PROGETTARE UN PERCORSO
PER COMPETENZE
Esperienza del 1° Circolo Didattico
“G. Siani” , Marigliano
«Sognavo di poter un giorno fondare una scuola in cui
si potesse apprendere senza annoiarsi, e si fosse
stimolati a porre dei problemi e a discuterli; una scuola
in cui non si dovessero sentire risposte non sollecitate
a domande non poste; in cui non si dovesse studiare al
fine di superare gli esami.»
(K. Popper, La ricerca non ha fine)
2
PROGRAMMARE E VALUTARE
PER COMPETENZE …
COME ?
Rapporto tra sapere e fare
dimostrazione del possesso di capacità e conoscenze
assunzione di comportamenti adeguati al contesto in cui
si opera
responsabilità nei confronti del proprio operare e del
risultato
padronanza dei saperi, delle tecniche e degli strumenti
la didattica delle competenze è:
→ un insieme di strategie formative
→ mettendo gli studenti alla prova
Programmazione e Valutazione sono un processo circolare
PROGRAMMAZIONE
Per obiettivi
Per contenuti
Per concetti
Per competenze
Per problemi
Per soglie di padronanza
Per sfondo integratore
Per gruppi
VALUTAZIONE
Per obiettivi
Per contenuti
Per concetti
Per competenze
Per problemi
Per soglie di padronanza
Per sfondo integratore
Per gruppi
Apprendimento significativo
Nasce da esperienza
ed azione
Alunno/a protagonista
Interessa non solo
il campo cognitivo
ma anche quello
emotivo affettivo
Promuove nello studente
autovalutazione
Insegnamento significativo
Proporre
esperienza e azione
Creare situazioni in cui
l’ alunno è protagonista
Curare motivazioni
socio-affettiva
Progettare attività di
autovalutazione
Fasi dell’ apprendimento significativo
SAPERI
NATURALI
MAPPING
“Che cosa
sai?”
informazione
“Devi
sapere
che...”
APPLICAZIONE
“Quel che
TRANSFER
devi
fare”
“E se
invece…
RICOSTRUZIONE
allora...”
“Cosa hai
fatto
e perché”
GENERALIZZAZIONE
“Inventa
una
regola”
laboratorio
verifica
PUNTO DI PARTENZA:
I BISOGNI DEGLI ALUNNI
Fase 1
IL SAPERE DEGLI ALUNNI
LE ESPERIENZE PREGRESSE
Come rilevare i saperi pregressi in
riferimento alla competenza/ al concetto
da sviluppare
Fase 2
MAPPA
Come rappresentare il percorso da fare per
raggiungere la competenza
Fase 3
SVILUPPO/ APPLICAZIONE
Quali esercizi, quali applicazioni
anche disciplinari
Fase 4
TRANSFERT
Come applico l’abilità in altri contesti
Fase 5
RICOSTRUZIONE
Riflessione metacognitiva / ricostruzione
consapevole del percorso eseguito
Fase 6
GENERALIZZAZIONE
Che cosa gli alunni acquisiscono
dall’esperienza
PUNTO DI ARRIVO:
LA COMPETENZA
QUALE IDEA DI PROGETTAZIONE?
