Istituto Istruzione Superiore “ L. G. Faravelli “ Expo 2015 Nei secoli, da elemento cruciale per la sopravvivenza, il cibo si è evoluto sino a diventare un veicolo culturale Incontrarsi a tavola per conoscersi La cucina può essere paragonata al linguaggio: sembra più facile cucinare e mangiare il cibo altrui che codificarne la lingua. ... QUANDO IL GUSTO DELL’INTERCULTURA PASSA DALLA TAVOLA ... IL CIBO È IDENTITÀ E INTEGRAZIONE Il cibo è cultura Il cibo è uno strumento che permette di non perdere la propria identità e mantenere le proprie radici. La storia dell’uomo è legata al cibo Chi cucina prepara il suo “discorso” Chi mangia “dice la sua” sul piatto e sulla vita DAI QUATTRO ANGOLI DEL PIANETA FILOSOFI, LETTERATI E ARTISTI HANNO RACCONTATO E RACCONTANO IL LORO RAPPORTO CON IL CIBO Da Omero a Boccaccio, da Leonardo a Kant, da Tolstoj a Rossini, Neruda, Calvino, Oldenburg: attraverso le testimonianze della letteratura e dell'arte l'evolversi delle forme storiche della cultura alimentare, usi e costumi degli uomini a tavola, piaceri e dispiaceri, incontri e scontri, hanno fatto del convivio un'immagine speculare della società. Che il cibo sia la tua medicina e la medicina il tuo cibo IPPOCRATE Non riesco a sopportare quelli che non prendono seriamente il cibo OSCAR WILDE Per la donna cattivo cuoco è colui che non sa leccarsi le dita SHAKSPEARE L'appetito vien mangiando, la sete se ne va bevendo RABELAIS Una mela al giorno leva il medico di torno Riso e fagioli fanno crescere i figlioli E' meglio un uovo oggi che una gallina domani Mangiare è uno dei quattro scopi della vita...quali siano gli altri tre, nessuno lo ha mai saputo Latte, miele, burro e pane fanno le guance rosse e sane La storia dell'alimentazione è ricca di sorprese, di civiltà alimentari che cambiano; è un mondo di gusti, di sapori e di profumi ancora tutti da scoprire. Il cibo è cultura quando si produce si prepara si consuma ACCETTARE UN CIBO DIFFERENTE DAL PROPRIO SIGNIFICA: ACCOGLIERE RISPETTARE CONOSCERE CONDIVIDERE gustare la ricchezza della diversità ALBANIA La cucina è piuttosto semplice: in alcuni piatti ricorda quella dell' Italia meridionale, in altri sente l'influenza della cultura greca e turca. Il Byrek è un piatto caratteristico albanese che per diffusione può essere paragonato alla pizza italiana. Sono molto usati i prodotti caseari, yogurt, latte e altri derivati. Si beve pochissimo vino, sostituito spesso dal raki (grappa), distillato in casa. I dolci sono particolari e ricordano quelli turchi. Sono tipici i Lokum, cubetti di frutta o zucca canditi e ricoperti di zucchero a velo profumato di vaniglia La cucina albanese è molto semplice ma saporita per gli aromi speciali usati. Fra i primi piatti si segnalano: dromesat (pasta fatta con grumi di farina cucinati direttamente nei sughi), shtridhelat (tagliatelle con una particolare lavorazione cucinate con ceci e fagioli). Molto usata la carne di maiale ma anche le altre carni: perzie di mishesh arbesh (misto di carne: capretto, agnello, pancetta di maiale), kagiq me patana (capretto con patate), macakorda (coratella di capretto). Ottime le frittate: veze petul di cicoria, cardi selvatici, scarola e cime di capperi; la minzetra uligne me bath (fave secche ed olive). Fra i formaggi ricordiamo: djathe (pecorino), filicat (giuncata), gjize (ricotta) e fra i salumi: saucice (salsiccia), ndule (salsicciotto), e supersate (soppressata). Grande uso di dolci nelle grandi ricorrenze: kanarikuj (grossi gnocchi bagnati nel miele), kasolle me gjize (involtino ripieno di ricotta), kulac (ciambella), petulla (frittelle), nucia (ha la forma di un