Sommario
Guida di installazione
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
Sistema di distribuzione Librio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 322
Sganciatori MSU . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 326
Ausiliari di telecomando per C40, C60, C120 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 328
Interruttori NG125 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 331
Interruttori differenziali ID . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 334
Blocchi differenziali Vigi C40 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 335
Blocchi differenziali Vigi C60 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 336
Blocchi differenziali Vigi C120 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 337
Blocchi differenziali Vigi NG125 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 338
Ausiliari elettrici per blocchi Vigi NG125 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 339
Relè di controllo intensità di corrente RCI,
tensione RCU, fase RCP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 340
b Scelta degli SPD . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 345
b Contattori economizzatori CDS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 348
b Trasformatori di corrente TA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 350
321
Sommario_cap_11.indd 321
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Guida di installazione
Sistema di distribuzione Librio
Il Sistema di Distribuzione Librio si basa su di un concetto estremamente semplice
e geniale: il poter mixare, sotto lo stesso ripartitore, prodotti con funzioni differenti
quali:
■
interruttori automatici 1P+N e 3P+N;
■
interruttori differenziali;
■
interruttori magnetotermici differenziali 1P+N e 3P+N;
■
ausiliari di segnalazione e comando;
■
ausiliari per il telecomando (contattori e teleruttori);
■
apparecchiature di controllo e comando.
Questo è oggi possibile grazie ai ripartitori RP C40 che sono la spina dorsale del
Sistema di Distribuzione Librio.
Grazie ai ripartitori RP C40 è oggi possibile realizzare quadri elettrici in modo più
semplice e professionale:
■ la disposizione degli apparecchi all’interno dei quadri rispecchia fedelmente lo
schema elettrico;
■ protezione differenziale generale e gruppi di partenze associate disposte sulla
stessa fila;
■
partenze disposte in gruppi;
■
organizzazione dei gruppi a scelta dell’installatore in piena libertà, ad esempio:
■
per tipo di utenze (illuminazione, prese, condizionamento, …);
■
per zone (uffici, laboratori, …);
■
risparmio di tempo nella realizzazione dei quadri;
cablaggi ridotti al minimo indispensabile ed estetica del quadro con un aspetto
più curato e professionale.
■
322
pag322-338.indd 322
24/06/10 17:23
Guida di installazione
La particolare disposizione dei denti dei ripartitori (per ogni modulo di larghezza
sono disponibili sia il dente di neutro che un dente di fase) e la presenza di
apposite cave sulla parte alta delle apparecchiature, consentono di affiancare
sulla stessa guida DIN e sotto lo stesso ripartitore tutti gli apparecchi di controllo
e comando più frequentemente utilizzati nei quadri di distribuzione nei settori
domestico e terziario.
Gli apparecchi di protezione (sia monofasi che trifasi) vengono alimentati
direttamente dal ripartitore e tutti gli ausiliari elettrici e gli apparecchi di controllo
e comando possono essere frapposti tra gli apparecchi di protezione (ad esempio
ogni apparecchio di controllo e comando può essere posizionato direttamente a
fianco del proprio interruttore di protezione).
14889
Utilizzo dei ripartitori
■ I ripartitori RP C40 sono tagliabili a misura utilizzando un semplice seghetto,
senza dover smontare e rimontare le barrette di rame.
■ I punti di taglio sono identificati da apposite scanalature che semplificano
l’accesso del seghetto e permettono di rispettare le corrette dimensioni modulari.
■ Con i ripartitori vengono forniti dei copridenti isolanti, che assicurano
la copertura dei denti non utilizzati, e delle chiusure laterali per garantire
le corrette distanze d’isolamento.
■ Identificazione delle differenti fasi e del neutro sulla parte anteriore del ripartitore
in corrispondenza di ogni dente.
■ I denti sono immobilizzati nell’isolante per semplificarne l’inserimento nei morsetti
degli apparecchi.
■
Alimentazione possibile tramite:
■
interruttore generale di gruppo,
■
cavi inseriti direttamente nei morsetti degli interruttori,
■
connettori opzionali per cavi di sezione maggiore.
323
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Guida di installazione
Sistema di distribuzione Librio
Installazione
■
Posizionare le apparecchiature su guida DIN.
■
Installare il ripartitore.
■ Serrare a fondo i morsetti di collegamento per assicurare l’alimentazione dei
dispositivi di protezione.
■ Posizionare gli appositi copridenti per garantire l’isolamento dei denti non
utilizzati.
1
3
2
Rimozione delle apparecchiature
È possibile rimuovere un prodotto installato con i ripartitori RP C40 senza dover
smontare questi ultimi:
■
aprire l’interruttore di protezione generale della fila;
■
aprire i morsetti dell’apparecchiatura da smontare (➀);
portare in posizione di aperto le clips bistabili dell’apparecchio, posizionate
sia in alto che in basso, (➁);
■
■ estrarre il prodotto dalla fila ruotandolo verso l’alto e tirandolo successivamente
verso il basso (➂).
2
2
3
1
324
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24/06/10 17:23
Guida di installazione
Protezione magnetotermica/differenziale per le singole
partenze
È la funzione tradizionalmente utilizzata nei quadri elettrici, con ingresso cavi
nei morsetti a monte dell’interruttore magnetotermico ed uscita cavi nei morsetti
a valle del blocco differenziale.
14889
14889
30mA
A
si
X40N
vigi X40
C32
4500
400V~
si
30mA
17508
19464
17573
230V~
19466
C16
S
vigi X40
X40a
S
Protezione differenziale e magnetotermica/differenziale
di gruppi di partenze
È una nuova funzione che si viene a creare con l’utilizzo del Sistema di ripartizione
Librio. Consiste nell’avere entrata ed uscita cavi sempre a monte, dando così la
possibilità di poter installare questi dispositivi sulla stessa linea (guida DIN) degli
interruttori tradizionali e di poterli utilizzare come “interruttori generali” di fila.
Questo è reso possibile dalla particolare conformazione di interruttori differenziali
puri (ID C40) e blocchi differenziali (Vigi C40 e Vigi C60 specifici) che, riportano i
morsetti di uscita cavi nella parte alta del prodotto consentendo così di alimentare i
ripartitori RP C40 e, con questi ultimi, di alimentare gli interruttori per la protezione
delle singole partenze.
14889
14889
N
C16
230V~
300mA
A
N
40A
si
300mA
si
X40N
vigi X40
19423
19499
17573
repère-client
sur étiquette
12 mm
S
ID X40
I n 0,3A
S
325
pag322-338.indd 325
24/06/10 17:23
Cap11_M9.book Page 326 Thursday, June 24, 2010 5:20 PM
Sganciatori MSU
Guida di installazione
per interruttori C40, C60, C120, ID, ID C40, C40
Vigi e I-NA
Sganciatori di massima tensione MSU
Associati agli interruttori C40, C60, C120, I-NA o ID, gli sganciatori MSU provocano
l’apertura dell’interruttore associato in caso di sovratensioni sulla rete che possono
essere generate dalla mancanza del neutro a monte dell’installazione.
tempo (ms)
DB102780
Curva di intervento
tensione (V)
Applicazione
Comandano l’apertura dell’interruttore associato in caso di aumento della tensione
fase-neutro in seguito alla rottura del neutro.
