Le coordinate del cammino
1. Guardiamo alla Chiesa universale
un evento spirituale la caratterizza: è la Celebrazione
dell’anno Sacerdotale indetto da Papa Benedetto, in
occasione del 150° anniversario della morte del S. Curato
d’Ars.
Nella sua omelia di inaugurazione invitava:
“... a fare di questo anno un’occasione propizia per crescere nell’intimità con
Gesù, che conta su di noi, suoi ministri, per diffondere e consolidare il suo
Regno, per diffondere il suo amore, la sua verità. E, pertanto, sull’esempio
del S. Curato d’Ars, lasciatevi conquistare da Lui e sarete anche voi, nel
mondo di oggi, messaggeri di speranza, di riconciliazione, di pace. Lasciarsi
conquistare pienamente da Cristo! Questo sia anche l’obiettivo principale di
ognuno di noi.”
Perché ci riguarda?
E‘ un invito, uno stimolo a tutti i battezzati a
crescere nella stima reciproca tra le
vocazioni come espressione dell’unico
“sacerdozio battesimale”, che si esprime nel
sostegno e nel dono reciproco della
preghiera, ma soprattutto in uno “stile” di
comunione e di corresponsabilità
Le coordinate del cammino
2. Guardiamo alla Chiesa diocesana
l’8 settembre il Cardinale ci ha invitato a
vivere quest’anno come un “anno sabbatico”,
o meglio “ di riposo in Dio”. Un tempo, cioè,
in cui recuperare il primato della fede su ogni
nostro fare e agire pastorale. E, insieme, un
tempo di decantazione, di assimilazione, dei
percorsi e dei cammini intrapresi.
Il senso e i significati di questo
anno li troviamo ampiamente
descritti in due documenti
dell’Arcivescovo, usciti in questi
giorni:
- La lettera: Pietre Vive
- Il testo: La chiesa di Antiochia,
“regola pastorale” della Chiesa di
Milano”.
“Pietre vive”
Alcune sottolineature rivolte a laici e preti:
1. L’invito a iniziare il nuovo Anno Pastorale
“dall’alto: dalla contemplazione del mistero di
Dio”; ma anche “dal centro: dal cuore di Cristo”.
2. Il richiamo alla “sobrietà pastorale”;
3. L’appello ad un “rinnovato protagonismo dei laici”
dentro la vita della Chiesa e della storia.
4. Un forte richiamo alla necessità di un autentico e
profondo cammino di conversione.
5. L’invito a vivere “un anno di riposo in Dio”.
La chiesa di Antiochia, “regola
pastorale” della Chiesa di Milano”.
Di questo documento è interessante la
proposta che l’Arcivescovo fa di assumere
l’esperienza della Chiesa di Antiochia, narrata
negli Atti degli Apostoli, come Icona per il
cammino della nostra Chiesa ambrosiana.
“Penso
si possa trovare una profonda analogia tra la comunità di Antiochia e al Chiesa di
Milano a partire dalle stesse condizioni sociali: anche Milano è una città di non piccola
importanza; una città che con il suo territorio è al centro di traffici e di scambi; ha
un’apertura naturale verso l’Europa e legami con varie parti del mondo; è da sempre
meta di immigrazione; ha una sua identità e vivacità culturale; ecc. E l’analogia
potrebbe essere approfondita facendo riferimento anche agli aspetti più propriamente
ecclesiali.
Certo, l’esistenza di varie diversità ci chiede di non forzare l’analogia, di non piegarla alle
nostre situazioni, esigenze e scelte; ma ci chiede anche di impegnarci in un
discernimento – alla luce e con la forza della Parola di Dio – per cogliere l’esemplarità
che la Chiesa di Antiochia può ancora offrire a noi oggi. In particolare, quella di
Antiochia ci si presenta come una Chiesa giovane, viva, missionaria. E questo può
essere di forte stimolo nei confronti di una Chiesa – come la nostra e in genere dei
Paesi occidentali – che rischia di vivere un periodo di “vecchiezza”, di ripiegamento, di
scarsa e timida testimonianza evangelica, nonostante l’imponenza delle sue strutture e
la molteplicità delle sue iniziative.