PROGETTARE UN PROGETTO DIDATTICO INTEGRATO
DEFINIRE LA COMPETENZA ATTESA
PRECISARE GLI APPRENDIMENTI CHE SI VOGLIONO INTEGRARE
SCEGLIERE UNA SITUAZIONE-PROBLEMA (centrata sull’allievo, basata sulla
mobilitazione di un insieme integrato di risorse, implicante l’esercizio diretto della
competenza attesa, significativa, sfidante)
STRUTTURARE LE MODALITA’ DI REALIZZAZIONE
- ciò che fanno gli allievi
- ciò che fa l’insegnante
- il materiale a disposizione degli allievi
- la consegna data agli allievi
- la modalità di lavoro
-- le fasi di lavoro
- gli ostacoli da evitare
- ……………
CURRICOLO :
LE VARIABILI ORGANIZZATIVE
•articolazione del tempo scolastico, annuale ma anche
settimanale
•utilizzo didattico del tempo – lezione e tipologia di lezione
•utilizzo degli spazi e delle attrezzature, anche con riferimento
alle TIC
•modalità di raggruppamento degli alunni, anche nello
svolgimento delle singole unità di lavoro
TEMPI: è opportuno per le scuole riflettere sull’articolazione
della giornata e della settimana scolastica, sulla durata degli
interventi, sulla loro successione ottimale, sulla distribuzione
dei carichi, ecc…
SPAZI: uso flessibile e polivalente degli spazi scolastici,
disponibilità di luoghi attrezzati che facilitano il processo di
esplorazione e di ricerca, uso del territorio
MODI DI RAGGRUPPARE GLI ALLIEVI: necessità di ricorrere a
diverse forme di raggruppamento che devono favorire lo
sviluppo di legami cooperativi ( base per la convivenza)
GRUPPO DOCENTE :assumere il criterio della garanzia della
collegialità per assicurare l’unitarietà pur in presenza di troppe
variabili( numerosità delle classi, numero dei docenti part-time,
loro esperienze e competenze, ecc…)
CARATTERISTICHE UNITA’ di APPRENDIMENTO
1. Sistematicità. Condivisione di un modello progettuale e di uno strumento comune a tutte le classi.
2. Autoconsistenza. Ogni unità di apprendimento prevede il raggiungimento di specifiche competenze
(trasversali e/o disciplinari) spendibili a livello formativo, professionale e sociale.
3. Componibilità. Ogni unità di apprendimento può legarsi ad altre con le quali condividere
collegamenti logici, esperienziali, operazionali, contenutistici, ecc. In questo senso l’unità di
apprendimento può essere intesa anche come parte di un percorso più ampio, che dà conto della
progressione delle competenze e della necessità di procedere per gradi.
4. Autenticità. Per quanto riguarda sia le attività che le prove accertamento/valutazione delle
competenze si predilige il ricorso a compiti autentici, ovvero compiti in situazione in grado di
verificare se e fino a che punto l’alunno riesce a mobilitare le proprie conoscenze e abilità per la
risoluzione di un problema.
5. Personalizzazione. Le unità di apprendimento sono unità di lavoro che puntano alla
personalizzazione dell’apprendimento, nella misura in cui prevedono interventi formativi
differenziati rivolti a singoli alunni, piccoli gruppi, l’intero gruppo classe.
6. Trasferibilità. Le competenze acquisite ed accertate possono essere impiegate in molteplici contesti
scolastici ed extrascolastici e fungere da condizioni di partenza per apprendimenti più complessi e
articolati.
Al termine di un’unità di apprendimento difficilmente si è
in grado di certificare una competenza nel suo complesso,
ma è possibile invece certificare una parte significativa di
essa, una sua componente, un suo aspetto peculiare tale
da attestare il grado di sviluppo della competenza cui ci si
riferisce
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
TITOLO
COMPETENZE
Trasversali
Classe: V sez. C-D
Scuola: Plesso Siani
IL MONDO SUL COMODINO
Senso di iniziativa e imprenditorialità:
• Effettuare valutazioni rispetto alle informazioni ai compiti, al proprio lavoro, al contesto
• Valutare alternative, prendere decisioni
• Assumere e portare a termine compiti e iniziative
• Pianificare e organizzare il proprio lavoro
• Realizzare semplici progetti
• Trovare soluzioni nuove a problemi
• Adottare strategie di problem solving
Imparare ad imparare :
• Porre domande pertinenti
• Reperire informazioni da varie fonti
• Organizzare le informazioni (ordinare - confrontare - collegare)
• Applicare strategie di studio
• Argomentare in modo critico le conoscenze acquisite
• Essere autore e avere consapevolezza del proprio apprendimento
• Collaborare, partecipare e confrontarsi col gruppo, valorizzando le proprie e le altrui capacità.
• Progettare e realizzare percorsi di studio e di lavoro
COMPETENZE
Disciplinari
• Partecipare a scambi comunicativi formulando messaggi chiari e
pertinenti
• Scrivere testi chiari e corretti
• Leggere testi di vario genere e tipologia esprimendo giudizi e ricavandone
informazioni
• Scrivere correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo,
espositivo regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento,
scopo, destinatario
• Produrre testi multimediali, utilizzando l’accostamento dei linguaggi
verbali con quelli iconici e sonori.
