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Comune di Tivoli
Regione Lazio
PIANO DISTRETTUALE D’INTERVENTO IN FAVORE DEI PICCOLI COMUNI
“PICCOLI COMUNI CRESCONO”
(L. R. 29 APRILE 2004 N. 6)
ANNUALITA’ 2011
I “Piccoli Comuni” del Distretto Sociosanitario di Tivoli:
Casape
Cerreto Laziale
Ciciliano
Gerano
Licenza
Mandela
Percile
Pisoniano
Roccagiovine
Sambuci
San Gregorio da Sassola
Saracinesco
Ottobre 2011
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Ufficio di Piano del Distretto Sociosanitario di Tivoli
Via della Missione n.60 – 00019 Tivoli (Roma)
Tel. 0774/453268 – Fax 0774/453407 – E-mail: [email protected]
www.pianosocialermg3.org
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Comune di Tivoli
1. TITOLO DEL PIANO DISTRETTUALE D’INTERVENTO IN FAVORE DEI PICCOLI COMUNI:
“PICCOLI COMUNI CRESCONO”
2. OBIETTIVI GENERALI:
Il presente Piano redatto a seguito della conduzione di un Tavolo di Lavoro da parte dell’Ufficio di Piano al quale
hanno partecipato i rappresentanti di tutti i dodici Piccoli Comuni del Distretto Sociosanitario di Tivoli, i Dirigenti Asl e
le Assistenti Sociali del Servizio Sociale Itinerante persegue i seguenti obiettivi generali:
-
strutturare una soluzione organizzativa alle situazioni concrete di emergenza socio-assistenziale e alle quali
non è possibile tempestivamente porre rimedio con le risorse provenienti dal fondo per l’attuazione del piano
socio-assistenziale regionale o da altre specifiche risorse regionali e/o statali, o con risorse proprie;
-
attenersi alle disposizioni di cui alla L.r. 29 aprile 2004 n.6 che prevede la concessione di appositi contributi in
favore dei piccoli comuni del Lazio, con popolazione non superiore ai duemila abitanti, per fronteggiare
emergenze di carattere socio-assistenziale per le quali le risorse proprie comunali e quelle trasferite dalla
regione in via ordinaria risultano insufficienti;
-
orientare la programmazione distrettuale degli interventi e dei servizi tenendo conto delle esigenze dei piccoli
comuni, delle loro carenze organizzativo-strutturali ed economiche compreso il potenziamento delle
condizioni che possono agevolare l’accesso alle prestazioni e/o servizi attivati a livelli distrettuale.
Va precisato, altresì, che i Progetti contenuti nel presente Piano: 1) Servizio Sociale e Sportello decentrato di
Segretariato Sociale; 2) Counselling socio-pedagogico; 3) Assistenza riabilitativo sociale ai malati psichiatrici non
riguardano interventi, servizi e prestazioni finanziate con le risorse per l’attuazione del Piano di Zona 2011.
3. COSTO COMPLESSIVO DEL PIANO “PICCOLI COMUNI CRESCONO”:
€ 292.144,50 (duecentonovantaduemilacentoquarantaquattro/50)
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4. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ, DEI SERVIZI E/O PRESTAZIONI PREVISTE NEL PIANO DISTRETTUALE D’INTERVENTO
IN FAVORE DEI PICCOLI COMUNI:
Il Piano Distrettuale d’Intervento “Piccoli Comuni crescono”, come sopra specificato, si articola in tre progetti: 1)
Servizio Sociale e Sportello decentrato di Segretariato Sociale; 2) Counselling socio-pedagogico; 3) Assistenza
riabilitativo sociale ai malati psichiatrici, ognuno con un proprio oggetto d’intervento, attività (servizi e/o
prestazioni) ed obiettivi specifici di seguito riassunti:
Progetto
Oggetto d’Intervento
Obiettivi specifici
Attività
(servizi e/o prestazioni)
(1)
Servizio Sociale e Sportello
decentrato di Segretariato
Sociale
Supporto per accedere al sistema
delle prestazioni, degli interventi
e dei servizi attivati a livello
distrettuale (servizi di trasporto,
sportelli decentrati di segretariato
sociale, ecc.)
