Diario di bordo
della 3^E
Un viaggio lungo un anno nel passato tra libri, teatri,
musiche e documenti 2014-2015
Piantina del Teatro Comunale
1° giornata
20 novembre 2014
Oggi giovedì la Dott.ssa Corinna Mezzetti, dell’archivio di Ferrara, è venuta nella nostra classe per illustrarci il lavoro che poi dovremo
continuare a scuola e a casa sulla stagione lirica del Teatro Comunale di Ferrara, in collaborazione con l’Archivio Storico Comunale.
Come prima cosa ci ha spiegato come è strutturato un archivio, perché molti di noi non ci sono mai stati.Nell’archivio ci dovrebbero essere
tutti i documenti della città di Ferrara dalla creazione del comune a oggi, ma purtroppo nel 1385 ci fu una rivolta dei cittadini che
sostenevano di pagare troppe tasse e bruciarono quasi tutti i documenti, perciò quelli che sono conservati in archivio sono datati più o
meno dal 1390.Un Archivio Comunale è diviso in due sezioni :1390circa-1800 e archivio moderno (1800-1956), quest’ultimo suddiviso
a sua volta in tre parti:
●
●
●
archivio corrente(pratiche in corso)
archivio di deposito (pratiche concluse)
archivio storico (quaranta anni dalla chiusura della pratica).
Dopo l’Archivista ha iniziato a parlarci della costruzione del Teatro Comunale leggendoci una frase che descrive i teatri dell’epoca:
“E’ usanza fare suddetti teatri con palchetti e diversi ordini l’uno sopra l’altro tutti tramezzati , ciascuno dei quali abbia il suo ingresso per
poterli ,come si è soliti, affittare”
continua>>
Nel 1700 a Ferrara esistevano solo 2 teatri privati, teatro Bonaccorsi e teatro Scroffa, così la popolazione iniziò a richiedere la costruzione di un
teatro comunale visto che ormai quasi tutti i comuni ne avevano uno.Accolta la richiesta il Comune nel 1786 affidò i lavori all’architetto Augusto
Campana che in seguito venne sostituito da Antonio Foschini e il Teatro venne inaugurato nel 1798.
Da questa data il teatro comunale iniziò la distribuzione dei palchi per acquisto, la cui possibilità era permessa a tutti; però se c’erano più acquirenti
le persone venivano scelte in base ad una estrazione. I prezzi erano molto alti per il 1° e il 2° ordine, invece quelli del 3° e 4° ordine la platea e il
loggione erano i prezzi più bassi.
I palchi del 4° ordine non vennero estratti, ma vennero dati direttamente con un contratto.
Sia i nobili sia i cittadini che non abitavano a Ferrara non potevano acquistare i palchetti perchè non c’erano tantissimi e venivano previlegiati i
residenti . I propietari dei palchi venivano chiamati palchettisti e potevano modificare i palchi a loro piacimento, come se fosse casa loro; questa
possibilità venne attuata fino al primo dopoguerra, poi venne abolita.
Noi ci soffermeremo a ricercare chi assistette il 14 agosto 1816 alla prima del” Il Turco in Italia” a Ferrara.
2° giornata
22 novembre 2014
Oggi la classe 3^E ha affrontato la 1’ lezione sul lavoro dell’Archivio Storico di Ferrara.
La classe ha cominciato la traduzione di documenti storici consegnatoci dalla Dott.ssa Corinna Mezzetti riguardanti i passaggi di proprietà
avvenuti tra famiglie aristocratiche dalla costruzione dell Teatro Comunale di Ferrara. I ragazzi erano suddivisi i otto gruppi, ciascuno composto
da 3 persone, tranne uno da 4, perchè la classe è composta da 25 alunni. Due gruppi avevano i documenti riguardanti i passaggi di proprietà di un
ordine di palchi ad esempio G1 e G2 si occupavano del I ordine. Abbiamo notato che i gruppi si sono divisi il lavoro per velocizzare il compito.Il
gruppo 8 avendo pochi palchi(soprattutto appartenuti a famiglie ebraiche) ha cominciato un lavoro differente dagli altri 7 gruppi, ha iniziato a
tradurre i documenti riguardanti l’estrazione per l’assegnazione dei palchi del I e del II ordine.
3° giornata
29 novembre 2014
Oggi, sabato 29 novembre 2014, abbiamo continuato, divisi nei gruppi, il lavoro sui documenti dell’archivio. I gruppi che avevano i palchi del 4^
ordine, dato il breve lavoro (avevano poche informazioni su cui lavorare) hanno cominciato a trascrivere i documenti a loro assegnati.
Tutti i gruppi hanno trascritto su un documento di Google Drive la cronologia dei possessori dei palchi, dall’estrazione del 20 Aprile 1786 in poi;
dopo ciò hanno ricostruito il pubblico presente alla prima rappresentazione de “Il Turco in Italia” al Teatro Comunale, cioè coloro che nel 1816
possedevano i palchi. I gruppi che hanno lavorato con i palchi del primo e secondo ordine devono ancora terminare la compilazione sul computer,
che poi verrà condivisa da ogni gruppo con l’intera classe.
4° giornata
6 dicembre 2014
Oggi la classe 3^E ha terminato la traduzione dei documenti sulle famiglie a cui erano assegnati i posti degli ordini di palchi del Teatro Comunale
che verrà trascritta anche sui computer.
