Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi
crisi è la più grande opportunità per le persone e le nazioni, perché la crisi porta
progressi.
dalla
a notte oscura.
La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dall
È nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera se stesso senza essere "Superato".
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e da più
valore ai problemi che alle soluzioni.
La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza.
dell'incompetenza.
L'inconveniente delle persone e delle Nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie
d'uscita.
Senza la crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia.
agonia.
Senza crisi non c'è merito.
È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi
crisi tutti i venti sono solo lievi
brezze.
conformismo;
ormismo;
Parlare di crisi significa incrementarla e tacere nella crisi è esaltare il conf
invece, lavoriamo duro!
Finiamola
Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa,
che è la tragedia di non voler lottare per superarla.
Albert Einstein
Società Cooperativa sociale
Via Mazzini n. 33 – Sesto San Giovanni
Tel 022428988 Fax 0226268536 –
[email protected] – www.coopdettofatto.it
Premessa
Identità della cooperativa
- Mission
- Attività svolte
- Territorio di riferimento
- Storia
- Organi di gestione
- Struttura organizzativa
- Strategie e obiettivi
- Mappa dei portatori di interesse
Relazione sociale
Area della partecipazione sociale:
A - Caratteristica della base sociale
B - Partecipazione e democrazia
C - Organi e ruoli di governo
D - Partecipazione economica
Area delle risorse umane:
A - Caratteristiche delle risorse umane
B - Attività di formazione
C - Promozione, valorizzazione e sostegno
D - Risorse volontarie
Integrazione socio lavorativa:
A - Modalità di gestione dell’inserimento lavorativo
Dimensione economica
Valore della produzione
Distribuzione del valore aggiunto
Produzione e distribuzione ricchezza patrimoniale
Rischi interni ed esterni
Questionari e analisi qualitativa
Punti di forza e punti di debolezza
La preparazione del Bilancio Sociale ogni anno è occasione per fare un “bilancio di
senso”: durante l’anno guardiamo e affrontiamo uno a uno e in successione i temi, i
problemi, le emergenze … tirate le somme di tutto, quando assembliamo i vari capitoli
del Bilancio Sociale, lo “sguardo di insieme” si impone e si compone!
La crisi!
La crisi è stata la parola più usata da tutti nel 2012 (e purtroppo anche nel 2013…).
La crisi economica, la crisi politica, la crisi occupazionale, la crisi sociale … sta
toccando anche la nostra cooperativa ormai da tanti mesi.
E tocca anche ognuno di noi soci e lavoratori, e le nostre famiglie, e le scuole dei nostri
figli, e i nostri vicini, e i nostri quartieri …
Insomma, siamo tutti un poco più affaticati, più spaventati e più sfiduciati che nel recente
passato! Lo leggiamo ogni giorno sui giornali e “sim-patizziamo” con la fatica di tanti.
Non siamo di quelli che pensano che basti “pensare positivo” per cambiare le cose: ai
pensieri devono seguire decisioni, ferma determinazione, desideri, azioni, programmi e
progetti!
Con questa lettura del senso dell’attività della Detto Fatto nel 2012, con questo sguardo
d’insieme che poniamo sul nostro vissuto, proviamo a dare ascolto - senza ingenuità - ad
altri punti di vista sulla crisi e ad orientare le scelte per la nostra cooperativa al
“lavorare duro” e al “lottare contro la crisi”!
L’Assemblea di approvazione del presente bilancio il 24/05/2013 ha accolto il presente
testo, frutto della riflessione collegiale del nuovo Consiglio di Amministrazione che ha
usato tempo per osservare i dati qui presentati.
Il Consiglio d’Amministrazione.
3
Alcuni dati al 31/12/2012:
Denominazione
DETTO FATTO SOC. COOP. SOCIALE
Indirizzo sede legale
Via Mazzini, 33
20099 SESTO SAN GIOVANNI - MI
Forma giuridica e modello di riferimento
S.r.l.
Tipologia
Cooperativa Sociale tipo B
Data di costituzione
19/12/1984
Codice Fiscale
07659880152
Partita IVA
00867880965
N° iscrizione Albo Nazionale società
A101475
N° iscrizione Albo Regionale cooperative sociali n. 155 sezione "B" foglio 78
n. occupati
57
n. soci
38
Tel e Fax
02 2428988 - 0226268536
Sito internet
www.coopdettofatto.it
e-mail
[email protected]
Per quel che riguarda storia, Statuto, Mission e attività svolte ci limitiamo in queste
pagine ad una breve sintesi e rimandiamo chi fosse interessato ad approfondire la
lettura, al nostro sito www.coopdettofatto.it
4
“La Cooperativa attua in forma mutualistica e senza fini speculativi l’autogestione
dell’impresa che ne è l’oggetto, dando continuità di occupazione lavorativa ai soci alle
migliori condizioni economiche, sociali e professionali. (…)”.
La Cooperativa si propone di raggiungere questa finalità attraverso le seguenti politiche:
obiettivo fondamentale è l’inserimento lavorativo di persone in difficoltà e il loro
reinserimento nel cosiddetto “mercato ufficiale” promuovendo la capacità di relazionarsi
con gli altri soggetti lavorativi, la consapevolezza del lavoro che si sta svolgendo e la
responsabilità nell’esecuzione dei lavori.
Proprio per questo il cuore del bilancio sociale
qui presentato verte, soprattutto, sulla qualità
dell’esperienza lavorativa in cooperativa e sulla
sua evoluzione nel corso degli anni.
In concreto, tale obiettivo viene perseguito
mettendo in atto le seguenti azioni:
-
-
-
obiettivo
fondamentale
è
l’inserimento lavorativo di
persone in difficoltà e il loro
reinserimento nel cosiddetto
“mercato
ufficiale”
promuovendo la capacità di
relazionarsi con gli altri
soggetti
lavorativi,
la
consapevolezza del lavoro
che si sta svolgendo e la
responsabilità nell’esecuzione
dei lavori.
offerta di un lavoro stabile e retribuito;
offerta di un ambito specifico
d’intervento, nel quale il socio o il
lavoratore è chiamato ad assumere una
sua competenza;
attenzione posta sulla qualità: nel lavoro,
nel grado di coinvolgimento dei soggetti
nell’esecuzione e nelle relazioni tra
colleghi;
ricerca di una direzione collegiale: con
l’istituzione di momenti allargati di
decisionalità che vanno oltre il CdA e con lo sviluppo della sensibilità nei
confronti sia delle capacità che dei problemi dei singoli.
I valori di riferimento che vorremmo ci caratterizzassero:
-
-
-
-
la tutela: rifiuto di tutte le forme di lavoro precario e/o flessibile nel caso in cui
risultino penalizzati i lavoratori; applicazione del Contratto Nazionale delle
Cooperative Sociali e dello Statuto dei Lavoratori; utilizzo delle borse-lavoro in
vista dell’assunzione o come strumento di verifica richiesto dai servizi invianti;
la stabilità: negazione di un “usa e getta” delle persone, utilizzate unicamente in
funzione dei bisogni lavorativi; ricerca di attività lavorative per un inserimento
stabile nel corpo della cooperativa; interventi finalizzati a realizzare un rapporto
lavorativo continuativo, anche venendo meno il singolo lavoro per il quale il
dipendente era stato assunto;
la partecipazione: dall’esigenza dello stipendio, come motivazione primaria, al
coinvolgimento quotidiano nella progettualità della cooperativa, facendo tesoro
della diversità delle storie, delle sensibilità e delle esigenze personali;
l’attenzione alle condizioni di lavoro: acquisizione di strumenti o modalità
lavorative che possono alleviare la fatica e che tutelino il lavoratore da rischi.
