Diario di bordo della 3^E Un viaggio lungo un anno nel passato tra libri, teatri, musiche e documenti 2014-2015 Piantina del Teatro Comunale 1° giornata 20 novembre 2014 Oggi giovedì la Dott.ssa Corinna Mezzetti, dell’archivio di Ferrara, è venuta nella nostra classe per illustrarci il lavoro che poi dovremo continuare a scuola e a casa sulla stagione lirica del Teatro Comunale di Ferrara, in collaborazione con l’Archivio Storico Comunale. Come prima cosa ci ha spiegato come è strutturato un archivio, perché molti di noi non ci sono mai stati.Nell’archivio ci dovrebbero essere tutti i documenti della città di Ferrara dalla creazione del comune a oggi, ma purtroppo nel 1385 ci fu una rivolta dei cittadini che sostenevano di pagare troppe tasse e bruciarono quasi tutti i documenti, perciò quelli che sono conservati in archivio sono datati più o meno dal 1390.Un Archivio Comunale è diviso in due sezioni :1390circa-1800 e archivio moderno (1800-1956), quest’ultimo suddiviso a sua volta in tre parti: ● ● ● archivio corrente(pratiche in corso) archivio di deposito (pratiche concluse) archivio storico (quaranta anni dalla chiusura della pratica). Dopo l’Archivista ha iniziato a parlarci della costruzione del Teatro Comunale leggendoci una frase che descrive i teatri dell’epoca: “E’ usanza fare suddetti teatri con palchetti e diversi ordini l’uno sopra l’altro tutti tramezzati , ciascuno dei quali abbia il suo ingresso per poterli ,come si è soliti, affittare” continua>> Nel 1700 a Ferrara esistevano solo 2 teatri privati, teatro Bonaccorsi e teatro Scroffa, così la popolazione iniziò a richiedere la costruzione di un teatro comunale visto che ormai quasi tutti i comuni ne avevano uno.Accolta la richiesta il Comune nel 1786 affidò i lavori all’architetto Augusto Campana che in seguito venne sostituito da Antonio Foschini e il Teatro venne inaugurato nel 1798. Da questa data il teatro comunale iniziò la distribuzione dei palchi per acquisto, la cui possibilità era permessa a tutti; però se c’erano più acquirenti le persone venivano scelte in base ad una estrazione. I prezzi erano molto alti per il 1° e il 2° ordine, invece quelli del 3° e 4° ordine la platea e il loggione erano i prezzi più bassi. I palchi del 4° ordine non vennero estratti, ma vennero dati direttamente con un contratto. Sia i nobili sia i cittadini che non abitavano a Ferrara non potevano acquistare i palchetti perchè non c’erano tantissimi e venivano previlegiati i residenti . I propietari dei palchi venivano chiamati palchettisti e potevano modificare i palchi a loro piacimento, come se fosse casa loro; questa possibilità venne attuata fino al primo dopoguerra, poi venne abolita. Noi ci soffermeremo a ricercare chi assistette il 14 agosto 1816 alla prima del” Il Turco in Italia” a Ferrara. 2° giornata 22 novembre 2014 Oggi la classe 3^E ha affrontato la 1’ lezione sul lavoro dell’Archivio Storico di Ferrara. La classe ha cominciato la traduzione di documenti storici consegnatoci dalla Dott.ssa Corinna Mezzetti riguardanti i passaggi di proprietà avvenuti tra famiglie aristocratiche dalla costruzione dell Teatro Comunale di Ferrara. I ragazzi erano suddivisi i otto gruppi, ciascuno composto da 3 persone, tranne uno da 4, perchè la classe è composta da 25 alunni. Due gruppi avevano i documenti riguardanti i passaggi di proprietà di un ordine di palchi ad esempio G1 e G2 si occupavano del I ordine. Abbiamo notato che i gruppi si sono divisi il lavoro per velocizzare il compito.Il gruppo 8 avendo pochi palchi(soprattutto appartenuti a famiglie ebraiche) ha cominciato un lavoro differente dagli altri 7 gruppi, ha iniziato a tradurre i documenti riguardanti l’estrazione per l’assegnazione dei palchi del I e del II ordine. 3° giornata 29 novembre 2014 Oggi, sabato 29 novembre 2014, abbiamo continuato, divisi nei gruppi, il lavoro sui documenti dell’archivio. I gruppi che avevano i palchi del 4^ ordine, dato il breve lavoro (avevano poche informazioni su cui lavorare) hanno cominciato a trascrivere i documenti a loro assegnati. Tutti i gruppi hanno trascritto su un documento di Google Drive la cronologia dei possessori dei palchi, dall’estrazione del 20 Aprile 1786 in poi; dopo ciò hanno ricostruito il pubblico presente alla prima rappresentazione de “Il Turco in Italia” al Teatro Comunale, cioè coloro che nel 1816 possedevano i palchi. I gruppi che hanno lavorato con i palchi del primo e secondo ordine devono ancora terminare la compilazione sul computer, che poi verrà condivisa da ogni gruppo con l’intera classe. 