Successivamente su un altro documento, che consiste in una mappa a forma di ferro di cavallo, verranno inseriti i nomi dei proprietari dei palchi che
hanno assistito alla prima rappresentazione de ''Il Turco in Italia'' nel 1816.
Ogni gruppo ha lavorato con molto impegno e siamo quasi alla fine della prima parte di questo lavoro con l’Archivio Storico Comunale.
intervista ai gruppi durante la 5° giornata
13 dicembre 2014
gruppo n 1
I componenti Ester, Rita e Valentin hanno già terminato (dalla scorsa lezione).Il loro lavoro consisteva nel documentare le vendite dei
palchi (come il resto dei gruppi) del primo ordine dei numeri dal 1 a 12.
gruppo 2
I componenti Marta, Aurora e Melissa hanno quasi terminato il lavoro dato che sono alla trascrizione dell ultimo nome sulla tabella, che
hanno elaborato, e in seguito scriveranno i nomi sulla loro rispettiva parte di piantina del primo ordine del Teatro Comunale .
gruppo n 3
I componenti Sara Govoni, Giacomo e Anna Clelia stanno trascrivendo i nomi dei rispettivi proprietari dei palchi dell ordine n 2, di cui
hanno i palchetti dal numero 1 al numero 12. Sono quasi al termine del lavoro , infatti definiscono i loro progressi come ad un quarto
mancante al termine del lavoro.
gruppo n 4
I componenti Cecilia, Davide e Rosalinda hanno terminato il lavoro a loro assegnato (secondo ordine,palchi dal numero 13 al numero
23), l’hanno infatti appena formattato ed inviato alla professoressa Marchetti il cui compito consisterà nel correggerlo e condividerlo con
il resto della classe.
continua>>
gruppo n 5
I componenti Chiara, Iago e Matteo dovevano documentare le vendite dei palchi del quinto ordine dal primo al dodicesimo; hanno
terminato il lavoro a loro assegnato, ma sono ancora in fase di elaborazione delle tabelle, in cui scriveranno i nomi dei proprietari dei
palchi, che in seguito condivideranno con il resto della classe.
gruppo n 6
I componenti Lorenzo e Jacopo hanno avuto delle difficoltà nel completamento del lavoro a causa dell’assenza del terzo componente del
gruppo, Kiyah, ma in ogni caso sono riusciti a terminare il lavoro cartaceo (che consisteva nel documentare i palchetti del terzo ordine
dal numero 13 al numero 23) ed ora devono cominciare a trascriverlo su google drive.
gruppo n 7
I componenti Giulia, Luca hanno avuto delle difficoltà nel corso del’l elaborazione, a causa anche dell’assenza di Mia in due lezioni dell’
archivio; avevano infatti capito male il lavoro da svolgere, dovranno completare infine le tabelle da inviare alla professoressa
gruppo 8
I componenti Virginia, Giuseppe, Sara e Vlad hanno finito il lavoro loro assegnato e stanno traducendo i documenti dati loro dalla
Dott.ssa Mezzetti dell’archivio, mentre danno gli ultimi ritocchi alle tabelle prima di spedirle alla professoressa
In complesso la maggior parte dei gruppi non ha inteso per il meglio il lavoro da svolgere con le tabelle; infatti la prof. Marchetti darà
loro una lezione “extra” per facilitare il termine del lavoro.
traduzione del documento di ...
Imbussolazione ed estrazione dei nomi dei concorrenti e dei
palchi da farsi nel nuovo Teatro Pubblico da erigersi come in
appresso.
20 aprile 1786
(a)
—————————
Essendosi degnato l’Illustrissimo e Reverendissimo Sig. Cardinale Francesco Carafa Legato
graziosamente... manifestanti preservare e determinare con Stampata, Sua Notificazione dei 15
prossimi dello scorso mese di marzo un metodo da servirsi sull’acquisto della prosperità e
ripartimento dei Palchi del Nuovo Teatro da erigersi da questa Comunità di Ferrara nella Città
medesima ed essendo stati presentati alla Eminenza Sua in seguito della Notificazione i nomi di
tutti i rispettivi Signori conoscenti all’Augusto suddetto.
NOTIFICAZIONE
Su l'acquisto delle proprietà
E ripartimento de' palchi
Nel nuovo teatro di Ferrara.
In un teatro pubblico,e che é costruito dal comune,l’acquisto deve essere permesso a tutti.Se il numero dei concorrenti sorpassa
quello dei palchi,solo la sorte,che non fa offesa a nessuno,sarà quella che decide la prescelta. A il governo per tutti il barattolo: si
lamenti della sorte, chi ne rimane escluso. Un dovuto riflesso alla gerarchia politica obbliga a distinguere quella divisione
sociale,che è il primo in ogni città,con la privata imbussolazione delle famiglie Patrizie per i Palchi del secondo ordine, che per la
sua situazione,e per la vicinanza ai Palchi destinati al Governo,è certamente il più nobile. Il primo ordine, e il terzo saranno
aperti prima ai Patrizi, che la sorte escluse dal secondo, poi alle altre divisioni cittadine. Non si espone la possibiltà di incerta
realizazzione il quarto; ma si chiuderanno privatamente i contratti con chi vuole acquistarne le Proprietà, e ne faccia richiesta al
Governo. Sia l’ordine Civico,sia quello dei Nobili,non si ammettono i nomi delle famiglie Ferraresi,che dimorano fuori dalla
Provincia non transitoriamente.Non è un torto fatto al diritto di Cittadinanza;ma escludere molti dei concorrenti,affaccia un
diritto di prelazione sui non abitanti,chi dimora in Provincia,e chi ne soffre i reali, e personali pesi merita il compenso di un
diritto prelativo sui pubblici divertimenti,e spettacoli. Sarà anche più giusta per la ragione stessa l’esclusiva di qualunque
forestiere, che non sia Cittadino.
