IL TRATTAMENTO DELL’ACQUA
per il miglioramento dell’efficienza
energetica negli impianti termici
Cillichemie Italiana Srl
Stefano Bonfanti
LEGISLATIVO/NORMATIVO
TECNOLOGICO/IMPIANTISTICO
PROFESSIONALE/LAVORATIVO
CAMBIAMENTO
TECNOLOGICO
e
IMPIANTISTICO
le caldaie ….
I sistemi di circolazione….
I terminali di distribuzione del calore….
nuove componenti degli impianti…..
Sistemi di bilanciamento
Valvole termostatiche
l’impiego di materiale moderni…..
pH > 7 (Alluminio e leghe) < pH 8
(Norma UNI 8065)
ACCIAIO INOX AISI 304: ~ 100 ppm Cloruri
ACCIAO INOX AISI 316: ~ 1000 ppm Cloruri
RAME: alte concentrazioni di Solfati
..come può funzionare l’impianto con quest’acqua?!.. e l’efficienza energetica?!
107 mg/l Ferro
LA REALTA’ DEI FATTI !
LA REALTA’ DEI FATTI !
LEGIONELLA
ALGA ROSSA
(riscaldamento radiante)
….. LA METAFORA! .....
=
=
Implicazioni per il manutentore del mancato trattamento :
Alti costi intervento spesso poco presi inconsiderazione!
(es. sporco sonda manometro)
Fluido termovettore di qualita’ e’ ormai
condizione imprescindibile !
CAMBIAMENTO
PROFESSIONALE
E
LAVORATIVO
….se non lo fate voi lo fanno gli altri!!!
Fonte: Articolo Blu&Rosso Giugno 2014
….. responsabilità …..
…a valle del contatore
Problemi causati dall’impiego dell’acqua potabile
• INCROSTAZIONI
• CORROSIONI
acquedotto
Condominio
• DEPOSITI INCOERENTI –
INGRESSO DI
PARTICELLE
DALL’ESTERNO
GELO
• CRESCITE BATTERICHE
D.L. 31/01 – D.L. 27/02
D.L. 31/01 – D.L. 27/02
L’acqua deve rimanere potabile lungo tutto il suo percorso!
… gli utilizzi tecnici dell’acqua in un edificio
ACQUA FREDDA
SANITARIA
Riduzione efficienza termica
Igiene «potabilità»
ACQUA CALDA
SANITARIA
Riduzione efficienza termica
Igiene «potabilità»
Legionella Pneumophila
RISCALDAMENTO
Riduzione efficienza termica
Acqua acquedotto
Centrale termica
RAFFREDDAMENTO
Riduzione efficienza termica
Legionella Pneumophila
Efficienza e risparmio energetico con
il trattamento dell’acqua!
18
… leggi e norme efficienza energetica….
1989
Norma UNI 8065: “Trattamento dell’acqua negli impianti termici ad uso civile”
2014
1993
2014
DPR 412/93 art. 5, comma 6 “OBBLIGO TRATTAMENTO ACQUA IMPIANTI POT. > 350 kW”
2009
2014
DPR 59/09 art. 4, comma 14 “OBBLIGO TRATTAMENTO ACQUA IMPIANTI POT. < 350 kW”
2013 Luglio
2014
DPR 74/13 art. 8, comma c “OBBLIGO VERIFICA TRATTAMENTO ACQUA MANUTENTORE”
2013 Dicembre
2014
Delibera reg. Lombardia n. X/1118, ART. 14 comma 10c “OBBLIGO VERIF. TRATT. ACQUA MANUTENTORE”
2014
DM 10/02/2014 “SCHEDA N. 2 LIBRETTO e punti C dei 4 Rapporti di controllo: TRATTAMENTO DELL’ACQUA”
… le novità che approfondiremo insieme….
…le responsabilità della filiera….
DPR 59/09
DPR 74/13
DPR 74/13
DPR 412/93
DM 10/02/2014
DM 10/02/2014
Libretto impianto
Rapporti controllo
energetico
Progettista,
termotecnico
Installatore
Manutentore
TRATTAMENTO DELL’ACQUA
…. facciamo chiarezza!!