5
Pulizie ordinarie
servizi di pulizia giornalieri o con cadenza diversa, in base alle effettive
esigenze, di:
Strutture residenziali, Uffici, Teatri e sale convegno
Pulizie spazi esterni:
Cortili, Giardini e spazi verdi, Vetrate
Pulizie straordinarie:
interventi straordinari e a spot:
Superfici vetrate, pulizia a fondo degli ambienti, trattamento delle
pavimentazioni
Nel 2012 il settore pulizie ha acquisito nuove commesse, piccole ma continuative e –
grazie alla possibilità di impiego di alcuni lavoratori uomini – abbiamo svolto parecchi
lavori straordinari di pulizie straordinarie (pulizie e spostamenti materiali, sgombero
cantine e solai, …).
Quello che ha segnato in modo molto profondo la cooperativa è stata la perdita – a partire
dal 1 gennaio 2013 – di due appalti per la pulizia di strutture residenziali della
Fondazione la Vincenziana: le nostre colleghe sono state riassorbite dall’impresa
subentrante, ma le modalità di gestione del passaggio di appalto e soprattutto le logiche
sottese a questo cambio d’appalto urtano profondamente con quello che cerchiamo di
portare avanti in quanto cooperativa sociale…
Temiamo che la crisi ci porterà a vedere altre situazioni dove la logica del contenimento
dei costi ( e la logica del profitto … da parte delle nostre concorrenti) saranno in grado di
mutuare qualsiasi cosa.
A Dicembre 2012, per venire incontro ad una situazione di emergenza del Comune di
Milano, abbiamo cominciato a gestire il servizio delle docce Comunali: abbiamo
assorbito tutto il personale impegnato fino ad allora nell’appalto e garantito la continuità
del servizio rivolto a fasce molto deboli della popolazione… Ad oggi il servizio sta
proseguendo anche se con molte difficoltà date dall’incertezza delle risorse dell’ente
comunale.
Nel complesso il settore ha potuto garantire continuità di lavoro ai lavoratori e ha potuto
incrementare le attività…almeno a tutto il 31/12/12.
6
Derattizzazioni, disinfezioni e deblattizzazioni
Interventi a spot oppure programmati periodici
Già da alcuni anni svolgiamo questo tipo di lavori: nel 2012 abbiamo deciso di
rafforzare la nostra offerta: il direttore tecnico dell’attività ha frequentato corsi di
approfondimento e specializzazione che ci stanno permettendo di ampliare
l’offerta e differenziarla. Abbiamo anche messo a punto un piano per lo sviluppo
di queste attività che potrebbero offrire competenze anche a nuovi lavoratori.
Impianti elettrici
Rifacimenti, adeguamenti, in appartamenti privati, uffici, capannoni e
ambienti di lavoro. Reti dati.
Imbiancature e smaltature
imbiancature e tinteggiature di appartamenti, uffici, ambienti di lavoro,
capannoni, …
Interventi su interni abitativi
Pareti divisorie in cartongesso e sistemi a secco
Manutenzioni
Riparazioni di falegnameria, idrauliche, serramentistiche
Nel 2012 si è proseguito con il piano biennale elaborato per dare sostenibilità economica
e organizzativa a questo tipo di attività:
imbiancature: i 2 soci individuati per portare avanti l’attività hanno frequentato alcuni
corsi per ampliare l’offerta. Il fatturato rispetto al 2011 è stato praticamente dimezzato,
crediamo sia un effetto della crisi per cui chi appena può risparmia con il “fai da te” e con
il ricorso al mercato sommerso;
elettricità: il fatturato dell’attività – assolutamente esiguo e quasi ininfluente – rimane
costante da anni. Il collega impegnato in questi servizi part-time, continua però a seguire
corsi di aggiornamento;
manutenzioni: nel 2012 abbiamo mantenuto le commesse in essere e – vista la mancanza
di commesse – abbiamo svolto i lavori che ci sono stati richiesti però su preventivo e non
con contratti di manutenzione. Il passaggio al nuovo assetto è stato assolutamente
naturale per i clienti storici e anche i lavoratori precedentemente impegnati in questo
settore hanno colto positivamente l’opportunità di “specializzarsi” in attività comunque
attinenti alle mansioni svolte fino ad ora…. Con il 31/12 abbiamo attuato le decisioni
7
prese dal Cda e l’attività è stata chiusa: le ragioni di questa scelta sono state indicate nei
Bilanci sociale ed economico del 2011 e nel capitolo sulla dimensione economico di
questo bilancio.
Ristrutturazioni edili
Chiavi in mano, di interni
E’ stato il secondo anno di vita del nuovo settore, nato nel periodo peggiore per l’edilizia
dagli ultimi decenni. Fino alla primavera 2012 non sono arrivate praticamente richieste di
preventivi, poi lentamente siamo riusciti a svolgere qualche piccolo lavoro di
ristrutturazione: rifacimento bagni, cucine, spostamento porte, pareti in cartongesso…
Il rimando avuto dai clienti è stato positivo e con la fine dell’anno e soprattutto primavera
2013, finalmente abbiamo cominciato a ricevere richieste di sopralluogo: non tutti i
preventivi vengono accettati, ma almeno stiamo lavorando!!!
La possibilità di svolgere lavori e commesse è importante per potere mettere a punto
l’organizzazione pensata, individuare i bisogni anche di maggiore professionalizzazione e
anche per potere creare il nostro listino prezzi.
Realmente in questo tipo di lavoro si possono coinvolgere lavoratori giovani che possono
motivare in questo settore la voglia di imparare e di fare: era il nostro obiettivo!!!
Logistica e movimentazione
Servizi di collegamento per Sistemi Interbibliotecari
Trasporti in conto terzi
A Luglio 2012 abbiamo partecipato alla gara di appalto per la gestione del prestito
interbibliotecario del Vimercatese: la gara prevedeva unicamente il criterio del ribasso
economico e nonostante avessimo deciso di non partecipare ad alcuna gara che preveda
unicamente parametri economici, abbiamo concorso e abbiamo evidentemente perso…
Per quel che riguarda i servizi di raccolta siringhe sul territorio del Comune di Cologno
nel 2012 come da tanti anni, i servizi sono proseguiti dando continuità di occupazione a 2
soci che dal 2001 ininterrottamente svolgono questa mansione!
8
Anche quest’anno i servizi che offriamo continuano ad essere
concentrati sul territorio di Milano. I servizi di collegamento
interbibliotecario coprono, oltre la città di Milano, anche la provincia
Sud-Est, Nord-Est e il Vimercatese: sono un’occasione di continuità
che permette il radicamento delle persone nel loro ruolo e mansione.
E’ invece aumentato in modo per noi significativo il nostro impegno
di incontro con le realtà no-profit di Sesto San Giovanni.
