LA COMMEDIA NUOVA E MENANDRO La commedia nuova Dopo la commedia antica (486-388 a.C.) e quella di mezzo (388-320), la commedia nuova è l’ultima fase nello sviluppo del teatro comico e fiorisce a partire dal 320 a.C. circa; l’unico autore di cui possiamo farci un’idea precisa grazie alla documentazione in nostro possesso è Menandro. Dalle commedie menandree si intuiscono grandi mutamenti rispetto alla commedia antica, sul piano strutturale e tematico, nelle forme e nella funzione della comicità, nella tipologia di personaggi. Menandro La commedia nuova > Dati biografici Dati biografici Menandro nasce nel 341/340 a C. ad Atene. Esordisce nel 321 con la commedia perduta L’ira. Opera in un periodo in cui Atene, dopo la morte di Alessandro Magno, coltiva la speranza di recuperare la libertà sottraendosi al controllo macedone, ma piomba in un regime oligarchico moderato (317-307), guidato da Demetrio Falereo, amico di Menandro. Muore nel 293/292, dopo aver fatto rappresentare in trent’anni di attività 105 commedie. I Propilei (Atene, Acropoli) La commedia nuova > Dati biografici La produzione Di tutte le commedie di Menandro solo una ci è pervenuta quasi integra, Il misantropo, ed è l’unica di cui conosciamo l’anno di rappresentazione, il 316 a.C. Di altre quattro è possibile ricostruire trama ed episodi: sono L’arbitrato, La donna di Samo, Lo scudo, La fanciulla tosata. Il teatro di Efeso Sotto il nome di Menandro ci è anche giunta una raccolta di Sentenze in un verso (Monòstichoi). La commedia nuova > La produzione Il Misantropo Il Misantropo è l’unica commedia giuntaci quasi integra. Gli elementi fondamentali del Misantropo titolo il titolo originale è Dyskolos, propriamente “uomo dal carattere difficile” trama allontanata la moglie, Cnemone, vecchio e misantropo, vive solo con la figlia; Sostrato, innamoratosi della ragazza, rischia di nuocere alla solitudine di Cnemone; ma quando questi cade in un pozzo, Gorgia, amico di Cnemone, lo salva, ne viene adottato e incaricato di trovare marito alla figlia, che verrà concessa in sposa proprio a Sostrato temi la misantropia di Cnemone, che rifiuta quasi ogni contatto umano La commedia nuova > Il Misantropo L’arbitrato L’arbitrato è opera della piena maturità di Menandro e secondo i più sarebbe da datare a dopo il 304 a.C. Gli elementi fondamentali dell’Arbitrato titolo il titolo significa “coloro che per risolvere una lite si rivolgono a un arbitro”; indica l’azione decisiva della commedia trama durante una festa Carisio, ubriaco, ha violentato Panfila, che ha poi sposato senza riconoscere in lei la ragazza da lui stesso sedotta. Panfila partorisce ed espone il neonato durante un lungo viaggio di Carisio, che venuto a sapere dell’accaduto abbandona la casa. Sarà una prostituta, Abrotono, a rivelare a Carisio la verità, salvando il suo matrimonio e il bambino temi etica della comprensione e della generosità La commedia nuova > L’arbitrato La donna di Samo La Donna di Samo è variamente datata; la presenza di scene comiche e l’abbondanza di monologhi spinge alcuni studiosi a ritenerla un’opera giovanile, mentre altri, considerata l’abile tecnica drammaturgica, la considerano opera della maturità. Gli elementi fondamentali della Donna di Samo titolo il titolo indica il luogo di provenienza della prostituta Criside, che da Samo giunge ad Atene e diventa la concubina dell’anziano Demea trama Moschione, figlio di Demea, seduce Plangone, figlia del loro vicino Nicerato, ma per vergogna tace al padre l’accaduto; mentre Demea e Nicerato concordano il matrimonio tra i giovani, Criside li aiuta presentando come figlio suo e di Demea il bambino partorito in segreto da Plangone. Dopo una serie di fraintendimenti che rischiano di cancellare le nozze, giunge il lieto fine, grazie alle rivelazioni di Criside temi etica delle relazioni umane, tema che assume grande rilievo in una commedia degli equivoci come La donna di Samo La commedia nuova > La donna di Samo Lo scudo La tecnica drammaturgica e le scelte stilistiche inducono gli studiosi a ritenere che Lo scudo sia posteriore al Misantropo; il papiro che ci restituisce la commedia è lacunoso nella parte centrale e gravemente mutilo nel IV e V atto. Gli elementi fondamentali dello Scudo titolo il titolo si riferisce allo scudo di Cleostrato, nipote di Smicrine; ritrovato sul campo di battaglia, lascia credere che il giovane sia morto trama la sorella di Cleostrato eredita i beni del fratello, attirandosi l’ostilità dell’avaro Smicrine, che pensa di sposare la nipote per mettere le mani sul patrimonio di Cleostrato. La ragazza, già promessa a un giovane, viene salvata dall’astuzia del servo Davo, che dirige l’avidità di Smicrine contro un altro bersaglio. Il ritrono di Cleostrato, narrato nella parte perduta, doveva sistemare ogni cosa temi l’azione determinante della Tyche La commedia nuova > Lo scudo La fanciulla tosata La tecnica drammaturgica e le scelte stilistiche inducono gli studiosi a ritenere che Lo scudo sia posteriore al Misantropo; il papiro che ci restituisce la commedia è lacunoso nella parte centrale e gravemente mutilo nel IV e V atto. Gli elementi fondamentali della Fanciulla tosata titolo la fanciulla del titolo è Glicera, concubina del soldato Polemone, che le taglia