• Esporre oralmente all'insegnante e ai compagni argomenti di studio e di
ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe,
presentazioni al computer, ecc.).
• Utilizzare adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la
progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale
• Conoscere le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di
comunicazione e utilizzarle in modo efficace e responsabile rispetto alle
proprie necessità di studio e socializzazione
Conoscenze (cosa serve sapere per saper fare)
RISULTATI
DI
APPRENDIMENTO
Principali strutture grammaticali della lingua italiana
Elementi di base delle funzioni della lingua
Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e
informali
Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale
Principi di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo, argomentativo
Modalità tecniche delle diverse forme di produzione scritta: riassunto, lettera, relazioni,
ecc.
Fasi della produzione scritta: pianificazione, stesura, revisione
Metodologie strumenti di organizzazione delle informazioni: sintesi, scalette, grafici,
tabelle, diagrammi, mappe concettuali
Leggi della memoria e strategie di memorizzazione
Strategie di autoregolazione e di organizzazione del tempo, delle priorità, delle risorse
Il sistema operativo e i più comuni software applicativi, con particolare riferimento
all’office e ai prodotti multimediali anche Open source
Procedure per la produzione di testi, ipertesti, presentazioni.
Procedure di utilizzo di reti informatiche per ottenere dati, fare ricerche, comunicare
Procedure di utilizzo sicuro e legale di reti informatiche per ottenere dati e comunicare
(motori di ricerca, sistemi di comunicazione mobile, email, chat, social network,
protezione degli account, download, diritto d’autore, ecc.)
Abilità ( cosa deve saper fare l’alunno)
RISULTATI
DI
APPRENDIMENTO
•Sa intervenire in una conversazione o in una discussione, di classe o di gruppo, con
pertinenza e coerenza, rispettando tempi e turni di parola e fornendo un positivo
contributo personale.
•Sa esporre le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente, usare un registro
adeguato all'argomento e alla situazione, controllare il lessico specifico, precisare fonti e
servirsi eventualmente di materiali di supporto (cartine, tabelle, grafici).
•Conosce e applica le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del testo
a partire dall’analisi del compito di scrittura, si serve di strumenti per l’organizzazione
delle idee (ad es. mappe,scalette),utilizza strumenti per la revisione del testo in vista
della stesura definitiva, rispetta le convenzioni grafiche.
•Sa scrivere testi di forma diversa (ad es. istruzioni per l’uso, diari personali e di bordo,
dialoghi, articoli di cronaca, recensioni, commenti, argomentazioni) sulla base di modelli
sperimentati, adeguandoli a: situazione, argomento, scopo, destinatario, e selezionando
il registro più adeguato
•Utilizza la videoscrittura per i propri testi, curandone l'impaginazione; scrive testi digitali
(ad es. e-mail, presentazioni anche come supporto all'esposizione orale).
•Utilizza semplici strategie di memorizzazione
•Utilizza le informazioni possedute per risolvere semplici problemi d’esperienza
•Utilizza strumenti informatici e di comunicazione per elaborare dati, testi e immagini e
produrre documenti in diverse situazioni
•Utilizza materiali digitali per l’apprendimento
Utilizza il PC e la rete per scopi di informazione, comunicazione, ricerca e svago
DISCIPLINE COINVOLTE
Risorse
PERIODO
DURATA IN ORE
METODOLOGIE
messe in campo
VALUTAZIONE
STORIA-GEOGRAFIA-SCIENZE - ITALIANO- TECNOLOGIA - ARTE E IMMAGINE-CITTADINANZA E
COSTITUZIONE- INGLESE
-LIM con collegamento alla rete internet
-Materiali di cancelleria
-Libri
Novembre-Maggio
50 ore
Metodologia laboratoriale . Ascolto attivo e domande stimolo. Circle time. Brain
storming. Problem solving. Uso delle TIC.
