PROGETTARE UN PERCORSO PER COMPETENZE Esperienza del 1° Circolo Didattico “G. Siani” , Marigliano «Sognavo di poter un giorno fondare una scuola in cui si potesse apprendere senza annoiarsi, e si fosse stimolati a porre dei problemi e a discuterli; una scuola in cui non si dovessero sentire risposte non sollecitate a domande non poste; in cui non si dovesse studiare al fine di superare gli esami.» (K. Popper, La ricerca non ha fine) 2 PROGRAMMARE E VALUTARE PER COMPETENZE … COME ? Rapporto tra sapere e fare dimostrazione del possesso di capacità e conoscenze assunzione di comportamenti adeguati al contesto in cui si opera responsabilità nei confronti del proprio operare e del risultato padronanza dei saperi, delle tecniche e degli strumenti la didattica delle competenze è: → un insieme di strategie formative → mettendo gli studenti alla prova Programmazione e Valutazione sono un processo circolare PROGRAMMAZIONE Per obiettivi Per contenuti Per concetti Per competenze Per problemi Per soglie di padronanza Per sfondo integratore Per gruppi VALUTAZIONE Per obiettivi Per contenuti Per concetti Per competenze Per problemi Per soglie di padronanza Per sfondo integratore Per gruppi Apprendimento significativo Nasce da esperienza ed azione Alunno/a protagonista Interessa non solo il campo cognitivo ma anche quello emotivo affettivo Promuove nello studente autovalutazione Insegnamento significativo Proporre esperienza e azione Creare situazioni in cui l’ alunno è protagonista Curare motivazioni socio-affettiva Progettare attività di autovalutazione Fasi dell’ apprendimento significativo SAPERI NATURALI MAPPING “Che cosa sai?” informazione “Devi sapere che...” APPLICAZIONE “Quel che TRANSFER devi fare” “E se invece… RICOSTRUZIONE allora...” “Cosa hai fatto e perché” GENERALIZZAZIONE “Inventa una regola” laboratorio verifica PUNTO DI PARTENZA: I BISOGNI DEGLI ALUNNI Fase 1 IL SAPERE DEGLI ALUNNI LE ESPERIENZE PREGRESSE Come rilevare i saperi pregressi in riferimento alla competenza/ al concetto da sviluppare Fase 2 MAPPA Come rappresentare il percorso da fare per raggiungere la competenza Fase 3 SVILUPPO/ APPLICAZIONE Quali esercizi, quali applicazioni anche disciplinari Fase 4 TRANSFERT Come applico l’abilità in altri contesti Fase 5 RICOSTRUZIONE Riflessione metacognitiva / ricostruzione consapevole del percorso eseguito Fase 6 GENERALIZZAZIONE Che cosa gli alunni acquisiscono dall’esperienza PUNTO DI ARRIVO: LA COMPETENZA QUALE IDEA DI PROGETTAZIONE? PROGETTARE UN PROGETTO DIDATTICO INTEGRATO DEFINIRE LA COMPETENZA ATTESA PRECISARE GLI APPRENDIMENTI CHE SI VOGLIONO INTEGRARE SCEGLIERE UNA SITUAZIONE-PROBLEMA (centrata sull’allievo, basata sulla mobilitazione di un insieme integrato di risorse, implicante l’esercizio diretto della competenza attesa, significativa, sfidante) STRUTTURARE LE MODALITA’ DI REALIZZAZIONE - ciò che fanno gli allievi - ciò che fa l’insegnante - il materiale a disposizione degli allievi - la consegna data agli allievi - la modalità di lavoro -- le fasi di lavoro - gli ostacoli da evitare - …………… CURRICOLO : LE VARIABILI ORGANIZZATIVE •articolazione del tempo scolastico, annuale ma anche settimanale •utilizzo didattico del tempo – lezione e tipologia di lezione •utilizzo degli spazi e delle attrezzature, anche con riferimento alle TIC •modalità di raggruppamento degli alunni, anche nello svolgimento delle singole unità di lavoro TEMPI: è opportuno per le scuole riflettere sull’articolazione della giornata e della settimana scolastica, sulla durata degli interventi, sulla loro successione ottimale, sulla distribuzione dei carichi, ecc… SPAZI: uso flessibile e polivalente degli spazi scolastici, disponibilità di luoghi attrezzati che facilitano il processo di esplorazione e di ricerca, uso del territorio MODI DI RAGGRUPPARE GLI ALLIEVI: necessità di ricorrere a diverse forme di raggruppamento che devono favorire lo sviluppo di legami cooperativi ( base per la convivenza) GRUPPO DOCENTE :assumere il criterio della garanzia della collegialità per assicurare l’unitarietà pur in presenza di troppe variabili( numerosità delle classi, numero dei docenti part-time, loro esperienze e competenze, ecc…) CARATTERISTICHE UNITA’ di APPRENDIMENTO 1. Sistematicità. Condivisione di un modello progettuale e di uno strumento comune a tutte le classi. 