Collegamento
DB102783
Controllo circuito monofase
DB102675
Controllo circuito trifase
326
0
Cap11_M9.book Page 327 Thursday, June 24, 2010 5:20 PM
0
Origine delle sovratensioni
Gli sganciatori MSU rilevano le sovratensioni che possono essere generate dalla
mancanza del neutro in seguito:
b alla presenza di armoniche
b a collegamenti difettosi
b ad un incidente di lavoro o di servizio.
La comparsa di tensioni superiori alla tensione nominale nelle installazioni BT
provoca:
b guasti alle apparecchiature dovuti a:
v riscaldamento (diminuzione della durata di vita)
v rottura dell'isolante (rischio d’incendio).
b problemi di sicurezza e protezione degli utilizzatori (carico non alimentato ma
presenza di tensione sulle fasi).
Tutto questo ha portato all’esigenza di sviluppare un modulo specifico per l’apertura
dell’interruttore associato. Questo assicura il controllo costante delle zone e delle
apparecchiature sensibili.
DB102784
Schema
In caso di rottura del neutro, le abitazioni 2 e 3 sono alimentate con un neutro
artificiale, creato dalla rete a valle. La tensione fase-neutro è cosi ripartita dal
rapporto delle impedenze e può assumere valori elevati.
327
92412E_Ver5.1.fm Page 328 Monday, June 28, 2010 1:46 PM
Telecomandi Tm
Guida di installazione
per interruttori C60 e C120
E57427
Descrizione
1 Morsetto di arrivo fase
6
1
2
2 Selettore per l’esclusione del comando a distanza
3 Dispositivo di blocco a lucchetto in posizione aperto
7
Tm
4 Leva di comando locale
3
5 Morsetto di arrivo del neutro
6 Clip di fissaggio all’interruttore
4
7 Indicatore meccanico di segnalazione bobina alimentata
5
6
DB110298
Blocco a lucchetto
b Per realizzare il blocco a lucchetto in posizione aperto:
v aprire il circuito di comando (leva in posizione di “aperto")
v escludere il comando a distanza (spostare il pulsante blu)
v estrarre il dispositivo di blocco
v inserire un lucchetto (fino a ø 7 mm) o un filo per la piombatura per evitare la
chiusura dell’interruttore
A1
multi 9
Tm
~
18310
A2
A2
Schemi
E57429
Richiusura a distanza in seguito a guasto: possibile.
L
ordine
mantenuto
A1
C60
Tm
A2
N
E57430
Richiusura a distanza in seguito a guasto: non autorizzata.
L
ordine
mantenuto
A1
SD
Tm
91
N
328
92 A2
C60
0
Cap11_M9.book Page 329 Thursday, June 24, 2010 5:20 PM
0
DB105968
Combinazione degli ausiliari
OF + SD/OF
SD
OF
MN, MSU
MX
collegare
con cavo se si
usano ausiliari
elettrici
collegamento
meccanico con "clip"
Telecomandi
Tm
Tm C120 (2P)
ATEt
ACTc
Largh max 54 mm
interruttore
Vigi
o
collegamento elettrico e meccanico con o
"clip"
SD
obbligatorio
ATm
collegamento con cavo
o
collegamento
meccanico con
"clip"
Interruttori Compact NSX
Telecomandi
MT
ATm3 - ATm7
SD
obbligatorio
collegamento con cavo
329
Guida di installazione
Ausiliari di telecomando
TL C40 e CT C40
per interruttori automatici C40
Interruttore C40
Interruttore telecomandato C40
Ausiliario di telecomando TL C40 o CT C40
+
=
Impiego ausiliari di telecomando TL C40 e CT C40
Sono disponibili tre gamme di ausiliari di telecomando adattabili agli interruttori
automatici C40:
■
gamma TL C40: realizza la funzione teleruttore (comando impulsivo);
■
gamma CT C40: realizza la funzione contattore (comando mantenuto);
gamma CT C40 comando manuale: realizza la funzione contattore con
possibilità di comando manuale diretto sul fronte.
■
Nota
Gli ausiliari di telecomando possono essere associati a tutti gli interruttori C40 nelle
versioni magnetotermiche (con e senza blocco differenziale) e magnetotermiche
differenziali.
1
L’associazione con i blocchi differenziali è possibile solo con le versioni “uscita a
valle”.
2
Installazione
Direttamente su un interruttore C40:
■ inserire le connessioni rigide presagomate nei morsetti a valle dell’interruttore
(➀);
■
serrare a fondo i morsetti a valle dell’interruttore (➁).
Su un interruttore magnetotermico differenziale C40 Vigi o interruttore C40
equipaggiato di blocco differenziale Vigi C40:
■ inserire le connessioni rigide presagomate nei morsetti a valle del blocco
differenziale (➂);
■
serrare a fondo i morsetti a valle del blocco differenziale ().
Funzionamento
L’alimentazione del circuito di potenza si effettua direttamente dai morsetti a valle
dell’interruttore (o blocco differenziale), in questo modo si ottiene un risparmio nei
tempi e nei costi di installazioni ed una maggiore sicurezza sui collegamenti.
Un ulteriore agevolazione nei collegamenti è rappresentata dalla possibilità di
utilizzare il conduttore di neutro dei contatti di potenza per collegare il neutro del
circuito di comando:
3
■ sul lato sinistro dell’ausiliario è presente un selettore di colore azzurro; ruotandolo
verso destra il neutro viene derivato direttamente dal neutro del circuito di potenza;
4
■ contemporaneamente, un dispositivo meccanico, sempre di colore azzurro, va
a coprire il morsetto di neutro del circuito di comando, impedendo l’involontario
inserimento di cavi all’interno dello stesso.
Per applicazioni in cui sia richiesto proteggere con un solo interruttore 2 o più di
questi ausiliari di telecomando, si deve agire come segue:
■
aprire la copertura posta a copertura delle viti a valle dell’ausiliario;
■
con un cacciavite svitare le viti;
■
rimuovere la connessione prefabbricata.
L’ausiliario è pronto per essere collegato come un contattore o un teleruttore
tradizionale.
330
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Guida di installazione
Interruttori NG125
Installazione
Gli interruttori NG125 si montano a scatto su guida DIN come tutti gli interruttori
modulari.
Nella versioni 3P e 4P la clip di fissaggio bistabile è in metallo ed è azionabile
anche dal fronte dell’apparecchio, consentendo così il corretto posizionamento
dell’interruttore con la massima comodità.
Il posizionamento e la rimozione degli apparecchi 3P e 4P si effettua ruotando
di 1/2 giro un apposita vite posizionata sul fronte dell’interruttore.
Leva di comando centrale a 3 posizioni
■
Chiuso (Dis. 1)
■
Funzionamento normale.