Esempio di tabelle fatte da ogni gruppo per ognuno dei palchi del teatro Comunale di Ferrara analizzando i registri dei passaggi di
proprietà
ordine primo PALCO:
N. 2
fratelli Borsari Giuseppe e Gaetano Poi Borsari Giacomo 1786
erede di Giuseppe
Poi eredi di Gaetano , Giuseppe e Alfonso
Borsari Giacomo (tutto il palco) poi alla figlia Borsari
Chiara
1801
Borsari Alfonso (di Gaetano) (metà)
1820
ordine primo PALCO:
N. 16
Scutellari Dott. Antonio
Assegnazione Fattagli dal Cardinale Spinelli
Squarzoni Alessandro
In seguito a una permuta fatta il 30 ottobre 1793
Massari Gianbattista
Cessionari Squerzoni come documento il 15
novembre 1793
Massari Vincenzo e Galeazzo
Quali eredi di Gianbattista
Massari Vincenzo
Cessionario della parte del fratello Galeazzo
Massari Francesco
Quale erede di Vincenzo
Massari duca Galeazzo fu Francesco
Aquisitori del palco il 19 aprile 1898
Luppis Francesco
Aquisto del palco il 19 aprile 1898
Luppis Dott. Ferruccio fu Francesco
Per successione del padre
ordine secondo PALCO:
N. 3
Sacrati March. Amadeo
Estrazione 20 Aprile 1786
Graziadei C. Stefano
Cessionario Sacrati come da privata scrittura 7 Febbraio 1791
Graziadei C. Ercole e Ippolito
Come figli ed eredi del fu Stefano
Giglioli C. Gaetano
Cessionario Graziadei come da istrumento 18 Marzo 1824 a
Rogiti Ingoli
Giglioli C. Luigi, Cesare,
Giuseppe, Filippo e Riccardo
Come figli ed eredi del fu Gaetano
Cicognara-Faglioli C. Carolina
Cessionario dei figli come da istrumento 4 Luglio 1836 a
Rogiti Ingoli
Giglioli C. Filippo
In seguito a divisione tra i fratelli coeredi della madre
Cicognara Carolina, come da Rogito Boltoni 17 Marzo 1856
Giglioli C. Giuseppe
Come erede del fratello C. Filippo come da istrumento 14
Giugno 1859 a Rogiti Monti
ordine secondo PALCO:
N. 16
conte Muzzarelli Gaetano
assegnazione
Mantovani Gaetano
acquisto
3 aprile 1799
Parolini Alberto
cessionario
7 gennaio 1803
DallaViola Samuele
cessionario
5 febbraio 1805
conte Saracco Ippolito
cessionario
30 luglio 1810
dott. Ferraresi Francesco
cessionario
26 novembre 1821
march. Canonici Gian Battista
cessionario
10 maggio 1836
Campagnoli Rosa Vedova Forlani
cessionaria
5 dicembre 1839
Olga Forlani Albertini
figlia ed erede
Gnudi Antonio
continua>>
Dott. Gustavo e Teseo fratelli Bergamo :
cessionario
22 febbraio 1871
Wood Margherita vedova devota nell’interesse della figlia devota Gianna :
cessionaria
16 aprile 1893
Cavalier Ercole Padovani :
cessionario
6 maggio 1912
Contessa Alma Giulianelli :
acquisto
13 dicembre 1933
ordine terzo PALCO:
N. 2
Franciosi Giacomo
Estrazioni
Franciosi Sturati Anna
Erede Franciosi
Carletti d. Alfonso
Cessionario Franciosi
Dalla-Vida Samuele e Bianchini
Samuel
Cessionari Carletti
Norsa Moisè
Rappresentanza
Mazza C. Alessandro
Cessionario della Rappresentanza
Benini avv. Luigi
Mangarini avv. Umberto
Leziroli D. Giuseppe
Cessionari Mazza
Leziroli Dott. Giuseppe
Cessionari Benini Mangarini
20-04-1786
2-04-1921
ordine terzo PALCHI:
N. 14
Cavatti Anguilla Ercole
Prevenutogli nella estrazione
20 aprile 1786
Migliore Ab. Don Gaetano
Per rinunzia volontaria
2 maggio 1786
Bottoni Domenico
concessionario Migliore
17 maggio 1786
Bottoni Giovanni di Domenico
concessionario del padre
11 ottobre 1817
Parioni Libraio
Concessionario Bottoni
18 maggio 1823
Norsa ditta Leon Prospero
concessionario Palani
15 luglio 1824
Bottomedi Rita vedova Barbirali
concessionario Norsa
23 novembre1878
Brondi Rag. Arturo
... delle due figlie …dalla moglie
vedova
12 giugno 1922
Brondi Ginevra e Berfae
rogato Veturini
12 giugno 1922
ordine quarto PALCO:
N. 4
Pesaro Salomon Moisè
Acquistato
9/05/1786
Pesaro Rubino
Ereditato
25/5/1788
Pesaro Salomon,Giuseppe, David, Ereditato
Cesare,Israele
29/7/1835
Rinaldi Giuseppe
Concessionario
7/05/1838
Vacchi Giacchino
Concessionario
19/02/1846
Mantovani
...
