Interlingua e analisi degli errori
Apprendimenti di base a. s. 2007/08 – Piano Poseidon
Interlingua e analisi degli errori 2 - Corsista: Perla Ferrari
… Il professore intanto ha raggiunto il liceo dove insegna.
Sta dando un ultimo sguardo ai compiti, già corretti e ricorretti a
casa.
Li esamina con gioia infantile, mentre si strofina le mani ancora
infreddolite.
Sta qualche minuto curvo a scartabellare nella borsa, poi i compiti
sfilano fuori in un mucchietto compatto.
Nell'aula si fa silenzio.
S'aggiusta gli occhiali sul naso e solleva il capo: nei banchi ci sono
tutte quelle giovani facce in attesa.
Il cuore gli s'apre di gratitudine per tanta trepidazione:
"Buongiorno, ragazzi.“ .
(M. Mazzantini, “Il catino di zinco”)
Gli errori
Gli errori nella produzione scritta, nella scuola secondaria di 1°
grado, sono ancora piuttosto preponderanti in una buona
percentuale di studenti, non solo in coloro che stanno
apprendendo l’italiano come lingua d’arrivo, ma anche tra i
ragazzi per i quali l’italiano è lingua madre.
Dalla lettura della scheda di Interlingua ho tratto alcuni spunti, i
quali mi hanno fatto comprendere che mettendosi dal punto di
vista dell’apprendente si ribalta totalmente il concetto di
errore.
Errore = risorsa che aiuta ad apprendere
Gli errori sono necessari, utili come il
pane e spesso anche belli
(Gianni Rodari, Il libro degli errori,
Einaudi, 1964)
Errore come RISORSA che aiuta ad
apprendere
Quindi …
Ad ognuno il “proprio errore” e allora
cosa facciamo?
Il Quaderno degli Errori
Con questa nuova motivazione si può
costruire:
Cosa?
Il quaderno degli errori
Con chi?
Con la classe
Quando?
Ogni volta che si ritiene opportuno
creare un pezzetto di quaderno
Perché?
Per aiutare ad apprendere
Autori/Attori
Gli autori/attori di questo quaderno sono:
Il docente e gli studenti
Il docente: si mette dal punto di vista di colui che
apprende e valorizza l’errore come momento di un
percorso di apprendimento e di crescita individuale
Gli studenti: riconoscono i propri errori “individuali”,
non considerandoli come un momento di sconfitta,
ma come qualcosa sul quale riflettere per
apprendere
Creazione del quaderno
“Il quaderno”: cosa dobbiamo ricordare?
Ognuno il suo, i suoi errori, ma questo è un ginepraio, i
loro errori, i vostri errori …. Come ne usciamo?
Parliamo!!! Discutiamo!!! Ci confrontiamo!!!!
Attività di “brainstorming”
I ragazzi riconoscono i loro errori individuali
attraverso l’analisi delle varie produzioni scritte
Individuano quali sono le “fossilizzazioni” presenti
già dalla scuola primaria.
Facciamo il punto:
Abbiamo parlato, discusso, ci siamo confrontati.
Abbiamo riconosciuto gli errori/i nostri errori
Ora come procediamo?
CREIAMO
Il quaderno!!!!!
Il progetto:
Le fasi del progetto si realizzeranno attraverso vari step,
che ci condurranno alla organizzazione di un quaderno degli
errori creato/utilizzato dagli studenti nel loro percorso di
studi dalla scuola secondaria di 1° grado al biennio della
scuola superiore.
Quali saranno le materie inserite nel quaderno?
Le materie linguistiche
Italiano, Inglese, Francese
Gli step
Step 1: dividiamo il quaderno in due parti (regole/errori)
Step 2: analisi degli errori
Step 3: identificazione degli errori
Step 4: autocorrezione (modalità/strategie)
Step 5: correzione del docente (tecniche)
Step 6: revisione delle produzioni scritte (griglie
correttive/autocorrettive)
Step 7: questionari di valutazione/autovalutazione
Non è male fare errori,
può succedere al più bravo, l’importante è
migliorare
o davvero sono dolori.
