GIT – Geology and Information Technology 8a Riunione del Gruppo di Geologia informatica Sezione della Società Geologica Italiana Chiavenna (So), 17 - 19 giugno 2013 Le azioni di prevenzione dei rischi naturali attuate nella Pubblica Amministrazione: contesto normativo e competenze Public Administration's natural risk prevention actions: laws and competencies REGIONE UMBRIA - SERVIZIO PROTEZIONE CIVILE ING. SANDRO COSTANTINI [email protected] GIT – Geology and Information Technology 8a Riunione del Gruppo di Geologia informatica Sezione della Società Geologica Italiana Chiavenna (So), 17 - 19 giugno 2013 I numeri per tipologie di rischio in Italia Il Rischio Sismico 200 terremoti distruttivi a partire dall’anno 1000 Oltre 120.000 vittime nell’ultimo secolo: Belice 1968 Friuli 1976 Irpinia 1980 300 vittime 970 vittime 2.750 vittime Il Rischio Idrogeologico 5.400 alluvioni negli ultimi 80 anni 11.000 frane negli ultimi 80 anni Il Rischio Incendi Boschivi Oltre 100 vittime negli ultimi tre anni 232.930 incendi negli ultimi 20 anni: - Superficie boscata percorsa dal fuoco: ha 1.063.174 - Superficie non boscata percorsa dal fuoco: ha 1.663.782 Il Rischio Vulcanico 2 milioni di persone vivono in aree a rischio: Vesuvio : 600.000 Campi Flegrei: 300.000 Vulcano: 15.000 Etna: intere città a rischio GIT – Geology and Information Technology 8a Riunione del Gruppo di Geologia informatica Sezione della Società Geologica Italiana Chiavenna (So), 17 - 19 giugno 2013 Il Paese delle catastrofi “C’è una geografia dell’Italia disegnata dalle disgrazie: straripa il Po e scopriamo il Polesine; un’altra alluvione mette in mostra i dolori della Calabria o di Salerno; sussulta la terra, impariamo i nomi sconosciuti: Gibellina o Folgaria. Non sono dei retori quelli che affermano che noi viviamo sugli slanci, sulla fantasia e, quando è possibile, sulla buona sorte: ci mostriamo smarriti e sprovveduti davanti all’inflazione, al disordine della società e alle forze della natura” (Enzo Biagi) GIT – Geology and Information Technology 8a Riunione del Gruppo di Geologia informatica Sezione della Società Geologica Italiana Chiavenna (So), 17 - 19 giugno 2013 1941-1950 1943: 1944: morti 1944: 1948: 1949: Marche, sisma, 30 morti Basilicata – Balvano, disastro ferroviario 600 Vesuvio, eruzione vulcanica, 26 morti Piemonte, alluvione, 49 morti Campania, alluvione, 27 morti D. Lgs 1010/48 1951-1960 1951: 1951: 1951: 1951: 1951: Gera Lario (CO), alluvione, 18 morti Sicilia Orientale, alluvione/frane, 35 morti Calabria (RC-CZ), alluvione, 77 morti Polesine, alluvione, 100 morti Tavernerio (CO), alluvione/frana, 16 morti 1953: Marone (BS), alluvione, 10 morti 1953: Reggio Calabria, alluvione, 100 morti 1954: Salerno, alluvione, 297 morti Legge 3136/52 GIT – Geology and Information Technology 8a Riunione del Gruppo di Geologia informatica Sezione della Società Geologica Italiana Chiavenna (So), 17 - 19 giugno 2013 1961-1970 1962: 1962: 1963: 1966: 1966: 1966: 1966: 1966: 1968: 1968: 1968: 1970: Loveno (BS), frana, 12 morti Irpinia, sisma, 16 morti Vajont, frana, 1917 morti Bolzano, alluvione, 13 morti Trento, alluvione, 22 morti Belluno, alluvione/frana, 24 morti Udine, alluvione, 12 morti Firenze, alluvione, 39 morti Belice, rischio sismico, 296 morti Genova, frana, 19 morti Piemonte, alluvione/frana, 72 morti Genova, alluvione, 25 morti Legge 469/61 GIT – Geology and Information Technology 8a Riunione del Gruppo di Geologia informatica Sezione della Società Geologica Italiana Chiavenna (So), 17 - 19 giugno 2013 1971-1980 1971: Viterbo, sisma, 21 morti 1973: Mitigliano (NA), frana, 10 morti 1976: Friuli, sisma, 977 morti 1976: Friuli, sisma, 12 morti 1976: Seveso, incidente industriale 1976: Trapani, alluvione, 16 morti 1978: Bologna, frana/trasporti, 47 morti 1978: Val D’Ossola (VB), alluvione/frana, 18 morti 1979: Umbria, sisma, 5 morti 1980: Irpinia, sisma, 2734 morti GIT – Geology and Information Technology 8a Riunione del Gruppo di Geologia informatica Sezione della Società Geologica Italiana Chiavenna (So), 17 - 19 giugno 2013 1981-1990 1982-84: Pozzuoli, bradisisma 1985: Tesero (TN), frana, 269 morti 1985: Senise (PZ), frana, 8 morti 1986: Palma Campania (NA), frana, 8 morti 1987: Valtellina, frana, 40 morti 1990: Sicilia, sisma, 13 morti DPR 66/81 Legge 938/82 Legge 662/85 Legge 349/86 Legge 120/87 Legge 400/88 Legge 183/89 Legge 142/90 GIT – Geology and Information Technology 8a Riunione del Gruppo di Geologia informatica Sezione della Società Geologica Italiana Chiavenna (So), 17 - 19 giugno 2013 1991-2000 1992: Zafferana Etnea, eruzione vulcanica 1994: Piemonte, alluvione, 69 morti 1996: Versilia, alluvione, 13 morti 1996: Correggio (RE), terremoto 1996: Crotone, alluvione, 4 morti 1997: Umbria-Marche, sisma, 11 morti 1998: Sarno (SA), colate di fango, 160 morti 1999: Campania, colate di fango, 5 morti 2000: Soverato (CZ), alluvione, 12 morti 2000: Nord Italia, alluvioni/frane, 25 morti Legge 225/92 Leggi 59/97 – 61/98 Legge 267/98 D. Lgs 112/98 D. Lgs 381/99 D. Lgs 267/00 GIT – Geology and Information Technology 8a Riunione del Gruppo di Geologia informatica Sezione della Società Geologica Italiana Chiavenna (So), 17 - 19 giugno 2013 2001-2009 2001: 2002: 2002: 2002: 2002: 2002: 2002: 2003: 2003: 2003: 2003: 2003: 2004: 2004: 2004: 2004: 2004: 2005: 2005: 2005: 2009: 2009: Legge 401/01 Catania, eruzione Etna Legge Costituzionale Macugnaga (VCO), lago epiglaciale n.3/2001 Catania, eruzione Etna Santa Venerina (CT), sisma Molise, sisma, 29 morti Legge 286/02 Nord Italia, alluvioni Stromboli (ME), eruzione vulcanica e tsunami Termoli (CB), alluvione SARS e terrorismo alluvioni in provincia di Taranto, Udine e Siracusa siccità interruzione energia elettrica della rete nazionale neve in autostrada eventi alluvionali in Basilicata, Puglia e Calabria terremoto di Salò (BS) maltempo nelle province di Cagliari, Nuoro e Sassari terremoto in Sud Est Asiatico frana Nocera Inferiore (SA), 3 morti frana Cerzeto (CS) D. Lgs 152/06 Funerali Papa Giovanni Paolo II L’Aquila – terremoto 304 morti Marsciano - terremoto GIT – Geology and Information Technology 8a Riunione del Gruppo di Geologia informatica Sezione della Società Geologica Italiana Chiavenna (So), 17 - 19 giugno 2013 Very recent italian extreme flood events 1st October 2009 Flood and mud flow at Giampilieri (Sicily), 36 casualties; 4th October 2010 Flood at Sestri Ponente (Liguria), 1 casualty; 5th October 2010 Flood at Prato (Tuscany), 3 casualties; 25th October 2011 Flood at 5Terre/Lunigiana (Liguria/Tuscany), 12 casualties; 4th November 2011 Flood at Genova (Liguria), 6 casualties; 22th November 2011 Flood at Messina(Sicily), 3 casualties; 11th November 2012 Flood at Massa-Carrara (Tuscany), 1 casualty; 12th November 2012 Tuscany, Umbria, Lazio flood, 5 casualties; 28th November 2012 Storm at Taranto, 1 casualty. GIT – Geology and Information Technology 8a Riunione del Gruppo di Geologia informatica Sezione della Società Geologica Italiana Chiavenna (So), 17 - 19 giugno 2013 PREVISIONE: Attività dirette alla determinazione delle cause dei fenomeni calamitosi, alla individuazione dei rischi e alla individuazione delle zone soggette a rischio. PREVENZIONE: Attività volte ad evitare o ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni a seguito di un evento. SOCCORSO: Tutti gli interventi diretti ad assicurare alle popolazioni colpite ogni forma di prima assistenza . SUPERAMENTO EMERGENZA: Tutte le attività volte a rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita Legge 225/1992 11 GIT – Geology and Information Technology 8a Riunione del Gruppo di Geologia informatica Sezione della Società Geologica Italiana Chiavenna (So), 17 - 19 giugno 2013 Quadro delle competenze nel settore Difesa del Suolo Nascita di una cultura ambientale dopo la tragedia del Vajont (1963) e le grandi alluvioni di Polesine (1951), Venezia e Firenze (1966). Dagli anni ’60 inizio ricerche su previsione e prevenzione rischio alluvionale (GNDCI-CNR). Alla fine degli anni ’80, necessità della difesa idraulica che assume valore costituzionale primario con la “storica” (per gli standard europei) Legge 183/89: conquista culturale basata su risultati di lavoro di 20 anni della “Commissione De Marchi”, concetti di bacino idrografico come ambito fisico ottimale per la gestione integrata del territorio, ecc.. Quadro compromesso e formalmente superato (con grandi contrasti e polemiche) dal D.Lgs. 152/2006 (esigenza di recepimento ed attuazione della Direttiva 2000/60/CE sulle acque) con nuovo centralismo azioni vs stato-regioni. Quadro delle competenze GIT – Geology and Information Technology 8a Riunione del Gruppo di Geologia informatica Sezione della Società Geologica Italiana Chiavenna (So), 17 - 19 giugno 2013 MINISTERO