La collaborazione con le cooperative presenti al Tavolo della
cooperazione sestese, il lavoro di costituzione del presidio sestese di
Libera, la presenza a Sestosolidale e la partecipazione alla Settimana
della Cooperazione Sestese, sono stati momenti di grande
arricchimento e stimolo per la
nostra cooperativa, che ci
aiutano a “legarci” ancora di
il nostro “territorio” sono
più a questa nostra città e a
anche le reti in cui
conoscerla sempre meglio.
svolgiamo le nostre attività,
da cui provengono tanti
Nel 2012 abbiamo riavviato il
nostri colleghi, commesse
percorso di conoscenza del
Consorzio Farsi Prossimo:
di lavoro, occasioni di
il nostro “territorio” sono
riflessione
e
anche le reti in cui svolgiamo
approfondimento, con cui
le nostre attività, da cui
provengono
tanti
nostri
condividiamo
visioni
e
colleghi, commesse di lavoro,
valori.
occasioni di riflessione e
approfondimento, con cui
condividiamo visioni e valori.
Ci
sembra
significativo
arrivare a formalizzare un vissuto di legami e relazioni che
contribuiscono al quotidiano della nostra cooperativa.
9
La nostra storia comincia il 19 dicembre 1984, a Sesto San Giovanni, quartiere
Parpagliona. Alcuni cittadini, volontari, avanzano una proposta concreta per offrire
una alternativa a chi, specie tra le fasce più deboli, deve fare i conti con il disagio e
l’emarginazione. Propongono di creare, attraverso il lavoro, percorsi di autonomia:
obiettivi sono l’inserimento nel cosiddetto mercato “ordinario” del lavoro, ma anche
sperimentare un concreto modello di economia sociale.
Nasce così la Cooperativa Detto Fatto con sede in Via Mantovani.
La cooperativa cerca di offrire opportunità lavorative a persone con handicap fisici e
psichici, giovani inoccupati, persone con problemi con la giustizia, …
Sono gli anni iniziali all’insegna del coraggio e
dell’improvvisazione!
1984 fondazione Cooperativa
1987 ampliamento e definiz.
struttura organizzativa
1993 scelta: cooperativa
sociale tipo B
2000 nuovo piano di sviluppo
2007 acquisto nuove sede e
ristrutturazione organizz.
2010 avvio percorso certificaz.
Qualità
2011 Avvio nuovo settore:
ristrutturazioni edili
Nel 1987, con il trasferimento della cooperativa in Via
Falck 44, inizia una fase di maggior impegno e
strutturazione: vengono definite le aree di attività della
cooperativa quali piccoli assemblaggi, stampaserigrafia, manutenzioni, piccoli interventi sul
territorio, pulizie,
collegamento per sistemi
interbibliotecari.
Vengono
inseriti
anche
tossicodipendenti e detenuti politici realizzando per i
primi un Centro Diurno, per gli altri un laboratorio di
serigrafia.
Nuovo obiettivo è dare risposte diverse alle diverse
capacità delle persone. Viene ribadita la centralità dei
lavoratori nella vita della cooperativa: sono anni di
“cura delle relazioni interne”.
Nel 1993, con la nuova normativa della legge 381, la Detto Fatto precisa la propria
natura e funzione: Cooperativa sociale di tipo B (di produzione e di inserimento
lavorativo), capace di mantenersi autonomamente con il lavoro.
Dal 2000 la Cooperativa, in continuità e coerenza con la “mission”, ha ampliato in
modo significativo, con nuove assunzioni, l’offerta di opportunità lavorative a
soggetti svantaggiati estendendola dal 2008 anche a minori. Il piano di sviluppo
portato avanti ha permesso di potenziare i servizi di pulizia, manutenzione e prestito
interbibliotecario scegliendo di abbandonare le attività di assemblaggio e
distribuzione periodici perché non coerenti con gli obiettivi della cooperativa.
Nel 2007 la Cooperativa si è attivata con una serie di azioni volte a riorganizzare la
propria situazione logistica l’acquisto della nuova sede, successivamente nel 2008
grazie alla collaborazione di due consulenti è iniziato un percorso che ha portato le
persone coinvolte (Cda e lavoratori) ad approfondire i meccanismi interni dei settori
d’appartenenza (pulizie- manutenzioni- trasporti). L’analisi ha messo in risalto punti
deboli e potenzialità della coop nel mercato del lavoro, da ciò è scaturita la necessità
di migliorare l’organizzazione dei reparti affidando ad un responsabile il compito di
seguire e controllare tutta la filiera dei processi che derivano da ogni commessa di
lavoro.
Mettere in discussione modelli organizzativi e di mercato ha creato sicuramente
momenti di imbarazzo e tensione, tutto ciò ha trovato equilibrio con un forte
10
desiderio di dare alla cooperativa nuovi orizzonti.
Nel 2011 grazie al contributo della fondazione Vismara la Detto Fatto ha aperto il
settore Ristrutturazioni assumendo un geometra, dando nuove prospettive ai
lavoratori che operavano nei tre settori (Manutenzione, Imbiancatura Elettricità)
Nel medesimo anno la Coop si è iscritta all’Albo delle Imprese che effettuano
Derattizzazioni, disinfezioni e disinfestazioni.
Nel 2012 abbiamo completato il processo di chiusura delle attività di manutenzione.
Composizione del Consiglio d’Amministrazione 2012
Nome e cognome
Carica
Altri dati
ROBERTO PENATTI
Presidente
residente a GORGONZOLA
SERGIO PAVANATI
Vice Presidente
residente a TREZZO S/ADDA
PIERLUCA BORALI
consigliere
residente a MILANO
HECTOR RODRIGUEZ
consigliere
residente a CINISELLO BALSAMO
ILEANA MALFATTO
consigliere
residente a PARMA
Composizione Equipe di coordinamento
Nominativo
ruolo
ILEANA MALFATTO
Responsabile Area Gestione Economica
ROBERTO PENATTI
Responsabile Area Risorse Umane - Area Trasporti
GIANNI CAMISANI
Responsabile Settore Pulizie
MASSIMO CALCAGNO
Responsabile Settore Ristrutturazioni edili
Nel 2012, in vista del rinnovo cariche, abbiamo progettato e svolto – con l’aiuto di
Pierluca Borali un corso di formazione rivolto a tutti i soci: compiti e responsabilità dei
soci di una cooperativa, compiti e responsabilità degli amministratori di una cooperativa,
bisogni e priorità della nostra cooperativa per il prossimo triennio, profilo dei consiglieri.
11
***
12
2012
Strategia
Obiettivi operativi
Raggiungimento
obiettivi
1 – raccordo
responsabili
Struttura
organizzativa
Acquisizione strumenti e
Modalità condivise
Avvio
Ristrutturazioni
Ambiti
attività
Inserimento
lavorativo
Il mercato
Formazione
di Chiusura
Manutenzioni
fra Parziale
2 – fedeltà Equipe di Iniziato
coordinamento
settore 1 – completamento Attuato
progetto
settore 2 - Attuazione di un Attuato
percorso
di
riqualificazione del
personale
Attività di Derattizzazione, 3 - Definizione di un Iniziato
disinfezione,
Piano di sviluppo
deblattizzazione
1 – Inserimento
Consapevolezza
diffusa nuovi
e
delle condizioni necessarie a individuazione
di Non attuato
realizzare
inserimenti percorsi individuali
lavorativi
in modo collegiale
Ricerca di nuove commesse 1 – Spot radio,
attraverso la promozione partecipazione
a Attuato
delle nostre attività
fiere,
implementazione sito
e social network
Differenziazione dei clienti
per rendere meno rischiosa
la nostra dipendenza
Preparazione tecnica
13
2 – Ricerca di nuove
commesse,
nuovi
“mercati”
Formazione tecnica e
professionale
per
collocare in altre
mansioni i lavoratori
impegnati nel settore
MIE
Attuato
parzialmente
Attuato
parzialmente
Sostenibilità
complessiva
Economico
finanziario
economica 1 – ampliamento Attuato
della redditività dei
settori
pulizie
e
trasporti
Autonomia finanziaria
2- garantire delle
entrate
tali
da Parzialmente
permettere di gestire attuato
l'attività
ordinaria
senza dipendere dalle
banche
Sostegno finanziario a soci e 3 – ascolto e Parzialmente
lavoratori
definizione criteri per attuato
sostenere i soci e i
lavoratori con prestiti
infruttiferi
e
anticipazioni
Il CdA eletto nel 2012 sta provando a organizzare il proprio lavoro per obiettivi e
strategie per raggiungerli.