Norma UNI CTI 8065
(Giugno 1989)
Trattamento dell’acqua negli impianti termici ad uso civile
- Impianti di produzione acqua calda sanitaria
- Impianti di riscaldamento ad acqua calda
- Circuiti ad acqua surriscaldata fino a 180°C
- Caldaie a vapore a bassa pressione uso riscaldamento
Definisce:
• caratteristiche chimiche e chimico-fisiche dell’acqua
• sistemi di trattamento dell’acqua
• controlli e frequenze
Scopo:
fissare i limiti dei parametri chimici e chimico-fisici delle
acque negli impianti termici ad uso civile per:
– ottimizzarne il rendimento e la sicurezza
– preservarli nel tempo
– assicurare duratura regolarità di funzionamento anche
alle apparecchiature ausiliarie
– minimizzare i consumi energetici intendendo così leggi
e norme vigenti
Il trattamento dell’acqua negli impianti termici ad
uso civile: UNI-CTI 8065
Avvertenze all’art. 1.3.2:
• L’acqua destinata all’alimentazione degli impianti termici ad uso
civile deve avere caratteristiche analoghe a quelle di un’acqua
potabile.
DL 31/2001 – DL 27/02
(dal 25/12/2003)
DL 31/2001
“Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità
delle acque destinate al consumo umano”
Entrato in vigore il 25 dicembre 2003.
Definisce i limiti “sanitari” per i diversi parametri chimici e
chimico-fisici.
Definisce in modo molto preciso le responsabilità tra
gestore dell’acquedotto e proprietario/responsabile della
gestione dell’immobile (contatore come limite).
Responsabilità …………….
…a valle del contatore
condominio
ospedale
acquedotto
ristorante
abitazione
D.L. 31/01
D.L. 31/01 – D.L. 27/02
(responsabilità
del gestore
dell’acquedotto)
(responsabilità del proprietario oppure, dove l’acqua
è fornita al pubblico, del titolare e del responsabile
della gestione dell’edificio)
UNI CTI 8065: IMPIANTI DI RISCALDAMENTO AD ACQUA
CALDA
DEFINISCE IN MODO PRECISO LE
CARATTERISTICHE CHIMICHE E CHIMICO
FISICHE DELL’ACQUA DI ALIMENTAZIONE
E DELL’ACQUA DI CIRCUITO !
UNI CTI 8065: IMPIANTI DI RISCALDAMENTO AD ACQUA
CALDA
• Caratteristiche acqua di primo riempimento e rabbocco:
-
Aspetto:
limpido
-
Durezza totale:
minore di 15°fr
UNI CTI 8065: IMPIANTI DI RISCALDAMENTO AD ACQUA
CALDA
• Caratteristiche acqua del circuito:
-
Aspetto:
possibilmente limpido
-
pH:
> 7 (con Al e leghe leggere pH
deve essere anche < 8)
-
Condizionanti:
Concentrazioni prescritte
dal fornitore
-
Ferro:
< 0,5 mg/l
-
Rame:
< 0,1 mg/l
UNI CTI 8065: IMPIANTI DI RISCALDAMENTO AD ACQUA
CALDA
IMPORTANTE….. MA NON LO FA NESSUNO….
-Risanamento degli impiantiLa Norma UNI 8065 all’Art. 5,5:
La Norma UNI 8065 all’Art. 5,5 «prevede che per impianti soggetti a
fenomeni di corrosione e incrostazioni, va previsto un preliminare
trattamento specifico di risanamento da parte di personale
specializzato»
D.P.R 26 Agosto 1993 n°412
(agg. D.P.R 21/12/99 n°551)
Art. 5, comma 6:
ʺL’applicazione della norma tecnica UNI 8065, relativa ai sistemi di
trattamento acqua, è prescritta, nei limiti e con le specifiche indicate nella
norma stessa, per gli impianti termici di nuova installazione con potenza
complessiva superiore o uguale a 350 kWʺ
D.P.R 2 Aprile 2009 n°59
Art. 4.