fantoccio con un uovo che raffigura il viso) e i mustaculli. L'influenza della cucina turca è presente anche nella varietà di zuppe e soprattutto nei dolci, che sono generalmente imbevuti di sciroppi. QOFTE TE FERGUARA Polpette fritte ½ kg di carne macinata (agnello, manzo o pollo) 1 fetta di pane invecchiato spezzettato 2 cucchiai di formaggio feta triturato 1 cipolla grattugiata finemente foglie di menta essiccate e triturate ½ tazza di farina, 1 tazza d’olio d’oliva, sale, pepe Immergere il pane nell’acqua fino a che diventi molto morbido. Miscelare la carne, il pane,e le fette di formaggio, la cipolla, il sale, il pepe, il pane (e la menta a piacere). Impastare bene e poi formare delle palline da arrotolare nella farina e friggere nell’olio d’oliva. BAKLLAY Torta alle noci 1 kote kos mill 2 kile arra 1 gote vaj niseshte gijalp krip 2 therime 1 bicchiere di yogurt bianco farina 2 kg di noci 1 bicchiere di olio fecola di patate burro poco sale CONGO Il piatto tradizionale generalmente comprende del pesce o della carne (pollo, bue, capra, agnello o cacciagione) che è stata fatta saltare nell’olio prima di metterla nella salsa. Il tutto si accompagna con del “fufu” (impasto di farina di manioca e/o mais), con il riso, con le banane, con patate dolci o del “chikwange” (impasto di farina di manioca preparata dentro le foglie di banano). Le salse solitamente sono a base di pomodoro. Le più conosciute sono: la “mwamba” che si ottiene aggiungendo al pomodoro la pasta ottenuta schiacciando delle arachidi tostate e la “mosaka”, pomodoro con polpa di noce di palma cotta. Tra i piatti tradizionali meritano di essere citati: il “maboke” (carne o pesce di acqua dolce cotti dentro le foglie), il “saka saka” o “pondu” (foglie di manioca pestate e cotte nell’olio di palma) e il “fumbwa” (foglie tagliate a liste sottili e cucinate con salsa mwamba). Semi di sesamo o zucca sono anch essi molto utilizzati. In alcune regioni sono considerate delle vere prelibatezze bruchi, termiti o cavallette grigliate. La cacciagione o i prodotti della pesca sono sovente affumicati per garantirne meglio la conservazione. Il consumo di carne è abbastanza raro, a causa del prezzo elevato; si mangia soprattutto capra. Il mwambe è una tipica ricetta a base di pollo, cotto in una salsa di arachidi. Piuttosto comuni sono i piatti a base di pesce, soprattutto nelle varietà che si pescano nei corsi d'acqua e nei laghi del bacino del fiume Congo. Il pesce viene cotto, bollito o fritto in una varietà di modi, e anche salato o affumicato per conservarlo nel tempo. Nei mercati si trovano comunemente involtini di pesce pepato e cotto avvolto in foglie di banano. Le salse usate come condimento sono in genere a base di pomodoro, cipolla, o erbe aromatiche locali. Si usano anche comunemente oli vegetali, sale, peperoncino e pepe verde. La bevanda tradizionale tipica è il “vino di palma”, ottenuto partendo dalla linfa di palma che contiene del lievito e fermenta in circa due giorni. Si bevono inoltre bevande a base di zenzero, alcool di banana e del liquore derivato dalla fermentazione della canna da zucchero. Nelle città si beve prevalentemente birra. E’ tradizione, prima di bere, di versare un po’ di liquido per terra con lo scopo di soddisfare la sete degli antenati. INDIA La cucina si differenzia in numerose varietà regionali, comunque riferibili a due grandi gruppi: la cucina dell'India del nord, che fa uso di carni ed è meno speziata, e quella del sud, vegetariana e più speziata. Il cibo indiano è diverso da quello del resto del mondo non solo per il gusto ma anche nei metodi di cottura. Riflette una perfetta