2. Autoconsistenza. Ogni unità di apprendimento prevede il raggiungimento di specifiche competenze (trasversali e/o disciplinari) spendibili a livello formativo, professionale e sociale. 3. Componibilità. Ogni unità di apprendimento può legarsi ad altre con le quali condividere collegamenti logici, esperienziali, operazionali, contenutistici, ecc. In questo senso l’unità di apprendimento può essere intesa anche come parte di un percorso più ampio, che dà conto della progressione delle competenze e della necessità di procedere per gradi. 4. Autenticità. Per quanto riguarda sia le attività che le prove accertamento/valutazione delle competenze si predilige il ricorso a compiti autentici, ovvero compiti in situazione in grado di verificare se e fino a che punto l’alunno riesce a mobilitare le proprie conoscenze e abilità per la risoluzione di un problema. 5. Personalizzazione. Le unità di apprendimento sono unità di lavoro che puntano alla personalizzazione dell’apprendimento, nella misura in cui prevedono interventi formativi differenziati rivolti a singoli alunni, piccoli gruppi, l’intero gruppo classe. 6. Trasferibilità. Le competenze acquisite ed accertate possono essere impiegate in molteplici contesti scolastici ed extrascolastici e fungere da condizioni di partenza per apprendimenti più complessi e articolati. Al termine di un’unità di apprendimento difficilmente si è in grado di certificare una competenza nel suo complesso, ma è possibile invece certificare una parte significativa di essa, una sua componente, un suo aspetto peculiare tale da attestare il grado di sviluppo della competenza cui ci si riferisce UNITA’ DI APPRENDIMENTO TITOLO COMPETENZE Trasversali Classe: V sez. C-D Scuola: Plesso Siani IL MONDO SUL COMODINO Senso di iniziativa e imprenditorialità: • Effettuare valutazioni rispetto alle informazioni ai compiti, al proprio lavoro, al contesto • Valutare alternative, prendere decisioni • Assumere e portare a termine compiti e iniziative • Pianificare e organizzare il proprio lavoro • Realizzare semplici progetti • Trovare soluzioni nuove a problemi • Adottare strategie di problem solving Imparare ad imparare : • Porre domande pertinenti • Reperire informazioni da varie fonti • Organizzare le informazioni (ordinare - confrontare - collegare) • Applicare strategie di studio • Argomentare in modo critico le conoscenze acquisite • Essere autore e avere consapevolezza del proprio apprendimento • Collaborare, partecipare e confrontarsi col gruppo, valorizzando le proprie e le altrui capacità. • Progettare e realizzare percorsi di studio e di lavoro COMPETENZE Disciplinari • Partecipare a scambi comunicativi formulando messaggi chiari e pertinenti • Scrivere testi chiari e corretti • Leggere testi di vario genere e tipologia esprimendo giudizi e ricavandone informazioni • Scrivere correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario • Produrre testi multimediali, utilizzando l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. • Esporre oralmente all'insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.). • Utilizzare adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale • Conoscere le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione e utilizzarle in modo efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione Conoscenze (cosa serve sapere per saper fare) RISULTATI DI APPRENDIMENTO Principali strutture grammaticali della lingua italiana Elementi di base delle funzioni della lingua Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale Principi di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo, argomentativo Modalità tecniche delle diverse forme di produzione scritta: riassunto, lettera, relazioni, ecc. Fasi della produzione scritta: pianificazione, stesura, revisione