Dim a,b as integer Private sub cmdcalcola_click() A=val(…..) B=val(…..) ….. End Sub PROBLEMA Diagrammi a blocchi Pseudocodifica ALGORITMO PROGRAMMA LINGUAGGI di PROGRAMMAZIONE DEFINIZIONE La successione ordinata di passi elementari che portano alla soluzione di un problema prende il nome di ALGORITMO. MA … Un algoritmo, per essere definito tale, deve avere le seguenti caratteristiche: 1. deve possedere un numero finito di passi 2. deve essere comprensibile e non ambiguo per chi ne usufruisce 3. deve risolvere tutti i problemi di una specifica CLASSE (si definisce CLASSE la totalità dei problemi con le stesse caratteristiche, p.e. la somma di 2 numeri) 4. a parità di condizioni iniziali (ossia con gli stessi dati di input ) deve fornire gli stessi risultati ( ossia gli stessi dati di output) Gli algoritmi possono essere rappresentati sostanzialmente in 2 modi: in modo verbale, utilizzando cioè termini e parole del linguaggio comune, utilizzando cioè la cosiddetta pseudocodifica in modo grafico, utilizzando cioè i cosiddetti diagrammi a blocchi (flow chart) che prevedono la seguente simbologia: Inizio Fine Blocchi di inizio e fine algoritmo Blocco di assegnazione/elaborazione p.e. a b oppure c a+ b Blocco per l’introduzione e la visualizzazione dei dati Blocco decisionale per prendere strade diverse all’interno dell’algoritmo Un algoritmo può essere costituito da passi elementari • Lettura dati / scrittura dati (operazioni di I/O) • Operazioni di assegnazione/elaborazione OPPURE da passi strutturati (Complessi) / Strutture di Programmazione • SEQUENZA • SELEZIONE • ITERAZIONE La struttura sequenziale, detta anche sequenza, è un passo elaborativo costituito da una successione di passi elementari di tipo I/O oppure assegnazione/elaborazione. In senso più generale si tratta di una successione di passi elementari o complessi. ........... A=B+1 C=B*4 D=B mod 5 ......... La struttura selettiva, detta anche selezione, è un passo elaborativo che prevede l’esecuzione di istruzioni diverse in base al valore di verità di una certa condizione. Tale struttura può essere di 2 tipi: a 1 via a 2 vie Struttura selettiva a 1 via IF condizione then Istruzione 1 Istruzione 2 End if Struttura selettiva a 2 vie … IF condizione then Istruzione 1 Istruzione 2 else istruzione 3 istruzione 4 End if La struttura iterativa, detta anche ciclo o iterazione, è un passo elaborativo che prevede la ripetizione di un certo numero di istruzioni fino a che una certa condizione cambia di stato. Tale struttura può essere di 2 tipi: a condizione finale a condizione iniziale Struttura iterativa a condizione finale Do Istruzione 1 Istruzione 2 Istuzione 3 Loop until condizione Struttura iterativa a a condizione iniziale Do while condizione Istruzione 1 Istruzione 2 Istuzione 3 Loop In passato non venivano usate unicamente queste strutture di programmazione ma, in particolare per realizzare la struttura iterativa veniva usata una istruzione “malefica”, la GOTO che permetteva di saltare da una istruzione all’altra del programma rendendo il programma stesso difficile da leggere e da modificare. Fu poi raccomandata la programmazione strutturata che raccomandava l’uso di sole 3 strutture fondamentali. Il fondamento della programmazione strutturata risulta quindi essere il teorema di Bohm e Jacopini formalizzato nel 1966 Il teorema di Bohm e Jacopini afferma che tutti gli algoritmi possono essere scritti senza nessuna istruzione di salto incondizionato (goto), utilizzando solo le strutture di controllo sequenza, selezione e iterazione. Un programma strutturato è più chiaro e quindi più facile da leggere, da testare, da correggere e da modificare Aumenta la leggibilità e la modificabilità dei programmi con conseguente abbattimento dei costi legati alla manutenzione. Inizio Introdotti N numeri interi NUM; visualizzare la loro somma 4 X 4. k <---- 0 ; C<---- 0 ; S<---- 0 I N Es. 4 5 2 8 4 K <---- K + 1 C <---- C + 1 S <---- S + NUM C=4 OR K=N O C <---- 0 ; S <---- 0 K=N FINE -2 0 4 I NUM S 9 2 12 Dim num, n, k, c, s As Integer Dim s As Integer Private Sub cmdcalcola_Click() k=0 c=0 s=0 n = Val(InputBox("inserisci la quantità dei numeri da introdurre", "fase di input")) Do Do num = Val(InputBox("inserisci un numero", "fase di input")) k=k+1 c=c+1 s = s + num Loop Until c = 4 Or k = n MsgBox "somma=" + CStr(s), vbInformation, "fase di output *** somme parziali" c=0 s=0 Loop Until k = n End Sub TIPI di DATI sono classificati in due categorie: • tipi elementari (o tipi semplici) in cui i dati non sono costituiti da altri dati, si tratta cioè di dati atomici; • tipi strutturati, in cui i dati sono rappresentati da aggregazioni dalle quali è possibile estrarre i singoli dati tramite appropriate operazioni. Ogni linguaggio di programmazione prevede alcuni tipi di dati sia semplici che strutturati (tipi primitivi). Per esempio in Visual Basic i TIPI ELEMENTARI o SEMPLICI sono: INTERO REALE CARATTERE BOOLEANO (Dim A as integer) (Dim A as single, Dim B as double) (Dim A as char) (DIm A as boolean) Le VARIABILI SEMPLICI sono entità del tipo specificato associate a una locazione di memoria la cui lunghezza è stabilita dal tipo con un NOME e un CONTENUTO. In Visual Basic i TIPI ELEMENTARI o SEMPLICI predefiniti sono: INTERO REALE CARATTERE BOOLEANO Dim A as integer Dim A as single, Dim B as double Dim A as char DIm A as boolean Le VARIABILI SEMPLICI sono entità del tipo specificato associate a una locazione di memoria la cui lunghezza è stabilita dal tipo con un NOME e un CONTENUTO. I dati strutturati (STRUTTURA di DATI) corrispondono invece ad un raggruppamento di dati organizzati in base a un criterio, così da poter essere considerati come un unico oggetto. In Visual Basic i TIPI di DATI STRUTTURATI predefiniti sono: VETTORE (o ARRAY) RECORD Dim A(1 to 10) as integer ……………. Un VETTORE o ARRAY (a una dimensione) è una struttura di dati di tipo SEQUENZIALE, ossia gli elementi componenti sono disposti uno di fianco all’altro costituita da un insieme di elementi OMOGENEI tra di loro individuabili mediante un INDICE che indica la posizione del singolo elemento nella struttura. Il vettore ha un NOME COLLETTIVO mentre ogni elemento ha un NOME INDIVIDUALE dato dal nome collettivo seguito tra parentesi da un indice. DIM V(1 TO 10) as INTEGER V 5 -2 0 5 13 -9 1 2 3 4 5 6 11 7 10 5 18 8 9 10 Ci si riferisce al singolo elemento con la sintassi V(valore dell’indice) V(1) contiene il dato intero 5 V(2) contiene il dato intero -2 V(3) contiene il dato intero …….. V(4) contiene il dato intero …….. V(5) contiene il dato intero …….. V(6) contiene il dato intero …….. V(7) contiene il dato intero …….. V(8) contiene il dato intero …….. V(9) contiene il dato intero …….. V(10) contiene il dato intero ……..