4° giornata 6 dicembre 2014 Oggi la classe 3^E ha terminato la traduzione dei documenti sulle famiglie a cui erano assegnati i posti degli ordini di palchi del Teatro Comunale che verrà trascritta anche sui computer. Successivamente su un altro documento, che consiste in una mappa a forma di ferro di cavallo, verranno inseriti i nomi dei proprietari dei palchi che hanno assistito alla prima rappresentazione de ''Il Turco in Italia'' nel 1816. Ogni gruppo ha lavorato con molto impegno e siamo quasi alla fine della prima parte di questo lavoro con l’Archivio Storico Comunale. intervista ai gruppi durante la 5° giornata 13 dicembre 2014 gruppo n 1 I componenti Ester, Rita e Valentin hanno già terminato (dalla scorsa lezione).Il loro lavoro consisteva nel documentare le vendite dei palchi (come il resto dei gruppi) del primo ordine dei numeri dal 1 a 12. gruppo 2 I componenti Marta, Aurora e Melissa hanno quasi terminato il lavoro dato che sono alla trascrizione dell ultimo nome sulla tabella, che hanno elaborato, e in seguito scriveranno i nomi sulla loro rispettiva parte di piantina del primo ordine del Teatro Comunale . gruppo n 3 I componenti Sara Govoni, Giacomo e Anna Clelia stanno trascrivendo i nomi dei rispettivi proprietari dei palchi dell ordine n 2, di cui hanno i palchetti dal numero 1 al numero 12. Sono quasi al termine del lavoro , infatti definiscono i loro progressi come ad un quarto mancante al termine del lavoro. gruppo n 4 I componenti Cecilia, Davide e Rosalinda hanno terminato il lavoro a loro assegnato (secondo ordine,palchi dal numero 13 al numero 23), l’hanno infatti appena formattato ed inviato alla professoressa Marchetti il cui compito consisterà nel correggerlo e condividerlo con il resto della classe. continua>> gruppo n 5 I componenti Chiara, Iago e Matteo dovevano documentare le vendite dei palchi del quinto ordine dal primo al dodicesimo; hanno terminato il lavoro a loro assegnato, ma sono ancora in fase di elaborazione delle tabelle, in cui scriveranno i nomi dei proprietari dei palchi, che in seguito condivideranno con il resto della classe. gruppo n 6 I componenti Lorenzo e Jacopo hanno avuto delle difficoltà nel completamento del lavoro a causa dell’assenza del terzo componente del gruppo, Kiyah, ma in ogni caso sono riusciti a terminare il lavoro cartaceo (che consisteva nel documentare i palchetti del terzo ordine dal numero 13 al numero 23) ed ora devono cominciare a trascriverlo su google drive. gruppo n 7 I componenti Giulia, Luca hanno avuto delle difficoltà nel corso del’l elaborazione, a causa anche dell’assenza di Mia in due lezioni dell’ archivio; avevano infatti capito male il lavoro da svolgere, dovranno completare infine le tabelle da inviare alla professoressa gruppo 8 I componenti Virginia, Giuseppe, Sara e Vlad hanno finito il lavoro loro assegnato e stanno traducendo i documenti dati loro dalla Dott.ssa Mezzetti dell’archivio, mentre danno gli ultimi ritocchi alle tabelle prima di spedirle alla professoressa In complesso la maggior parte dei gruppi non ha inteso per il meglio il lavoro da svolgere con le tabelle; infatti la prof. Marchetti darà loro una lezione “extra” per facilitare il termine del lavoro. traduzione del documento di ... Imbussolazione ed estrazione dei nomi dei concorrenti e dei palchi da farsi nel nuovo Teatro Pubblico da erigersi come in appresso. 20 aprile 1786 (a) ————————— Essendosi degnato l’Illustrissimo e Reverendissimo Sig. Cardinale Francesco Carafa Legato graziosamente... manifestanti preservare e determinare con Stampata, Sua Notificazione dei 15 prossimi dello scorso mese di marzo un metodo da servirsi sull’acquisto della prosperità e ripartimento dei Palchi del Nuovo Teatro da erigersi da questa Comunità di Ferrara nella Città medesima ed essendo stati presentati alla Eminenza Sua in seguito della Notificazione i nomi di tutti i rispettivi Signori conoscenti all’Augusto suddetto. NOTIFICAZIONE Su l'acquisto delle proprietà E ripartimento de' palchi Nel nuovo teatro di Ferrara. In un teatro pubblico,e che é costruito dal comune,l’acquisto deve essere permesso a tutti.Se il numero dei concorrenti sorpassa quello dei palchi,solo la sorte,che non fa offesa a nessuno,sarà quella che decide la