Criteri generali e requisiti delle prestazioni energetiche degli
edifici e degli impianti
Comma 14
14. Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla destinazione d'uso
all'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, nel caso di
edifici di nuova costruzione e ristrutturazione di edifici esistenti, previsti dal decreto
legislativo all'articolo 3, comma 2, lettere a), b) e c), numero 1), limitatamente alle
ristrutturazioni totali, e nel caso di nuova installazione e ristrutturazione di impianti termici
o sostituzione di generatori di calore, di cui alla lettera c), numeri 2) e 3), fermo restando
quanto prescritto per gli impianti di potenza complessiva maggiore o uguale a 350 kW
all'articolo 5, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412,
e' prescritto:
a) in assenza di produzione di acqua calda sanitaria ed in presenza di acqua di alimentazione
dell'impianto con durezza temporanea maggiore o uguale a 25 gradi francesi:
1) un trattamento chimico di condizionamento per impianti di potenza nominale del focolare
complessiva minore o uguale a 100 kW;
2) un trattamento di addolcimento per impianti di potenza nominale del focolare complessiva
compresa tra 100 e 350 kW;
b) nel caso di produzione di acqua calda sanitaria le disposizioni di cui alla lettera a), numeri 1) e
2), valgono in presenza di acqua di alimentazione dell'impianto con durezza temporanea
maggiore di 15 gradi francesi. Per quanto riguarda i predetti trattamenti si fa
alla norma tecnica UNI-CTI 8065.
riferimento
…migliora l’efficienza energetica!!
Studi di settore, prove, test di efficienza hanno verificato che trattando
l’acqua è possibile conseguire un miglioramento del rendimento
energetico:
• dell’impianto di produzione dell’acqua calda sanitaria del 18-20%
• dell’impianto di riscaldamento e del 8-10%
Esempio:
SOLAMENTE PRODUZIONE ACQUA CALDA SANITARIA
TIPI DI TRATTAMENTO DELL’ACQUA PRESCRITTI SECONDO
D.P.R. 59/09
Potenza complessiva fino a 100 kW
Filtro
Dosatore
IMMUNO
SOLAMENTE PRODUZIONE ACQUA CALDA SANITARIA
TIPI DI TRATTAMENTO DELL’ACQUA PRESCRITTI SECONDO
D.P.R. 59/09
Potenza complessiva da 101 a 350 kW
con durezza temporanea dell’acqua fino a 15° fr
Filtro
Dosatore
IMMUNO
SOLAMENTE PRODUZIONE ACQUA CALDA SANITARIA
TIPI DI TRATTAMENTO DELL’ACQUA PRESCRITTI SECONDO
D.P.R. 59/09
Potenza complessiva da 101 a 350 kW
con durezza temporanea dell’acqua oltre i 15° fr
Filtro
Addolcitore
Dosatore
IMMUNO
SOLAMENTE RISCALDAMENTO
TIPI DI TRATTAMENTO DELL’ACQUA PRESCRITTI SECONDO
D.P.R. 59/09
Potenza complessiva fino a 100 kW
Filtro
Condizionamento
chimico
SOLAMENTE RISCALDAMENTO
TIPI DI TRATTAMENTO DELL’ACQUA PRESCRITTI SECONDO
D.P.R. 59/09
Potenza complessiva da 101 a 350 kW
con durezza temporanea dell’acqua fino a 25° fr
Filtro
Condizionamento
chimico
SOLAMENTE RISCALDAMENTO
TIPI DI TRATTAMENTO DELL’ACQUA PRESCRITTI SECONDO
D.P.R. 59/09
Potenza complessiva da 101 a 350 kW
con durezza temporanea dell’acqua oltre i 25° fr
CILLIT- BA SOFT 60
“Addolcitore
portatile”
CILLIT- MULTI SOFT
“Stazione di
rigenerazione fissa”
TRATTAMENTO DELL’ACQUA CALDA SANITARIA E DELL’ACQUA DI
REINTEGRO CIRCUITO DI RISCALDAMENTO SECONDO D.P.R. 59/09
Potenza complessiva fino a 100 kW
Condizionamento
chimico
Filtro
Dosatore
Immuno
TRATTAMENTO DELL’ACQUA CALDA SANITARIA E DELL’ACQUA DI
REINTEGRO CIRCUITO DI RISCALDAMENTO SECONDO D.P.R. 59/09
Potenza complessiva da 101 a 350 kW
Durezza Temp. > 15 °fr
Durezza Temp. < 15 °fr
TRATTAMENTO DELL’ACQUA CALDA SANITARIA E DELL’ACQUA DI
REINTEGRO CIRCUITO DI RISCALDAMENTO SECONDO D.P.R. 59/09
Potenza complessiva da 350 kW ( UNI 8065)
Durezza TOT > 15 °fr
Durezza TOT < 15 °fr
IN SINTESI:
PER TUTTI I TIPI DI CIRCUITI:
1. Se la durezza totale dell’acqua è inferiore ai 15° fr occorre
prevedere un condizionamento chimico del circuito di
riscaldamento più filtro e dosaggio di CILLIT-55 nel
sanitario.