■
Sganciato (Dis. 2)
■
Sovraccarico
■
Cortocircuito
■
Intervento del blocco differenziale associato
■
Apertura a distanza tramite sganciatori MX+OF, MN o MNx
■
Pressione del tasto di prova “push to trip”.
■
Aperto (Dis. 3)
■
Sezionamento dei contatti.
La posizione di sganciato è visualizzata, oltre che dalla posizione centrale della
leva di comando, anche da un indicatore meccanico di colore rosso posto sul
fronte dell’interruttore.
Per riarmare l’interruttore automatico occorre portare la leva di comando in
posizione “aperto” e successivamente, una volta eliminato il guasto, riportarla
in posizione di chiuso.
Dis. 1
Dis. 2
Dis. 3
Tasto di prova “push to trip”
Dispositivo meccanico che permette di verificare il corretto funzionamento del
sistema di sgancio. Premendolo, la leva dell’interruttore automatico deve portarsi
nella posizione centrale di “interruttore sganciato”.
Sul fronte dell’interruttore è visibile la condizione di “sganciato” tramite:
■
indicatore meccanico di colore rosso
■
leva di comando in posizione centrale.
331
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Guida di installazione
Interruttori NG125
Morsetti intercambiabili, collegamento con barre o capicorda
5L3
3L2
1L1
Gli interruttori NG125 con corrente nominale da 80 a 125 A permettono, utilizzando
gli appositi kit di fissaggio, il collegamento diretto di:
■
capicorda per cavi in rame fino a 50 mm2
■
capicorda speciale per cavi in rame fino a 70 mm2
■
barre da 16x3 mm o 15x4 mm.
GERIN
MERLIN
NG125
I . ON
Per effettuare il collegamento:
■
rimuovere la copertura dei morsetti facendola scorrere in avanti
■
rimuovere i morsetti standard
fissare le barre o i capicorda all’interruttore utilizzando le viti ed i dadi contenuti
nel kit di fissaggio
■
■ installare i separatori di fase (contenuti nel kit di fissaggio) facendoli scorrere
nelle apposite scanalature.
GERIN
MERLIN
NG125
I . ON
Morsetti intercambiabili, collegamento con cavi in alluminio
■ Gli interruttori NG125 con corrente nominale da 80 a 125 A permettono,
utilizzando gli appositi kit di fissaggio, il collegamento diretto di cavi in alluminio fino
a 70 mm2.
5L3
3L2
1L1
■
Rimuovere la copertura dei morsetti facendola scorrere in avanti.
■
Rimuovere i morsetti standard.
■
Inserire i morsetti per cavi in alluminio.
■
Riposizionare la copertura dei morsetti.
GERIN
MERLIN
NG125
I . ON
Morsetti di ripartizione isolati
I morsetti di ripartizione isolati permettono il collegamento contemporaneo fino a 3
cavi per polo.
Si fissano all’interruttore serrandoli nel morsetto standard.
GERIN
MERLIN
NG125
I . ON
332
pag322-338.indd 332
24/06/10 17:23
Guida di installazione
Prese di tensione
I morsetti a monte degli interruttori NG125 nelle versioni 3P e 4P sono dotati
di prese di tensione “fast-on” che permettono l’alimentazione diretta dei circuiti
ausiliari per l’apertura, la segnalazione e la misura.
I circuiti alimentati tramite le prese di tensione devono prevedere una protezione
adeguata.
Il collegamento si effettua con Fast-on da 6.35 mm.
Collegamento degli ausiliari
Segnalazione presenza tensione
Comando d’emergenza con MX+OF
MX + OF
N L
U>
14 12
C2 C1 NG125
NG125
Segnalazione con contatto OF
O+F
24 22
N L
21
NG125
Segnalazione con contatto SD
SD
94 92
N L
91
NG125
333
pag322-338.indd 333
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Cap11_M9.book Page 334 Thursday, June 24, 2010 5:24 PM
Collegamento differenziali ID
Guida di installazione
Collegamento in rete trifase
con neutro
Collegamento in rete trifase
senza neutro
110…220 V
127…240 V
220…380 V
240…415 V
N
1
3
5
N
1
3
5
N
2
4
6
N
2
4
6
220…240 V
in
out
Cavo in rame isolato da 1.5 a
2.5 mm2
36
N
1
3
5
N
1
3
5
N
2
4
6
N
2
4
6
in
out
out
in
12
12
15
380…415 V
R
Resistenza (R: 4 W) non fornita
36
12
18
IΔn (mA)
30
100
300
300 s
500
500 s
334
N
1
3
5
N
1
3
5
N
2
4
6
N
2
4
6
out
in
R
R (Ω)
2200
620
220
620
220
620
0
Guida di installazione
Blocchi differenziali Vigi C40
Interruttore C40
Interruttore differenziale C40
Blocco Vigi C40
+
=
Impiego blocchi Vigi C40
Sono disponibili due gamme di blocchi differenziali Vigi C40 adattabili agli
interruttori automatici C40:
■
gamma 25A: solo per gli interruttori automatici C40 con valori di In ≤ 25 A;
■
gamma 40A: per tutti gli interruttori automatici C40 con valori di In da 1 a 40 A.
Nota
La gamma 25A è dotata di dispositivi di interdizione che ne impediscono
il montaggio su interruttori automatici con valori di In superiori.
Installazione
■
1
Togliere la copertura adesiva posta sul lato destro dell’interruttore.
Inserire le connessioni rigide presagomate nei morsetti a valle dell’interruttore
(➀).
■
■ Agganciare il blocco Vigi all’interruttore tramite la clip arancione di blocco: tale
operazione garantisce l’inviolabilità dell’insieme e può essere eseguita una sola
volta. Un eventuale smontaggio dell’insieme interruttore + blocco Vigi ne danneggia
in modo visibile e permanente il dispositivo di blocco.
2
■
Serrare a fondo i morsetti a valle dell’interruttore (➁).
Funzionamento
Il pulsante di test (T) serve per verificare il buon funzionamento del differenziale
al momento della sua messa in tensione.
Se ne raccomanda la verifica una volta al mese.
L’apertura su guasto differenziale è indicata dalla leva di comando in posizione di
sganciato e dalla comparsa della relativa banda rossa.
Il riarmo del blocco Vigi avviene simultaneamente al riarmo della leva
dell’interruttore.
335
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Guida di installazione
Blocchi differenziali Vigi C60
0
Associazioni possibili
PB101082-32
Vigi C60 y 25 A
Vigi C60 y 40 A
Vigi C60 y 63 A
C60 y 25 A
b
b
b
C60 y 40 A
b
b
C60 y 63 A
b
Nota: dispositivi meccanici di interdizione che impediscono errori di montaggio
DB106237
DB109745
b Associazione interruttore C60 + blocco Vigi per C60:
v montaggio senza dispositivo di blocco (smontaggio possibile) (fig. 1)
v montaggio con dispositivo di blocco (smontaggio possibile ma con traccia visibile
dello smontaggio come previsto dall’app.G della norma EN 61009-1) (fig. 2)
v smontaggio con dispositivo di blocco agganciato, con traccia visibile dello
smontaggio che danneggia irrimediabilmente in modo visibile e permanente il
dispositivo di blocco come previsto dall’app.G della norma EN 61009-1 (fig. 5).
b Copriviti sigillabile da utilizzare per l’eventuale controllo e serraggio dei morsetti
(fig. 3-4).
