ESCURSIONI 2008
L.go Porta Nuova, 10
24122 Bergamo
Tel. Fax. 035.238405
U.O.E.I. Unione Operaia Escursionisti Italiani
www.bergamo.uoei.it
e-mail:[email protected]
Sezione “Alberto Casari” Bergamo
Gita al rifugio CAI Città di Arona
all'Alpe Veglia m. 1760
da S.Domenico di Varzo (Val di Vedro)
Rifugio CAI Città di Arona all'Alpe Veglia m. 1760
Località di partenza dell'escursione: san Domenico di Varzo (m. 1418) ,
Alpe Ciamporino (m. 1975) in seggiovia. (A piedi in ore 1:15, - 1:30
“Via dei Fiori” Disliv. In salita 71 m, in discesa 296 m.
Difficolta: Turistico - Tempo di percorrenza: 1:15 - 1:45 ore
Coordinatori: Milena Bresciani, Gabriele Vecchi.
In caso di necessità comunicare
Con il: 3 4 6 . 4 2 3 3 3 9 7
Rifugio CAI Città di Arona (m. 1760) – Ape Veglia
Il Rifugio C.A.I. di Arona si trova nella splendida oasi naturale del Parco Naturale Alpe Veglia, sulle
Alpi Lepontine nel nord-ovest del Piemonte.
La circostante Alpe Veglia è una magnifica
conca erbosa solcata da corsi d'acqua, in cui
sorgono sei gruppi di baite un tempo adibiti ad
alpeggi estivi dai pastori della zona. Anche se
per la maggior parte queste costruzioni sono
state riadattate a residenze estive, permangono
alcune casere dove è possibile comprare
formaggio.
Tutt'intorno si estendono boschi di larici con
sottobosco di rododendri e mirtilli, popolati da
galli forcelli, volpi, tassi e pernici, che con gli
stambecchi, i camosci e le marmotte che si
possono incontrare in alta quota, rappresentano
la principale attrattiva di quest'area protetta.
Dal rifugio, situato nel cuore della piana dell'Alpe Veglia,si può godere di una magnifica vista sul Monte
Leone, che con i sui 3553 m di altezza rappresenta la cima più alta delle Alpi Lepontine.
Descrizione dell'itinerario di arrivo:
Raggiunto San Domenico si hanno due
possibilità: imboccare una corta discesa
asfaltata che termina al parcheggio e
proseguire a piedi lungo la strada sterrata
(circa due ore di salita), oppure prendere la
seggiovia che porta all'Alpe Ciamporino
(raggiungibile anche a piedi su una strada
sterrata), per poi attraversare fino all'Alpe
Veglia lungo un sentiero panoramico (circa 2
ore tra seggiovia e camminata).
Cartografia:
Carta Svizzera 1:50.000 Foglio Mischabel
Carta KOMPASS 1:50.000 Fogli 88 Monte
Rosa – 89 Domodossola
Carta IGC 1:50.000 Foglio 11 Domodossola
Sentiero dei fiori (dall’Alpe Ciamporino,
1975 m)
TEMPO 1h15 - 1h45
DISLIVELLO 555 m salita in seggiovia + 71
m salita a piedi + 296 m discesa
DIFFICOLTÀ Turistico
Questa è la variante più panoramica per
raggiungere l'Alpe Veglia, ed anche la meno
faticosa se si sceglie di percorrere il primo
tratto in seggiovia.
Si hanno 2 possibilità per salire all'Alpe
Ciamporino:
In seggiovia: dal piazzale di San Domenico (dove c'è la fontana) scendere per circa 50 metri lungo la
strada asfaltata, fino ad incontrare subito sulla destra la casetta in legno della scuola di sci. Girare ora a
destra e dopo una breve salita si raggiunge la partenza del primo tratto di seggiovia.
A piedi: portarsi all'altezza dell'albergo Bosco delle Fate. Da qui iniziare a salire per la strada,
inizialmente asfaltata ed in seguito sterrata, fino a raggiungere l'Alpe Ciamporino (ore 1:15, - 1:30).
Dall’arrivo della seggiovia il sentiero gira subito a sinistra e scende dolcemente attraversando sui prati e
passando nelle vicinanze degli impianti da sci. In poco tempo si raggiungono dei bellissimi larici e quindi
una cava di calcare abbandonata.
Superata una passerella in legno (con delle catene inutili quanto ridicole) si continua in discesa fino ad
attraversare il Rio Croso a quota m 1850, quasi sempre secco. Da qui si può godere della vista
spettacolare del Pizzo Diei e dell’estetica punta del Monte Cistella guardando in direzione dell’Alpe
Ciamporino.
