Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi crisi è la più grande opportunità per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. dalla a notte oscura. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dall È nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere "Superato". Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e da più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza. dell'incompetenza. L'inconveniente delle persone e delle Nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie d'uscita. Senza la crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. agonia. Senza crisi non c'è merito. È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. conformismo; ormismo; Parlare di crisi significa incrementarla e tacere nella crisi è esaltare il conf invece, lavoriamo duro! Finiamola Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla. Albert Einstein Società Cooperativa sociale Via Mazzini n. 33 – Sesto San Giovanni Tel 022428988 Fax 0226268536 – [email protected] – www.coopdettofatto.it Premessa Identità della cooperativa - Mission - Attività svolte - Territorio di riferimento - Storia - Organi di gestione - Struttura organizzativa - Strategie e obiettivi - Mappa dei portatori di interesse Relazione sociale Area della partecipazione sociale: A - Caratteristica della base sociale B - Partecipazione e democrazia C - Organi e ruoli di governo D - Partecipazione economica Area delle risorse umane: A - Caratteristiche delle risorse umane B - Attività di formazione C - Promozione, valorizzazione e sostegno D - Risorse volontarie Integrazione socio lavorativa: A - Modalità di gestione dell’inserimento lavorativo Dimensione economica Valore della produzione Distribuzione del valore aggiunto Produzione e distribuzione ricchezza patrimoniale Rischi interni ed esterni Questionari e analisi qualitativa Punti di forza e punti di debolezza La preparazione del Bilancio Sociale ogni anno è occasione per fare un “bilancio di senso”: durante l’anno guardiamo e affrontiamo uno a uno e in successione i temi, i problemi, le emergenze … tirate le somme di tutto, quando assembliamo i vari capitoli del Bilancio Sociale, lo “sguardo di insieme” si impone e si compone! La crisi! La crisi è stata la parola più usata da tutti nel 2012 (e purtroppo anche nel 2013…). La crisi economica, la crisi politica, la crisi occupazionale, la crisi sociale … sta toccando anche la nostra cooperativa ormai da tanti mesi. E tocca anche ognuno di noi soci e lavoratori, e le nostre famiglie, e le scuole dei nostri figli, e i nostri vicini, e i nostri quartieri … Insomma, siamo tutti un poco più affaticati, più spaventati e più sfiduciati che nel recente passato! Lo leggiamo ogni giorno sui giornali e “sim-patizziamo” con la fatica di tanti. Non siamo di quelli che pensano che basti “pensare positivo” per cambiare le cose: ai pensieri devono seguire decisioni, ferma determinazione, desideri, azioni, programmi e progetti! Con questa lettura del senso dell’attività della Detto Fatto nel 2012, con questo sguardo d’insieme che poniamo sul nostro vissuto, proviamo a dare ascolto - senza ingenuità - ad altri punti di vista sulla crisi e ad orientare le scelte per la nostra cooperativa al “lavorare duro” e al “lottare contro la crisi”! L’Assemblea di approvazione del presente bilancio il 24/05/2013 ha accolto il presente testo, frutto della riflessione collegiale del nuovo Consiglio di Amministrazione che ha usato tempo per osservare i dati qui presentati. Il Consiglio d’Amministrazione. 3 Alcuni dati al 31/12/2012: Denominazione DETTO FATTO SOC. COOP. SOCIALE Indirizzo sede legale Via Mazzini, 33 20099 SESTO SAN GIOVANNI - MI Forma giuridica e modello di riferimento S.r.l. Tipologia Cooperativa Sociale tipo B Data di costituzione 19/12/1984 Codice Fiscale 07659880152 Partita IVA 00867880965 N° iscrizione Albo Nazionale società A101475 N° iscrizione Albo Regionale cooperative sociali n. 155 sezione "B" foglio 78 n. occupati 57 n. soci 38 Tel e Fax 02 2428988 - 0226268536 Sito internet www.coopdettofatto.it e-mail [email protected] Per quel che riguarda storia, Statuto, Mission e attività svolte ci limitiamo in queste pagine ad una breve sintesi e rimandiamo chi fosse interessato ad approfondire la lettura, al nostro sito www.coopdettofatto.it 4 “La Cooperativa attua in forma mutualistica e senza fini speculativi l’autogestione dell’impresa che ne è l’oggetto, dando continuità di occupazione lavorativa ai soci alle migliori condizioni economiche, sociali e professionali. (…)”. La Cooperativa si propone di raggiungere questa finalità attraverso le seguenti politiche: obiettivo fondamentale è l’inserimento lavorativo di persone in difficoltà e il loro reinserimento nel cosiddetto “mercato ufficiale” promuovendo la capacità di relazionarsi con gli altri soggetti lavorativi, la consapevolezza del lavoro che si sta svolgendo e la responsabilità nell’esecuzione dei lavori. Proprio per questo il cuore del bilancio sociale qui presentato verte, soprattutto, sulla qualità dell’esperienza lavorativa in cooperativa e sulla sua evoluzione nel corso degli anni. In concreto, tale obiettivo viene perseguito mettendo in atto le seguenti azioni: - - - obiettivo fondamentale è l’inserimento lavorativo di persone in difficoltà e il loro reinserimento nel cosiddetto “mercato ufficiale” promuovendo la capacità di relazionarsi con gli altri soggetti lavorativi, la consapevolezza del lavoro che si sta svolgendo e la responsabilità nell’esecuzione dei lavori. offerta di un lavoro stabile e retribuito; offerta di un ambito specifico d’intervento, nel quale il socio o il lavoratore è chiamato ad assumere una sua competenza; attenzione posta sulla qualità: nel lavoro, nel grado di coinvolgimento dei soggetti nell’esecuzione e nelle relazioni tra colleghi; ricerca di una direzione collegiale: con l’istituzione di momenti allargati di decisionalità che vanno oltre il CdA e con lo sviluppo della sensibilità nei confronti sia delle capacità che dei problemi dei singoli. I valori di riferimento che vorremmo ci caratterizzassero: - - - - la tutela: rifiuto di tutte le forme di lavoro precario e/o flessibile nel caso in cui risultino penalizzati i lavoratori; applicazione del Contratto Nazionale delle Cooperative Sociali e dello Statuto dei Lavoratori; utilizzo delle borse-lavoro in vista dell’assunzione o come strumento di verifica richiesto dai servizi invianti; la stabilità: negazione di un “usa e getta” delle persone, utilizzate unicamente in funzione dei bisogni lavorativi; ricerca di attività lavorative per un inserimento stabile nel corpo della cooperativa; interventi finalizzati a realizzare un rapporto lavorativo continuativo, anche venendo meno il singolo lavoro per il quale il dipendente era stato assunto; la partecipazione: dall’esigenza dello stipendio, come motivazione primaria, al coinvolgimento quotidiano nella progettualità della cooperativa, facendo tesoro della diversità delle storie, delle sensibilità e delle esigenze personali; l’attenzione alle condizioni di lavoro: acquisizione di strumenti o modalità lavorative che possono alleviare la fatica e che tutelino il lavoratore da rischi. 