Area di Intervento IL PAESE La Repubblica Democratica del Congo (RDC) è, secondo la graduatoria UNDP del 2011, il paese più povero del mondo. I bambini sono le vittime principali della guerra civile, delle malattie e delle credenze popolari: c’è un alto numero di bambini abbandonati o mutilati perché portatori di disabilità o ritenuti stregoni, oppure orfani senza possibilità di sopravvivenza. Kinshasa, la capitale, è una città di circa 10 milioni di abitanti. È la terza grande area metropolitana dell’Africa e la seconda città di lingua francese al mondo. Negli ultimi dieci anni, con il susseguirsi di guerre e crisi politico/economiche, intere etnie hanno migrato verso la capitale abbandonando i propri territori rurali di origine per riversarsi nelle periferie di una megalopoli sempre più devastata dalla miseria. Nelle zone urbane e suburbane l’emergenza economica e sociale è estrema. Si stima che oggi oltre 100.000 bimbi senza famiglia vagano per il Paese alla ricerca di cibo e di protezione. Il soggetto proponente e beneficiario del progetto In questo contesto, alla fine degli anni Ottanta, è nata la Fondazione Pediatrica di Kimbondo (in seguito FPK - www.pediatriedekimbondo.net - ), creata dalla dottoressa Laura Perna (mamma Koko), pneumologa di Siena e da padre Hugo Rios Diaz, medico e sacerdote della Comunità dei Missionari Claretiani. La Pediatria è sita a Kimbondo nella periferia di Kinshasa. Nata come Centro Nutrizionale e Dispensario, è attualmente composta da un Ospedale Pediatrico, da un Orfanotrofio (circa 500 bambini), da un Complesso Scolastico (dalla scuola materna alle professionali per 450 alunni) e da un Polo Agricolo sito a Kinta. L’ospedale ha una ricettività di circa 200 pazienti; le patologie più comuni di cui sono affetti i piccoli ospiti, sono l’AIDS, la TBC, la malaria, le infezioni urinarie e la pleurite. Ogni giorno sono effettuate in media 50 prestazioni mediche: Kimbondo rappresenta l’unico ospedale pediatrico gratuito di tutta la zona di Kinshasa ed il riferimento sanitario per tutti i villaggi intorno alla capitale. E’ un organismo di Utilità Pubblica, con durata illimitata che ha per oggetto di accogliere benevolmente tutti i bambini malati, abbandonati, orfani, senza mezzi per farsi curare, in vista di portar loro un’assistenza sanitaria e socioculturale gratuita. Da 25 anni la Pediatria di Kimbondo accoglie e cura tutti bambini che ci approdano e ne garantisce la crescita. In Italia, la Pediatria di Kimbondo è sostenuta da Hub for Kimbondo, un’associazione di secondo livello, ovvero un’associazione formata da organizzazioni (Associazioni, Fondazioni e Onlus) che si sono raggruppate per coordinare le loro attività (www.hubforkimbondo.it). AGAPE Onlus (www.agapeonlus.it) fa parte di Hub for Kimbondo ed è attiva in Congo con progetti di cooperazione all’Ospedale Pediatrico di Kimbondo. Coordina il sostegno a Casa Patrick. CASA PATRICK Casa Patrick è la struttura che, all’interno della Pediatria, ospita tutti i bambini abbandonati con problemi di handicap di varia gravità che hanno la necessità di ricevere oltre alle cure sanitarie, una riabilitazione e un’istruzione adeguate ma soprattutto che hanno bisogno di una casa. Accoglie ad oggi circa 100 bambini e ragazzi soli in stato di particolare fragilità psichica o fisica o in situazione di handicap mentale, motorio o sensoriale. Non si potrà mai sottolineare abbastanza quanto sia straordinaria e importante, dal punto di vista umano e sociale, l’esistenza stessa di questa struttura nel contesto della RDC: Casa Patrick accoglie gli “ultimi tra gli ultimi” in un paese che non offre alternative ed in cui la cultura predominante vive l’handicap con paura e rifiuto. Nella regione di Kinshasa Casa Patrick è, di fatto, l’unica struttura gratuita di accoglienza per questi bambini che altrimenti non avrebbero nessuna possibilità di sopravvivenza. Casa Patrick è un posto che riserva ai volontari che passano un periodo a Kimbondo un impatto emotivo e psicologico molto forte per il numero crescente dei bambini, per le loro condizioni fisiche e mentali, per quello che si può immaginare del loro passato ma anche per l’enorme preoccupazione per il loro futuro. Nonostante la scarsità di risorse e la difficoltà ad avere finanziamenti, Casa Patrick ha trovato le persone giuste che si dedicano con il cuore e con intelligenza al lavoro con una visione chiara di quello che deve essere la strada, le scelte da fare e gli strumenti da utilizzare per cambiare le cose. Jost, un volontario tedesco capitato per caso a Kimbondo e rimasto per