Cooperative learning
Diario di bordo dell'alunno
Rubrica di valutazione delle prestazioni
Si intende valutare il saper:
•Leggere e comprendere testi
•Ricavare informazioni da fonti diverse
•Risolvere problemi con le informazioni che si possiedono
•Aiutare i compagni in difficoltà
•Chiedere e dare aiuto
•Lavorare in gruppo rispettando tempi e ruoli
•Realizzare un lavoro di gruppo
COMPITO
Compito di prestazione : Leggere un libro
organizzandolo in una presentazione Power point
come elaborazione del lavoro svolto .
PRODOTTO Prodotto :
finale
Presentazione in Power point delle tematiche
emerse dalle storie lette .
Docenti
Di Somma Vincenza, Palma Giovanna, Troiano
coinvolti
Immacolata
CONSEGNA AGLI STUDENTI
Questa attività si chiamerà: “ Il mondo sul comodino”
Cosa dovrete i fare: Dovrete leggere un libro insieme ai compagni del vostro
gruppo. Dovrete , attraverso le domande – stimolo del docente, far capire ai
vostri compagni il libro letto e le tematiche sottese.
Nello stesso gruppo dovrete approfondire le tematiche e organizzare il lavoro
in una presentazione in PowerPoint. Ogni gruppo sarà composto da 6 o 7
alunni.
Cosa realizzerete alla fine: Alla fine dovrete esporre la presentazione
realizzata ai vostri compagni e ai vostri genitori facendo capire di cosa vi
siete occupati.
A cosa serve questo lavoro: Serve ad imparare ad apprendere e a mostrare agli
altri quello che avete imparato
Tempi: Tutto questo vi vedrà impegnati da novembre fino a fine as .
Cosa userete: Avrete bisogno di libri, PC,LIM.
Cosa valuteremo noi insegnanti: il grado di ascolto, di attenzione e di
partecipazione al lavoro; il rispetto dei ruoli e dei tempi nel piccolo gruppo;
l’ esposizione orale ; la capacità di chiedere aiuto e aiutare chi ha bisogno.
Perché facciamo questo lavoro?: Per capire l’importanza della lettura, riflettere
sui valori dello stare bene insieme ,riflettere su cosa e come avete imparato.
In quali discipline e obiettivi sarete valutati: Gli insegnanti disciplinari coinvolti
valuteranno il lavoro e gli obiettivi educativi trasversali, quali l’impegno,
l’interesse, la partecipazione e la relazione con gli altri.
Fasi
1
Attività
Lettura di libri di
narrativa selezionati
dal docente
Strumenti
Libri
Tempi
Novembre
dicembre
Valutazione
Comprensione del
testo
Utilizzo del linguaggio
verbale e scritto
Fasi
2
Attività
Strumenti
Laboratori di
Libri
animazione alla Cartoncini
lettura e di scrittura
Macchina
creativa
fotografica
Materiale di
cancelleria
Tempi
Valutazione
Comprensione del
Gennaio testo
Esposizione orale
Marzo
Ricchezza lessicale
Coerenza rispetto
alle storie lette
LABORATORIO DI ANIMAZIONE ALLA LETTURA
• L’animatore ha il ruolo di moderatore, i partecipanti
sono i relatori, uno è l’ interrogatore.
•Intorno a un tavolo si siedono i relatori, al centro il
moderatore, un po’ lontano l’interrogatore.
•Il moderatore espone il contenuto del libro. Presenta i
relatori indicando quali aspetti del libro tratteranno.
•Dopo cinque minuti di riflessione ogni relatore espone il
suo punto di vista.
•L’interrogatore rivolge una domanda a ognuno di essi.
•Infine il pubblico, chiede la parola per fare delle
domande ai relatori.
Abbiamo raccontato la trama.
Ognuno di noi è entrato nel vivo
del dialogo illustrando cosa ci è
piaciuto di più, cosa ci è
sembrato più divertente e cosa
più profondo, più realistico o più
misterioso, cosa più noioso e
cosa più interessante.
Abbiamo poi confrontato ciò
che abbiamo letto…
…la vita reale con le
sue problematiche.
LABORATORIO DI ANIMAZIONE ALLA
LETTURA
Abbiamo ricordato brevemente
l’argomento del libro.