Inizia ora il tratto più faticoso: una ripida salita su gradoni che porta fino alla cappelletta di San Silvestro
e poco più avanti un ampio spiazzo erboso contraddistinto da una croce ed un altare in pietra, ottimo
posto per fermarsi a riposare un attimo e per rifocillarsi. Da qui si gode un'ottima vista sulla parete NE del
Monte Leone. Il piccolo tabernacolo fu eretto nel 1990 dal Gruppo Alpini di Varzo e Trasquera, e si trova
a circa metà strada fra l'Alpe Ciamporino e l'Alpe Veglia, proprio sotto le Torri di Veglia. Nei pressi della
cappellina, fra erba e pietre, sgorga una fresca sorgente da un canalino in legno.
Si riprende a scendere dolcemente camminando lungo il sentiero che corre sulle praterie d’alta quota: alla
nostra sinistra lo strapiombo di 400 metri con la forra del torrente Cairasca è impressionante. Attenzione
a non seguire le tracce che portano verso destra!
Arrivati ad una gobba erbosa con il cartello dell’inizio parco Veglia Devero finalmente siamo in vista
dell’Alpe. Le prime abitazione ad apparire sulla sinistra sono quelle di Ciànciavero, bellissime e tipiche
costruzioni interamente in pietra ancora oggi abitate tutta l'estate e perfettamente conservate. In basso è
possibile invece osservare il tratto della strada mulattiera che dalla Cappella del Groppallo arriva all'Alpe
Veglia costeggiando la montagna.
Ora la discesa si fa marcata per irti prati, e dopo aver passato un piccolo muro a secco entra nell'area
dell'Alpe Veglia dove si entra di nuovo nel bosco di larici, il sentiero ora ci porta ad attraversare La
Balma, altro caratteristico abitato dell’Alpe Veglia ristrutturato da pochi anni. Si attraversa l'abitato in
direzione NO in direzione delle case che sorgono sotto un grosso masso erratico (con una evidente
spaccatura) alla cui sommità spicca un croce (Il masso viene utilizzato come palestra di roccia). Lasciato
il masso sulla sinistra si raggiungere in lieve salita una sella erbosa. Qui un sentiero scende attraverso il
bosco fino alla bella cascata del Rio Frua, per poi ricongiungersi con la strada che percorre ad anello la
piana del Veglia ("Circuito dell'Alpe Veglia"). Oltrepassando il ponte e svoltando verso destra si arriva
fino al Rifugio Città di Arona. Per chi ha deciso di fare solo il giro dell’Alpe e godere della pace e
dell’ambiente fantastico di queste montagne la giornata può continuare visitando le fonti dell’acqua
ferruginosa (30 minuti dal rifugio) facilmente raggiungibili seguendo i cartelli lungo la strada. Oppure
visitare il lago delle Streghe e l’abitato di Ciànciavero facendo il giro ad anelo lungo la carrozzabile.
SEGGIOVIA da San Domenico all'Alpe Ciamporino - ORARIO ESTIVO 2008
dal 28 Giugno al 14 Settembre 2008
PERIODO
SERVIZIO ATTIVO NEI GIORNI
ORARI CORSE
31 Luglio
SABATO e DOMENICA
01 Agosto
24 Agosto
TUTTI I GIORNI
08:00, 08:30, 09:00, 09:30, 10:00,
10:30, 11:00, 11:30
25 Agosto
14 Settembre
SABATO e DOMENICA
DA
A
28 Giugno
BIGLIETTI DISPONIBILI:
Andata e Ritorno
Solo Andata
14:00, 14:30, 15:00, 15:30, 16:00,
16:30, 17:00, 17:30
Adulti
Ragazzi
Gruppi (>20 p.)
10,00 EUR
8,00 EUR
7,50 EUR
7,00 EUR
6,00 EUR
6,00 EUR
Per ulteriori informazioni sul servizio seggiovia: "San Domenico Neve SRL":Tel/Fax: (+39) 0 3 2 4 . 7 8 0 8 6 8
Sentiero di fondovalle: per Ponte Campo lungo la strada trattorabile
NOTA: Questo è l’accesso “normale” alla Piana, ma attualmente un’ordinanza del sindaco vieta il
transito a chiunque a causa di una frana non stabilizzata che minaccia la strada (il rischio è più alto
in caso di pioggia). Chiunque decida comunque di utilizzare questa via d’accesso lo fa a suo rischio e
pericolo e contravviene all’ordinanza, rischiando una sanzione.
TEMPO 1h30 - 2h
DISLIVELLO 100 m discesa, 430 m in salita da Ponte Campo
LUNGHEZZA 6 km
DIFFICOLTÀ Turistico
È il percorso tradizionale che segue l'antica strada mulattiera. Oltrepassato l'abitato di San Domenico (m
1420 slm) la strada asfaltata scende lentamente, sfiorando prima le case di Quartina e poi inoltrandosi nei
pascoli e boschi di Nembro. Giunti a Ponte Campo (m 1320 slm) termina la strada asfaltata e si attraversa
il torrente Cairasca, portandosi così sul versante destro (orografico) della valle. (A questo punto
guardando verso monte si ha l'impressione che la Val Cairasca termini qui, nella conca di Nembro. Invece
continua, e risalendo la profonda gola del torrente Cairasca arriva fino alla conca dell'Alpe Veglia).