[…]
Con la massima attenzione,
per bloccare l’esplosione,
fra tranelli e ghirigori
cerco rapido gli errori
A.Baldaccini – M. Zanti
“Una Lingua per crescere” tomo 2
Palumbo editore
Step 1: Regole ed errori
Dividiamo il quaderno in due parti nelle
quali inserire regole ed errori
Passiamo quindi ad analizzare gli errori
Step 2: Analisi degli errori
ortografico
Ortografico
lessicale
Sintattico
ERRORE
Lessicale
sintattico
Morfologico
morfologico
Errori degli alunni stranieri
Errori stilistici:
Della parola
Della frase
Del testo
Quando organizziamo un testo scritto,dobbiamo ricordare che
è necessario dare ai pensieri coesione e coerenza.
Le frasi devono esplicitare il significato con una costruzione
sintatticamente corretta.
La posizione delle parole, l’uso della punteggiatura devono
essere precisi per non arrivare a scrivere frasi non chiare o
che generino fraintendimenti
“Ieri ho incontrato un bambino sul treno che
piangeva”
Infine, organizziamo lo stile che deve essere adeguato alle
finalità di un testo (comunicare, descrivere, raccontare,
argomentare) e ai destinatari.
Gli errori ortografici in italiano
Perché? L’alfabeto italiano non ha l’esatta
corrispondenza tra suoni (fonemi) e lettere
(grafemi)
Quali incertezze? Le pronunce regionali
(confusione tra “S” e “Z”; doppie poco
pronunciate al nord)
La “h” è soltanto un segno grafico perché
“muta”cioè non ha un suono;
La “q” raddoppia solo in soqquadro;
… divisione in sillabe … e poi apostrofi,
accenti,ma come facciamo a non sbagliare?
Prepariamo una griglia di correzione
Organizziamo la griglia per gli errori ortografici
Come l’organizziamo? Riflettiamo (brainstorming)
in classe, con i ragazzi, per comprendere quali
errori ortografici possiamo trovare nella
produzione scritta, in generale;
Prepariamo una tabella degli errori da inserire su
un cartellone, per la classe;
Decidiamo quali errori inserire nella griglia
Creiamo la griglia autocorrettiva da utilizzare
durante le varie produzioni
Griglia errori ortografici
q
Ce/cie
h
Sce/scie
gn/ni
Gli/li
E poi ATTENZIONE a
Divisione in
sillabe
n.b: La griglia, nel
modello preferito, verrà
costruita dalla classe
apostrofi
accenti
Ge/gie
doppie
Un modello
q
h
Sce/scie
Ge/gie
Ce/cie
Gli/li
Gn/ni
doppie
apostrofi
accenti
I ragazzi, seguendo le tecniche di
autocorrezione, inseriranno, di volta in volta, gli
errori nella griglia dopo aver controllato la
propria o l’altrui produzione scritta.
La griglia potrà essere arricchita con ulteriori
elementi: punteggiatura, sintassi, ecc …
Divisione
in
sillabe
Step 3:identificazione degli errori
Di conoscenza
•Non conosce la regola
•Cosa si fa? Si riguarda la regola
Di applicazione
•Conosce la regola, ma sbaglia nella sua
applicazione
•Che si fa? Si riprende la regola e si cerca di fissarla
Di origine
•Influenza del dialetto o della lingua di origine per
gli alunni stranieri
•Che si fa? Si cerca da quale influenza trae origine
l’errore
Step 4: Autocorrezione
Come si fa autocorrezione?
Si decide, in classe, in accordo con i ragazzi ,quali tecniche
utilizzare.
Possiamo scegliere una simbologia per tipo di errore
Ortografico: O oppure …
Lessicale: L oppure …
Morfologico: M oppure …
Sintattico:S oppure …
Stilistico: oppure S/o
* Queste sono semplici esemplificazioni, ma ogni classe può elaborare
un proprio codice simbolico; l’utilizzo del colore, ecc …
Si può sempre fare autocorrezione ?
Sì, se i ragazzi sono in grado di riconoscere i
propri errori e quindi autocorreggersi.
No, se gli apprendenti non sono ancora in grado di
comprendere i propri errori. In questo caso è
necessario l’intervento del docente
Come si decide?