amore per i bambini, i volontari insieme al personale pagato fino ad ora grazie ad associazioni come Oikos, Kindermission, Jasedo, Time for Africa ed altre, hanno permesso di disegnare un progetto molto articolato. Ormai da 3 anni, Jost vive a Kimbondo e nonostante le grandi difficoltà, i risultati si vedono in tante cose come nella realizzazione di un’area ricreativa luminosa e ariosa, di nuovi bagni e docce, nella ristrutturazione del garage per ottenere nuove stanze da letto, nella sistemazione di una stanza piccola di fisioterapia. Dal 2006, sono stati portati avanti numerosi interventi e progetti che hanno migliorato notevolmente le condizioni di vita degli ospiti. L’obiettivo ora è che Casa Patrick esprima positivamente la sua diversità attraverso l’introduzione di un modello sociale e di integrazione che tenga conto di tutti gli aspetti (sociali, educativi, di assistenza medica, di riabilitazione) e che segua i ragazzi nel percorso di formazione e crescita della propria identità valorizzando al massimo la singola persona. COSA SI PUO’ FARE ADESSO Il progetto Il grande miglioramento degli ultimi due anni è stato possibile grazie a finanziamenti di progetti specifici che si sono però esauriti in settembre 2014. E’ ora necessario garantire la sostenibilità attraverso il consolidamento di quanto realizzato e gli ulteriori miglioramenti necessari. Ad oggi le necessità principali di Casa Patrick riguardano le cure mediche specialistiche (pediatriche, neurologiche, ortopediche, oftalmologiche, dermatologiche etc…), la riabilitazione (fisioterapia, logopedia, psicologia), l’educazione e l’istruzione. Sono anche necessari diversi beni di prima necessità, le dotazioni di sostegno ai disabili, le protesi e gli ausili, il materiale terapeutico ed educativo, le medicine, il materiale pedagogico speciale. La scuola frequentata dagli altri bambini di Kimbondo è da poco tempo attrezzata con 2 aule per l’insegnamento speciale, ma necessita ancora di reclutamento e formazione del personale educativo e riabilitativo e di altri laboratori per i bambini ed i giovani adulti. In questa ottica, è stato elaborato un piano di attività e relativi costi per i prossimi 5 anni, suddiviso quindi in tanti sottoprogetti specifici di grande valore umano e sociale che possono sicuramente migliorare di molto la vita a Casa Patrick e garantire la sostenibilità futura non solo del progetto nell’ambito della Pediatria ma in una sua declinazione più vasta che coinvolga le altre strutture dell’area di Kinshasa che lavorano in supporto dell’handicap. AMBITI DI PROGETTO Struttura e organizzazione: 1. fornire a Casa Patrick le strutture necessarie a consentire una dignitosa quotidianità ai propri piccoli e grandi ospiti • Proseguire nel miglioramento della struttura e della logistica della casa e in particolare costruire un magazzino dove stoccare il materiale ortopedico e l’apparecchiatura di fisioterapia e razionalizzare la distribuzione delle stanze da letto di modo da separare grandi e piccoli, maschi e femmine. Sarebbe inoltre importante fare i lavori per rendere accessibile tutta la struttura; • Pavimentare il cortile di Casa Patrick in modo che sia accessibile anche ai bambini con difficoltà di deambulazione o in sedia a rotelle. Sarebbe anche importante pavimentare un percorso da Casa Patrick fino al padiglione principale della pediatria e fino alla chiesa. • Realizzare un’area di gioco esterna accessibile ai disabili. • Realizzare un’area lavanderia e stenditoio coperto con una piccola tettoia • Acquistare un pulmino per il trasporto dei bambini. 2. Fornire a Casa Patrick il materiale necessario per assicurare igiene e cure sanitarie necessarie • Nell’immediato Casa Patrick avrebbe bisogno di un EEG portatile per poter fare una diagnosi e prescrivere una cura adeguata a controllare le crisi di epilettiche di cui soffrono una quarantina di bambini di Casa Patrick. • Servono attrezzature adatte per l’handicap (sedie a rotelle per bambini, sedie ortopediche/comode, sedie per la doccia, carucola, tutori, deambulatori, occhiali, protesi uditive etc...) e per la terapia motoria ( corsetto, sistema di trazione, spalliera, parallele per deambulazione). • Servirebbe una lavatrice industriale: a Casa Patrick le lavatrici di casa si rompono molto rapidamente per la quantità di panni da lavare quotidianamente. 