5 Pulizie ordinarie servizi di pulizia giornalieri o con cadenza diversa, in base alle effettive esigenze, di: Strutture residenziali, Uffici, Teatri e sale convegno Pulizie spazi esterni: Cortili, Giardini e spazi verdi, Vetrate Pulizie straordinarie: interventi straordinari e a spot: Superfici vetrate, pulizia a fondo degli ambienti, trattamento delle pavimentazioni Nel 2012 il settore pulizie ha acquisito nuove commesse, piccole ma continuative e – grazie alla possibilità di impiego di alcuni lavoratori uomini – abbiamo svolto parecchi lavori straordinari di pulizie straordinarie (pulizie e spostamenti materiali, sgombero cantine e solai, …). Quello che ha segnato in modo molto profondo la cooperativa è stata la perdita – a partire dal 1 gennaio 2013 – di due appalti per la pulizia di strutture residenziali della Fondazione la Vincenziana: le nostre colleghe sono state riassorbite dall’impresa subentrante, ma le modalità di gestione del passaggio di appalto e soprattutto le logiche sottese a questo cambio d’appalto urtano profondamente con quello che cerchiamo di portare avanti in quanto cooperativa sociale… Temiamo che la crisi ci porterà a vedere altre situazioni dove la logica del contenimento dei costi ( e la logica del profitto … da parte delle nostre concorrenti) saranno in grado di mutuare qualsiasi cosa. A Dicembre 2012, per venire incontro ad una situazione di emergenza del Comune di Milano, abbiamo cominciato a gestire il servizio delle docce Comunali: abbiamo assorbito tutto il personale impegnato fino ad allora nell’appalto e garantito la continuità del servizio rivolto a fasce molto deboli della popolazione… Ad oggi il servizio sta proseguendo anche se con molte difficoltà date dall’incertezza delle risorse dell’ente comunale. Nel complesso il settore ha potuto garantire continuità di lavoro ai lavoratori e ha potuto incrementare le attività…almeno a tutto il 31/12/12. 6 Derattizzazioni, disinfezioni e deblattizzazioni Interventi a spot oppure programmati periodici Già da alcuni anni svolgiamo questo tipo di lavori: nel 2012 abbiamo deciso di rafforzare la nostra offerta: il direttore tecnico dell’attività ha frequentato corsi di approfondimento e specializzazione che ci stanno permettendo di ampliare l’offerta e differenziarla. Abbiamo anche messo a punto un piano per lo sviluppo di queste attività che potrebbero offrire competenze anche a nuovi lavoratori. Impianti elettrici Rifacimenti, adeguamenti, in appartamenti privati, uffici, capannoni e ambienti di lavoro. Reti dati. Imbiancature e smaltature imbiancature e tinteggiature di appartamenti, uffici, ambienti di lavoro, capannoni, … Interventi su interni abitativi Pareti divisorie in cartongesso e sistemi a secco Manutenzioni Riparazioni di falegnameria, idrauliche, serramentistiche Nel 2012 si è proseguito con il piano biennale elaborato per dare sostenibilità economica e organizzativa a questo tipo di attività: imbiancature: i 2 soci individuati per portare avanti l’attività hanno frequentato alcuni corsi per ampliare l’offerta. Il fatturato rispetto al 2011 è stato praticamente dimezzato, crediamo sia un effetto della crisi per cui chi appena può risparmia con il “fai da te” e con il ricorso al mercato sommerso; elettricità: il fatturato dell’attività – assolutamente esiguo e quasi ininfluente – rimane costante da anni. Il collega impegnato in questi servizi part-time, continua però a seguire corsi di aggiornamento; manutenzioni: nel 2012 abbiamo mantenuto le commesse in essere e – vista la mancanza di commesse – abbiamo svolto i lavori che ci sono stati richiesti però su preventivo e non con contratti di manutenzione. Il passaggio al nuovo assetto è stato assolutamente naturale per i clienti storici e anche i lavoratori precedentemente impegnati in questo settore hanno colto positivamente l’opportunità di “specializzarsi” in attività comunque attinenti alle mansioni svolte fino ad ora…. Con il 31/12 abbiamo attuato le decisioni 7 prese dal Cda e l’attività è stata chiusa: le ragioni di questa scelta sono state indicate nei Bilanci sociale ed economico del 2011 e nel capitolo sulla dimensione economico di questo bilancio. Ristrutturazioni edili Chiavi in mano, di interni E’ stato il secondo anno di vita del nuovo settore, nato nel periodo peggiore per l’edilizia dagli ultimi decenni. Fino alla primavera 2012 non sono arrivate praticamente richieste di preventivi, poi lentamente siamo riusciti a svolgere qualche piccolo lavoro di ristrutturazione: rifacimento bagni, cucine, spostamento porte, pareti in cartongesso… Il rimando avuto dai clienti è stato positivo e con la fine dell’anno e soprattutto primavera 2013, finalmente abbiamo cominciato a ricevere richieste di sopralluogo: non tutti i preventivi vengono accettati, ma almeno stiamo lavorando!!! La possibilità di svolgere lavori e commesse è importante per potere mettere a punto l’organizzazione pensata, individuare i bisogni anche di maggiore professionalizzazione e anche per potere creare il nostro listino prezzi. Realmente in questo tipo di lavoro si possono coinvolgere lavoratori giovani che possono motivare in questo settore la voglia di imparare e di fare: era il nostro obiettivo!!! Logistica e movimentazione Servizi di collegamento per Sistemi Interbibliotecari Trasporti in conto terzi A Luglio 2012 abbiamo partecipato alla gara di appalto per la gestione del prestito interbibliotecario del Vimercatese: la gara prevedeva unicamente il criterio del ribasso economico e nonostante avessimo deciso di non partecipare ad alcuna gara che preveda unicamente parametri economici, abbiamo concorso e abbiamo evidentemente perso… Per quel che riguarda i servizi di raccolta siringhe sul territorio del Comune di Cologno nel 2012 come da tanti anni, i servizi sono proseguiti dando continuità di occupazione a 2 soci che dal 2001 ininterrottamente svolgono questa mansione! 