Secondo la classe nella quale si opera
In base alle conoscenze linguistiche degli alunni
Presenza di alunni stranieri
Tecniche di autocorrezione
Autocorrezione individuale
Autocorrezione di gruppo
Correzione individuale della
produzione scritta di un
compagno
Autocorrezione individuale: Il
ragazzo corregge direttamente il
proprio compito controllando la
griglia degli errori in suo possesso
Autocorrezione di gruppo: si
divide la classe in vari gruppi ed a
turno si corregge collegialmente il
compito di un membro
Correzione individuale del lavoro di un compagno: un
compagno corregge, sottolineando e annotando nella
scheda di correzione gli errori del compito di un altro
compagno
Step 5:Correzione del docente
What: cosa correggere
(l’errore che può essere o diventare una
fossilizzazione)
Why: perché correggere
(perché può essere uno stimolo)
When: quando correggere
(quando l’alunno può comprendere l’errore)
Cosa deve fare il docente
Essere tollerante
Conoscere le individualità della propria classe
Valorizzare le diversità
Far comprendere all’alunno che l’errore è una risorsa dalla quale
partire
Quindi
Rilevare
Evidenziare
Correggere
L’errore deve essere rilevato più puntualmente quando è
commesso nello scritto;
Deve essere evidenziato in modo chiaro utilizzando la stessa
simbologia dell’autocorrezione;
Si devono correggere gli errori ripetuti, quelli sistematici
tralasciando quelli casuali
Cosa non deve mai fare il docente
Per non …
Cancellare ciò che è stato scritto
dall’alunno
ma soprattutto …
denigrare l’alunno
Tecniche di correzione
Il docente, utilizzando il codice simbolico *
dell’autocorrezione, stabilito con la classe, può
procedere alla correzione delle produzioni scritte.
La correzione verrà effettuata sulla parte del foglio
non scritta, al fine di non cancellare o nascondere
ciò che è stato scritto dall’alunno.
*
Il docente dovrà sempre cercare un aspetto positivo
nel lavoro dei ragazzi, stimolando, in tal modo, il
desiderio dell’alunno di migliorare nel proprio
apprendimento.
Ortografico: O oppure …
Lessicale: L oppure …
Morfologico: M oppure …
Sintattico:S oppure …
Stilistico: oppure S/o
Questionario per la classe:
Io scrivo
Prima di creare le griglie di revisione della produzione
scritta si
somministrerà, alla classe, un questionario individuale
sulle
capacità di scrittura e con i ragazzi si declineranno le
caratteristiche per avere un buon testo.
Argomenti da inserire:
Io scrivo con piacere?
(Scelta multipla)
Quali tipi di testi preferisci?
(elencare le tipologie testuali)
Perché un testo sia un “buon” testo quali
caratteristiche
deve possedere? (inserire almeno 5 caratteristiche)
Come scrivi: Risposte a scelta multipla
Leggo attentamente la traccia?
Scrivo di getto?
Organizzo una scaletta?
Scrivo in brutta?
Uso il dizionario?
Sto attento agli errori?
Mi preoccupo della lunghezza?
Rileggo il mio testo controllando la
chiarezza del mio scritto?
Cerco di essere ordinato?
Quando scrivo ho paura di … (risposte a scelta multipla)
Non capire la traccia
Non comprendere lo scopo e il destinatario
Non avere idee
Commettere errori ortografici e sintattici
Non sapere come concludere
Non finire nel tempo stabilito
Dopo aver tabulato i questionari si costruiranno, con
la classe, le griglie di revisione.
L’ultima parte del questionario darà uno spaccato
del clima di classe e delle varie individualità. Si
potrà quindi, attraverso il “cooperative learning”
favorire relazioni positive e migliorare il livello delle
competenze degli alunni, ma soprattutto si darà vita
ad una comunità di apprendenti in cui ciascuno sia
apprezzato e rispettato
Step 6:Revisione di una produzione scritta
Dopo aver concluso qualsiasi produzione scritta, il lavoro
più difficile è effettuare una revisione e ricopiare in
“bella”. Per semplificare e migliorare il lavoro dei ragazzi
si possono creare, insieme a loro, delle griglie di revisione,
che prendano in esame gli aspetti principali della
produzione.
Prima però, dobbiamo ricordare che appena si è
terminato di scrivere, conviene aspettare un
attimo e non iniziare subito a rileggere il compito
se si vuole riuscire a “vedere” i possibili “errori”
e controllare che tutto “scorra”.
Quindi, si utilizza la griglia costruita in classe per la
revisione. Terminata questa attività, si passa alla
“copiatura” in “bella”.
Revisione di una produzione scritta
• Forma
Controllare
• Correttezza ortografica,
sintattica, coerenza, coesione,
punteggiatura, lessico, registro
linguistico
• Contenuto
Controllare
• Ciò che ho scritto è
comprensibile? Risponde alla
traccia? Ho scritto
sciocchezze?
Revisione del Contenuto
Incominciamo a porci delle domande, attraverso un’attività
di brainstroming, con la classe:
Cosa inseriamo nella griglia?
