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MERCOLEDÌ 30 NOVEMBRE 2011
PInsertocasa
il Cittadino
PER DE FABIANI DI ASSIMPREDIL ANCE
Edilizia “depressa” dal difficile accesso al credito
n «Un mercato quasi nullo, con pochissime nego­
ziazioni nell’ambito delle vendite e previsioni per
niente incoraggianti per il 2012». È il ritratto che
fa del comparto dell’edilizia privata un esperto del
settore, come Ernesto De Fabiani, rappresentante
per la Provincia di Lodi della giunta di Assimpre­
dil Ance, associazione delle imprese edili e comple­
mentari di Milano, Lodi, Monza e Brianza. Se anco­
ra i numeri non ci sono, le proiezioni su quel che è
stato dell’anno ormai agli sgoccioli, per quanto
riguarda l’iniziativa privata e pubblica nel campo
dell’edilizia, sono nere, anzi nerissime. «Non abbia­
mo ancora dati in mano, ma abbiamo comunque
delle indicazioni chiare da parte degli operatori ­
spiega De Fabiani ­ con cui possiamo dire che, per
il 2012, le stime non sono affatto incoraggianti e,
con il rischio di una recessione che grava sul Pae­
se, potrebbe esserci addirittura un peggioramento
delle condizioni del settore». A “deprimere” il com­
parto sarebbe soprattutto la difficoltà di accedere
al credito da parte dei potenziali acquirenti, a cui
oggi sempre meno banche decidono di dare fiducia
concedendo dei mutui, condizione nella stragrande
maggioranza dei casi indispensabile per accedere
all’acquisto. «La crisi va a riflettersi più sul merca­
to della casa che su altri settori ­ ha proseguito De
Fabiani ­: il clima generale di sfiducia porta le
banche ad una selezione più restrittiva dei poten­
ziali clienti. E se, dunque, continua ad essere possi­
bile per molti comprare un
computer o un telefono, la
possibilità di diventare titolari
della proprietà di un immobile
è per molti oggi solo un so­
gno». A maggior ragione tra i
giovani, «che spesso non rie­
scono a trovare lavoro o co­
munque hanno contratti a
tempo determinato che non
offrono certezze e nemmeno
accesso al credito». Capitolo a
Ernesto De Fabiani parte è quello che riguarda la
forte percentuale di invendu­
to, «che ­ argomenta De Fabiani ­ rischia di essere
un grosso problema. C’è una grossa fetta di patri­
monio, spesso ultimato già da qualche anno e quin­
di con standard qualitativi diversi e inferiori ri­
spetto a quelli attuali che puntano sulle metodolo­
gie costruttive a risparmio energetico». Non si vede
il sole neppure nell’edilizia pubblica, per cui nel
2012 è previsto un ulteriore calo del 12 per cento, e
che risente fortemente delle ristrettezze economi­
che degli enti locali e spesso del patto di stabilità,
«un vincolo assurdo che soffoca anche le aziende
che sono riuscite ad ottenere dei lavori e che spesso
non vengono pagate ­ chiude il rappresentante di
Assimpredil Ance ­: il risultato è che poi manca
loro la liquidità per affrontare altri lavori».
LA CASA IN PROVINCIA
Abit. civili
Abit. economi.