8 Anche quest’anno i servizi che offriamo continuano ad essere concentrati sul territorio di Milano. I servizi di collegamento interbibliotecario coprono, oltre la città di Milano, anche la provincia Sud-Est, Nord-Est e il Vimercatese: sono un’occasione di continuità che permette il radicamento delle persone nel loro ruolo e mansione. E’ invece aumentato in modo per noi significativo il nostro impegno di incontro con le realtà no-profit di Sesto San Giovanni. La collaborazione con le cooperative presenti al Tavolo della cooperazione sestese, il lavoro di costituzione del presidio sestese di Libera, la presenza a Sestosolidale e la partecipazione alla Settimana della Cooperazione Sestese, sono stati momenti di grande arricchimento e stimolo per la nostra cooperativa, che ci aiutano a “legarci” ancora di il nostro “territorio” sono più a questa nostra città e a anche le reti in cui conoscerla sempre meglio. svolgiamo le nostre attività, da cui provengono tanti Nel 2012 abbiamo riavviato il nostri colleghi, commesse percorso di conoscenza del Consorzio Farsi Prossimo: di lavoro, occasioni di il nostro “territorio” sono riflessione e anche le reti in cui svolgiamo approfondimento, con cui le nostre attività, da cui provengono tanti nostri condividiamo visioni e colleghi, commesse di lavoro, valori. occasioni di riflessione e approfondimento, con cui condividiamo visioni e valori. Ci sembra significativo arrivare a formalizzare un vissuto di legami e relazioni che contribuiscono al quotidiano della nostra cooperativa. 9 La nostra storia comincia il 19 dicembre 1984, a Sesto San Giovanni, quartiere Parpagliona. Alcuni cittadini, volontari, avanzano una proposta concreta per offrire una alternativa a chi, specie tra le fasce più deboli, deve fare i conti con il disagio e l’emarginazione. Propongono di creare, attraverso il lavoro, percorsi di autonomia: obiettivi sono l’inserimento nel cosiddetto mercato “ordinario” del lavoro, ma anche sperimentare un concreto modello di economia sociale. Nasce così la Cooperativa Detto Fatto con sede in Via Mantovani. La cooperativa cerca di offrire opportunità lavorative a persone con handicap fisici e psichici, giovani inoccupati, persone con problemi con la giustizia, … Sono gli anni iniziali all’insegna del coraggio e dell’improvvisazione! 1984 fondazione Cooperativa 1987 ampliamento e definiz. struttura organizzativa 1993 scelta: cooperativa sociale tipo B 2000 nuovo piano di sviluppo 2007 acquisto nuove sede e ristrutturazione organizz. 2010 avvio percorso certificaz. Qualità 2011 Avvio nuovo settore: ristrutturazioni edili Nel 1987, con il trasferimento della cooperativa in Via Falck 44, inizia una fase di maggior impegno e strutturazione: vengono definite le aree di attività della cooperativa quali piccoli assemblaggi, stampaserigrafia, manutenzioni, piccoli interventi sul territorio, pulizie, collegamento per sistemi interbibliotecari. Vengono inseriti anche tossicodipendenti e detenuti politici realizzando per i primi un Centro Diurno, per gli altri un laboratorio di serigrafia. Nuovo obiettivo è dare risposte diverse alle diverse capacità delle persone. Viene ribadita la centralità dei lavoratori nella vita della cooperativa: sono anni di “cura delle relazioni interne”. Nel 1993, con la nuova normativa della legge 381, la Detto Fatto precisa la propria natura e funzione: Cooperativa sociale di tipo B (di produzione e di inserimento lavorativo), capace di mantenersi autonomamente con il lavoro. Dal 2000 la Cooperativa, in continuità e coerenza con la “mission”, ha ampliato in modo significativo, con nuove assunzioni, l’offerta di opportunità lavorative a soggetti svantaggiati estendendola dal 2008 anche a minori. Il piano di sviluppo portato avanti ha permesso di potenziare i servizi di pulizia, manutenzione e prestito interbibliotecario scegliendo di abbandonare le attività di assemblaggio e distribuzione periodici perché non coerenti con gli obiettivi della cooperativa. Nel 2007 la Cooperativa si è attivata con una serie di azioni volte a riorganizzare la propria situazione logistica l’acquisto della nuova sede, successivamente nel 2008 grazie alla collaborazione di due consulenti è iniziato un percorso che ha portato le persone coinvolte (Cda e lavoratori) ad approfondire i meccanismi interni dei settori d’appartenenza (pulizie- manutenzioni- trasporti). L’analisi ha messo in risalto punti deboli e potenzialità della coop nel mercato del lavoro, da ciò è scaturita la necessità di migliorare l’organizzazione dei reparti affidando ad un responsabile il compito di seguire e controllare tutta la filiera dei processi che derivano da ogni commessa di lavoro. Mettere in discussione modelli organizzativi e di mercato ha creato sicuramente momenti di imbarazzo e tensione, tutto ciò ha trovato equilibrio con un forte 10 desiderio di dare alla cooperativa nuovi orizzonti. Nel 2011 grazie al contributo della fondazione Vismara la Detto Fatto ha aperto il settore Ristrutturazioni assumendo un geometra, dando nuove prospettive ai lavoratori che operavano nei tre settori (Manutenzione, Imbiancatura Elettricità) Nel medesimo anno la Coop si è iscritta all’Albo delle Imprese che effettuano Derattizzazioni, disinfezioni e disinfestazioni. Nel 2012 abbiamo completato il processo di chiusura delle attività di manutenzione. Composizione del Consiglio d’Amministrazione 2012 Nome e cognome Carica Altri dati ROBERTO PENATTI Presidente residente a GORGONZOLA SERGIO PAVANATI Vice Presidente residente a TREZZO S/ADDA PIERLUCA BORALI consigliere residente a MILANO HECTOR RODRIGUEZ consigliere residente a CINISELLO BALSAMO ILEANA MALFATTO consigliere residente a PARMA Composizione Equipe di coordinamento Nominativo ruolo ILEANA MALFATTO Responsabile Area Gestione Economica ROBERTO PENATTI Responsabile Area Risorse Umane - Area Trasporti GIANNI CAMISANI Responsabile Settore Pulizie MASSIMO CALCAGNO Responsabile Settore Ristrutturazioni edili Nel 2012, in vista del rinnovo cariche, abbiamo progettato e svolto – con l’aiuto di Pierluca Borali un corso di formazione rivolto a tutti i soci: compiti e responsabilità dei soci di una cooperativa, compiti e responsabilità degli amministratori di una cooperativa, bisogni e priorità della nostra cooperativa per il prossimo triennio, profilo dei consiglieri. 