Quali aspetti del contenuto sono da revisionare?
Ricorda: l’elaborato deve essere letto in modo distaccato,
oggettivo, come se fosse il lavoro di un altro.
Non dare niente per scontato
Chi leggerà il lavoro può non conoscere gli argomenti che
hai trattato, quindi
METTITI da un altro PUNTO di VISTA e
costruiamo la griglia
Griglia di revisione del contenuto
Ho seguito la traccia? (Attenzione andare fuori tema è
abbastanza facile)
Ho scritto secondo lo scopo e il destinatario?
(Ricorda che il lavoro è diverso se devo informare o
semplicemente narrare) (chi leggerà il lavoro?)
Ho scritto delle frasi trite e ritrite? (Cerca sempre di
utilizzare pensieri personali e non esagerare con le
citazioni)
Ogni periodo ha un inizio, uno svolgimento ed una
conclusione? (Controlla che ogni periodo abbia un senso
compiuto e sia collegato logicamente)
I periodi sono stati arricchiti e sono collegati a quelli
successivi? (Ricorda di utilizzare le espansioni ed i
connettivi in modo opportuno)
Ho seguito la scaletta? (L’uso di una scaletta permette
di controllare velocemente se siano state seguite tutte
le fasi di produzione)
Revisione della forma
Dopo la revisione del contenuto incominciamo a pensare alla forma.
Rileggi il tuo elaborato, ormai corretto dal punto di vista del
contenuto e soffermati sulla forma.
Quali aspetti dovranno essere esaminati?
La correttezza ortografica
La correttezza sintattica
Il lessico
La punteggiatura
La coesione
Il registro linguistico
Mettiamoci al lavoro e prepariamo un’altra griglia, che alla fine
uniremo a quella costruita per il contenuto.
Griglia di revisione della forma
Il lavoro è corretto ortograficamente? (utilizza la griglia per gli
errori ortografici)
Ho rispettato l’ordine sintattico? (Attenzione!! Le frasi devono
avere efficacia comunicativa e trasmettere un messaggio.
Controlla!! Gli accordi tra soggetto e verbo; fra genere e numero;
fra nome e pronome)
Ho sempre espresso il soggetto di ogni frase?
Il lessico (ho usato vocaboli specifici? I sinonimi? Utilizzo
il dizionario)
La punteggiatura (Rileggo i vari periodi soffermandomi
a controllare virgole, punti e virgole; il punto: sono andato a capo
correttamente dopo il punto? Ho utilizzato la lettera maiuscola?)
Ho chiaro a chi si rivolge il mio elaborato? Ho usato un adeguato
registro linguistico? (Quando inizi il tuo lavoro devi sempre
controllare di non sbagliare destinatario; utilizzare il registro
adeguato secondo le richieste della traccia)
Copiatura in bella
Per la copiatura sono necessari alcuni accorgimenti a livello grafico:
Inserire sempre i propri dati e ricopiare il
titolo della traccia
Scrivere in modo leggile e in corsivo (non
utilizzare lo stampatello)
La bella si chiama tale perché non vuole
cancellature
Controllare i paragrafi, i vari capoversi, i
margini, ecc …
A questo punto consegnare il compito al
docente
A
Facciamo il punto dello step 6
Abbiamo creato le griglie di revisione e per copiare in bella
Le abbiamo appese in classe, su alcuni cartelloni
Per utilizzarle, in classe, durante le prove scritte, possiamo pensare ad
unificarle in una sola griglia.
Discussione in classe (brainstorming) per la creazione di
un’unica griglia.
Elaborazione degli alunni sotto il controllo del docente
La griglia finale
Contenuto
Forma
Bella
- Ho seguito la traccia?
- Ho scritto secondo lo
scopo e il destinatario?
- Ho scritto delle frasi trite
e ritrite?
- Ogni periodo ha un inizio,
uno svolgimento ed una
conclusione?
- I periodi sono stati
arricchiti e sono collegati a
quelli successivi?
- Ho seguito la scaletta?
- Il lavoro è corretto
ortograficamente?
- Ho rispettato l’ordine
sintattico?
- Il lessico
- La punteggiatura
- Ho chiaro a chi si rivolge
il mio elaborato?
- Ho usato un adeguato
registro linguistico?