2. Se la durezza totale dell’acqua è superiore ai 15° fr,
occorre aggiungere a quanto sopra un trattamento di
addolcimento per entrambi i circuiti, in modo da ridurre la
durezza sotto i 15° fr.
IMPORTANTE:
Il progettista, il direttore lavori, il proprietario, il conduttore
dell’unità immobiliare, l’amministratore di condominio, il
terzo responsabile, il manutentore e il costruttore che non
ottemperino a quanto previsto dal D.P.R. n. 59/09 e quindi
non prevedono un corretto trattamento dell’acqua, nei
termini sopra esposti, incorrono nelle sanzioni art. 15 del
Dlgs. 192/05. (Esempio: Sanzioni amministrative e
segnalazioni all’ordine per provvedimenti disciplinari)
Giovedì 27 giugno 2013
D.P.R. 16 Aprile 2013 - N. 74: Regolamento recante definizione dei
criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo,
manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione
invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua calda per
usi igienici sanitari, a norma dell’art. 4, comma 1 lettere a) e c) del
decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192.
Entrata in vigore del provvedimento: 12/07/2013
ART. 14, comma 10 c “OBBLIGO VERIFICA TRATTAMENTO ACQUA MANUTENTORE”
Durante i controlli periodici degli impianti si
deve verificare anche la presenza e la
funzionalità dei sistemi di trattamento acqua !
Il nuovo D.P.R. 16 Aprile 2013- N. 74
art. 8, comma 1 - c)
DPR 59/09
DPR 412/93
Il nuovo D.P.R. 16 Aprile 2013- N. 74
art. 8, comma 3
3
Il nuovo D.P.R. 16 Aprile 2013- N. 74
art. 8, comma 5
5
3
Il nuovo D.P.R. 16 Aprile 2013- N. 74
art. 7, comma 6
Luglio
7- MARZO- 2014
D.M. 10.02.2014- «Nuovo libretto e allegati»
Art. 3
«Nuovo» LIBRETTO DI IMPIANTO- All I
PAG N°2
Riscaldamento
Acqua calda sanitaria
Raffreddamento
-Installatore-
«Nuovo» LIBRETTO DI IMPIANTO - All. I
(ex Libretto Impianto < 35 kW- Libretto Centrale > 35 kW)
RISCALDAMENTO
«Nuovo» LIBRETTO DI IMPIANTO
(ex Libretto Impianto < 35 kW- Libretto Centrale > 35 kW)
ACQUA CALDA SANITARIA
«Nuovo» LIBRETTO DI IMPIANTO
Raffreddamento
Scheda 14.4
2014
2015
CILLIT HS COMBI
0,5
%
RAPPORTI DI CONTROLLO ENERGETICO
(ex Allegati F e G)
-Responsabilità del ManutentoreTIPO 1: All. II – GRUPPI TERMICI (Generatori a fiamma)
TIPO 2: All. III – GRUPPI FRIGO (anche pompe di calore)
TIPO 3: All. IV – SCAMBIATORI (teleriscaldamento e
teleraffrescamento)
TIPO 4: All. V – COGENERAZIONE
TRATTAMENTO ACQUA
IN TUTTI I RAPPORTI DI CONTROLLO !
-Responsabilità del
Manutentore-
Il nuovo D.P.R. 16 Aprile 2013- N. 74
art. 8, comma 1 - c)
-Esempio All. II – TIPO 1
2014
2015
CILLIT HS COMBI
0,5
%
2016
2017
CILLIT HS COMBI
0,5
%
Come controllo i parametri e quanto ci metto:
PARAMETRO
METODO
Durezza totale
dell’acqua
ca. 1 minuto
Filtrazione
Controllo visivo
Addolcimento
Durezza prima e dopo
addolcitore.
