4 9 9 1 4 1 0 2 P E R I O D I C O D I C U L T U R A E I N F O R M A Z I O N E Fondato da Carlo Accossato nel 1994 2 0° CORRIEREdell’ARTE Anniversario Direzione e Redazione: P.za Zara, 3 - 10133 Torino Tel. 011 6312666 - Fax 011 6317243 - email: [email protected] - www.corrieredellarte.it Art. 2 Comma 2 Legge 662/96 - Pubblicità inferiore al 45% Spedizione in abbonamento postale Anno XX - n° 10 - Venerdì 23 Maggio 2014 € 2,50 COURRIER DES ARTS Architetture immaginarie dal Porto gallo Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno A Torino, Palazzo Madama, dal Medioevo al Barocco S MARIA LUISA TIbONE ono centoventi e di straordinaria bellezza le opere d’arte in cui si disvela la presenza del tema architettonico. In teche di plexiglass appaiono sospese su un ponteggio rosso dai giunti dorati- un’idea dell’architetto Marisa Coppiano - e coinvolgono e stupiscono con la loro rutilante presenza i visitatori che si addentrano nel percorso mentale suggerito dalla mostra nella Sala del Senato al primo piano. Torino e Lisbona si sono alleate per uno scambio efficace e stimolante di opere d’arte. La teoria di camion che ha condotto dal Portogallo a Torino i preziosi cimeli d’arte è ripartita per Lisbona carica di altri tesori, del Palazzo Madama e della Galleria Sabauda che là, al Museu de Arte Antiga, allestiranno dal 17 maggio la mostra scambio ideata dalla direttrice Pagella e dalla soprintendente Gabrielli con il titolo Os Saboias, reis e mecenas 1730-1756. Porterà in Portogallo il messaggio settecentesco della grande arte fiorita in Piemonte. L’operazione culturale così innescata- ha sottolineato l’assessore braccialarghe -si propone di condurre qui da noi quanti, suggestionati dalla bellezza del mecenatismo dei Re, vorranno vederne di persona residenze e musei. Intanto con la mostra Tesori dal Portogall,o Architetture immaginarie dal Medioevo al Barocco”, curata dal Museu de Arte Antiga di Lisbona, un messaggio fascinoso propone, dal 7 maggio al 28 settembre in palazzo Madama, L’Architettura come Idea (sez.1), così come emerge dai testi storici esposti (Vitruvio, Alberti, Serlio, Palladio, De Hollanda…) ma anche dall’immaginario di Pannini e, con un salto al contemporaneo, dai progetti di architetti portoghesi non realizzati ma fortemente pensati per Milano (sistemazione della Pietà Rondanini di Michelangelo nel Ca- stello Sforzesco e creazione del Museo della Moda) e per benevento (proposta di un centro culturale). Sono questi diversi modi di Ideare l’Architettura (Sez.2). Tra le opere di questa sezione spicca in cristallo di rocca legno e argento dipinto e dorato il cofano secentesco fatto a Venezia e portato dai missionari a Goa: un esempio di perfezione spettacolare. Immaginare attraverso l’architettura significa percorrere diverse dimensioni fantastiche a partire dalle Microarchitetture (sez.3) che l’oreficeria ha esemplificato in ostensori e reliquiari, in croci e capselle, in calici e turiboli arricchendo le rappresentazioni, piccole ma esuberanti, di pinnacoli, volute, nicchie e minuscole statue. Tra le opere più antiche del tardo Trecento, ecco dal Nord del Portogallo, in argento, il retablo con la Natività, in mezzo a una Il moderno inglese Hogarth, Reynolds e Turner a Palazzo Sciarra – Roma I FAbRIZIO FLORIAN l Ritratto maschile in rosso che William Hogarth dipinse nel 1741 ben simboleggia quel mondo nuovo rappresentato dalla Gran bretagna del XVIII secolo che con una capitale, Londra, di 700.000 abitanti stava conquistando un’egemonia mondiale in ambito storico-politico ed economico. La mostra, a cura di Carolina brook e Valter Curzi, Hogarth, Reynolds, Turner, Pittura in- William Hogarth, “Ritratto maschile in rosso”, 1741 © Dulwich Picture Gallery, Londra glese verso la modernità, promossa dalla Fondazione Roma, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma, e organizzata dalla Fondazione Roma- ArteMusei raccoglie oltre 100 opere, provenienti dalle più prestigiose istituzioni museali quali il british Museum, la Tate britain Gallery, il Victoria & Albert Museum, la Royal Academy, la National Portrait Gallery, il Museum of London, la Galleria degli Uffizi alle quali si unisce il nucleo di opere