Inserire sempre i propri
dati e ricopiare il titolo
della traccia
Scrivere in modo leggile
e in corsivo (non utilizzare
lo stampatello)
La bella si chiama tale
perché non vuole
cancellature
Controllare i paragrafi, i
vari capoversi, i margini,
ecc …
La griglia può essere arricchita con ulteriori domande
Step 7: Questionari di valutazione/autovalutazione
In itinere si prevede la somministrazione di alcuni questionari per gli alunni e
per i docenti, al fine di valutare la funzionalità del quaderno ed i
miglioramenti nell’apprendimento degli alunni o per effettuare un’azione di
feed-back, che porterà ad attività di recupero e consolidamento di
argomenti non ancora adeguatamente appresi.
Questionario 1: Cosa serve per produrre un testo scritto
Questionario 2: Come scrivo
Questionario 3: Le mie difficoltà
Questionario per gli alunni:
“Cosa serve per produrre un testo scritto”
Sapere le regole grammaticali
Conoscere i vocaboli ed i sinonimi
Usare la punteggiatura correttamente
Iniziare bene
Usare una bella grafia
Capire per cosa e per chi si scrive
Fare una buona conclusione
Scrivere tanto
Avere tempo
(Risposte a scelta multipla)
Questionario per gli alunni:“Come scrivo”
Cerco di capire bene la traccia
Cerco di capire lo scopo e il destinatario
Raccolgo le idee
Controllo gli errori
Faccio la scaletta
Uso il dizionario
Cambio spesso le mie idee
Organizzo il grappolo delle idee
Faccio la brutta
Rileggo il mio lavoro
Mi blocco spesso
Non riesco ad iniziare con facilità
Non riesco a concludere con facilità
Scrivo solo in bella
Ho paura che il tempo non mi basti
(risposte a scelta multipla)
Questionario alunni: “Le mie difficoltà”
(risposte a scelta multipla)
Avere idee
Come iniziare
Scrivere periodi chiari
Usare la punteggiatura correttamente
Andare fuori “tema”
Usare i verbi correttamente
Non fare errori grammaticali
Accorgersi degli errori
Rileggere con attenzione il lavoro svolto
Preparare una scaletta
Terminare nel tempo assegnato
Facciamo il punto step 7
•
•
•
•
•
Il questionario “le mie difficoltà” potrebbe
svolgere una doppia funzione:
Autovalutazione per gli alunni (come mi valuto)
Valutazione per il docente
(come mi valuta il
docente)
La somministrazione dovrebbe avvenire all’inizio
dell’anno scolastico e poi ripetuta al termine del
percorso di scrittura come momento di riflessione
sulla attività, per verificare i cambiamenti ed i
miglioramenti avvenuti.
Gli alunni stessi potranno essere partecipi del
processo di apprendimento attraverso il loro
diretto coinvolgimento.
Sitografia
Insegnare italiano L2 e L1
La correzione degli errori
Modelli della didattica di correzione degli errori
Indicazioni didattiche
Attività didattiche
“Cloze”
Bibliografia
-Cattana Anna“Analizzare e correggere gli errori”
- Gianni Rodari, “Il libro degli errori,” Einaudi, 1964
- M.Cazzuffi “Impara l’ortografia leggendo storie” Ed. Medusa
- R.Johnson,D.Johnson, E.Holubec “Apprendimento cooperativo in classe” Ed. Erickson
- Da F.Sabatini, “Lettera sul ritorno alla grammatica”
- C.Adorno, “La lettera degli apprendenti dal punto di vista delle varietà di
apprendimento”
- Interlingua e analisi degli errori e tecniche didattiche
F. Ledda e A. Giuseppina Zedda
Università di Sassari
Il presente contributo deriva dall’articolo Riflessione sulla lingua e tecniche di
riflessione, presentato al LEND, in fase di accettazione.
-B.D’Annunzio/S.Seragiotto “La valutazione e l’analisi dell’errore”
-L.Gandi,Didattica & Classe plurilingue –un cloze al contrario
Riferimenti a schede Poseidon
.Scheda 1 – Lo sviluppo della competenza lessicale
(P.Leone “Insegnare e apprendere il lessico in italiano L1/L2” )
. Scheda 2 – Interlingua e analisi degli errori
(G.Pallotti, S. Ferrari “Un percorso sull’italiano L2)
(S.Ferrari, G.Pallotti “un percorso sull’italiano L1)
. Scheda 4 – Didattica della mediazione linguistica
(P.Margutti “Didattica della mediazione nella classe plurilingue”
. Scheda 5 – La riflessione grammaticale nell’apprendimento delle lingue
(a cura di Adriano Colombo)
Scarica

ErroriRisorsa