CASALE
Box
Ville/Villette
CENTRO *
1000 ­ 1550
3,5 ­ 5,0
800 ­ 1300
2,8 ­ 4,0
900 ­ 1200
5,2 ­ 7,0
­­­­­­­­
PERIFERIA
1050 ­ 1450
2,8 ­ 4,2
950 ­ 1200
3,0 ­ 3,7
800 ­ 1000
3,5 ­ 4,5
1200 ­ 1600
3,2 ­ 4,2
CENTRO **
1150 ­ 1900
3,8 ­ 6,0
900 ­ 1450
3,2 ­ 5,2
850 ­ 1200
4,5 ­ 6,5
­­­­­­­­
SEMICENTRO ***
1100 ­ 1500
2,9 ­ 4,7
850 ­ 1350
3,0 ­ 4,5
700 ­ 850
3,7 ­ 4,7
1200 ­ 1500
3,5 ­ 4,5
PERIFERIA
1000 ­ 1400
3,0 ­ 4,2
750 ­ 1200
2,8 ­ 4,0
600 ­ 750
3,0 ­ 3,7
1150 ­ 1650
3,5 ­ 4,5
CENTRO ****
1200 ­ 1700
3,8 ­ 5,5
1000 ­ 1450
3,2 ­ 4,7
800 ­ 1050
3,7 ­ 5,0
1300 ­ 1800
3,8 ­ 5,5
PERIFERIA
1050 ­ 1400
4,2 ­ 5,7
950 ­ 1250
3,7 ­ 4,9
650 ­ 850
3,0 ­ 4,0
1300 ­ 1600
3,8 ­ 4,8
CENTRO *****
830 ­ 1400
2,8 ­ 4,8
­­­­­­­­
590 ­ 830
2,8 ­ 4,1
830 ­ 1400
2,5 ­ 4,4
PERIFERIA ******
540 ­ 1200
1,8 ­ 4,1
440 ­ 1100
1,5 ­ 3,9
540 ­ 740
2,6 ­ 3,6
780 ­ 1300
2,5 ­ 4,0
CODOGNO
SANT’ANGELO LODIGIANO
SAN COLOMBANO AL LAMBRO
LEGENDA: * STAZIONE, XXV APRILE, CAPPUCCINI, GARIBALDI; ** CAVOUR, CAVALLOTTI, CAIROLI, RISORGI­
MENTO; *** TRIESTE, CIMITERO, V. VENETO, MEDAGLIE D’ORO; **** V.LE ZARA, TRENTO, PUCCINI, CABRINI,
PIAZZA VITTORIO EMANUELE; ***** LAZZARETTO, TRIESTE, BELGIOIOSO, MATTEOTTI; ****** C.NA VENEZIA,
CAMPAGNA, SAN GIOVANNI, FONTANELLA, OSPEDALE, MARIOTTO, MADONNA DE MONTI
A Lodi non manca
l’offerta di case:
sono circa 700
quelle invendute
Dati dell’Agenzia del Territorio
OMI ­ Primo Semestre 2011
NEL CAPOLUOGO QUALCHE CONTRATTO IN PIÙ E PREZZI IN DISCESA
Lodi, una timida ripresa
non cancella l’incertezza
G
li agenti immobiliari che la­
vorano all’ombra del Torrio­
ne sono cauti. Preferiscono
non essere pessimisti, ma di
certo non fanno i salti di gioia. Al­
meno nella città del Barbarossa, pe­
rò, rispetto al resto della provincia,
gli affari sembrano andare legger­
mente meglio: da gennaio a giugno
2011 si contano infatti 250 case ven­
dute contro le 235 del 2010, questi i
dati diffusi dall’Agenzia del territo­
rio. Una “ripresina” che però non
cancella un dato di fatto: sul mercato
di Lodi ci sono ancora molti immobi­
li invenduti, una stima che si aggira
attorno alle 700 abitazioni.
Gli ultimi rapporti indicano che nel
capoluogo ci vogliono 261 giorni per
vendere un immobile, un dato che si
piazza sopra la media nazionale, pa­
ri a 210.
Di certo i provvedimenti in agguato,
quelli che il governo Monti potrebbe
introdurre sulla casa, mettono in al­
lerta il settore. «L’impatto non è po­
sitivo ­ afferma Massimiliano Lin­
giardi, titolare dell’agenzia di viale
Vignati e professionista sulla piazza
lodigiana da 21 anni ­, anche perché
il momento è delicato. Non è vero
che il mercato è “morto” così come
si dice in giro, soprattutto per quan­
to riguarda le prime case: chi deve
comprare lo fa ancora, la difficoltà
sta nell’ottenere mutui e finanzia­
menti. Questo succede perché alcuni
istituti di credito primari non hanno
la volontà, gli spread sono altissimi.
Per le giovani coppie, però, il bene
immobiliare resiste». Lo spettro del­
la patrimoniale, inoltre, fa paura e
scoraggia gli investitori. Per Lin­
giardi ciò che fa più scalpore è sem­
mai la revisione delle rendite cata­
stali.