provenienti dall’importante raccolta americana dello Yale Centre for british Art. Se la capitale, e il cuore pulsante, dell’impero colpisce la fantasia di un grande veneziano come Canaletto (La City di Londra vista attraverso un arco di Westminster Bridge, 1747), le trasformazioni sociali in atto nella società inglese determinano una nuova concezione sia del mecenatismo, con una nuova classe di committenti, sia delle figure ritratte: industriali e comcontinua a pag. 2 serie spettacolare di oreficerie. L’Architettura è metaf o r a (sez.4) e gli artisti ne configur a n o fantasticamente i valori e gli elementi simbolici laddove Ostensorio, 1527, argento dorato © Museu Nacional de Machado de Castro, Coimbra archi, colonne, nicchie rammentano l’idea forte della Gerusalemme Celeste. Grandi pitture ma anche ostensori, pissidi , turiboli, altari e tabernacoli connotano questa sezione. L’Architettura come ordine (Sez.5) sottolinea con opere ricche di variazioni cromatiche e geometriche lo spazio in cui agiscono le figure. Al ricamo del piviale s’accostano le Paci con il Compianto sul Cristo deposto e col Salvator mundi . Una nuova chiarezza ispira le opere della Controriforma, suggerendo L’Architettura come autorità (sez.6). Gli elementi decorativi del fasto manuelino si fondono ora con gli apporti delle colonie in continua a pag. 2 I.P. 2 CORRIEREdell’ARTE Pagina 23 Maggio 2014 COURRIER DES ARTS Architetture immaginarie dal Portogallo India e Ceylon. D’avorio e gemme una grande croce ne rappresenta la forte sintesi. Infine ecco L’Architettura immaginaria (Sez.7), rappresentata in una serie di progetti in cui spiccano i disegni di Francesco Galli bibiena. Prospettive stupefacenti, spazi eclettici, scenografie… Portati in Portogallo dal figlio Sicinio incaricato di decorare i teatri regi, rievocano un legame fantastico che suggella significativamente la mostra. segue dalla prima pagina Il moderno inglese mercianti, scienziati e musicisti (stupendo il Ritratto di Johann Christian Bach di Gainsborough), attori e sportivi; mentre le incisioni di Hogarth, come il ciclo Marriage à-la-mode o l’Election Day documentano con occhio critico e disincantato scene contemporanee di vita sociale e politica. Il grande dinamismo culturale e politico coinvolgerà, inevitabilmente, anche le tecniche pittoriche: la straordinaria diffusione dell’acquarello (è del 1804 la nascita, a Londra, della prima associazione di acquarellisti) permetterà agli artisti di cogliere i paesaggi inglesi e italiani all’alba o Cofano, Venezia, 1600 ca. Cristallo di rocca, legno dipinto e dorato argento dorato, rame argentato © Museu Nacional de Arte Antiga, Lisbona Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica P.za Castello – Torino “Tesori dal Portogallo Architetture immaginarie dal Medioevo al Barocco” Fino al 28 settembre Info: 011 4433501 www.palazzomadamatorino.it al crepuscolo, sotto cieli soleggiati o plumbei; paesaggi che, grazie all’instancabile sperimentazione di Constable (La cattedrale di Salisbury, 1829-1831) e Turner (Paesaggio a Nepi, Lazio, con acquedotto e cascata, 1828), preannunciano gli sconvolgimenti e le inquietudini dell’arte moderna. Fondazione Roma Museo Palazzo Sciarra Via Minghetti 2 / via del Corso Roma “Hogarth, Reynolds, Turner Pittura inglese verso la modernità” Fino al 20 luglio Info: 06 69205060 www.fondazioneromamuseo.it Giancarlo Laurenti inaugurazione a Saint-Vincent S Comunque emozioni Bottega Rinascimento al Circolo degli Artisti di Torino segue dalla prima pagina i deve all’artista Giancarlo Laurenti il gruppo – quasi un bassorilievo, lo definisce l’autore - Rispetto e dignità, posto di recente all’esterno della scuola elementare di Saint-Vincent. Il monumento, vincitore di un bando indetto dal comune valdostano, si ispira agli insegnamenti dell’Abbé Joseph Marie Trèves (1874-1941) nella raffigurazione stilizzata da un lato del sacerdote, difensore della cultura alpina e francofona, e di un giovane che nel momento di alzare le braccia esprime un sentimento di riconoscenza e di fratellanza; dall’altro rivisita modernamente il Quarto Stato pellizziano, ancora nel ricordo di persone pronte a rivendicare dignità e uguaglianza, valori