Prealpi
● Domenica 11 novembre
la ricorrenza della
dedicazione della chiesa
● Dedicata ai santi Pietro e
Paolo venne consacrata
l’8 agosto 1841
● Vi sono presenti
importanti affreschi
di Innocenzo Carloni
Presso la tensostruttura del parco
comunale si svolgerà, sabato 10 e
domenica 11 novembre, l’11° edizione
della “Fiera di S. Martino”, fiera
zootecnica, con l’esposizione bovina di
razza piemontese e non solo, promossa
dalla Pro Loco Albiolo, dalla parrocchia
e da diverse associazioni del territorio,
con il patrocinio dell’assessorato
all’Agricoltura della Provincia di Como,
della Camera di Commercio e del
Comune di Albiolo.
Questo il programma della “due giorni”
D
Sabato 10 novembre:
-dalle ore 19 cena a base di carne
bovina (lesso, spezzatino, spada di s.
Martino e altro ancora…)
-ballo liscio con musica dal vivo e
caldarroste fumanti presso la riscaldata
tensostruttura.
affrettò ad allestire un altare portatile
e il trono per il vescovo. Si decise
qualche anno dopo di porre mano
alla costruzione di una nuova chiesa:
l’attuale, che fu eretta incapsulando
quella antica all’interno delle nuove
cappelle laterali, e prolungando la
navata, mantenendo ai lati il robusto
campanile (che prima stava davanti alla
facciata romanica), poi sopraelevato
e dotato di parafulmini nel 1842, su
delibera del comune del 1838, a ricordo
della venuta dell’imperatore Ferdinando
I a Como, di passaggio per Milano per
l’incoronazione a re del LombardoVeneto. Nel 1736, quando venne in
visita pastorale il vescovo Alberico
Simonetta, era praticamente finito il
corpo di fabbrica della navata e delle
cappelle laterali, con la tazza centrale
già splendidamente affrescata nel 1733
da Carlo Innocenzo Carloni, che vi
aveva dipinto la «Gloria
di S. Pietro», ed in seguito
Sopra la chiesa plebana come si presenta
avrebbe aggiunto la «Gloria
oggi, qui prima della demolizione della
di S. Paolo» sulla volta della
cappella settecentesca dei Confratelli
navata, oltre al Battesimo
di Gesù sopra il battistero.
Era praticamente compiuta
la parte di spettanza del
popolo. Il coro, di forma
quadrata, perciò già rifatto
rispetto all’originaria abside
romanica, per rinnovare il
quale si sarebbero dovuti
impegnare i canonici (che
nel 1781 sarebbero stati
aboliti da Giuseppe II), era
ancora quello vecchio.
Si deve probabilmente
collocare nel 1767 l’aggiunta
dell’oratorio dei confratelli
sul lato nord della navata, su
disegno di Antonio Nolfi (il
progettista, tra l’altro, delle
chiese del SS. Crocifisso e di
S. Bartolomeo in Como e di
Ronago); poi trasformato a
fine Ottocento in cappella
di Maria Bambina per le
suore dell’asilo. Fu demolito
nel 1970.
La dedicazione ogni 2° domenica di novembre
P
ur non essendo
compiuta la
ristrutturazione,
mons. Carlo Romanò, che
nell’agosto 1840 aveva
compiuto la visita pastorale,
tornò ad Uggiate l’8 agosto
1841 a consacrare la chiesa,
stabilendo che l’anniversario
della dedicazione si celebrasse
la seconda domenica di
novembre.
Il coro fu finalmente
ristrutturato nel 1858, su
iniziativa del prevosto
Luigi Mojana e su progetto
dell’architetto Giacomo
Moraglia (progettista, tra
l’altro, della chiesa di M.
Olimpino e dell’ampliamento
del S. Michele di Bregnano),
che armonizzò l’architettura
Notizie flash
■ Albiolo
11° edizione della
“Fiera di S. Martino”
Uggiate
in festa
omenica 11novembre la
comunità pastorale di UggiateRonago commemorà la
dedicazione della chiesa dei
Santi Pietro e Paolo di Uggiate.