mescolanza di varie culture e età. Come la cultura Indiana, anche il cibo è stato influenzato dalle varie civiltà, che hanno contribuito in parte allo sviluppo e alla forma presente. In tutta l’India, sia nel Nord che al Sud, le spezie sono usate generosamente nel cibo. Tuttavia non bisogna dimenticare che ogni singola spezia usata nei piatti Indiani ha delle proprietà nutrizionali come anche mediche. Cibo del Nord dell’India Nel Kashmir, la maggior parte dei piatti sono preparati attorno al piatto principale di riso che si trova in modo abbondante nella bellissima valle. Un altro piatto delizioso cucinato qui è il “Saag” che è preparato con una verdura a foglie verdi conosciuto come “Hak”. Cibo dell’India Occidentale Nell’India occidentale, la cucina del deserto è famosa per il suo gusto unico e varità di cibi. Rajasthan e Gujarat sono gli stati che rappresentano il gusto desertico del cibo Indiano. E’ usata una immensa varietà di sottaceti/conserve che sostituiscono la mancanza relativa di verdura fresca in quest’area. Cibo dell’India Orientale Solitamente i Bengalesi amano mangiare varietà di pesce. Un modo speciale di preparare la prelibatezza conosciuta come “Hilsa” è arrotolandola in una foglia di zucca e poi cuocerla. Un altro ingrediente insolito che è usato comunemente usato nella cottura del Bengali è il ‘Bambù Shoot’. Vari dolci preparati in questa regione usando il latte includono il “Roshogollas”, “Sandesh”, “Chamcham” e molti altri. Cibo dell’India del Sud gli stati fanno un grande uso di spezie, pesce e cocco, perchè molti di loro sono costieri. Nel cibo del Tamil Nadu l’uso del tamarindo è frequente per rendere i piatti agri. RISO CON VERDURE Ingredienti: 400 gr di riso basmati 200 gr di verdure varie (cavolo,patate,carote,fagiolini) 150 gr di piselli verdi, 3 cipolle a fettine sottili 2 peperoncini a fettine sottili, sale, 5 gr di peperoncino in polvere, 10 gr di cannella, semi di cumino, 4 chiodi di garofano, 2 gr di pepe nero in polvere, 4 pomodori, 120 ml di yogurt (caglio), 60 ml di olio vegetale, 2 gr di semi di senape, 45 gr di frutta secca (anacardi, uvetta) Lava il riso bene prima di cuocerlo. Poi prendi il riso con 800 ml di acqua e un pò di sale e 30 gr di frutta secca. Cuoci con una pentola a pressione o in una pentola o al microonde. Taglia tutte le verdure a pezzi piccoli e friggili separatamente con dell’olio. Friggi anche i piselli. Metti 15 ml di olio in una padella e aggiungi semi di senape, peperoncini, cannella e semi di cumino, chiodi di garofano, pepe nero e mescola per circa 1 minuto. Poi aggiungi le cipolle e rosola per 1 minuto o finchè non diventano rosa. Aggiungi il sale e il peperoncino in polvere e mescola. Aggiungi i pomodori tagliati finemente e friggi finchè non sono cotti. Prendi lo yogurt e frullalo per renderlo più liquido. Aggiungi e mescola bene. Scalda per 10 secondi. Aggiungi tutte le verdure fritte. Aggiungi il riso cotto e mescola bene in modo delicato. Cuoci per circa 3 minuti. Metti su un piatto di portata. Guarnisci con frutta secca e foglie di coriandolo. Servi caldo. SFERE DOLCI Per l’impasto: 150 gr latte in polvere, 60 gr farina, 1 pizz. di bicarbonato, 2 cucchiai di burro Per lo sciroppo: 2 tazze di zucchero e 3 di acqua Con l’impasto preparare delle sfere da friggere (devono risultare molto dorate) e poi immergerle nello sciroppo. ROMANIA La cucina è molto semplice, basata su piatti saporiti e facili da preparare, quasi tutti a base di carne, verdure o pesce. I piatti tradizionali Musacá: specialità di carne di maiale trita e speziata con aglio e peperoncino Tochitură: carne di maiale , formaggio di