...
Turri Antonio fu Salvatore
Concessionario
24/10/1906
ordine quarto PALCO:
N. 23
Anau David
Acquisitore del Palco come da Chirografo del Notaio
Giuseppe Bertelli 9 Maggio 1786
in questo ordine ci sono meno passaggi di proprietà perché i palchi rimasero al Comune che li ha venduti direttamente senza
imbussolamento
primo ordine
1°ordine 1-23 nel 1816 prima rappresentazione del Turco in Italia
PALCHI
1: Prosperi
2: Borsari
3: Mazza
4: Massari
5: Azzolini
6: Rocci
7: Nagliati
8: Zannini
9: Bottoni
10: Trotti
11: Massari
12 : Raspis
13: Caroli avv. Francesco e Campi Ludovica
14: Paroli dr. Antonio e Giacometti Giovanni
15: Maffei Giovanni, Pietro e Nicola
16: Famiglia Massari
17: Gnudi Antonio
18: Gandolfi Girolamo
19: Ronchi avv. Grazio
20: Bianchini Abramo
21: Bonetti dr.Luigi
22: Revedin Antonio e fratelli
23: Famiglia Guidetti
secondo ordine
2°ordine 1-23 nel 1816 prima rappresentazione del Turco in Italia
PALCHI
1 Guarengo Guarini
2 Varano March. Alfonso dei duchi di Camerino
3 Marchesini march. Filippo
4 Graziadei Stefano
5 Roverella Carlo
6 Parolini Alberto
7 Tassoni marchese Giuseppe
8 Conti Contella Sabina
9 Fiaschi march.Ludovico
10 Bianchini Isach
11 Municipio di Ferrara
12 Municipio di Ferrara
13 Comune di Ferrara
14 Fratelli Crispi
15 Marchese Alessandro Canonici
16 Cav.i Ippolito Saracco
17 Marchese Don Carlo Bentivoglio d'Aragona
18 Marchese Luigi Trotti
19 Scottelari Francesco,Luigi, Giuseppe Camillo
20 Cav. Francesco fu Benedetto Savonarola
21 Cav.e Ludovico Cleto Gnoli
22 Samuele Della Vilda
23 Marchese Erede Trotti
terzo ordine
3°ordine 1-12 nel 1816 prima rappresentazione del Turco in Italia
1°= Municipio di Ferrara
2°= Norsa Moisè
3°= Rambano Camillo
4°= Saracco C. Ippolito
5°= Bertolazzi Vincenzo
6°= Sani Giuseppe, Severino e Antonio
7°= Selni Geatano
8°= Dalla Pellegrina Francesco
9°= Delfini Dr. Antonio
10°= Marangola Marco
11°= Famiglia Nubile del Cardinale Arcivescovo
12°= Saracco Ce. Ippolito
n 13 : Guarini D. Cesare Fornari D. Giuseppe
n 14: Bottoni Domenico
n 15: Sicuro Costantino Rosa
n 16: Travagli Camilla
n 18: Campana D.Bavedetto Giovanni e Pietro
n 19:Vendeghini Giulio fu Enea
n 21:Parolini Alberto Mainardi Carlo
n 22:Costabili Containi Marchi Giovanni
quarto ordine
4°ordine 1-23 nel 1816 prima rappresentazione del Turco in Italia
PALCHI:
1. Coen Moisè Vita
2. Bianchini Ditta Massarani
3. Cavalieri Abraam Norsa Leon
4. Pesaro rubino
5. Municipio di Ferrara
6. Municipio di Ferrara
7. Municipio di Ferrara
8. Municipio di Ferrara
9. Municipio di Ferrara
10. Municipio di Ferrara
11. Municipio di Ferrara
12. Bevilacqua Cantelli Marchi Camillo
13 comune di Ferrara
14 comune di Ferrara
15 comune di Ferrara
16 comune di Ferrara
17 comune di Ferrara
18 comune di Ferrara
19 comune di Ferrara
20 Minerbi Moisè, Daniele e Lazzaro
21 Bevilacqua Cantelli March. Camilo
22 Norsa Moisè
23 Anau David
giornata all’Archivio Storico di Ferrara
18 dicembre 2014
Sono circa le 9.00 quando ci avviamo per l’archivio,ogni gruppo è fornito della propria cartellina contenente il lavoro svolto in diverse
lezioni.Quando arriviamo all’archivio ci fanno accomodare in una stanza e ci accolgono l’archivista,che ci aveva fatto lezione anche in
classe e un signore di nome Leopoldo.Avevamo il compito di cercare chi,nel 1816 aveva posseduto i palchi del Teatro Comunale di
Ferrara,quindi la prima cosa che ci chiedono di fare è esporre i cognomi delle persone che ci hanno particolarmente interessato,sui quali
faremo un approfondimento,che hanno posseduto i palchi in questa determinata data.Dopo averci fatto accomodare ci chiedono di
esporre, ogni gruppo il lavoro svolto in classe e di comunicare il nome scelto, insieme a il palco in cui risiedeva in quella data e se
avevano discendenti che ereditarono il palco dopo la morte del primo.
