ISTITUTO DI STUDI E RICERCHE Azienda Speciale CCIAA Massa-Carrara LE CRITICITA’ ED OPPORTUNITA’ NEL MERCATO DEL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MASSA-CARRARA AGOSTO - OTTOBRE 2006 1 MODALITA’ SVOLGIMENTO INDAGINE • Campionamento stratificato con criterio di assegnazione proporzionale • Oltre 850 cittadini intervistati, residenti nei 17 comuni della provincia • Interviste telefoniche (CATI) 2 MODALITA’ SVOLGIMENTO INDAGINE • Analisi per sesso, età (15-29 anni, 30-45 anni, 45-64 anni), per sistema economico: Lunigiana,Massa/Montignoso, Carrara • Periodo di svolgimento: agosto/settembre 2006 (massima occupazione annuale) • Errore ipotizzato per le stime non superiore all’1,5-2% 3 OCCUPAZIONE • Il 60,8% degli intervistati si è dichiarato occupato; • L’occupazione femminile 48,0% è nettamente inferiore a quella maschile 73,4%; 4 OCCUPAZIONE • Nella zona di costa, tranne che a Carrara, l’occupazione è di due punti superiore a quella della Lunigiana. A Carrara gli occupati sono il 56, 4% per minori occasioni di lavoro nel settore turistico e crisi sistema lapideo • Lavora la metà dei giovani sotto il 29 anni ed ha un’occupazione poco meno dell’80% della popolazione tra i 30 ed i 44 anni. 5 DISOCCUPAZIONE • I disoccupati e coloro che sono alla ricerca di un posto di lavoro sono il 6,2%, ma la disoccupazione femminile, anche in estate, è doppia rispetto a quella maschile: 8,1% le donne, 4,4% gli uomini. • A Massa i disoccupati sono complessivamente il 4,6%, quasi la piena occupazione per la manodopera maschile 6 DISOCCUPAZIONE • Permangono anche in estate maggiori difficoltà a trovare lavoro sia a Carrara che in Lunigiana, con un’incidenza dei senza lavoro molto superiore a quella massese 7 MIGLIORANO LE CONDIZIONI DEL MERCATO DEL LAVORO • Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, gli occupati sono cresciuti dell’1,2%, le donne +0,3%, gli uomini + 2,0%; • Crescono anche i disoccupati +0,6%, vi è uno spostamento dalle non forze di lavoro, verso la ricerca di occupazione. • In sostanza diminuiscono gli “scoraggiati” che, con maggiori speranze, si immettono 8 nel mercato del lavoro OCCUPATI FONDAMENTALE IL RUOLO DEL TERZIARIO • Il 26,7% degli occupati lavora nell’industria (compresa l’edilizia) ed il restante 73,3% nel terziario. • La pubblica amministrazione concentra direttamente il 27,4% degli occupati, con un’incidenza superiore all’industria. Il 6% di questi lavora nella sanità. 9 OCCUPATI FONDAMENTALE IL RUOLO DEL TERZIARIO • Il 92,7% delle donne ha un’occupazione terziaria. • La zona di Massa/Montignoso, oltre che per la naturale vocazione terziaria (commerciale e turistica), si caratterizza per un’alta incidenza dell’occupazione nell’edilizia e nella sanità; a Carrara il settore lapideo concentra il 20% degli occupati; in Lunigiana è significativa l’occupazione nella 10 Pubblica Amministrazione. OCCUPATI TEMPO DETERMINATO E INDETERMINATO • Il 19,5% degli intervistati lavora a tempo determinato. L’incidenza è maggiore nelle aree dove è più presente il terziario (quindi minore a Carrara); l’incidenza del lavoro a termine è di dieci punti superiore per le donne e riguarda il 36,4% dell’occupazione giovanile (15-29 anni). • Il 41,7% dei lavori a termine è costituito dai lavori stagionali che occupano sia le giovani generazioni, ma anche e soprattutto le donne 11 oltre i 45 anni di età (casalinghe/stagionali). OCCUPATI TEMPO DETERMINATO E INDETERMINATO • I lavoratori a progetto sono quasi il 12% dei lavoratori a termine e poco meno del 5% degli occupati totali, confermando le rilevazioni Inps. • La presenza di lavoro interinale è assai modesta. 12 OCCUPATI IL TEMPO PARZIALE NON E’ UNA SCELTA • Il part time interessa il 10% degli occupati, per la quasi totalità donne • E’ una scelta per circa il 30% degli intervistati, mentre per la maggioranza è subito perché non si è riusciti a trovare un posto a tempo pieno o per prendersi cura dei figli e della famiglia. • E’ più diffuso a Carrara e in Lunigiana, meno a Massa e Montignoso per le difficoltà a 13 trovare lavoro a tempo pieno OCCUPATI Il LUOGO DI LAVORO VICINO A CASA • Il 65,5% degli occupati lavora nel comune dove risiede, gli spostamenti casa/lavoro avvengono prevalentemente in ambito comunale; • Il 14,4% lavora in un altro comune ma sempre della provincia di Massa-Carrara 14 OCCUPATI Il LUOGO DI LAVORO VICINO A CASA • Il 13,2% in un’altra provincia, ma questa percentuale sale al 36,0% per gli occupati lunigianesi • Il restante 6,1% non ha un luogo abituale di lavoro e solo una minima percentuale lavora in prevalenza all’estero 15 OCCUPATI LA RICERCA DI UN NUOVO LAVORO • Il 10,6% degli occupati è alla ricerca di un nuovo lavoro • Sono prevalentemente gli occupati precari, alla ricerca di un lavoro stabile, vorrebbero lavorare in prevalenza lo stesso numero di ore, ma i maschi sono maggiormente disponibili a lavorare anche di più. 16 OCCUPATI LA RICERCA DI UN NUOVO LAVORO • Globalmente, la ricerca di un lavoro o di un lavoro diverso vede impegnato oltre il 20% delle forze lavoro. 