pecora, uova, aglio, polenta Mititei o Mici: polpette di carne di forma cilindrica di carne di vacca (talvolta mescolata con maiale o pecora) condita con aglio e pepe nero (a volte peperoncino)e una spezia locale chiamata Cimbru. Sono cucinati sulla griglia e possono essere serviti con senape, o con altre salse locali. Ciorbă: minestra o zuppa, preparata con ingredienti diversi, soprattutto verdure e carne. Sarmale: involtini di fogli di verza o di vite farciti con macinato di carne di maiale, riso, più altre verdure e sapori. Cozonac: dolce tipico natalizio dalla forma parallelepipeda ripieno di canditi, noci o cacao. DOLCE DI MELE mele Golden: 4, farina: 200 gr, zucchero a velo: 140, uova: 4, marmellata di albicocche: 4 cucchiai, panna fresca: 500 ml, limone: mezzo, semi di papavero, sale Lavate le mele, sbucciatele e togliete il torsolo, mettetele in una teglia coperta da carta da forno e fatele cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 20 minuti. Separate i tuorli dagli albumi. Montate gli albumi con la frusta elettrica e con un pizzico di sale fino ad avere un composto sodo e ben fermo, poi unite gradualmente 125 gr zucchero a velo. Incorporate i tuorli uno per volta e poi anche la farina setacciata. Prendete una teglia da plum cake di dimensioni 31×10 cm e foderatela con la carta da forno, mettete dentro le mele con la parte del picciolo rivolta verso il basso, poi versate sopra il composto che avete preparato. Cuocete questo dolce in forno preriscaldato a 180°C per 40 minuti, poi fatelo raffreddare. Sformate la torta e riempite i buchi lasciati dalle mele con la marmellata. Montate la panna con lo zucchero rimasto e poi mettetela sulla superficie del dolce, spolverizzate con i semi di papavero e servite! Consiglio Se non vi piacciono i semi di papavero potete sostituirli con il cacao amaro. ANLÒT AD NADAL (cucina oltrepo pavese) INGREDIENTI PER 8 PERSONE: 1, 5 Kg. di brasato di manzo 7 hg. di farina 7 uova per la pasta 2 uova per il ripieno Parmigiano Reggiano, q.b. Sale, pepe e noce moscata, q.b. Pane grattugiato, q.b. PROCEDIMENTO Tritare la carne in modo fine, quindi metterla in una terrina ed aggiungervi il Parmigiano Reggiano, le uova intere, le spezie, il pane e salare a piacere. Lavorate l’impasto fino al raggiungimento della consistenza ottimale. Preparate la pasta: versate la farina sulla spianatoia, quindi aggiungete al centro le uova, il sale e una tazzina di caffè di acqua calda. Lavorate con energia l’impasto, quindi avvolgetelo in un panno umido e lasciatelo riposare almeno mezz’ora. Prendere una piccola parte di pasta e stenderla il più sottile possibile, quindi formare il ravioli. Sinonimo di vita, di gioia e di convivialità il piacere di gustare il cibo e di farlo insieme agli altri con-dividendo il simbolo della vita PER UN CONVIVIO: LA NOSTRA CENA MULTIETNICA L’invito non rifiuto alla cena dell’Istituto: approntiam belle stoviglie per mangiar con le famiglie. Tutti insieme con piacere ed il vino nel bicchiere; attorniamo il tavolo festoso apparecchiato in modo goloso. Profumate son le torte a fette e tante le ricette Dall’India alla Romania dall’Africa all’Albania le specialità al palato si fan golosità. Al Faravelli siano tradizione l’amicizia e l’alimentazione. Come un fiore ci offre la bellezza e il profumo dei suoi colori, così abbelliamo la tavola e i nostri piatti, come un dono speciale per i commensali. “ … Aggiungi un posto a tavola che c’è un amico in più, se sposti un po’ la seggiola stai comodo anche tu ... Sorridi al nuovo ospite non farlo andare via, dividi il companatico, raddoppia l’allegria ... “ BUON APPETITO