È la chiesa plebana, anticamente
collegiata con otto canonicati,
documentati dal secolo XII. Essa
fu la «chiesa matrice», dalla quale
si andarono progressivamente
«emancipando» le chiese filiali dei
paesi della pieve: dapprima quelle di
Casanova, Cagno, Gironico, Solbiate e
Olgiate (almeno dal secolo XIII), poi,
in tempi diversi, quelle di Parè, Rodero,
Bizzarone, Albiolo, Drezzo, Camnago,
Caversaccio, Ronago, Concagno
(distaccata da Cagno). Ultima, nel
1892 con decreto del vescovo Andrea
Ferrari (il beato cardinal Ferrari), quella
di Gaggino. L’unica figlia «rimasta
in casa» fu quella di S. Michele a
Trevano. La chiesa romanica originaria
doveva avere due navate, poi portate
a tre, inglobando il battistero di cui fu
conservata una porzione, come testata
della terza navata, più larga e più corta
delle altre due. Questa è l’ipotesi, che
sembra legittimo formulare, leggendo le
antiche descrizioni negli atti delle visite
pastorali, che si sono susseguite dal 1569
in poi. Nella zona collinare il materiale
da costruzione era prevalentemente
ciottolame di cava e di fiume, frammisto
a macigni più o meno
grossi e squadrati di
sarizzo, nonché a mattoni e
cocci di cotto di recupero,
coibentati da calce e
sabbia magra. Nonostante
gli interventi di sostegno
con barbacani e altre
riparazioni effettuate nei
secoli, ci si trovò all’inizio
del Settecento con una
chiesa che minacciava di
crollare, tanto che il vescovo
Giuseppe Olgiati, arrivato
il 12 agosto 1713 in visita
pastorale (proveniente
dalla Valcuvia e dal Sacro
Monte di Varese, dov’era
salito a celebrare la messa
per devozione) ritenne
pericoloso l’assembramento
del popolo in chiesa e – cosa
eccezionale a quei tempi
– decise che domenica 13
avrebbe celebrato la messa
e compiute le altre funzioni
all’aperto, nella piazza
del paese (che era allora
lo slargo dell’attuale Via
Vittorio Veneto), dove ci si
Sabato, 10 novembre 2012 25
con quella settecentesca.
Nel 1874 fu chiamato ad
affrescarlo il pittore Giuseppe
Carsana di Bergamo, che
nella tazza sopra l’altare ha
dipinto l’Assunta, e i quattro
Evangelisti nei pennacchi;
nel semicatino dell’abside
l’Adorazione del S. Cuore.
Vi sono ritratti Pio IX, e, nel
seguito, il vescovo Carsana e
il prevosto mons. Mojana, che
lasciò scritto: «Questo lavoro
ricorda ai posteri l’anno del
giubileo (1875) e il secondo
centenario della rivelazione
fatta alla B. M. Margherita
Alacoque della divozione del
Cuore santissimo di Gesù».
La chiesa prepositurale di
Uggiate, oltre agli affreschi
di Carlo Innocenzo
Carloni, possiede ora altre
importantissime opere d’arte
settecentesche, di cui è stata
dotata nel 1957, su iniziativa
dell’arciprete don Virginio
Sosio (che dal novembre
1978 fu il primo vicario
episcopale per la Valtellina
e la Val Chiavenna) e per la
munificenza della Famiglia
Somaini: due grandi quadri
rappresentanti miracoli di
S. Antonio. Sono le ultime
opere del pittore valsoldese
Paolo Pagani (morto nel
1716), firmate e datate
rispettivamente 1714 e 1715,
realizzate per la cappella di
S. Antonio in S. Maria del
Giardino a Milano, pervenute
alla chiesa di S. Gerardo ad
Olgiate nei primi decenni
dell’Ottocento e lì esposte
fino al 1938. Essi sono
stati collocati sulle pareti
del presbiterio, per velare
due affreschi del pittore
marchigiano Zapparoli, donati
dall’on. Francesco Somaini
nel 1919, in verità «fuori
tempo», poco armonizzati con
l’insieme delle decorazioni.
Sulla parete dell’abside il
pittore uggiatese Torildo
Conconi nel 1972 ha donato
in memoria dei genitori il
dipinto dell’Ultima Cena, che
pure si distacca per stile e
tonalità dei colori.
Una chiesa, una storia: del
paese e della pieve di Uggiate,
tra le colline ad occidente di
Como.
a cura di Mario Mascetti
Domenica 11 novembre:
-ore 9.00 apertura manifestazione con
mostra zootecnica (bovini, cavalli,
asini, maiali ecc..)
-sfilata macchine agricole
-commemorazione al monumento dei
caduti
-benedizione mezzi agricoli
-ore 13.30 esibizione del gruppo
Sportivo delle Majorettes di Cesano
Maderno
-cucina con piatti tradizionali (polenta,
trippa, salamelle anche da asporto)
-laboratori di educazione alimentare,
dimostrazione dei tagli di carne bovina
-gimkana e spettacolo con i trattori
-dimostrazione di tiro con l’arco
con gli “Arcieri dell’Insubria”
-tiro al piattello laser
Presso la tensostruttura e presso la
piazza della chiesa parrocchiale per
tutto il giorno si potranno degustare
caldarroste e , nel pomeriggio, i
famosissimi Chisciulit.
Il Gruppo Missionario parrocchiale
proporrà di acquistare il formaggio
Parmigiano Reggiano proveniente dallo
stesso consorzio in segno di solidarietà
per aiutare i caseifici danneggiati dal
terremoto. Possibilità di partecipare
alla fiera con i propri prodotti. Per
l’iscrizione: regolamento sul sito della
PRO LOCO ALBIOLO www.prolocoalbiolo.
it; e-mail [email protected]
L’oratorio di s. Martino resterà aperto
tutto il giorno per le visite dei
pellegrini
La Gloria di S. Paolo
di C. Innocenzo Carloni
sulla volta della navata
della chiesa di Uggiate
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Uggiate in festa - Diocesi di Como