Dopo aver esposto il Lavoro svolto ci fanno alzare e e andare attorno ad un tavolo dove sono poggiati dei libroni, che, ci spiega l’
archivista, servono per raccogliere maggiori dati sui nomi interessati.In seguito fa cercare a due gruppi il nome prescelto e spiega come
fare a cercare i nomi sui libroni.Poi ci fanno di nuovo accomodare e chiedono a un paio di ragazzi di fare un resoconto filmandoli con
una telecamera. Dopo un paio d’ore in archivio arriva la professoressa Ruffini che insieme alla professoressa Marchetti ci riaccompagna
a scuola.E’ stata un importante esperienza per il lavoro che stiamo svolgendo.
Scelta del nome, gruppo 1
Ricercando tra i proprietari dei palchi del primo ordine del Teatro Comunale di Ferrara nell’anno 1816, anno della prima
rappresentazione del Turco in Italia di Gioacchino Rossini, abbiamo notato la famiglia BORSARI, proprietaria per estrazione fin dall’
inizio ,nel 1786 ,del palco numero due dell’ordine primo. Ci ha incuriosito perchè questo palco ha una storia di eredità molto complicata e
interessante.
Scelta del nome, gruppo 2
Quando abbiamo analizzato la scheda del palco n° 16, ci siamo accorte che la famiglia Massari lo ha posseduto per molto tempo,
volevamo saperne di più e quindi lo abbiamo scelto come nome di famiglia da ricercare. Oltretutto ‘’Massari’’ è il nome di un parco molto
conosciuto a Ferrara quindi sapere qualcosa in più sulla famiglia ci sembrava una buona idea.
Scelta del nome, gruppo 3
Abbiamo scelto il cognome Graziadei dopo aver consultato i documenti perché ci ispirava molto. All’archivio comunale di Ferrara ci
hanno detto che era una delle famiglie nobili più importanti della città, è stata infatti coniata una moneta in onore di un membro della
famiglia,Ercole Graziadei. Ma noi la abbiamo scelta anche perché al Tg1 c’è una giornalista che si chiama Grazia Graziadei, che è
molto brava.
Scelta del nome, gruppo 4
Per trovare i nostri “personaggi”, come prima cosa abbiamo creato una lista dei proprietari dei palchi nel 1816; una volta completata
abbiamo scelto basandoci sul nome che ci incuriosiva maggiormente, ovvero Francesco Savonarola.
Poichè mentre lavoravamo abbiamo notato anche il nome “Margherita Wood” (che era l’unico che sembrava avere origini straniere)
abbiamo deciso di approfondire anche su di lei.
Scelta del nome, gruppo 5
Dopo aver trascritto i registri dei passaggi di proprietà dei palchetti del terzo ordine del Teatro Comunale di Ferrara li abbiamo
analizzati cercando i possibili proprietari dei palchetti nel 1816, quando è avvenuta la prima rappresentazione del " Turco In Italia” a
Ferrara. Il compito assegnatoci dalla nostra professoressa di lettere era quello di scegliere il nome di un cittadino ferrarese che avesse
assistito all’opera “Il Turco In Italia”, il nome scelto da noi è stato Norsa Moisè tramite il consiglio della nostra professoressa. Abbiamo
subito apprezzato il consiglio per l’originalità del nome.
Scelta del nome, gruppo 6
Abbiamo scelto Bottoni Domenico per un errore di lettura, infatti abbiamo confuso il nome con il cognome il quale era analogo al
cognome di una nostra compagna di classe, Anna Clelia Di Domenico. Nonostante tutto, il nome in questione ci ha suscitato interesse e
quindi abbiamo scelto di mantenerlo.
Scelta del nome, gruppo 7
Dopo aver trascritto i registri dei passaggi di proprietà dei palchetti del IV ordine del Teatro Comunale di Ferrara li abbiamo analizzati
cercando i possibili proprietari dei palchetti nel 1816,quando è avvenuta la prima rappresentazione del “Turco in Italia” a Ferrara. Il
nostro gruppo ha scelto questo nome perché a Ferrara prima della seconda guerra mondiale c’era una grande comunità ebraica che a
causa della Shoah fu quasi tutta sterminata e ci interessava analizzare meglio questo cognome ebraico cercando informazioni sulla sua
famiglia e la sua vita (il lavoro,l’indirizzo, ecc…) visto che nel 1816 era parte integrante della società ferrarese
Scelta del nome, gruppo 8
Dopo aver trascritto i registri dei passaggi di proprietà dei palchetti del quarto ordine del Teatro Comunale di Ferrara li abbiamo
analizzati cercando i possibili proprietari nel 1816, quando è avvenuta la prima rappresentazione del “ Turco in Italia ” a Ferrara. La
professoressa ci ha dato il compito di scegliere il nome di un cittadino che avesse assistito a questa edizione dell’opera , noi eravamo
interessati ad Anau David perchè abbiamo scoperto ,con l’aiuto della professoressa ,che aveva origine ebraiche. Quindi sapendo che qui
a Ferrara è esistita una grande comunità ebraica , ci interessava approfondire questo nome.