prescelta. A il governo per tutti il barattolo: si lamenti della sorte, chi ne rimane escluso. Un dovuto riflesso alla gerarchia politica obbliga a distinguere quella divisione sociale,che è il primo in ogni città,con la privata imbussolazione delle famiglie Patrizie per i Palchi del secondo ordine, che per la sua situazione,e per la vicinanza ai Palchi destinati al Governo,è certamente il più nobile. Il primo ordine, e il terzo saranno aperti prima ai Patrizi, che la sorte escluse dal secondo, poi alle altre divisioni cittadine. Non si espone la possibiltà di incerta realizazzione il quarto; ma si chiuderanno privatamente i contratti con chi vuole acquistarne le Proprietà, e ne faccia richiesta al Governo. Sia l’ordine Civico,sia quello dei Nobili,non si ammettono i nomi delle famiglie Ferraresi,che dimorano fuori dalla Provincia non transitoriamente.Non è un torto fatto al diritto di Cittadinanza;ma escludere molti dei concorrenti,affaccia un diritto di prelazione sui non abitanti,chi dimora in Provincia,e chi ne soffre i reali, e personali pesi merita il compenso di un diritto prelativo sui pubblici divertimenti,e spettacoli. Sarà anche più giusta per la ragione stessa l’esclusiva di qualunque forestiere, che non sia Cittadino. Esempio di tabelle fatte da ogni gruppo per ognuno dei palchi del teatro Comunale di Ferrara analizzando i registri dei passaggi di proprietà ordine primo PALCO: N. 2 fratelli Borsari Giuseppe e Gaetano Poi Borsari Giacomo 1786 erede di Giuseppe Poi eredi di Gaetano , Giuseppe e Alfonso Borsari Giacomo (tutto il palco) poi alla figlia Borsari Chiara 1801 Borsari Alfonso (di Gaetano) (metà) 1820 ordine primo PALCO: N. 16 Scutellari Dott. Antonio Assegnazione Fattagli dal Cardinale Spinelli Squarzoni Alessandro In seguito a una permuta fatta il 30 ottobre 1793 Massari Gianbattista Cessionari Squerzoni come documento il 15 novembre 1793 Massari Vincenzo e Galeazzo Quali eredi di Gianbattista Massari Vincenzo Cessionario della parte del fratello Galeazzo Massari Francesco Quale erede di Vincenzo Massari duca Galeazzo fu Francesco Aquisitori del palco il 19 aprile 1898 Luppis Francesco Aquisto del palco il 19 aprile 1898 Luppis Dott. Ferruccio fu Francesco Per successione del padre ordine secondo PALCO: N. 3 Sacrati March. Amadeo Estrazione 20 Aprile 1786 Graziadei C. Stefano Cessionario Sacrati come da privata scrittura 7 Febbraio 1791 Graziadei C. Ercole e Ippolito Come figli ed eredi del fu Stefano Giglioli C. Gaetano Cessionario Graziadei come da istrumento 18 Marzo 1824 a Rogiti Ingoli Giglioli C. Luigi, Cesare, Giuseppe, Filippo e Riccardo Come figli ed eredi del fu Gaetano Cicognara-Faglioli C. Carolina Cessionario dei figli come da istrumento 4 Luglio 1836 a Rogiti Ingoli Giglioli C. Filippo In seguito a divisione tra i fratelli coeredi della madre Cicognara Carolina, come da Rogito Boltoni 17 Marzo 1856 Giglioli C. Giuseppe Come erede del fratello C. Filippo come da istrumento 14 Giugno 1859 a Rogiti Monti ordine secondo PALCO: N. 16 conte Muzzarelli Gaetano assegnazione Mantovani Gaetano acquisto 3 aprile 1799 Parolini Alberto cessionario 7 gennaio 1803 DallaViola Samuele cessionario 5 febbraio 1805 conte Saracco Ippolito cessionario 30 luglio 1810 dott. Ferraresi Francesco cessionario 26 novembre 1821 march. Canonici Gian Battista cessionario 10 maggio 1836 Campagnoli Rosa Vedova Forlani cessionaria 5 dicembre 1839 Olga Forlani Albertini figlia ed erede Gnudi Antonio continua>> Dott. Gustavo e Teseo fratelli Bergamo : cessionario 22 febbraio 1871 Wood Margherita vedova devota nell’interesse della figlia devota Gianna : cessionaria 16 aprile 1893 Cavalier Ercole Padovani : cessionario 6 maggio 1912 Contessa Alma Giulianelli : acquisto 13 dicembre 1933 ordine terzo PALCO: N. 2 Franciosi Giacomo Estrazioni Franciosi Sturati Anna Erede Franciosi Carletti d. Alfonso Cessionario Franciosi Dalla-Vida Samuele e Bianchini Samuel Cessionari Carletti Norsa Moisè Rappresentanza Mazza C. Alessandro Cessionario della Rappresentanza Benini avv. Luigi Mangarini avv. Umberto Leziroli D. Giuseppe Cessionari Mazza Leziroli Dott. Giuseppe Cessionari Benini Mangarini 20-04-1786 2-04-1921 ordine terzo PALCHI: N. 14 Cavatti Anguilla Ercole Prevenutogli nella estrazione 20 aprile 1786 Migliore Ab. Don Gaetano Per rinunzia volontaria 2 maggio 1786 Bottoni Domenico concessionario Migliore 17 maggio 1786 Bottoni