Metodologie strumenti di organizzazione delle informazioni: sintesi, scalette, grafici, tabelle, diagrammi, mappe concettuali Leggi della memoria e strategie di memorizzazione Strategie di autoregolazione e di organizzazione del tempo, delle priorità, delle risorse Il sistema operativo e i più comuni software applicativi, con particolare riferimento all’office e ai prodotti multimediali anche Open source Procedure per la produzione di testi, ipertesti, presentazioni. Procedure di utilizzo di reti informatiche per ottenere dati, fare ricerche, comunicare Procedure di utilizzo sicuro e legale di reti informatiche per ottenere dati e comunicare (motori di ricerca, sistemi di comunicazione mobile, email, chat, social network, protezione degli account, download, diritto d’autore, ecc.) Abilità ( cosa deve saper fare l’alunno) RISULTATI DI APPRENDIMENTO •Sa intervenire in una conversazione o in una discussione, di classe o di gruppo, con pertinenza e coerenza, rispettando tempi e turni di parola e fornendo un positivo contributo personale. •Sa esporre le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente, usare un registro adeguato all'argomento e alla situazione, controllare il lessico specifico, precisare fonti e servirsi eventualmente di materiali di supporto (cartine, tabelle, grafici). •Conosce e applica le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del testo a partire dall’analisi del compito di scrittura, si serve di strumenti per l’organizzazione delle idee (ad es. mappe,scalette),utilizza strumenti per la revisione del testo in vista della stesura definitiva, rispetta le convenzioni grafiche. •Sa scrivere testi di forma diversa (ad es. istruzioni per l’uso, diari personali e di bordo, dialoghi, articoli di cronaca, recensioni, commenti, argomentazioni) sulla base di modelli sperimentati, adeguandoli a: situazione, argomento, scopo, destinatario, e selezionando il registro più adeguato •Utilizza la videoscrittura per i propri testi, curandone l'impaginazione; scrive testi digitali (ad es. e-mail, presentazioni anche come supporto all'esposizione orale). •Utilizza semplici strategie di memorizzazione •Utilizza le informazioni possedute per risolvere semplici problemi d’esperienza •Utilizza strumenti informatici e di comunicazione per elaborare dati, testi e immagini e produrre documenti in diverse situazioni •Utilizza materiali digitali per l’apprendimento Utilizza il PC e la rete per scopi di informazione, comunicazione, ricerca e svago DISCIPLINE COINVOLTE Risorse PERIODO DURATA IN ORE METODOLOGIE messe in campo VALUTAZIONE STORIA-GEOGRAFIA-SCIENZE - ITALIANO- TECNOLOGIA - ARTE E IMMAGINE-CITTADINANZA E COSTITUZIONE- INGLESE -LIM con collegamento alla rete internet -Materiali di cancelleria -Libri Novembre-Maggio 50 ore Metodologia laboratoriale . Ascolto attivo e domande stimolo. Circle time. Brain storming. Problem solving. Uso delle TIC. Cooperative learning Diario di bordo dell'alunno Rubrica di valutazione delle prestazioni Si intende valutare il saper: •Leggere e comprendere testi •Ricavare informazioni da fonti diverse •Risolvere problemi con le informazioni che si possiedono •Aiutare i compagni in difficoltà •Chiedere e dare aiuto •Lavorare in gruppo rispettando tempi e ruoli •Realizzare un lavoro di gruppo COMPITO Compito di prestazione : Leggere un libro organizzandolo in una presentazione Power point come elaborazione del lavoro svolto . PRODOTTO Prodotto : finale Presentazione in Power point delle tematiche emerse dalle storie lette . Docenti Di Somma Vincenza, Palma Giovanna, Troiano coinvolti Immacolata CONSEGNA AGLI STUDENTI Questa attività si chiamerà: “ Il mondo sul comodino” Cosa dovrete i fare: Dovrete leggere un libro insieme ai compagni del vostro gruppo. Dovrete , attraverso le domande – stimolo del docente, far capire ai vostri compagni il libro letto e le tematiche sottese. Nello stesso gruppo dovrete approfondire le tematiche e organizzare il lavoro in una presentazione in PowerPoint. Ogni gruppo sarà composto da 6 o 7 alunni. Cosa realizzerete