Questa impostazione del lavoro del CdA richiede corresponsabilità e delega: riteniamo
sia importante costruire un percorso – anche formativo che stiamo portando avanti già
dai primi mesi del 2013 – in cui “consegnare” ai consiglieri e anche ai responsabili di
settore e funzioni gli strumenti per lavorare.
14
15
PARTECIPAZIONE SOCIALE
A - caratteristiche della base sociale
La Base Sociale, continua a costituire e rappresentare il riferimento primario per il
raggiungimento e il mantenimento degli obiettivi della vita cooperativa. Nel 2012 i soci
lavoratori costituiscono il 79% della base sociale e sono il 53% del totale dei lavoratori.
(numero persone)
maschi
femm
totale
Soci lavoratori
9
15
24
Soci lav. svantagg
4
2
6
Soci volontari
6
2
8
19
19
38
Totale
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
21
26
26
30
29
30
29
30
5
5
7
7
7
9
8
8
26
31
33
Evoluzione della base sociale per tipologia di soci
37
36
39
37
38
Soci Lavoratori
Soci
Volontari
Totale
Turn over della base sociale
soci usciti
soci
totale
entrati Recessioni Esclusioni soci
fascia di anzianità
fino 2 anni
>2 fino 4 anni
>4 fino 6 anni
>6 fino 8 anni
>8 anni
soci fondatori
Totale
2010
4
1
-
39
2011
3
5
-
37
2012
2
1
-
38
num.soci
%
4
10,5%
7
18,4%
4
10,5%
4
10,5%
17
44,7%
2
5,3%
38
100,0%
16
Composizione per fascia di anzianità
Oltre il 60% dei soci ha un’anzianità superiore ai 6 anni.
B - partecipazione e democrazia
Assemblee
Crediamo e ci diciamo che l’Assemblea è il “cuore” della partecipazione democratica alla vita
della cooperativa, però di fatto registriamo un calo notevole della partecipazione.
Ci chiediamo il perché e abbiamo anche provato a cambiare giorno e ora della riunione, a
intensificare il numero delle Assemblee, a diradarle, a modulare incontri per settore e assemblee
plenarie…
Sicuramente dovremmo prepararle in modo che sia favorita la partecipazione, ma non sappiamo
come…
Anno
Data
27-mar
2010
%
%
partecipaz deleghe
.
53%
15-mag
42%
26 mar
39%
14 mag
35%
2011
Odg
- verifica situazione organizzativa per settori
- varie ed eventuali
- presentazione, discussione e approvazione del bilancio
economico 2009
- presentazione, discussione e approvazione del bilancio
sociale 2009
- varie ed eventuali
-
Settore ristrutturazione
Situazione certificazione di qualità
Percorso di revisione del regolamento
Situazione settore pulizie
Iniziative sociali
Varie ed eventuali
Presentazione, discussione e approvazione del
Bilancio economico al 31/12/2010
Varie ed eventuali
17
16 lug
41%
03 nov
47,5%
19-mag
46,1%
25-lug
39,48%
2012
0,5%
Presentazione, discussione e approvazione del
Bilancio Sociale al 31/12/2010
Varie ed eventuali
Delibere in merito all’adozione di provvedimento
per la salvaguardia dei livelli occupazionali ex art. 7
del regolamento
- approvazione del Bilancio chiuso al 31/12/2012
2,5%- - rinnovo cariche
- comunicazione relativa all’esito della Revisione ;
- varie ed eventuali
- presentazione, discussione e approvazione del Bilancio
5,13% sociale;
- varie ed eventuali.
C - organi e ruoli di governo
2005
Num.
sedute
CdA
11
n. medio
consiglieri
presenti
3
2006
13
5
2007
13
5
2008
11
5
2009
14
5
2010
8
4,6
2011
13
4,4
2012
11
5
In questo anno il CdA si è riunito spesso, molte volte previo lavoro con i
Responsabili dei settori o funzioni, per verificare l’andamento della cooperativa e
indicare le linee di indirizzo
D
- partecipazione economica
Capitale sociale
Nel corso del 2012, hanno proseguito l’adesione al Fondo Jeremie, quattordici soci: in
questo periodo questo aumento del capitale sociale continua ad esserci di grande aiuto.
La quota individuale di adesione al fondo è di 4000 €/socio mentre la quota sociale
ordinaria è rimasta 25,82 €/socio.
In particolare si ha la seguente situazione:
18
Composizione del capitale sociale sottoscritto per tipologia di soci (€)
2011
%
2012
%
Soci ordinari/lavoratori
48775
85,60%
48775
85,60%
Soci volontari
8207
14,40%
8207
14,40%
Totale
56981
100%
56981
100%
descrizione
E’ da ricordare che la Cooperativa ha scelto di valutare la richiesta di adesione a socio
da parte dei lavoratori solo dopo che questi hanno acquisito una consapevole
conoscenza della realtà cooperativa: scelta maturata avendo scoperto che alcuni dei
nostri colleghi hanno sperimentato in precedenza una “cooperazione” che “copre”
interessi che possono nuocere ai soci (salari convenzionali; quote sociali molto ingenti;
fallimenti a carico dei soci). Un tempo di reciproca conoscenza permette ai nuovi
lavoratori di guardare con fiducia alla cooperativa, sperimentando la “legalità” offerta
dalla cooperazione.
19
A - caratteristiche delle risorse umane
Anche nel 2011 è stata portata disagio.
avanti con decisione la scelta di
attuare solo rapporti di lavoro
subordinato in applicazione del
CCNL delle Cooperative Sociali.
L'assunzione comporta un reciproco
impegno nella forma del rapporto di
lavoro a tempo indeterminato.
I rapporti di lavoro a tempo
determinato, comunque presenti,
sono giustificati da necessità
organizzative, quali sostituzioni di
lavoratori temporaneamente assenti,
oppure concordati con i servizi
sociali invianti persone per le quali
il lavoro è solo un piccola una parte
del percorso personale di uscita dal
- Evoluzione della base lavorativa e degli organici (risorse umane)
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Lavoratori soci
21
26
26
30
29
30
29
30
Lavoratori non soci
22
13
20
16
22
22
24
27
43
39
46
46
51
52
53
57
totale
- Assunzioni: andamento annuale e progressivo degli inserimenti
A fine 2012 i dipendenti erano 57: il numero elevato è dato dall’acquisizione a fine anno
di un appalto che ha comportato l’assunzione di n. 6 lavoratori, mentre con l’inizio 2013
6 persone assunte – anche da lunga data – sono passate ad altra impresa in seguito alla
perdita degli appalti di un cliente. Ad oggi, dal 1984, sono state impiegate nella
cooperativa 303 persone.