A ciascuno di noi l’ animatore ha dato
un cartoncino sul quale abbiamo letto
il titolo.
Dopo qualche minuto di riflessione
abbiamo associato il titolo al capitolo
del libro.
Poi abbiamo argomentato le nostre
associazioni.
LABORATORIO DI ANIMAZIONE ALLA LETTURA
L’animatore ha formulato delle
domande sui personaggi più
importanti del libro. Dopo un po’
di riflessione li abbiamo definiti,
preso in considerazione il loro
aspetto fisico, la loro personalità
e abbiamo anche analizzato i loro
sentimenti che abbiamo dedotto
fra vari atteggiamenti.
LABORATORIO DI ANIMAZIONE ALLA LETTURA
•
•
•
•
•
Ci siamo disposti in circolo.
L’ animatore ha fatto scegliere a ciascuno una scheda.
Ci ha concesso cinque minuti per leggere la scheda e preparare la risposta.
Scaduto il tempo ognuno di noi ha dato la risposta .
Infine abbiamo espresso la nostra opinione sui personaggi e sulla storia .
LABORATORIO DI ANIMAZIONE ALLA LETTURA
“SI PARLA DI…”
 L’animatore ci ha consegnato
un foglio che riportava un
passo del libro.
 Abbiamo dovuto verificare
dove era inserito.
 Abbiamo
individuato
i
protagonisti.
 Ognuno di noi ha fatto
l’autovalutazione del proprio
lavoro.
La rubrica deve essere condivisa con gli allievi
con le modalità che si ritengono più adatte
nel rispetto dell’età, dei fattori ambientali e
delle consuetudini tipiche del gruppo classe.
La valutazione deve favorire la
responsabilizzazione e la consapevolezza
dell’alunno rispetto al proprio percorso
formativo in una logica di apprendimento
permanente
(valenza orientativa)
rubriche di standard attesi
Italiano
4
3
2
1
Comprendere,
ricordare e
riferire i contenuti
essenziali dei
testi ascoltati.
scrivere semplici
testi relativi al
proprio vissuto.
Leggere,
comprendere e
memorizzare
brevi testi ecc.
Comprende,
ricorda e riferisce
i contenuti
essenziali dei
testi ascoltati
Comprende,
ricorda e riferisce
alcuni contenuti
essenziali dei
testi ascoltati
Comprende,
ricorda e riferisce
solo contenuti
parziali dei testi
ascoltati
Comprende
memorizza
contenuti parziali
dei testi ascoltati,
con difficoltà a
memorizzare
Scrive semplici
testi relativi al
proprio vissuto
Scrive testi molto
semplici relativi
al proprio vissuto
Scrive testi
parziali relativi al
proprio vissuto
Scrive solo
poche frasi
Legge,
comprende e
memorizza brevi
testi
Legge,
comprende e
memorizza brevi
frasi
Legge,
comprende
senza
memorizzare
brevi testi
Legge, brevi testi
con difficoltà a
comprendere
Alunno/a………………………………………….classe…………………………….data………
AUTOVALUTAZIONE- COMPITO AUTENTICO
•QUESTA PROVA MI E’ SEMBRATA NEL COMPLESSO:
•Facile
•Abbastanza facile
•Abbastanza difficile
•Molto difficile
•IN QUESTA PROVA PENSO DI AVER DIMOSTRATO CHE :
SEMPRE
Ho prestato attenzione per tutta la durata della comunicazione
Ho riconosciuto i punti essenziali del messaggio
Sono stato in grado di specificare le notizie dal messaggio (personaggi,
luoghi, tempi, cause e conseguenze)
Ho individuato l’ordine logico e cronologico del testo ascoltato
Ho selezionato le informazioni in base a criteri dati
Ho individuato l’intenzione comunicativa dell’emittente
Ho preso appunti finalizzati allo scopo, riuscendo a riordinarli
CON
DIFFICOLTA’
 Accoglie
Il docente:
 Ascolta
 Facilita
 Fa domande
… ma, soprattutto …
resiste alla tentazione di correggere subito!