Giovanni di Domenico concessionario del padre 11 ottobre 1817 Parioni Libraio Concessionario Bottoni 18 maggio 1823 Norsa ditta Leon Prospero concessionario Palani 15 luglio 1824 Bottomedi Rita vedova Barbirali concessionario Norsa 23 novembre1878 Brondi Rag. Arturo ... delle due figlie …dalla moglie vedova 12 giugno 1922 Brondi Ginevra e Berfae rogato Veturini 12 giugno 1922 ordine quarto PALCO: N. 4 Pesaro Salomon Moisè Acquistato 9/05/1786 Pesaro Rubino Ereditato 25/5/1788 Pesaro Salomon,Giuseppe, David, Ereditato Cesare,Israele 29/7/1835 Rinaldi Giuseppe Concessionario 7/05/1838 Vacchi Giacchino Concessionario 19/02/1846 Mantovani ... ... Turri Antonio fu Salvatore Concessionario 24/10/1906 ordine quarto PALCO: N. 23 Anau David Acquisitore del Palco come da Chirografo del Notaio Giuseppe Bertelli 9 Maggio 1786 in questo ordine ci sono meno passaggi di proprietà perché i palchi rimasero al Comune che li ha venduti direttamente senza imbussolamento primo ordine 1°ordine 1-23 nel 1816 prima rappresentazione del Turco in Italia PALCHI 1: Prosperi 2: Borsari 3: Mazza 4: Massari 5: Azzolini 6: Rocci 7: Nagliati 8: Zannini 9: Bottoni 10: Trotti 11: Massari 12 : Raspis 13: Caroli avv. Francesco e Campi Ludovica 14: Paroli dr. Antonio e Giacometti Giovanni 15: Maffei Giovanni, Pietro e Nicola 16: Famiglia Massari 17: Gnudi Antonio 18: Gandolfi Girolamo 19: Ronchi avv. Grazio 20: Bianchini Abramo 21: Bonetti dr.Luigi 22: Revedin Antonio e fratelli 23: Famiglia Guidetti secondo ordine 2°ordine 1-23 nel 1816 prima rappresentazione del Turco in Italia PALCHI 1 Guarengo Guarini 2 Varano March. Alfonso dei duchi di Camerino 3 Marchesini march. Filippo 4 Graziadei Stefano 5 Roverella Carlo 6 Parolini Alberto 7 Tassoni marchese Giuseppe 8 Conti Contella Sabina 9 Fiaschi march.Ludovico 10 Bianchini Isach 11 Municipio di Ferrara 12 Municipio di Ferrara 13 Comune di Ferrara 14 Fratelli Crispi 15 Marchese Alessandro Canonici 16 Cav.i Ippolito Saracco 17 Marchese Don Carlo Bentivoglio d'Aragona 18 Marchese Luigi Trotti 19 Scottelari Francesco,Luigi, Giuseppe Camillo 20 Cav. Francesco fu Benedetto Savonarola 21 Cav.e Ludovico Cleto Gnoli 22 Samuele Della Vilda 23 Marchese Erede Trotti terzo ordine 3°ordine 1-12 nel 1816 prima rappresentazione del Turco in Italia 1°= Municipio di Ferrara 2°= Norsa Moisè 3°= Rambano Camillo 4°= Saracco C. Ippolito 5°= Bertolazzi Vincenzo 6°= Sani Giuseppe, Severino e Antonio 7°= Selni Geatano 8°= Dalla Pellegrina Francesco 9°= Delfini Dr. Antonio 10°= Marangola Marco 11°= Famiglia Nubile del Cardinale Arcivescovo 12°= Saracco Ce. Ippolito n 13 : Guarini D. Cesare Fornari D. Giuseppe n 14: Bottoni Domenico n 15: Sicuro Costantino Rosa n 16: Travagli Camilla n 18: Campana D.Bavedetto Giovanni e Pietro n 19:Vendeghini Giulio fu Enea n 21:Parolini Alberto Mainardi Carlo n 22:Costabili Containi Marchi Giovanni quarto ordine 4°ordine 1-23 nel 1816 prima rappresentazione del Turco in Italia PALCHI: 1. Coen Moisè Vita 2. Bianchini Ditta Massarani 3. Cavalieri Abraam Norsa Leon 4. Pesaro rubino 5. Municipio di Ferrara 6. Municipio di Ferrara 7. Municipio di Ferrara 8. Municipio di Ferrara 9. Municipio di Ferrara 10. Municipio di Ferrara 11. Municipio di Ferrara 12. Bevilacqua Cantelli Marchi Camillo 13 comune di Ferrara 14 comune di Ferrara 15 comune di Ferrara 16 comune di Ferrara 17 comune di Ferrara 18 comune di Ferrara 19 comune di Ferrara 20 Minerbi Moisè, Daniele e Lazzaro 21 Bevilacqua Cantelli March. Camilo 22 Norsa Moisè 23 Anau David giornata all’Archivio Storico di Ferrara 18 dicembre 2014 Sono circa le 9.00 quando ci avviamo per l’archivio,ogni gruppo è fornito della propria cartellina contenente il lavoro svolto in diverse lezioni.Quando arriviamo all’archivio ci fanno accomodare in una stanza e ci accolgono l’archivista,che ci aveva fatto lezione anche in classe e un signore di nome Leopoldo.Avevamo il compito di cercare chi,nel 1816 aveva posseduto i palchi del Teatro Comunale di Ferrara,quindi la prima cosa che ci chiedono di fare è esporre i cognomi delle persone che ci hanno particolarmente interessato,sui quali faremo un approfondimento,che hanno posseduto i palchi in questa determinata data.Dopo averci fatto accomodare ci chiedono di esporre, ogni gruppo il lavoro svolto in classe e di comunicare il nome scelto, insieme a il palco in cui risiedeva in quella data e se avevano discendenti che ereditarono