Funzionamento
DB106238
Fig. 1
C60 Vigi C60
DB106239
DB109357
Fig. 2
DB109642
Fig. 3
DB109744
DB109358
Fig. 4
C60
Vigi C60
Fig. 5
336
Il pulsante di test (T) serve per verificare il buon funzionamento del differenziale al
momento della sua messa in tensione.
Se ne raccomanda la verifica una volta al mese.
L’apertura su guasto differenziale è indicata dalla leva di comando in posizione di
sganciato e dalla comparsa della relativa banda rossa.
I blocchi Vigi C60 permettono il riarmo simultaneo dell’insieme interruttore + blocco
Vigi; è sufficiente portare in posizione di "estratto" l’apposito nottolino presente nella
leva di riarmo del blocco Vigi stesso.
Guida di installazione
Blocchi differenziali Vigi C120
Intettuttore C120
Intettuttore differenziale C120
Blocco Vigi C120
+
=
Impiego blocchi Vigi C120
È disponibile una gamma di blocchi differenziali Vigi C120, con valori di In
≤ 125 A, associabili agli interruttori automatici C120.
Nota
I blocchi differenziali Vigi C120 sono dotati di dispositivi di interdizione che ne
impediscono il montaggio su interruttori con numero di poli non compatibili tra di
loro e con interruttori automatici serie C60.
Fig.1
Installazione
■
Togliere la copertura adesiva posta sul lato destro dell’interruttore.
■ Inserire le connessioni rigide presagomate nei morsetti a valle dell’interruttore
(fig. 1).
■
Agganciare il blocco Vigi all’interruttore tramite la clip arancione di blocco (fig. 2).
■
Serrare a fondo i morsetti a valle dell’interruttore.
Segregare i morsetti a valle dell’interruttore con l’apposito coprimorsetti
piombabile (fornito con il blocco differenziale) e bloccare quest’ultimo al corpo
dell’interruttore agendo sull’apposito dispositivo arancione (fig. 3 e 4).
Tale operazione garantisce l’inviolabilità dell’insieme e può essere eseguita una
sola volta. Un eventuale smontaggio dell’insieme interruttore + blocco Vigi ne
danneggia in modo visibile e permanente il coprimorsetti.
■
Fig.2
Funzionamento
Il pulsante di test (T) serve per verificare il buon funzionamento del differenziale al
momento della sua messa in tensione.
Se ne raccomanda la verifica una volta al mese.
L’apertura su guasto differenziale è indicata dalla leva di comando in posizione di
sganciato e dalla comparsa della relativa banda rossa.
Come la gamma di blocchi Vigi C60, i Vigi C120 presentano la particolarità di poter
effettuare il riarmo simultaneo dell’insieme interruttore + blocco Vigi; è sufficiente
portare in posizione di “estratto” l’apposito nottolino presente nella leva di riarmo
del blocco Vigi stesso.
Fig.3
Fig.4
337
pag322-338.indd 337
24/06/10 17:23
Guida di installazione
Blocchi differenziali Vigi NG125
Interruttore differenziale NG125
Blocco Vigi NG125
Interruttore NG125
+
=
Impiego blocchi Vigi NG125
Sono disponibili 2 gamme di blocchi differenziali Vigi NG125 adattabili agli
interruttori automatici e non automatici:
■ Gamma 63 A: solo per gli interruttori NG125 con valori di In ≤ 63 A;
■ Gamma 125 A: solo per gli interruttori NG125 con valori di In 80 ÷ 125 A
sh
puto
trip
Nota: Entrambe le gamme sono dotate di dispositivi di interdizione che ne
impediscono il montaggio su interruttori con valori di In e/o numero di poli non
compatibili tra di loro.
Fig. 1
Installazione
Togliere la copertura adesiva posta sul lato destro dell’interruttore.
Inserire le connessioni rigide presagomate nei morsetti a valle dell’interruttore (fig. 1).
■ Agganciare il blocco Vigi all’interruttore tramite le clips di accoppiamento (fig. 2).
■ Serrare a fondo i morsetti a valle dell’interruttore.
■ Coprire i morsetti a valle dell’interruttore con l’apposito coprimorsetti piombabile
(fornito con il blocco differenziale) (fig. 3).
■
■
push
to
trip
push
to
trip
Funzionamento
Fig. 2
Il pulsante di test (T) serve per verificare il buon funzionamento del differenziale al
momento della sua messa in tensione.
Se ne raccomanda la verifica una volta al mese.
L’apertura su guasto differenziale è indicata:
■ sul fronte, dalla leva di comando in posizione di sganciato e comparsa della
relativa banda rossa (fig. 4)
■ a distanza, attraverso un contatto ausiliario SDV.
Fig.3
vigi
N
00
IΔN 0,3
suel
menthly
test
mon
test
S
10
A differenza dei blocchi differenziali Vigi C60 e Vigi C120, il blocco Vigi NG125 non
consente il riarmo simultaneo dell’insieme interruttore + blocco differenziale; per
procedere alla richiusura dell’insieme si dovrà procedere come segue:
1. Chiudere la leva di comando del blocco Vigi
2. Chiudere la leva di comando dell’interruttore associato.
275
30
80
Fig. 4
1
Blocchi Vigi regolabili
2
test mensuel
test monthly
vigi NG 125
125A
I Δn
10
50
0,3
0,5
0
60
1
I Δn (%)
3
150
3
test
A
Δt (ms)
19049
4
5
Fig. 5.
Descrizione (fig. 3)
1. Selettore di regolazione della sensibilità
2. Dispositivo per l’esclusione del dispositivo di preallarme durante i test dielettrici
3. Selettore di regolazione del tempo di intervento
4. Selettore di regolazione della soglia di preallarme
5. LED di visualizzazione del preallarme
Caratteristiche generali
I blocchi Vigi regolabili NG125 (I/S e I/S/R) sono regolabili in:
■ Tempo di intervento
■ I/S: 0/60 ms
■ I/S/R: 0/60/150 ms.
■ Sensibilità
■ I/S: 300/500/1000 mA
■ I/S/R: 300/500/1000/3000 mA.
I blocchi Vigi regolabili tipo “I/S/R” sono, inoltre, dotati della funzione di “preallarme”
per segnalare il raggiungimento di una soglia preimpostata di corrente di dispersione.
Il preallarme è regolabile dal 10 al 50% della sensibilità impostata (IΔn).
La segnalazione del preallarme avviene:
■ localmente tramite LED posto sul fronte del blocco Vigi;
■ a distanza attraverso un contatto Na integrato nel blocco Vigi.
La funzione di preallarme deve essere esclusa durante i test dielettrici estraendo la
linguetta rossa presente sul fronte della scheda di regolazione (rif.2); la linguetta viene
reinserita all’atto della richiusura dello sportello trasparente (piombabile) frontale.