Famiglia Borsari
Chiara
+
Giuseppe
Giacomo (1771-1812)
Scipione
+
+
Caterina
Vittoria Ceccadore (1779-1825)
Chiara (1802)
Margherita(1804)
Lo stemma dei Borsari aveva lo sfondo azzurro, in primo piano si notava un albero sopra il quale poggiava una stella cometa posta in
mezzo a due stelle dorate. A destra c’era un braccio vestito di rosso con una borsa dello stesso colore. Queste informazioni, prese dal
dizionario Storico-Araldico dell’ Antico Ducato di Ferrara, sono state fornite da un quadro che era lungo le scale della casa dei Borsari,
il quale rappresentava appunto lo stemma della famiglia accanto ad un altro mai identificato. Abitavano in via Giovecca che, nella
numerazione del 1797, era la via che corrispondeva al numero tre. Essendo così vicini al Teatro Comunale possiamo supporre che
assistessero spesso a varie rappresentazioni teatrali. La famiglia Borsari aveva una propria abitazione e risiedevano sopra quattro
botteghe. Nella casa era presente un cortile interno, e su un lato c’era una stalla.
Massari
“Massari” è il nome di un parco molto conosciuto a Ferrara a fianco al palazzo dove abitava la famiglia.Quindi, saperne di più ci
sembrava una buona idea .
Il primo nome che abbiamo trovato nel palco numero 16 è stato Massari Gianbattista, ricercando il suo albero genealogico, abbiamo
scoperto che era sposato con Vittoria, il loro primogenito si chiamava Galeazzo nato il - 1 giugno 1780- seguito dai fratelli: Anna- 1762, Luigia- 1777- e Vincenzo- nato nel 1760 e morto il 6 maggio 1832-, il quale era marito di Zavaglia Teresa da cui ebbe i figli Vittoria e
Francesco.
Galezzo,secondo possessore del palco assieme al fratello Vincenzo ereditano il palco dal padre Gianbattista.Tuttavia Galeazzo nel 1812
cede il palco a Vincenzo,che è quindi l’esclusivo proprietario. A sua volta Vincenzo tramanda il palco al primogenito Francesco.
Siamo riuscite ad identificare l’abitazione tramandata da Antonio -padre di Gianbattista-( padre dei fratelli Vincenzo e Galeazzo), in
via Colombara ( attuale via Cosmetura), civico 775.
albero genealogico>>
MASSARI
Francesco
Gian Battista + Vittoria
Antonio
Teresa Zavaglia + Vincenzo
Galeazzo
Anna
Luigi
Francesco + Nagliati Carlotta
Vittoria
Famiglia Graziadei
Ercole Graziadei, nato il 13/6/1769,letterato, poeta e cultore delle belle arti, visse a Ferrara con Ester, insieme ebbero 5 figli:
Anna, Ermete, Elena, Enrichetta e Augusto. Aveva anche tre fratelli: Ippolito,Stefano e Albino.Sua moglie Ester aveva una
sorella di nome Vittoria. Ercole viveva al numero civico 1826 il quale fa angolo con la via di fronte alla chiesa di San
Francesco.Suo fratello Albino ebbe un figlio, il conte Ercole. Ercole sposò Giulia, figlia del Dott. Anton Francesco Trotti, che
morì giovane lasciando due figli.
albero genealogico>>
Alberto
Margerita
Ercole Graziadei
Ippolito
Albino
Stefano
Francesco
Ester
Ercole
Augusto
Michela
Elena
Vittoria
Enrichetta
Anna
Ermete
Giulia
Savonarola Francesco
Savonarola Francesco, figlio di Gucci Luigia e nipote di Francesco e Teresa sposato con Eleonora Maffei, figlia di Giampietro e Barbara,
nacque il 25/08/1795 ed era un possidente.
viveva al 526 ( e 527) in una casa che faceva angolo tra via Mascheraio e via Fossato con ingresso in via porte Serrate (l’attuale via
Montebello).
Albero genealogico>>
NOME
PARENTELA
ETA
Gucci Lucia
madre di Francesco
e di Teresa
40
Savonarola
Francesco
Eleonora Maffei
nato il 25/8/1795
figlia di Gianpietro e
Barbara; moglie di
Savonarola
Francesco
anni 20
PROFESSIONE
ALTRO
morta il
04/05/1844
possidente
indirizzo 526 (527)
indirizzo 526 (527)
Norsa Moisé
Abramo Emanuele da Norsa, banchiere ebreo, con diploma del 19 dicembre 1543 del Duca Ercole II, confermato il 15 aprile 1560
dal Duca Alfonso II venne nobilitato insieme ai suoi discendenti. Nel documento è detto nobile ferrarese e famigliare ducale. La
famiglia Norsa si conserva ancora a Ferrara.
