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P E R I O D I C O
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C U L T U R A
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I N F O R M A Z I O N E
Fondato da Carlo Accossato nel 1994
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Anno XX - n° 10 - Venerdì 23 Maggio 2014
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COURRIER DES ARTS
Architetture immaginarie dal Porto gallo
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A Torino, Palazzo Madama, dal Medioevo al Barocco
S
MARIA LUISA TIbONE
ono centoventi e di straordinaria bellezza le opere d’arte in
cui si disvela la presenza del
tema architettonico. In teche di plexiglass appaiono sospese su un ponteggio rosso dai giunti dorati- un’idea
dell’architetto Marisa Coppiano - e
coinvolgono e stupiscono con la loro
rutilante presenza i visitatori che si
addentrano nel percorso mentale
suggerito dalla mostra nella Sala del
Senato al primo piano. Torino e Lisbona si sono alleate per uno scambio efficace e stimolante di opere
d’arte. La teoria di camion che ha
condotto dal Portogallo a Torino i
preziosi cimeli d’arte è ripartita per
Lisbona carica di altri tesori, del Palazzo Madama e della Galleria Sabauda che là, al Museu de Arte
Antiga, allestiranno dal 17 maggio la
mostra scambio ideata dalla direttrice
Pagella e dalla soprintendente Gabrielli con il titolo Os Saboias, reis e
mecenas 1730-1756. Porterà in Portogallo il messaggio settecentesco
della grande arte fiorita in Piemonte.
L’operazione culturale così innescata- ha sottolineato l’assessore
braccialarghe -si propone di condurre qui da noi quanti, suggestionati
dalla bellezza del mecenatismo dei
Re, vorranno vederne di persona residenze e musei. Intanto con la mostra Tesori dal Portogall,o
Architetture immaginarie dal Medioevo al Barocco”, curata dal
Museu de Arte Antiga di Lisbona, un
messaggio fascinoso propone, dal 7
maggio al 28 settembre in palazzo
Madama, L’Architettura come Idea
(sez.1), così come emerge dai testi
storici esposti (Vitruvio, Alberti, Serlio, Palladio, De Hollanda…) ma
anche dall’immaginario di Pannini e,
con un salto al contemporaneo, dai
progetti di architetti portoghesi non
realizzati ma fortemente pensati per
Milano (sistemazione della Pietà
Rondanini di Michelangelo nel Ca-
stello Sforzesco e creazione del
Museo della Moda) e per benevento
(proposta di un centro culturale).
Sono questi diversi modi di Ideare
l’Architettura (Sez.2). Tra le opere di
questa sezione spicca in cristallo di
rocca legno e argento dipinto e dorato il cofano secentesco fatto a Venezia e portato dai missionari a Goa:
un esempio di perfezione spettacolare. Immaginare attraverso l’architettura significa percorrere
diverse dimensioni fantastiche a
partire dalle Microarchitetture
(sez.3) che l’oreficeria ha esemplificato in ostensori e reliquiari,
in croci e capselle, in calici e turiboli arricchendo le rappresentazioni, piccole ma esuberanti, di
pinnacoli, volute, nicchie e minuscole statue. Tra le opere più
antiche del tardo Trecento, ecco
dal Nord del Portogallo, in argento, il
retablo con la Natività, in mezzo a una
Il moderno inglese
Hogarth, Reynolds e Turner a Palazzo Sciarra – Roma
I
FAbRIZIO FLORIAN
l Ritratto maschile in rosso
che William Hogarth dipinse nel
1741 ben simboleggia quel mondo
nuovo rappresentato
dalla Gran bretagna
del XVIII secolo che
con una capitale,
Londra, di 700.000
abitanti stava conquistando un’egemonia mondiale in
ambito storico-politico ed economico.
La mostra, a cura di
Carolina brook e
Valter Curzi, Hogarth, Reynolds,
Turner, Pittura in-
William Hogarth, “Ritratto maschile in rosso”, 1741
© Dulwich Picture Gallery, Londra
glese verso la modernità, promossa dalla Fondazione Roma, in collaborazione con la Soprintendenza
Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo
Museale della Città di Roma, e organizzata dalla Fondazione Roma- ArteMusei raccoglie oltre 100 opere,
provenienti dalle più prestigiose istituzioni museali quali il british Museum,
la Tate britain Gallery, il Victoria & Albert Museum, la Royal Academy, la National Portrait Gallery, il Museum of
London, la Galleria degli Uffizi alle
quali si unisce il nucleo di opere provenienti dall’importante raccolta americana dello Yale Centre for british Art.