DELL’AMBIENTE / AUTORITA’ DI BACINO Tempo differito D.Lgs.152/2006 Codice dell’Ambiente R1: Low Risk (low social and economic damages). R2: Medium Risk (low damage to buildings, infrastructures and cultural heritage without the involvement of persons). R3: High Risk (Possible damage to persons, buildings and infrastuctures with interruption of social-economic activities and relevant damages to the environment). R4: Very High Risk (Possible loss of human lives, serious damages to buildinds, infrustructure, environment and destruction of social-econimic activities). Tempo reale DIP. NAZIONALE PROTEZIONE CIVILE / REGIONI Dir.P.C.M. 27/02/2004 Rete Nazionale dei CENTRI FUNZIONALI Ordinary Criticity (flooding of basements, temporary and punctual traffic problems near small watershed due to surface runoff phenomena, accidental loss of life) Moderate Criticity (temporary and punctual traffic problems, damages to individual buildings or to small towns affected by slopes instability, damages to agricultural activities, industrial and residential areas situated in floodplains, accidental loss of life and possible widespread damage to people) High Criticity (damages to agricultural activities, industrial and residential areas situated near rivers and streams, damage or destruction of towns, possible loss of life or serious injury to people) GIT – Geology and Information Technology 8a Riunione del Gruppo di Geologia informatica Sezione della Società Geologica Italiana Chiavenna (So), 17 - 19 giugno 2013 Quadro delle competenze nel settore Sistemi di Allerta nazionali di Protezione Civile Legge 267/98 esuccessivo“Programmadipotenziamentodellaretemeteoidropluviometrica nazionale”(DPCM15/12/1998): • realizzazione di una copertura omogenea delle reti di monitoraggio in tempo reale e collegamento/interconnessione di tutte le componenti dei vari sistemi di allertamento esistenti; Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 febbraio 2004 “Indirizzioperativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile”: • ideato un Sistema di Allerta Nazionale articolato in un polo centrale (Centro Funzionale Centrale - CFC) presso il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile (DPCN) e una serie di Centri Funzionali Decentrati (CFD) individuati presso ogni regione e provincia autonoma • compito principale quello di predisporre e diffondere allarmi di natura idrogeologica ed idraulica (frane e alluvioni), nonché fornire supporto alle decisioni in tempo reale alle sale operative di protezione civile durante le fasi emergenziali. GIT – Geology and Information Technology 8a Riunione del Gruppo di Geologia informatica Sezione della Società Geologica Italiana Chiavenna (So), 17 - 19 giugno 2013 17 maggio 2012. Entra in vigore il Decreto legge n.59 del 15 maggio 2012 “Disposizioni urgenti per il riordino della Protezione Civile”. Il testo, consta di un articolo che apporta una serie di modifiche alle disposizioni della Legge 24 febbraio 1992 n. 225 "Istituzione del Servizio nazionale della Protezione Civile". Il provvedimento viene successivamente convertito con Legge 12 luglio 2012, n.100. Il modello consolidatosi negli anni, che prevedeva la disponibilità di risorse straordinarie senza limitazioni sia quantitative, che delle tipologie degli interventi urgenti e di durata temporale. Nuova fase, in cui è necessario fare i conti con la limitatezza dei fondi e la drastica riduzione della tipologia di opere ammissibili nella prima fase dell'intervento in emergenza, oltre che tempistica ristretta definita. 20 maggio 2012 SISMA EMILIA-ROMAGNA LOMBARDIA VENETO 29 maggio 2012 GIT – Geology and Information Technology 8a Riunione del Gruppo di Geologia informatica Sezione della Società Geologica Italiana Chiavenna (So), 17 - 19 giugno 2013 La legge 100/2012, e non è una novità, ribadisce una volta per tutte un concetto fondamentale: “la pianificazione di protezione civile (Piani comunali, piani regionali, linee guida, ecc…) è SOVRAORDINATA a qualsiasi strumento di pianificazione territoriale.” Art 3. comma 6 legge 225/1992 “I piani e i programmi di gestione, tutela e risanamento del territorio devono essere coordinati con i piani di emergenza di protezione civile, con particolare riferimento a quelli previsti all'articolo 15, comma 3-bis, e a quelli deliberati dalle regioni mediante il piano regionale di protezione civile.”