Fasi
4
Attività
Realizzazione di una
presentazione power
point
Strumenti
Computer , lim , libri ,
rete internet ,
Tempi
aprile
maggio
Valutazione
Capacità di sintesi
Capacità di lavorare in
gruppo rispettando tempi
e ruoli
Capacità di realizzare un
lavoro di gruppo
Capacità di
autovalutazione del
lavoro svolto
Fasi
Attività
Strumenti
Tempi
Computer ,lim , video maggio
proiettore
5
Esposizione del lavoro
svolto
Valutazione
Valutazione specifica del
compito/prodotto:
proprietà di linguaggio,
accuratezza
comunicativa rispetto al
contesto, al contenuto e
al destinatario delle
comunicazioni,
pertinenza, completezza,
ricchezza, originalità,
puntualità, estetica.
L’efficacia
dell’apprendimento cooperativo
Si può affermare, con un buon margine di
sicurezza, che questa modalità sia più
efficace di altre, soprattutto per quanto
riguarda i risultati scolastici, l’autostima,
la motivazione e il recupero degli alunni
più deboli.
(M. Comoglio, Università Pontificia Salesiana,1996)
Ciò che i bambini sanno fare insieme oggi,
Da tradizionale
domani sapranno farlo da soli
(Vygotskji)
A cooperativo
•
•
•
•
•
•
Condivisione di:
obiettivi
compiti: chiari e gestibili
regole e metodi
ruoli precisi
valutazione del prodotto e del metodo
I gruppi cooperativi possono essere:
•Informali
•Formali
•Di base
Di stimolo
Facilitatore
•favorisce la partecipazione
•aiuta chi è in difficoltà
Di
apprendimento
Verbalizzatore
•ricapitola il lavoro
•elenca le difficoltà
Gestionali
Controllore
•controlla il tono di voce
•attribuisce la parola
•fa attenzione ai tempi
guida
•ricorda le istruzioni
•fornisce suggerimenti
Cooperative learning
per la realizzazione
del prodotto
Schema del diario di bordo dello studente
RELAZIONE INDIVIDUALE
Descrivi il percorso generale dell’attività :
Indica come avete svolto il compito e cosa hai fatto tu:
Indica quali crisi hai dovuto affrontare e come le hai risolte:
Che cosa hai imparato da questa unità di apprendimento:
Cosa devi ancora imparare :
Come valuti il lavoro da te svolto :
PRESENTAZIONE ORALE DEL PRODOTTO AI
COMPAGNI
Rubrica per l’autovalutazione, da parte dell’alunno, di una presentazione orale
LISTA DI CONTROLLO DELLA PRESENTAZIONE ORALE
Nome……………………………………………………………………………………………………………………………………………
Di che cosa ho parlato
□ Ho parlato
di fatti
Come ho trovato e usato le
informazioni
Come ho organizzato la mia
presentazione
Sussidi di presentazione
Come ho parlato agli altri
□ Ho usato i libri della/e
biblioteca/he
□ Ho detto i punti
principali del mo discorso,
quindi ho spiegato
□ Ho usato grafici,
manifesti, locandine… per
mostrare le informazioni
□ Ho guardato il pubblico,
non il pavimento
□ Ho usato le parole che
tutti conoscevano
□ Ho usato i giornali
□ Ho detto cosa è accaduto
in primo luogo, in secondo
in terzo…
□ Ho spiegato i grafici, i
manifesti…
□ Ho comunicato con tutti
□ Ho detto il mio parere
□ Ho usato Internet
□ Ho parlato della cosa più
importante che ho
imparato
□ I manifesti, i grafici
erano facili da vedere e da
comprendere
□ Ho parlato chiaramente
□ Ho spiegato i particolari
□ Ho intervistato
□ Ho usato parole come “in
primo luogo”, “allora”,
“quindi”, “infine”…
□ Ho usato la musica e il
suono per mostrare le
informazioni
□ Non ho comunicato
troppo velocemente
□ Ho messo a fuoco l’idea
principale
□ Ho fatto una lista dei
luoghi dove ho ottenuto le
informazioni
□ Alla fine ho espresso il
mio parere spèiegandone il
perché
□ La musica era facile da
ascoltare: non era bassa né
alta
□ La mia voce era facile da
sentirsi
□ Ho detto qualcosa di
nuovo rispetto al soggetto
□ Ho detto le cose con le
mie proprie parole
□ Mi sono alzato in piedi
□ Ho risposto alle domande
□ Ho risposto alle domande
□ Ho usato mani, faccia,
occhi per comunicare
□ Ho sorriso
Rubrica per la valutazione, tra pari, di una presentazione orale
