Il Piano di Indirizzo Energetico Regionale approvato dalla Giunta regionale il 10 marzo 2008 Meno petrolio. Meno emissioni. Più energia da fonti rinnovabili. Così la Toscana si ricarica. Firenze, 10 marzo 2008 Il nuovo Piano: via libera dopo 3 mesi di concertazione La concertazione sul Pier: 4 incontri ufficiali ai tavoli 10 incontri di approfondimento con singoli partecipanti ai tavoli 3 incontri con i gruppi di maggioranza in Consiglio regionale 1 incontro di illustrazione con i gruppi di minoranza oltre 50 ore di discussione e confronto I soggetti consultati: istituzioni (comuni, province, comunità montane); parti sociali e associazioni di categoria economiche, ambientaliste, sindacati (Confindustria, Cgil, Cisl, Uil, Cispel, Cna, Confartigianato, Casa, Lega cooperative, Agci, Confcooperative, Unione cooperative, Coldiretti, Cia, Confagrigoltura, Confcommercio, Confesercenti, Legambiente, Italia nostra, Ambiente e lavoro). Al termine il Pier è stato licenziato con parere favorevole. Piano Indirizzo Energetico Regionale - 2 Lo scenario mondiale e nazionale Nel mondo le emissioni globali in 5 anni (2000-2004) sono aumentate dell’11-13%. Nel 2030 la temperatura media dell’atmosfera sarà più alta di 0,6 -0,7° Nel 2100 sarà cresciuta di 3°. L’Italia dipende dalle importazioni di energia per l’84,3%, cioè produce solo il 15,7% dell’energia che consuma. Il costo di un kilowattora per le aziende italiane è superiore del 40% a quello della media Ue, il doppio di quello francese, tre volte quello svedese. Per questo occorre ridurre le emissioni, abbassare i consumi migliorare l’efficienza, produrre più energia senza petrolio. Piano Indirizzo Energetico Regionale - 3 Quanta e quale energia consumerà la Toscana Alla fine del 2007 ogni toscano avrà consumato 1,8 tep* di energia. Per produrre l’energia che la Toscana consuma occorrono 6,45 milioni di tonnellate di petrolio. A questi ritmi nel 2020 i consumi saranno aumentati del 17% fino a raggiungere l’equivalente di 7,56 milioni di tonnellate di petrolio. Obiettivo del Pier: ridurre sia questa quantità fino a 6 milioni (- 20%) sia le risorse fossili consumate (verso una Toscana no oil), con una maggiore efficienza e un grande impulso alle fonti rinnovabili. (1 tep = 1 tonnellata equivalente di petrolio) Piano Indirizzo Energetico Regionale - 4 Alla base del Piano energetico regionale restano i 3 obiettivi ‘europei’ per la Toscana del 2020 - 20% ridurre i consumi di energia + 20% di energia prodotta con fonti rinnovabili (+ efficienza – sprechi) (tra il 40 e il 50% dell’energia elettrica) di emissioni di CO2 in atmosfera - 20% (ogni toscano consumerà 1,4 Tep di energia) Piano Indirizzo Energetico Regionale - 5 Più efficienza, meno sprechi. Entro il 2020 ridurre del 20% il consumo di energia per ridurre i consumi del 20% interverremo su imprese, enti locali e famiglie con incentivi e favorendo modifiche nel modo di consumare e negli stili di vita; entro il 2010 saranno realizzate, con un investimento regionale di 5 milioni di euro, oltre 20 lottizzazioni (per 500 nuovi alloggi nei Distretti energetici abitativi) ad altissima efficienza, con risparmi energetici del 40-50%; entro l’estate vareremo il regolamento sulla qualificazione energetica che renderà obbligatorio installare pannelli solari sui nuovi edifici e introdurrà la certificazione energetica degli edifici, che registra i risparmi realizzati contribuendo a dare valore agli immobili. In Italia il consumo medio di energia di una abitazione è di circa 130 Kw al mq, il doppio della media Ue che è di 70Kw al mq: è necessario ridurre questo divario. Piano Indirizzo Energetico Regionale - 6 Più energia da fonti rinnovabili Entro il 2020 produrre con fonti rinnovabili il 20% dell’energia consumata (elettrica + termica) arrivare al 40-50% dell’energia elettrica da fonti rinnovabili arrivare al 10% dell’energia termica da fonti rinnovabili Entro il 2012 arrivare al 25% di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Piano