20
- Paese di provenienza
La base lavorativa è strutturalmente
costituita da un campione di persone
molto eterogeneo per età, paese di
provenienza e condizione sociale.
Trasformare questa eterogeneità in
ricchezza è obiettivo ormai costitutivo
della Cooperativa.
Nel 2012 la provenienza dei 57
dipendenti si riferisce a 16 paesi. Solo il
40,35% delle persone che operano in
cooperativa non hanno cittadinanza
italiana.
- Titolo di studio conseguito
Per i lavori che svolgiamo in cooperativa non sono richiesti particolari titoli di studio. Per
alcuni ruoli o responsabilità tecniche sono richieste competenze specifiche. Dobbiamo però
constatare che soci e lavoratori arricchiscono la cooperativa con le conoscenze e la formazione
acquisite nei loro paesi di origine anche se qui i loro titoli non sono riconosciuti.
I
B
c
c
21
- Livelli salariali
Livelli salariali
2010
A1
A2
B1
C3
D2
D3
E1
E2
40
6
1
47
2011
2012
15
1
26
8
1
1
17
1
30
7
0
1
0
1
52
57
La differenziazione dei salari attuata di fatto per la prima volta nel 2011 in seguito alla
”necessità” di avere figure professionali adeguate al nuovo settore di attività era accompagnata
dalla promessa/opportunità di riflettere sul sistema di attribuzione dei livelli in base alla reale
mansione svolta.
La situazione di grave crisi, la mancanza di commesse per il nuovo settore edile, hanno di fatto
bloccato qualsiasi possibilità di riflessione, perché non siamo in grado di prevedere un aumento
dei costi… Resta comunque una questione seria!
- Personale occupati: tipologia contrattuale e settore di appartenenza
dipendenti
Pulizie
soci:
non soci:
TI
TD
tot
Set. Edile
20
TI
TD
tot
totale
22
5
S.
generali
Trasp.
3
2
0
0
0
0
20
5
3
2
17
2
1
0
Totale
30
0
30
6
0
1
0
23
2
2
0
20
7
27
43
7
5
2
57
Il settore più importante resta il settore pulizie.
CIG: anche nel corso del 2012 abbiamo usufruito della CIG in
deroga. I 6 lavoratori coinvolti hanno utilizzato complessivamente
820 ore.
- Composizione delle risorse umane per classi di età anagrafica
Questo grafico ogni anno ci ricorda che il tempo passa e invecchiamo…
Tempo Pieno e Part Time
dipendenti
uomini
TP
soci:
non soci:
totale
TI
TD
tot
TI
TD
tot
donne
PT
tot
9
5
0
0
9
5
10
5
TP
14
0
14
10
7
15
2
17
19
12
31
2
23
totale
PT
tot
4
10
0
0
4
10
1
5
14
0
14
28
0
28
21
8
29
57
0
6
1
11
6
6
12
5
21
26
Le donne sono il 45% dei lavoratori e l’81% di loro ha un contratto part-time. Gli uomini –
che sono il 55% della forza lavoro – hanno lavoro part-time per il 39%.
Il ricorso al part time è funzionale sia alle necessità delle commesse (per lo più pulizie), che
alle indicazioni dei servizi invianti (nel caso di persone assunte in forza della legge 381 e
non solo) e anche alle richieste soprattutto delle lavoratrici madri.
-
Turnover delle risorse umane
andamento risorse umane e turnover
2008
2009
2010
2011
2012
39
44
47
48
57
Totale lavoratori entrati:
- tempo indeterminato
- tempo determinato
- Co.Co.Pro
- collaboratori profess.
21
22
11
15
13
4
17
-
5
17
-
7
4
-
9
6
-
7
6
-
Totale lavoratori usciti:
- pensionamento
- licenziamento
- fine contratto
- dimissioni
- defunti
21
17
8
14
9
0
0
15
5
1
1
2
11
3
0
0
3
2
3
0
0
1
7
6
0
0
0
6
3
0
0
+5
+3
+1
+4
TOTALE RISORSE UMANE
TURNOVER:
Variazione organico:
I dati di questa tabella e del relativo grafico comprendono le assunzioni e le dimissioni per
sostituzioni dei periodi di assenza temporanea quali ferie, malattia e maternità.
24
Il
numero
dei
lavoratori con più di 5
anni
di
anzianità
aumenta
percentualmente.
Guardando
all’andamento
degli
ultimi
anni possiamo dire che
così
come
l’anzianità
anagrafica anche
quella lavorativa è
favorita dalla
stabilità del contratto.
25
B - Attività di formazione
•
Formazione ordinaria fruita nel corso del 2012
Titolo e contenuti
percorso formativo
Agenzia formativa
Ore
corso
n.
partecipanti
Corso sistemi a secco
Knauff Lothar
16
2
Bilancio delle competenze
Consorzio SIS
24
6
24
8
Formazione permanente Dott.ssa
tutor e responsabili
Bottanelli
Elena
C - Promozione, valorizzazione e sostegno delle risorse umane
Anche nel corso del 2012 si è operato in continuità con le scelte effettuate in passato e in considerazione
anche del fatto che alcuni nostri servizi si riferiscono a prestazioni modeste poco remunerate, si è cercato
di mantenere, per quanto possibile, una certa uniformità dei livelli di inquadramento al fine di garantire a
tutti i lavoratori, soci e non soci, una retribuzione dignitosa.
Nell’anno 2012 il CDA previa un’attenta valutazione dei singoli casi è venuto incontro ad esigenze
personali espresse di alcuni soci concedendo € 16.844 come anticipo TFR e € 3.305 come prestiti
infruttiferi concordando con la singola persona le modalità di restituzione.
D – Risorse volontarie
Rispetto al 2011, nel 2012 la situazione è rimasta invariata: a fine anno i soci volontari erano
8. Due di loro sono soci fondatori, che seguono con amicizia la vita della cooperativa “da
26
lontano” sempre pronti a rispondere ai nostri appelli.
Un altro socio volontario, è socio della cooperativa da più di 20 anni e segue assiduamente i
momenti di partecipazione democratica della cooperativa (Assemblee, riunioni, etc).
Un socio con ormai oltre 10 anni di appartenenza ci sostiene con la propria disponibilità anche
lavorativa
Gli altri 4 soci: 3 di loro sono ex-lavoratori che hanno sempre avuto un legame molto forte
con la cooperativa e l’ultimo è un professionista incontrato nell’ambito di una consulenza,
che è presente appoggiando il progetto ideato con lui.
A - modalità di gestione dell’inserimento lavorativo
Numero di persone svantaggiate occupate in Cooperativa
Al 31/12/2012 i lavoratori svantaggiati inseriti in Cooperativa erano 18.
Ad oggi il rapporto fra i lavoratori svantaggiati e gli altri si attesta sul 46% (calcolato col la formula
‘lav. svantagg./(totale lavoratori – lav. svantagg.)’ prevista dalla legge 381).
L’applicazione dell’art. 14 del D.Lgs. 276/03, ci ha permesso di incrementare le commesse
“dedicate” alle persone svantaggiate, da parte di imprese profit: un lato positivo di questo
provvedimento è sicuramente quello di far conoscere le potenzialità delle persone invalide, se
inserite in un contesto, che “si organizzi” intorno alla fragilità. Abbiamo qualche perplessità relativa
al fatto che poi le imprese non integrano nel loro organico
In fondo, chi di noi non è fragile?