che l’Abbè, presbitero italiano, ha sempre diffuso tra quanti lo avvicinarono. Dieci figure (la maggiore ha un’altezza di circa 2,30 metri) in acciaio grezzo, trattate con acido e verniciate, dello spessore di circa 7 mm., sono poste su differenti piani in un efficace effetto di profondità. N MASSIMO OLIVETTI dualità. Augurando che anche dalla bottega Rion sempre gli nascimento si verifichi artisti debbono qualche prodigio ne diinseguire la scende anche il mio modernità tout court. E’ personale criterio d’inquestione che il proterpretazione sulle cesso artistico non può opere esposte. Le seprescindere dalla cognalazioni che se“Isabella d’Este”, icona struzione di basi tecniguono sono legate della ‘Bottega Rinascimento’ che oltre che culturali. all’osservazione persoAltrimenti esiste l’idea, forse la neces- nale di qualche elemento che mi semsità di essa, senza peraltro la capacità di bra già proiettato verso un’evoluzione esprimerla. L’arte è comunicazione e all’individualità, al superamento delnecessita di un linguaggio fatto di l’impostazione copistica ed accadegrammatica e sintassi. È banale ricor- mica, per affermare invece una darlo ma in questo spazio temporale di dimensione interpretativa soggettiva. confusione artistica, di babele di lin- È il caso di Daniela Cavaliere con guaggi, di bizzarrie comunicative, lo- Uffa, che mi colpisce non solo per il tidevole sempre ed ancor di più ora, tolo singolare, ma anche per il riqualunque iniziativa che recuperi la ne- chiamo, evidente nel gesto della mano cessità dell’impostazione originaria, destra, ad una suggestione balthusdello studio delle tecniche, del segno, siana, nella rappresentazione di una del disegno, del colore. Al Circolo degli lieve ed eterea sensualità infantile. Che Artisti Giancarlo Aleardo Gasparin in Daniela Cavaliere sia evidente l’aspresenta l’attività di una bottega, la similazione della capacità tecnica è Bottega Rinascimento. Con l’esposi- confermata nell’altro suo lavoro, una zione dei lavori dei suoi allievi, sotto il natura morta dal titolo Il caffè. Capacità titolo di Emozioni della Pittura Reali- tecniche evidenti anche negli Oggetti sta, offre il panorama di un lavoro di in quiete di Dede Varetto e in Gianni costruzione paziente del mestiere del- Torre nei suoi due omaggi a Millet, l’artista. L’impostazione è classica, an- Piantatori di patate e Le spigolatrici. corata ad una visione rinascimentale, Per ritornare, infine, ai miei personali necessaria per la riscoperta non sola- criteri, sottolineo ancora il lavoro di Nimente di elementi basilari, ma anche colò Rotta, con Agonia sul Don, picper adeguare le personali sensibilità a colo e delicato olio, pregevole non schemi che, apparentemente vinco- solamente per l’equilibrio compositivo, lanti, offrono però la possibilità di edu- ma soprattutto nella risoluzione della care il gusto e l’estetica. Ci sarà poi con sinfonia di azzurri che rendono strail tempo l’eventuale capacità personale niante e metafisica la distesa di neve. dell’affrancamento dallo schema e dal vincolo. Ed ovviamente la memoria va Circolo degli Artisti di Torino alle grandi figure, Michelangelo, Raf- Palazzo Graneri della Roccia faello, Caravaggio - e chi ne ha più ne Via bogino 9 - Torino metta -, che iniziarono a bottega co- La “Bottega Rinascimento” piando, ricopiando, specializzandosi in di Giancarlo Gasparin particolari, manti, sfondi, frutta, per poi Fino al 25 maggio liberare la propria creatività ed indivi- Info: 011 8128718 L’acquerello oggi Sede FAI ‘La Cavallerizza’ – Milano È in corso fino al 25 maggio, presso la Sede FAI ‘La Cavallerizza’ – via Foldi, 2 – Milano, una mostra internazionale intitolata L’acquerello oggi. Per l’occasione saranno esposte circa 130 opere dei Soci AIA, tra cui quelle dei dodici Presidenti delle Associazioni dell’ECWS, la Confederazione Europea delle Watercolour Societies (l’attuale presidente italiana è Cristina Bracaloni), alla quale l’AIA appartiene e che ha voluto costituire nel 1998 su iniziativa dell’Associazione belga. In mostra anche due nostre acquerelliste torinesi: Anna Borgarelli , presente con l’opera Trasparenze di Carnevale, e Cristina De Maria, con Felice di stare lassù.