3. Censimento dei bambini e creazione delle schede personali • Si tratterebbe di giungere alla creazione di un archivio contenente una scheda individuale per ogni ospite. Un primo censimento è in corso e alla fine ogni bambino dovrebbe avere una fiche con la sua storia e la sua foto. A questa fiche vorremo aggiungere una breve cartella diagnostica con una valutazione della situazione di handicap del ragazzo secondo i criteri dell’OMS. Il censimento può sembrare un’operazione molto semplice ma richiede una formazione del personale locale affinché si possa valutare lo stato di ogni bambino condizione essenziale per poter programmare gli interventi educativi, sanitari e riabilitativi. • Formazione sulla classificazione delle disabilità: corso di formazione sulla classificazione delle disabilità sulla base del sistema ICF-CY (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità, della Salute, pubblicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2007 nella versione per bambini e adolescenti). La cura 1. Cure mediche Tanti bambini sono affetti da problemi di salute in altri contesti curabili se non guaribili ma nelle condizioni di difficoltà in cui versa la FPK non sempre possono essere quantomeno diagnosticati. Tanti dei bambini di Casa Patrick sono ancora in attesa di una diagnosi medica premessa ad un trattamento e al miglioramento delle loro condizioni di vita ad esempio, certi bambini sono evidentemente ipovedenti o mal udenti ma senza protesi, altri soffrono di crisi epilettiche anche in forma grave, altri ancora presentano gravi deformità o paralisi. Vorremo quindi: • effettuare screening specializzati in ortopedia, neurologia, oftalmologia, otorinolaringoiatria, ematologia, dermatologia, fisiatria e pediatria per individuare diagnosi e terapie tramite la programmazione di interventi a cura di medici europei; • formazione del personale in materia di igiene e prevenzione delle malattie infettive e di cura quotidiana delle patologie neurologiche e fisiatriche • formazione in materia di cura dei bambini con handicap motori, in particolare corso di formazione sui disturbi dell’alimentazione (disfagie). 2. Riabilitazione Tutti bambini di Casa Patrick sono stati accolti perché in stato di sofferenza e di abbandono. Al loro handicap fisico spesso si associa una condizione di disperazione e prostrazione emotiva. Noi crediamo sia il nostro dovere aiutarli a ritrovare un senso di sicurezza e di fiducia nel mondo oltre che permettergli di costruire il più possibile un’autonomia che forse li porterà verso una vita in parte indipendente. • Il numero e le condizioni gravi dei bambini richiedono un intervento riabilitativo intenso. Il numero di terapisti è insufficiente e copre soltanto l’area motoria. Purtroppo non esiste in Congo una formazione di altri tipi di terapisti come psicomotricisti o logopedisti. Vorremo quindi incrementare il numero di fisioterapisti da 2 a 4 e organizzare per loro una formazione in terapia cognitiva e del linguaggio o in alternativa formare degli educatori motivati ad un intervento di supporto al linguaggio e allo sviluppo mentale. • Organizzare una consulenza fisiatrica e di tecnici in ortopedia per una valutazione e personalizzazione degli ausili e sistemi di postura per i bambini con handicap • Organizzare una formazione di base in manutenzione e piccole riparazioni degli ausili (carrozzine in particolare) che possa rendere maggiormente autonoma Casa Patrick. Percorsi educativi I bambini di Casa Patrick, più ancora degli altri rischiano l’emarginazione e hanno un futuro molto incerto. Per questo motivo, ogni piccolo passo verso l’autonomia è essenziale. Per questo l’educazione e l’istruzione sono gli unici veri strumenti di cui disponiamo se abbiamo a cura il loro futuro. Per raggiungere tale scopo è urgente aumentare la capacità educativa ed assistenziale fornita dalla struttura di Casa Patrick all’interno del comprensorio della pediatria di Kimbondo attraverso azioni di ristrutturazione, allestimento di strumentazioni specialistiche, formazione e implementazione del personale dedicato. In particolare vogliamo nei prossimi anni: • Permettere a tutti bambini di ricevere un’istruzione adeguata alle proprie capacità implementando strategie educative nelle 2 classi speciali già esistenti tramite un progetto di formazione dei 2 insegnanti e l’acquisto di materiale didattico specializzato. • Favorire un gemellaggio tra la scuola speciale Casa Patrick e la Cattedra di pedagogia speciale di un’Università europea. • Cominciare ad implementare progetti educativi individuali per tutti i bambini che non possono frequentare la scuola. • Potenziare e incrementare i laboratori di formazione professionale e i programmi di educazione all’autosufficienza; • Realizzare nuovi laboratori terapeutici, in