17 NON OCCUPATI PREVALE LA RICERCA DEL LAVORO DIPENDENTE • Il lavoro ricercato è alle dipendenze (63,2%), il lavoro in proprio interessa il 6,0%, non hanno preferenze il 30,8%. Mettersi in proprio non interessa soprattutto ai lunigianesi che ricercano con percentuali altissime solo lavoro dipendente • Si ricerca lavoro a tempo pieno (63,3%) ed il tempo parziale interessa al 21,1%. Chi lo ricerca è nell’87% donna, prevalentemente 18 residente in Lunigiana NON OCCUPATI PREVALE LA RICERCA DEL LAVORO DIPENDENTE • Il lavoro ricercato deve essere nel comune di residenza (26,5%) o anche in altro comune purché raggiungibile giornalmente (56,4%). Solo 5,1% è disposto a trasferirsi in un altra provincia italiana ed il 4,3% all’estero 19 NON OCCUPATI RAPPORTI CON IL CENTRO PER L’IMPIEGO • I disoccupati di lunga durata sono circa la metà degli intervistati • Un terzo dei disoccupati frequenta con una certa assiduità il Centro • L’iscrizione o il rinnovo dell’iscrizione non è più il motivo principale per frequentare il Centro per l’impiego(16,0%), prevalgono l’utilizzo di servizi, la ricerca di informazioni, la consulenza, ecc. (84,0%). 20 LA PARTECIPAZIONE ALL’ATTIVITA’ FORMATIVA • In crescita la partecipazione ad attività formative (13,3% degli intervistati), equamente divisi tra uomini e donne. • Oltre il 60% della formazione riguarda gli occupati, avviene per la metà all’interno dell’orario di lavoro. Il 40% invece riguarda coloro che aspirano ad un lavoro • Si segue un’attività formativa nel 70% dei casi per ragioni professionali, ma non mancano gli interessati a frequentare corsi per il puro piacere di farlo (30%). 21 LA DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE • Aumenta la diffusione delle tecnologie informatiche. Un computer presente nel 68,7% delle famiglie (61,7% nel 2005); • Sale l’utilizzo di Internet 53,5% intervistati erano il 43,8% un anno fa; degli • Cresce invece più lievemente la quota di coloro che utilizzano la rete per acquisti dal 14,0% al 15,3% 22 LE DISUGUAGLIANZE NELL’ACCESSO ALLE TECNOLOGIE • Utilizza la rete il 57,6% degli uomini e solo il 49,3% delle donne; • L’utilizzo decresce con l’aumento dell’età; • E’ maggiore in Lunigiana; • Il 77% dei giovani naviga in internet, in questa fascia d’età scompaiono le differenze tra i sessi e più alto (31,1%) è il numero di coloro che fanno acquisti in rete 23 LE ABITUDINI DI LETTURA • Apparentemente molto diffusa la lettura dei quotidiani, soprattutto in Lunigiana, ma meno a Massa e cresce con l’aumento dell’età; • Leggono libri solo il 40% degli intervistati, ma la percentuale è innalzata dalle fasce d’età più giovani. Anche in questo caso è la Lunigiana che vanta il maggior numero di lettori. 24 VITA SOCIALE • Il 20% pratica un’attività sportiva, la partecipazione cresce nelle fasce d’età giovanili, ma riguarda meno della metà dei giovani intervistati; • Poco interesse suscitano i partiti ed i sindacati nei più giovani, e di conseguenza l’attività politica, • Oltre il 10% dei giovani partecipa ad associazioni del volontariato ed il 14% dei più anziani è interessato all’attività delle 25 parrocchie LA SITUAZIONE ECONOMICA • Come al solito, la chiave di lettura è duplice. Sommando le risposte “soddisfacente”, “buona” e “ottima” è in queste condizioni il 75% della popolazione provinciale l’area di disagio è limitata al 25%. • Eliminando il valore medio, coloro che ritengono la propria condizione economica pessima e scarsa prevalgono (24,9%), nei confronti di coloro che invece la giudicano buona o ottima (20,3%). 26 LA SITUAZIONE ECONOMICA • L’area che presenta il maggior disagio è la Lunigiana, a Massa prevalgono che vivono meglio, Carrara è più contraddittoria: più alto, rispetto alla media è il numero di coloro che vivono bene, ma anche più elevata l’area di maggior disagio. 27 CONCLUSIONI • Di là dalla stagionalità sembrano migliorare le condizioni del mercato del lavoro; • L’allungamento della stagione turistica, l’incremento del terziario qualificato, l’insediamento di attività industriali a più alta partecipazione di manodopera femminile sono gli obbiettivi perseguibili. • Rispetto alla rilevazione dello scorso anno, in miglioramento le condizioni economiche dei residenti, pur restando una non trascurabile 28 area di difficoltà