338
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Cap11_M9.book Page 339 Thursday, June 24, 2010 5:25 PM
Guida di installazione
Ausiliari elettrici per Vigi NG125
0
Combinazione degli ausiliari
Installazione
b Rimuovere il tappo posto nella parte alta del blocco Vigi (Fig. 1);
b Introdurre l'ausiliario nel blocco Vigi premendolo a fondo (Fig. 2).
MXV
SDV
SDV
MXV
push
to
trip
Fig. 1
Fig. 2
Sgancio d’emergenza con bobine di sgancio a lancio
di corrente MXV e contatto SDV
Apertura a distanza tramite MXV con segnalazione tramite SDV
b La bobina di sgancio a lancio di corrente MXV realizza l’apertura a distanza dell’insieme interruttore + blocco Vigi al quale è associata.
b Il contatto SDV versione NC, segnala tramite accensione di una spia l’apertura su
guasto del blocco Vigi.
L
N
11
12 M1
M2
N
ACTp
SDV MXV
NG125
Vigi NG125
OFF
max
1 mA
339
Guida di installazione
Relè di controllo intensità
di corrente RCI
Impiego
Il relè RCI è destinato a proteggere le apparecchiature di un impianto elettrico
contro gli effetti dovuti a variazioni di corrente rispetto ad una corrente prefissata
■ È particolarmente indicato per la protezione dei motori contro:
■ rischi di avviamenti troppo lunghi
■ rischio di bloccaggio del rotore
- viene installato a complemento della protezione e del comando dei motori stessi.
■
Collegamento
Il relè RCI si collega direttamente alla rete di alimentazione delle apparecchiature
(per la parte di misura) o del motore.
■ In funzione della corrente nominale (In) dell’impianto utilizzare i morsetti:
■ 3 e 5: 0.15 ÷ 1.5 A
■ 3, 5 e 7 (con ponticello tra 5 e 7): 1 ÷ 10 A.
■ In caso di guasto, il relè RCI può agire su:
■ un dispositivo di segnalazione sonora o luminosa
■ il contattore di comando del motore
■ l’interruttore di protezione del motore attraverso uno sganciatore:
- a lancio di corrente (MX): morsetti 4 e 6
- di minima tensione (MN): morsetti 4 e 8.
■
Funzionamento
Il relè di controllo RCI rileva le variazioni di intensità di corrente rispetto
alla soglia impostata sul potenziometro “seuil (%) threshold”.
■ In funzione del posizionamento del selettore “Ir”, il relè RCI rileva un
innalzamento o un abbassamento di corrente.
■ Il superamento della soglia può essere memorizzato utilizzando il selettore “memo”.
■ L’isteresi viene considerata in caso di superamento della soglia nei due sensi.
■ Un led luminoso (R) posto sul fronte del relè RCI segnala la commutazione del
contatto in uscita sui morsetti 4 e 6.
■ Quando il valore di corrente supera la soglia impostata sul potenziometro “seuil (%)
threshold”, il contatto in uscita commuta sui morsetti 4 e 6 e si accende il led frontale.
■ Una interruzione dell’alimentazione chiude il contatto in uscita tra i morsetti 4 e 6
(sicurezza positiva).
■ Controllo dell’intensità di corrente senza memorizzazione del guasto (selettore
“memo” posizionato su OFF): il contatto in uscita ridiventa passante tra i morsetti
4 e 8 quando l’intensità di corrente raggiunge la soglia prefissata (± il valore di
isteresi) per riavviare il carico senza pericoli.
■ Controllo dell’intensità di corrente con memorizzazione del guasto (selettore
“memo” posizionato su ON): il contatto in uscita rimane passante tra i morsetti 4 e
6 finché non viene effettuato un “reset” per azione manuale sul selettore “memo”.
■
Collegamento
Diagrammi di controllo della corrente
230 V
50…60 Hz
L
N
0.15 A ≤ Ir ≤ 1.5 A
z
ON
1 A ≤ Ir ≤ 10 A
z
2
4 6 8
R
4 6 8
4
6 8
10 A
(cos ϕ = 1)
250 V
>
Ir
6
230 V
1
1 3 5 7
2 4 6 8
ON
OFF
OFF
a
230 V
1 3 5 7
Reset
memo
memo
memo
memo
P = 3 VA
0
I
I
Ir
Ir
soglia
soglia
isteresi
0
0
v
1
0
R
4 6 8
1
t
1
t
t
0
0
t
4 6 8
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
a
230 V
230 V
1
1
0
0
isteresi
I
I
Ir
Ir
<
Ir
soglia
0
0
4 6 8
1
t
1
t
t
0
0
t
4 6 8
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
340
pag340-344.indd 340
28/06/10 13:48
Guida di installazione
Regolazione
Dopo avere correttamente collegato il relè in funzione della corrente nominale
dell’installazione, effettuare le regolazioni nell’ordine indicato:
■ posizionare il potenziometro “seuil (%) threshold” su 100% (>Ir) o 10% (<Ir)
■ ruotare lentamente il potenziometro “seuil (%) threshold” fino al raggiungimento
della soglia di guasto del relè (led rosso acceso)
■ selezionare un valore di “seuil (%) threshold” leggermente superiore a questa
soglia in funzione delle vostre esigenze (led rosso spento)
■ regolare l’isteresi dal 5% al 50% della soglia di corrente preselezionata su “seuil
(%) threshold” utilizzando il potenziometro “hyst.”
■ regolare la temporizzazione, da 0.1s a 10s, utilizzando il potenziometro “t(s)”
■ selezionare la funzione di memorizzazione del guasto posizionando il selettore
“memo” su ON o OFF.
■
230 V
5%
hyst.
0,1s
tempo
a
OFF
memo
>
Ir
100 %
seuil threshold
Ir
<
10 %
seuil threshold
R 4 6 8
Stop
Stop
R 4 6 8
seuil threshold
seuil threshold
R 4 6 8
stop
stop
R 4 6 8
seuil threshold
R 4 6 8
seuil threshold
5% Ir
50% Ir
0,1 s
10 s
R 4 6 8
hyst.
t (s)
memo
memo
OFF
ON
341
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Guida di installazione
Relè di controllo tensione RCU
Impiego
Il relè RCU è destinato:
a proteggere le apparecchiature di un impianto elettrico contro gli effetti dovuti
a variazioni di tensione (rete instabile) rispetto ad una tensione prefissata
■ a disinserire il carico di una batteria se la tensione di quest’ultima scende al di
sotto di una soglia prefissata
■ ad inserire un gruppo elettrogeno, se si verifica un abbassamento o una
interruzione della tensione di alimentazione.
■ Questo relè è particolarmente indicato per:
■ assicurare una continuità di servizio
■ proteggere dei motori:
- viene installato a complemento della protezione e del comando dei motori stessi.