Nome……………………………………………………………………………………………………………………………………………
1
Ha effettuato un’introduzione interessante
Ha spiegato l’argomento in modo chiaro
Le informazioni sono state presentate ordinatamente
Ha usato frasi complete
Ha formulato la conclusione
Ha parlato chiaramente, correttamente, distintamente
Guardava negli occhi
La posizione del corpo era corretta
La presentazione era interessante
Ha risposto alle domande con chiarezza
2
3
Rubrica per la valutazione, da parte dell’insegnante, di una presentazione orale
Nome……………………………………………………………………………………………………………………………………………
Punti possibili
Approfondimento del tema
10
Presentazione ben progettata e coerente
10
Ha integrato con l’esperienza personale
10
Ha dato spiegazioni e motivi per le conclusioni
10
I sussidi di comunicazione sono stati chiari e utili
10
Le informazioni sono state complete
10
Punti possibili totali
Valutazione secondo la seguente scala:
10/9= eccellente;
8/7= molto buono;
4/3= scarso;
2/1= insoddisfacente
60
6/5= soddisfacente;
Autovalutazione
Valutazione
dell’insegnante
RUBRICA PER LA VALUTAZIONE DEL PRODOTTO FINALE
DIMENSIONI
AVANZATO
INTERMEDIO
ESSENZIALE
COMPRENSIONE DELLA CONSEGNA
Ascolta e comprende le istruzioni orali in
Ascolta e comprende le istruzioni orali in
Ascolta e comprende le istruzioni orali ma
modo autonomo e consapevole
modo abbastanza autonomo
necessita di una guida
Consulta autonomamente siti internet.
Consulta siti internet. Acquisisce e seleziona
Consulta siti internet con la guida
Acquisisce e seleziona le informazioni
gran parte delle informazioni
dell’insegnante.
ACQUISIZIONE DELLE INFORMAZIONI
Acquisisce e seleziona informazioni
inadeguate o parzialmente adeguate
ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI
Organizza i contenuti secondo una logica e
Organizza i contenuti secondo una logica
rielabora le conoscenze in modo originale
Organizza i contenuti in modo
approssimativo
integrando i diversi saperi
ESPOSIZIONE
AUTOREGOLAZIONE DEI TEMPI
Espone i contenuti con chiarezza e proprietà
Espone i contenuti con chiarezza
Espone i contenuti in modo non sempre
di linguaggio, sottolineando con il tono della
sottolineando con il tono della voce e la
chiaro e con tono generalmente monotono;
voce e la gestualità i passaggi più importanti
gestualità alcuni passaggi
ha bisogno spesso di guardare gli appunti
Rispetta i tempi di esposizione assegnati.
Rispetta abbastanza i tempi di esposizione
Fatica a rispettare i tempi di esposizione
Riassume le informazioni principali
assegnati. Riassume la maggior parte delle
assegnati
informazioni principali
Riassume solo alcune delle informazioni
principali, si disperde in informazioni
secondarie
ADATTAMENTO DELL’ESPOSIZIONE ALLE
Durante l’esposizione osserva attentamente
Durante l’esposizione osserva i compagni
Pensa più all’esposizione che alle reazioni
ESIGENZE DEGLI UDITORI
i compagni e segue le loro reazioni. Se nota
cogliendone le reazioni e riesce
dell’uditorio. Regola a fatica voce e gesti e
segnali di distrazione torna ad attirare
complessivamente a recuperarne
riesce a recuperare l’audience a stento. Ha
l’attenzione con voce e gesti. Se nota segnali
l’attenzione con voce e gesti
difficoltà a regolare i tempi in base
di noia accorcia i tempi
CONTROLLO DELL’EMOTIVITA’
all’atteggiamento degli uditori
Parla in modo sciolto e disinvolto. Adotta
Parla in modo sciolto. Adotta stili
Parla in modo impacciato.
stili comunicativi funzionali all’esposizione
comunicativi complessivamente funzionali
Va supportato dall’insegnante durante
all’esposizione
l’esposizione e va indirizzato all’utilizzo di
stili comunicativi funziionali all’esposizione
1° Circolo Didattico «G. Siani»
Marigliano
classi quinte sez. C-D
PROGETTO DI CIRCOLO
S.O.S MARE
• Splende il sole a Rocca Marina, ma
qualcosa di stranamente luccicante
galleggia tra gli scogli.