alla fine: Alla fine dovrete esporre la presentazione realizzata ai vostri compagni e ai vostri genitori facendo capire di cosa vi siete occupati. A cosa serve questo lavoro: Serve ad imparare ad apprendere e a mostrare agli altri quello che avete imparato Tempi: Tutto questo vi vedrà impegnati da novembre fino a fine as . Cosa userete: Avrete bisogno di libri, PC,LIM. Cosa valuteremo noi insegnanti: il grado di ascolto, di attenzione e di partecipazione al lavoro; il rispetto dei ruoli e dei tempi nel piccolo gruppo; l’ esposizione orale ; la capacità di chiedere aiuto e aiutare chi ha bisogno. Perché facciamo questo lavoro?: Per capire l’importanza della lettura, riflettere sui valori dello stare bene insieme ,riflettere su cosa e come avete imparato. In quali discipline e obiettivi sarete valutati: Gli insegnanti disciplinari coinvolti valuteranno il lavoro e gli obiettivi educativi trasversali, quali l’impegno, l’interesse, la partecipazione e la relazione con gli altri. Fasi 1 Attività Lettura di libri di narrativa selezionati dal docente Strumenti Libri Tempi Novembre dicembre Valutazione Comprensione del testo Utilizzo del linguaggio verbale e scritto Fasi 2 Attività Strumenti Laboratori di Libri animazione alla Cartoncini lettura e di scrittura Macchina creativa fotografica Materiale di cancelleria Tempi Valutazione Comprensione del Gennaio testo Esposizione orale Marzo Ricchezza lessicale Coerenza rispetto alle storie lette LABORATORIO DI ANIMAZIONE ALLA LETTURA • L’animatore ha il ruolo di moderatore, i partecipanti sono i relatori, uno è l’ interrogatore. •Intorno a un tavolo si siedono i relatori, al centro il moderatore, un po’ lontano l’interrogatore. •Il moderatore espone il contenuto del libro. Presenta i relatori indicando quali aspetti del libro tratteranno. •Dopo cinque minuti di riflessione ogni relatore espone il suo punto di vista. •L’interrogatore rivolge una domanda a ognuno di essi. •Infine il pubblico, chiede la parola per fare delle domande ai relatori. Abbiamo raccontato la trama. Ognuno di noi è entrato nel vivo del dialogo illustrando cosa ci è piaciuto di più, cosa ci è sembrato più divertente e cosa più profondo, più realistico o più misterioso, cosa più noioso e cosa più interessante. Abbiamo poi confrontato ciò che abbiamo letto… …la vita reale con le sue problematiche. LABORATORIO DI ANIMAZIONE ALLA LETTURA Abbiamo ricordato brevemente l’argomento del libro. A ciascuno di noi l’ animatore ha dato un cartoncino sul quale abbiamo letto il titolo. Dopo qualche minuto di riflessione abbiamo associato il titolo al capitolo del libro. Poi abbiamo argomentato le nostre associazioni. LABORATORIO DI ANIMAZIONE ALLA LETTURA L’animatore ha formulato delle domande sui personaggi più importanti del libro. Dopo un po’ di riflessione li abbiamo definiti, preso in considerazione il loro aspetto fisico, la loro personalità e abbiamo anche analizzato i loro sentimenti che abbiamo dedotto fra vari atteggiamenti. LABORATORIO DI ANIMAZIONE ALLA LETTURA • • • • • Ci siamo disposti in circolo. L’ animatore ha fatto scegliere a ciascuno una scheda. Ci ha concesso cinque minuti per leggere la scheda e preparare la risposta. Scaduto il tempo ognuno di noi ha dato la risposta . Infine abbiamo espresso la nostra opinione sui personaggi e sulla storia . LABORATORIO DI ANIMAZIONE ALLA LETTURA “SI PARLA DI…” L’animatore ci ha consegnato un foglio che riportava un passo del libro. Abbiamo dovuto verificare dove era inserito. Abbiamo individuato i protagonisti. Ognuno di noi ha fatto l’autovalutazione del proprio lavoro. La rubrica deve essere condivisa con gli allievi con le modalità che si ritengono più adatte nel rispetto dell’età, dei fattori ambientali e delle consuetudini tipiche del gruppo classe. La valutazione deve favorire la responsabilizzazione e la consapevolezza dell’alunno rispetto al proprio percorso formativo in una logica di apprendimento permanente (valenza orientativa) rubriche di standard attesi Italiano 4 3 2 1 Comprendere, ricordare e riferire i contenuti