il palco dopo la morte del primo. Dopo aver esposto il Lavoro svolto ci fanno alzare e e andare attorno ad un tavolo dove sono poggiati dei libroni, che, ci spiega l’ archivista, servono per raccogliere maggiori dati sui nomi interessati.In seguito fa cercare a due gruppi il nome prescelto e spiega come fare a cercare i nomi sui libroni.Poi ci fanno di nuovo accomodare e chiedono a un paio di ragazzi di fare un resoconto filmandoli con una telecamera. Dopo un paio d’ore in archivio arriva la professoressa Ruffini che insieme alla professoressa Marchetti ci riaccompagna a scuola.E’ stata un importante esperienza per il lavoro che stiamo svolgendo. Scelta del nome, gruppo 1 Ricercando tra i proprietari dei palchi del primo ordine del Teatro Comunale di Ferrara nell’anno 1816, anno della prima rappresentazione del Turco in Italia di Gioacchino Rossini, abbiamo notato la famiglia BORSARI, proprietaria per estrazione fin dall’ inizio ,nel 1786 ,del palco numero due dell’ordine primo. Ci ha incuriosito perchè questo palco ha una storia di eredità molto complicata e interessante. Scelta del nome, gruppo 2 Quando abbiamo analizzato la scheda del palco n° 16, ci siamo accorte che la famiglia Massari lo ha posseduto per molto tempo, volevamo saperne di più e quindi lo abbiamo scelto come nome di famiglia da ricercare. Oltretutto ‘’Massari’’ è il nome di un parco molto conosciuto a Ferrara quindi sapere qualcosa in più sulla famiglia ci sembrava una buona idea. Scelta del nome, gruppo 3 Abbiamo scelto il cognome Graziadei dopo aver consultato i documenti perché ci ispirava molto. All’archivio comunale di Ferrara ci hanno detto che era una delle famiglie nobili più importanti della città, è stata infatti coniata una moneta in onore di un membro della famiglia,Ercole Graziadei. Ma noi la abbiamo scelta anche perché al Tg1 c’è una giornalista che si chiama Grazia Graziadei, che è molto brava. Scelta del nome, gruppo 4 Per trovare i nostri “personaggi”, come prima cosa abbiamo creato una lista dei proprietari dei palchi nel 1816; una volta completata abbiamo scelto basandoci sul nome che ci incuriosiva maggiormente, ovvero Francesco Savonarola. Poichè mentre lavoravamo abbiamo notato anche il nome “Margherita Wood” (che era l’unico che sembrava avere origini straniere) abbiamo deciso di approfondire anche su di lei. Scelta del nome, gruppo 5 Dopo aver trascritto i registri dei passaggi di proprietà dei palchetti del terzo ordine del Teatro Comunale di Ferrara li abbiamo analizzati cercando i possibili proprietari dei palchetti nel 1816, quando è avvenuta la prima rappresentazione del " Turco In Italia” a Ferrara. Il compito assegnatoci dalla nostra professoressa di lettere era quello di scegliere il nome di un cittadino ferrarese che avesse assistito all’opera “Il Turco In Italia”, il nome scelto da noi è stato Norsa Moisè tramite il consiglio della nostra professoressa. Abbiamo subito apprezzato il consiglio per l’originalità del nome. Scelta del nome, gruppo 6 Abbiamo scelto Bottoni Domenico per un errore di lettura, infatti abbiamo confuso il nome con il cognome il quale era analogo al cognome di una nostra compagna di classe, Anna Clelia Di Domenico. Nonostante tutto, il nome in questione ci ha suscitato interesse e quindi abbiamo scelto di mantenerlo. Scelta del nome, gruppo 7 Dopo aver trascritto i registri dei passaggi di proprietà dei palchetti del IV ordine del Teatro Comunale di Ferrara li abbiamo analizzati cercando i possibili proprietari dei palchetti nel 1816,quando è avvenuta la prima rappresentazione del “Turco in Italia” a Ferrara. Il nostro gruppo ha scelto questo nome perché a Ferrara prima della seconda guerra mondiale c’era una grande comunità ebraica che a causa della Shoah fu quasi tutta sterminata e ci interessava analizzare meglio questo cognome ebraico cercando informazioni sulla sua famiglia e la sua vita (il lavoro,l’indirizzo, ecc…) visto che nel 1816 era parte integrante della società ferrarese Scelta del nome, gruppo 8 Dopo aver trascritto i registri dei passaggi di proprietà dei palchetti del quarto ordine del Teatro Comunale di Ferrara li abbiamo analizzati cercando i possibili proprietari nel 1816, quando è avvenuta la prima rappresentazione del “ Turco in Italia ” a Ferrara. La professoressa ci ha dato il compito di scegliere il nome di un cittadino che avesse assistito a questa edizione dell’opera , noi eravamo interessati ad Anau David perchè abbiamo scoperto ,con l’aiuto della professoressa ,che aveva origine ebraiche. Quindi sapendo che qui a Ferrara è esistita una grande comunità ebraica , ci interessava approfondire questo nome. Famiglia Borsari Chiara + Giuseppe Giacomo (1771-1812) Scipione + + Caterina Vittoria Ceccadore (1779-1825) Chiara (1802) Margherita(1804) Lo stemma dei Borsari aveva lo sfondo azzurro, in primo piano si notava un albero sopra il quale poggiava una stella cometa posta in mezzo a due stelle dorate. A destra c’era un braccio vestito di rosso con una borsa dello stesso colore. Queste informazioni, prese dal dizionario Storico-Araldico dell’ Antico Ducato di Ferrara, sono state fornite da un quadro che era lungo le scale della casa dei Borsari, il quale rappresentava appunto lo stemma della famiglia accanto ad un altro mai identificato. Abitavano in via Giovecca che, nella numerazione del 1797, era la via che corrispondeva al numero tre. Essendo così vicini al Teatro Comunale possiamo supporre che assistessero spesso a varie rappresentazioni teatrali. La famiglia Borsari aveva una propria abitazione e risiedevano sopra quattro botteghe. Nella casa era presente un cortile interno, e su un lato c’era una stalla. Massari “Massari” è il nome di un parco molto conosciuto a Ferrara a fianco al palazzo dove abitava la famiglia.Quindi, saperne di più ci sembrava una buona idea . Il primo nome che abbiamo trovato nel palco numero 16 è stato Massari Gianbattista, ricercando il suo albero genealogico, abbiamo scoperto che era sposato con Vittoria, il loro primogenito si chiamava Galeazzo nato il - 1 giugno 1780- seguito dai fratelli: Anna- 1762, Luigia- 1777- e Vincenzo- nato nel 1760 e morto il 6 maggio 1832-, il quale era marito di Zavaglia Teresa da cui ebbe i figli Vittoria e Francesco. Galezzo,secondo possessore del palco assieme al fratello Vincenzo ereditano il palco dal padre Gianbattista.Tuttavia Galeazzo nel 1812 cede il palco a Vincenzo,che è quindi l’esclusivo proprietario. A sua volta Vincenzo tramanda il palco al primogenito Francesco. Siamo riuscite ad identificare l’abitazione tramandata da Antonio -padre di Gianbattista-( padre dei fratelli Vincenzo e Galeazzo), in via Colombara ( attuale via Cosmetura), civico 775. albero genealogico>> MASSARI Francesco Gian Battista + Vittoria Antonio Teresa Zavaglia + Vincenzo Galeazzo Anna Luigi Francesco + Nagliati Carlotta Vittoria Famiglia Graziadei Ercole Graziadei, nato il 13/6/1769,letterato, poeta e cultore delle belle arti, visse a Ferrara con Ester, insieme ebbero 5 figli: Anna, Ermete, Elena, Enrichetta e Augusto. Aveva anche tre fratelli: Ippolito,Stefano e Albino.Sua moglie Ester aveva una sorella di nome Vittoria. Ercole viveva al numero civico 1826 il quale fa angolo con la via di fronte alla chiesa di San Francesco.Suo fratello Albino ebbe un figlio, il conte Ercole. Ercole sposò Giulia, figlia del Dott. Anton Francesco Trotti, che morì giovane lasciando due figli. albero genealogico>> Alberto Margerita Ercole Graziadei Ippolito Albino Stefano Francesco Ester Ercole Augusto Michela Elena Vittoria Enrichetta Anna Ermete Giulia Savonarola Francesco Savonarola Francesco, figlio di Gucci Luigia e nipote di Francesco e Teresa sposato con Eleonora Maffei, figlia di Giampietro e Barbara, nacque il 25/08/1795 ed era un possidente. viveva al 526 ( e 527) in una casa che faceva angolo tra via Mascheraio e via Fossato con ingresso in via porte Serrate (l’attuale via Montebello). Albero genealogico>> NOME PARENTELA ETA Gucci Lucia madre di Francesco e di Teresa 40 Savonarola Francesco Eleonora Maffei nato il 25/8/1795 figlia di Gianpietro e Barbara; moglie di Savonarola Francesco anni 20 PROFESSIONE ALTRO morta il 04/05/1844 possidente indirizzo 526 (527) indirizzo 526 (527) Norsa Moisé Abramo Emanuele da Norsa, banchiere ebreo, con diploma del 19 dicembre 1543 del Duca Ercole II, confermato il 15 aprile 1560 dal Duca Alfonso II venne nobilitato insieme ai suoi discendenti. Nel documento è detto nobile ferrarese e famigliare ducale. La famiglia Norsa si conserva ancora a Ferrara. da “Dizionario storico-araldico dell’antico Ducato di Ferrara” Norsa Moisè Jacob figlio del fu Sabadino e del fu Dolce , era sensale ( un mediatore ), nato nel 1762 sposato con Zefira 43 anni Castelbolognese figlia del fu Maggio e della fu Sara, nata i1769 e morta