11 *** 12 2012 Strategia Obiettivi operativi Raggiungimento obiettivi 1 – raccordo responsabili Struttura organizzativa Acquisizione strumenti e Modalità condivise Avvio Ristrutturazioni Ambiti attività Inserimento lavorativo Il mercato Formazione di Chiusura Manutenzioni fra Parziale 2 – fedeltà Equipe di Iniziato coordinamento settore 1 – completamento Attuato progetto settore 2 - Attuazione di un Attuato percorso di riqualificazione del personale Attività di Derattizzazione, 3 - Definizione di un Iniziato disinfezione, Piano di sviluppo deblattizzazione 1 – Inserimento Consapevolezza diffusa nuovi e delle condizioni necessarie a individuazione di Non attuato realizzare inserimenti percorsi individuali lavorativi in modo collegiale Ricerca di nuove commesse 1 – Spot radio, attraverso la promozione partecipazione a Attuato delle nostre attività fiere, implementazione sito e social network Differenziazione dei clienti per rendere meno rischiosa la nostra dipendenza Preparazione tecnica 13 2 – Ricerca di nuove commesse, nuovi “mercati” Formazione tecnica e professionale per collocare in altre mansioni i lavoratori impegnati nel settore MIE Attuato parzialmente Attuato parzialmente Sostenibilità complessiva Economico finanziario economica 1 – ampliamento Attuato della redditività dei settori pulizie e trasporti Autonomia finanziaria 2- garantire delle entrate tali da Parzialmente permettere di gestire attuato l'attività ordinaria senza dipendere dalle banche Sostegno finanziario a soci e 3 – ascolto e Parzialmente lavoratori definizione criteri per attuato sostenere i soci e i lavoratori con prestiti infruttiferi e anticipazioni Il CdA eletto nel 2012 sta provando a organizzare il proprio lavoro per obiettivi e strategie per raggiungerli. Questa impostazione del lavoro del CdA richiede corresponsabilità e delega: riteniamo sia importante costruire un percorso – anche formativo che stiamo portando avanti già dai primi mesi del 2013 – in cui “consegnare” ai consiglieri e anche ai responsabili di settore e funzioni gli strumenti per lavorare. 14 15 PARTECIPAZIONE SOCIALE A - caratteristiche della base sociale La Base Sociale, continua a costituire e rappresentare il riferimento primario per il raggiungimento e il mantenimento degli obiettivi della vita cooperativa. Nel 2012 i soci lavoratori costituiscono il 79% della base sociale e sono il 53% del totale dei lavoratori. (numero persone) maschi femm totale Soci lavoratori 9 15 24 Soci lav. svantagg 4 2 6 Soci volontari 6 2 8 19 19 38 Totale 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 21 26 26 30 29 30 29 30 5 5 7 7 7 9 8 8 26 31 33 Evoluzione della base sociale per tipologia di soci 37 36 39 37 38 Soci Lavoratori Soci Volontari Totale Turn over della base sociale soci usciti soci totale entrati Recessioni Esclusioni soci fascia di anzianità fino 2 anni >2 fino 4 anni >4 fino 6 anni >6 fino 8 anni >8 anni soci fondatori Totale 2010 4 1 - 39 2011 3 5 - 37 2012 2 1 - 38 num.soci % 4 10,5% 7 18,4% 4 10,5% 4 10,5% 17 44,7% 2 5,3% 38 100,0% 16 Composizione per fascia di anzianità Oltre il 60% dei soci ha un’anzianità superiore ai 6 anni. B - partecipazione e democrazia Assemblee Crediamo e ci diciamo che l’Assemblea è il “cuore” della partecipazione democratica alla vita della cooperativa, però di fatto registriamo un calo notevole della partecipazione. Ci chiediamo il perché e abbiamo anche provato a cambiare giorno e ora della riunione, a intensificare il numero delle Assemblee, a diradarle, a modulare incontri per settore e assemblee plenarie… Sicuramente dovremmo prepararle in modo che sia favorita la partecipazione, ma non sappiamo come… Anno Data 27-mar 2010 % % partecipaz deleghe . 53% 15-mag 42% 26 mar 39% 14 mag 35% 2011 Odg - verifica situazione organizzativa per settori - varie ed eventuali - presentazione, discussione e approvazione del bilancio economico 2009 - presentazione, discussione e approvazione del bilancio sociale 2009 - varie ed eventuali - Settore ristrutturazione Situazione certificazione di qualità Percorso di revisione del regolamento Situazione settore pulizie Iniziative sociali Varie ed eventuali Presentazione, discussione e approvazione del Bilancio economico al 31/12/2010 Varie ed eventuali 17 16 lug 41% 03 nov 47,5% 19-mag 46,1% 25-lug 39,48% 2012 0,5% Presentazione, discussione e approvazione del Bilancio Sociale al 31/12/2010 Varie ed eventuali Delibere in merito all’adozione di provvedimento per la salvaguardia dei livelli occupazionali ex art. 7 del regolamento - approvazione del Bilancio chiuso al 31/12/2012 2,5%- - rinnovo cariche - comunicazione relativa all’esito della Revisione ; - varie ed eventuali - presentazione, discussione e approvazione del Bilancio 5,13% sociale; - varie ed eventuali. C - organi e ruoli di governo 2005 Num. sedute CdA 11 n. medio consiglieri presenti 3 2006 13 5 2007 13 5 2008 11 5 2009 14 5 2010 8 4,6 2011 13 4,4 2012 11 5 In questo anno il CdA si è riunito spesso, molte volte previo lavoro con i Responsabili dei settori o funzioni, per verificare l’andamento della cooperativa e indicare le linee di indirizzo D - partecipazione economica Capitale sociale Nel corso del 2012, hanno proseguito l’adesione al Fondo Jeremie, quattordici soci: in questo periodo questo aumento del capitale sociale continua ad esserci di grande aiuto. La quota individuale di adesione al fondo è di 4000 €/socio mentre la quota sociale ordinaria è rimasta 25,82 €/socio. In particolare si ha la seguente situazione: 18 Composizione del capitale sociale sottoscritto per tipologia di soci (€) 2011 % 2012 % Soci ordinari/lavoratori 48775 85,60% 48775 85,60% Soci volontari 8207 14,40% 8207 14,40% Totale 56981 100% 56981 100% descrizione E’ da ricordare che la Cooperativa ha scelto di valutare la richiesta di adesione a socio da parte dei lavoratori solo dopo che questi hanno acquisito una consapevole conoscenza della realtà cooperativa: scelta maturata avendo scoperto che alcuni dei nostri colleghi hanno sperimentato in precedenza una “cooperazione” che “copre” interessi che possono nuocere ai soci (salari convenzionali; quote sociali molto ingenti; fallimenti a carico dei soci). Un tempo di reciproca conoscenza permette ai nuovi lavoratori di guardare con fiducia alla cooperativa, sperimentando la “legalità” offerta dalla cooperazione. 19 A - caratteristiche delle risorse umane Anche nel 2011 è stata portata disagio. avanti con decisione la scelta di attuare solo rapporti di lavoro subordinato in applicazione del CCNL delle Cooperative Sociali. L'assunzione comporta un reciproco impegno nella forma del rapporto di lavoro a tempo indeterminato. I rapporti di lavoro a tempo determinato, comunque presenti, sono giustificati da necessità organizzative, quali sostituzioni di lavoratori temporaneamente assenti, oppure concordati con i servizi sociali invianti persone per le quali il lavoro è solo un piccola una parte del percorso personale di uscita dal - Evoluzione della base lavorativa e degli organici (risorse umane) 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Lavoratori soci 21 26 26 30 29 30 29 30 Lavoratori non soci 22 13 20 16 22 22 24 27 43 39 46 46 51 52 53 57 totale - Assunzioni: andamento annuale e progressivo degli inserimenti A fine 2012 i dipendenti erano 57: il numero elevato è dato dall’acquisizione a fine anno di un appalto che ha comportato l’assunzione di n. 6 lavoratori, mentre con l’inizio 2013 6 persone assunte – anche da lunga data – sono passate ad altra impresa in seguito alla perdita degli appalti di un cliente. Ad oggi, dal 1984, sono state impiegate nella cooperativa 303 persone. 