Un ritorno alle sorgenti della Chiesa, senza minimamente rinnegare ma anzi valorizzando il
cammino di secoli, non può che stimolarci ad aprirci ad una stagione di rinnovamento,
con il desiderio di puntare più decisamente all’essenziale evangelico, attraverso scelte
di saggia e coraggiosa sobrietà pastorale. Per questo motivo desidero proporre la
Chiesa di Antiochia alla nostra Diocesi come icona in cui specchiarsi e fare riferimento,
come “regola pastorale” per un fiducioso e coraggioso rinnovamento comunionale e
missionario” (p.44-45).
Le coordinate del cammino
3. Guardiamo all’A.C. ambrosiana
• Una A.C. che ha deciso di dare il primato
alla dimensione spirituale per essere in grado
di rendere alla Chiesa e alla società di oggi il
servizio di una testimonianza genuina, libera,
coraggiosa del Vangelo
• La celebrazione del Centenario della nascita
di Giuseppe Lazzati
Le coordinate del cammino
4. Guardiamo all’A.C. nazionale
“ Come adulti intendiamo approfondire
l’attenzione alla crescita della vita altrui, che
diventa scelta di uno stile di relazioni educative,
per cui tutti gli appuntamenti e gli strumenti che
proporremo devono essere vissuti non tanto in
termini di “ cose da fare”, quanto piuttosto di
“ relazioni da vivere ”. (dal testo formativo)
Da qui il titolo per il nuovo anno associativo:
“ LO ACCOLSE CON GIOIA”
Il percorso formativo
• A fare da trama sarà il Vangelo di Luca, particolarmente
attento alla dimensione delle relazioni, degli “incontri”,
dei “luoghi”, “tempi”, propizi, in cui si manifesta l’incontro
e la salvezza di Dio.
• Nel testo vengono proposti alcuni fra gli incontri più
significativi narrati da Luca:
- L’incontro con Maria
- L’incontro dei discepoli del Battista con Gesù
- L’incontro del figlio con il Padre misericordioso
- L’incontro con Zaccheo
- L’incontro delle donne al sepolcro con il Risorto
Una icona sintetica: Luca 19, 1-10
• Sei semplici sottolineature su alcuni
passaggi chiave, rappresentati
soprattutto da alcuni verbi
particolarmente espressivi.
Spunti di lectio
1. Molto bella la sequenza di tre verbi che
riguardano Gesù: dicono esattamente “ il
senso e lo stile” del “venire”, ”dell’avvento di
Dio” nella storia dell’uomo.
L’invito è a sostare su questa prossimità,
vicinanza; questo modo di “ esserci” di Dio
nella nostra vita.
Spunti di lectio
2. Le condizioni non favorevoli di Zaccheo per
questo incontro:
- morali e culturali
- fisiche e sociali
Niente è determinante per impedire l’Incontro!
Questo vale anche per ciascuno di noi: niente può
essere di impedimento assoluto all’incontro di
Dio
Spunti di lectio
3. Belli anche i verbi che esprimono il percorso
interiore di Zaccheo. Indicano i passaggi
fondamentali di ogni “itinerario spirituale”:
- la ricerca del Volto di Dio
- il “ correre”
- il “salire”
Può essere interessante verificare se questi
“ ingredienti” sono presenti nel nostro cammino
spirituale
Spunti di lectio
4. Per quanto preparato, desiderato, l’incontro
di Zaccheo con Gesù resta un “dono”
L’incontro con Dio è sempre un dono gratuito,
un dono che sorprende e che salva
Spunti di lectio
5. La rivelazione piena del Volto di Dio: sta nella
richiesta di Gesù di volersi “ fermare” a casa
di Zaccheo. E’ la rivelazione di un Dio che
“prende Casa” là dove l’uomo vive.
E’ sempre commovente poter ritrovare la verità
di questa esperienza anche dentro il nostro
cammino di fede!
Spunti di lectio
6. L’esito di questo incontro è altrettanto
sorprendente: altri due verbi lo descrivono
- dare
- restituire
Sono i verbi della gratuità, della vita che si fa
dono …
Una vita autenticamente “ evangelica” segue
sempre un incontro che ha sorpreso il cuore e
lo ha cambiato
Scarica

a fare di questo anno un`occasione propizia per crescere nell