Quante persone non invalide faticano a “stare” nel mondo del lavoro?
Come rendere inclusivo il mondo del lavoro?
Proprio a partire dai più deboli, no-profit e profit potrebbero incontrarsi in modo proficuo.
Questione sempre aperta è la distinzione operata dalla legge fra svantaggiati e non svantaggiati e
non svantaggiati…che non riesce di fatto a “comprendere” il reale disagio che vivono le persone e a
sostenere i percorsi di emancipazione.
Pulizie
psichici, fisici
psichiatrici
minori
totale
Manut.
Trasp.
amm.ne
Totale
8
6
-
-
2
1
-
-
10
7
0
14
0
3
0
17
27
28
Il 2012 si chiude con un attivo di bilancio di euro 68.622=.
Tale risultato è stato determinato dal contributo di euro 120.000 ricevuto dalla
Fondazione Peppino Vismara, che ha finanziato la creazione di un nuovo settore di
attività che è quello delle Ristrutturazioni edili.
Senza questo finanziamento non avremmo avuto le forze per sostenere i costi di
avvio di una nuova attività, soprattutto tenuto conto degli effetti della crisi che ha
fatto sì che tutte le nostre aspettative di acquisizione commesse nei settori legati ai
lavori edili (quindi anche manutenzioni, imbiancature ed elettricità) siano state
disattese.
Al 31/12, come deliberato dal CdA sia nel 2011 che nel 2012 dal nuovo CdA
appena eletto, abbiamo definitivamente chiuso il settore Manutenzioni, dopo aver
accompagnato in un lungo percorso i lavoratori che erano impegnati in queste
attività: i colleghi sono stati tutti reimpiegati in altre attività e per fare questo
abbiamo sia progettato corsi per la riqualificazione professionale (decorazioni per
l’imbiancatura che avrà così 2 operatori e 2 corsi ANID per il collega che dovrà
occuparsi in modo più diffuso di Derattizzazioni, disinfezione e disinfestazione)
che proposte di svolgimento dell’attività lavorativa in altri settori (pulizie e
trasporti).
La costruzione di un nuovo assetto delle attività avrà però effetto nel 2013.
Alcuni dei nodi individuati lo scorso anno rimangono ancora irrisolti: la definizione
dei prezzi per il nuovo settore di attività (le commesse sono state pochissime e di
dimensioni ridotte …).
La sfida centrale che abbiamo cercato di affrontare è stata quella dell’acquisizione
di nuove commesse attraverso un’azione di promozione della nostra attività:
abbiamo rivisto il sito, la presentazione della cooperativa, il depliant che è stato
sostituito dalle cartoline promozionali e soprattutto – abbiamo fatto alcuni spot
radio e partecipato alla fiera “fa la cosa giusta”. La preparazione di tutti questi
strumenti ha occupato alcuni mesi e solo nel 2013 abbiamo cominciato a
raccogliere i primi frutti di queste azioni che però andranno sviluppate e
accompagnate da maggiore consapevolezza e formazione per la ricerca di nuove
commesse e nuovi clienti.
Il 2012 è stato anche l’anno in cui 2 degli elementi che avevamo individuato come
punti deboli della nostra cooperativa, si sono concretizzati:
- la “nicchia” dei servizi interbibliotecari che ci eravamo un poco ritagliati è
“saltata”: il ribasso economico come unico criterio per la valutazione delle
offerte ha fatto sì che abbiamo perso un servizio e la concorrenza di grossi
operatori di logistica (loro pure in crisi) ci ha fatto sfumare la possibilità di
gestione di un nuovo servizio;
- il nostro cliente più “grosso” (quasi il 30% del fatturato) per abbassare i costi ci
ha dato disdetta e invitato ad una gara in cui rimetteva in gioco gli stessi servizi,
alle stesse condizioni ma considerando solo il miglior prezzo come criterio per
l’assegnazione delle commesse: abbiamo mantenuto solo uno dei 3 centri a noi
affidati. Questo è stato molto difficile per tutti noi, anche perché le prospettive
29
che si sono aperte per le persone impegnate in quegli appalti sono tutt’altro che
rosee. A questo proposito abbiamo impegnato tante energie e anche risorse
(consulenze legali) per cercare di garantire le migliori condizioni possibile per il
passaggio del personale alla nuova impresa.
Per le pulizie – grazie anche alla presenza di un socio lavoratore ormai “storico” –
si è aperto un fronte interessante: quello delle pulizie straordinarie che hanno dato
respiro al settore…
Anche nel 2012 abbiamo fatto ricorso alla CIG per alcuni lavoratori dei settori
Manutenzioni, Imbiancatura ed Elettricità che non avevano commesse: le ore di
CIG in deroga utilizzate in un anno fra tutti lavoratori per cui sono state richieste
sono state 800 in totale (il lavoratore che ne ha fatte di più ne ha accumulate 250…)
perché si è provveduto ad affidare a questi lavoratori tutte le commesse di lavoro
straordinarie e tutte le occasioni di sostituzione di altro personale. Per il 2013 non
ricorreremo ulteriormente a questa misura.
Di seguito il conto economico riclassificato.
ANNO
2012
2011
2010
determinazione del valore
aggiunto
VALORE DELLA PRODUZIONE
1-'Ricavi delle vendite e delle prestazioni (al lordo dei ristorni)
1.185.069
1.073.579
1.111.082
semilavorati e finiti
-
-
39.397
3-'Variazione dei lavori in corso su ordinazione
-
-
-
2-'Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,
5-'Altri ricavi e proventi, con contributi in c/esercizio assimilabili a
ricavi
120.000
TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE (A)
1.305.069
65.507
1.139.086
3.865
1.114.947
COSTI DELLA PRODUZIONE
6-'Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci (esclusi
conferimenti da soci)
74.443
83.917
76.353
143.008
128.124
115.886
-
1.910
3.261
934
268
7.899
-
-
5.704
6.716
7-'Per servizi - eccetto costi a) da soci; b) relativi all'acquisto di
prestazioni di lavoro autonomo, co.co.co., occasionale e assimilati;
c) relativi all'acquisto di servizi dal mondo cooperativo.
8-'Per godimento di beni di terzi
11-'Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di
consumo e merci
12-'Accantonamento per rischi
14-'Oneri diversi di gestione - eccetto tributi indiretti, assimilati e
liberalità
TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE (B)
DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A(A-B)
15-'Proventi da partecipazioni
16-'Altri proventi finanziari:
9.582
237.088
221.934
212.981
1.067.981
917.152
901.966
-
-
-
114
298
187
2.006
901
1.751
17-'Interessi e altri oneri finanziari - eccetto a) la parte che
remunera il capitale di credito (oneri finanziari di competenza); b) la
parte che remunera prestito sociale; c) la parte che remunera prestiti
dal mondo cooperativo in senso lato
30
17-bis. utili e perdite su cambi
-
TOTALE PROVENTI ED ONERI FINANZIARI
-
18-rivalutazioni
20-'Proventi straordinari
21-'Oneri straordinari - eccetto le imposte relative a eserc. prec.