20 - Paese di provenienza La base lavorativa è strutturalmente costituita da un campione di persone molto eterogeneo per età, paese di provenienza e condizione sociale. Trasformare questa eterogeneità in ricchezza è obiettivo ormai costitutivo della Cooperativa. Nel 2012 la provenienza dei 57 dipendenti si riferisce a 16 paesi. Solo il 40,35% delle persone che operano in cooperativa non hanno cittadinanza italiana. - Titolo di studio conseguito Per i lavori che svolgiamo in cooperativa non sono richiesti particolari titoli di studio. Per alcuni ruoli o responsabilità tecniche sono richieste competenze specifiche. Dobbiamo però constatare che soci e lavoratori arricchiscono la cooperativa con le conoscenze e la formazione acquisite nei loro paesi di origine anche se qui i loro titoli non sono riconosciuti. I B c c 21 - Livelli salariali Livelli salariali 2010 A1 A2 B1 C3 D2 D3 E1 E2 40 6 1 47 2011 2012 15 1 26 8 1 1 17 1 30 7 0 1 0 1 52 57 La differenziazione dei salari attuata di fatto per la prima volta nel 2011 in seguito alla ”necessità” di avere figure professionali adeguate al nuovo settore di attività era accompagnata dalla promessa/opportunità di riflettere sul sistema di attribuzione dei livelli in base alla reale mansione svolta. La situazione di grave crisi, la mancanza di commesse per il nuovo settore edile, hanno di fatto bloccato qualsiasi possibilità di riflessione, perché non siamo in grado di prevedere un aumento dei costi… Resta comunque una questione seria! - Personale occupati: tipologia contrattuale e settore di appartenenza dipendenti Pulizie soci: non soci: TI TD tot Set. Edile 20 TI TD tot totale 22 5 S. generali Trasp. 3 2 0 0 0 0 20 5 3 2 17 2 1 0 Totale 30 0 30 6 0 1 0 23 2 2 0 20 7 27 43 7 5 2 57 Il settore più importante resta il settore pulizie. CIG: anche nel corso del 2012 abbiamo usufruito della CIG in deroga. I 6 lavoratori coinvolti hanno utilizzato complessivamente 820 ore. - Composizione delle risorse umane per classi di età anagrafica Questo grafico ogni anno ci ricorda che il tempo passa e invecchiamo… Tempo Pieno e Part Time dipendenti uomini TP soci: non soci: totale TI TD tot TI TD tot donne PT tot 9 5 0 0 9 5 10 5 TP 14 0 14 10 7 15 2 17 19 12 31 2 23 totale PT tot 4 10 0 0 4 10 1 5 14 0 14 28 0 28 21 8 29 57 0 6 1 11 6 6 12 5 21 26 Le donne sono il 45% dei lavoratori e l’81% di loro ha un contratto part-time. Gli uomini – che sono il 55% della forza lavoro – hanno lavoro part-time per il 39%. Il ricorso al part time è funzionale sia alle necessità delle commesse (per lo più pulizie), che alle indicazioni dei servizi invianti (nel caso di persone assunte in forza della legge 381 e non solo) e anche alle richieste soprattutto delle lavoratrici madri. - Turnover delle risorse umane andamento risorse umane e turnover 2008 2009 2010 2011 2012 39 44 47 48 57 Totale lavoratori entrati: - tempo indeterminato - tempo determinato - Co.Co.Pro - collaboratori profess. 21 22 11 15 13 4 17 - 5 17 - 7 4 - 9 6 - 7 6 - Totale lavoratori usciti: - pensionamento - licenziamento - fine contratto - dimissioni - defunti 21 17 8 14 9 0 0 15 5 1 1 2 11 3 0 0 3 2 3 0 0 1 7 6 0 0 0 6 3 0 0 +5 +3 +1 +4 TOTALE RISORSE UMANE TURNOVER: Variazione organico: I dati di questa tabella e del relativo grafico comprendono le assunzioni e le dimissioni per sostituzioni dei periodi di assenza temporanea quali ferie, malattia e maternità. 24 Il numero dei lavoratori con più di 5 anni di anzianità aumenta percentualmente. Guardando all’andamento degli ultimi anni possiamo dire che così come l’anzianità anagrafica anche quella lavorativa è favorita dalla stabilità del contratto. 25 B - Attività di formazione • Formazione ordinaria fruita nel corso del 2012 Titolo e contenuti percorso formativo Agenzia formativa Ore corso n. partecipanti Corso sistemi a secco Knauff Lothar 16 2 Bilancio delle competenze Consorzio SIS 24 6 24 8 Formazione permanente Dott.ssa tutor e responsabili Bottanelli Elena C - Promozione, valorizzazione e sostegno delle risorse umane Anche nel corso del 2012 si è operato in continuità con le scelte effettuate in passato e in considerazione anche del fatto che alcuni nostri servizi si riferiscono a prestazioni modeste poco remunerate, si è cercato di mantenere, per quanto possibile, una certa uniformità dei livelli di inquadramento al fine di garantire a tutti i lavoratori, soci e non soci, una retribuzione dignitosa. Nell’anno 2012 il CDA previa un’attenta valutazione dei singoli casi è venuto incontro ad esigenze personali espresse di alcuni soci concedendo € 16.844 come anticipo TFR e € 3.305 come prestiti infruttiferi concordando con la singola persona le modalità di restituzione. D – Risorse volontarie Rispetto al 2011, nel 2012 la situazione è rimasta invariata: a fine anno i soci volontari erano 8. Due di loro sono soci fondatori, che seguono con amicizia la vita della cooperativa “da 26 lontano” sempre pronti a rispondere ai nostri appelli. Un altro socio volontario, è socio della cooperativa da più di 20 anni e segue assiduamente i momenti di partecipazione democratica della cooperativa (Assemblee, riunioni, etc). Un socio con ormai oltre 10 anni di appartenenza ci sostiene con la propria disponibilità anche lavorativa Gli altri 4 soci: 3 di loro sono ex-lavoratori che hanno sempre avuto un legame molto forte con la cooperativa e l’ultimo è un professionista incontrato nell’ambito di una consulenza, che è presente appoggiando il progetto ideato con lui. A - modalità di gestione dell’inserimento lavorativo Numero di persone svantaggiate occupate in Cooperativa Al 31/12/2012 i lavoratori svantaggiati inseriti in Cooperativa erano 18. Ad oggi il rapporto fra i lavoratori svantaggiati e gli altri si attesta sul 46% (calcolato col la formula ‘lav. svantagg./(totale lavoratori – lav. svantagg.)’ prevista dalla legge 381). L’applicazione dell’art. 14 del D.Lgs. 276/03, ci ha permesso di incrementare le commesse “dedicate” alle persone svantaggiate, da parte di imprese profit: un lato positivo di questo provvedimento è sicuramente quello di far conoscere le potenzialità delle persone invalide, se inserite in un contesto, che “si organizzi” intorno alla fragilità. Abbiamo qualche perplessità relativa al fatto che poi le imprese non integrano nel loro organico In fondo, chi di noi non è fragile? Quante persone non invalide faticano a “stare” nel mondo del lavoro? Come rendere inclusivo il mondo del lavoro? Proprio a partire dai più deboli, no-profit e profit potrebbero incontrarsi in modo proficuo. Questione sempre aperta è la distinzione operata dalla legge fra svantaggiati e non svantaggiati e non svantaggiati…che non riesce di fatto a “comprendere” il reale disagio che vivono le persone e a sostenere i percorsi di emancipazione. Pulizie psichici, fisici psichiatrici minori totale Manut. Trasp. amm.ne Totale 8 6 - - 2 1 - - 10 7 0 14 0 3 0 17 27 28 Il 2012 si chiude con un attivo di bilancio di euro 68.622=. Tale risultato è stato determinato dal contributo di euro 120.000 ricevuto dalla Fondazione Peppino Vismara, che ha finanziato la creazione di un nuovo settore di attività che è quello delle Ristrutturazioni edili. Senza questo finanziamento non avremmo avuto le forze per sostenere i costi di avvio di una nuova attività, soprattutto tenuto conto degli effetti della crisi che ha fatto sì che tutte le nostre aspettative di acquisizione commesse nei settori legati ai lavori edili (quindi anche manutenzioni, imbiancature ed elettricità) siano state disattese. Al 31/12, come deliberato dal CdA sia nel 2011 che nel 2012 dal nuovo CdA appena eletto, abbiamo definitivamente chiuso il settore Manutenzioni, dopo aver accompagnato in un lungo percorso i lavoratori che erano impegnati in queste attività: i colleghi sono stati tutti reimpiegati in altre attività e per fare questo abbiamo sia progettato corsi per la riqualificazione professionale (decorazioni per l’imbiancatura che avrà così 2 operatori e 2 corsi ANID per il collega che dovrà occuparsi in modo più diffuso di Derattizzazioni, disinfezione e disinfestazione) che proposte di svolgimento dell’attività lavorativa in altri settori (pulizie e trasporti). La costruzione di un nuovo assetto delle attività avrà però effetto nel 2013. Alcuni dei nodi individuati lo scorso anno rimangono ancora irrisolti: la definizione dei prezzi per il nuovo settore di attività (le commesse sono state pochissime e di dimensioni ridotte …). La sfida centrale che abbiamo cercato di affrontare è stata quella dell’acquisizione di nuove commesse attraverso un’azione di promozione della nostra attività: abbiamo rivisto il sito, la presentazione della cooperativa, il depliant che è stato sostituito dalle cartoline promozionali e soprattutto – abbiamo fatto alcuni spot radio e partecipato alla fiera “fa la cosa giusta”. La preparazione di tutti questi strumenti ha occupato alcuni mesi e solo nel 2013 abbiamo cominciato a raccogliere i primi frutti di queste azioni che però andranno sviluppate e accompagnate da maggiore consapevolezza e formazione per la ricerca di nuove commesse e nuovi clienti. Il 2012 è stato anche l’anno in cui 2 degli elementi che avevamo individuato come punti deboli della nostra cooperativa, si sono concretizzati: - la “nicchia” dei servizi interbibliotecari che ci eravamo un poco ritagliati è “saltata”: il ribasso economico come unico criterio per la valutazione delle offerte ha fatto sì che abbiamo perso un servizio e la concorrenza di grossi operatori di logistica (loro pure in crisi) ci ha fatto sfumare la possibilità di gestione di un nuovo servizio; - il nostro cliente più “grosso” (quasi il 30% del fatturato) per abbassare i costi ci ha dato disdetta e invitato ad una gara in cui rimetteva in gioco gli stessi servizi, alle stesse condizioni ma considerando solo il miglior prezzo come criterio per l’assegnazione delle commesse: abbiamo mantenuto solo uno dei 3 centri a noi affidati. Questo è stato molto difficile per tutti noi, anche perché le prospettive 29 che si sono aperte per le persone impegnate in quegli appalti sono tutt’altro che rosee. A questo proposito abbiamo impegnato tante energie e anche risorse (consulenze legali) per cercare di garantire le migliori condizioni possibile per il passaggio del personale alla nuova impresa. Per le pulizie – grazie anche alla presenza di un socio lavoratore ormai “storico” – si è aperto un fronte interessante: quello delle pulizie straordinarie che hanno dato respiro al settore… Anche nel 2012 abbiamo fatto ricorso alla CIG per alcuni lavoratori dei settori Manutenzioni, Imbiancatura ed Elettricità che non avevano commesse: le ore di CIG in deroga utilizzate in un anno fra tutti lavoratori per cui sono state richieste sono state 800 in totale (il lavoratore che ne ha fatte di più ne ha accumulate 250…) perché si è provveduto ad affidare a questi lavoratori tutte le commesse di lavoro straordinarie e tutte le occasioni di sostituzione di altro personale. Per il 2013 non ricorreremo ulteriormente a questa misura. Di seguito il conto economico riclassificato. ANNO 2012 2011 2010 determinazione del valore aggiunto VALORE DELLA PRODUZIONE 1-'Ricavi delle vendite e delle prestazioni (al lordo dei ristorni) 1.185.069 1.073.579 1.111.082 semilavorati e finiti - - 39.397 3-'Variazione dei lavori in corso su ordinazione - - - 2-'Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, 5-'Altri ricavi e proventi, con contributi in c/esercizio assimilabili a ricavi 120.000 TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE (A) 1.305.069 65.507 1.139.086 3.865 1.114.947 COSTI DELLA PRODUZIONE 6-'Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci (esclusi conferimenti da soci) 74.443 83.917 76.353 143.008 128.124 115.886 - 1.910 3.261 934 268 7.899 - - 5.704 6.716 7-'Per servizi - eccetto costi a) da soci; b) relativi all'acquisto di prestazioni di lavoro autonomo, co.co.co., occasionale e assimilati; c) relativi all'acquisto di servizi dal mondo cooperativo. 8-'Per godimento di beni di terzi 11-'Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 12-'Accantonamento per rischi 14-'Oneri diversi di gestione - eccetto tributi indiretti, assimilati e liberalità TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE (B) DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A(A-B) 15-'Proventi da partecipazioni 16-'Altri proventi finanziari: 9.582 237.088 221.934 212.981 1.067.981 917.152 901.966 - - - 114 298 187 2.006 901 1.751 17-'Interessi e altri oneri finanziari - eccetto a) la parte che remunera il capitale di credito (oneri finanziari di competenza); b) la parte che remunera prestito sociale; c) la parte che remunera prestiti dal mondo cooperativo in senso lato 30 17-bis. utili e perdite su cambi - TOTALE PROVENTI ED ONERI FINANZIARI - 18-rivalutazioni 20-'Proventi straordinari 21-'Oneri straordinari - eccetto le imposte relative a eserc. prec. TOTALE PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI 1.891 603 - 1.564 - - - 5.007 1.340 150 435 4.385 12.853 4.572 Valore aggiunto globale lordo "sociale" da distribuire - 1.070.661 - 3.045 913.503 - 12.703 887.699 Nel 2012 le pulizie sono state l’attività prevalente, trasporti libri e servizi raccolta sul territorio hanno mantenuto il loro volume di attività e fondamentale è stato il contributo della Fondazione Vismara che ha avuto un’incidenza del 9% dei