essenziali dei testi ascoltati. scrivere semplici testi relativi al proprio vissuto. Leggere, comprendere e memorizzare brevi testi ecc. Comprende, ricorda e riferisce i contenuti essenziali dei testi ascoltati Comprende, ricorda e riferisce alcuni contenuti essenziali dei testi ascoltati Comprende, ricorda e riferisce solo contenuti parziali dei testi ascoltati Comprende memorizza contenuti parziali dei testi ascoltati, con difficoltà a memorizzare Scrive semplici testi relativi al proprio vissuto Scrive testi molto semplici relativi al proprio vissuto Scrive testi parziali relativi al proprio vissuto Scrive solo poche frasi Legge, comprende e memorizza brevi testi Legge, comprende e memorizza brevi frasi Legge, comprende senza memorizzare brevi testi Legge, brevi testi con difficoltà a comprendere Alunno/a………………………………………….classe…………………………….data……… AUTOVALUTAZIONE- COMPITO AUTENTICO •QUESTA PROVA MI E’ SEMBRATA NEL COMPLESSO: •Facile •Abbastanza facile •Abbastanza difficile •Molto difficile •IN QUESTA PROVA PENSO DI AVER DIMOSTRATO CHE : SEMPRE Ho prestato attenzione per tutta la durata della comunicazione Ho riconosciuto i punti essenziali del messaggio Sono stato in grado di specificare le notizie dal messaggio (personaggi, luoghi, tempi, cause e conseguenze) Ho individuato l’ordine logico e cronologico del testo ascoltato Ho selezionato le informazioni in base a criteri dati Ho individuato l’intenzione comunicativa dell’emittente Ho preso appunti finalizzati allo scopo, riuscendo a riordinarli CON DIFFICOLTA’ Accoglie Il docente: Ascolta Facilita Fa domande … ma, soprattutto … resiste alla tentazione di correggere subito! Fasi 4 Attività Realizzazione di una presentazione power point Strumenti Computer , lim , libri , rete internet , Tempi aprile maggio Valutazione Capacità di sintesi Capacità di lavorare in gruppo rispettando tempi e ruoli Capacità di realizzare un lavoro di gruppo Capacità di autovalutazione del lavoro svolto Fasi Attività Strumenti Tempi Computer ,lim , video maggio proiettore 5 Esposizione del lavoro svolto Valutazione Valutazione specifica del compito/prodotto: proprietà di linguaggio, accuratezza comunicativa rispetto al contesto, al contenuto e al destinatario delle comunicazioni, pertinenza, completezza, ricchezza, originalità, puntualità, estetica. L’efficacia dell’apprendimento cooperativo Si può affermare, con un buon margine di sicurezza, che questa modalità sia più efficace di altre, soprattutto per quanto riguarda i risultati scolastici, l’autostima, la motivazione e il recupero degli alunni più deboli. (M. Comoglio, Università Pontificia Salesiana,1996) Ciò che i bambini sanno fare insieme oggi, Da tradizionale domani sapranno farlo da soli (Vygotskji) A cooperativo • • • • • • Condivisione di: obiettivi compiti: chiari e gestibili regole e metodi ruoli precisi valutazione del prodotto e del metodo I gruppi cooperativi possono essere: •Informali •Formali •Di base Di stimolo Facilitatore •favorisce la partecipazione •aiuta chi è in difficoltà Di apprendimento Verbalizzatore •ricapitola il lavoro •elenca le difficoltà Gestionali Controllore •controlla il tono di voce •attribuisce la parola •fa attenzione ai tempi guida •ricorda le istruzioni •fornisce suggerimenti Cooperative learning per la realizzazione del prodotto Schema del diario di bordo dello studente RELAZIONE INDIVIDUALE Descrivi il percorso generale dell’attività : Indica come avete svolto il compito e cosa hai fatto tu: Indica quali crisi hai dovuto affrontare e come le hai risolte: Che cosa hai imparato da questa unità di apprendimento: Cosa devi ancora imparare : Come valuti il lavoro da te svolto : PRESENTAZIONE ORALE DEL PRODOTTO AI COMPAGNI Rubrica per l’autovalutazione, da parte dell’alunno, di una presentazione orale LISTA DI CONTROLLO DELLA PRESENTAZIONE ORALE Nome…………………………………………………………………………………………………………………………………………… Di che cosa ho parlato □ Ho parlato di fatti Come ho trovato e usato le informazioni Come ho organizzato la mia presentazione Sussidi di presentazione Come ho