«No, rispetto all’anno scorso la si­
tuazione non è migliorata ­ spiega il
geometra Massimo Russo, professio­
nista dello Studio Russo di via San­
t’Angelo ­. Si è verificato un ulterio­
re ribasso dei prezzi, che si sono ade­
guati al mercato, dal 2007­2008 si è
arrivati al 15­20 per cento in meno
ma bisogna ricordare che nel 2007 il
mercato era al massimo, poi è scop­
piata la bolla. Oggi è difficile per gli
acquirenti ottenere mutuo, le ban­
che arrivano al massimo a un finan­
ziamento dell’80 per cento. È vero, in
città molte abitazioni restano inven­
dute, questo dipende dal fatto che il
settore è cambiato, conta la certifica­
LA CASA A LODI
Zone Urbane
Abitazioni civ. Abitazioni econ. Ville/Villette
Box
Centro
1950 ­ 2850
6,5 ­ 9,0
1500 ­ 2600
5,5 ­ 8,2
­­­­­­­­
1450 ­ 2100
7.0 ­ 10.0
San Bernardo
1900 ­ 2300
5,7 ­ 7,6
1350 ­ 2100
4,5 ­ 6,8
1800 ­ 2400
5,8 ­ 7,8
800 ­ 1100
4,0 ­ 5,5
Città bassa
1350 ­ 1700
4,2 ­ 5,0
1200 ­ 1650
3,7 ­ 6,3
1350 ­ 1700
4,2 ­ 5
800 ­ 1100
4,0 ­ 5,5
Fanfani ­ S. Fereolo
Albarola ­ Faustina
Braila ­ Laghi
1550 ­ 2200
5,7 ­ 8,2
1200 ­ 2000
5,2 ­ 7,5
1600 ­ 2200
5,7 ­ 7,8
800 ­ 1100
4,0 ­ 5,5
Pratello ­ Cadamosto
1500 ­ 2300
5,5 ­ 7,0
1150 ­ 1900
4,0 ­ 6,5
1600 ­ 2100
5,7 ­ 7,0
800 ­ 1100
4,0 ­ 5,5
Stazione
1600 ­ 2450
5,3 ­ 7,8
1450 ­ 2100
4,3 ­ 6,2
1750 ­ 2400
5,5 ­ 7,5
1300 ­ 2000
5,7 ­ 8,5
San Grato ­ Torretta
Martinetta ­ Bersa­
glio
1400 ­ 1800
4,2 ­ 5,0
1100 ­ 1400
3,4 ­ 4,5
1300 ­ 2000
4,2 ­ 6,7
800 ­ 1100
4,0 ­ 5,5
Olmo
1350 ­ 2000
4,3 ­ 6,7
1200 ­ 1600
4,0 ­ 4,5
1600 ­ 2100
5,3 ­ 6,8
800 ­ 1100
4,0 ­ 5,5
Oltre Adda
1150 ­ 1600
4,0 ­ 5,0
850 ­ 1300
3,5 ­ 4,3
1300 ­ 2100
4,2 ­ 6,8
800 ­ 1100
4,0 ­ 5,5
Riolo ­ Fontana
1100 ­ 1500
4,2 ­ 5,0
850 ­ 1400
3,0 ­ 4,5
1300 ­ 1500
4,2 ­ 5,0
800 ­ 1100
4,0 ­ 5,5
Zona industriale
1300 ­ 1500
4,2 ­ 5,0
1200 ­ 1400
4,0 ­ 4,5
1300 ­ 1500
4,2 ­ 5,0
800 ­ 1100
4,0 ­ 5,5
Dati dell’Agenzia del Territorio ­ OMI ­ Primo Semestre 2011
zione energetica che qualifica gli
edifici in base al consumo di ki­
lowatt all’anno ed è chiaro che le ca­
se costruite in passato non sono di
classe A». Russo sottolinea che meno
stranieri si affacciano alla finestra
per comprare una casa, piuttosto si
rivolgono al mercato delle locazioni.
A Lodi ogni angolo ha le sue caratte­
ristiche, destinate a cambiare anche
nel giro di pochi anni: una via consi­
derata “chic” può essere velocemen­
te declassata dagli aspiranti inquili­
ni. Sul fronte delle quotazioni,
l’Agenzia del Territorio suddvide la
città in undici zone (vedi tabella qui
sopra). Per risparmiare è necessario
cercare casa in Borgo o alla Madda­
lena, all’Olmo e San Grato o ancora
nell’Oltreadda, Riolo e Fontana com­
presi: in quelle zone ci sono immobi­
li a 1.200­1.400 euro al metro quadra­
to, mentre per trovare dei locali su­
per lusso si deve guardare verso il
cuore di Lodi, con prezzi da 2.850 eu­
ro al metro quadrato.
E se, come è facile prevedere, anche
molti lodigiani preferiscono rifu­
giarsi nell’affitto, non si è ancora ri­
svegliato da parte dei “forestieri” un
vero e proprio interesse nei confron­
ti del mercato immobiliare della cit­
tà. Questo nonostante l’attivazione
di un servizio come la S1, la metro­
politana veloce Lodi­Saronno. Forse
qualcosa potrebbe cambiare con
l’arrivo degli studenti universitari
G.B.
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Lodi, una timida ripresa non cancella l`incertezza