TOTALE PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI
1.891
603
-
1.564
-
-
-
5.007
1.340
150
435
4.385
12.853
4.572
Valore aggiunto globale lordo "sociale" da distribuire
-
1.070.661
-
3.045
913.503
-
12.703
887.699
Nel 2012 le pulizie sono state l’attività prevalente, trasporti libri e servizi raccolta sul
territorio hanno mantenuto il loro volume di attività e fondamentale è stato il contributo
della Fondazione Vismara che ha avuto un’incidenza del 9% dei ricavi. Per la nostra
cooperativa è assolutamente straordinario questo in quanto mai negli ultimi 15 anni
abbiamo ricevuto contributi così importanti: è dettato dalla straordinarietà dell’attività
avviata che ha richiesto ingenti investimenti e anche l’impiego di persone con
professionalità specifiche e quindi con maggior impatto economico.
Nel complesso il fatturato realizzato è stato maggiore di quanto preventivato anche se le
attività di manutenzione, imbiancatura e ristrutturazioni sono state al di sotto del preventivo,
che era comunque stato fatto con criteri di grande prudenza.
La tipologia di clienti/ricavi resta sostanzialmente la stessa, anche se alcuni elementi sono
connotati dalla crisi: le famiglie ci hanno commissionato meno lavori, mentre alcuni enti e
cooperative leggono come una delle possibili risposte alla crisi quella di affidare a realtà noprofit i servizi di cui hanno bisogno. Una scelta di qualità del lavoro! Ci sembra un buon
antidoto alle difficoltà e forse anche un segnale di “scelta di campo” in controtendenza con
31
la logica del risparmio a qualsiasi condizione.
Come già osservato- come mai fino ad ora – il contributo per l’avvio di un’attività
nuova ha inciso sul risultato economico dell’esercizio. Del resto avevamo richiesto il
contributo proprio perché sapevamo che lo sforzo era superiore alle nostre possibilità.
I risultati dei settori pulizie e trasporti, comunque postivi, hanno permesso di
realizzare l’utile che presentiamo, consolidando ulteriormente le nostre possibilità
finanziarie e anche patrimoniali.
Resta di fatto costante il rapporto fra valore della produzione e costi sostenuti: la leggera
inflessione percentuale dei costi del 2012 è dovuta all’incidenza del ricavo da
contributo…che non ha comportato costi diretti percentualmente proporzionati.
32
Ecco come abbiamo “usato i soldi” ricavati:
distribuzione del valore
aggiunto
2012
2011
2010
all'azienda
10-'Ammortamenti e svalutazioni - solo parte a) + b) + c)
26.431
utile d'esercizio - parte trattenuta definitivamente
66.563
totale
92.993
26.845
31.121
-
-
10.118
13.577
16.727
17.544
alla Comunità
14-'Oneri diversi di gestione - tributi indiretti e assimilati e liberalità
5.436
5.190
3.982
di cui tributi locali e regionali
4.936
4.390
2.982
500
800
1.000
-
di cui liberalità
21-'Oneri straordinari per imposte relative a eserc. prec.
- 5-contributi in conto esercizio senza obbligo di controprestazione
totale
-
-
-
-
-
1.632
791
319
3.805
4.399
3.663
ai soci
a) cooperatori
per lavoro dipendente
564.442
per ristorni sul lavoro (dipendente, collaborazione, autonomo)
al Lavoro
33
-
529.596
-
560.495
-
totale a)
564.442
529.596
560.495
totale
564.442
529.596
560.495
7-'Costi per servizi - relativi all'acquisto di prestazioni di lavoro
autonomo, occasionale e assimilati
9-Costi per il personale (dipendenti NON soci)
totale
-
2.276
5.168
404.961
353.809
293.599
404.961
356.085
298.767
al mondo cooperativo
acquisto di beni e/o servizi dal mondo cooperativo
interessi versati su prestiti da mondo cooperativo
somme devolute ai fondi mutualistici
totale
-
3.453
4.191
2.198
3.130
2.464
2.059
-
-
4.257
6.583
6.655
al Capitale di credito
17-'Interessi e altri oneri finanziari - solo la parte che remunera il
capitale di credito (oneri finanziari di competenza)
203
valore aggiunto globale lordo "sociale" distribuito
1.070.660
112
575
913.502
887.698
Il valore aggiunto viene distribuito – come sempre - in massima parte ai lavoratori , circa il
75%. Fra i lavoratori – tutti dipendenti – il 58% dei ricavi và ai lavoratori soci e il 42% ai
lavoratori non soci. Nel 2012 non abbiamo avuto alcuna altra forma di prestazione di lavoro
se non quella dipendente.
Di seguito tutte le voci relative alla distribuzione della “ricchezza prodotta”:
34
Negli ultimi anni, alla luce di maggiori esigenze formative, di acquisizione di servizi,
finanziamenti…abbiamo cercato di fare riferimento al mondo cooperativo.
E’ stata una scelta precisa anche quella di rivolgersi a banche cooperative.
Percentualmente gli acquisti dal mondo cooperativo sono piccoli, ma i nostri acquisti si
riferiscono principalmente all’acquisizione di beni (carburanti, attrezzature, prodotti
detergenti, prodotti di idarulica, elettricità, imbiancatura, etc) in cui non abbiamo ancora
trovato fornitori “cooperanti”. Stiamo però cercando e trovando imprese che fanno
riferimento ai valori del commercio equo e solidale e della sostenibilità ambientale: a loro ci
stiamo rivolgendo per la fornitura di servizi e di materiali per le pulizie… sempre con un
occhio alla prossimità (km 0). Proveremo a rendicontare a partire dal 2013 questo particolare
gruppo di fornitori.
35
La crisi economica e la crisi dei settori di alcuni dei nostri settori di attività hanno comunque
ristretto il margine operativo lordo, contrazione dimostrata anche dal passivo di bilancio.
La nostra cooperativa ha una “cultura economica” semplice e concreta, tipica dei lavoratori
che “hanno famiglia”. La cooperativa è di tutti noi, l’attività che svolgiamo insieme come
cooperativa ci garantisce uno stipendio basso ma ad oggi sicuro e costante e per noi è
assolutamente prioritario che la cooperativa sia solida… è un nostro bene, un nostro
patrimonio!
Le scelte che facciamo programmando le nostre attività hanno sempre anche questo obiettivo:
consolidare e valorizzare la nostra impresa con lo stile e gli strumenti adeguati alla
cooperazione sociale
36
Dopo 2 anni di risultato negativo e a fronte di importanti investimenti negli ultimi 5 anni, il
risultato positivo del 2012 viene a rinsaldare le riserve e a ampliare la nostra disponibilità
finanziaria.
Ci pare che questo possa essere un atteggiamento prudente in vista dei mesi difficili che nel
2013 stiamo vivendo.
La relativa serenità di oggi continua ad essere uno strumento di sostegno per i soci e i
lavoratori a cui, senza rischio di compromettere l’attività ordinaria della cooperativa,
possiamo continuare a garantire prestiti infruttiferi, acconti e anticipazioni del TFR: anche
questo è un obiettivo piccolo, ma concreto con cui viviamo la mutualità della cooperativa.
37
Espressione di lavoratori e di soci-lavoratori
Nota Metodologica
L’obiettivo di questa analisi è rilevare il livello qualitativo e la rispondenza in termini di
efficienza ed efficacia delle finalità e dell’operato della Cooperativa stessa.
Coerentemente con la missione riveste particolare importanza anche la rilevazione del grado
di benessere e di solidarietà percepito dai lavoratori, soci e non soci.
Il metodo utilizzato si basa sull’uso di questionari predisposti per la rilevazione periodica di
indicatori significativi al fine di individuare punti di forza da sviluppare, punti di debolezza
da correggere, e aree dove concentrare gli sforzi. Viene verificata anche l’adeguatezza della
impostazione e della struttura interna nell’intento di migliorare sia la qualità del lavoro, sia i
servizi offerti alla clientela.
