazione nelle nicchie, e saranno gli addetti, sui luoghi di
scarico a poter differenziare con facilità e pulizia i rifiuti.
II°VANTAGGIO
Le nicchie di raccolta, non offriranno ai cittadini scorretti la possibilità dell’abbandono di grandi rifiuti,
pezzi d’arredamento, e materiali di risulta sui marciapiedi, in quanto elimineranno i punti di riferimento, di
confusione e sporcizia offerti oggi dai cassoni a cielo aperto.
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Associazione “Napoli Punto A Capo”
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LE PROPOSTE
D. “BAGNOLI E NISIDA”
Nisida:
Vedere questo meraviglioso patrimonio naturale destinato al carcere minorile e al centro internazionale sulle devianze dei
minori, a sede di uffici della Guardia di Finanza e di una base Nato, ossia alle più estranee e assurde destinazioni d’uso, è motivo
di indignazione in chi ritiene invece che l’isola di Nisida debba essere restituita alla quotidiana fruizione dei napoletani e dei
turisti e che debba avere una utilizzazione economica, in grado di contemperare la salvaguardia delle bellezze naturali con
l’esigenza di attrezzarla in modo che possa produrre occupazione e ricchezza.
La Sindaca ha tenuto a precisare che “non è ipotizzabile trasferire altrove questa struttura, attualmente tra le migliori d’Italia
nel recupero dei minori ai quali offre moltissime possibilità anche occupazionali” Il vice Sindaco ha confermato che “nel
PRG non è previsto nulla per Nisida e anche nel piano di Bagnoli non sono preventivati interventi nell’area dell’ istituto di
rieducazione, che quindi resterà dov’è ” Da qualche settimana è stata liberata la caserma Cappellini, occupata dalla Guardia i
Finanza. E anche la base Nato andrà via fra un paio d’anni. Resterà il carcere minorile per 36 ospiti e oltre 70 addetti. Nisida,
con i suoi 40 manufatti edilizi tra grandi e piccoli (da riusare attraverso oculati interventi di recupero senza aggiungervi un solo
mattone, quindi nel rispetto assoluto degli attuali valori ambientali ), e con un porto turistico da realizzare a ridosso del pontile
che collega l’isolotto Bagnoli, dalla parte di Cala Badessa, sarebbe la sede ideale del “parco urbano di divertimento”. Penso a
un “Nisida Village” (casinò, cinema, centro fitness e benessere, piste di bowling, sala giochi con videogames, ristoranti,
boutiques, uno spazio per famiglie ) sarebbe il primo “Entertainment Center” del Mezzogiorno, in grado di rispondere ai
bisogni di intrattenimento di un consumatore moderno.
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LE PROPOSTE
E. “LA CITTADELLA DEI CERVELLI”
Siamo favorevoli alla proposta avanzata dal Presidente Antonio Bassolino e dal Vicepresidente dell’Unione
degli Industriali di Napoli Domenico Giustino, sulla futura destinazione della sede Nato di Bagnoli a una
cittadella del sapere, dell’accoglienza universitaria, della ricerca. Occorre infatti fare il massimo sforzo
per promuovere un flusso bidirezionale costante di interscambio di “cervelli” sia in ingresso che in uscita
dal territorio, che si sostituisca, nel nostro caso, il flusso monodirezionale di sola uscita comunemente noto
come “fuga di cervelli”. L’esigenza di un confronto più agevole è molto sentita dall’industria campana, in
particolare dai settori ad alta tecnologia, che esprimono alcuni dei punti di forza con Alenia e con un
rilevante numero di piccole e medie aziende del settore aerospaziale, oltre al Cira – Centro Italiano di
ricerca Aerospaziale, con l’Elasis – Centro Ricerche Fiat sull’Automotive – con gli stabilimenti di
produzione dei veicoli ed il conseguente indotto industriale, con Ansaldo e Firema, aziende di livello
europeo per la progettazione e la produzione di treni, anche di quelli ad alta velocità. Queste aziende hanno
allo studio programmi di consolidamento e potenziamento per poter competere sui mercati globali, per
conseguire i quali necessitano di ingegneri, tecnici, ricercatori e di una più intesa collaborazione con il
mondo universitario puntando all’eccellenza, ovunque essa si trovi. In altri termini, puntare sui migliori
docenti, studenti e ricercatori e convincerli a venire a Napoli a studiare e lavorare, conseguentemente
migliorare le strutture in grado di accoglierli dal punto di vista della qualità del soggiorno. La proposta è
quindi di forte attualità e va perseguita raccogliendo il contributo di tutti glia attori coinvolti, compresi gli
studenti.
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Associazione “Napoli Punto A Capo”
Per il Rilancio della città
“BAGNOLI
PUNTO A CAPO ”
LE PROPOSTE
F. “LOTTI AI PRIVATI”
Occorre fissare gli importi dei lotti relativi ai terreni che verranno messi all’asta per i privati a valori più
accessibili agli imprenditori medio – piccoli, ipotizzando non una frammentazione degli stessi ma nemmeno
l’attuale ipotesi che vede prefigurare in tutto 4 unici lotti (Ognuno per una destinazioni: alberghi, servizi,
residenze, centri commerciali) e prevedere nella commissione che esprimerà la decisione sulle offerte dei
privati la presenza di esponenti della società civile che abbiano un profilo indiscusso,non politicizzato,dalla
autorevolezza oggettiva.
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Associazione “Napoli Punto A Capo”
Per il Rilancio della città
“BAGNOLI
PUNTO A CAPO ”
LE PROPOSTE
“G. “DARSENA DI LEVANTE”
Occorre Ipotizzare a breve un incontro tra la “Bagnoli Futura”, il Presidente dell’Autorità Portuale, il
concessionario Conateco per definire la vicenda collegamento colmata a mare/darsena di levante
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Associazione “Napoli Punto A Capo”
Per il Rilancio della città
“BAGNOLI
PUNTO A CAPO ”
LE PROPOSTE
H. “INGRESSO SOGGETTI PRIVATI IN “BAGNOLI
FUTURA”
Occorre conoscere meglio l’ipotesi di coinvolgimento dei soggetti privati nella “Bagnoli futura” con il loro
ingresso nel Capitale sociale, a partire dall’ipotesi di azionarato popolare.
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BAGNOLI FUTURA - Napoli punto a capo