da “Dizionario storico-araldico dell’antico Ducato di Ferrara”
Norsa Moisè Jacob figlio del fu Sabadino e del fu Dolce , era sensale ( un mediatore ), nato nel 1762 sposato con Zefira 43 anni
Castelbolognese figlia del fu Maggio e della fu Sara, nata i1769 e morta a 64 anni il 28 gennaio 1833, 5 anni dopo del marito che
invece morì il 24 marzo 1828 all’età 66 anni.Vivevano al 3091 in un palazzo, ereditato dal padre di Zefira, dove si trova un’ università
ebraica con una parte affittata da Aron Melli.
da “censimento di Ferrara del 1812”, “stradario del 1804 e del 1810”
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Albero genealogico famiglia Norsa
Mosè Jacob Norsa
Dolce
Zefira Castelbolognese
Sabadino Norsa
Maggio Castelbolognese
Sara
Bottoni Domenico
Bottoni è un cognome molto antico a Ferrara che si è diviso in rami i quali si sono stabiliti nella città e provincia. Tra i discendenti
appartenenti al ramo stabilitosi nel centro di Ferrara abbiamo Domenico Bottoni ovvero la persona di cui ci occupiamo.
I genitori di Bottoni Pietro e Bottoni Domenico sono Niccolò Bottoni e Barbara Rocci.
Il figlio di Bottoni Pietro e Luisa Armari è Bottoni Domenico, il suo nome è stato dato in onore del fratello di Pietro.
Bottoni Domenico:
nato a Ferrara presso il numero civico 393 nel 1742
era un funzionario comunale e banchiere, fatto marchese dal re di Polonia il 7 marzo 1794.
Defunto nel 1817 all’ età di 75 anni
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Bottoni
Nicolò
Bottoni
Domenico
Rocci
Barbara
Bottoni
Pietro
Bottoni
Domenico
Armari
Luisa
Bottoni
Giovanni
Famiglia Pesaro
Pesaro Rubino è figlio di Angelo Pace e di Gentile.E`nato il 31 agosto 1769,è un negoziante e abita con la famiglia al civico 2226 (via
Mazzini)in una grandiosa abitazione.E’`morto il 29 agosto 1835.
Moglie:Sforni Ester figlia di Leon Vita e Bella, di anni 39.
Figli:
-Salomon
-Israel
-Iseppe
-Speranza 9 anni
-Costanza 7 anni
-Cesare
-David
-Rachel 1 anno
Il nonno di Rubino insieme al fratello crea una società commerciale (commercio di tessuti e prestito a interesse) chiamata “Ditta
Salomon Moisè Pesaro” con sede in via Mazzini. Questa ditta servì a incrementare il giro di affari della famiglia Pesaro
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Albero genealogico famiglia Pesaro
Agnolo
Salomon Moisè
Angelo Pace
Sipora
Cremisina
Sara
Ricca
Gentile
Raffaele
Beniamin
Rubino
Ester
Salomon Moisè
Anau David
Anau David aveva due fratelli, Jacob Vita e Ricca. Era sposato con Marianna ed aveva un figlio di nome Tobia. Nacque il 6 giugno
1774, e di professione faceva il legalibri, viveva al numero civico 3135 di Ferrara in via Gattamarcia, in quella abitazione fu presente
una Scuola Spagnola affittata a Rafael Finzi.
Anau Salomon
Emanuel
Anau Aron David
Marianna
Vita
Tobia
Benvenuta
Jacob Vita Anau
Ricca Anau
Domenica a teatro
8 gennaio 2015
Ieri, 8 Gennaio 2015, abbiamo finalmente visto con i nostri occhi ciò su cui tanto abbiamo lavorato.
Siamo andati al Teatro Comunale Di Ferrara dove abbiamo assistito alla rappresentazione dell’opera
buffa di Gioachino Rossini “il Turco in Italia”! E’ stato emozionante pensare di guardare quello che
anche le famiglie del 1816 hanno visto esattamente nel nostro stesso modo a distanza di quasi 200
anni! Addirittura alcuni di noi hanno occupato il palco numero due dell’ordine terzo: quello che nel
1816 era di proprietà della famiglia Norsa,scelta dal gruppo numero 5. L’opera è durata circa due ore
e mezza perchè abbiamo assistito alla rara versione integrale, infatti erano presenti spettatori da tutta
Italia! E’ stata un’ esperienza comunque nuova e insolita per molti di noi!!
L’ORCHESTRA E IL PUBBLICO
IL TEATRO COMUNALE DI FERRARA
Il turco in Italia
Dramma buffo
Libretto di:
Felice Romani
Musica di:
Gioacchino Rossini
Prima esecuzione: 14 agosto 1814, Milano, Teatro alla Scala
Personaggi
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Selim:Basso principe turco, un tempo amante di Zaida, e poi invaghito di Fiorilla.
Donna Fiorilla: donna capricciosa, ma onesta, moglie di don Geronio. Soprano
Don Geronio: uomo debole e pauroso. Basso
Don Narciso: cavaliere servente di donna Fiorilla, uomo geloso e sentimentale. Tenore
Prosdocimo: Poeta e conoscente di don Geronio. Basso
Zaida: un tempo schiava e promessa sposa di Selim, poi zingara; donna di cuor tenero e amante. Mezzosoprano
Albazar: prima confidente di Selim, poi zingaro seguace ed amico di Zaida. Tenore
Struttura dell’opera
L’opera è divisa in due atti:
Primo atto: 17 scene
Secondo atto: 19 scene
il Turco in Italia è un opera buffa, che prevede equivoci, travestimenti,scambi di persona, infedeltà e un immancabile lieto fine.