parlato agli altri □ Ho usato i libri della/e biblioteca/he □ Ho detto i punti principali del mo discorso, quindi ho spiegato □ Ho usato grafici, manifesti, locandine… per mostrare le informazioni □ Ho guardato il pubblico, non il pavimento □ Ho usato le parole che tutti conoscevano □ Ho usato i giornali □ Ho detto cosa è accaduto in primo luogo, in secondo in terzo… □ Ho spiegato i grafici, i manifesti… □ Ho comunicato con tutti □ Ho detto il mio parere □ Ho usato Internet □ Ho parlato della cosa più importante che ho imparato □ I manifesti, i grafici erano facili da vedere e da comprendere □ Ho parlato chiaramente □ Ho spiegato i particolari □ Ho intervistato □ Ho usato parole come “in primo luogo”, “allora”, “quindi”, “infine”… □ Ho usato la musica e il suono per mostrare le informazioni □ Non ho comunicato troppo velocemente □ Ho messo a fuoco l’idea principale □ Ho fatto una lista dei luoghi dove ho ottenuto le informazioni □ Alla fine ho espresso il mio parere spèiegandone il perché □ La musica era facile da ascoltare: non era bassa né alta □ La mia voce era facile da sentirsi □ Ho detto qualcosa di nuovo rispetto al soggetto □ Ho detto le cose con le mie proprie parole □ Mi sono alzato in piedi □ Ho risposto alle domande □ Ho risposto alle domande □ Ho usato mani, faccia, occhi per comunicare □ Ho sorriso Rubrica per la valutazione, tra pari, di una presentazione orale Nome…………………………………………………………………………………………………………………………………………… 1 Ha effettuato un’introduzione interessante Ha spiegato l’argomento in modo chiaro Le informazioni sono state presentate ordinatamente Ha usato frasi complete Ha formulato la conclusione Ha parlato chiaramente, correttamente, distintamente Guardava negli occhi La posizione del corpo era corretta La presentazione era interessante Ha risposto alle domande con chiarezza 2 3 Rubrica per la valutazione, da parte dell’insegnante, di una presentazione orale Nome…………………………………………………………………………………………………………………………………………… Punti possibili Approfondimento del tema 10 Presentazione ben progettata e coerente 10 Ha integrato con l’esperienza personale 10 Ha dato spiegazioni e motivi per le conclusioni 10 I sussidi di comunicazione sono stati chiari e utili 10 Le informazioni sono state complete 10 Punti possibili totali Valutazione secondo la seguente scala: 10/9= eccellente; 8/7= molto buono; 4/3= scarso; 2/1= insoddisfacente 60 6/5= soddisfacente; Autovalutazione Valutazione dell’insegnante RUBRICA PER LA VALUTAZIONE DEL PRODOTTO FINALE DIMENSIONI AVANZATO INTERMEDIO ESSENZIALE COMPRENSIONE DELLA CONSEGNA Ascolta e comprende le istruzioni orali in Ascolta e comprende le istruzioni orali in Ascolta e comprende le istruzioni orali ma modo autonomo e consapevole modo abbastanza autonomo necessita di una guida Consulta autonomamente siti internet. Consulta siti internet. Acquisisce e seleziona Consulta siti internet con la guida Acquisisce e seleziona le informazioni gran parte delle informazioni dell’insegnante. ACQUISIZIONE DELLE INFORMAZIONI Acquisisce e seleziona informazioni inadeguate o parzialmente adeguate ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI Organizza i contenuti secondo una logica e Organizza i contenuti secondo una logica rielabora le conoscenze in modo originale Organizza i contenuti in modo approssimativo integrando i diversi saperi ESPOSIZIONE AUTOREGOLAZIONE DEI TEMPI Espone i contenuti con chiarezza e proprietà Espone i contenuti con chiarezza Espone i contenuti in modo non sempre di linguaggio, sottolineando con il tono della sottolineando con il tono della voce e la chiaro e con tono generalmente monotono; voce e la gestualità i passaggi più importanti gestualità alcuni passaggi ha bisogno spesso di guardare gli appunti Rispetta i tempi di esposizione assegnati. Rispetta abbastanza i tempi di esposizione Fatica a rispettare i tempi di esposizione Riassume le informazioni principali assegnati. Riassume la maggior parte delle assegnati informazioni principali Riassume solo alcune delle informazioni principali, si disperde in informazioni