i capelli perché la crede colpevole di tradimento trama nel prologo la personificazione dell’ignoranza racconta che Moschione e Glicera sono stati abbandonati ancora in fasce dai genitori; Moschione è poi stato adottato dalla ricca Mirrine, mentre Glicera è divenuta la concubina di Polemone. Moschione si innamora di Glicera suscitando la gelosia di Polemone; la ragazza cerca rifugio proprio in casa di Mirrine. Il riconoscimento di Glicera e Moschione come figli di Pateco, amico di Mirrine, salva la situazione temi l’imprevedibile aggrovigliarsi degli avvenimenti, cui pone rimedio la fortuna creando le circostanze idonee al riconoscimento La commedia nuova > La fanciulla tosata Innovazioni strutturali Rispetto alla commedia antica, le novità strutturali sono numerose e di grande rilievo: assenza delle parti corali, sostituite nei manoscritti dall’indicazione chorou; assenza dell’agone e della parabasi; struttura fissa in cinque atti; prologo informativo, allo scopo di mettere al corrente il pubblico degli Il teatro romano di Leptis Magna antefatti; riconoscimento: la rivelazione di un’insospettata relazione di parentela interviene a risolvere una situazione che gli sforzi umani non hanno saputo sciogliere. La commedia nuova > Innovazioni strutturali I personaggi In Menandro non troviamo traccia dell’eroe comico; il protagonista è una persona come molte, privo di qualità straordinarie, che esplica la sua azione attraverso una fitta trama di relazioni paritarie. I personaggi di Menandro si presentano come tipi ben definiti: il vecchio avaro, il giovane innamorato, lo schiavo intraprendente, la prostituta, il soldato fanfarone. Fonte di questi personaggi sarebbe l’operetta di Teofrasto intitolata I caratteri, una galleria di tipi umani ricorrenti; ma l’approfondimento etico e psicologico di Menandro va oltre gli schemi teofrastei. Maschere comiche e tragiche La commedia nuova > I personaggi I personaggi chiave delle commedie Ecco un elenco dei personaggi più significativi che figurano nelle commedie di Menandro: commedia personaggio chiave Il misantropo Cnemone: vecchio che, afflitto da maniacale misantropia, rifiuta ogni tipo di contatto umano L’arbitrato Abrotono: prostituta generosa e dall’animo puro Carisio: giovane che dall’impulsività iniziale sviluppa capacità di autocritica e approda a una visione dei rapporti umani fondata sulla comprensione reciproca e sulla parità uomo-donna La donna di Samo Criside: prostituta disinteressata e generosa Demea: vecchio impulsivo Lo scudo Smicrine: vecchio afflitto da maniacale avarizia La fanciulla tosata Glicera: giovane ragazza di animo nobile e generoso Polemone: soldato borioso La commedia nuova > I personaggi chiave delle commedie Il cosmopolitismo Le commedie di Menandro rispecchiano i cambiamenti in atto nella società greca nell’ultimo quarantennio del IV secolo a.C.: al mondo delle poleis, con le loro tradizioni di gestione politica democratica o aristocratica a partecipazione diretta, si sostituisce dapprima l’impero di Alessandro Magno, poi i regni ellenistici. La commedia perde il suo legame privilegiato ed esclusivo con Atene, scompaiono i riferimenti ad personam; subentra il cosmopolitismo, per cui i valori di riferimento riguardano tutti gli uomini e i principi etici delle commedie menandree hanno portata universale. Alessandro Magno La commedia nuova > Il cosmopolitismo Il privato La perdita di centralità della dimensione politica nella vita dei Greci fa sì che lo sfondo dell’azione drammatica nelle commedie menandree non sia più costituito dalla polis, ma dalla sfera privata della famiglia, dall’universo degli affetti domestici, ampliato dai legami fondati sull’amicizia e sulla solidarietà. Venuto meno il rapporto tra teatro comico e pubblico ateniese, scompare anche l’esasperato individualismo dell’eroe comico, nei cui avversari era spesso possibile riconoscere i tratti di personalità pubbliche di spicco. Ritratto del Fayum La commedia nuova > Il privato Ragione, fortuna, divinità I personaggi di Menandro professano un’incrollabile fede nella ragione, intesa come buon senso e consapevolezza dei limiti umani. I limiti umani sono evidenziati dalla tyche, forza imponderabile che sconvolge i disegni umani, ma che talvolta si allea con chi ha già tentato di risolvere un problema affiadanosi alle proprie risorse, senza però riuscirvi. Il ruolo degli dèi, pur presenti nelle commedie menandree, è valutato diversamente dagli studiosi: alcuni ne esaltano la funzione, altri ne sottolineano la sostanziale estraneità alla vicenda rappresentata. La Tyche di Antiochia La commedia nuova > Ragione, fortuna, divinità Lingua e stile La lingua di Menandro è l’attico del IV secolo, con tratti che preannunciano la koinè: in morfologia tende a semplificare e normalizzare (p. es. sostituisce il duale con il plurale, l’ottativo con il congiuntivo); nel lessico si registrano la creazione di parole nuove o alcuni slittamenti di significato. Il registro stilistico adottato è quello medio, vicino alla lingua parlata dalla parte colta del pubblico; la lingua di Menandro non ha nulla della fantasia, dello slancio, della ricchezza metaforica presenti nelle commedie di Aristofane. La commedia nuova > Lingua e stile Affresco ercolanese