Un’opera buffa è una successione di “numeri”, vale a dire arie soliste e pezzi d’assieme ( duetti, terzetti ,quartetti.quintetti,cori )
collegati da recitativi ( momenti di canto declamato accompagnati dal solo clavicembalo). In questo caso i numeri sono sedici,
sette nel primo e nove nel secondo atto. All’inizio c’è una sinfonia di apertura che serviva ad attirare l’attenzione del pubblico e
a ottenerne il silenzio. Ne “ Il turco in Italia“ i pezzi d’assieme sono molto più numerosi delle arie soliste e il vero protagonista
Prosdocimo non ne canta neanche una.
Trama
Atto I
Nei pressi di Napoli, il poeta Prosdocimo, alla ricerca di ispirazione, incontra un gruppo di zingari. Tra questi, Zaida che intanto
legge la mano a Don Geronio, che vuole sapere quando sua moglie donna Fiorilla smetterà di fare capricci e metterà finalmente la
testa a posto. Quando Geronio si allontana Zaida racconta la sua storia al poeta: è stata costretta a fuggire dalla sua patria e
dall'amato principe Selim a causa delle maldicenze delle sue compagne. Prosdocimo la informa che è in arrivo un principe turco che
potrebbe aiutarla. Nel frattempo Donna Fiorilla uscita per fare una passeggiata vede scendere da una nave Selim. Tra i due nasce
subito una forte attrazione e simpatia: Selim corteggia Fiorilla e lei accetta volentieri le sue attenzioni tanto che lo invita a casa
a prendere un caffè. Geronio, informato di questo nuovo capriccio della moglie si indigna e decide di intervenire. Arriva a casa e
trova la moglie che civetta con il principe ma non ha il coraggio di affrontare la situazione. Anzi, Fiorilla lo obbliga a baciare la
veste di Selim in segno di rispetto e d'omaggio. Prosdocimo osserva la scena divertito e soddisfatto perché finalmente ha trovato
un buono spunto per scrivere il suo dramma buffo. Selim si congeda ma, appena giunto per strada, incontra Zaida: i due si
riconoscono e abbracciano, ma sopraggiunge Fiorilla furente per la gelosia, e si scaglia contro la povera zingara.
Atto II
Selim, ormai invaghito, propone a Geronio di vendergli Fiorilla, così come si usa in Turchia, ma Geronio reagisce indignato e tra i
due scoppia una lite che viene interrotta dall’intervento di Zaida e Fiorilla, che separano i due contendenti. Intanto Prosdocimo è
venuto a sapere che Selim, non potendola comprare, ha deciso di rapire Fiorilla durante una festa mascherata. Informa Zaida
delle intenzioni di Selim e le suggerisce di travestirsi da Fiorilla per farsi rapire al suo posto e coronare il suo sogno d’amore. Ma
per far meglio riuscire la sua idea consiglia anche a Geronio di mascherarsi e di controllare attentamente la moglie durante la festa
mascherata. Durante la festa si susseguono una serie di equivoci ma, alla fine, Zaida si riconcilia con Selim. A Fiorilla non resta
che accettare la situazione ma deve fare i conti con don Geronio che ha deciso di chiedere il divorzio. Solo di fronte alla reazione
del marito Fiorilla capisce il suo errore e si pente del suo comportamento. La storia si conclude con Geronio e Fiorilla
riappacificati che salutano Selim e Zaida che tornano insieme in Turchia.
IL TURCO IN ITALIA
L’opera scritta da Felice Romani, Il Turco in Italia ci è molto piaciuta. I cantanti hanno interpretato meravigliosamente i ruoli. E’ stato
molto divertente e coinvolgente. L’orchestra, che suonava le musiche di Gioacchino Rossini, e gli attori erano completamente in sintonia,
infatti la musica rendeva perfettamente l’atmosfera delle vicende. Nonostante il malessere, la cantante che interpretava il personaggio di
Zaida è riuscita perfettamente a eseguire l’opera. I costumi ambientati in chiave moderna, negli anni 50, creavano macchie di colore,
dal verde di Fiorilla al bianco dei turchi ai colori sgargianti degli zingari. La scenografia era essenziale, ma incisiva, e rendeva
perfettamente i luoghi delle vicende: il porto era rappresentato semplicemente da container, un telo in cui vi era disegnato il mare
rappresentava la spiaggia e le lenzuola stese e un balcone di ferro rappresentavano la casa di Fiorilla e Geronio, Napoli poi è stata
rappresentata da pannelli con impressi i nomi delle vie e delle piazze.
La macchina da scrivere, un personaggio importante e significativo in quest’opera moderna, ha un senso preciso: la storia si scriveva da
sola, infatti senza l’aiuto di Prosdocimo, essa si presentava in ogni vicenda, scrivendo tutto ciò che accadeva. E’ stata una esperienza
magnifica ed unica. Un vero capolavoro dell’Ottocento.
Il turco in Italia e la 3° E
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Diario di bordo della III E Boiardo.