ricavi. Per la nostra cooperativa è assolutamente straordinario questo in quanto mai negli ultimi 15 anni abbiamo ricevuto contributi così importanti: è dettato dalla straordinarietà dell’attività avviata che ha richiesto ingenti investimenti e anche l’impiego di persone con professionalità specifiche e quindi con maggior impatto economico. Nel complesso il fatturato realizzato è stato maggiore di quanto preventivato anche se le attività di manutenzione, imbiancatura e ristrutturazioni sono state al di sotto del preventivo, che era comunque stato fatto con criteri di grande prudenza. La tipologia di clienti/ricavi resta sostanzialmente la stessa, anche se alcuni elementi sono connotati dalla crisi: le famiglie ci hanno commissionato meno lavori, mentre alcuni enti e cooperative leggono come una delle possibili risposte alla crisi quella di affidare a realtà noprofit i servizi di cui hanno bisogno. Una scelta di qualità del lavoro! Ci sembra un buon antidoto alle difficoltà e forse anche un segnale di “scelta di campo” in controtendenza con 31 la logica del risparmio a qualsiasi condizione. Come già osservato- come mai fino ad ora – il contributo per l’avvio di un’attività nuova ha inciso sul risultato economico dell’esercizio. Del resto avevamo richiesto il contributo proprio perché sapevamo che lo sforzo era superiore alle nostre possibilità. I risultati dei settori pulizie e trasporti, comunque postivi, hanno permesso di realizzare l’utile che presentiamo, consolidando ulteriormente le nostre possibilità finanziarie e anche patrimoniali. Resta di fatto costante il rapporto fra valore della produzione e costi sostenuti: la leggera inflessione percentuale dei costi del 2012 è dovuta all’incidenza del ricavo da contributo…che non ha comportato costi diretti percentualmente proporzionati. 32 Ecco come abbiamo “usato i soldi” ricavati: distribuzione del valore aggiunto 2012 2011 2010 all'azienda 10-'Ammortamenti e svalutazioni - solo parte a) + b) + c) 26.431 utile d'esercizio - parte trattenuta definitivamente 66.563 totale 92.993 26.845 31.121 - - 10.118 13.577 16.727 17.544 alla Comunità 14-'Oneri diversi di gestione - tributi indiretti e assimilati e liberalità 5.436 5.190 3.982 di cui tributi locali e regionali 4.936 4.390 2.982 500 800 1.000 - di cui liberalità 21-'Oneri straordinari per imposte relative a eserc. prec. - 5-contributi in conto esercizio senza obbligo di controprestazione totale - - - - - 1.632 791 319 3.805 4.399 3.663 ai soci a) cooperatori per lavoro dipendente 564.442 per ristorni sul lavoro (dipendente, collaborazione, autonomo) al Lavoro 33 - 529.596 - 560.495 - totale a) 564.442 529.596 560.495 totale 564.442 529.596 560.495 7-'Costi per servizi - relativi all'acquisto di prestazioni di lavoro autonomo, occasionale e assimilati 9-Costi per il personale (dipendenti NON soci) totale - 2.276 5.168 404.961 353.809 293.599 404.961 356.085 298.767 al mondo cooperativo acquisto di beni e/o servizi dal mondo cooperativo interessi versati su prestiti da mondo cooperativo somme devolute ai fondi mutualistici totale - 3.453 4.191 2.198 3.130 2.464 2.059 - - 4.257 6.583 6.655 al Capitale di credito 17-'Interessi e altri oneri finanziari - solo la parte che remunera il capitale di credito (oneri finanziari di competenza) 203 valore aggiunto globale lordo "sociale" distribuito 1.070.660 112 575 913.502 887.698 Il valore aggiunto viene distribuito – come sempre - in massima parte ai lavoratori , circa il 75%. Fra i lavoratori – tutti dipendenti – il 58% dei ricavi và ai lavoratori soci e il 42% ai lavoratori non soci. Nel 2012 non abbiamo avuto alcuna altra forma di prestazione di lavoro se non quella dipendente. Di seguito tutte le voci relative alla distribuzione della “ricchezza prodotta”: 34 Negli ultimi anni, alla luce di maggiori esigenze formative, di acquisizione di servizi, finanziamenti…abbiamo cercato di fare riferimento al mondo cooperativo. E’ stata una scelta precisa anche quella di rivolgersi a banche cooperative. Percentualmente gli acquisti dal mondo cooperativo sono piccoli, ma i nostri acquisti si riferiscono principalmente all’acquisizione di beni (carburanti, attrezzature, prodotti detergenti, prodotti di idarulica, elettricità, imbiancatura, etc) in cui non abbiamo ancora trovato fornitori “cooperanti”. Stiamo però cercando e trovando imprese che fanno riferimento ai valori del commercio equo e solidale e della sostenibilità ambientale: a loro ci stiamo rivolgendo per la fornitura di servizi e di materiali per le pulizie… sempre con un occhio alla prossimità (km 0). Proveremo a rendicontare a partire dal 2013 questo particolare gruppo di fornitori. 35 La crisi economica e la crisi dei settori di alcuni dei nostri settori di attività hanno comunque ristretto il margine operativo lordo, contrazione dimostrata anche dal passivo di bilancio. La nostra cooperativa ha una “cultura economica” semplice e concreta, tipica dei lavoratori che “hanno famiglia”. La cooperativa è di tutti noi, l’attività che svolgiamo insieme come cooperativa ci garantisce uno stipendio basso ma ad oggi sicuro e costante e per noi è assolutamente prioritario che la cooperativa sia solida… è un nostro bene, un nostro patrimonio! Le scelte che facciamo programmando le nostre attività hanno sempre anche questo obiettivo: consolidare e valorizzare la nostra impresa con lo stile e gli strumenti adeguati alla cooperazione sociale 36 Dopo 2 anni di risultato negativo e a fronte di importanti investimenti negli ultimi 5 anni, il risultato positivo del 2012 viene a rinsaldare le riserve e a ampliare la nostra disponibilità finanziaria. Ci pare che questo possa essere un atteggiamento prudente in vista dei mesi difficili che nel 2013 stiamo vivendo. La relativa serenità di oggi continua ad essere uno strumento di sostegno per i soci e i lavoratori a cui, senza rischio di compromettere l’attività ordinaria della cooperativa, possiamo continuare a garantire prestiti infruttiferi, acconti e anticipazioni del TFR: anche questo è un obiettivo piccolo, ma concreto con cui viviamo la mutualità della cooperativa. 