Se la capitale, e il cuore pulsante, dell’impero colpisce la fantasia di un
grande veneziano come Canaletto (La
City di Londra vista attraverso un arco
di Westminster Bridge, 1747), le trasformazioni sociali in atto nella società inglese determinano una nuova
concezione sia del mecenatismo, con
una nuova classe di committenti, sia
delle figure ritratte: industriali e comcontinua a pag. 2
serie spettacolare di oreficerie.
L’Architettura è metaf o r a
(sez.4) e
gli artisti
ne
configur a n o
fantasticamente
i valori
e gli
elementi
simbolici
laddove
Ostensorio, 1527, argento dorato
© Museu Nacional de Machado
de Castro, Coimbra
archi, colonne, nicchie rammentano l’idea forte della
Gerusalemme
Celeste.
Grandi pitture ma anche
ostensori, pissidi , turiboli,
altari e tabernacoli connotano questa sezione. L’Architettura come ordine
(Sez.5) sottolinea con opere
ricche di variazioni cromatiche e geometriche lo spazio in cui agiscono le
figure. Al ricamo del piviale s’accostano le Paci
con il Compianto sul Cristo
deposto e col Salvator
mundi . Una nuova chiarezza ispira le opere della
Controriforma, suggerendo
L’Architettura come autorità (sez.6). Gli elementi
decorativi del fasto manuelino si fondono ora con gli
apporti delle colonie in
continua a pag. 2
I.P.
2
CORRIEREdell’ARTE
Pagina
23 Maggio 2014
COURRIER DES ARTS
Architetture immaginarie
dal Portogallo
India e Ceylon. D’avorio e gemme
una grande croce ne rappresenta la
forte sintesi. Infine ecco L’Architettura immaginaria (Sez.7), rappresentata in una serie di progetti
in cui spiccano i disegni di Francesco Galli bibiena. Prospettive
stupefacenti, spazi eclettici, scenografie… Portati in Portogallo
dal figlio Sicinio incaricato di decorare i teatri regi, rievocano un
legame fantastico che suggella
significativamente la mostra.
segue dalla prima pagina
Il moderno inglese
mercianti, scienziati e musicisti
(stupendo il Ritratto di Johann
Christian Bach di Gainsborough),
attori e sportivi; mentre le incisioni
di Hogarth, come il ciclo Marriage
à-la-mode o l’Election Day documentano con occhio critico e disincantato scene contemporanee di vita
sociale e politica. Il grande dinamismo culturale e politico coinvolgerà, inevitabilmente, anche le
tecniche pittoriche: la straordinaria
diffusione dell’acquarello (è del
1804 la nascita, a Londra, della
prima associazione di acquarellisti)
permetterà agli artisti di cogliere i
paesaggi inglesi e italiani all’alba o
Cofano, Venezia, 1600 ca.
Cristallo di rocca, legno dipinto e dorato
argento dorato, rame argentato
© Museu Nacional de Arte Antiga, Lisbona
Palazzo Madama
Museo Civico d’Arte Antica
P.za Castello – Torino
“Tesori dal Portogallo
Architetture immaginarie
dal Medioevo al Barocco”
Fino al 28 settembre
Info: 011 4433501
www.palazzomadamatorino.it
al crepuscolo, sotto cieli soleggiati
o plumbei; paesaggi che, grazie
all’instancabile sperimentazione
di Constable (La cattedrale di Salisbury, 1829-1831) e Turner
(Paesaggio a Nepi, Lazio, con
acquedotto e cascata, 1828), preannunciano gli sconvolgimenti e
le inquietudini dell’arte moderna.
Fondazione Roma Museo
Palazzo Sciarra
Via Minghetti 2 / via del Corso
Roma
“Hogarth, Reynolds, Turner
Pittura inglese
verso la modernità”
Fino al 20 luglio
Info: 06 69205060
www.fondazioneromamuseo.it
Giancarlo Laurenti
inaugurazione a Saint-Vincent
S
Comunque emozioni
Bottega Rinascimento al Circolo degli Artisti di Torino
segue dalla prima pagina
i deve all’artista Giancarlo Laurenti il gruppo – quasi un bassorilievo,
lo definisce l’autore - Rispetto e dignità, posto di recente all’esterno
della scuola elementare di Saint-Vincent. Il monumento, vincitore di un
bando indetto dal comune valdostano, si ispira agli insegnamenti dell’Abbé Joseph Marie Trèves (1874-1941) nella raffigurazione stilizzata
da un lato del sacerdote, difensore della cultura alpina e francofona, e di
un giovane che nel momento di alzare le braccia esprime un sentimento
di riconoscenza e di fratellanza; dall’altro rivisita modernamente il
Quarto Stato pellizziano, ancora nel ricordo di persone pronte a rivendicare dignità e uguaglianza, valori che l’Abbè, presbitero italiano, ha
sempre diffuso tra
quanti lo avvicinarono. Dieci figure
(la maggiore ha
un’altezza di circa
2,30 metri) in acciaio grezzo, trattate
con acido e verniciate, dello spessore
di circa 7 mm., sono
poste su differenti
piani in un efficace
effetto di profondità.