Indirizzo Energetico Regionale - 7 Più energia da fonti rinnovabili Eolico Entro il 2020 Fotovoltaico e solare termico Dagli attuali 27,8 a 300 MW (aumentare di oltre 10 volte) Sono previste fino a 25 centrali eoliche da 15-25 MW Passare dagli attuali 3 a 150 MW di fotovoltaico (aumentare di 50 volte) e da 50.000 a 630.000 metri quadrati di pannelli solari termici (aumentare di oltre 12 volte) Piano Indirizzo Energetico Regionale - 8 Più energia da fonti rinnovabili Entro il 2020 La geotermia L’idroelettrico passare dagli attuali 711 a 911 MW (+ 28%) con garanzie per una geotermia sostenibile e vantaggi per le comunità locali interessate dagli impianti. Passare dagli attuali 318 a 418 MW (+ 31%) attraverso impianti minihydro. Le biomasse Passare dagli attuali 71 a 171 MW (+ 240%) senza olio di palma, con impianti termici piccoli e filiere corte nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Piano Indirizzo Energetico Regionale - 9 Minori emissioni per salvare il clima Entro il 2020 Ridurre le emissioni di CO2 di 7,2 milioni di tonnellate all’anno. 2 milioni in meno con la riconversione a metano delle centrali Enel di Piombino (1.200 Mw) e Livorno (300 Mw) e con le altre azioni del Pier. 5,2 milioni in meno Più che raddoppiare (da 220.000 a 500.000) i pendolari che ogni giorno usano il treno. Significa eliminare 220.452 veicoli in circolazione e con essi 3 tonnellate di CO2 1,9 tonnellate di ossido di azoto 0,12 tonnellate di Pm10 in meno ogni giorno per la riduzione dei consumi nell’industria, nella mobilità, nelle abitazioni. Piano Indirizzo Energetico Regionale - 10 Un ruolo strategico per Province e Comuni Per attuare il Piano sono necessari: un Piano regionale dell’eolico un maggior coordinamento con Province e Comuni un tavolo istituzionale permanente con le Province in ogni provincia un Piano energetico con precisi obiettivi un anno di tempo per adeguarli al Pier dai Comuni aree per le rinnovabili più sinergia tra i vari Piani di settore Incentivi agli investimenti norme chiare e regole semplici semplificazione amministrativa: è sufficiente la sola Dia per installare piccoli impianti per energia da fonti rinnovabili in ogni Provincia un programma con obiettivi energetici. Piano Indirizzo Energetico Regionale - 11 Più risorse per investimenti, incentivi, ricerca Per realizzare gli obiettivi del Piano: entro il 2020 sono previsti investimenti per 500 milioni di euro. entro il 2010 sa-ranno realizzati in-vestimenti pubblici e privati per 252 milioni. 21 milioni di euro sono destinati alla ricerca sulle rinnovabili. Piano Indirizzo Energetico Regionale - 12 Normative semplici e uguali per tutti Per raggiungere gli obiettivi stabiliti dal Piano: il Pit recepirà le indicazioni del Pier. Prima dell’estate darà ai comuni un termine entro il quale dovranno individuare le aree per le rinnovabili e quelle vietate perché tutelate; entro giugno in accordo con l’Anci saranno definite regole uguali per tutti i Comuni (uniformando i regolamenti edilizi) per l’installazione del solare termico e fotovoltaico; entro l’anno vareremo un regolamento sulla qualificazione energetica degli edifici nuovi e per ristrutturazioni e vendite di abitazioni con l’obbligo di installare pannelli solari sulle nuove edificazioni; favoriremo la ricerca e l’industria delle rinnovabili adattandole alla specificità della Toscana (media dimensione e alta formazione); il Lamma sta lavorando al Piano per l’eolico industriale per individuare 15-25 siti idonei. Piano Indirizzo Energetico Regionale - 13 Formazione, informazione, costi ridotti Per il controllo dei risultati raggiunti nella riduzione della CO2 è stato istituito l’Osservatorio regionale su Kyoto. Sarà promosso un accordo con gli installatori, per favo-rire la formazione e la riduzione dei costi di impianto. Nasceranno sportelli informativi per cittadini e imprese presso enti locali e associazioni. Piano Indirizzo Energetico Regionale - 14