Si prosegue dritto per la strada sterrata. In lenta salita si attraversa un rado bosco di larici, e poco dopo
essere usciti allo scoperto si raggiunge la sbarra, che limita l'accesso ai soli mezzi fuoristrada autorizzati.
La strada inizia ora a salire rapidamente con una serie di secchi tornanti, fino ad affacciarsi sulla
sottostante profonda vallata del torrente Cairasca. Segue ancora un'altra salita e qualche tornante, e
finalmente si arriva alla Cappella del Groppallo (m 1723 slm). Un po' prima di raggiungere la Cappella si
incontra sulla sinistra il bivio per il sentiero che porta all'Alpe Vallé. Dal Groppallo si prosegue in
falsopiano, costeggiando la stupenda e grandiosa forra scavata dal torrente che scorre un centinaio di
metri più in basso. L'ambiente è severo e selvaggio: davanti s'intravedono già le cime di Veglia, mentre
alle spalle si ha una bella vista sul gruppo del Cistella e sulla conca di Nembro (Durante la stagione
invernale questo tratto è molto pericoloso e difficilmente percorribile a causa delle valanghe). Si
raggiunge poi un muretto in pietra con una croce ed un cancello in legno delimitante il territorio dell'Alpe
Veglia (Qui è presente un'area di sosta con alcuni tavoli e panche in legno). Proseguendo si incontra sulla
sinistra la casa "La Porteia", e subito dopo aver oltrepassato il ponte in pietra si raggiunge un bivio, o
meglio, la strada che percorre ad anello tutta la piana dell'Alpe Veglia (circuito dell'Alpe). Per seguire il
percorso più breve si gira a destra per raggiungere gli abitati La Balma e Cornù ed il rifugio Cai Città di
Arona.(svoltando a sinistra si va a Cianciavero Aione Ponte ed Isola).
Passeggiata nella piana di Veglia
È un percorso circolare che permette di visitare in una sola volta, in un paio
d'ore, i principali luoghi di interesse dell'Alpe, offrendo spunti per visite più
approfondite. Dall'ingresso dell'alpe detto "purteja", si piega a sinistra
verso Cianciavero, uno dei cinque nuclei abitativi, dalle caratteristiche
baite realizzate in pietra a vista e con copertura in "piode". Da qui, una
deviazione di circa 15 minuti consente di raggiungere la zona delle
marmitte glaciali del Rio Cianciavero. Lasciato l’abitato, si toccano
Aione e Ponte, dai quali parte un sentiero che raggiunge il lago delle
Streghe, prima di giungere all'"Isola", zona di alberghi e del campeggio
con l'area attrezzata per i picnic. Dopo il ponte sul rio Mottiscia, si risale il
corso d'acqua sino ad incontrare la sorgente minerale ferruginosa. Tappa
successiva è il nucleo agricolo di Cornù e la bellissima cascata della Frua,
ai piedi della quale è possibile ammirare le fornaci ove veniva lavorata la
calce. Proseguendo lungo il " vaccaresc", si giunge a La Balma (dove si
trova una palestra di arrampicata), nucleo agricolo, base di partenza per le
traversate per l'alpe Devero e Ciamporino. Riprendendo il sentiero si torna Marmitte dei giganti
al punto di partenza, nelle vicinanze del quale è possibile vedere il sito
archeologico, dove sono stati rinvenuti reperti mesolitici.
LEGENDA:
"Circuito Alpe Veglia" (Giro della piana):
strada sterrata trattorabile
Strada sterrata trattorabile
Torrente, Rio, Corso d'acqua
Giro della piana "ampio"
Sentiero
Destinazioni principali di sentieri/strade
Campeggio-Area attrezzata "Isola"
Gruppo di baite e case, abitato, località
Casa o baita isolata
Luoghi e cose d'interesse
Aziende Agricole - Prodotti naturali dell'Alpe
Alloggi, Ristorazione, Agriturismo, Alimentari
"La Porteia", punto informazioni estivo
dell'Ente Parco Veglia Devero
ELENCO LUOGHI E COSE D'INTERESSE LIMITROFI ALLA PIANA:
1 Chiesa dell'Alpe (San Giacomo)
8 Palestra di roccia "Sentiero Lago Bianco"
2 Marmitte dei giganti
9 Sito archeologico "Balm d'la Vardaiola"
3 Sito archeologico "Cianciàvero-Rio delle Streghe"
10 Fornace della calce
4 Lago delle Streghe
11 Cascata del Rio Frua
5 Cappellina Padri Rosminiani
12 Palestra di roccia "La Balma"
6 Lago delle Fate
13 Ponte "Orrido" sul torrente Cairasca
7 Sorgente Acqua Ferruginosa (Acqua Minerale)
ELENCO ALLOGGI, RISTORAZIONE, AGRITURISMO, ALIMENTARI:
1 Alimentari, Pane
5
Rifugio CAI Città di Arona
2 Albergo Monte Leone
6
Agriturismo La Balma
3 Albergo della Fonte
7
Case vacanza Padri Rosminiani
4 Albergo Lepontino
La Sorgente di acqua ferruginosa
La Sorgente si trova lungo il torrente Rio Mottiscia, sotto la parete
rocciosa dell'omonima conca.