■
■
Collegamento
Il relè RCU si collega direttamente alla rete di alimentazione
delle apparecchiature (per la parte di misura) o del motore;
■ In funzione della tensione nominale (Un) dell’impianto utilizzare i morsetti:
■ 3 e 5: 10 ÷ 100 V
■ 3, 5 e 7 (con ponticello tra 5 e 7): 50 ÷ 500 V
■ In caso di guasto, il relè RCU può agire su:
■ un dispositivo di segnalazione sonora o luminosa
■ il contattore di comando del motore
■ l’interruttore di protezione del motore attraverso uno sganciatore:
- a lancio di corrente (MX): morsetti 4 e 6
- di minima tensione (MN): morsetti 4 e 8.
■
Funzionamento
Il relè RCU rileva le variazioni di tensione rispetto ad una soglia prefissata.
In funzione della posizione del selettore Ur, il relè RCU può rilevare
un innalzamento o un abbassamento di tensione.
■ Quando la tensione (di cresta) supera la soglia di tensione prefissata sul
potenziometro “seuil (%) threshold”, il contatto in uscita commuta e diventa
passante tra i morsetti 4 e 6, il led frontale si accende.
■ Quando si ha una interruzione dell’alimentazione, il contatto in uscita diventa
passante tra i morsetti 4 e 6 (sicurezza positiva).
■ Controllo della tensione senza memorizzazione del guasto (selettore “memo”
posizionato su OFF): il contatto in uscita ridiventa passante tra i morsetti 4 e
8 quando la tensione raggiunge la soglia prefissata (± il valore di isteresi) per
riavviare il carico senza pericoli.
■ Controllo della tensione con memorizzazione del guasto (selettore “memo”
posizionato su ON): il contatto in uscita rimane passante tra i morsetti 4 e 6 finché
non viene effettuato un reset per azione manuale sul selettore “memo”.
■
■
Collegamento L
Diagrammi di controllo della tensione
230 V
50/60 Hz
N
ON
P = 3 VA
10 V - 100 V
z
1 3 5 7
2
4 6 8
R
4 6 8
Reset
memo
memo
memo
memo
4
6 8
10 A
(cos ϕ = 1)
250 V
230 V
>
Ur
2 4 6 8
230 V
1
1
0
0
I
I
Ur
Ur
1 3 5 7
ON
OFF
OFF
a
50 V - 500 V
z
soglia
isteresi
0
0
6v
4 6 8
R
1
t
1
t
t
0
0
t
4 6 8
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
a
230 V
230 V
1
1
0
0
isteresi
I
I
Ur
Ur
<
Ur
soglia
0
0
4 6 8
1
t
1
t
t
0
0
t
4 6 8
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
342
pag340-344.indd 342
28/06/10 13:48
Guida di installazione
Regolazione
Dopo aver collegato correttamente il relè in funzione della tensione nominale
dell’impianto effettuare le regolazioni come indicato:
❑ posizionare il potenziometro “seuil (%) threshold” su 100% (>Ur) o su 10% (<Ur)
❑ ruotare lentamente il potenziometro “seuil (%) threshold” fino al raggiungimento
della soglia di guasto del relè (led rosso acceso)
❑ selezionare un valore di Ur leggermente superiore a questa soglia in funzione
delle vostre esigenze (led rosso spento)
❑ regolare l’isteresi dal 5% al 50% della soglia di tensione preselezionata su “seuil
(%) threshold” utilizzando il potenziometro “hyst.”
❑ regolare la temporizzazione, da 0.1s a 10s, utilizzando il potenziometro “t(s)”
❑ selezionare la funzione di memorizzazione del guasto posizionando il selettore
“memo” su ON o OFF.
■
230 V
5%
hyst.
0,1s
tempo
a
OFF
memo
>
Ir
100 %
seuil threshold
Ir
<
10 %
seuil threshold
R 4 6 8
Stop
Stop
R 4 6 8
seuil threshold
seuil threshold
R 4 6 8
stop
stop
R 4 6 8
seuil threshold
R 4 6 8
seuil threshold
5% Ir
50% Ir
0,1 s
10 s
R 4 6 8
hyst.
t (s)
memo
memo
OFF
ON
343
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24/06/10 17:27
Guida di installazione
Relè di controllo fasi RCP
Impiego
Il relè RCP è destinato a proteggere le apparecchiature trifasi contro gli effetti
dovuti a:
■ mancanza di fase
■ sequenza non corretta delle fasi
■ tasso di squilibrio inaccettabile tra le 3 tensioni.
■ Questo relè è particolarmente indicato per la protezione di circuiti
di alimentazione di motori trifasi contro:
■ squilibri delle fasi
■ inversione del senso di rotazione
- viene installato a complemento della protezione e del comando dei motori stessi.
■
Collegamento
Il relè RCP si collega direttamente alla rete di alimentazione
delle apparecchiature (per la parte misura) o del motore da sorvegliare.
■ In caso di guasto, il relè RCP può agire su:
■ un dispositivo di segnalazione sonora o luminosa
■ il contattore di comando del motore
■ l’interruttore di protezione del motore attraverso uno sganciatore:
- a lancio di corrente (MX): morsetti 4 e 6
- di minima tensione (MN): morsetti 4 e 8.
■
Funzionamento
Controllo delle fasi (vedi diagramma):
alla messa in servizio, quando l’ordine di successione delle fasi è corretto e le
3 fasi sono presenti, il contatto in uscita è passante tra i morsetti 4 e 8
■ il contatto in uscita commuta e diventa passante tra i morsetti 4 e 6 e si accende
il led rosso quando si ha:
- mancanza di una fase
- rigenerazione di una delle fase, fino al 95% del suo valore, attraverso un motore
- sequenza non corretta delle fasi
- interruzione dell’alimentazione.
■ Controllo dello squilibrio delle tre tensioni:
■ quando il tasso di squilibrio delle tensioni è inferiore al valore prefissato sul
potenziometro “asym (%)”, il contatto in uscita è passante tra i morsetti 4 e 8
■ quando il tasso di squilibrio delle tensioni è superiore al valore prefissato, il
contatto in uscita diventa passante tra i morsetti 4 e 6, il led rosso si accende.
■
■
Regolazione
Dopo aver collegato correttamente il relè, effettuare la regolazione del tasso di
squilibrio accettabile tra le tensioni.
La regolazione può essere effettuata tra 5% e 25% della tensione nominale Un
utilizzando il potenziometro “asym. (%)”.
■
Collegamento
Diagramma di controllo fase
L1
Un
L1
0
Un-5%
L2
L3
0
Un
L3
L2
0
4 6 8
t
t
t
t
t
4 6 8
R
t = 300 ms
R
R
R
R
R
R
R
R
R
344
pag340-344.indd 344
24/06/10 17:27
Guida di installazione
Metodo semplice ed efficace
per la scelta degli SPD
Il metodo di scelta proposto nelle pagine seguenti, tenendo conto del rischio di caduta di fulmini, della situazione installativa, del tipo
di struttura e di destinazione d'uso della stessa, segue i principi di base della normativa vigente e va nella direzione della regola
dell'arte in termini di sicurezza e funzionalità dell'impianto, portando al dimensionamento cautelativo della protezione contro le
sovratensioni.
No
Sull’edificio stesso o su un edificio
situato nelle vicinanze
(distanza inferiore ai 50 metri)
esiste un impianto parafulmine?