• Cosa sarà successo?
• Nonno Avventura, il vecchio pescatore, ha
un’idea, ma per scoprire la verità ha
bisogno dei suoi più fedeli amici:
Roby, Sandy, Mirko e Pacio.
• Riusciranno insieme a scoprire il colpevole
e a salvare il mare dal pericolo di
inquinamento ?
L’ AMICO NEL TASCHINO
Un uomo disperato senza un euro in
tasca, incontra nel bosco una piccola
creatura con le sembianze di una
scimmia, alto una decina di centimetri,
chiamato Buth che appartiene ad una
razza chiamata Thrutzi.
L’ uomo, pur essendo povero, cerca in
ogni modo con il suo amico sempre nel
taschino di salvare il bosco per non far
distruggere
la
sua
abitazione
posizionata lì.
LABORATORIO DI ANIMAZIONE ALLA LETTURA
“SI PARLA DI …”
Obiettivi
• Esercitare l’ attenzione nella lettura
• Saper leggere in profondità
• Apprezzare le cose
LABORATORIO DI ANIMAZIONE ALLA LETTURA
“SI PARLA DI…”
 L’animatore
ci
ha
consegnato un foglio che
riportava un passo del libro.
 Abbiamo dovuto verificare
dove era inserito.
 Abbiamo individuato i
protagonisti.
 Ognuno di noi ha fatto
l’autovalutazione
del
proprio lavoro.
“S.O.S. MARE”
L’ inquinamento idrico
è una alterazione degli
ecosistemi che hanno
come componente
fondamentale l’ acqua.
Cause dell’inquinamento
scarichi
•delle navi
•urbani
•industriali
•idrocarburi
•rifiuti solidi
La via diretta dell’inquinamento
Sversamento diretto nei corsi d’ acqua senza
nessun trattamento di depurazione.
La via indiretta dell’inquinamento
Sostanze inquinanti nei corsi d’acqua tramite aria e suolo.
Agricoltura
Discariche
Industrie
(fertilizzanti pesticidi)
(percolato)
(rifiuti non trattati)
INQUINAMENTO TERRESTRE
È un fenomeno di
alterazione della
composizione
chimica del
terreno
Inquinamento industriale
POLVERI SOTTILI
aumento di tumori ai polmoni
PRODUZIONE DI CO2
buco nell’ozono effetto serra
SEGNI DI INCIVILTÀ
Il risparmio energetico
è l’insieme dei comportamenti, processi e interventi
che ci permettono di ridurre i consumi di energia
necessaria allo svolgimento delle nostre attività.
L’utilizzo efficiente dell’energia è il mezzo che permette,
nella pratica, di ridurre il consumo di risorse.
Nel nostro piccolo ognuno di noi può contribuire a
risparmiare energia modificando con piccoli
accorgimenti le proprie abitudini evitando gli sprechi.
Adottando
semplici
suggerimenti
risparmieremo
energia,
risparmieremo
denaro e
AIUTEREMO
L’AMBIENTE!
In sintesi…
• Didattica flessibile e personalizzata (nelle attività, negli
spazi, nei tempi, negli strumenti …)
• Insegnante facilitatore
• Alunno responsabile, coinvolto, attivo
• Sapere significativo, basato sulla ricerca
• Scambio tra docenti, circolarità documentazione
• Motivazione basata sulla scoperta e sulle attività
• Pluralità dei linguaggi
“Si impara meglio facendo.
Ma si impara ancora meglio
se si combina il fare
con il parlare di quello che si è fatto
e con il riflettere su quanto si è fatto”.
Seymour Papert
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