Informare, indirizzare ai servizi;
erogare prestazioni finalizzate
all’accoglienza
dei
soggetti
svantaggiati e alla risoluzione del
disagio sociale avvertito dal
singolo e dalla famiglia in
collaborazione con gli altri servizi
territoriali e con l’autorità
giudiziaria competenti
L’area d’intervento è la seguente:
socializzazione, empowerment e
sviluppo della consapevolezza
dello status di cittadino;
Si prevede di continuare ad
utilizzare:
a) strumenti relazionali (colloqui,
ricognizioni ambientali, visite
domiciliari e ai “luoghi di vita”);
b)
strumenti
amministrativi
(autocertificazioni,
documentazioni
e
certificati
riferiti alla “natura” della
situazione).
(2)
Counselling sociopedagogico
Tutela della salute del minore;
Sostegno e inserimento sociale
delle persone disabili
Offrire un orientamento o un
sostegno a singole persone o a
gruppi, favorendo lo sviluppo e
l’utilizzo
delle
potenzialità
dell’utente. Offrire agli utenti
l’opportunità
di
esplorare,
scoprire e rendere chiari i propri
schemi di pensiero e di azione per
crescere nelle competenze di
coping (=fronteggiare le difficoltà)
e di autodeterminazione anche
rispetto alla soluzione di alcuni
problemi. Aumentare la qualità
della propria vita migliorando
l’uso delle proprie risorse e
soddisfacendo al meglio le
proprie esigenze; ancora più in
particolare si tratterà di:
- pattuire con il minore semplici
regole comportamentali per la
gestione dello spazio comune e
Le aree d’intervento sono: le
seguenti: cognitiva, emotivorelazionale, comportamentale. Si
intende proseguire il percorso
pedagogico, finora offerto al
target specifico di riferimento,
con
l’ausilio
di
strumenti
compensativi
e
dispensativi
attivando la funzione di recupero
individuale e/o di supplemento
alla programmazione didattica. Si
prevedono, inoltre, le seguenti
attività:
- il monitoraggio continuo degli
interventi;
- l’attivazione di modalità di
collaborazione con il corpo
insegnanti e il complesso dei
servizi sociali presenti sul
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pesonale;
- infondere
la
sicurezza
necessaria per affrontare le
richieste didattiche e di altro
tipo;
- aumentare l’autostima;
territorio;
- l’intensificazione dei colloqui
con i genitori al fine di un
maggiore coinvolgimento attivo
per il benessere e la crescita della
propria prole.
- potenziare le capacità di base,
di attenzione e di
concentrazione;
- scoprire la possibilità di
confrontarsi;
- migliorare l’autocontrollo e la
gestione degli impulsi;
- eseguire sequenze di azioni
orientate a un fine
(3)
Assistenza riabilitativo
sociale ai malati
psichiatrici
Sostegno e inserimento sociale
per le persone disabili
Assistenza domiciliare inerente a
piani individualizzati d’intervento
Informazione e sensibilizzazione
rivolta, in particolare, a coloro che
per
diversi
motivi
sono
maggiormente a contatto con
utenti psichiatrici quale forma di
prevenzione di un senso di disagio
e di diffidenza che comporta
sovente una discriminazione e
intolleranza verso persone che già
si trovano in condizioni di forte
disagio e difficoltà. Incidere su
una cultura che associa sovente il
malato psichiatrico ad un
individuo da evitare ed isolare, e
contemporaneamente assistere
coloro che si trovano a dover
affrontare
situazioni
di
convivenza o vicinato quali
risposte
complementari
e
necessarie.
Conseguire
la
condizione di totale “presa in
carico” dell’utente psichiatrico.
Nel particolare si tratterà di :
- accompagnamento
volto
a
favorire l’autosufficienza della
vita quotidiana;
- informare
e
sensibilizzare
coloro i quali sono coinvolti a più
livelli nella cura di utenti
psichiatrici;
- controllo
della
corretta
assunzione dell’eventuale terapia
farmacologica.
