Relazione di Anna Nisivoccia per Cittadini5Stelle Salerno
 A Salerno le condizioni di salute, misurate dalla speranza di vita alla nascita, sono
peggiori rispetto all’Italia e migliori rispetto alla regione Campania, sia per i maschi sia
per le femmine.
 Salerno ( misura in anni) 79,1 - Campania 78,0 - Italia 79,6
 Anche il tasso di mortalità infantile ( per 1.000 nati vivi 3,5% a Salerno) e i decessi
dovuti a cause potenzialmente evitabili ( per 10mila ab. 6,3% a Salerno) risultano
più elevati rispetto all’Italia e inferiori rispetto alla Campania.
 La mortalità per tumore nella popolazione tra 20 e 64 anni ( per 10mila ab. 9,1% a
Salerno) risulta in linea con la media nazionale e al di sotto di quella della Campania.
Per contro a Salerno i tassi di mortalità per demenza e correlate ( 21,9%), incidenti di
trasporto ( 0,7%)e per suicidio e autolesione intenzionale ( 0,5%) sono inferiori a quelli
dell’Italia e superiori a quelli della Campania.
 La provincia presenta tassi di partecipazione all’istruzione secondaria ( 104,1%) e
terziaria ( 47,5%) più alti di quelli riscontrati in Italia e in Campania. Il livello di
competenza alfabetica e numerica degli studenti risulta molto superiore a quello della
Campania e quasi in linea con la media italiana. Anche il dato relativo ai giovani che
hanno abbandonato precocemente gli studi ( 18,3%) risulta in linea con quello
nazionale e largamente inferiore a quello campano.
 Considerando complessivamente la popolazione in età lavorativa, Salerno risulta in
linea con la media nazionale e al di sopra del dato campano. L’incidenza delle persone
in età lavorativa con istruzione non elevata è uguale a quella nazionale e inferiore a
quella campana. L’incidenza delle persone in formazione permanente risulta in linea con
la media Italia e superiore a quella campana.
 Considerando congiuntamente le persone in cerca di occupazione e quanti sono
potenzialmente disponibili a lavorare, la mancata partecipazione al lavoro nella
provincia è più alta di circa 11 punti rispetto all’Italia e inferiore di oltre 6 punti a quella
della Campania. La differenza di genere nel tasso di mancata partecipazione al lavoro
risulta quasi doppia rispetto all’Italia e in linea con la Campania.
 Il divario tra Salerno e Italia nel tasso di disoccupazione giovanile ( 15-29 anni) appare
maggiore che nel complesso delle forze di lavoro. Il tasso generico di rischiosità per
infortuni a Salerno risulta inferiore sia a quello dell’Italia sia a quello della Campania,
sebbene gli infortuni gravi risultino più frequenti a Salerno rispetto alla Campania e
all’Italia.
 Il reddito lordo disponibile medio ( redditi da lavoro, rendite e flussi di
redistribuzione) nella provincia è significativamente più basso che in Italia e leggermente
più basso che in Campania. Anche i redditi da pensione e da lavoro dipendente sono
inferiori a quelli medi italiani e campani. Per contro le differenze di genere e di
generazione nella retribuzione dei dipendenti sono meno significative in confronto
all’Italia e alla Campania.
 Per quanto riguarda gli indicatori di disagio economico, la situazione non è uniforme.
I provvedimenti di sfratto emessi sono inferiori a quelli nazionali e in linea con quelli
regionali. Viceversa il tasso d’ingresso in sofferenza dei prestiti bancari alle famiglie
è superiore a quello medio nazionale e campano. L’incidenza della spesa alimentare
familiare è superiore a quella nazionale e inferiore a quella regionale.
 Nella provincia di Salerno l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità si
attesta su livelli inferiori a quelli nazionali e regionali. Meno di un terzo degli edifici
risulta essere privo di barriere sia esterne sia interne. Anche la presenza di alunni
disabili risulta inferiore sia al dato nazionale che regionale.
 Le acquisizioni di cittadinanza da parte di cittadini stranieri nella provincia di
Salerno risultano inferiori al dato nazionale e regionale. Per il settore del non profit e del
volontariato Salerno risulta sempre al di sopra del dato della Campania. Risulta invece
inferiore alla media nazionale, con l’eccezione della presenza delle cooperative sociali.
