
“CONOSCENZE” : risultato dell’assimilazione di informazioni
attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di
fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o
di studio. Le conoscenze sono descritte come teoriche e/o
pratiche.

“ABILITA’”: indicano le capacità di applicare conoscenze e
di utilizzare know-how per portare a termine compiti e
risolvere problemi. Le abilità sono descritte come cognitive
(comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo)
o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi,
materiali e strumenti)

“COMPETENZE”: comprovata capacità di utilizzare conoscenze,
abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in
situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e
personale. Le competenze sono descritte in termini di
responsabilità e di autonomia

La didattica per competenze deve
permettere l’accertamento non di ciò che
lo studente sa, ma di ciò che lo studente
sa fare consapevolmente con ciò che sa

Una competenza si sviluppa in un contesto
nel quale lo studente è coinvolto,
personalmente
o
collettivamente,
nell’affrontare situazioni, nel portare a
termine compiti, nel realizzare prodotti e
nel risolvere problemi.

Acquisite
in
maniera
significativa,
comprese, padroneggiate in modo
adeguato

Disponibili a un livello confacente di
correttezza e di consapevolezza di quando
utilizzarle

Fare un bilancio delle competenze già
acquisite dallo studente

Chiarire l’apporto delle singole discipline
allo sviluppo delle competenze e dei
risultati attesi (indicatori del profilo in uscita
dello studente)

L’ambiente nel quale si svolgono i percorsi
formativi deve sempre di più assumere le
caratteristiche del laboratorio

Va curata con particolare attenzione
l’integrazione tra quanto sviluppato
nell’area generale del curricolo e quanto
oggetto
di
insegnamento
nell’area
specifica

Scelta metodologica: coinvolgimento
degli studenti nel lavorare intorno ad un
compito condiviso che abbia una sua
rilevanza, non solo all’interno dell’attività
scolastica, bensì anche fuori di essa (es.
spettacoli,
pubblicazioni
di
giornali,
progettazione di un sito …)

La pedagogia del progetto è utile
all’acquisizione di competenze complesse,
perché dà agli allievi l’abitudine a
considerare i procedimenti appresi a
scuola come strumenti per raggiungere
degli scopi che possono percepire e che
stanno loro a cuore
Fasi:
› Chiarire e dichiarare il risultato finale o il
prodotto;
› Definire le modalità per raggiungerlo;
› Prevedere adattamenti alle specifiche
circostanze;
› Prevedere un processo di valutazione
continua.

Approccio per competenze - approccio
per obiettivi: la progettazione didattica

Approccio per competenze :
definizione obiettivi

Approccio per competenze :
Caratteristiche dei compiti

Approccio per competenze : Tipi di
compito

Metodologia
APC
APO
Focus sulle
situazioni/compiti
in forma di problemi
complessi che l’alunno deve
essere in grado di affrontare
Focus sui
contenuti
disciplinari
che l’alunno deve
fare propri
Contestualizzazione /
senso degli apprendimenti
Decontestualizzazione/
contenuto
insegnato per se stesso
APC
APO
Focus sulle
azioni del discente
Focus sulle
azioni dell’insegnante
Profilo in uscita:
classi di situazioni da
trattare con competenza
a
conclusione del percorso
formativo
Profilo in uscita :
contenuti disciplinari da
riprodurre
APC
APO
Valutazione:
delle potenzialità
d’impiego degli
apprendimenti
disciplinari
Valutazione:
del grado di
acquisizione dei contenuti
Per definire gli obiettivi in termini di
competenza
 Precisare:
Che cosa dovrà saper fare l’alunno con ciò
che ha appreso? In quali situazioni o
compiti complessi? Come?
CONSIDERARE I SAPERI COME RISORSE DA
MOBILITARE
 LAVORARE PER SITUAZIONI-PROBLEMA
 CONDIVIDERE PROGETTI FORMATIVI CON I PROPRI
ALLIEVI
 ADOTTARE UNA PIANIFICAZIONE FLESSIBILE
 PRATICARE UNA VALUTAZIONE PER
L’APPRENDIMENTO
 ANDARE VERSO UNA MINORE CHIUSURA
DISCIPLINARE

Compito….
è definito dagli scopi da raggiungere
e dalle condizioni entro le quali deve
essere svolto
(Leplat, 1997; Beckers, 2002)

interpretare una situazione nuova per il soggetto

costruire strategie operative per farvi fronte

identificare la funzione cui il compito risponde allo
scopo di orientare la rappresentazione del
compito stesso, la scelta delle risorse pertinenti, la
loro organizzazione, le azioni da svolgere

delimitare gli ‘strumenti’ che è possibile utilizzare:
- campi disciplinari (concetti, teorie, procedure,
convenzioni…);
- strumenti di mediazione (linguaggi, documenti, media…);
- condizioni spazio-temporali, fisico-materiali, sociorelazionali.