Limitatori di sovratensione
Si
Limitatori di sovratensione
Tipo 2
+
Tipo 1
Tipo 2
oppure
Tipo 1 + 2
È un sistema di neutro IT?
Qual è il rischio di caduta di fulmini?
No
Qual è il rischio di danni a
persone, strutture e/o
apparecchiature?
Basso
Medio
Alto
L’edificio è
situato in:
- area urbana,
- suburbana,
- centro abitato.
L’edificio è
situato in area
pianeggiante.
L’edificio è situato in:
- luogo con presenza di
piloni, alberi, picchi,
- zone di montagna,
- zone umide o laghi.
Quando le apparecchiature da proteggere sono ad una
distanza superiore di 30 m dal quadro dove è installato l'SPD
scelto occorre prevedere una protezione aggiuntiva (Tipo 3)
nelle vicinanze dei carichi.
Si
Vedere
offerta
IT440V
Basso
Alto
In strutture quali:
- piccoli o medi edifici
residenziali,
- piccoli uffici,
- piccole aree di lavoro
(es. officine
meccaniche, laboratori
artigianali, negozi …).
In strutture quali:
- grandi edifici residenziali, chiese,
centri direzionali, scuole,
- edifici commerciali e industriali
(hotel, centri benessere, centri
commerciali, industrie, ecc.)
- edifici per servizi di pubblica
utilità (centri di elaborazione dati,
musei, ecc.)
- edifici nei quali sono svolte
attività ospedaliere o di sicurezza
pubblica.
345
pag345-347.indd 345
24/06/10 17:29
Guida di installazione
Tabella di coordinamento
tra gli SPD e i dispositivi
di protezione contro il corto
circuito
Icc (kA)*
Tipo 3
Tipo 2
70
50
Fusibile
22x58
40A
gL/gG
Fusibile
NH
50A
gL/gG
PRD40r
PRD65r
36
25
C60L
20A (1)
C60L
25A (1)
NG125N (2)
40A(1)
NG125N (2)
50A(1)
PRD20
PRD40
PRD65r
C60H
25A (1)
C60H
40A (1)
C60H
50A (1)
PRD20
PRD40
PRD65r
PRD8
15
C60H
20A (1)
PRD8
10
Quick
PRD8r
Quick
PRD20r
Quick
PRD40r
C60N
20A (1)
C60N
25A (1)
C60N
40A (1)
C60N
50A (1)
PRD8
PRD20
PRD40
PRD65r
6
Quick
PF
Protezione aggiuntiva per carichi ad una
distanza superiore di 30 m
Basso
Medio
Alto
Rischio di caduta di fulmini
*Corrente di corto circuito nel punto di installazione dell'SPD
346
pag345-347.indd 346
24/06/10 17:30
Guida di installazione
Icc (kA)*
Tipo 1+2
Tipo 1
Tipo 1
Dispositivo di protezione
non incorporato
70
Fusibile NH
50A gL/gG
50
Dispositivo di protezione
incorporato
PRF1 12.5r
Compact
NSX
160N
160A
NG125L
80A(1)
NG125L
80A(1)
PRF1
Master
36
PRF1
12.5r
Compact
NSX
160F
160A
PRD1
Master
A valle degli SPD di Tipo 1
occorre installare un SPD
di Tipo 2 con Imax di 40 kA
(Quick PRD40r o PRD40)
(1) Tutti gli interruttori sono in curva
d’intervento C
(2) NG125L per 1P e 2P
(3) NG125N per 2P
PRF1
Master
25
NG125N
80A(1)
PRF1 12.5r
o PRD1 25r
…/…
Compact
NSX
160B
160A TM
15
NG125a (3)
80A(1)
PRF1 12.5r
o PRD1 25r
10
NG125N
80A (1)
PRD1
25r
PRF1
Master
C120N
80A(1)
6
PRF1 12.5r
o PRD1 25r
Basso
Alto
Alto
Rischio di danni a persone, strutture e/o
apparecchiature
IT440V
Sistema
di neutro IT
347
pag345-347.indd 347
24/06/10 17:30
Guida di installazione
Contattori economizzatori CDS
Contattore economizzatore CDS
(monofase, con esclusione forzata,
cod. 15908)
Utilizzo
Questo contattore economizzatore esclude e reinserisce in cascata 2 circuiti non
prioritari.
Funzionamento
Ordine di esclusione: I - II.
Ordine di reinserimento: II - I.
Una spia di segnalazione gialla indica il circuito escluso.
Il reinserimento si effettua, automaticamente, dopo una temporizzazione da 5 a 10
minuti.
Esclusione forzata: possibilità di escludere simultaneamente i circuiti non prioritari
collegando tra di loro i morsetti 1 e 2 attraverso un contatto normalmente aperto
(libero da potenziale).
La chiusura può essere realizzata attraverso un contatto a comando manuale (CM,
I) o automatico (IH, IHP).
Utilizzo dei morsetti 5 e 6:
■ morsetto 5 sotto tensione (fase) quando è escluso il circuito non prioritario I
■ morsetto 6 sotto tensione (fase) quando è escluso il circuito non prioritario II.
Questi circuiti possono essere utilizzati per realizzare:
esclusioni/reinserimenti tramite l’utilizzo di un contattore CT a contatti
normalmente chiusi;
■ la segnalazione, a distanza, del circuito escluso attraverso spie luminose.
■
In tutti i casi è obbligatorio proteggere questi circuiti con un interruttore di
protezione da 2 A.
Casi particolari
Utilizzo su una rete trifase in caso di sovraccarico su una o due fasi:
l’installazione del CDS monofase su ognuna delle fasi, permette di realizzare
un’esclusione/reinserimento fase per fase.
Contattore economizzatore CDSc
(monofase, con esclusione forzata,
cod. 15906)
Impiego
Realizza l’esclusione ed il reinserimento fino a 4 circuiti non prioritari.
Installazione
È fortemente consigliato, per beneficiare al massimo dei vantaggi del CDSc, di
dividere l’installazione in 5 parti:
■ 1 circuito prioritario;
■ 4 circuiti non prioritari.
Funzionamento
Esclusione
in caso di superamento della soglia prefissata (regolabile tramite cursore sul
fronte), si realizza un’esclusione in cascata dei 4 circuiti non prioritari, esclusione
che si ripete ciclicamente;
■ una spia di segnalazione gialla indica il circuito non prioritario escluso (15 A max).
■
Reinserimento
al termine di una temporizzazione di circa 5 minuti, il o i circuiti esclusi si
reinseriscono automaticamente e restano chiusi se il sovraccarico e scomparso;
in caso contrario ricomincia il ciclo di esclusione.
■
Esclusione forzata
possibilità di escludere simultaneamente i 4 circuiti non prioritari collegando
tra di loro i morsetti 1 e 2 attraverso un contatto normalmente aperto (libero da
potenziale). La chiusura può essere realizzata attraverso un contatto a comando
manuale (CM, I) o automatico (IH, IHP).