particolare un laboratorio d’arte; • Realizzazione di un orto. I nostri progetti Le strategie generali e gli sviluppi previsti per il futuro sono rivolti: • al miglioramento continuo delle condizioni di vita delle persone disabili, al loro benessere fisico e psicologico, alle necessarie cure mediche e riabilitative; • alla trasformazione graduale di Casa Patrick da luogo di accesso di tutte le persone disabili che si rivolgono alla Pediatria di Kimbondo a luogo di “passaggio e smistamento” di parte degli ospiti; • alla costruzione di una casa e struttura speciale dedicata ai ragazzi con gravi disabilità della FPK ma anche di Kinshasa con percorsi educativi, didattici e riabilitativi; • ad offrire una consulenza psicologica ai bambini maggiormente traumatizzati dalle loro precedenti esperienze; • ad esprimere positivamente la differenza di Casa Patrick rendendo i bambini maggiormente partecipi e utili alla vita della comunità di FPK; • al permettere ai bambini di raggiungere un’auto sufficienza nella cura di sé, nella gestione di una casa e nell’esercizio di una piccola attività lavorativa; • alla creazione e alla partecipazione ad una rete di strutture, associazioni, individui, iniziative che riguardano il miglioramento delle condizioni di vita delle persone con disabilità in Congo. Le strategie e gli sviluppi possibili per assicurare un futuro dignitoso ed una qualità di vita soddisfacente ai ragazzi di Casa Patrick possono essere moltissimi ed anche molto ambiziosi. Occorre però fare i conti con la realtà e soprattutto andare per gradi. L’attenzione pertanto deve essere rivolta alle priorità, a cosa si può fare a breve termine individuando i bisogni più importanti e cercando di contenere gli interventi ed i relativi costi. per il futuro Per Sostenere Casa Patrick puoi scegliere tu come aiutarci: Scegli di sostenere un bambino a distanza: Si può sostenere un bambino pagando l’intera quota annua oppure pagando quote minori. Nel primo caso si sosterrà il bambino interamente € 780,00 (causale CP SAD1). Nel secondo caso il sostegno sarà condiviso con altri sostenitori (fino al completamento della quota necessaria). Per il sostegno collettivo si può scegliere tra una delle quote previste o versare una quota annuale libera. In sintesi: - Supporto scolastico e vestiario per un bambino € 130,00 (causale CP SAD2) - Supporto alimentare e sanitario per un bambino € 260,00 (causale CP SAD3) - Mantenimento di un bambino e della casa in cui vive € 390,00 (causale CP SAD4) Per attivare un sostegno a distanza contattare la segreteria AGAPE (email [email protected] - tel. 066 6180276) Aiutaci a curare i piccoli di Casa Patrick: Un anno di Terapia Riabilitativa Fisioterapica per un bambino € 250 (causale CP1) Occhiali da vista per un bambino € 30 (causale CP2) Protesi uditiva per un bambino € 90 (causale CP3) Un Sostegno Ortopedico per un bambino € 120 (causale CP4) Fabbisogno di pannolini per 3 mesi per un piccolo di Casa Patrick € 50 (causale CP5) Aiutaci a finanziare un’attività: Un laboratorio di arte/pittura (4 mesi) per tutti i ragazzi di casa Patrick € 400 (causale CP6) Un Laboratorio di Cucito (6 mesi) per 10 ragazze € 790 (causale CP7) Una consulenza oculistica per tutti bambini € 1.500 (causale CP8) Stimolazione precoce dei bambini con handicap cognitivo. Un anno di terapia per 10 bambini € 970 (causale CP9) Aiutaci ad acquistare queste cose: Una Lavatrice industriale € 2.500 (causale CP10) Un apparecchio per EEG € 4.000 (causale CP11) Il fabbisogno di Farmaci per un mese per tutta Casa Patrick € 300 (causale CP12) Aiutaci a costruire la nostra casa: Contributo per realizzare una nuova lavanderia per migliorare l’igiene di casa Patrick € 240 (causale CP13) Contributo per realizzare il Playground per i piccoli di Casa Patrik € 150 (causale CP14) Contributo per realizzare un magazzino per gli aiuti che riceviamo € 320 (causale CP15) Per donazioni tramite bonifici o c/c postali inserisci nella causale il codice corrispondente a ciò che intendi sostenere (i codici iniziano con ‘CP’ e sono alla fine di ognuna delle voci di progetto qui sopra). Il 100% delle donazioni viene destinato ai progetti Puoi versare il tuo contributo tramite: c/c Postale 92603000 intestato ad A.G.A.P.E. ONLUS ABI 7601 CAB 3200 IBAN IT88 D 07601 03200 000092603000 c/c Bancario n° 10351 intestato ad A.G.A.P.E. ONLUS ABI 03083 CAB 03204 CIN F IBAN IT22 F 03083 03204 000000010351 UBI Banca Private Investment S.p.A. FILIALE 418 Via Vincenzo Bellini, 27 00198 ROMA Per info: [email protected] - tel. +39 06 66180276 - www.agapeonlus.it