Display acceso.
Sale nel tino salamoia.
Cond. chimico ACS
Controllo visivo +
eventuale analisi
Cond. chimico RISC.
TEMPO DI VERIFICA
Immediato
ca. 1 minuto
Immediato e/o
ca. 2/3 minuti
ca. 2 minuti
Legge su Analisi Combustione Caldaia: UNI 10389-1 2009
Il processo completo di analisi combustione caldaia consiste in 3
prelievi distinti della durata di minimo 120 secondi ognuno.
Se tutto ok dal controllo!
Una copia cliente
Una copia ente di controllo
RAPPORTO DI CONTROLLO ENERGETICO
-Responsabilità del Manutentore-
OSSERVAZIONI(10): ……………………………………
RACCOMANDAZIONI(11):
(in attesa di questi interventi l’impianto
può comunque essere messo in funzione)
Sistema di addolcimento non funzionante
……………………………………………………………….
PRESCRIZIONI(12):
(in attesa di questi interventi l’impianto NON può
comunque essere messo in funzione)
……………………………………………………………….
L’opportunità per gli impianti installati prima del 2009
(anche se esistente la Norma UNI 8065 - 1989)
Implicazioni per il cliente del mancato trattamento:
• Il calcare si deposita sui serpentini e sui corpi scaldanti riducendo lo
scambio termico ed aumentando lo spreco energetico…. dal 18 al 20%!
• Il calcare danneggia le lavatrici, le lavastoviglie, i boiler, etc ….
• Il calcare si deposita lungo le tubazioni ostruendole progressivamente
causando perdita di portata dell’acqua alle utenze….
Implicazioni per il cliente del mancato trattamento :
• Il calcare aumenta il consumo dei detersivi e dei saponi …. anche del 50%!
• I fanghi di corrosione che circolano nell’impianto di riscaldamento fanno
funzionare male il circuito e riducono lo scambio termico ed aumentano lo
spreco energetico … di oltre il 10%..
• Le corrosioni nell’impianto di riscaldamento riducono gli spessori dei corpi
scaldanti causando talvolta perdite nell’impianto
• I fanghi di corrosione nell’impianto di riscaldamento possono danneggiare le
pompe di circolazione della caldaia e dell’impianto, intasare gli scambiatori,
far funzionare male i sistemi di contabilizzazione e termoregolazione….
• … etc …. etc…etc….
LEGISLATIVO/NORMATIVO
TECNOLOGICO/IMPIANTISTICO
-Elementi certi ed acquisiti-
PROFESSIONALE/LAVORATIVO
IL TRATTAMENTO DELL’ACQUA :
una proficua opportunità dettata
dal cambiamento!
Fonte: Team Solution –MCE 2014
Fonte: Team Solution –MCE 2014
Fonte: Team Solution –MCE 2014
….. diamo valore all’opportunità…..
1.500.000 ca. Caldaie murali installate Italia al 2014
Trattamento acqua per caldaia murale in conformità DPR 59/09 e UNI 8065
=
200 €
di listino
1.500.000 caldaie x 200 € =
300 m.ni di €
1/3 ca. 300 m.ni =
100 m.ni di €
100 m.ni € : 600 CAT
165.000 € per ogni CAT
MERCATO MURALI ITALIA 2014
15.000.000 caldaie x 200 € = 3 miliardi €
- Grazie al trattamento dell’acqua sanitaria e per i
circuiti di riscaldamento, per una famiglia italiana, è
possibile risparmiare dai 250 ai 300 euro all’anno e più!
- A tale cifra occorre talvolta aggiungere i costi
straordinari per la pulizia della caldaia, che possono
stimarsi in 150 Euro all’anno!
Nuovi orientamenti Comunità Europea in tema di impianti
• Risparmio energetico / Efficienza energetica
• Sicurezza
Salubrità degli impianti
(es. legionella)
I controlli………..
I controlli………..
I controlli………..
- Sanzioni DPR 74/13 -
… i controlli del manutentore!
…. le opportunità per il manutentore
Grazie per l’attenzione
Cillichemie Italiana S.r.l – Stefano Bonfanti
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