Nel 2012, il consigliere del CdA delegato a coordinare il gruppo di lavoro sul Bilancio
sociale, ha rivisto le domande dei questionari relativi ai soci e ai lavoratori con 2 attenzioni
specifiche:
- il linguaggio, in modo che i questionari fossero più facilmente comprensibili soprattutto
per le persone di lingua madre non italiana;
- tematiche rilevanti per il 2012.
L’analisi è sviluppata con riferimento alle seguenti aree funzionali:
- personale;
- organizzazione;
- comunicazione;
- solidarietà.
Osservazioni:
I questionari compilati spogliati sono stati pochi ma crediamo che ciò sia dovuto in parte
anche alla nostra mancanza di comunicazione e in parte alla disorganizzazione nel
raccogliere i questionari stessi: per 2 anni non li avevamo più distribuiti e i soci e i
lavoratori assunti più recentemente hanno scarsamente aderito alla compilazione.
I questionari dei lavoratori restituiti sono stati 18 su 53;
i questionari restituiti dai soci sono stati 15 su 38 (tutti soci lavoratori …).
ANALISI DATI ESPRESSI DALLA BASE LAVORATIVA
Valutazione rispetto agli aspetti specifici dell’area lavorativa:
Il grado di soddisfazione espresso nel questionario - nonostante la scarsa adesione – è
buona: 82.
Il grafico sottostante mette in evidenza tale andamento in relazione alle 19 domande
sottoposte:
38
area
aspetto funzionale
media
pers
soddisfazione proprio lavoro
83,3
pers
possibilità gestione del proprio lavoro
94,4
org
conoscenza organizzazione cooperativa
81,9
org
giudizio sull'efficacia della cooperativa
79,2
sol
relazione fra colleghi
82,4
com
informazione sulla vita della cooperativa
77,8
com
facilità di comunicazione con il CdA
77,8
com
conoscenza mod decisionali
76,4
com
conoscenza CdA
91,2
org
giudizio sull'organizzazione
76,4
org
fiducia responsabili
88,9
com
conflittualità fra colleghi
65,3
sol
sostegno della coop alle relazioni fra colleghi
80,6
pers
soddisfazione per l'inquadramento salariale
70,6
pers
equità degli stipendi fra i lavoratori
77,9
org
soddisfazione orari di lavoro
80,9
org
soddisfazione gest ferie e permessi
88,9
sol
preoccupazione crisi
88,9
sol
dichiarazione impegno contro la crisi
87,5
percezione media dei lavoratori
grafico
82
Dalla’analisi delle risposte notiamo che sono state valutate con punteggio alto:
- il senso di responsabilità per la propria mansione;
- la conoscenza del CdA;
- la fiducia nei responsabili;
- la soddisfazione per le modalità con cui si usufruisce di ferie e permessi;
- la disponibilità personale ad impegnarsi contro la crisi.
La domanda relativa a difficoltà di relazioni fra colleghi era posta in forma affermativa e
quindi il punteggio basso che ha ricevuto confuta in parte l’affermazione contenuta nel
questionario: non ci sono tanti problemi e difficoltà nelle relazioni fra problemi … ma
qualcuno sì!
La preoccupazione che la crisi economica suscita è alta ma non lo consideriamo un aspetto
positivo, ma sicuramente come aspetto di cui tenere conto e su cui riflettere.
Le domande che hanno ricevuto un punteggio inferiore sono:
la soddisfazione per lo stipendio … i nostri stipendi sono oggettivamente bassi!
il giudizio sull’organizzazione della cooperativa;
la conoscenza del modo in cui si prendono le decisioni in cooperativa;
informazione sulla vita della cooperativa;
facilità di comunicazione con il CdA.
Le carenze “comunicative” sono sottolineate con decisione.
Bisognerà riflettere anche sulla bassa percezione di equità nel sistema retributivo e capire
esattamente cosa in particolare urta maggiormente.
39
-
Evoluzione del giudizio negli anni:
Nel complesso il grado di fiducia e soddisfazione per il fatto di lavorare in cooperativa sono
positivi.
Sarà importante capire quali sono le aspettative dei lavoratori e provare a intervenire almeno
sugli aspetti in cui noi possiamo incidere aumentando l’impegno organizzativo.
Valutazioni rispetto i singoli lavoratori:
A livello di singolo lavoratore il giudizio
espresso è in generale positivo; anche se si
possono rilevare valutazioni singole
disomogenee.
Il grafico a fianco riporta l’andamento del
grado di soddisfazione dei singoli
lavoratori. Pochi sono casi che si scostano
sensibilmente dalla media.
Essendo i questionari anonimi e quindi non
sovrapponibili non è possibile rilevare
l’andamento nel tempo della percezione del
grado di soddisfazione dei singoli
lavoratori. In ogni caso, rimane aperto
l’interrogativo su cosa definisca per ognuno
il grado di soddisfazione.
40
ANALISI DEI DATI ESPRESSI DALLA BASE SOCIALE
Valutazioni della base sociale:
Per quanto riguarda i questionari compilati dai soci si rileva che il grado di soddisfazione medio è
collocato sul livello 80 (scala 0-100) .
Il grafico evidenzia i risultati deducibili dall’analisi delle risposte alle domande dei questionari.
area funzionale
media
1
differenza tra azienda e cooperativa
73,3
2
differenza tra socio e lavoratore dipendente
80,0
3
importanza di essere socio
93,3
4
comunicazione decisioni da parte del cda
71,7
5
fiducia nel cda rispetto alle proprie esigenze
80,4
6
attenzione ai problemi posti
76,7
7
importanza della partecipazione assemblee
88,3
8
importanza iniziative sociali
78,3
10
comunicazione soci - organizzazione
70,0
11
preparazione assemblee
75,0
12
modalità di partecipazione alle assemblee
73,3
13
decisioni in assemblea
71,7
14
maggior numero di assemblee
78,3
15
cda coinvolge i soci nelle decisioni
86,7
16
solidarietà fra i soci
76,9
17
solidarietà fra soci contro la crisi
86,7
percezione media dei soci……………
grafico
78,8
Fra i soci, il punteggio più alto
La valutazione dell’importanza di essere socio;
L’importanza di partecipare alle Assemblee;
Il giudizio sulla capacità di coinvolgimento dei soci da parte del CdA;
La rilevanza che può avere la solidarietà fra soci nell’affrontare la crisi.
Maggiormente critico è il giudizio verso:
Comunicazione fra soci e responsabili;
Modalità decisionali in Assemblea;
Modalità di partecipazione dei soci all’Assemblea;
Comunicazione fra CdA e Responsabili con i soci.
Assemblee e comunicazione soci/CdA sono un nodo che dovremo affrontare.
41
L’aspettativa dei soci verso la vita della cooperativa è un poco più alta rispetto a quella che hanno i
lavoratori: leggiamo questo come segnale che il senso di appartenenza alla cooperativa è forte e ci si
aspetta di più?! Il giudizio sulla qualità della “vita sociale” della nostra cooperativa è postivo anche
se sicuramente migliorabile…
I soci “anziani” sembrano più indulgenti nei confronti della cooperativa … speriamo che non sia per
un inconscio senso di “autogiustificazione”…
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BILANCIO SOCIALE 2012