calibrare la distanza tra compito prescritto (risponde alle
intenzioni formative dell’insegnante) e compito assunto dallo
studente (in cui sono in gioco i motivi, i valori, le intenzioni
dello studente)
CASO
Riferimento ad una situazione reale con disponibilità
di risorse (interne e esterne) per trattarla
 Ad es.:
- incidente critico;
- modello di comportamento o di trattamento di
una situazione;
- fenomeno;
- fatto;
- vicenda narrata…

PROGETTO
Presuppone che gli alunni progettino e/o realizzino
qualcosa che non è in stretta relazione con un
problema, con ampia possibilità di scelta da parte
degli alunni.
 Ad es.
- addobbare ed allestire il locali per una festa
- realizzare un plastico
- realizzare la pianta della scuola evidenziando le
possibili le possibili vie di fuga …

SITUAZIONE-PROBLEMA
scaturisce dallo scarto tra una situazione attuale e
una
desiderata, considerata migliorativa.







mette in evidenza il perché essa deve essere risolta
induce l’allievo a mettersi nei panni di chi si pone il problema
lascia la possibilità di discutere la soluzione
si basa su documenti autentici
fa riferimento a schemi e conoscenze da mobilitare
utilizza un linguaggio diretto
Una competenza si manifesta quando uno
studente è in grado di affrontare un
compito o di realizzare un prodotto;
 Il livello di competenza è dato dalla natura
del compito;
 Non è possibile decidere se uno studente
possiede una competenza sulla base di
una sola prestazione.


Per valutare una competenza, si deve
poter disporre di una “famiglia” o di un
insieme
di
prestazioni
particolari:
Costruzione di un repertorio di strumenti e
di metodologie di valutazione
Sulla base di conoscenze che abbiano:
› Significatività
› Stabilità
› Fruibilità
(criteri di scelta delle conoscenze)
Le abilità devono avere caratteristiche di:
› Fluidità
› Correttezza
Le fonti informative sulla base delle quali
esprimere un giudizio di competenza
possono essere classificate secondo tre
grandi ambiti:
› Risultati/prodotti
› Processi
› Percezione dello studente (autovalutazione)
Va
realizzato
in
un
contesto
moderatamente diverso da quello della
pratica didattica familiare. Non è mai una
ripetizione o una riproduzione di quanto
già fatto.
La valutazione implica un’osservazione
sistematica del comportamento dello
studente mentre svolge i compiti (aspetti
specifici di una prestazione)
Descrizione da parte dell’alunno del come
e del perché ha svolto il compito
assegnato e motivazione del proprio
giudizio sul risultato ottenuto
In tutti e tre gli ambiti è necessaria una
previa definizione esplicita dei criteri di
qualità per favorire la valutazione dei
risultati ottenuti e delle modalità per
ottenerli.










Considerare i saperi come risorse da mobilitare
Adottare una pianificazione flessibile
Aiutare gli allievi a mobilitare i propri saperi di fronte a problemi
Aiutare a gestire le informazioni
Consolidare le strategie di progettazione e controllo del proprio
apprendimento
Proporre situazioni sfidanti per gli allievi
Condividere i progetti formativi con i propri allievi
Andare verso una minor chiusura disciplinare
Didattica per progetti, didattica per problemi, lavorare per
situazioni-problema
Praticare una valutazione per l’apprendimento
“
la scuola è un luogo dove si svolge un particolare tipo di
‘lavoro intellettuale’ , che consiste nel ritrarsi dal mondo
quotidiano, al fine di considerarlo e valutarlo, un lavoro
intellettuale che resta coinvolto con quel mondo , in quanto
oggetto di riflessione e di ragionamento”
[Resnick, 1995]
Centralità dell’insegnamento
Centralità dell’apprendimento
IL MURO

La conoscenza come prodotto
predefinito, materia inerte
La conoscenza viene
frammentata in parti per
facilitare l’assimilazione
 Lo studente riproduce la
conoscenza
 Organizzato intorno a contenuti
 Strutturato e uniforme

Prevede un percorso lineare
insegnante-conoscenzastudente
 Usa il libro come strumento
principe
 Procede in modo
individualistico

IL PONTE
La conoscenza come processo
elaborativo, materia viva
 La conoscenza viene vista nelle
sue
reciproche relazioni
 Lo studente produce la
conoscenza

Organizzato intorno a problemi
Differenziato e regolato sulla
persona
 Prevede un percorso ricorsivo
insegnante-conoscenzastudente
 Usa fonti e materiali diversi



Procede in modo cooperativo
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Approccio per competenze e insegnamento a cura di M. Rosina