secondarie ADATTAMENTO DELL’ESPOSIZIONE ALLE Durante l’esposizione osserva attentamente Durante l’esposizione osserva i compagni Pensa più all’esposizione che alle reazioni ESIGENZE DEGLI UDITORI i compagni e segue le loro reazioni. Se nota cogliendone le reazioni e riesce dell’uditorio. Regola a fatica voce e gesti e segnali di distrazione torna ad attirare complessivamente a recuperarne riesce a recuperare l’audience a stento. Ha l’attenzione con voce e gesti. Se nota segnali l’attenzione con voce e gesti difficoltà a regolare i tempi in base di noia accorcia i tempi CONTROLLO DELL’EMOTIVITA’ all’atteggiamento degli uditori Parla in modo sciolto e disinvolto. Adotta Parla in modo sciolto. Adotta stili Parla in modo impacciato. stili comunicativi funzionali all’esposizione comunicativi complessivamente funzionali Va supportato dall’insegnante durante all’esposizione l’esposizione e va indirizzato all’utilizzo di stili comunicativi funziionali all’esposizione 1° Circolo Didattico «G. Siani» Marigliano classi quinte sez. C-D PROGETTO DI CIRCOLO S.O.S MARE • Splende il sole a Rocca Marina, ma qualcosa di stranamente luccicante galleggia tra gli scogli. • Cosa sarà successo? • Nonno Avventura, il vecchio pescatore, ha un’idea, ma per scoprire la verità ha bisogno dei suoi più fedeli amici: Roby, Sandy, Mirko e Pacio. • Riusciranno insieme a scoprire il colpevole e a salvare il mare dal pericolo di inquinamento ? L’ AMICO NEL TASCHINO Un uomo disperato senza un euro in tasca, incontra nel bosco una piccola creatura con le sembianze di una scimmia, alto una decina di centimetri, chiamato Buth che appartiene ad una razza chiamata Thrutzi. L’ uomo, pur essendo povero, cerca in ogni modo con il suo amico sempre nel taschino di salvare il bosco per non far distruggere la sua abitazione posizionata lì. LABORATORIO DI ANIMAZIONE ALLA LETTURA “SI PARLA DI …” Obiettivi • Esercitare l’ attenzione nella lettura • Saper leggere in profondità • Apprezzare le cose LABORATORIO DI ANIMAZIONE ALLA LETTURA “SI PARLA DI…” L’animatore ci ha consegnato un foglio che riportava un passo del libro. Abbiamo dovuto verificare dove era inserito. Abbiamo individuato i protagonisti. Ognuno di noi ha fatto l’autovalutazione del proprio lavoro. “S.O.S. MARE” L’ inquinamento idrico è una alterazione degli ecosistemi che hanno come componente fondamentale l’ acqua. Cause dell’inquinamento scarichi •delle navi •urbani •industriali •idrocarburi •rifiuti solidi La via diretta dell’inquinamento Sversamento diretto nei corsi d’ acqua senza nessun trattamento di depurazione. La via indiretta dell’inquinamento Sostanze inquinanti nei corsi d’acqua tramite aria e suolo. Agricoltura Discariche Industrie (fertilizzanti pesticidi) (percolato) (rifiuti non trattati) INQUINAMENTO TERRESTRE È un fenomeno di alterazione della composizione chimica del terreno Inquinamento industriale POLVERI SOTTILI aumento di tumori ai polmoni PRODUZIONE DI CO2 buco nell’ozono effetto serra SEGNI DI INCIVILTÀ Il risparmio energetico è l’insieme dei comportamenti, processi e interventi che ci permettono di ridurre i consumi di energia necessaria allo svolgimento delle nostre attività. L’utilizzo efficiente dell’energia è il mezzo che permette, nella pratica, di ridurre il consumo di risorse. Nel nostro piccolo ognuno di noi può contribuire a risparmiare energia modificando con piccoli accorgimenti le proprie abitudini evitando gli sprechi. Adottando semplici suggerimenti risparmieremo energia, risparmieremo denaro e AIUTEREMO L’AMBIENTE! In sintesi… • Didattica flessibile e personalizzata (nelle attività, negli spazi, nei tempi, negli strumenti …) • Insegnante facilitatore • Alunno responsabile, coinvolto, attivo • Sapere significativo, basato sulla ricerca • Scambio tra docenti, circolarità documentazione • Motivazione basata sulla scoperta e sulle attività • Pluralità dei linguaggi “Si impara meglio facendo. Ma si impara ancora meglio se si combina il fare con il parlare di quello che si è fatto e con il riflettere su quanto si è fatto”. Seymour Papert