Percorrendo la piana del Veglia in senso orario, da Cornù si
raggiunge un ponte di legno che attraversa il torrente Rio Mottiscia.
Poco prima dil ponte, sulla destra si dirama il sentiero che porta alla
Sorgente, riconoscibile dalla traccia battuta sul suolo e dal cartello in
legno 'Sorgente Acqua Minerale'. Si segue il sentiero finché questo
non arriva a costeggiare il lato destro del torrente. Si risale il corso
d'acqua fino a individuare un grosso masso nel mezzo del torrente.
Arrivati all'altezza del grosso masso si può guadare il torrente
La sorgente d'acqua ferruginosa
(solitamente senza problemi). Finalmente, in basso a sinistra del
masso si trova il tubo da cui sgorga effervescente e naturale la gustosissima Acqua Ferruginosa.
Escursioni nei dintorni
In un'ora e mezo si raggiunge il lago Bianco (m 2.157), sotto al quale si trova un'altra parete per i climber,
in due ore circa il lago d'Avino (m 2.246), su una terrazza rocciosa a ridosso del massiccio del Leone.
Escursione al Lago Bianco (m. 2157)
Il Lago Bianco è un piccolo lago di origine glaciale situato sopra il bellissimo pianoro di Pian dul Scricc;
la sua particolarità sta nelle rocce giallastre che lo circondano affiancate da una flora molto particolare e
nel limo e nella sabbia biancastra sul fondo del lago: caratteristiche singolari che difficilmente si possono
riscontrare in altri luoghi. Un vero spettacolo è vistare il Lago del Bianco all'inizio della stagione estiva
quando è particolarmente ricco d'acqua, alimentato dai numerosi soprastanti nevai, e vi si specchiano le
montagne in tutta la loro bellezza.
Itinerario: dalla conca di Veglia seguendo la carrabile
che porta a Cornù si giunge al rifugio CAI e da qui un
sentiero che si alza diagonalmente porta a un pianoro (il
sentiero è contraddistinto dai colori sui massi della
grande Traversata delle Alpi: GTA-SI). Si devia a sinistra
e proseguendo nel rado bosco di larici e rododendri, con
un sentiero sempre più ripido, si giunge in prossimità di
una griavina e superati altri tornanti, una valletta e un
ultimo tratto pianeggiante ci troveremo di fronte allo
specchio d'acqua dai colori quasi innaturali (m. 2157) sul
quale si staglia il Monte Leone. (Tempo di percorrenza:
Lago Bianco (Il monte Leone sullo sfondo)
dal rifugio Arona al Lago Bianco ore 1:30 circa).
Escursione al Lago d'Avino (2246 m):
È situato in una conca ai piedi del versante orientale del Monte Leone fortemente modellata dai ghiacciai
come testimoniano le rocce, i detriti morenici, i laghetti alpini e i grandi massi erratici. Originariamente
laghetto alpino naturale, venne sbarrato come bacino artificiale per la produzione di energia idroelettrica
profondo circa 30 metri e con una superficie di 4 km; il toponimo deriva probabilmente da lago "d'arvina"
col significato di "rovina" cioè del vasto pendio sfasciato e detritico circostante poi variato un "divino" o
"da vino".
Itinerario: l'escursione (circa 2 ore, 2 ore e 30 minuti) facile e alla portata di tutti ha inizio dalle baite di
Cianciavero (1753 m) ricoperte da stupendi e regolari tetti "in piode", seguendo la stradina che entra nella
valletta del torrente omonimo ci si alza a sinistra nel bosco rado da cui, poco sopra, si vedono le
"marmitte dei giganti" formate da millenni di erosione fluviale. Dopo la radura erbosa di Pian Cucco un
ripido canalone porta al piano sottostante la Diga.
Il Lago d'Avino si può raggiungere anche dalla località Ponte, seguendo il sentiero F30, che raggiunge ed
oltrepassa i Laghi delle Streghe in direzione di Pian Cucco.
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Gita al rifugio CAI Città di Arona all`Alpe Veglia m. 1760 da S