■
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Guida di installazione
Contattore economizzatore CDS
(trifase + neutro, cod. 15913)
Impiego
Realizza l’esclusione ed il reinserimento delle fasi al superamento della soglia
prefissata (regolabile tramite cursore sul fronte).
Installazione
Il contattore economizzatore si installa subito a valle dell’interruttore di utenza:
deve essere attraversato dalla corrente totale assorbita dall’impianto.
Regolazione
Impianto <36 kVA:
la soglia di regolazione del contattore economizzatore deve corrispondere a
quella dell’interruttore di utenza.
■
Impianto >36 kVA:
la corrente nominale è superiore a 90 A, collegare il contattore economizzatore
alle fasi attraverso dei trasformatori di corrente con rapporto di trasformazione
al secondario x/5 A (regolazione della soglia del CDS a 5A). Per questo tipo di
installazione è obbligatorio utilizzare dei contattori sui circuiti non prioritari.
Regolazione della soglia attraverso il cursore posto sul fronte.
Se la corrente nominale del circuito non prioritario è superiore a 15 A, utilizzare
dei contattori corrispondenti alla potenza da escludere.
■
Fig.1
Funzionamento
Esclusione forzata:
possibilità di escludere simultaneamente i circuiti non prioritari delle fasi 1, 2 e 3
collegando tra di loro i morsetti 1 e 2 attraverso un contatto normalmente aperto
(libero da potenziale). La chiusura può essere realizzata attraverso un contatto a
comando manuale (CM, I) o automatico (IH, IHP).
I circuiti non prioritari devono comandare dei carichi monofase.
■
Utilizzo dei morsetti 3, 5 e 7:
morsetto 3 sotto tensione (fase)
quando è escluso il circuito non prioritario della fase 1;
■ morsetto 5 sotto tensione (fase)
quando è escluso il circuito non prioritario della fase 2;
■ morsetto 7 sotto tensione (fase)
quando è escluso il circuito non prioritario della fase 3.
■
Fig.2
Questi circuiti possono essere utilizzati per realizzare:
esclusioni/reinserimenti tramite l’utilizzo di un contattore CT a contatti
normalmente chiusi;
■ la segnalazione, a distanza, del circuito escluso attraverso spie luminose.
■
In tutti i casi è obbligatorio proteggere questi circuiti con un interruttore di
protezione da 2A.
Casi particolari
Esclusione/reinserimento di un carico trifase:
in caso di superamento della soglia prefissata, si devono escludere le 3 fasi
simultaneamente;
■ la combinazione di 3 relè di comando RLI e di un contattore trifase CT collegati
sui circuiti non prioritari del CDS permette di rispondere a questa esigenza.
Alimentazione del CDS trifase su una rete a 230 V trifase:
■ alimentare il morsetto 9 attraverso il morsetto 6 (fase 2).
■
Fig.3
Fig.4
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Guida di installazione
Trasformatori di corrente TA
Scegliere un trasformatore di corrente
La scelta di un trasformatore di corrente dipende da 2 criteri:
■ Rapporto di trasformazione Ip/5A
■ Tipo di installazione.
■ Potenza del trasformatore (o classe di precisione).
Rapporto di trasformazione Ip/5 A
Si raccomanda di scegliere come corrente nominale del circuito primario del
trasformatore il valore di corrente nominale immediatamente superiore al valore di
corrente misurata nel circuito (In).
Esempio: In = 1103 A; rapporto di trasformazione = 1250/5.
Per valori da 40/5 a 75/5 e per applicazioni con strumenti digitali si consiglia di
scegliere un valore superiore, ad esempio 100/5.
Questo perchè i valori bassi sono meno precisi. Per una corrente misurata di 40 A è
consigliabile scegliere un TA con rapporto di trasformazione 100/5 piuttosto che un
TA con rapporto 40/5 che sarebbe meno preciso.
Tipo di installazione
La scelta del modello di TA dipende anche dal tipo di installazione:
b cavi isolati
b montaggio su sbarre.
Precauzione importante
Non aprire in alcun caso il circuito secondario di un trasformatore di corrente se il
circuito primario è alimentato.
Prima di intervenire sul circuito secondario è necessario cortocircuitare i morsetti del
secondario.
Potenza del trasformatore (o classe di precisione)
La classe di precisione di un trasformatore è data in funzione della potenza (VA)
dello stesso e dell’autoconsumo della “catena” di misura.
Quest’ultima considera l’autoconsumo degli strumenti e dei cavi di collegamento.
Per una classe di precisione indicata, l’autoconsumo della “catena” di misura non
dovrà mai oltrepassare la potenza apparente disponibile (VA) del trasformatore.
Sezione cavi in rame (mm2)
1
1.5
2.5
4
6
10
16
Potenza in VA su cavo doppio a 20 °C
1
0.685
0.41
0.254
0.169
0.0975
0.062
Per ogni variazione di temperature in multipli di 10°C, la potenza assorbita dai cavi deve essere
aumentata del 4%.
Strumenti di misura Schneider Electric
Amperometro 72 x 72 / 96 x 96
Amperometro analogico
Amperometro digitale
PM700, PM800, CM3000, CM4000
ME4zrt
PM9
Autoconsumo in VA
1.1
1.1
0.3
0.15
0.05
0.55
Esempio di calcolo dell’autoconsumo di una “catena” di misura a 20 °C
PM9
4 metri di cavo 2 fili da 2.5 mm2
Totale autoconsumo della “catena” di misura
+
=
0.55 VA
1.64 VA
2.19 VA
In base ai risultati ottenuti si determina la classe di precisione del TA (vedere pagina
precedente):
■ classe 3 per un TA con rapporto 75/5
■ classe 1 per un TA con rapporto 100/5
■ classe 0,5 per un TA con rapporto 125/5.
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Guida di installazione
Nella tabella riportata sotto sono indicate le classi di precisione dei TA.
Per un'autoconsumo della “catena” di misura di 1.37 VA avremo:
b per un TA con rapporto 50/5A: classe 3
b per un TA con rapporto 100/5A: classe 1
b per un TA con rapporto 125/5A: classe 0.5
Ip/5 A
40/5
50/5
75/5
100/5
125/5
150/5
150/5
200/5
200/5
200/5
250/5
250/5
300/5
400/5
500/5
600/5
800/5
1000/5
1250/5
1250/5
1250/5
1500/5
1500/5
2000/5
2500/5
3000/5
4000/5
Codice TA
16500
16451
16452
16453
16454
16455
16459
16456
16460
16476
16461
16468
16469
16479
16480
16481
16482
16483
16534
16537
16540
16538
16541
16542
16543
16544
16547
Classe di precisione
0.5
1
Potenza [VA]
–
–
–
1.25
–
1.5
2
2.5
2.5
3.5
3
4
1.5
5.5
4
5.5
4
7
–
2
6
9
2.5
5
4
8
4
8
8
10
8
12
12
15
15
20
15
20
12
15
8
12
15
20
10
15
15
20
20
25
25
30
50
60
3
1
1.5
2.5
3.5
4
5
6.5
6
8.5
5
11
8
12
10
12
15
20
25
25
20
–
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–
–
–
–
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