N
MASSIMO OLIVETTI
dualità. Augurando che
anche dalla bottega Rion sempre gli
nascimento si verifichi
artisti debbono
qualche prodigio ne diinseguire la
scende anche il mio
modernità tout court. E’
personale criterio d’inquestione che il proterpretazione
sulle
cesso artistico non può
opere esposte. Le seprescindere dalla cognalazioni che se“Isabella d’Este”, icona
struzione di basi tecniguono sono legate
della ‘Bottega Rinascimento’
che oltre che culturali.
all’osservazione persoAltrimenti esiste l’idea, forse la neces- nale di qualche elemento che mi semsità di essa, senza peraltro la capacità di bra già proiettato verso un’evoluzione
esprimerla. L’arte è comunicazione e all’individualità, al superamento delnecessita di un linguaggio fatto di l’impostazione copistica ed accadegrammatica e sintassi. È banale ricor- mica, per affermare invece una
darlo ma in questo spazio temporale di dimensione interpretativa soggettiva.
confusione artistica, di babele di lin- È il caso di Daniela Cavaliere con
guaggi, di bizzarrie comunicative, lo- Uffa, che mi colpisce non solo per il tidevole sempre ed ancor di più ora, tolo singolare, ma anche per il riqualunque iniziativa che recuperi la ne- chiamo, evidente nel gesto della mano
cessità dell’impostazione originaria, destra, ad una suggestione balthusdello studio delle tecniche, del segno, siana, nella rappresentazione di una
del disegno, del colore. Al Circolo degli lieve ed eterea sensualità infantile. Che
Artisti Giancarlo Aleardo Gasparin in Daniela Cavaliere sia evidente l’aspresenta l’attività di una bottega, la similazione della capacità tecnica è
Bottega Rinascimento. Con l’esposi- confermata nell’altro suo lavoro, una
zione dei lavori dei suoi allievi, sotto il natura morta dal titolo Il caffè. Capacità
titolo di Emozioni della Pittura Reali- tecniche evidenti anche negli Oggetti
sta, offre il panorama di un lavoro di in quiete di Dede Varetto e in Gianni
costruzione paziente del mestiere del- Torre nei suoi due omaggi a Millet,
l’artista. L’impostazione è classica, an- Piantatori di patate e Le spigolatrici.
corata ad una visione rinascimentale, Per ritornare, infine, ai miei personali
necessaria per la riscoperta non sola- criteri, sottolineo ancora il lavoro di Nimente di elementi basilari, ma anche colò Rotta, con Agonia sul Don, picper adeguare le personali sensibilità a colo e delicato olio, pregevole non
schemi che, apparentemente vinco- solamente per l’equilibrio compositivo,
lanti, offrono però la possibilità di edu- ma soprattutto nella risoluzione della
care il gusto e l’estetica. Ci sarà poi con sinfonia di azzurri che rendono strail tempo l’eventuale capacità personale niante e metafisica la distesa di neve.
dell’affrancamento dallo schema e dal
vincolo. Ed ovviamente la memoria va Circolo degli Artisti di Torino
alle grandi figure, Michelangelo, Raf- Palazzo Graneri della Roccia
faello, Caravaggio - e chi ne ha più ne Via bogino 9 - Torino
metta -, che iniziarono a bottega co- La “Bottega Rinascimento”
piando, ricopiando, specializzandosi in di Giancarlo Gasparin
particolari, manti, sfondi, frutta, per poi Fino al 25 maggio
liberare la propria creatività ed indivi- Info: 011 8128718
L’acquerello oggi
Sede FAI ‘La Cavallerizza’ – Milano
È in corso fino al 25 maggio, presso la Sede FAI ‘La Cavallerizza’ – via
Foldi, 2 – Milano, una mostra internazionale intitolata L’acquerello oggi.
Per l’occasione saranno esposte circa 130 opere dei Soci AIA, tra cui
quelle dei dodici Presidenti delle Associazioni dell’ECWS, la Confederazione Europea delle Watercolour Societies (l’attuale presidente italiana
è Cristina Bracaloni), alla quale l’AIA appartiene e che ha voluto costituire nel 1998 su iniziativa dell’Associazione belga. In mostra anche due
nostre acquerelliste torinesi: Anna Borgarelli , presente con l’opera Trasparenze di Carnevale, e Cristina De Maria, con Felice di stare lassù.
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