- agevolare la cura della persona in
condizione di disagio psichiatrico;
- agevolare lo svolgimento di tutte
le operazioni concernenti l’igiene
ambientale (come l’ordinaria
pulizia della casa);
- agevolare la socializzazione
facendo compagnia o mettendo
in atto veri e propri interventi
volti ad arginare l’emarginazione
sociale, favorendo il contatto
dell’utente con altre persone
(oltre a quelle che per
consuetudine
incontra
nel
proprio ambiente familiare), e
accompagnando
l’utente
a
passeggiate e a occasioni ludicoricreative-varie;
- incidere sulla cultura che
associa sovente il malato
psichiatrico ad un individuo da
evitare ed isolare;
- sostenere coloro che si trovano
a dover affrontare situazioni di
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convivenza o vicinato;
- integrare i diversi servizi,
prestazioni
ed
attori
che
intervengono sul singolo caso, per
una
presa
in
carico
multidisciplinare; collaborazione e
cooperazione tra gli operatori e
tutto il personale dei servizi
coinvolti
nel
progetto
d’intervento al fine di farlo
conoscere all’utente e allo steso
tempo usufruire dei servizi offerti
dal territorio
5. BACINO DI UTENZA: Sub-distrettuale (Residenti nei Piccoli Comuni del Distretto Sociosanitario
di Tivoli)
6. TIPOLOGIA DI UTENZA:
(1)
Servizio Sociale e Sportello decentrato di Segretariato
Sociale
(2)
Counselling socio-pedagogico
(3)
Assistenza riabilitativo sociale ai malati psichiatrici
Popolazione residente nei Piccoli Comuni del Distretto
Sociosanitario di Tivoli
Minorenni in condizioni di disagio socio pedagogico
residenti nei Piccoli Comuni del Distretto Sociosanitario
di Tivoli
Residenti nei Piccoli Comuni del Distretto Sociosanitario
di Tivoli in condizioni di disagio psichiatrico
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7. Tempi di attuazione – cronoprogramma:
Le fasi del Piano Distrettuale “Piccoli Comuni crescono” (avvio e progettazione esecutiva: A; erogazione del
servizio/prestazione all’utenza: E; monitoraggio in itinere: M; e valutazione: V) si svolgeranno nell’arco di un anno
(dodici mesi)
(1)
Fasi
Servizio Sociale e Sportello decentrato di Segretariato
Sociale
A
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
E
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
M
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
V
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
(2)
Mesi
Fasi
Counselling socio-pedagogico
(3)
Mesi
A
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
E
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
M
1
2
3
4
5
6
7
8
9
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11
12
V
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Fasi
Assistenza riabilitativo sociale ai malati psichiatrici
Mesi
A
1
2
3
4
5
6
7
8
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12
E
1
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3
4
5
6
7
8
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M
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
V
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
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8. SOGGETTO GESTORE: Ente privato o di terzo settore che si aggiudicherà l’esecuzione delle
attività progettuali in seguito allo svolgimento delle operazioni di una prossima regolare
gara d’appalto
9. PERSONALE COINVOLTO NEL PIANO DISTRETTUALE D’INTERVENTO IN FAVORE DEI PICCOLI COMUNI:
(1)
Servizio Sociale e Sportello decentrato di Segretariato
Sociale
(2)
Assistenti sociali regolarmente
iscritti all’Albo degli Assistenti
Sociali della Regione Lazio
4
(quattro)
Psicologo
1
(uno)
Counselling socio-pedagogico
Educatore professionale
1
(uno)
Assistente Educativo Culturale
1
(uno)
Assistente Sociale
1
(uno)
Mediatore Culturale
1
(uno)
(3)
Operatore non specializzato
1
(assistente scuolabus)
(uno)
Assistente domiciliare
4
Assistenza riabilitativo sociale ai malati psichiatrici
(quattro)
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10. SEDE DELLA STRUTTURA E/O ATTIVITÀ:
(1)
Servizio Sociale e Sportello decentrato di Segretariato
Sociale
(2)
Counselling socio-pedagogico
(3)
Assistenza riabilitativo sociale ai malati psichiatrici
Presso gli sportelli decentrati e ubicati nei singoli enti
locali – Piccoli Comuni - afferenti al Distretto
Sociosanitario di Tivoli
A seconda della valutazione del singolo caso, nei locali
dell’istituto scolastico di riferimento e nei servizi
territoriali
Presso il domicilio dei residenti nei Piccoli Comuni del
Distretto Sociosanitario di Tivoli in condizioni di disagio
psichiatrico
11 STRUMENTI DI MONITORAGGIO E VERIFICA DEI RISULTATI: E’ prevista un’attività di valutazione ex-ante in –itinere
ed ex-post delle attività proposte al fine di garantire una totale trasparenza e qualità degli interventi e dei progetti di
cui al Piano Distrettuale d’Intervento “Piccoli Comuni crescono”. Si attueranno attività di continuo monitoraggio
dell’offerta delle attività fornite, nonché dei fabbisogni che si evidenziano dalle interazioni con gli utenti
12 MODALITÀ
DI INTEGRAZIONE CON LA ASL RMG, DISTRETTO SANITARIO RMG3: Integrazione della
compagine tecnico-professionale dei progetti con le risorse umane altamente qualificate dalla ASL RMG3
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