 Nella provincia gli indicatori di partecipazione al voto sono sempre superiori a quelli
nazionali e regionali. Invece il livello d’inclusione delle donne e dei giovani risulta
inferiore. Eccezione la presenza di giovani nell’amministrazione provinciale che pone
Salerno poco al di sotto dell’Italia e sensibilmente al di sopra della Campania.
 Dai bilanci degli Enti locali del territorio ( Comuni e Provincia) si evince una minore
capacità di acquisire risorse finanziarie al proprio interno rispetto alla media dell’Italia.
Per contro la capacità di riscossione dell’amministrazione provinciale è superiore a quella
nazionale e regionale. La durata media dei processi civili ordinari è più lunga rispetto
all’Italia e alla Campania.
 Nella provincia l’incidenza della criminalità risulta sempre sensibilmente al di sotto di
quella campana, in particolare il tasso di omicidi e di delitti violenti denunciati. La
presenza della criminalità risulta inferiore anche a quella riscontrata in Italia, eccetto che
nell’incidenza dei delitti violenti denunciati.
 A Salerno la percentuale di decessi per incidenti stradali risulta uguale a quella della
Campania e poco al di sopra a quella dell’Italia. Tuttavia, considerando le sole strade
extra-urbane, la mortalità appare notevolmente inferiore sia a quella media della
Campania che dell’Italia.
 Nella provincia di Salerno lo stato di conservazione del patrimonio di edifici storici (
costruiti prima del 1919) risulta inferiore a quello italiano e superiore a quello della
Campania. Inoltre la densità di verde storico e parchi urbani di notevole interesse
pubblico è quasi doppia rispetto alla regione. La quota di superficie forestale è del
46,8%, in Campania è al 32,8%, in Italia al 34,7%.
 La densità delle strutture museali fruibili risulta inferiore a quella italiana e poco al di
sopra di quella campana. Il numero di visitatori per 10mila abitanti dei musei della
provincia risulta inferiore al dato nazionale e regionale. Il territorio si caratterizza
inoltre per una maggiore incidenza della superficie forestale rispetto all’Italia e
alla Campania.
 La qualità ambientale a Salerno è, per quanto riguarda la qualità dell’aria, molto
superiore a quella media nazionale. ( ma Salerno non e’ la quinta città d’Italia più
inquinata?) Viceversa, per quanto riguarda la disponibilità di verde urbano e la
balneabilità delle coste, risulta inferiore a quella nazionale. Inoltre si segnala che non
sono presenti sul territorio provinciale discariche per lo smaltimento di rifiuti urbani.
 Il consumo di elettricità è inferiore a quello nazionale, mentre l’erogazione di acqua
potabile è maggiore di quella nazionale e regionale. Gli indicatori di sostenibilità
ambientale mostrano livelli inferiori sia all’Italia sia, in riferimento allo sviluppo
delle fonti rinnovabili, alla Campania.
 L’indicatore inerente alle domande di brevetto colloca la capacità tecnologica delle
imprese del territorio molto al di sotto della media italiana. Tuttavia, il tasso di
brevettazione nei settori delle tecnologie avanzate ( high-tech), delle tecnologie
dell’informazione e comunicazione ( ICT) e delle biotecnologie è molto più elevato della
media-Italia.
 Nella provincia i flussi totali di nuovi laureati in discipline tecnico scientifiche (
S&T) residenti sono superiori al valore regionale e di poco inferiore a quello
nazionale. Viceversa la quota sul totale delle imprese attive in settori ad alta intensità di
conoscenza è inferiore a quella italiana e campana.
 Gli indicatori di valutazione della qualità dei servizi pubblici e di pubblica utilità
della provincia disegnano un quadro variegato. Le interruzioni di servizio elettrico
hanno frequenza maggiore che a livello regionale e nazionale. La quota di bambini ( 0-2
anni) che usufruiscono dei servizi per l’infanzia è un terzo di quella nazionale e
l’emigrazione ospedaliera è maggiore che a livello regionale e nazionale.
 Per contro la raccolta differenziata dei rifiuti risulta molto superiore ai dati
regionali/nazionali. Anche gli istituti di pena risultano meno affollati rispetto all’Italia e
alla Campania. La densità delle linee urbane di trasposto è maggiore di quella nazionale e
campana mentre i posti-km risultano inferiori alla media campana e italiana.
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Sintesi Bes 2014 provincia di Salerno