37 Espressione di lavoratori e di soci-lavoratori Nota Metodologica L’obiettivo di questa analisi è rilevare il livello qualitativo e la rispondenza in termini di efficienza ed efficacia delle finalità e dell’operato della Cooperativa stessa. Coerentemente con la missione riveste particolare importanza anche la rilevazione del grado di benessere e di solidarietà percepito dai lavoratori, soci e non soci. Il metodo utilizzato si basa sull’uso di questionari predisposti per la rilevazione periodica di indicatori significativi al fine di individuare punti di forza da sviluppare, punti di debolezza da correggere, e aree dove concentrare gli sforzi. Viene verificata anche l’adeguatezza della impostazione e della struttura interna nell’intento di migliorare sia la qualità del lavoro, sia i servizi offerti alla clientela. Nel 2012, il consigliere del CdA delegato a coordinare il gruppo di lavoro sul Bilancio sociale, ha rivisto le domande dei questionari relativi ai soci e ai lavoratori con 2 attenzioni specifiche: - il linguaggio, in modo che i questionari fossero più facilmente comprensibili soprattutto per le persone di lingua madre non italiana; - tematiche rilevanti per il 2012. L’analisi è sviluppata con riferimento alle seguenti aree funzionali: - personale; - organizzazione; - comunicazione; - solidarietà. Osservazioni: I questionari compilati spogliati sono stati pochi ma crediamo che ciò sia dovuto in parte anche alla nostra mancanza di comunicazione e in parte alla disorganizzazione nel raccogliere i questionari stessi: per 2 anni non li avevamo più distribuiti e i soci e i lavoratori assunti più recentemente hanno scarsamente aderito alla compilazione. I questionari dei lavoratori restituiti sono stati 18 su 53; i questionari restituiti dai soci sono stati 15 su 38 (tutti soci lavoratori …). ANALISI DATI ESPRESSI DALLA BASE LAVORATIVA Valutazione rispetto agli aspetti specifici dell’area lavorativa: Il grado di soddisfazione espresso nel questionario - nonostante la scarsa adesione – è buona: 82. Il grafico sottostante mette in evidenza tale andamento in relazione alle 19 domande sottoposte: 38 area aspetto funzionale media pers soddisfazione proprio lavoro 83,3 pers possibilità gestione del proprio lavoro 94,4 org conoscenza organizzazione cooperativa 81,9 org giudizio sull'efficacia della cooperativa 79,2 sol relazione fra colleghi 82,4 com informazione sulla vita della cooperativa 77,8 com facilità di comunicazione con il CdA 77,8 com conoscenza mod decisionali 76,4 com conoscenza CdA 91,2 org giudizio sull'organizzazione 76,4 org fiducia responsabili 88,9 com conflittualità fra colleghi 65,3 sol sostegno della coop alle relazioni fra colleghi 80,6 pers soddisfazione per l'inquadramento salariale 70,6 pers equità degli stipendi fra i lavoratori 77,9 org soddisfazione orari di lavoro 80,9 org soddisfazione gest ferie e permessi 88,9 sol preoccupazione crisi 88,9 sol dichiarazione impegno contro la crisi 87,5 percezione media dei lavoratori grafico 82 Dalla’analisi delle risposte notiamo che sono state valutate con punteggio alto: - il senso di responsabilità per la propria mansione; - la conoscenza del CdA; - la fiducia nei responsabili; - la soddisfazione per le modalità con cui si usufruisce di ferie e permessi; - la disponibilità personale ad impegnarsi contro la crisi. La domanda relativa a difficoltà di relazioni fra colleghi era posta in forma affermativa e quindi il punteggio basso che ha ricevuto confuta in parte l’affermazione contenuta nel questionario: non ci sono tanti problemi e difficoltà nelle relazioni fra problemi … ma qualcuno sì! La preoccupazione che la crisi economica suscita è alta ma non lo consideriamo un aspetto positivo, ma sicuramente come aspetto di cui tenere conto e su cui riflettere. Le domande che hanno ricevuto un punteggio inferiore sono: la soddisfazione per lo stipendio … i nostri stipendi sono oggettivamente bassi! il giudizio sull’organizzazione della cooperativa; la conoscenza del modo in cui si prendono le decisioni in cooperativa; informazione sulla vita della cooperativa; facilità di comunicazione con il CdA. Le carenze “comunicative” sono sottolineate con decisione. Bisognerà riflettere anche sulla bassa percezione di equità nel sistema retributivo e capire esattamente cosa in particolare urta maggiormente. 39 - Evoluzione del giudizio negli anni: Nel complesso il grado di fiducia e soddisfazione per il fatto di lavorare in cooperativa sono positivi. Sarà importante capire quali sono le aspettative dei lavoratori e provare a intervenire almeno sugli aspetti in cui noi possiamo incidere aumentando l’impegno organizzativo. Valutazioni rispetto i singoli lavoratori: A livello di singolo lavoratore il giudizio espresso è in generale positivo; anche se si possono rilevare valutazioni singole disomogenee. Il grafico a fianco riporta l’andamento del grado di soddisfazione dei singoli lavoratori. Pochi sono casi che si scostano sensibilmente dalla media. Essendo i questionari anonimi e quindi non sovrapponibili non è possibile rilevare l’andamento nel tempo della percezione del grado di soddisfazione dei singoli lavoratori. In ogni caso, rimane aperto l’interrogativo su cosa definisca per ognuno il grado di soddisfazione. 40 ANALISI DEI DATI ESPRESSI DALLA BASE SOCIALE Valutazioni della base sociale: Per quanto riguarda i questionari compilati dai soci si rileva che il grado di soddisfazione medio è collocato sul livello 80 (scala 0-100) . Il grafico evidenzia i risultati deducibili dall’analisi delle risposte alle domande dei questionari. area funzionale media 1 differenza tra azienda e cooperativa 73,3 2 differenza tra socio e lavoratore dipendente 80,0 3 importanza di essere socio 93,3 4 comunicazione decisioni da parte del cda 71,7 5 fiducia nel cda rispetto alle proprie esigenze 80,4 6 attenzione ai problemi posti 76,7 7 importanza della partecipazione assemblee 88,3 8 importanza iniziative sociali 78,3 10 comunicazione soci - organizzazione 70,0 11 preparazione assemblee 75,0 12 modalità di partecipazione alle assemblee 73,3 13 decisioni in assemblea 71,7 14 maggior numero di assemblee 78,3 15 cda coinvolge i soci nelle decisioni 86,7 16 solidarietà fra i soci 76,9 17 solidarietà fra soci contro la crisi 86,7 percezione media dei soci…………… grafico 78,8 Fra i soci, il punteggio più alto La valutazione dell’importanza di essere socio; L’importanza di partecipare alle Assemblee; Il giudizio sulla capacità di coinvolgimento dei soci da parte del CdA; La rilevanza che può avere la solidarietà fra soci nell’affrontare la crisi. Maggiormente critico è il giudizio verso: Comunicazione fra soci e responsabili; Modalità decisionali in Assemblea; Modalità di partecipazione dei soci all’Assemblea; Comunicazione fra CdA e Responsabili con i soci. Assemblee e comunicazione soci/CdA sono un nodo che dovremo affrontare. 41 L’aspettativa dei soci verso la vita della cooperativa è un poco più alta rispetto a quella che hanno i lavoratori: leggiamo questo come segnale che il senso di appartenenza alla cooperativa è forte e ci si aspetta di più?! Il giudizio sulla qualità della “vita sociale” della nostra cooperativa è postivo anche se sicuramente migliorabile… I soci “anziani” sembrano più indulgenti nei confronti della cooperativa … speriamo che non sia per un inconscio senso di “autogiustificazione”… 42