a 64 anni il 28 gennaio 1833, 5 anni dopo del marito che invece morì il 24 marzo 1828 all’età 66 anni.Vivevano al 3091 in un palazzo, ereditato dal padre di Zefira, dove si trova un’ università ebraica con una parte affittata da Aron Melli. da “censimento di Ferrara del 1812”, “stradario del 1804 e del 1810” albero genealogico>> Albero genealogico famiglia Norsa Mosè Jacob Norsa Dolce Zefira Castelbolognese Sabadino Norsa Maggio Castelbolognese Sara Bottoni Domenico Bottoni è un cognome molto antico a Ferrara che si è diviso in rami i quali si sono stabiliti nella città e provincia. Tra i discendenti appartenenti al ramo stabilitosi nel centro di Ferrara abbiamo Domenico Bottoni ovvero la persona di cui ci occupiamo. I genitori di Bottoni Pietro e Bottoni Domenico sono Niccolò Bottoni e Barbara Rocci. Il figlio di Bottoni Pietro e Luisa Armari è Bottoni Domenico, il suo nome è stato dato in onore del fratello di Pietro. Bottoni Domenico: nato a Ferrara presso il numero civico 393 nel 1742 era un funzionario comunale e banchiere, fatto marchese dal re di Polonia il 7 marzo 1794. Defunto nel 1817 all’ età di 75 anni albero genealogico>> Bottoni Nicolò Bottoni Domenico Rocci Barbara Bottoni Pietro Bottoni Domenico Armari Luisa Bottoni Giovanni Famiglia Pesaro Pesaro Rubino è figlio di Angelo Pace e di Gentile.E`nato il 31 agosto 1769,è un negoziante e abita con la famiglia al civico 2226 (via Mazzini)in una grandiosa abitazione.E’`morto il 29 agosto 1835. Moglie:Sforni Ester figlia di Leon Vita e Bella, di anni 39. Figli: -Salomon -Israel -Iseppe -Speranza 9 anni -Costanza 7 anni -Cesare -David -Rachel 1 anno Il nonno di Rubino insieme al fratello crea una società commerciale (commercio di tessuti e prestito a interesse) chiamata “Ditta Salomon Moisè Pesaro” con sede in via Mazzini. Questa ditta servì a incrementare il giro di affari della famiglia Pesaro albero genealogico>> Albero genealogico famiglia Pesaro Agnolo Salomon Moisè Angelo Pace Sipora Cremisina Sara Ricca Gentile Raffaele Beniamin Rubino Ester Salomon Moisè Anau David Anau David aveva due fratelli, Jacob Vita e Ricca. Era sposato con Marianna ed aveva un figlio di nome Tobia. Nacque il 6 giugno 1774, e di professione faceva il legalibri, viveva al numero civico 3135 di Ferrara in via Gattamarcia, in quella abitazione fu presente una Scuola Spagnola affittata a Rafael Finzi. Anau Salomon Emanuel Anau Aron David Marianna Vita Tobia Benvenuta Jacob Vita Anau Ricca Anau Domenica a teatro 8 gennaio 2015 Ieri, 8 Gennaio 2015, abbiamo finalmente visto con i nostri occhi ciò su cui tanto abbiamo lavorato. Siamo andati al Teatro Comunale Di Ferrara dove abbiamo assistito alla rappresentazione dell’opera buffa di Gioachino Rossini “il Turco in Italia”! E’ stato emozionante pensare di guardare quello che anche le famiglie del 1816 hanno visto esattamente nel nostro stesso modo a distanza di quasi 200 anni! Addirittura alcuni di noi hanno occupato il palco numero due dell’ordine terzo: quello che nel 1816 era di proprietà della famiglia Norsa,scelta dal gruppo numero 5. L’opera è durata circa due ore e mezza perchè abbiamo assistito alla rara versione integrale, infatti erano presenti spettatori da tutta Italia! E’ stata un’ esperienza comunque nuova e insolita per molti di noi!! L’ORCHESTRA E IL PUBBLICO IL TEATRO COMUNALE DI FERRARA Il turco in Italia Dramma buffo Libretto di: Felice Romani Musica di: Gioacchino Rossini Prima esecuzione: 14 agosto 1814, Milano, Teatro alla Scala Personaggi ● ● ● ● ● ● ● Selim:Basso principe turco, un tempo amante di Zaida, e poi invaghito di Fiorilla. Donna Fiorilla: donna capricciosa, ma onesta, moglie di don Geronio. Soprano Don Geronio: uomo debole e pauroso. Basso Don Narciso: cavaliere servente di donna Fiorilla, uomo geloso e sentimentale. Tenore Prosdocimo: Poeta e conoscente di don Geronio. Basso Zaida: un tempo schiava e promessa sposa di Selim, poi zingara; donna di cuor tenero e amante. Mezzosoprano Albazar: prima confidente di Selim, poi zingaro seguace ed amico di Zaida. Tenore Struttura dell’opera L’opera è divisa in due atti: Primo atto: 17 scene Secondo atto: 19 scene il Turco in Italia è un opera buffa, che prevede equivoci, travestimenti,scambi di persona, infedeltà e un immancabile lieto fine. Un’opera buffa è una successione di “numeri”, vale a dire arie soliste e pezzi d’assieme ( duetti, terzetti ,quartetti.quintetti,cori ) collegati da recitativi ( momenti di canto declamato accompagnati dal solo clavicembalo). In questo caso i numeri sono sedici, sette nel primo e nove nel secondo atto. All’inizio c’è una sinfonia di apertura che serviva ad attirare l’attenzione del pubblico e a ottenerne il silenzio. Ne “ Il turco in Italia“ i pezzi d’assieme sono molto più numerosi delle arie soliste e il vero protagonista Prosdocimo non ne canta neanche una. Trama Atto I Nei pressi di Napoli, il poeta Prosdocimo, alla ricerca di ispirazione, incontra un gruppo di zingari. Tra questi, Zaida che intanto legge la mano a Don Geronio, che vuole sapere quando sua moglie donna Fiorilla smetterà di fare capricci e metterà finalmente la testa a posto. Quando Geronio si allontana Zaida racconta la sua storia al poeta: è stata costretta a fuggire dalla sua patria e dall'amato principe Selim a causa delle maldicenze delle sue compagne. Prosdocimo la informa che è in arrivo un principe turco che potrebbe aiutarla. Nel frattempo Donna Fiorilla uscita per fare una passeggiata vede scendere da una nave Selim. Tra i due nasce subito una forte attrazione e simpatia: Selim corteggia Fiorilla e lei accetta volentieri le sue attenzioni tanto che lo invita a casa a prendere un caffè. Geronio, informato di questo nuovo capriccio della moglie si indigna e decide di intervenire. Arriva a casa e trova la moglie che civetta con il principe ma non ha il coraggio di affrontare la situazione. Anzi, Fiorilla lo obbliga a baciare la veste di Selim in segno di rispetto e d'omaggio. Prosdocimo osserva la scena divertito e soddisfatto perché finalmente ha trovato un buono spunto per scrivere il suo dramma buffo. Selim si congeda ma, appena giunto per strada, incontra Zaida: i due si riconoscono e abbracciano, ma sopraggiunge Fiorilla furente per la gelosia, e si scaglia contro la povera zingara. Atto II Selim, ormai invaghito, propone a Geronio di vendergli Fiorilla, così come si usa in Turchia, ma Geronio reagisce indignato e tra i due scoppia una lite che viene interrotta dall’intervento di Zaida e Fiorilla, che separano i due contendenti. Intanto Prosdocimo è venuto a sapere che Selim, non potendola comprare, ha deciso di rapire Fiorilla durante una festa mascherata. Informa Zaida delle intenzioni di Selim e le suggerisce di travestirsi da Fiorilla per farsi rapire al suo posto e coronare il suo sogno d’amore. Ma per far meglio riuscire la sua idea consiglia anche a Geronio di mascherarsi e di controllare attentamente la moglie durante la festa mascherata. Durante la festa si susseguono una serie di equivoci ma, alla fine, Zaida si riconcilia con Selim. A Fiorilla non resta che accettare la situazione ma deve fare i conti con don Geronio che ha deciso di chiedere il divorzio. Solo di fronte alla reazione del marito Fiorilla capisce il suo errore e si pente del suo comportamento. La storia si conclude con Geronio e Fiorilla riappacificati che salutano Selim e Zaida che tornano insieme in Turchia. IL TURCO IN ITALIA L’opera scritta da Felice Romani, Il Turco in Italia ci è molto piaciuta. I cantanti hanno interpretato meravigliosamente i ruoli. E’ stato molto divertente e coinvolgente. L’orchestra, che suonava le musiche di Gioacchino Rossini, e gli attori erano completamente in sintonia, infatti la musica rendeva perfettamente l’atmosfera delle vicende. Nonostante il malessere, la cantante che interpretava il personaggio di Zaida è riuscita perfettamente a eseguire l’opera. I costumi ambientati in chiave moderna, negli anni 50, creavano macchie di colore, dal verde di Fiorilla al bianco dei turchi ai colori sgargianti degli zingari. La scenografia era essenziale, ma incisiva, e rendeva perfettamente i luoghi delle vicende: il porto era rappresentato semplicemente da container, un telo in cui vi era disegnato il mare rappresentava la spiaggia e le lenzuola stese e un balcone di ferro rappresentavano la casa di Fiorilla e Geronio, Napoli poi è stata rappresentata da pannelli con impressi i nomi delle vie e delle piazze. La macchina da scrivere, un personaggio importante e significativo in quest’opera moderna, ha un senso preciso: la storia si scriveva da sola, infatti senza l’aiuto di Prosdocimo, essa si presentava in ogni vicenda, scrivendo tutto ciò che accadeva. E’ stata una esperienza magnifica ed unica. Un vero capolavoro dell’Ottocento. Il turco in Italia e la 3° E